Software

Blockchain, Hardware, Software, Tech

Come minare bitcoin con un Game Boy

Oggi parleremo di come minare bitcoin con un Game Boy e non solo.

Il Nintendo GameBoy ha visto la luce per la prima volta nel 1989 ed è stato un’enorme successo per la società giapponese. Dopo più di trent’anni mai ci saremmo però aspettati di vedere nuovo software sviluppato per la console portatile del marchio che ha segnato l’infanzia di molti di noi. Non si tratta però di un nuovo gioco…

Per minare bitcoin serve un buon numero di schede video prestanti, ma vista la mancanza di disponibilità di GPU nell’ultimo periodo lo youtuber StackSmashing potrebbe aver trovato una soluzione. Tutto ciò che vi servirà sarà un Game Boy, un Raspberry Pi Pico e un computer normale. E… molta molta pazienza, poiché minare bitcoin con un Game Boy sarà 125 trilioni di volte più lento di una mining machine (macchine per l’attività di generazione di Bitcoin).

Come minare bitcoin con un Game Boy

Dopo la crescita esponenziale del valore del bitcoin, anche grazie all’investimento di Elon Musk, lo youtuber ha pensato di entrare nel settore del mining. Data la scarsità di schede video in commercio, però, ha dovuto arrangiarsi con ciò che aveva già in possesso: un Game Boy.

game boy

L’idea alla base del progetto è che tutto il mining, quindi l’estrazione del bitcoin, avvenga sul Game Boy, la console portatile rilasciata ben 20 anni prima che il bitcoin fosse inventato. Ovviamente serve anche qualche aiuto esterno: il Game Boy non è in grado di connettersi a Internet e non può contenere l’intera blockchain. Per far fronte a ciò, StackSmashing usa un Raspberry Pi Pico e un cavo Link per connettersi al computer. Una volta connesso, il Game Boy esegue il programma di hashing da una cartuccia programmabile e riproduce perfino un’animazione divertente durante il mining.

Il Game Boy è leggermente più lento delle macchine dedicate a minare bitcoin odierne, 0,8 hash al secondo contro una media di 500 megahash per un computer di medie prestazioni e fino a 100 terahash per le macchine più prestanti. Di conseguenza è improbabile che qualcuno sia in grado effettivamente di minare bitcoin con un Game Boy. Tuttavia, nonostante la lentezza, la console è tecnicamente in grado di minare cryptovalute e magari dopo questo video di successo potrebbe nascere una valuta dedicata, ad esempio il GameCoin.

contattaci
Applicazioni, Internet, Sistemi, Smartphone, Software

Google Play o Gmail, le app su Android crashano

Che sia Google Play o Gmail, le app su Android vanno in crash. A centinaia le segnalazioni degli utenti.

Negli ultimi giorni sono state centinaia le segnalazioni su siti come DownDetector, ma anche su Reddit e Twitter, che lamentavano una chiusura improvvisa di alcune applicazioni Android. Un crash che ha riguardato anche Gmail, Google Play e altre app Android legate a servizi bancari e non è un caso che Mountain View si sia messa subito al lavoro per risolvere il problema.

Al centro del malfunzionamento delle app c’è Android System WebView, una componente del sistema operativo che si occupa del rendering delle pagine web attraverso le app Android, per offrire all’utente una navigazione simile a quella che avrebbe con Chrome.

Come risolvere le app Android che vanno in crash

Alcuni utenti hanno cercato di aggirare il fastidioso problema, sfruttando anche i consigli condivisi online per esempio dallo stesso profilo di Samsung su Twitter. Tra questi la disinstallazione degli aggiornamenti proprio di Android System WebView, all’interno delle Impostazioni generali nella sezione App. Se non fosse immediatamente visibile l’app in questione, la si deve cercare dopo aver selezionato i tre puntini in verticale. Dopodiché scegliere di mostrare i servizi di sistema.

app su Android crashano

Successivamente è però arrivata anche una risposta di Google che su un blog ha detto di aver sistemato il problema relativo al crash di Gmail grazie a un aggiornamento reso disponibile per gli utenti all’interno del Play Store. In particolare è richiesto di aggiornare sia l’app per Android System WebView che quella del browser Chrome.

contattaci
Applicazioni, Formazione, Internet, Software

Programmi gratuiti per creare e modificare video gratuitamente

Di programmi gratuiti per modificare o creare video gratuitamente ce ne sono a bizzeffe. Ve ne proponiamo alcuni interessanti.

