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I 3 migliori software per presentazioni

In questo articolo parleremo di quelli che consideriamo i 3 migliori software per presentazioni sia per Windows che per altre piattaforme.

Cos’è un software per presentazioni

Il software di presentazione è uno strumento utilizzato per creare presentazioni visive. Queste presentazioni vengono generalmente consegnate in un formato di presentazione e possono essere create con una varietà di programmi. I programmi consentono di combinare elementi di testo e grafici per trasmettere contemporaneamente importanti informazioni a un gruppo di persone.

Gli usi comuni del software di presentazione includono l’insegnamento di un concetto nuovo o complesso a un gruppo di studenti, l’annuncio del lancio di una nuova campagna di prodotti o servizi ai dipendenti, la formazione dei dipendenti su concetti chiave o nuove politiche o la presentazione di una proposta a un gruppo.

Il software di presentazione di presentazioni è disponibile sia per PC che per piattaforme Mac. Le opzioni includono Microsoft Office PowerPoint®, Apple KeyNote® e presentazione di Google Docs ™. Una popolare opzione open source per coloro che necessitano della possibilità di creare presentazioni senza il costo elevato di un software di presentazione commerciale è Open Office Impress. Anche la presentazione di Google Docs ™ è gratuita in quanto fa parte della linea di servizi Google Docs ™.

Ogni software di presentazione consente agli utenti di sviluppare una presentazione di diapositive; tuttavia, i metodi per visualizzare la presentazione possono variare da programma a programma. Sia il software di presentazione PowerPoint® che i programmi Impress consentono di visualizzare la presentazione a schermo intero sul monitor di un computer, in cui il presentatore può avere il tempo di cambiare le diapositive o fare clic su di esse. La presentazione può essere spostata su uno schermo più grande collegando il monitor a un altro schermo.

Quali sono i 3 migliori software per presentazioni?

Molti confronti sono stati fatti e molti ancora se ne faranno, tra le migliori suite office in circolazione. E’ inutile però fare troppi giri di parole, è normale che la migliore suite office disponibile è quella di Microsoft. Office dunque, con il suo PowerPoint, occupa sicuramente il primo posto.

Su computer-facile abbiamo sempre sostenuto le suite open source, soprattutto LibreOffice e OpenOffice, che rappresentano valide alternative e a differenza di Microsoft Office sono gratuite. Ecco dunque la nostra classifica dei software per presentazioni:

  1. PowerPoint di Microsoft;
  2. Presentazione Impress di LibreOffice;
  3. Impress di OpenOffice.

Non ce ne vogliano le seconde due (che praticamente si equivalgono tra di loro) che sono assolutamente valide, ma se è il top che cercate, allora il miglior software per presentazioni è sicuramente PowerPoint di Microsoft.

Software per presentazioni: PowerPoint

PowerPoint è sicuramente il più conosciuto e diffuso software per creare presentazioni. Esso consente la creazione di presentazioni multimediali tramite la realizzazione di diapositive visualizzabili in sequenza su qualsiasi computer dotato dello stesso software. Le presentazioni, possono contenere fotografie, testi, animazioni, suoni e video.

È largamente usato in tutti i settori, scolastico, universitario, lavorativo. PowerPoint permette di realizzare animazioni che possono essere associate all’entrata o all’uscita dalla diapositiva, ma anche alla comparsa di elementi nella stessa. E’ possibile organizzare le slide in modo tale da far entrare gli oggetti che la compongono uno alla volta nell’ordine voluto.

PowerPoint
Power Point

Le transizioni sono il passaggio di una diapositiva ad un’altra (enfatizzabili con varie animazioni); si può curare lo stile generale (anche la formattazione del testo) della presentazione con vari temi disponibili. Per la singola diapositiva possono essere impostati varie opzioni personalizzate.

E’ possibile salvare le presentazioni realizzate in PowerPoint in formato pdf, cosi facendo però perderete tutte le animazioni e tutti gli effetti preparati.

Il prezzo di PowerPoint è sicuramente un po’ elevato, esso infatti è acquistabile, insieme a tutti gli altri programmi della Suite Office, alla cifra di 150 euro, per un utilizzo casalingo, oppure a 10,50 euro al mese per aziende. Uno se non il più famoso dei 3 migliori software per presentazioni.

Software per presentazioni Impress di OpenOffice e Impress di LibreOffice

I software per presentazioni messi a disposizione da OpenOffice e da LibreOffice si chiamano Impress. Essi sono molto simili tra di loro. I due Impress mettono a disposizione strumenti come clip art 2D e 3D, effetti di animazione,  strumenti di disegno e strumenti per creare diagrammi. 

Le Pagine master semplificano il compito di preparare il materiale. Ci sono poi le animazioni che vi consentiranno di rendere le vostre presentazioni più interattive. I vostri documenti potranno essere salvati nel formato OpenDocument (formato odt), lo standard internazionale per i documenti di ufficio, ma potete anche salvare il vostro lavoro nei formati Microsoft PowerPoint per inviarli a chi è ancora legato ai prodotti Microsoft. Impress è inoltre in grado di aprire i file di PowerPoint. Entrambi i software sono completamente gratuiti.

Impress Open Office

IMPRESS è uno strumento veramente eccezionale per creare presentazioni multimediali efficaci. Le vostre presentazioni si distingueranno grazie alla clip art 2D e 3D, gli effetti di animazione, l’animazione e gli strumenti di disegno ad alto impatto.

Impress di OpenOffice
Impress Open Office

Le Pagine master semplificano il compito di preparare il materiale.

