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TikTok sulle Smart TV LG

L’app TikTok fa balzi in avanti, ed è in arrivo su Smart TV LG. Intanto il social dedica ottobre al benessere della sua community con #UnMesePerMe.

Le Smart TV LG 2020 e 2021 e quelle 2016 e 2017 hanno rispettivamente accolto nel loro catalogo applicazioni TikTok ed Apple TV+. Lo stesso produttore sudcoreano ha annunciato l’arrivo dell’applicazione del noto social network sulle sue Smart TV LG 2020 e 2021 con webOS 5.0 e webOS 6.0. Potrà essere usata attraverso un aggiornamento del firmware che è iniziato il 7 ottobre scorso, ma che si espanderà nei prossimi mesi anche sui televisori del 2019.

ByteDance

ByteDance, l’azienda cinese proprietaria del noto social network, ha stretto infatti un accordo con LG Electronics per sviluppare una versione della sua app. Quest’ultima potrà poi essere installata direttamente sui televisori del brand, come in passato avvenuto con Samsung. L’applicazione, però, non sarà disponibile per tutti i tipi di televisori della compagnia sudcoreana specializzata nella produzione di apparecchiature elettroniche e telefonini. Potranno godere dell’app solo i più recenti modelli di Smart TV

L‘esperienza di visione potrebbe non essere delle migliori, considerando il formato verticale tipico dei contenuti mobile. Ma si ritiene che questa mossa della compagnia debba essere parte del suo desiderio di raggiungere un pubblico più ampio. Per non parlare della possibilità così di sfruttare le tariffe pubblicitarie più elevate associate alla visione della TV, secondo quanto riportato in precedenza da Prococol.

TikTok sulle Smart TV LG

L’app è stata lanciata nel Regno Unito, in Francia e in Germania. I medesimi paesi su cui si sono concentrati per lo stesso lancio Samsung TV, Android TV e Fire TV. Ci si chiede quindi quando potrà sbarcare nel nostro Paese, visto che in merito non abbiamo ancora indicazioni. 

#UnMesePerMe: TikTok dedica ottobre al benessere mentale della community

salute mentale tiktok

TikTok è il luogo che centinaia di milioni di persone scelgono per esprimere la propria creatività e sentirsi parte di una community. ”Teniamo molto alla nostra comunità di utenti, e per questo stiamo facendo ulteriori passi per supportare il benessere degli utenti sulla nostra piattaforma“. In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che come ogni anno si tiene il 10 ottobre, il social ha deciso di promuovere per tutto il mese hashtag, contenuti e LIVE per sensibilizzare la community italiana rispetto all’importanza del benessere mentale.

hastag unmeseperme

Il social network di proprietà di ByteDance vuole così invitare la sua community a prendersi del tempo per pensare al proprio benessere, sia fisico sia menta. Con l’intento di affrontare al meglio la propria presenza online e i cambiamenti che il COVID-19 ha portato nelle vite di molti. In programma anche una serie di TikTok LIVE tematiche – dalla mindfulness a consigli su come gestire in sicurezza la propria vita online, la pressione e l’ansia – che accompagneranno la community lungo tutto il mese di ottobre. Protagonisti, esperti e creator della piattaforma che si racconteranno condividendo con la community le proprie esperienze.

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CD da 500 TB, lo storage del futuro

500 TB su un CD, così tramanderemo il nostro sapere alle future generazioni: passi in avanti nell’impiego della tecnologia del futuro, battezzata 5D, per lo storage dei dati.

I CD del futuro sono (quasi) realtà. La società Optica ha presentato nelle scorse ore i suoi nuovi dischi di memoria. Sono dischi da ben 500 terabyte che fanno il paio a quelli da 700 presentati in precedenza dalle università di Shanghai e Singapore.

Un team di esperti è riuscito a creare una sistema di raccolta dati in 5D, che permette di realizzare dei dischi di vetro delle dimensioni di un classico cd musicale. Questi supporti avrebbero una memoria appunto ingente: 500 TB. Un risultato incredibile, reso possibile dalle tecnologie di oggi. A cominciare dall’utilizzo di laser ad alta velocità, e dalla nuova tecnologia 5D che utilizza tre diversi livelli di nanoparticelle di carbonio chiamate dots. Sono queste usate per memorizzare appunto i dati.

Si chiama 5D in quanto non tiene in considerazione solamente le tre canoniche dimensioni. Ma anche l’orientamento degli stesso dots e la loro grandezza rispetto alle altre nanoparticelle. Permettendo così di immagazzinare molte più informazioni rispetto a quella in 3D.

Nanotecnologie, laser, vetro e carbonio per lo storage del futuro?

Difficilmente utilizzeremo un approccio di questo tipo per il backup dei nostri file: si tratta di un sistema destinato in primis a coloro che si trovano a dover gestire e conservare enormi quantità di informazioni e contenuti, a partire dagli archivi nazionali, come spiega Yuhao Lei, ricercatore e responsabile del progetto.

Le persone e le organizzazioni stanno generando dataset sempre più grandi. Manifestando di fatto il disperato bisogno di sistemi più efficienti per lo storage, con alta capacità, bassi consumi e ciclo vitale elevato. A differenza delle tecnologie cloud, progettate principalmente per la conservazione temporanea delle informazioni, crediamo che lo storage 5D sul vetro possa tornare utile nel lungo periodo. Ad esempio per il salvataggio di archivi nazionali, musei, biblioteche e realtà private.