E’ sufficiente avere una connessione ad internet per trovare un numero elevato di programmi di video editing semi professionali completamente gratuiti. Tra le numerose soluzioni che potreste trovare, ci piace segnalarvi 10 software di video editing gratuiti.

Lightworks

Lightworks Review | Lightworks Features & Pricing - Video Software Reviews

Cominciamo con il primo software gratuito di video editing: Lightworks. Si tratta di un programma professionale a tutti gli effetti, basti pensare che è stato usato a Hollywood per montare alcuni famosi film. Sebbene richieda un po’ di tempo prima di essere sfruttato al meglio, Lightworks è una delle migliori soluzioni che è possibile trovare. La versione base del programma di video editing, nonostante sia gratuita, è ricca di funzionalità: con Lightworks si potranno, ad esempio, aggiungere numerosi effetti o modificare il colore delle clip da montare. Lightworks gira su Windows, Linux e macOS.  

VideoPad Video Editor

VideoPad Video Editor su Steam

Siete alle prime armi? Il consiglio allora è di provare VideoPad Video Editor. A differenza del programma precedente, la caratteristica principale di VideoPad Video Editor è la facilità di uso. Nonostante non disponga di molte delle funzionalità avanzate presenti in altri programmi di video editing, sono inclusi, numerosi tool per creare o modificare i video. Sarà possibile aggiungere transizioni, effetti e importare i filmati da modificare o dalla memoria del computer o dalla fotocamera.

Avidemux

Avidemux 2.6.16 Free Download

Un altro programma molto semplice da usare è Avidemux. Si tratta di un software gratuito di video editing per chi non ha troppe pretese. La caratteristica principale del programma è che consente di editare le clip in maniera molto rapida. Avidemux, comunque, include la maggior parte delle funzionalità base del video editing ed è anche molto leggero (consigliato per chi ha un dispositivo con caratteristiche tecniche limitate). Un difetto? Difficile scovare tutte le funzionalità presenti del programma.

Shotcut

PCLinuxOS Magazine - Page 12

Un programma molto completo e simile a Lightworks è Shotcut, con la differenza che graficamente appare molto più complesso. Il software di video editing, nato per la piattaforma open-source Linuxnon ha nulla da invidiare ai migliori programmi a pagamento. L’unico difetto è che per imparare a utilizzarlo è richiesto un po’ di tempo. Ma superata questa fase di “apprendimento”, i risultati saranno assicurati.

VSDC Free Video Editor

VSDC Video Editor Pro 6.4.7.155 Crack + Activation Key {2020} | by  Shaibihamiii | Medium

Se siete amanti degli effetti, vi conviene scaricare VSDC Free Video Editor. Il programma si contraddistingue, rispetto ai software finora presentati, soprattutto per l’ampia gamma di effetti e filtri disponibili. Il software di video editing si presenta con una vesta grafica molto semplice e include una serie di funzionalità avanzate utili da essere utilizzati anche in ambito professionale. La caratteristica principale è la barra di lavoro che, a differenza della maggior parte dei programmi di editing, non è lineare. Gli utenti possono, infatti, inserire e modificare le clip in qualsiasi posizione.

iMovie

Editor Video iMovie - La mia scuola differente

Questo programma non ha bisogno di presentazioni: si tratta del software di video editing di Apple, nonché uno dei migliori tool gratuiti. iMovie è molto semplice da usare, ha una grafica chiara e accattivante. Software ricco di funzionalità che permettono di creare e modificare le clip con facilità. Con iMovie è possibile aggiungere al materiale importato degli effetti audio e consente di salvare i video in diversi formati. Nell’ultima versione è stata inserita la funzionalità che permette al software di importare da diversi dispositivi, come ad esempio smartphone ed action cam, clip realizzate con risoluzione 4K.

Black Magic

Contact - Black Magic | Web Development, E-commerce, Digital Design

Black Magic è uno dei programmi migliori e completi per chi ha bisogno di modificare soprattutto il colore delle immagini, tanto è vero che spesso è utilizzato dai principali studi cinematografici. La versione base contiene numerose funzionalità che vanno oltre la correzione delle foto. Trattandosi di un software di editing professionale, Black Magic richiede un po’ di tempo prima di essere “compreso” nella sua pienezza. Ma una cosa è chiara: una volta capito il suo funzionamento, avrete in mano uno strumento potente e soprattutto gratuito.