Sono supportate una gamma completa di visualizzazioni: Disegno / Contorno / Slide / Annotazioni / Ordine diapositive, per soddisfare ogni esigenza degli autori della presentazione e del pubblico, oltre alla possibilità di una visualizzazione multi-area per avere a portata di mano tutti gli strumenti.

IMPRESS ha una gamma completa di disegni facili da usare e strumenti per creare diagrammi, per rendere interessante la vostra presentazione.

Parcheggiate’ gli strumenti da disegno più comunemente usati, sul vostro schermo, ed attivateli con un singolo clic.

L’animazione e gli effetti animati rendono viva la vostra presentazione. Fontwork permette di creare sbalorditive immagini 2D e 3D, dal testo. Create immagini realistiche in 3D con incredibile velocità e resa.

Salvate i vostri documenti nel formato OpenDocument, lo standard internazionale per i documenti di ufficio. Questo formato, basato su XML, è uno standard aperto: ciò significa che non siete legati a IMPRESS. Potete aprire i vostri documenti con qualsiasi programma compatibile con OpenDocument.

Con IMPRESS, inoltre, potete leggere tutti i vostri precedenti documenti Microsoft PowerPoint (compresi quelli creati con Microsoft PowerPoint 2007) e salvare il vostro lavoro nei formati Microsoft PowerPoint per inviarli a chi è ancora legato ai prodotti Microsoft. In alternativa, utilizzate la capacità integrata di IMPRESS di creare versioni Flash (. Swf) delle vostre presentazioni.

Impress di LibreOffice

Impress è uno strumento straordinario per la creazione di presentazioni multimediali. Durante la fase di realizzazione, Impress vi permette di visualizzare le diapositive secondo varie modalità, in base alle vostre esigenze: Normale (per le modifiche generali), Struttura (per l’organizzazione e la struttura del contenuto testuale), Note (per vedere e modificare le note relative a una diapositiva), Stampati (se desiderate avere il materiale su carta) e Ordine diapositive (per un’anteprima che permetta di trovare e ordinare velocemente le diapositive).

Impress libre office
Impress LibreOffice

Grazie a clipart 2D e 3D, effetti speciali e di transizione, animazioni e strumenti di disegno dal forte impatto, le vostre presentazioni non saranno mai più le stesse. Sono presenti numerose animazioni ed effetti per ravvivare le diapositive, mentre con Fontwork potete realizzare accattivanti immagini 2D e 3D a partire dal testo. Inoltre, Impress vi permette di costruire e gestire scene 3D che incorporano una grande varietà di oggetti e componenti.

Al momento di presentare il lavoro, penserete solo a come rivolgervi al pubblico: la modalità di presentazione di Impress, ricca di funzioni, vi garantisce la piena gestione della visualizzazione e della sequenza delle diapositive (quali vengono mostrate, il cambio diapositiva manuale o a tempo, il puntatore o i pulsanti di navigazione visibili o invisibili, e così via).

Impress supporta più monitor e con l’estensione Presenter Console, a corredo dell’applicazione, avrete un controllo ancora più esteso sulle diapositive: mentre il pubblico osserva le diapositive proiettate, potrete visualizzare sul vostro schermo la pagina successiva, leggere le note e tenere d’occhio orologio e timer.

Per aggiungere stile e ricercatezza alle vostre presentazioni, Impress dispone di una vasta gamma di strumenti facili da usare per realizzare disegni e diagrammi. E potete scaricare altri modelli dal repository di LibreOffice, risparmiando così ancora più tempo.

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Proteggere un hard disk con una password

Vediamo come proteggere un hard disk con una password e salvaguardare i nostri dati.

Non serve spiegarti quanto sia importante proteggere i tuoi dati, sia quando essi si trovano sul computer, sia quando li salvi all’interno di un hard disk esterno. E questo vale ovviamente per un discorso molto semplice: i tuoi backup sono per natura importantissimi, ma se qualcuno accede al tuo hard disk esterno potresti perdere ogni singolo dato in uno schiocco di dita, e poi non avere alcun modo per recuperare quanto hai perso. Ecco perché oggi vedremo insieme come proteggere con una password un hard disk esterno.

Esistono diversi approcci che puoi decidere di adottare per proteggere i dati sul tuo computer, uno di questi è affidarsi a un crypter che gestisca l’accesso a un intero hard disk di dati. Se hai l’esigenza di proteggere un hard disk o una partizione da operazioni indiscrete ti segnalo uno strumento già incluso nel sistema operativo Windows, anche se non in tutte le versioni. Si tratta di BitLocker un piccolo software che predispone una password di accesso all’unità che si intende proteggere.
Il software applica una password di accesso ad un’unità quale hard disk interni, esterni collegati tramite USB, pendrive e altre memorie flash.

BitLocker

BitLocker è un prezioso strumento messo a disposizione da Microsoft ed è integrato in alcune versioni del sistema operativo Windows.Lo possiamo infatti trovare in Windows 7 Ultimate ed Enterprise, anche se va abilitato. Inoltre lo troviamo di default in Windows 10 Professional.
BitLocker è uno strumento di sicurezza che serve a crittografare un intero hard disk, o una partizione. Cifra il contenuto del disco e consente l’accesso ai dati solo dopo aver digitato una password di accesso, definita in fase di configurazione.

