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Samsung Galaxy S23: un vero fuoriclasse

Samsung Galaxy S23 plus: un device con specifiche e caratteristiche da vero fuoriclasse.

Se lo smartphone è il tuo dispositivo d’elezione per lo studio, il lavoro o il tempo libero, ecco un terminale che fa al caso tuo. Avevamo parlato già in precedenza del confronto tra il Galaxy S21 Ultra 5G e iPhone 12 Pro Max qui.

Non è come si dice, proprio a buon mercato, ma promette prestazioni da urlo: si chiama Galaxy S23 Plus ed è uno dei flagship di nuova generazione di casa Samsung. Un device con specifiche e caratteristiche da vero fuoriclasse.

Basato su Google Android 13 personalizzato con Samsung One UI, Galaxy S23 Plus è equipaggiato con un grande schermo AMOLED da 6,6 pollici capace di visualizzare fino a 2.340×1.080 pixel. Supporta reti 5G e permette di girare filmati con risoluzione 8K. Sotto la scocca ci sono un processore Snapdragon 8Gen 2 assistito da grafica Adreno 740, 8GB di memoria RAM e fino a 512GB di spazio per l’archiviazione di app e dati.

Offerta Wind3 Business

Con l’offerta SUPER UNLIMITED o SUPER UNLIMITED+ di Wind3 Business abbiamo uno sconto unico. Samsung Galaxy S23 plus da 256 gb a soli 23€ al mese per 30 mesi con un anticipo di solo 100 € e rata finale 0 e cioè con lo sconto dell’11% sulla rata standard (30€). Invece la versione da 512 gb è possibile acquistarla a 25€ al mese, anticipo di 130€ rata finale azzerata. Uno sconto pari al 12% sulla rata standard (33€) sempre per 30 mesi.

Ricapitolando pagheremmo il nostro Samsung Galaxy S23 plus da 256 GB 900 euro (prezzo comunque vantaggioso) con rata standard. Invece con lo sconto grazie alla SUPER UNLIMITED o SUPER UNLIMITED+ solamente 790€! Mentre invece per la versione da 512 GB 990€ con rata standard e solamente 880€ con lo sconto SUPER UNLIMITED o SUPER UNLIMITED+!

Samsung Galaxy S23 wind
Samsung Galaxy S23+

Ricordiamo che la condizione necessaria per usufruire della scontistica è che il cliente deve rimanere con WIND TRE BUSINESS per la durata contrattuale (30 mesi).

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    eSim: diciamo addio alle vecchie sim

    La pratica eSIM da scaricare e installare come se fosse, un’app

    Le cosiddette eSIM sono disponibili da tempo. Ma come spesso accade nel mondo della tecnologia, sono le aziende che decretano o meno il successo di uno standard. Apple ha introdotto le eSIM come opzione secondaria nei modelli dii iPad Wi-Fi + Cellular e poi negli iPhone a partire dalla serie XS, e altre aziende l’hanno timidamente seguita. La vera sor­presa è però arrivata durante la presenta­zione dei nuovi iPhone 14. Quando il mar­chio californiano ha annunciato che dal 2022 (al momento solo negli Stati Uniti), i nuovi modelli iPhone sono disponibili solo con le eSIM. Solitamente, quando Apple scende in campo con una mossa così importante c’è da aspettarsi che nel giro di qualche mese la stessa soluzione verrà riproposta con diverse tempistiche nel resto del mondo.

    Con il successo di vendite che gli iPhone ottengono a ogni nuovo modello, Apple può influenzare il mercato e di fatto sdoganare una volta per tutte le eSIM. Costringendo difatti i gestori di telefonia a promuovere seriamente questa tecnolo­gia. Benché siano ormai molti i dispositivi ad adottare una soluzione ibrida (SIM + eSIM), lo standard è stato accolto in maniera molto tiepida dagli operatori. Forse timorosi che le eSIM possano rende­re troppo facile per gli utenti cambiare operatore seguendo le tariffe più favore­voli. Il tutto senza bisogno di recarsi in un centro specializzato a firmare un contrat­to e a ottenere una scheda con un chip da installare nello smartphone.