Blender

Logo — blender.org

In questa carrellata di programmi gratuiti di video editing non poteva mancare Blender. A differenza di tutti gli altri software finora illustrati, Blender è un software da usare nell’animazione 3D. Il programma permette di creare video e di modificarli, aggiungendo nelle clip una serie di effetti grafici. È possibile, inoltre, combinare le animazioni con clip video di immagini reali. Il materiale importato può essere corretto grazie alle numerose funzionalità di editing incluse nel programma.

HitFilm

HitFilm Express 12.1.8620.42247 Crack & Keygen Free Here

Chiudiamo con HitFilm, un altro ottimo programma che si presta all’utilizzo anche in ambito professionale. La versione gratuita del software include molte delle funzioni presenti in HitFilm Pro (che costa circa 300 euro). Il programma permette di creare e modificare videoclip e di realizzare delle composizioni complesse, aggiungendo uno dei tanti effetti. HitFilm è utile anche per maneggiare video in 3D e per correggere il colore delle immagini.

contattaci
Consulenza, Creative, Formazione, Internet, Software

Come creare un canale YouTube da zero

Guida esaustiva per creare un canale YouTube da zero in pochi passi.

Sia per condividere un hobby che per scopi di lucro, diffondere le proprie conoscenze ad un pubblico online, potenzialmente di quasi tutto il mondo, è un obiettivo che in tanti da anni si pongono, Vediamo insieme passo dopo passo, tramite questo semplice vademecum, come creare un canale YouTube da zero.

Creare un canale YouTube: fasi preliminari

creare un canale YouTube

Il primo passo da compiere per creare un canale YouTube è entrare nel tuo account Google. Nel caso in cui tu non abbia un account Google, dovrai registrarti. Collegati alla pagina principale di Google tramite il tuo motore di ricerca e clicca sul “Accedi”, in alto a destra, per poi selezionare “Crea un account.

Procedi con l’inserimento dei tuoi dati anagrafici tra cui nome e cognome, nome utente. Come opzione, se non vuoi creare un altro indirizzo mail ma vuoi collegare questo di Gmail ad uno già esistente, clicca su “Usa invece il mio indirizzo email corrente”. Procedi inserendo una password, facile da ricordare e difficile da indovinare, e clicca su “Conferma”, poi “Avanti”. Puoi ora inserire la tua data di nascita e il tuo “sesso”. Il pulsante “Avanti” ti porterà a spuntare la voce che ti fa accettare i termini e le condizioni di Google, ora puoi premere su “Crea account.

Come creare un canale YouTube da PC

Entra su YouTube e inizia a prendere dimestichezza con il tuo account muovendoti sulla piattaforma per personalizzare al massimo la tua realtà virtuale, iniziando con il caricare una tua foto cliccando semplicemente sull’icona di forma rotonda del tuo account. Sempre in alto a destra, dove noti il quadratino, clicca e poi vai su “Crea canale”>”Inizia”.

La tua nuova schermata ti mostrerà “Seleziona” e poi “Usa il tuo nome” per dar vita ad un canale associato con il tuo nome. Allega ora una tua foto di presentazione, come abbiamo fatto col nostro canale di Enjoy System, tramite “Upload picture” e procedi con una descrizione di te tramite “Channel Description”, che metta in risalto qualità o caratteristiche che ti discostino dalla media o che comunque catturino l’attenzione.
Aggiungi tramite link eventuali altre tue piattaforme già esistenti o che potrai creare in seguito. Seleziona la tua modalità preferita per interagire con il pubblico dello schermo casalingo.

La differenza tra un canale aziendale ed uno normale è che il primo deve essere creato dopo aver creato quello personale. Quindi, se vuoi creare un profilo aziendale, dopo averne creato uno classico puoi cliccare sul pulsante in alto a sinistra “☰ e scegliere “Impostazioni”, dirigiti ora su “Account” e poi su “Il tuo canale YouTube” per cliccare su “Aggiungi o modifica i tuoi canali”.
Con il profilo aziendale avrai la possibilità aggiungere dei colleghi che potranno aiutarti nel gestire i contenuti multimediali. La nuova pagina ti permetterà di andare su “Crea un nuovo canale”, inserendo il nome in questione. Clicca su “Nome dell’account del brand” e poi “Crea”, et voilà.