500 TB su un CD, lo storage del futuro
Optica Society e i CD da 500 Tb

Non è la prima volta che si parla del possibile impiego del 5D con finalità di storage: si ipotizzava già tempo fa l’arrivo di una tecnologia (sempre sviluppata dalla University of Southampton) in grado di per dar vita alle cosiddette memorie eterne, ideali per tramandare informazioni e sapere alle future generazioni, mantenendosi inalterate per miliardi di anni e sopportando senza problemi anche temperature molto elevate.

Alcune limitazioni di stampo tecnico, a partire da una velocità di scrittura estremamente lenta, non ne hanno mai consentito l’utilizzo vero e proprio, ma l’ostacolo sembra ora finalmente poter essere superato, pur presentando ancora ampi margini di miglioramento (si è arrivati a 230 kB al secondo). Eseguendo l’operazione in parallelo è possibile scrivere 500 TB in 60 giorni circa.

La durata? 13.8 miliardi di anni

Perché 5D? Alle due dimensioni tipiche dello storage su CD e quella aggiuntiva già introdotta con supporti come i Blu-ray multi-layer si affiancano la quarta e la quinta legate rispettivamente alla grandezza e all’orientamento della nanostruttura all’interno del supporto, in questo caso il vetro.

Questi cd in 5D di vetro e carbonio sono particolarmente resistenti al caldo, fino a 1.000 gradi centigradi, e durano 13.8 miliardi di anni a temperature standard senza degradarsi. Non ci resta che capire quando troveranno applicazione nell’uso di tutti i giorni.

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Il metaverso di Zuckerberg

Il metaverso di Zuckerberg cambierà davvero tutto? Facebook vuole costruire un universo in realtà virtuale in cui tutti viviamo e lavoriamo. Ecco cosa sta per succedere con il metaverso di Zuckerberg.

Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha fatto notizia ultimamente parlando del metaverso. Zuckerberg afferma che è il futuro di Facebook e di Internet. È così convinto di questo progetto che intende assumere 10.000 lavoratori europei per lavorarci e persino cambiare il nome della sua azienda da Facebook a un marchio correlato al metaverso. Vivremo e lavoreremo tutti nel metaverso di Facebook?

Cos’è il metaverso?

L’autore Neal Stephenson ha coniato la parola metaverso per il suo romanzo di fantascienza del 1992 Snow Crash. Nel suo racconto, il metaverso è una versione di realtà virtuale di Internet, in cui esiste un universo alternativo in uno spazio VR condiviso utilizzando concetti del mondo reale come strade, edifici, stanze e oggetti di uso quotidiano. Le persone si muovono in questo universo come avatar, rappresentazioni 3D che possono interagire con altre persone e con entità simili ad avatar che sono in realtà agenti software.

Il metaverso è stato un caposaldo della narrativa cyberpunk dagli anni ’80, da Burning Chrome e Neuromancer di William Gibson a Ready Player One di Ernest Cline, che è stato trasformato in un lungometraggio da Steven SpielbergThe Matrix stesso è un metaverso.

matrix meta

Il concetto letterario del metaverso è universalmente distopico, rappresentando una sorta di capitalismo totalitario in cui le persone sono costrette a vivere gran parte della loro vita in un mondo falso di proprietà di una potentissima società. Ad esempio, nel libro di Cline, tutti sono così investiti in un metaverso chiamato OASIS (dove le persone non solo giocano, ma vanno anche a scuola, lavorano e pagano le tasse) che il mondo reale declina nello squallore dall’abbandono. Il metaverso della finzione è cattivo. Allora perché Zuckerberg pensa che il suo sia buono?

Perché Zuckerberg vuole il suo metaverso?

Innanzitutto, iniziamo con le basi: se c’è un metaverso, non sarà quello di Zuckerberg. E se Zuckerberg costruisce un universo virtuale, non sarà il metaverso. In altre parole, l’unico modo possibile (ma improbabile) per finire con un unico spazio virtuale globale e universale è se Internet o il web in qualche modo evolvono tutte le parti virtuali che consentono agli utenti di interagire con tutti i servizi web e tra di loro in spazi 3D di realtà virtuale.

In realtà, il metaverso di Facebook dovrebbe davvero essere chiamato “Zuckerverso” perché è la visione e il progetto preferito del CEO dell’azienda. È il sogno di un introverso imbranato con le persone che vuole indossare un visore VR tutto il giorno, prendere la “pillola blu” e vivere in Matrix. Ma non è quello che vorranno le persone reali. Non è il futuro di Internet.

Zuckerberg

Quello che è certo è che avremo molti spazi, mondi e piattaforme virtuali online, probabilmente migliaia. Che non serviranno solo per giocare, ma anche per lavorare e per fungere da gigantesco social network. Come con lo stesso Facebook, il metaverso di Zuckerberg sarà un giardino recintato per una minoranza di persone, non l’unico vero metaverso per tutte le persone. Anche oggi, solo per utilizzare il visore Oculus Quest di Facebook è necessario un account Facebook. Una piattaforma aperta non è nel DNA di Facebook.

Mondo Virtuale

Allora perché Zuckerberg punta così tanto sull’idea del metaverso? Penso che ci siano cinque ragioni.