Come attivarlo

In Windows è sufficiente cercare BitLocker all’interno del pannello di controllo o della barra delle applicazioni, digitando la parola “bitlocker“:

bitlocker pannello di controllo

Una volta individuato BitLocker, cliccaci sopra per avviare l’applicazione che ti consentirà di selezionare i volumi da proteggere.
Come puoi notare ti verranno mostrati tutti i volumi corrispondenti alle partizioni che hai installato sul computer, specificando se BitLocker è attivo o meno su ognuna della partizioni. Seleziona la partizione che intendi proteggere, cliccando sul testo “Attiva BitLocker” corrispondente:

attiva bitlocker

Vedrai aprirsi una finestra in cui ti verrà chiesto di attribuire la password di accesso al contenuto del disco:

Proteggere un hard disk con una password

Successivamente spunta la casellina “Usa password per sbloccare l’unità” e inserisci la password, confermandola nel campo sottostante. Se la password di sicurezza è troppo semplice, non verrà accettata, per cui scegline una abbastanza complessa, con caratteri numeri e almeno un carattere speciale(.,:/_@%£…):

bitlocker

Salva la tua password

Una volta inserita e confermata la password di protezione all’unità prescelta, Microsoft per sicurezza, consente di salvare tale password presso una locazione a tua scelta tra quelle proposte. Se disponi di un account Microsoft puoi salvarla al suo interno in modo che venga associata al tuo account, altrimenti puoi decidere di stamparla e/o di salvarla sul computer o un supporto esterno come una pendrive sotto forma di file:

backup chiave di ripristino dati

Al passo successivo potrai decidere se applicare la crittografia solo ai dati contenuti in un disco (o partizione). In questo caso i dati successivamente inseriti all’interno, verranno automaticamente protetti. Oppure decidere di assegnare la protezione all’intera unità, compreso lo spazio inutilizzato del disco. Sostanzialmente non cambi annulla, ti consiglio di applicare la protezione di BitLocker a tutta l’intera unità:

bitlocker dimensione

Nella successiva schermata seleziona il tipo di crittografia in base alle istruzioni riportate, a seconda che si tratti di un disco fisso all’interno del computer oppure di un disco usb esterno:

modalità crittografia

Infine non rimane che confermare il tutto avviando la procedura di crittografia del contenuto dell’unità da proteggere, cliccando sul tasto “Avvia crittografia“:

crittografia unità

Ecco fatto, basta attendere il completamento del processo e il nostro disco o partizione sarà accessibile solo dopo aver inserito la corretta password di accesso.

crittografia bitlocker

Ricordate la password

Fondamentale non dimenticare la password! Segnatevela, e ricordate che se smarrite la password Il risultato sarà quello di non aver più accesso ai dati nell’unità in questione. Per cui suggerisco di non utilizzarlo se non è strettamente indispensabile. Insomma, non prendete alla leggera il suo utilizzo.

Proteggere un hard disk esterno su Mac

password mac

Ci sono due metodi diversi che puoi usare per crittografare gli hard disk esterni su Mac: entrambi i metodi vengono direttamente incorporati sul sistema operativo Mac OS, dunque non hai alcun bisogno di scaricare o installare dei software. Tuttavia, prima di cominciare, devi innanzitutto pensare ad una password che sia sicura e che tu possa ricordarti sempre.

Come proteggere un hard disk esterno su Mac, dunque? La prima cosa che devi fare è aprire il Finder per individuare l’unità esterna, e successivamente fare click con il tasto destro del mouse, selezionando la voce “Encrypt”. A questo punto ti si aprirà una finestra di dialogo che ti consentirà di inserire una password, aggiungendo anche un suggerimento che potrà aiutarti quando accederai all’hard disk inserendola. Il suggerimento, comunque, non è obbligatorio.

Dopo aver inserito la password, il tuo disco rigido esterno è finalmente protetto. L’operazione potrebbe richiedere molto tempo, soprattutto se ospita una gran mole di file e dati.

disk utility mac

Il secondo metodo per crittografare l’hard disk esterno è farlo utilizzando lo strumento Utility Disco, che ti consentirà di proteggere determinate sezioni e dati. Ma devi formattarlo prima, il che rende questo metodo adatto solo per gli hard disk inizialmente vuoti oppure nuovi.

Una volta aperto Utility Disco, dovrai fare click col tasto destro sul device esterno, selezionare Cancella, poi Formato e infine selezionare un formato Encrypted. Fatto questo, dovrai solo inserire la password e attendere il termine della procedura.

Proteggere un hard disk esterno su Windows

bitlocker mac

Anche Windows possiede una funzione nativa per crittografare un hard disk esterno, chiamata BitLocker Drive Encryption, ma solo se possiedi una versione Pro o Enterprise. Se è il tuo caso, ti basta aprire il menu di questa funzione da Pannello di controllo, Sistema e sicurezza, Crittografia BitLocker.

Successivamente dovrai selezionare l’unità esterna da proteggere e cliccare su Attiva BitLocker, utilizzando una password per la protezione. A questo punto dovrai creare un backup della password e infine cliccare su Avvia cifratura. Dopo un po’ di tempo, potrai finalmente contare sul tuo hard disk esterno protetto.

Proteggere un hard disk esterno con VeraCrypt

veracrypt

Se non hai una versione Pro o Enterprise, puoi in alternativa utilizzare un software di terze parti, come ad esempio VeraCrypt: in assoluto il programma migliore per proteggere con una password un hard disk esterno su Windows. Dopo che avrai scaricato, installato e lanciato il software, clicca su Crea volume, seleziona l’opzione “crittografia di una unità esterna” e fai click su Procedi.

Qui dovrai selezionare Volume standard VeraCrypt e fare click su Avanti, per poi selezionare il device che intendi proteggere e seguire tutte le istruzioni che il programma ti fornisce, fino a completare il tuo obiettivo. Ricorda però che l’unico modo per accedere all’hard disk crittografato è attraverso il programma VeraCrypt, ma che puoi comunque de-crittografare l’unità.