Come creare un canale YouTube da smartphone

Se invece preferisci creare il canale YouTube da smartphone, dovrai seguire una procedura differente. Vai sul Play Store o Apple Store e scarica l’app di YouTube. Sappi solo che l’app non è utilizzabile nel caso in cui tu voglia creare un profilo aziendale. Procedi come nel caso del PC, cliccando in alto a destra, poi su “Accedi” e seleziona il tuo “account Google”, premi ora sulla “foto” e clicca su “Il tuo canale”. Procedi normalmente inserendo i tuoi dati e clicca “Crea canale”. E il gioco è fatto.  In entrambi i casi creare un canale YouTube è gratis.

Come scegliere il nome per il canale YouTube

Gioca con le parole, il nome sarà il tuo passaporto di identità digitale tramite cui ricordarti e parlare di te. Il brand naming è il settore del marketing che si occupa di analizzare il mondo dei nomi, dietro cui si cela non un semplice insieme di lettere legate ad un significato, ma un’energia dinamica dal grandissimo potenziale. Se sei incuriosito nel trovare validi consigli, puoi leggere qualche articolo a riguardo. Altrimenti, ti consiglio di prendere carta e penna e mettere giù tutte le parole che ti vengono in mente oppure sensazioni, nomi propri o altro.

Il nome giusto potrà ad esempio riassumere il settore della tua attività assieme alla caratteristica saliente che ti differenzia dalla media. Ad ogni modo dai priorità al significante (la parte esterna della parola, quindi il suono e l’immagine da esso prodotta). Usa parole per lo più brevi, eufoniche (che abbiano un bel suono) o che al contrario creino una dissonanza per catturare l’attenzione. Sono tantissimi i parametri da prendere in considerazione, tutto sta nel tuo gusto e nel tipo di target a cui intendi rivolgerti tramite la produzione multimediale sul grande schermo.

Come creare un canale YouTube privato

Dopo aver visto come dar vita ad un account classico o aziendale può esser utile dare informazioni anche sul come creare un canale YouTube privato. Come nel caso della creazione del profilo YouTube aziendale, dai vita ad un normale profilo e poi modifica le impostazioni della privacy per gestire la visibilità dei contenuti. Vai in alto a sinistra, clicca su “☰ e premi “Impostazioni”. Spostati su “Privacy” per muovere la levetta in base alle tue preferenze.

Ora, puoi modificare anche la visibilità di playlist e video del tuo canale. Per fare ciò, cerca la tua foto e seleziona “YouTube Studio” dal menu, clicca su “Video” per prendere visione dell’elenco integrale di tutti i tuoi video caricati. Se desideri nascondere una “Playlist”, sempre da “YouTube Studio”, clicca su Playlist e vai su “Modifica”. Cerca ora la scelta “Privata” tramite il menu a tendina.

Come creare un canale YouTube condiviso

Infine, si trova la modalità condivisa. In tal caso, puoi aggiungere terze persone come collaboratori a patto che non si tratti di un canale aziendale. Detto ciò, collegato alla pagina principale di YouTube, fai clic sula foto e clicca su “YouTube Studio”, vai poi su “Impostazioni”“Autorizzazioni”>”Invita”.

Come far crescere il tuo canale YouTube

Perché le persone dovrebbero seguirmi? È la domanda principale che dovresti porti prima di dar vita ad un canale, sia che tu lo faccia per passione che, specialmente,  per lavoro. Promuovi contenuti nuovi oppure trasmettili in modo diverso ed accattivante. Elabora a mente, o meglio su carta, una mini bozza assieme ad un pronostico che riassumi lo scopo della creazione del tuo canale, quindi il motivo, la tua mission e i numeri che vorresti raggiungere. A tal proposito, cerca di essere costante nella pubblicazione multimediale, quando hai tempi morti crea più video da dilazionare nei tempi più impegnativi, creando una programmazione settimanale o mensile.

Per far sì che la tua proposta sia originale, guarda se e come è stato già trattato il tema che vuoi proporre e cerca di prendere spunto, pur avendo rispetto nel non replicare gli stessi identici contenuti di altri. Se ti piace semplicemente l’idea di addentrarti in questo mondo ma ancora non sei indeciso, puoi avvicinarti alla telecamera di YouTube come recensore di film. Italiani e non (vanno tantissimo di moda le serie televisive), video giochi, prodotti cosmetici, libri, negozi, ristoranti, fanno al caso tuo.