    Indice

    Un passo indietro

    Dalla nascita della telefonia GSM fino ad arrivare al SG, i telefonini usano le sche­de chiamate SIM costituite da chip elet­tronico. SIM è l’acronimo di “subscriber identification module”, un certificato digitale che serve per autenticare sulla rete l’apparecchio telefonico. Nate come schede con dimensioni di una carta di credito, le SIM fisiche sono diventate più piccole con il passare degli anni, fino ad arrivare alle minuscole nano-SIM utiliz­zate dalla maggior parte degli smartpho­ne di oggi.

    Le eSIM sfruttano un chip con dimensioni ancora più ridotte che è per­fettamente integrato nel dispositivo, e di conseguenza non ha bisogno di uno slot fisico. Questa soluzione rappresenta un grande vantaggio per i costruttori che, oltre a ridurre i costi, guadagnano spazio per nuovi componenti e batterie più gran­di. Inoltre, la rimozione dell’alloggia­mento per la SIM garantisce una maggio­re resistenza all’acqua e alla polvere.

    Portabilità totale

    Per noi utenti i vantaggi delle eSIM sono considerevoli. Oltre a poter cambiare gestore telefonico in un attimo, sulle eSIM si possono caricare i dati di più operatori (alcune ne supportano fino a 5O), anche se ovviamente ne possiamo attivare contem­poraneamente solo uno o due. Prima di Apple, i tentativi di vendere smartphone con la sola eSIM hanno ottenuto uno scar­so successo, ma l’azienda californiana potrebbe riuscire dove altri hanno fallito. I grandi numeri e il potere per farlo sicura­mente non le mancano.

    A piccoli passi

    La realtà, anche se è difficile accorgersene, è che sempre più dispositivi hanno l’esi­genza di usare questo standard. Pensiamo solo agli smartwatch con connessione cel­lulare, dispositivi che non hanno spazio sufficiente per alloggiare una SIM fisica. Consideriamo poi i tablet e i computer portatili dedicati ai professionisti che viaggiano spesso. Con una eSIM sono suf­ficienti pochi minuti per attivare una connessione flat per lavorare senza intoppi nel Paese in cui si trovano.

    Quello che risulta ormai evidente è che nei prossimi anni troveremo i chip per le eSIM non solo negli smartphone, ma anche in dispositi­vo come frigoriferi, lavatrici e accessori. domatici che in questo modo non avranno più bisogno dell’accesso a una rete Wi-Fil per la connessione alla rete.

    Un salto nel futuro

    La ricerca tecnologica non si ferma e la miniaturizzazione si fa sempre più spinta. Se oggi per gestire una eSIM è richiesta la presenza di un chip dieci volte più piccolo di una nano-SIM, all’orizzonte spuntano già le iSIM, acronimo di Integrateci SIM, che saranno inserite direttamente nelle CPU. Il noto produttore Qualcomm le ha annunciate e rese disponibili in alcune versioni dei SoC Snapdragon 888. Secondo gli esperti d,el settore tra i vantaggi resi possibili dalle iSIM ci sarà una maggiore sicurezza e la possibilità di gestire proto­colli accessori, come gli ID elettronici e i prof ili bancari.

    Infine, è possibile lavorare a cose come presentazioni e promemoria condividendoli in Messaggi e avviando un gruppo di lavoro, in stile Slack, la famosa chat lavorativa. Si creano quindi dei thread di discussione in cui i partecipanti possono commentare gli aggiornamenti ai progetti condivisi.

    Un nome che confonde

    Al contrario di quello che pensano in molti, la lettera “e” che precede il nome SIM non sta per electronic, ma per embed­ded, termine inglese che significa integra­to nel dispositivo. Si tratta in pratica di un chip presente all’interno dello smartpho­ne, del tablet o dello smartwatch che può essere programmato per adattarsi al pro­filo degli operatori che supportano que­sta tecnologia. Le eSIM hanno le stesse caratteristiche tecniche di quelle fisiche. Sono dotate di codice univoco di ricono­scimento ICCD e per maggiore sicurezza permettono di utilizzare i codici di bloc­co PIN e PUK. In Italia le eSIM sono disponibili dal 2019, ma è relativamente recente la scelta di alcuni operatori come TIM, Vodafone e WindTre che finalmen­te hanno presentato le loro offerte com­merciali. Da pochi mesi anche gli opera­tori virtuali come Very Mobile e Spusu sono entrati in campo con proposte par­ticolarmente interessanti per chi desidera passare alle eSIM.

    esim tim
    TIM One number è la soluzione per “agganciare” il numero telefonico TIM sull’ eSIM di un Apple Watch Cellular.