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Obsolescenza programmata: cos’è?

Spesso sentiamo parlare di obsolescenza programmata o pianificata, ma cos’è e di cosa si tratta? Scopriamolo insieme in quest’articolo.

Con il termine “Obsolescenza programmata o obsolescenza pianificata” si intende quella politica scorretta di dotare dispositivi elettronici, in particolar modo riferito agli smartphone, di software a scadenza. In parole povere, dopo un certo lasso di tempo, impostato dal produttore, il software installato sugli smartphone genera dei malfunzionamenti, anche studiati ad arte. Questi includono un rallentamento generale e progressivo nell’ utilizzo del dispositivo e delle sue applicazioni. Tutto questo ha lo scopo di persuadere il possessore del telefono ad acquistarne uno nuovo.

pianificata

E’ quel processo per cui un dispositivo elettronico dopo un paio di anni dall’acquisto o dal lancio sul mercato diventa inutilizzabile o semplicemente si rompe.

Il termine obsolescenza programmata è salito all’onore delle cronache soprattutto negli ultimi anni, da quando gli strumenti elettronici sono diventati onnipresenti nella nostra vita. Capita sempre più spesso che la lavastoviglie o la lavatrice comincia a mostrare i primi segni di cedimento dopo i primi tre o quattro anni di utilizzo. E nel frattempo nuovi modelli con nuove tecnologie hanno reso il nostro elettrodomestico troppo vecchio per poter essere riparato. La soluzione è acquistare un nuovo dispositivo che vada a sostituire quello diventato oramai vecchio (anche se in realtà ha solamente tre o quattro anni).

A cosa serve l’obsolescenza programmata

Abbiamo visto fin qui cos’è l’obsolescenza programmata, ma a cosa serve in pratica? L’obsolescenza pianificata non è altro che una strategia industriale creata affinché la domanda di dispositivi elettronici non venga mai meno. Se uno smartphone o un elettrodomestico funzionassero perfettamente per quindici anni, molte aziende chiuderebbero entro pochi mesi a causa della mancanza di lavoro.

obsolescenza programmata storia

E l’obsolescenza pianificata non è presente solamente all’interno del mondo dell’elettronica, ma anche nella moda e in tantissimi altri settori. La “colpa” è in gran parte del progresso tecnologico. Ogni mese vengono presentate nuove scoperte scientifiche. Queste nel giro di un paio di anni vanno a impattare sulla produzione di smartphone, computer, ma anche vestiti e trattori.

Quando nasce il termine obsolescenza programmata

Sebbene il mondo dell’industria abbia ormai sdoganato il termine “obsolescenza programmata”, molte aziende preferiscono parlare di “ciclo di vita di un prodotto“, piuttosto che di obsolescenza pianificata. Nonostante le varie sfumature possibili, il concetto è sempre lo stesso: dopo un apio di anni un dispositivo elettronico diventa praticamente inutilizzabile.

Se pensate che l’obsolescenza programmata sia una strategia industriale utilizzata solamente negli ultimi anni, state sbagliando di grosso. Troviamo questo termine per la prima volta nel 1924, quando i produttori di lampadine crearono il cartello Phobos per decidere che le lampadine a incandescenza non durassero più di 1.000 ore. Una decisione simile si adottò anche alcuni anni dopo per “indebolire” la resistenza del nylon. Il tessuto con il quale si realizzavano le calze utilizzate dalle donne aveva preso ormai piede. Creato in laboratorio, era talmente resistente che l’industria delle calze stava letteralmente fallendo. Durante gli anni della grande depressione, gli Stati Uniti decisero che gli oggetti non dovessero avere un ciclo di vita molto lungo, in modo da stimolare i consumi interni.

cartello phoebus

Dagli anni 2000 il termine è strettamente collegato sempre più al mondo dell’informatica e dell’elettronica. E questo ha causato in alcuni casi anche delle class action dei consumatori nei confronti delle aziende che producono device, colpevoli di realizzare appositamente dei dispositivi con un ciclo di vita molto breve.

Il caso di Apple e Samsung

Ovviamente tale pratica è in genere architettata per intervenire in prossimità della scadenza della garanzia del prodotto. Per aver messo in atto questa procedura scorretta ai danni dei consumatori, sono stati indagati due dei maggiori produttori di dispositivi mobili, ovvero Apple e Samsung. Le due case produttrici, sanzionate inoltre dall’antitrust per aver diffuso informazioni errate, non complete, o assenti sull’utilizzo di componenti ed accessori quali le batterie al litio dei loro prodotti, giudicate importanti al fine di mantenere e prolungare il loro funzionamento ottimale, sono risultate colpevoli e debitamente sanzionate per truffa.

apple

Nel dettaglio Le due società, secondo l’Authority, avrebbero «indotto i consumatori – mediante l’insistente richiesta di effettuare il download e anche in ragione dell’asimmetria informativa esistente rispetto ai produttori – a installare aggiornamenti su dispositivi non in grado di supportarli adeguatamente. Senza fornire adeguate informazioni, né alcun mezzo di ripristino delle originarie funzionalità dei prodotti. In particolare, Samsung ha insistentemente proposto, dal maggio 2016, ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 (immesso sul mercato nel settembre 2014) di procedere ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7. Tutto questo senza informare dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware. Richiedendo inoltre, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, un elevato costo di riparazione».