Sarà il tuo unico modo per farti conoscere ed apprezzare. Prendi dimestichezza tramite altri video Youtubee testi online o mini guide, il passaparola di persone che lo hanno fatto prima di te è senza dubbio vincente.
Assicurati che la fotocamera sia ferma e che la qualità dell’immagine come del video siano ottimali. Scegli poi un ambiente (può essere lo stesso o variare secondo le circostanze) dove filmare in tutta tranquillità: si può trattare della tua camera da letto, il soggiorno, un giardino; logicamente a seconda del tono formale o informale degli argomenti trattati farai la scelta adeguata.

Fase di montaggio

Esercitati nel montaggio tramite tutorial; se sei un principiante, puoi usare il programma gratuito che il tuo PC ha già in dotazione: su Mac è iMovie e su Windows è Movie Maker. Dopo aver preso dimestichezza, potrai passare ad applicazioni più complesse. Ricorda, se aggiungi musica ai tuoi video, di non selezionare quelle protette dal copyright. Stessa cosa vale per le immagini: puoi prenderle in modo facile e gratuito ad esempio da Pixabay o da altre piattaforme create ad hoc; nel caso in cui volessi prenderle da Google ricorda sempre di selezionare immagini appropriate spuntando la licenza adatta.

contattaci
Software

Microsoft, in arrivo Office 2021: quali sono le novità?

È dal 2019 che si attende un aggiornamento di Office, la suite per la produttività di Microsoft nata nel 1990. Da una parte infatti c’è Microsoft 365, tutta una serie di app tra cui Word, Excel e Power Point che girano sul cloud e sono in abbonamento, dall’altra c’è Office propriamente detto, quello che usiamo da ben 31 anni ed è una copia fisica che gira sul computer anche senza connessione.

Quest’ultima che dopo la release del 2019 si rinnova sia su Mac che PC ma senza cambiare formula: si acquista con il classico sistema delle licenze e senza alcun abbonamento.

Office 2021 è pronto, arriverà entro fine anno su PC e Mac e non sarà in cloud

Un’altra novità è Ltsc per le imprese

Ancora non sono state svelate le novità di Office 2021 ma Microsoft ha raccontato qualcosa di più di Office Ltsc, la variante dedicata alle imprese. L’acronimo sta per Long-Term Servicing Channel, sappiamo che sarà supportata per 5 anni (contro i sette canonici di Office) ed è pensata per quei dispositivi che per motivi di sicurezza o per il luogo in cui si trovano non hanno accesso alla Rete.

Sappiamo che Ltsc avrà alcuni miglioramenti in termini di accessibilità, capacità come Dynamic Arrays e Xlookup in Excel oltre a una caratteristica di sicuro interesse: la modalità scura. Come già visto sugli smartphone e in diversi software, grazie a un tasto il programma virerà i colori mostrati passando a uno schermo nero. Nel caso di un file testuale, per esempio, la pagina diventerà scura e il testo bianco. Per il resto Microsoft mantiene il massimo riserbo ma tanto c’è tempo per conoscere le altre novità visto. Sia Office Ltsc che Office 2021 sono previsti per la seconda metà del 2021 con il primo che avrà anche una preview in aprile.

contattaci
Sistemi, Software

Che cos’è un CRM

Un Customer Relationship Management, o CRM, è un software di gestione delle relazioni di un’attività commerciale coi propri clienti ed è fondamentale per il business online. Il software permette di organizzare le informazioni di contatto, gestire relazioni, tracciare le interazioni sia online che offline con i clienti.

Utilizzando un CRM si potranno migliorare le relazioni commerciali, poiché consente di tracciare tutte le informazioni sui clienti, creando una rubrica che racchiude tutti coloro che hanno fatto acquisti o si sono avvalsi dei servizi offerti dall’azienda. L’attività potrà tenersi in contatto con i clienti già acquisiti inviando email, sms e coupon, oppure sviluppare nuovi contatti. Tutto questo può sembrare difficile, ma esistono strumenti che semplificano la guida di chi fa business online automatizzando il flusso di lavoro e permettendo a commercianti e imprenditori di concentrarsi sugli obiettivi finali da raggiungere.