    Facciamo però attenzio­ne al nostro dispositivo, perché le soluzioni che si possono adottare sono differenti. Per esempio, per gli smartwatch è solita­mente richiesta una eSIM che consente la duplicazione del numero di telefono dello smartphone a cui l’orologio è abbinato. Per gli smartphone invece occorre verifi­care attentamente che il dispositivo sia compatibile e che l’operatore che abbia­mo scelto lo supporti. Alcuni smartphone ibridi funzionano con la sola eSIM, altri vogliono una SIM fisica prima di potere aggiungere l’eSIM. Per esempio, gli iPhone compatibili con le eSIM partono dai modelli XS, XS Max, XR e successivi. Gli smartphone Apple permettono di configurare numerosi profili sul chip integrato della eSIM e di utilizzare due numeri di telefono attivi allo stesso tempo.

    Soluzione semplice

    Una volta che abbiamo stabilito che il nostro dispositivo è compatibile con l’e­SIM richiediamone una all’operatore che abbiamo scelto. Riceveremo un QR Code con tutti i dati relativi al nostro contratto, non dovremo fare altro che inquadrarlo con la fotocamera dello smartphone e atti­vare la registrazione in rete. Sarà natural­mente necessario avere una connessione Wi-Fi o dati attiva.

    Se per un qualsiasi motivo non riusciamo a scansire il QR Code con la fotocamera, è possibile inseri­re manualmente il codice associato che ci è stato fornito. Infine, con alcuni operatori il codice QR non è necessario e l’opera­zione è ancora più semplice.

    Ma quanto mi costi?

    Solitamente l’attivazione di una eSIM costa come quella di una vecchia SIM fisi­ca, circa 10 €. Tuttavia vengono solitamente abbinate le offerte già proposte con i piani normali, ma questo ovviamente dipende dall’ operatore. Nonostante le offerte siano disponibili in gran numero, trovare informazioni sui siti ufficiali è piuttosto complicato e le pagine dedicate alle eSIM risultano piuttosto ”nascoste” rispetto a quelle dedi­cate alle SIM fisiche. WindTre consiglia di recarsi in un negozio per acquistare l ‘e­SIM. Il sito ufficiale di TIM è ricco di infor­mazioni che ci spiegano cos’è la tecnologia eSIM ma l’unica offerta in bella evidenza è “One Number” per usare il numero telefonico TIM in abbinamento con l’Apple Watch.

    Per Vodafone la situazione non è diversa da quella sperimentata con TIM. L’unico operatore che offre una proposta chiara e ben visibile per le eSIM è VeryMobile, che propone anche l’attiva­zione diretta del servizio dal sito ufficiale. Per chi desidera conoscere in dettaglio le proposte degli operatori la soluzione migliore è quella di fare una ricerca sul web oppure recarsi su un sito specializzato come SOStariffe. Quest’ultimo mette in evidenza le offerte più importanti degli operatori nostrani. Le troviamo in questa pagina ma teniamo però conto che le proposte cambiano frequentemente e che quando leggeremo queste pagine probabilmente saranno già state aggiornate.

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    Wind3 offre chiamate illimitate gratuite dall’Italia verso l’Ucraina

    A causa della guerra in corso in Ucraina, l’operatore italiano di telecomunicazioni Wind3 offre chiamate illimitate gratuite dall’Italia verso l’Ucraina.

    Sono previste chiamate illimitate di traffico voce dall’Italia verso i numeri dell’operatore Ukraine Kyivstar.

    Wind3 offre chiamate illimitate gratuite dall'Italia verso l'Ucraina
    Wind3 offre chiamate illimitate gratuite dall’Italia verso l’Ucraina

    WINDTRE vicina ai propri clienti di nazionalità ucraina, con un piccolo gesto, permette loro di continuare a comunicare con familiari e amici in questa situazione di emergenza.

    L’azienda mette a disposizione minuti illimitati gratuiti verso l’operatore Ukraine Kyivstar

    Le persone interessate dall’iniziativa saranno avvisate tramite un SMS che conferma l’attivazione del beneficio. I clienti che lo richiederanno potranno comunque essere inclusi, chiamando il 159.

    Quindi i clienti coinvolti saranno avvisati tramite un SMS che conferma l’attivazione della promozione. Invece i clienti WindTre che lo richiederanno potranno comunque essere inclusi, chiamando il Servizio Clienti 159.