Samsung

Spesso le modalità di “danneggiamento software” avvenivano tramite lo scaricamento di aggiornamenti appositamente resi disponibili e anche consigliati dalle case produttrici Apple e Samsung. I quali rendevano il software del dispositivo “obsoleto e non adeguato ai recenti standard” generando rallentamenti e malfunzionamenti vari. Ovviamente non vi era alcuna possibilità di annullare tali aggiornamenti e tornare alle condizioni precedenti.

Obsolescenza Psicologica

La questione dell’obsolescenza programmata ha però un altro versante, più sociale, che potremmo definire obsolescenza psicologica. In questo caso, la “scadenza” di uno smartphone o di un televisore, non è soltanto fisica, ma è legata ad aspetti psicologici del consumatore. In tal senso è influenzato dai messaggi pubblicitari, dalle nuove funzioni, fino ai modelli sempre più nuovi e desiderabili che escono sul mercato del consumo.

obsolescenza psicologica

Ci inducono a pretendere sempre di più dai nostri dispositivi elettronici, 15 anni fa con il cellulare potevamo soltanto chiamare e inviare sms, ora c’è molto di più, internet, le foto, la musica, quindi insieme al dispositivo cambia anche l’utente e il suo profilo d’uso di uno strumento tecnologico, così da alzare le aspettative che lo riguardano.

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Virus nascosti: come trovarli

Parleremo in questo articolo dei Virus nascosti, e ti spiegheremo come trovarli.

E’ inevitabile che dopo un po’ di tempo di utilizzo, su un computer possano nascondersi dei virus. La semplice navigazione internet, ma anche l’inserimento di chiavette USB oppure l’installazione di programmi trovati su internet, ci espongono necessariamente a rischi.

Il computer che diventa più lento, notifiche che si aprono continuamente, la navigazione internet che diventa difficile, sono solo alcuni degli inconvenienti che possono capitare. Ora ti spiegheremo come trovare i virus nascosti.

Ti affidi al sistema operativo Windows? Ecco diverse strade da percorrere per trovare i virus nascosti nel PC affidandoti a soluzione gratuite e di semplice impiego.

Affidati a un buon antivirus

antivirus

Se, nonostante la presenza di Windows Defender (l’antivirus integrato in Windows), continui a riscontrare comportamenti piuttosto strani da parte del computer, dovresti valutare la possibilità di installare un software antivirus che sia efficiente.

Ti consiglio di dare un’occhiata ad Avira Free Security, include una protezione in tempo reale contro virus, ransomware e altri malware; una VPN per cifrare la connessione, camuffare la propria posizione geografica e navigare in modo sicuro anche sulle reti Wi-Fi; un browser sicuro; un password manager e una vasta gamma di strumenti per ottimizzare il PC.

avira

Avira Free Security è compatibile con tutte le versioni più diffuse di Windows e anche con macOS . Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al suo sito Internet ufficiale e clicca sul pulsante Scarica ora. Dopodiché apri il file .exe ottenuto e fai clic sui pulsanti  e Accetta e installa.

Al termine del download, accetta di eseguire una scansione Smart del sistema e scoprirai, i problemi di privacyprestazionivirusapp obsolete e minacce di rete eventualmente presenti sul PC.

A scansione completata, clicca sul pulsante Correggi problemi, per correggere tutti i problemi rilevati da Avira contemporaneamente, oppure sul pulsante Mostra dettagli, per scegliere i singoli problemi da correggere. In questo modo cancellerà solo i file e voci superflue.

A questo punto, puoi dare un’occhiata ad esempio alla scheda Stato che permette di avere una panoramica generale sullo stato di sicurezza, privacy e prestazioni del sistema, oppure alla scheda Sicurezza che permette di avviare le scansioni per virus e malware, regolare le opzioni di protezione, gestire il firewall e verificare la disponibilità di aggiornamenti per i programmi installati sul PC.

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Come masterizzare o aprire un file ISO

In questa guida vi mostreremo come masterizzare o leggere in modo corretto i file ISO, cioè file immagine.

Un file ISO è genericamente detto “immagine” a causa del significato del termine ISO, che deriva dal greco “isos” ossia “uguale”. Un’immagine ISO è quindi un unico file che contiene esattamente gli stessi file e la stessa struttura (“uguale”) di un CD/DVD di cui è l’esatta copia, in tutto e per tutto. In questo modo il CD/DVD può essere diffuso in Internet con maggiore semplicità.

Avere tra le mani un file ISO, però, non serve a nulla finché non se ne ricostruisce la struttura su un CD/DVD. Per fare questo non è sufficiente prendere il file ISO e masterizzarlo, dal momento che l’unico risultato che si otterrebbe sarebbe di copiare il singolo file. Per arrivare al nostro scopo si deve sfruttare l’opzione “scrivi immagine ISO” che quasi tutti i programmi di masterizzazione mettono a disposizione.

Prendiamo ad esempio un paio di programmi per la masterizzazione e come usarli per masterizzare:

1. Utilizzando Nero bisogna andare sul menu Copia e Backup, scegliere Copia immagine da disco, selezionare il file e avviare il processo. O ancora, da Nero Burning Rom, andare su Masterizzatore, Scrivi immagine.

2. Con CDBrunerXP PRO: Download Cd Burnerxp le operazioni sono simili. Bisogna cliccare su File, Write Disc from ISO File, quindi è sufficiente selezionare il file ISO voluto e avviare la masterizzazione.

Chi non ha a disposizione un programma che masterizzi le immagini ISO può usare il piccolo software freeware.