  • Il concetto di un mondo virtuale condiviso è in circolazione da decenni e interessa migliaia di aziende e università. Sostenendolo pubblicamente con così tanta forza, Zuckerberg spera di diventarne una sorta di leader.
  • Zuckerberg sa che per far evolvere i social network e l’interazione nel regno virtuale, deve cambiare la sua azienda. Grandi mosse, grandi annunci e grandi investimenti riorientano un mondo di dipendenti, partner, investitori e utenti per la transizione.
  • Zuckerberg e Facebook sanno che i social network così come esistono ora verranno sostituiti. Proprio come Facebook ha sostituito MySpace, che ha sostituito AOL, che ha sostituito CompuServ, che ha sostituito i sistemi BBS, nessuna azienda che domina un tipo di piattaforma social è mai riuscita a dominare il successivo. Facebook vuole essere il primo a dominare due generazioni di social network online.
  • FUD (paura, incertezza e dubbio). Ha senso investire così pesantemente negli spazi virtuali per spaventare l’interesse degli investimenti nelle startup che cercano di fare la stessa cosa.
  • Se l’ossessione pubblica di Zuckerberg ha uno scopo, è per evidenziare per tutti noi che sta arrivando un futuro di realtà virtuale/realtà aumentata che avrà un impatto massiccio sul funzionamento del business.

Perché l’Appleverso batte lo Zuckerverso

Centinaia di startup stanno lavorando duramente per costruire gli spazi virtuali del futuro, sviluppando visori e occhiali, grafica avanzata, strumenti di modellazione, strumenti di rete e altro ancora. E anche Apple è impegnata in tutto ciò. La differenza è che Facebook vuole un universo virtuale alternativo; Apple vuole aggiungere il virtuale all’universo reale.

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato pubblicamente che l’AR è “la prossima grande novità”, “superiore alla realtà virtuale”, “una grande idea, come lo smartphone” e vede le principali applicazioni per l’AR in ambiti come “l’istruzione, il mercato consumer, l’intrattenimento, lo sport. Lo vedo in ogni attività di cui so qualcosa”.

Entrambe le società stanno scommettendo molto su visioni opposte: sarà la realtà virtuale o quella aumentata a dominare? Lo Zuckerverse o l’Appleverse? Apple ha centinaia di brevetti e sta investendo miliardi di dollari nello sviluppo delle piattaforme hardware e software per gli spazi virtuali di domani. L’azienda ha progettato e costruito più prototipi, alcuni con specifiche sorprendenti, come due display 8K, lidar e una serie di fotocamere e sensori biometrici.

Il fatto interessante e unico di Apple è che inizialmente intende utilizzare gli occhiali VR per le applicazioni AR. L’utente vedrà un video in tempo reale del mondo reale con oggetti virtuali inseriti in quel video. Secondo quanto riferito, Apple sta anche lavorando su occhiali AR che sembrano normali occhiali e possono essere indossati tutto il giorno e tutti i giorni anche con lenti graduate.

apple

Le tempistiche

La tempistica approssimativa per questi prodotti è di due anni per gli occhiali VR, cinque anni o più per gli occhiali AR. L’iniziativa più rivoluzionaria nei brevetti di Apple è un concetto chiamato Bionic Virtual Meeting Room. In poche parole, il concept integra hardware e software per avere incontri con altre persone in un contesto virtuale. Nello specifico, le persone sono rappresentate come avatar, che trasmettono le espressioni facciali, i movimenti della bocca, il linguaggio del corpo, l’inclinazione della testa e altri gesti in tempo reale. Proprio come i Memoji di Apple, ma in 3D con un’interazione spaziale razionale.

Ciò significa che gli avatar possono vedere altri avatar, con i relativi movimenti, interagire in tempo reale. Possono stabilire un contatto visivo, indicare, fare gesti, parlare e camminare. Sembra un videogioco sparatutto in prima persona. Le differenze sono il 3D, l’ID biometrico (molto importante per le riunioni di lavoro), la mappatura completa dei gesti in tempo reale della parte superiore del corpo e la mappatura del viso in tempo reale e la mappatura di stanze e oggetti. I numerosi brevetti di Apple descrivono anche una serie di sensori biometrici per rilevare le emozioni, che si rifletterebbero sottilmente nell’espressione facciale.

Avatar: una versione di noi

Nei videogiochi, appariamo come un personaggio virtuale, un burattino stupido. Nella tecnologia per riunioni di Apple, appariremo come una versione di noi stessi ottimizzata per la comunicazione verbale e non verbale e anche per la collaborazione in tempo reale. In altre parole, il nostro avatar sarà profondamente connesso al “vero noi”: ogni movimento ed emozione sarà espresso dal nostro avatar.

Un’altra grande differenza è che Apple immagina che gli utenti dei suoi occhiali AR vedano gli avatar non in uno spazio VR, ma come ologrammi che appaiono nello spazio fisico reale. La tecnologia Bionic Meeting Room di Apple è il social networking tramite avatar. Apple ha brevetti migliori, tecnologia migliore, migliori capacità di progettazione, strumenti di sviluppo migliori e più fiducia tra la sua base di utenti.