    La tariffa gratuita è valida esclusivamente per i seguenti prefissi della rete Kyivstar Ucraina: 0038067, 0038068, 0038096, 0038097, 0038098.

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    Connessione LTE, cosa significa?

    Molti di coloro che hanno uno smartphone ed un’offerta internet associata avranno sicuramente sentito parlare di connessione LTE, ma cerchiamo di analizzare nello specifico cosa significa e di cosa si tratta.

    Che cosa significa connessione LTE?

    Questo termine è ormai entrato nella quotidianità di moltissime persone ma non tutti sanno che si tratta dell’acronimo di Standard Long Term Evolution. La connessione LTE è il tipo di rete che tutti utilizziamo abitualmente. Conosciuta anche come 4G. si tratta dell’evoluzione della rete mobile dopo il 3G e il 3G+ (UMTS, HSPA e HSPA+) che consente di avere delle prestazioni decisamente più alte rispetto alle precedenti.

    Grazie alla connessione LTE è possibile raggiungere delle velocità davvero alte sia in download che in upload. Infatti con il 4G standard la velocità teorica è di 100Mbps in download e di 50 Mbps in upload. In seguito, grazie agli sviluppi successivi e con l’approdo del 4G+ (che ha preso il nome di LTE Advanced), la banda larga mobile consente di raggiungere velocità massime di oltre 400 Mbps. Successivamente alcune compagnie hanno lanciato le nuove connessioni 4,5G che rappresentano la connessione a cavallo tra la 4G e la futura connessione 5G che potrà raggiungere gli 800 Mbps in download.

    Tutto quello che bisogna sapere sulla LTE

    La connessione LTE come detto è la quarta generazione tecnologica per la trasmissione dei dati sulle reti cellulari. Parlando in termini di velocità vediamo che la connessione LTE, rispetto alla 3G/HSPA è fino a cinque volte più veloce. Con il 3G infatti si arrivavano a scaricare 5,7 Mbit al secondo mentre con il 4G/LTE la velocità di download massima è di 100 Mbit al secondo. Ovviamente sulla velocità effettiva incide la capacità della rete offerta dai singoli operatori telefonici.

    La connessione LTE ha numerosi vantaggi, ad oggi è infatti la connessione più rapida ed immediata, senza interruzioni. Questo sistema consente di guardare video in streaming senza tempi di attesa, anche in alta definizione HD. Inoltre consente di scaricare file di grandi dimensioni senza che sia necessario attendere troppo tempo per completare l’operazione.

    Connessione LTE

    Oltre ai vantaggi di velocità in download bisogna segnalare anche la possibilità di caricare file come video, foto od altri contenuti più “pesanti”. LTE può funzionare su differenti bande di frequenza. La banda di frequenza 800 MHz è derivata dagli ex canali televisivi UHF 61-69 che occupavano la banda da 790 a 862 MHz che si sono liberate durante il passaggio al digitale terrestre di tutti gli stati che fanno parte dell’Unione Europea.

    OFDM

    La tecnologia LTE sfrutta delle tecnologie che gli consentono di avere una maggiore efficienza spettrale. In particolare parliamo di OFDM (Orthogonal Frequency-Division Multiplexing) che consente di ottenere elevati data rate pur mantenendo un alto livello di robustezza contro le interferenze. Un’altra tecnologia sfruttata da LTE è MIMO (Multiple-Input Multiple-Output) che è uno dei problemi principali dei sistemi di telecomunicazioni precedenti relativo ai cammini multipli. Questo grazie alla presenza di oggetti o di palazzi che provocano una riflessione dei segnali.

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    WhatsApp: come usarlo per ritrovare la macchina?

    In questo articolo scoprirai una nuova funzione di WhatsApp che potrà aiutarti a trovare dove hai parcheggiato la tua macchina. Sei curioso di sapere come? Continua a leggere l’articolo.

    Cos’è WhatsApp? Come funziona?

    Prima di scoprire la nuova funzione che ti “salverà la vita”, parliamo un attimo di WhatsApp, per i pochi che ancora non la conoscono, lo illustriamo in breve. Ti lascio inoltre il link per scaricare l’applicazione.