3. BurnCDCC: Download BurnCdcc di Terabyte. BurnCDCC fa solo l’operazione di scrittura di file ISO su CD/DVD e non ha bisogno di installazione. L’archivio burncdcc.zip va decompresso in una qualsiasi cartella, quindi si fa doppio clic su “burncdcc.exe” e si sceglie l’immagine da masterizzare.

Aprire file ISO senza masterizzarli

file ISO

ISO non è l’unico formato di file che sta a indicare una immagine disco e si potrebbero incontrare anche file di tipo img, bin, mdf, mds ed altri meno comuni.

Per aprire quindi un file ISO IMG o simili, le opzioni sono:

– Con Windows 10 e Windows 8, non servono programmi aggiuntivi e basta cliccarci sopra col tasto destro del mouse e poi premere sull’opzione Monta.

In questo modo si troverà il contenuto dell’ISO come fosse un CD inserito nel lettore del computer, in Esplora risorse. Per smontarlo, premere col tasto destro sull’icona del CD virtuale creato poi su Espelli.

Aprire il file ISO o IMG come se fosse un archivio usando WinRar anche se, in questo caso, se all’interno vi fosse un programma o un videogioco da installare, non sarà utile la semplice estrazione dei file.

– Senza comprare e usare dischi che poi si rovinano, si tiene la copia di questo file iso sull’hard disk e lo si apre, all’occorrenza con un semplice programma gratuito che fa da drive virtuale ed emulatore di un lettore cd /dvd. Questa operazione prende il nome di “montare” un cd o dvd virtuale e per qualsiasi di questi programmi è indicato con la parola inglese “mount”. Su Windows 8 questo programma è già integrato. Infatti se si preme col tasto destro su un file ISO, compare la parola “Monta”.

Alcohol 120

Un programma molto popolare per montare immagini iso si chiama Alcohol 120 che però non è gratuito ed è pure molto pesante. Siccome qui preferiamo sempre la leggerezza e la velocità rispetto alla potenza ed alla eventuale presenza di opzioni che si usano una volta nella vita, citiamo i migliori programmi free che servono a montare un file iso ed a creare un cd rom virtuale. Tutti questi funzionano con qualsiasi versione di Windows 10 e 7.

Microsoft Virtual CD-ROM Control Panel

1) Microsoft Virtual CD-ROM Control Panel è il programma ufficiale per Windows 7, che non serve in WIndows 10, Windows 7 ed altre versioni.

Daemon Tools Lite

2) Daemon Tools Lite è uno dei programmi più popolari per montare immagini iso. Esistono varie versioni ma, quella gratuita, un po’ nascosta sul sito, si chiama Daemon Tools Lite. Questo software viene spesso aggiornato ed è uno dei programmi preferiti dai cracker di videogiochi perché riesce ad emulare anche le protezioni dei dischi originali (laserlock, securerom e altre). Usare Daemon Tools è facilissimo perché il programma installa un driver virtuale e, quando lo si avvia, in esplora risorse segnala un nuovo lettore cd/dvd che in realtà non esiste. Per montare l’immagine basta cliccare con il tasto destro sull’icona che appare in basso vicino all’orologio e poi selezionare “Mount”.

Con Daemon Tools si possono montare file immagine di tipo IMG, B5T, B6T, BWT, CCD, CDI, CUE, ISO, mds, nrg, pdi, ISZ. Si possono installare fino a quattro unità drive virtuali contemporanee. L’utilità Imaging fa l’operazione inversa ossia serve a creare i file immagine in MDS o in formato ISO da dischi fisici. I dati possono anche essere compressi o crittografati con una password. Non so dire se sia il miglior programma, di sicuro è uno dei più anziani e collaudati ma è anche il più pesante e grosso di questa lista. Durante l’installazione state attenti a non mettere anche la noiosa barra di gestione che non serve a nulla.

Virtual CloneDrive

3) Virtual CloneDrive è un programma di appena 1,5 MB che supporta tutti i formati di immagine più comuni quali ISO, BIN, IMG, CCD, UDF, DVD, e cosi via. Durante l’installazione viene chiesto di associare tutti questi tipi di file a CloneDrive in modo che poi, quando si scarica una di queste immagini, per montarla sul cd virtuale basta fare un doppio click sull’icona del file…

Virtual CloneDrive può montare fino a 15 drive virtuali contemporaneamente.

Nota: Durante l’installazione appare l’avviso che Virtual CloneDrive non ha superato il test dei driver compatibili con Windows ma è un avvertimento da ignorare perché non dà alcun problema futuro.

MagicDisc

4) MagicDisc è un altro software gratuito per creare un cd virtuale e supporta un gran numero di formati di immagine, come BIN, IMA / IMG, CIF, NRG, IMG / CCD, MDF / MDS, VCD, VaporCD, P01/MD1/XA, VC4/000, VDI, C2D, BWI / BWT, CDI, TAO / DAO e PDI.

MagicDisc consente la creazione di 15 unità virtuali e si possono anche montare le immagini su un computer collegato in rete.

Anche qui per aprire il file immagine è molto semplice e supportato anche dal programma che rileva automaticamente le immagini cd o dvd presenti sul computer.

Opzionale è la funzione di auto-montare le immagini ogni volta che se ne scarica una nuova.

MagicDisc, tra le altre cose, può anche creare immagini ISO da un disco fisico e le può comprimere e proteggere con password.