CRM, cos’è e come funziona

La gestione del business online di un’attività passa quindi da una buona piattaforma CRM che consenta di mettere in atto azioni di marketing efficaci e in totale autonomia, consolidando la relazione coi clienti e acquisendone di nuovi. Questi software di gestione memorizzano le informazioni di contatto dei clienti, come email e numero di telefono, tengono traccia di acquisti e servizi, permettendo la profilazione dei clienti e delle loro abitudini in funzione di acquisti e ricerche, creando una importante rubrica dei contatti.

I CRM quindi permettono di aumentare la produttività e i ricavi, proponendo servizi e prodotti basati sulla profilazione del cliente, così da consolidare la relazione commerciale e avere più chance di ottenere una conversione, cioè portare a termine la vendita. Con diversi strumenti, le attività potranno attuare la propria strategia di marketing per far crescere il proprio business online.

CRM: dalla rubrica alle email, sms e coupon

Una solida e completa rubrica è il primo passo per un buon CRM, ma gli strumenti che consentono di creare la vera relazione con i clienti sono diversi: le email, gli Sms e l’invio di coupon personalizzati. Dalle semplici newsletter alle demo che propongono un prodotto o un servizio specifico, le campagne email sono tra gli strumenti più utilizzati. Si potranno inviare email a tutta la rubrica, oppure utilizzare la profilazione per dividere i contatti in mailing list, scegliere dei template predefiniti o inviare messaggi personalizzati.

I CRM consentono di attuare anche campagne via Sms, inviando messaggi promozionali ai propri contatti, per metterli a conoscenza di offerte, nuovi prodotti o servizi. Che siano inviati via email o via Sms, i coupon sono un metodo per fidelizzare il cliente, offrendogli sconti speciali dedicati alle sue abitudini, ad esempio con promozioni a tempo, o la possibilità di acquistare su altri siti web partner.

contattaci
Formazione, Software

Fattura Elettronica: le novità dal 1 gennaio 2021

Il tutto ha inizio il 1 gennaio 2021 a seguito di un provvedimento diramato inizialmente nel febbraio 2020 e quindi modificato nel successivo mese di aprile. Le novità sono essenzialmente di tipo contabile, ma incidono sul tracciato XML finale e pertanto influiscono sulla natura digitale della fattura elettronica emessa: solo le fatture con la corretta codifica potranno essere accettate e gestite nel sistema di interscambio, dunque occorre immediatamente adeguarsi – in modo particolare per le fatture che ricadono nelle casistiche previste dall’Agenzia delle Entrate.

FATTURA ELETTRONICA: La consultazione per i privati

In particolare“, recita il documento ufficiale diramato dall’Agenzia delle Entrate, “recependo anche le istanze degli operatori e delle associazioni di categoria, sono stati modificati gli schemi e sono stati inseriti nuovi controlli per rendere più puntuali le codifiche “TipoDocumento” e “Natura” rispetto alla normativa fiscale“. Sebbene il nuovo tracciato sia obbligatorio a partire dal nuovo anno, il tutto era già utilizzabile fin dal mese di ottobre e pertanto ci sono stati tre mesi per adeguare il sistema all’interno di un trimestre di allineamento nel quale il Sistema di Interscambio già era predisposto all’accettazione del nuovo formato.

contattaci
Software

Ecco quali sono le migliori app per prendere appunti

Alzi la mano chi non ha mai preso appunti su foglietti volanti che poi puntualmente hai perso? Oggi con un tablet o uno smartphone hai la puoi risolvere questo problema, prendendo appunti mediante delle app; ce ne sono tantissime, alcune gratuite e altre a pagamento. Avrai l’imbarazzo della scelta, ma con questo articolo proviamo a suggerirti le migliori app per prendere appunti su su dispositivi Android e iOS.