    WhatsApp (formalmente WhatsApp Messenger) è un’applicazione informatica di messaggistica istantanea creata negli Usa nel 2009 da WhatsApp Inc. Inizialmente era stata ideata solo per dispositivi mobili, ma ora è presente anche in versione desktop collegandola al proprio numero di cellulare. Gli utenti possono scambiarsi testo, immagini e file audio, ma non solo. Infatti l’app permette di scambiarsi documenti, informazioni di contatto tra due persone o tra gruppi e permette di scambiarsi la propria posizione.

    Come ritrovare la propria auto con WhatsApp?

    Prima di spiegarti in che modo l’app di messaggistica ti aiuterà a ritrovare la tua auto, voglio illustrarti la situazione.

    Sei fuori di sera in una zona che non frequenti spesso, cerchi parcheggio ma tutti quelli più vicini sono occupati. Ti ritrovi quindi a parcheggiare in un posto isolato, lontano dal posto in cui devi andare, e che non ha particolari punti di riferimento che ti permettono di memorizzare il luogo, è qui che WhatsApp viene in nostro soccorso.

    Possiamo infatti utilizzare l’app in modo intelligente. Ci basterà inviare la nostra posizione a un amico, o a una chat di gruppo in cui siamo rimasti l’unico membro.

    Passaggi per Android

    1. Apri la chat del tuo amico a cui vuoi inviare la posizione.
    2. clicca sulla graffetta in basso a destra
    3. clicca su posizione
    4. se non l’hai già fatto dovrai dare i consensi per permettere a Whatsapp di trovare la tua posizione
    5. clicca su posizione attuale.
    passaggio 2 whatsapp
    passo 2

    passaggio 3
    passo 3
    dai il permesso a whatsapp
    passo 4
    posizione
    passo 5

    Passaggi per IOS

    1. Apri la chat dell’amico a cui manderai la posizione
    2. clicca sul + in basso a sinistra
    3. clicca su posizione
    4. anche in questo caso se non l’hai già fatto dovrai dare l‘autorizzazione per l’uso della posizione
    5. clicca su invia la tua posizione attuale.
    passaggio 2
    passaggio 3
    invia posizione attuale su whatsapp
    passaggio 5
    ecco la posizione di whatsapp
    chat

    Ricordati di inviare la posizione solo dopo aver trovato parcheggio. A fine serata ti basterà aprire la chat di WhatsApp, per avere una mappa con le indicazioni per tornare nel luogo in cui hai parcheggiato. Niente di più facile per non perdere il proprio veicolo e non stare alla ricerca dell’auto perduta per ore.

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    Green Pass: Come sbloccarlo dopo essere guariti?

    A causa delle difficoltà riscontrate da chi è guarito dal Covid-19 nel riottenere il green pass il Ministero della Salute ha introdotto delle modifiche. Dal 6 gennaio sblocco automatico del documento per i guariti.

    Tra i diversi problemi che i tanti positivi di queste ultime settimane devono affrontare, c’è quello della riattivazione del Green pass dopo la guarigione dal Covid-19. Ormai fondamentale per poter accedere alla maggior parte dei servizi e attività.

    Nel Dpcm del 17 dicembre 2021, il Governo aveva stabilito che la certificazione dovesse essere disattivata dopo 48/72 ore dal tampone positivo. A causa però dell’enorme quantità di richieste, riottenere il green pass in tempi rapidi era diventata un’impresa difficile. Il ministro della Salute ha quindi introdotto a partire dal 6 gennaio 2022 delle modifiche che consentono lo sblocco automatico della certificazione per i guariti. In questo link potrai trovare il nuovo Dpcm.

    Vediamo nei dettagli come funziona la procedura per poter riattivare e scaricare il Green pass direttamente sul tuo telefono.

    Riattivare il green pass

    Dal 6 Gennaio il Ministro della Salute ha introdotto una nuova procedura per permettere ai guariti dal Covid-19 di riattivare la certificazione verde. Quest’ultima viene revocata a seguito di un tampone positivo. Si tratta di un semplice sblocco automatico. Infatti non richiede più l’intervento del medico di base o dell’Asl che dovevano inserire nella piattaforma nazionale un certificato di guarigione.

    La nuova modalità prevede invece che il Green pass venga automaticamente sbloccato dopo la comunicazione della guarigione da parte di chi ha effettuato un tampone con risultato negativo. Questo di solito avviene in tempi molti rapidi, anche pochi minuti dopo l’esito del test molecolare o antigenico. In questo modo se sei risultato positivo, e sei in isolamento, a seguito del tampone negativo potrai ottenere il Super Green pass. Dal 10 gennaio diventa obbligatorio anche per tutti i mezzi di traporto.