La tecnologia per riunioni virtuali di Apple è pronta a sostituire:

  • Social network
  • Videoconferenze
  • Viaggio di lavoro
  • Conferenze professionali

È probabile che gli incontri futuri si svolgeranno sostanzialmente tramite avatar. Ciò vale per incontri individuali con fornitori, chiamate di vendita, riunioni delle risorse umane con dipendenti, conferenze professionali e altri tipi di riunioni ed è probabile che il vantaggio per Apple sarà quello di un’esperienza relativamente fluida, sicura e di alta qualità.

Il metaverso di Zuckerberg

Tra un decennio la nostra vita e il nostro lavoro saranno enormemente trasformati sia dalla realtà virtuale che dall’AR. Faremo un salto negli spazi VR per fare cose specifiche di volta in volta. Ma vivremo in AR tutto il giorno o almeno avremo oggetti virtuali, dati, contenuti e interazioni sociali basate su avatar che possono essere evocati istantaneamente attraverso gli occhiali che indossiamo comunque.

In altre parole, la visione di Zuckerberg di vivere in realtà virtuale è (come ci hanno avvertito gli scrittori di fantascienza) un incubo distopico. Tuttavia, la realtà virtuale giocherà un ruolo enorme. In effetti, sta già accadendo.

In che modo le numerose piattaforme virtuali avranno un impatto sul business

Gli spazi virtuali andranno ben oltre le sale riunioni. Comprenderanno showroom, centri commerciali, stadi e fabbriche virtuali. Nvidia Omniverse è uno dei primi sforzi mirato a simulare ambienti del mondo reale per la collaborazione e l’ottimizzazione. Un cliente, BMW, ha utilizzato Omniverse per creare repliche esatte di tutte le sue fabbriche, dove può testare le modifiche a tutti gli aspetti dell’operazione in una simulazione interattiva. I video di questo progetto sono incredibili.

Nvida mostra la strada per il futuro della realtà virtuale aziendale. Ma di fatto sono un’applicazione e una piattaforma di sviluppo potenti ma isolate, non un universo o un metaverso. Migliaia di aziende stanno costruendo tutte le parti costitutive per questo tipo di potente applicazione aziendale per la realtà virtuale. La VR sarà utilizzata per la pubblicità e il marketing sperimentale. I negozi venderanno oggetti e abbigliamento sia reali che virtuali.

Il futuro della realtà virtuale è sorprendente. Ma la realtà virtuale sarà sempre disponibile come migliaia di applicazioni che scegliamo al volo e utilizziamo temporaneamente. Nonostante la visione di Zuckerberg, nessuno rimarrà in VR tutto il giorno tranne una minoranza di giocatori dipendenti e ossessionati. La realtà aumentata sarà il posto in cui vivremo e sostituirà gli smartphone come piattaforma quotidiana. Scommettiamo?

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Ecco come pulire gli AirPods

Sporco e polvere ed, inevitabilmente, del cerume si raccoglie sempre, anche senza volerlo, sugli auricolari AirPods, AirPods Pro e EarPod di Apple. E questo accade anche se ti sei attenuto scrupolosamente ai suggerimenti Apple, pulendo tutto regolarmente con un panno in tessuto. Che ne dici di fare una pulizia più approfondita dei tuoi AirPods? In questa guida ti mostreremo il modo migliore per pulire gli AirPods e la loro custodia di ricarica.

Pulizia degli AirPods: come si fa?

Come pulire gli AirPods? Per prima cosa, proprio come spiegato dalla stessa Apple nella sua guida dedicata, non bisogna pensare di pulire gli AirPods, AirPods Pro o le custodie di ricarica mettendole sotto il getto d’acqua corrente o pulendoli con i liquidi. La prima generazione di AirPods e le loro custodie, infatti, non sono né impermeabili né resistenti all’acqua, e sebbene gli AirPods Pro lo siano restano comunque non impermeabili. Inoltre, non bisognerà esporre i tuoi AirPods o AirPods Pro a nulla che potrebbe danneggiarli, come sapone, solventi, acidi, oli, ed altri prodotti simili.

Il metodo di pulizia Apple

Il metodo di pulizia Apple è il seguente:

  • Con un panno morbido e leggermente umido (simile a quello con cui puliresti lo schermo del tuo laptop o telefono, ovvero privo di pelucchi) procedi pulendo la parte principale degli AirPods, quella a contatto con le orecchie.
  • Lasciali asciugare completamente prima di riporli nella custodia di ricarica ed evita di usarli finché non sono completamente asciutti.
  • Per pulire le zone a rete (il microfono e l’altoparlante), usa un batuffolo di cotone asciutto.
  • Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle aperture perché ciò può danneggiare gli intervalli.
  • Infine, evita di usare oggetti appuntiti e metallici o prodotti abrasivi.

Airpods

Passaggi ulteriori

Mentre il metodo Apple mira a rimuovere il grosso dall’esterno degli auricolari in ear, potrebbero potrebbero esserci ancora dei residui, nella rete e nelle fessure, difficili da raggiungere. Ed ecco che entrano in gioco questi passaggi aggiuntivi che ti mostreranno come pulire il microfono e la mesh degli AirPods. Per questi passaggi successivi avrai bisogno di un po’ di Patafix (o un’altra pasta adesiva equivalente) e uno stuzzicadenti di legno.