Evernote

Partiamo con una app gratuita, che è disponibile sia per Android che per iOS, si chiama Evernote e può essere utilizzata sia da un dispositivo mobile, che su di un dispositivo fisso. L’app offre anche la possibilità di sincronizzare i dispositivi per continuare un lavoro iniziato sul telefono o tablet e finirlo sul PC fisso o notebook. La versione gratuita dell’app  non permette di accedere alle note offline e limita la sincronizzazione a due dispositivi. Questo è un elenco di funzionalità che Evernote mette a tua disposizione:

  • Fotocamera: per fotografare i tuoi appunti che si trovano scritti su fogli sparsi o su lavagne.
  • Allegato: puoi aggiungere dei file.
  • Audio: puoi aggiungere delle note audio.
  • Promemoria: per scrivere un nuovo promemoria.
  • Scrittura a mano: puoi scrivere sullo schermo a mano libera.
  • Nota di testo: per scrivere appunti tramite la tastiera del tuo dispositivo.

Dopo aver scelto il metodo che più ti piace, clicca su “titolo nota” in alto per inserire il titolo che vuoi dare ai tuoi appunti; se vuoi scrivere, clicca su “che cos’hai in mente?”. Sicuramente non avrai a disposizione tutte le opzioni di un classico foglio word per scrivere, però potrai formattare il testo cliccando su “A” e sceglier poi se scrivere in grassetto, corsivo o in altro modo. Quando avrai finito di scrivere clicca sulla spunta in alto a sinistra e salva la nota. Utilizzando l’app in modo gratuito, il suo spazio di archiviazione sarà ridotto. Altrimenti con 29,99€ all’anno potrai sottoscrivere un abbonamento.

OneNote

Un’altra app gratuita molto valida è Onenote. Ti permette di sincronizzare più dispositivi e avere sempre a portata di mano i tuoi appunti. La puoi scaricare su dispositivi Windows, Android, iOS, e Mac. Scaricala e dopo esserti registrato clicca su “iscriviti gratis”, dopo prosegui seguendo le istruzioni che ti verranno mostrate per continuare la procedura. Dovrai creare un account Microsoft per poter avere l’opzione della sincronizzazione su più dispositivi. Se già possiedi un account Microsoft, potrai tranquillamente cliccare su “accedi” per entrare.

Per creare il primo blocco appunti, devi cliccare su “+ blocco appunti” e decidere il titolo che vorrai dare, continua cliccando su “+ foglio” per creare il primo foglio di appunti. Se vorrai aggiungere altro ai tuoi appunti, attraverso le icone potrai inserire foto tramite la fotocamera del tuo smartphone, oppure delle note vocali attraverso il microfono, con una matita potrai scrivere a mano libera oppure creare un elenco di cose. Se accedi a OneNote da tablet, per aggiungere questi elementi dovrai cliccare su “inserisci”. Per salvare la nota non devi preoccuparti, si salverà in modo automatico.

Google Keep

Un’altra soluzione gratuita è Google Keep, che ti permette di creare le tue note e sincronizzarle con il tuo account Google in pochissimi movimenti. Questa app per prendere appunti si può scaricare su dispositivi Android e iOS, e allo stesso tempo si può accedere dal Web installando l’estensione per Chrome o attraverso l’interfaccia online.  Dopo il download dell’app potrai accedere  con il tuo account Google e attraverso la schermata iniziale potrai cliccare su “inizia” per cominciare a prendere appunti e note sul tuo dispositivo.

Avrai a disposizione diverse funzioni, potrai realizzare un elenco puntato per creare delle liste, potrai scrivere una semplice nota di testo, con l’icona di una penna potrai scrivere appunti a mano libera, se cliccherai invece sul microfono potrai registrare una nota vocale e con la fotocamera fare foto ai tuoi appunti presi su carta. Dopo aver scelto che tipo di nota impiegare, dovrai scrivere nell’apposito spazio un titolo per la nota. Tutto il tuo lavoro verrà automaticamente salvato sul cloud  e sincronizzato.

Una particolare funzione che caratterizza questa app per prendere appunti è la possibilità di aggiungere un promemoria alle note, per permetterti di ricordare cosa fare, per esempio in un momento specifico della giornata o quando vai in un luogo preciso. Per poter aggiungere il promemoria, devi cliccare sull’icona a forma di mano e nel riquadro che si aprirà dovrai premere su “ora” per permettere a Google Keep di ricordarti cosa fare in un’ora precisa della giornata. Un’altra opzione che potrai scegliere è il “luogo”, se vorrai che il tuo promemoria ti venga ricordato quando sarai in un posto specifico. Mi raccomando ricordati di salvare.