    Il tampone negativo ti permetterà quindi di riattivare la certificazione verde che possedevi in precedenza e che era stata bloccata, trasformandola nel Super Green pass che viene rilasciato ai guariti.

    Si ha però diritto anche ad un altro green pass con durata di 6 mesi a partire dalla data dell’avvenuta guarigione. Per ottenerlo è necessario il certificato di fine isolamento che il tuo medico di base o Ats dovranno inserire sulla piattaforma nazionale.

    green pass

    Come scaricare la certificazione verde sul cellulare?

    Le modalità per scaricare il Green pass su cellulare rimangono sempre quelle:

    • Dal sito del governo www.dgc.gov.it: ti serviranno il codice AUTHCODE ricevuto via sms e il numero di tessera sanitaria per poter scaricare il Green pass in formato .pdf sul telefono;
    • Tramite app Immuni: avrai bisogno del codice AUTHCODE (o un’altra tipologia di codice ricevuto), tessera sanitaria o Spid. Potrai trovare il documento nella apposita sezione sull’app, anche offline.
    • Con app Io: basta eseguire l’accesso con Spid o CIE e potrai ricevere il documento nell’applicazione.
    • Tramite fascicolo sanitario elettrico: accedendo al tuo fascicolo sanitario elettronico potrai scaricare la certificazione verde sia sul telefono che sul computer.
    • L’ultima alternativa è la possibilità di andare in farmacia portando con te la tessera sanitaria. Questo permette di avere una copia cartacea.
    app immuni green pass
    app io green pass

    Cosa fare se non si riceve il documento

    Cosa fare se non ricevi l’sms che indica la disponibilità del Green pass entro 72 ore dal tuo tampone negativo? Dovrai chiedere al tuo medico o alla Asl di inserire i dati del documento di fine isolamento nel sistema. Dopodiché riceverai la certificazione verde nel giro di qualche minuto.

    Se nonostante questo continui a non ricevere nulla, dovresti chiamare il numero gratuito 1500 del Ministero della salute.

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    WhatsApp: aggiungere contatti senza numero

    Trucco pazzesco per WhatsApp: aggiungere contatti senza avere il numero. Scoprilo in questa guida di oggi!

    WhatsApp ci riserva una funzionalità unica nel suo genere. Potrebbe esserci molto utile qualora volessimo aumentare il numero di persone nella nostra rubrica.

    Comunque sia non sarebbe la prima volta: abbiamo già avuto modo di vedere in passato alcuni trucchetti riguardanti WhatsApp. E’ molto probabile che ne vedremo sempre di più con il passare del tempo. Con la seguente premessa, dunque, non possiamo che rimanere entusiasti nel sapere che ce ne siano altre.

    La nota piattaforma di messaggistica istantanea, ovvero WhatsApp, ci illumina con la possibilità di aggiungere un gran numero di contatti nella rubrica senza fare il minimo sforzo. Detto così potrebbe apparire essere non veritiero, ma, in realtà, è molto più semplice di quel che sembra.

    A questo punto vale la pena esplorare questa possibilità e vedere che cosa può proporci l’applicazione. Anche perché dobbiamo tenere a mente che sarà sia semplice da eseguire che molto interessante da usare. Esploriamo tale funzionalità e impariamo ad aggiungi nuovi contatti su WhatsApp senza avere il numero telefonico

    Qr code

    Per arricchire le nostre conoscenze, e quindi aumentare il numero di persone presenti nella nostra rubrica, non sarà necessario usare chissà quale applicazione e tanto meno delle impostazioni presenti sul cellulare. A noi basterà soltanto far uso della fotocamera e del QR Code, il quale pensiamo che lo conosciate un po’ tutti per ovvie ragioni.

    Dovete sapere che ogni profilo WhatsApp è legato interamente a questo codice. Riconoscibile dal fatto che sia un quadratino nero e bianco e che, una volta fotografato, ti collega automaticamente ad un link o certifica un preciso documento. Un esempio banale che possiamo fare con questa metodologia è con il Green Pass. Non a caso usiamo proprio il QR Code per attestarne la validità.

    qr code WhatsApp

    Comunque sia, per sfruttarlo dovremo andare nelle impostazioni dell’applicazione, cliccare in seguito i tre puntini in alto a destra e poi schiacciare il logo del codice in questione per aprirlo. A questo punto sarà sufficiente mostrare l’immagine a qualcuno ed usarla per collegarsi al suo account, aggiungendolo nella rubrica con successo.