Come pulire gli AirPods
  • Ora, per rimuovere lo sporco e il residuo ceroso che tende ad incastrarsi all’interno degli altoparlanti AirPod e della maglia del microfono, prendi un pezzetto di Patafix e scaldalo in mano.
  • Poi tamponalo delicatamente sull’altoparlante, ruotandolo leggermente e cercando di farlo entrare negli angoli, in modo da raccogliere il resto dei residui. Ma attento a non schiacciarlo nella rete interna, perché così facendo la pasta adesiva potrebbe incastrarsi negli altoparlanti creando un danno ancora maggiore.
  • Se noti ancora altri residui che vuoi rimuovere, aiutati con lo stuzzicadenti e usalo per raschiare via lo sporco rimanente. Apple consiglia di non utilizzare oggetti appuntiti, ma lo fa riferendosi a punte metallici e non in legno.

Come pulire gli AirPods Pro

La pulizia degli AirPods Pro è molto simile alla pulizia di quelli standard. L’unica cosa che fa la differenza riguarda i gommini copriauricolari in silicone che bisognerà rimuovere prima di procedere con la pulizia del corpo principale, come illustrato in precedenza.


airpods
  • Puoi mettere i copriauricolari a bagno in una piccola ciotola con acqua calda e sapone, per poter ammorbidire il cerume e aiutare a rimuovere lo sporco. Ti consigliamo di lasciarli lì a mollo per il tempo necessario che impiegherai a pulire il corpo principale degli AirPods Pro.
  • Dopo aver finito di pulire gli AirPod Pro, rimuovi i gommini dall’acqua calda e sapone e sciacquali rapidamente sotto il rubinetto (attenzione a non farle cadere!).
  • Asciugali delicatamente con un tovagliolo di carta asciutto.
  • Lasciarli asciugare all’aria per altri 30 minuti (per essere sicuri al 100% che siano asciutti), prima di rimetterli sui tuoi AirPods Pro.

Come pulire la custodia di ricarica degli AirPods

Se per ora abbiamo parlato solo di come sciogliere il cerume AirPods e pulirli, ora vediamo come occuparci della pulizia della custodia di ricarica. Vale la pena ricordare che questo metodo funziona per entrambi i modelli di auricolari.

Ancora una volta, inizieremo con il metodo Apple per pulire la custodia di ricarica. Si consiglia di utilizzare un panno morbido, asciutto e senza pelucchi, che è possibile inumidire leggermente con alcol isopropilico. Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle porte di ricarica.

  • Rimuovi i residui di sporco dal connettore Lightning utilizzando una spazzola a setole morbide pulita, asciutta.
  • Evita di utilizzare materiali abrasivi.
  • Non inserire nulla nelle porte di ricarica e fai attenzione a non danneggiare i contatti metallici.

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Suggerimenti aggiuntivi

Sempre continuando a basarci sul metodo Apple, ti consigliamo di utilizzare una spazzola a setole morbide per pulire il coperchio e la cerniera di giunzione che apri e chiudi frequentemente la custodia comprimendo lo sporco.

Per questo tipo sporco incrostato puoi utilizzare un batuffolo di cotone con una spruzzata di alcool isopropilico. Questo liquido aggiuntivo dovrebbe aiutare a rimuovere meglio tutti i residui accumulat, ma ricorda di non spruzzare mai direttamente sulla custodia o sugli AirPods. Puoi anche utilizzare il metodo visto sopra con il Patafix e lo stuzzicadenti in legno per rimuovere lo sporco più ostinato.

E voilà, ecco come pulire la custodia degli AirPods dentro e fuori.

Come disinfettare gli AirPods

L’igiene è sicuramente una priorità di tutti. Per questo Apple afferma che è consentito utilizzare una salvietta con alcol isopropilico al 70% per pulire le superfici esterne di AirPods, AirPods Pro o EarPods. Ma è bene evitare di usarlo sulla maglia degli altoparlanti e sulle aree del microfono. Inoltre, non dovresti mai usare disinfettante a base di cloro (come la candeggina), né utilizzare panni imbevuti con troppo alcol isopropilico e tanto meno del gel per le mani alcolico direttamente sui tuoi AirPods.

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Apple Watch 7 è disponibile!

Apple Watch 7 è ora disponibile! La nuova incarnazione dello smartwatch di Cupertino è disponibile in preordine.

Presentato il mese scorso, Apple Watch 7 (per l’esattezza Series 7) è disponibile per l’acquisto a partire da oggi: i modelli GPS e GPS+CELLULAR sono già in preordine, con consegna garantita all day one del 15 ottobre. Puoi scegliere fin da subito il modello da metterti al polso: si parte da 439 euro.

Il nuovo Apple Watch Series 7

È sufficiente dare uno sguardo allo smartwatch per capire come la mela morsicata abbia apportato novità inerenti al design: il display Retina è più grande, le cornici che lo circondano sono più sottili. Migliorano inoltre il sistema di ricarica (33% più veloce), le funzionalità dedicate a salute e benessere (battito cardiaco, saturazione, ECG, monitoraggio del sonno), quelle per la comunicazione (è possibile scrivere messaggi e email direttamente dall’orologio) e per il fitness. Ovviamente non mancano Siri e la possibilità di eseguire pagamenti con Wallet. Ora lo puoi acquistare in preordine.

I modelli

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro, Red e Mezzanotte da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) 41mm
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm verde
Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm azzurro
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Verde e Azzurro da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Azzurro e Red da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 45 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.
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Rete Dov’è: aggiornamento disponibile per le AirPods

Disponibile l’aggiornamento delle AirPods che permette di ritrovarle attraverso la Rete Dov’è!