Virtual CD-ROM Control Panel

5) L’unico programma portable e anche il più leggero in assoluto di questa categoria si chiama Virtual CD-ROM Control Panel, sviluppato da Microsoft e gratuito. Il software si può copiare su una chiavetta USB e si può usare su qualsiasi pc anche se si devono avere i privilegi da amministratore. Il problema infatti è che, per farlo funzionare, si deve premere il tasto “Install Driver” e poi su “Start”. Al termine, dopo aver smontato tutte le immagini con il tasto “Eject”, si deve premere su “Stop” e poi su “Remove Driver” per farne scomparire le tracce.

Prismo File Mount

6) Pismo File Mount permette di montare anche i file ZIP oltre che le immagini CD, facendole visualizzare come normali cartelle. Si può quindi accedere ai contenuti di un archivio o di una immagine, senza dover masterizzare alcun CD o estrarre il file zip su una cartella separata.

WinCdEmu

7) WinCdEmu è considerato, per semplicità ed efficacia, il migliore programma che emula un lettore cd o dvd e che serve a montare i file immagine ISO. Molto simile a Daemon Tools ma molto meno pesante e capace di non fallire mai alcuna lettura.

ISO Toolkit

8) Un ottimo programma per montare ISO su cd virtuale è anche ISO Toolkit, uno strumento di cui si parla in un altro articolo.

OSF Mount

9) OSF Mount è un ottimo e semplice programma per montare immagini disco ISO o IMG in modo da poterne sfogliare i file e poterli eseguire come se ci fosse davvero un disco nel lettore DVD del computer.

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Creative, Formazione, Internet, Software

Twine, il software per scrivere narrativa interattiva

Twine è un software per scrivere narrativa interattiva in formato HTML, lo stesso usato dalle pagine Web e molto semplice da imparare. Le storie a bivi, che hanno fatto la fortuna dei librogame, sono sempre apprezzate, ma Twine permette di sviluppare anche giochi di avventura, con scenari da esplorare liberamente, oggetti, combattimenti,
dialoghi, punti. Per addentrarsi nei meandri di progetti narrativi anche complessi non servono conoscenze particolari di programmazione.

L’interfaccia grafica di Twine suddivide ogni storia in passaggi, all’interno dei quali si scrive il testo, che può essere corredato di istruzioni e tag per aggiungere, oltre che link, anche immagini, suoni e vari effetti speciali. La pagina Web che contiene il gioco può avere un header, un footer, una sidebar (barra laterale) e può essere modificata a piacere con i CSS che definiscono l’aspetto degli elementi della pagina. Chi vuole, può integrare il semplice codice di Twine con tag di HTML e JavaScript. All’URL rebrand.ly/stregatto-twine troviamo un gioco d’esempio.

Come funziona il programma

Twine, il software per scrivere narrativa interattiva
1. Il sito twinery.org è il punto di partenza per scrivere giochi con Twine. Il programma, già scelto da migliaia di autori, è disponibile per Windows, Linux, Mac e può anche essere utilizzato online, senza bisogno di registrarsi.
twine sviluppo storia
2. L’interfaccia grafica di Twine permette di gestire lo sviluppo della storia attraverso la mappa dei passaggi, ognuno dei quali ospiterà la rappresentazione di un luogo, di un oggetto, di una scena o anche di una singola azione.
twine pagina web
3. Ogni passaggio appare come una pagina Web. Per aggiungere una scelta, cliccabile, si mette il nome del passaggio successivo tra doppie parentesi quadre: Puoi entrare nella [[casa->ingresso]] oppure esplorare il [[giardino]].
twine tag html
4. Per inserire un’immagine in un passaggio, basta utilizzare il relativo tag HTML: . Per incorporare il file .jpg in quello del gioco, si può ricorrere al sistema di codifica Base64.

twine java script
5. Le variabili, ereditate da JavaScript, sono utili per memorizzare le scelte del giocatore. Dopo averne dichiarata una con (set: $variabile to 1), la si controlla con (if: $variabile is 1) [Scrivi Qualcosa](else:)[Scrivi qualcos’altro].
twine variabili
6. Con una variabile di tipo array si può creare un inventario. Dopo aver dichiarato (set: $inv to (a:)) si possono aggiungere oggetti con (set: $inv to it + (a: “oggetto”)) e toglierli con (set: $inv to it – (a: “oggetto”)).
twine tag
7. L’inventario può essere visualizzato in un passaggio contrassegnato col tag “footer”: (if: $inv’s length > 0)[Inventario: (for: each _a, …$inv)[(link-repeat: _a)[(replace: ?inve)[(display: _a)]]<br>[ ]]][]<inve|.
twin link goto
8. Quando manca il riferimento a un momento preciso della storia, per tornare indietro di un passaggio, si usa (link-goto: “Torna indietro.”, (history:)’s last). Per richiamare il penultimo passaggio si usa secondlast.
twine istruzione append
9. L’istruzione (append: ?Sidebar)[] consente di aggiungere e gestire una sidebar, nella quale si possono mettere le istruzioni per salvare e ripristinare la posizione di gioco: (save-game:), (saved-games:), (load-game:).
tutorial twine
10 . La conoscenza di Twine può essere approfondita su vari siti tra cui YouTube (cercate “tutorial twine”), dove sono stati pubblicati vari video tutorial, anche in italiano. È inoltre possibile scaricare giochi già fatti per studiarne il codice.
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Applicazioni, Intelligenza artificiale, Software, Tech

Vecchie foto riprendono vita con Deep Nostalgia

Lo sai, le tue vecchie foto possono riprendere vita con Deep Nostalgia! Scopri il servizio!