    Oltretutto, quanto appena spiegato può essere fatto anche con le chat: inviando il QR Code come se fosse un link in un gruppo o in una chat, otterremo lo stesso risultato immediatamente e senza alcuno sforzo.

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    Come scegliere uno smartphone nuovo

    Nell’ultimo periodo le caratteristiche per lo smartphone perfetto sono cambiate, se prima eravamo alla ricerca di una fotocamera potente, oggi le esigenze non sono più le stesse… Per scoprire come continua a leggere l’articolo!

    Cambiano le esigenze

    A causa del lockdown e del distanziamento sociale forzato abbiamo dovuto imparare a fare tutto online. Prima la scuola e il lavoro erano un posto dove staccare dallo smartphone, oggi con le lezioni online e lo smartworking siamo decisamente sempre connessi.

    Se bastava un qualunque device per leggere le news, controllare i nostri profili social e le chat, in questi mesi vi sarete sicuramente accorti che gli smartphone più datati hanno difficoltà a stare al passo con le nostre esigenze.

    Le difficoltà degli smartphone datati

    Le difficoltà possono essere principalmente di due tipi: problemi di memoria e problemi di batteria. Alcuni modelli hanno pochi GB a disposizione e inoltre non hanno la possibilità di espandere la memoria, per questo motivo determinate app che richiedono parecchio spazio non possono essere utilizzate. Avere il dispositivo con la memoria piena porta inoltre a un rallentamento generale del dispositivo.

    Il secondo problema è la batteria che si scarica subito. Se infatti uno smartphone appena comprato può durare fino a 24 ore, dopo qualche anno la potenza della batteria scende fino ai casi peggiori, in cui lo smartphone dura solo poche ore al giorno. A proposito di questo ti lascio il link a un articolo in cui spieghiamo come allungare la vita al tuo cellulare.

    batteria scarica

    Come trovare un buon smartphone

    Fino a poco tempo fa la caratteristica principale per scegliere uno smartphone era sicuramente la risoluzione della fotocamera, oggi la ricerca si sposta verso un dispositivo con più memoria, più veloce e soprattutto con più batteria.

    fotocamera smartphone

    Ti starai sicuramente chiedendo come capire se la batteria di un cellulare è buona, ad oggi potremmo considerare una buona batteria tutti gli smartphone con una batteria superiore ai 4.000mAh. Questa caratteristica può cambiare di anno in anno grazie all’avanzamento tecnologico. Sappi però che maggiore è l’amperaggio della batteria, e maggiore è il suo ingombro, e questo incide molto sul peso dello smartphone.

    Per quanto riguarda invece la memoria ne esistono di due tipi: una è la RAM che con Android ad esempio ha 4 gigabyte (GB) che possono essere soddisfacenti per le attività di base. Se aumentiamo la quantità di RAM avremo maggiori capacità del dispositivo di gestire più app contemporaneamente.

    La seconda è la memoria interna che serve a memorizzare in modo permanente i dati sullo smartphone. Qua è dove vengono salvate le nostre app e i dati delle stesse, documenti, foto e video e musica… Se non vuoi trovarti senza spazio a disposizione e sei una persona che utilizza molto il cellulare ti consiglio di partire con 64GB.

    memoria piena

    Alcuni modelli di cellulare supportano anche una espansione della memoria interna attraverso le microSD. In questo link puoi vederne di diversi tipi. Questo ti permette anche di trasferire i dati su un nuovo cellulare senza problemi, spostando solamente l’SD.

    Se sei arrivato fino a qui, finalmente sai quali sono le caratteristiche per avere un buono smartphone adatto alle tue nuove esigenze.

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    Google Foto ha una nuova funzione: cartella bloccata

    Google Foto ha aggiunto una nuova funzione per poter nascondere foto e video che si vogliono tenere protetti da persone estranee. Se ancora non conosci questa applicazione puoi scaricarla da qui.

    Come funziona?

    Per vedere se il tuo dispositivo è già abilitato devi aprire Google Foto e accedere alle “Utilità”.