Apple aveva promesso questo aggiornamento durante la presentazione di iOS 15 a Giugno. La funzione poi ha richiesto più tempo del previsto ma finalmente è arrivata. Da oggi le AirPods Pro, Max, quelle di seconda generazione ed altri modelli di cuffie Beats, possono essere ritrovate tramite la Rete Dov’è, proprio come si fa con gli AirTag. Utilissimo in caso di smarrimento o furto.

Supporto Rete Dov’è

Apple ha rilasciato un nuovo firmware. E’ finalmente disponibile, tramite aggiornamento, il supporto alla Rete Dov’è per svariati AirPods e Beats. Quindi alcune cuffie da oggi possono essere ritrovate proprio come si fa con un AirTag.

Il nuovo firmware porta come build il numero 4A400 ed è disponibile per:

  • AirPods Max
  • Pro
  • Di seconda generazione
  • Beats Solo Pro
  • Powerbeats 4
  • Powerbeats Pro

Sulle Pro e Max si acquista una funzione utilissima. Fino ad oggi, in caso di smarrimento, l’unica cosa che potevate fare era quella di far suonare le cuffie e ritrovarle in giro per casa. Questo tuttavia non funzionava quasi mai perché le cuffie dovevano essere connesse al telefono, cosa improbabile se sono state smarrite e ancora più improbabile se ci vengono sottratte.

Da oggi cambia tutto. Potremo mettere le cuffie in modalità smarrito che ci permetterà di lasciare un messaggio utile in caso di ritrovamento da parte di altre persone. Sempre in modalità smarrito, le cuffie inizieranno a cercare dispositivi Apple nelle vicinanze e non appena ne troveranno uno, si accoppieranno automaticamente tramite Bluetooth e sfrutteranno la connessione di quel dispositivo per inviarci la posizione precisa su una mappa. Potremo anche ottenere le indicazioni per raggiungere le nostre cuffie con la stessa grafica degli AirTag e con l’unica differenza che non ci sarà una freccia direzionale in quanto le cuffie sono sprovviste del chip U1.

Rete Dov’è!: Disponibile l’aggiornamento delle AirPods

Insomma si tratta di un aggiornamento clamoroso ed utilissimo. Pensavamo che Apple avesse bisogno di rilasciare dei nuovi modelli di AirPods per integrare tutto questo ma invece è riuscita a farlo gratuitamente con un aggiornamento del firmware.

Le AirPods Max sono decisamente più difficili da perdere, date le dimensioni, ma considerando il costo, la funzione può tornare utile in caso di furto.

Come aggiornare il firmware delle AirPods

Non esiste un meccanismo preciso per l’aggiornamento delle cuffie. Non è semplice come aggiornare iOS in quanto non esiste una schermata che si occupa del download e dell’installazione. Sostanzialmente non esiste un modo per forzare l’aggiornamento ma in questo caso possiamo dirvi che un requisito fondamentale è quello di avere iOS 15 installato su iPhone.

C’è chi sostiene che si possa velocizzare l’operazione tenendo le AirPods collegate all’iPhone e chi invece sostiene che debbano stare entrambe in carica nella custodia. Per questo motivo, vi consigliamo di fare entrambe le cose, ovvero:

  • Aprite la custodia e collegate le cuffie ad iPhone
  • Riponete la custodia in carica (andrà bene sia la ricarica Wireless che quella tramite cavo) purchè resti aperta in maniera tale da tenere le cuffie collegate al telefono
  • Assicuratevi che le cuffie siano nel raggio bluetooth dell’iPhone
  • Attendere… (non sappiamo dirvi quanto tempo, solitamente circa un’oretta)

Ad un certo punto le cuffie verranno aggiornate automaticamente e potrete verificare la versione del firmware in uso in maniera molto semplice. La vecchia versione è la 4A362b, la nuova invece è la 4A400.

firmware airpods

Per controllare la versione del firmware attualmente installata sulle vostre cuffie:

  • Aprire l’applicazione Impostazioni sul vostro iPhone
  • Entrate in Bluetooth e cercate le AirPods o le Beats dalla lista
  • Cliccate sulla piccola “i” e scorrete la lista fino alla voce Versione Firmware. La nuova versione è la 4A400.
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Collegare gli AirPods a un PC Windows 10

In questa guida di oggi spiegheremo come collegare gli AirPods a un PC Windows 10 in maniera semplice.

Abbiamo bisogno di collegare le nostre AirPods a un Pc Windows 10? Niente di più semplice! Lo faremo attraverso il Bluetooth del nostro pc.

Primo Passo

Le istruzioni in questo articolo si applicano a tutti gli Apple AirPods e ai PC Windows con funzionalità wireless.

Prima di tutto dobbiamo accendere il Bluetooth del nostro PC.

  • Nel Centro notifiche, seleziona Tutte le impostazioni> Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi e segui le istruzioni per associare i tuoi Airpods.
  • Una volta avviato il processo di associazione, premere il pulsante cerchio sulla custodia di ricarica fino al completamento del processo.