C’è un servizio web piuttosto conosciuto in internet e viene utilizzato principalmente per ricostruire il proprio albero genealogico o le proprie origini tramite l’analisi del DNA: MyHeritage (www.myheritage.it).
Con la tecnologia Deep Nostalgia (sviluppata dalla società israeliana D-ID) MyHeritage ha fatto un ulteriore passo avanti arrivando ad animare i volti di fotografie, che riprendono letteralmente vita. L’intelligenza artificiale sviluppata, infatti, riesce a “dare vita” ai volti delle persone protagoniste delle nostre vecchie foto e lo fa in un modo realistico e al tempo stesso allarmante. Per rendersi conto delle potenzialità del servizio basta dare un’occhiata al video sottostante:

Diamo vita alla nostre vecchie foto con Deep Nostalgia

Deep Nostalgia vecchie foto

Per provare anche noi la tecnologia Deep Nostalgia non dobbiamo far altro che andare sul suo sito Internet www.myheritage.it/deep-nostalgia. Una volta qui basta completare la registrazione, che offre la possibilità di provare per cinque volte il programma gratuitamente.

Possiamo completare la registrazione sulla piattaforma MyHeritage usando il nostro account Facebook o quello Google, oppure completare il modulo inserendo i nostri dati anagrafici con tanto di email e password.

Con Deep Nostalgia le vecchie foto riprendono vita. Animiamo i volti delle nostre vecchie foto di famiglia con una tecnologia straordinaria. I risultati sono davvero incredibili, ancor più usando le foto in bianco e nero dei nostri nonni…
Completata la registrazione possiamo inserire la foto che vogliamo animare: per farlo clicchiamo su Carica foto oppure trasciniamola sulla pagina Web. In pochissimo tempo (solitamente bastano 20 secondi!) vedremo il soggetto della foto animarsi.


Il video creato dura circa 15 secondi: possiamo scaricare e condividere la nostra creazione tramite Facebook, Twitter o il link da copiare per mandare una email o messaggio. Nella sezione Vai alle mie foto possiamo trovare le nostre foto e i video realizzati.


Oltre a creare video, il servizio permette anche di risistemare delle vecchie foto. Per farlo clicchiamo nella sezione Albero e selezioniamo Colorizza foto. Possiamo “trasformare” una vecchia foto in bianco e nero a colori o risistemarne una sbiadita.


Uno dei punti di forza di MyHeritage è la possibilità di ricostruire il proprio albero genealogico e trovare nuovi parenti sparsi nel mondo. Clicchiamo su Crea ora l’albero genealogico e compiliamo il breve questionario proposto per iniziare la nostra ricerca. Nelle foto storiche i volti sono spesso piccoli e sfocati: con la funzione Migliora foto possiamo vedere ogni viso a risoluzione aumentata con risultati sorprendenti, soprattutto nelle foto di gruppo. Funziona ugualmente bene anche sulle nuove foto a colori.

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Sistemi, Software

Che cos’è un CRM

Un Customer Relationship Management, o CRM, è un software di gestione delle relazioni di un’attività commerciale coi propri clienti ed è fondamentale per il business online. Il software permette di organizzare le informazioni di contatto, gestire relazioni, tracciare le interazioni sia online che offline con i clienti.

Utilizzando un CRM si potranno migliorare le relazioni commerciali, poiché consente di tracciare tutte le informazioni sui clienti, creando una rubrica che racchiude tutti coloro che hanno fatto acquisti o si sono avvalsi dei servizi offerti dall’azienda. L’attività potrà tenersi in contatto con i clienti già acquisiti inviando email, sms e coupon, oppure sviluppare nuovi contatti. Tutto questo può sembrare difficile, ma esistono strumenti che semplificano la guida di chi fa business online automatizzando il flusso di lavoro e permettendo a commercianti e imprenditori di concentrarsi sugli obiettivi finali da raggiungere.

CRM, cos’è e come funziona

La gestione del business online di un’attività passa quindi da una buona piattaforma CRM che consenta di mettere in atto azioni di marketing efficaci e in totale autonomia, consolidando la relazione coi clienti e acquisendone di nuovi. Questi software di gestione memorizzano le informazioni di contatto dei clienti, come email e numero di telefono, tengono traccia di acquisti e servizi, permettendo la profilazione dei clienti e delle loro abitudini in funzione di acquisti e ricerche, creando una importante rubrica dei contatti.

I CRM quindi permettono di aumentare la produttività e i ricavi, proponendo servizi e prodotti basati sulla profilazione del cliente, così da consolidare la relazione commerciale e avere più chance di ottenere una conversione, cioè portare a termine la vendita. Con diversi strumenti, le attività potranno attuare la propria strategia di marketing per far crescere il proprio business online.

CRM: dalla rubrica alle email, sms e coupon

Una solida e completa rubrica è il primo passo per un buon CRM, ma gli strumenti che consentono di creare la vera relazione con i clienti sono diversi: le email, gli Sms e l’invio di coupon personalizzati. Dalle semplici newsletter alle demo che propongono un prodotto o un servizio specifico, le campagne email sono tra gli strumenti più utilizzati. Si potranno inviare email a tutta la rubrica, oppure utilizzare la profilazione per dividere i contatti in mailing list, scegliere dei template predefiniti o inviare messaggi personalizzati.

I CRM consentono di attuare anche campagne via Sms, inviando messaggi promozionali ai propri contatti, per metterli a conoscenza di offerte, nuovi prodotti o servizi. Che siano inviati via email o via Sms, i coupon sono un metodo per fidelizzare il cliente, offrendogli sconti speciali dedicati alle sue abitudini, ad esempio con promozioni a tempo, o la possibilità di acquistare su altri siti web partner.

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