    Cartella bloccata di Google Foto
    Cartella bloccata

    La cartella bloccata è una vera e propria cassaforte per le immagini. Una volta inserita la chiave di accesso non potrai visualizzare nella griglia di foto gli elementi nella Cartella bloccata. Le immagini non sono visibili tra i ricordi, nelle ricerche o negli album. Non potranno essere condivisi, non si potrà fare una copia. Inoltre non saranno disponibili per altre applicazioni sul tuo dispositivo che hanno accesso alle foto e ai video. 

    Nel caso in cui l’applicazione Google Foto deciderete di disinstallare l’applicazione dal vostro dispositivo, o se cancelli i dati dall’applicazione perderai tutti gli elementi presenti nella Cartella bloccata. Per salvare questi elementi, spostali dalla Cartella bloccata prima di apportare modifiche.

    Sposta foto e video nella Cartella bloccata

    Prima di tutto devi sapere che i backup di questi elementi verranno eliminati ma lo spostamento tocca soltanto l’elemento originale selezionato. Le eventuali copie rimangono visibili nelle posizioni in cui sono archiviate (compreso il cestino). Gli utenti che desiderano salvare foto e video saranno tenuti a spostarli fuori dalla Cartella bloccata prima di apportare le modifiche menzionate.

    Per spostare le foto e i video devi selezionare quelli che vuoi inserire nella cartella. In alto a destra dovrai toccare Altro Altro e poi Sposta nella Cartella Bloccata. Infine tocca Sposta.

    Salvare direttamente dalla fotocamera alla cartella bloccata

    Questa funzione è disponibile solo per alcuni dispositivi. Procedi in questo modo:

    1. Apri l’app fotocamera sul tuo cellulare.
    2. Nell’angolo in alto a destra, tocca Galleria di foto  e poi Cartella bloccata  .
    3. Scatta una foto. Le foto scattate con la funzionalità Cartella bloccata  vengono salvate automaticamente nella Cartella Bloccata.
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    All’asta il primo SMS della storia

    Venduto all’asta il primo SMS della storia, fu un “Merry Christmas” inviato nel 1992.

    La britannica Vodafone mette all’asta il primo SMS della storia mai inviato come NFT (“Non-Fungible Token”), una sorta di certificato di autenticità e di proprietà digitale, precisa radio Europe 1. Il messaggio conteneva la scritta “Buon Natale” quando il programmatore Neil Papworth lo inviò il 3 dicembre 1992 al collega Richard Jarvis che stava partecipando a un party natalizio aziendale. Aveva solo 15 caratteri e recitava semplicemente: “Merry Christmas”.

    La vendita sarà battuta alla casa d’aste Aguttes. Come spiega il titolare, Maximilie Aguttes “In Francia, è vietato vendere beni immateriali. Quindi abbiamo dato forma tangibile a questo primo messaggio di testo con questa cornice digitale che mostra il protocollo utilizzato per inviare il primo SMS”. L’acquirente pagherà in criptovalute Esther e il ricavato andrà all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

    La vendita in Francia. Prezzo di partenza stimato 100.000 euro.

    il primo SMS della storia

    Si stima che potrebbe essere venduto per 200 mila dollari. Non è il primo certificato digitale di questo tipo messo all’asta e neppure il più costoso. L’Nft del primo tweet scritto da Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, è stato battuto all’asta per 2,9 milioni di dollari, mentre il primo codice sorgente di Tim Berners Lee per il World Wide Web fu venduto per 5,4 milioni di dollari.

    NFT come acquistarli?

    Come si fa a comprare un SMS?

    La suddetta stringa di codice è la protagonista dell’inusuale operazione organizzata nei giorni scorsi dalla casa d’aste Aguttes insieme a Vodafone che ha messo in vendita il messaggio. In effetti, un SMS è ben diverso da un quadro o da qualunque altro bene materiale. In effetti non è tangibile e quello di assicurarsene la proprietà è un concetto ancora nuovo.

    Il mezzo attraverso il quale il misterioso compratore ha potuto acquistare l’agognato messaggio sono gli NFT, o non fungible token. Si tratta, semplificando, di certificati di proprietà che si possono legare a beni digitali rendendoli di fatto unici; gli atti legati a questi token risiedono in un registro elettronico online, immodificabile e distribuito chiamato blockchain – la stessa tecnologia alla base di Bitcoin e altre criptovalute – che rende definitiva e sempre tracciabile la transazione.

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