Come collegare gli AirPods a un computer Windows 10

Il metodo per collegare gli Apple AirPods a un computer Windows è esattamente lo stesso di qualsiasi altro altoparlante o cuffia Bluetooth:

  1. Seleziona il Centro notifiche nell’angolo in basso a destra della barra delle applicazioni di Windows per aprire il Centro operativo di Windows.
centro notifiche

2. Seleziona Tutte le impostazioni nel Centro operativo di Windows.

Mentre hai il Centro operativo aperto, verifica che il Bluetooth sia abilitato. L’icona del Bluetooth dovrebbe essere evidenziata; in caso contrario, selezionala per attivarla.

impostazioni

3. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

dispositivi bluetooth

4. Seleziona la scheda Bluetooth e altri dispositivi sul lato sinistro, quindi seleziona Aggiungi Bluetooth o altri dispositivi.

aggiungi dispositivo bluetooth

5. Seleziona Bluetooth nella finestra Aggiungi un dispositivo.

6. I tuoi Apple AirPod dovrebbero apparire nell’elenco come AirPods. Seleziona AirPods per iniziare il processo di associazione.

Se i tuoi AirPod non vengono visualizzati, apri il coperchio della custodia di ricarica.

airpods

7. Premi il pulsante cerchio sul retro della custodia di ricarica degli Apple AirPods mentre il coperchio è aperto. La luce della custodia di ricarica dovrebbe cambiare da verde a bianca.

Continua a premere con decisione il pulsante di sincronizzazione fino al completamento dell’associazione. Se visualizzi un messaggio di errore, premi il pulsante sync sulla custodia di ricarica prima di selezionare di nuovo gli AirPods dall’elenco dei dispositivi Bluetooth.

setup botton

8. Se associati correttamente, dovresti visualizzare il messaggio “Il tuo dispositivo è pronto per l’uso!” Seleziona per chiudere il messaggio.

AirPods

In che modo gli AirPods possono connettersi a un PC Windows?

Apple AirPods può connettersi a qualsiasi computer, dai laptop, ai computer desktop tradizionali, ai moderni dispositivi Windows 10 come Surface Pro, a condizione che siano dotati di connettività Bluetooth.

Una volta connessi a un PC Windows 10, gli Apple AirPods possono essere utilizzati per ascoltare audio, per parlare tramite il microfono integrato, per controllare il volume dell’audio o mettere in pausa il suono tramite i controlli di tocco.

Gli AirPod sono compatibili con la maggior parte dei dispositivi che supportano il Bluetooth, inclusi tablet e smartphone Android.

Come risolvere i problemi di sincronizzazione di Windows 10 con Apple AirPod

Se i tuoi Apple AirPods smettono di funzionare sul tuo PC Windows, prova queste soluzioni:

  • Disabilita il Bluetooth su altri dispositivi. Se hai associato i tuoi AirPods con il tuo iPhone, questo potrebbe interferire con la connessione al tuo PC, quindi prova a disattivare temporaneamente il Bluetooth su altri dispositivi.
  • Apri il coperchio della custodia di ricarica. Gli Apple AirPods si connettono ai dispositivi quando il coperchio della custodia di ricarica è aperto e la luce diventa verde. Prova ad aprire il coperchio per alcuni secondi prima di rimuovere gli AirPods e metterli nelle orecchie.

Se i problemi persistono, segui questi passaggi per la risoluzione dei problemi:

  1. Apri un’app come Spotify sul tuo PC Windows 10 e inizia a riprodurre un po’ di musica.
spotify

2. Riponi i tuoi Apple AirPods nella custodia di ricarica e chiudi il coperchio, quindi attendi qualche secondo.

AirPods

3. Apri il Centro operativo e seleziona Tutte le impostazioni.

all settings

4. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

dispositivi

5. Assicurati che i tuoi AirPods siano nell’elenco dei dispositivi associati.

bluetooth

6. Apri il coperchio della custodia di ricarica, rimuovi gli AirPods e posizionali in ciascun orecchio.

7. Seleziona AirPods nell’elenco dei dispositivi, quindi seleziona Connetti. Gli AirPod dovrebbero connettersi e l’audio dovrebbe essere riprodotto attraverso di essi.

Se i tuoi Apple AirPods continuano a non riprodurre suoni, apri Tutte le impostazioni > dispositivi, quindi seleziona Rimuovi dispositivo per AirPods e ripeti il processo di associazione.

connetti

Questo è tutto! Alla prossima guida!

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Annuncio di Amazon: Smart tv basata su Alexa

Amazon sarebbe ormai prossima all’annuncio di una propria smart tv, forse prodotta in partnership con TCL, basata su Alexa.

Amazon sta per immettere sul mercato la propria smart tv. Sarà ovviamente basata su Alexa e, secondo i rumor che ne hanno annunciato l’arrivo, l’esordio sarebbe ormai imminente. Con ogni probabilità la stagione natalizia sarà il momento più propizio. Se così fosse, inevitabilmente le curiosità nei confronti della novità potrebbero trasformare l’idea nella grande novità dell’anno.

Amazon produrrà televisioni?

Entrare nel mercato dei televisori non è sicuramente semplice per Amazon sia in virtù della propria posizione di rivenditore, sia per gli ostacoli tecnici esistenti. Ma anche per i risicati margini che il comparto ha maturato in anni di innovazione continua. L’esordio potrebbe avvenire con un modello sviluppato in partnership con TCL (già produttore di televisori di questo tipo), ma in futuro potrebbe essere la stessa Amazon ad imprimere il proprio marchio sulla scocca.

Amazon produrrà televisioni?

Un po’ Amazon Echo e un po’ Fire TV, nel corpo di un pannello che è stimato tra 55 e 75 pollici: questo, idealmente, è il profilo di una tv Amazon. L’esordio dovrebbe comunque avvenire soltanto negli USA, dunque non vedremo molto probabilmente questa novità in Europa prima del 2022. Se è vero che Amazon sta lavorando su questo progetto ormai da 2 anni, c’è da chiedersi quali altre novità possa avere in serbo il gruppo per monetizzare il progetto meglio di quanto i produttori attuali non siano già in grado di fare.

Una cosa è certa: se Amazon entra nel comparto, inevitabilmente sarà una presenza molto ingombrante per gli altri: le logiche smart e low cost che hanno fin qui portato avanti i progetti del gruppo si sono rivelate vincenti, ma in un settore dominato dalla corsa verso la qualità gli equilibri potrebbero essere più complessi. In passato il gruppo ha già esordito nel mondo dei televisori, ma con impegno limitato: solo in India, sulla scia dei principi AmazonBasics. Un precedente importante, tuttavia, che dimostra come il gruppo fosse attivo e attento su questo fronte. Il salto USA potrebbe essere determinante ed il trampolino internazionale sarebbe in seguito alla portata.

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iOS 15 e iPhone: rintracciabili anche da spenti

iOS 15 scoraggia il furto di iPhone: si possono rintracciare anche i dispositivi spenti! Un IPhone a prova di furto.

OS 15 introduce diverse novità che migliorano l’esperienza utente sotto molti punti di vista. Particolarmente interessante è la possibilità di utilizzare il network di Dov’è per trovare un iPhone anche se il dispositivo è spento.

Con questa nuova funzione lo smartphone non risulterà mai completamente spento, ma entrerà in una sorta di modalità super low-power e si comporterà come un AirTag. Se qualche malintenzionato ci ruberà l’iPhone e come prima azione istintiva gli verrà da spegnerlo, noi potremo comunque individuarlo su una mappa e vedere dove si trova!

Low-Power Mode

La low-power mode è stata introdotta a partire da iOS 9. E’ la modalità basso consumo in grado di garantire una maggiore autonomia del dispositivo. Con il Low Power Mode attivo, il sistema disattiva alcune processi di sistema come le notifiche delle mail, l’aggiornamento delle applicazioni in background, i sensori di movimento, alcune animazioni e altre funzioni che richiedono un elevato dispendio energetico. Con questo sistema l’azienda di Cupertino promette fino a tre ore di autonomia in più. Dai recenti test effettuati su Geekbench emerge tuttavia che la nuova modalità, non solo disattiva alcuni processi, ma riduce le prestazioni del processore.

Per individuare un iPhone spento è necessario che un altro dispositivo Apple si avvicini al telefono entro il raggio di portata del Bluetooth (10m). L’iPhone rubato si collegherà a questo dispositivo ed utilizzerà la sua connessione ad internet ed il suo GPS per aggiornare la posizione sulla mappa al fine di essere ritrovato.

Allo stesso modo, grazie a Find My Network sarà possibile lanciarsi alla ricerca di un iPhone tra le quattro mura di casa che magari “si è nascosto” sotto ad un cuscino e che nel frattempo si è spento perché completamente scarico.

Inoltre, Apple dichiara che il tracciamento della posizione è supportato anche nel caso in cui un iPhone venga riportato ai dati di fabbrica, grazie al Blocco Attivazione.

iOS 15 e iPhone: rintracciabili anche da spenti

iOS 15 informerà l’utente di questa nuova funzionalità con una tradizionale notifica, starà poi allo stesso utente decidere se abilitarla o meno. Per disattivarla (ma vi consigliamo di non farlo), cliccate il tasto volume su, poi volume giù ed infine tenete premuto il tasto laterale. Proprio nella classica schermata di spegnimento, visualizzerete una scritta “iPhone rilevabile anche dopo lo spegnimento”. Cliccando sulla stessa apparirà un popup attraverso il quale potremo disattivare la funzione.

Ulteriori miglioramenti IOS 15

Apple ha presentato in anteprima la prossima iterazione del suo sistema operativo iPhone, iOS 15 al WWDC21. iOS 15, tra le novità introdotte, porta anche una nuova esperienza di notifiche che include le icone delle app e le foto dei contatti. Apple ha detto che iOS 15 utilizza l’intelligenza sul dispositivo per capire quali notifiche sono una priorità e le dispone per prime. La stessa intelligenza sul dispositivo alimenta anche nuove caratteristiche. Ad esempio il Live Text, la nuova ricerca Spotlight, e l’integrazione di Memories con Apple Music per offrire suggerimenti di canzoni per personalizzare le foto.

Apple ha anche mostrato i miglioramenti in arrivo per l’app Mappe. Il nuovo aggiornamento offre una navigazione migliorata e dettagli per i quartieri, i distretti commerciali, l’elevazione e i punti di riferimento insieme a una nuova modalità notturna al chiaro di luna. In alcune città selezionate, Mappe offre anche un’esperienza di guida 3D. Inoltre gli utenti possono ora tenere il loro iPhone per fornire indicazioni in realtà aumentata.

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