Notability

Un’ app per prendere appunti solo per dispositivi iOS e Mac, è Notability, che si può comprare al costo di 10,99€. L’app ti permette di prendere note a mano libera, di poter aggiungere delle note vocali attraverso registrazioni audio e scrivere appunti con la tastiera del tuo dispositivo, anche su su files pdf esterni. Dopo il download dell’applicazione, potrai aprirla e nella pagina iniziale cliccare su “nuova nota” che ha l’icona di una penna, questo ti permetterà di creare nuovi fogli per prendere appunti.

Anche su questa app hai diverse possibilità per prendere appunti: la matita ti permette di decidere che tratto e che colore deve avere la tua matita per scrivere a mano libera; se deciderai di usare l’evidenziatore potrai mettere in risalto parti di testo con colori differenti, con l’icona della gomma potrai cancellare il tratto di matita errato e con il microfono registrare note vocali. Ovviamente potrai sempre scrivere i tuoi appunti tramite la tastiera del tuo dispositivo cliccando su “T” che si trova in alto e poi cliccare sulla parte del foglio in cui vuoi iniziare a scrivere.

Il testo può essere formattato attraverso l’opzione del menù che si trova in basso, quindi potrai decidere il font, il carattere, il colore e la grandezza. Anche quest’applicazione ti permette di sincronizzare in modo semplice i tuoi appunti presi su iPad o iPhone con il Mac. Basterà solo scaricare l’app su tutti i dispositivi e poi collegarla sull’account iCloud.

App Android…

A parte le app suddette, ce ne sono alcune che possono essere utilizzate solo da chi ha dispositivi Android, come Color Note e Classic Notes, da scaricare attraverso Google Play. La prima è una delle più facili da usare, ed allo stesso tempo molto completa. Ti assicura di prendere appunti con facilità e di poterli organizzare per colore.

Potrai anche usare i widget Stiky Note per riuscire sempre a controllare le note più importanti e le cose che devi fare , che non puoi assolutamente dimenticare. La seconda app, Classic Notes è più essenziale, sempre molto semplice da utilizzare. Il nome stesso permette di capire che non ha opzioni superflue e ti consente di realizzare note con pochi clic. Anche per salvare le note è molte semplice, perché non dovrai far nulla, farà tutto l’applicazione.

… e app iOS

Queste altre app posso essere usate solo da dispositivi iOS e scaricate solo con App Store, come Note e Penultimate. La Prima app è già inclusa in tutti i dispositivi Apple ed è davvero molto completa. Potrai inserire nuovi appunti in modo semplice e sincronizzare tutto con iCloud su tutti i dispostivi Apple che hai a disposizione.

Potrai proteggere tutto con una password, si possono creare note che possono essere condivise anche con altri utenti Apple,  inserendo immagini, link e tutto quello che vorrai. La seconda app, Penultimate, si può scaricare in modo gratuito. Avrai la possibilità di scrivere a mano i tuoi appunti, impiegando una serie ampia di strumenti e avrai la possibilità di scattare foto agli appunti e alle note prese su carta.

contattaci
Software

Rimuoviamo Flash Player da Windows e Mac definitivamente

Flash è morto: alla fine del 2020 Adobe ha tolto la spina da quel componente che ha permesso, negli scorsi anni, di realizzare e eseguire sui siti web animazioni e banner. Flash è stato sostituito nel corso degli anni dai più moderni componenti HTML5, e già negli scorsi anni le aziende hanno iniziato a rimuovere alcuni elementi dai loro software, primo tutti i browser.

Adobe nelle ultime settimane ha promosso una campagna con la quale chiede agli utenti di rimuovere Flash Player dai loro computer: Flash Player, negli anni scorsi, è stato uno bersagli preferiti dai malintenzionati, e più volte ha rappresentato la porta di accesso preferenziale per attacchi informatici di ogni tipo. Questo succedeva quando Flash veniva sviluppato e mantenuto: ora che Flash è morto ed è terminato il supporto il rischio è che quei componenti di Flash ancora presenti nei sistemi possano comunque rappresentare una minaccia. Ecco perché Adobe suggerisce di rimuovere del tutto ogni componente e spiega anche come fare.

Flash Player addio, adesso è ora di rimuoverlo: ecco come - Tech

Microsoft Windows

Nei mesi scorsi Microsoft ha distribuito tramite update un aggiornamento di nome “Aggiornamento per la rimozione di Adobe Flash Player: 27 ottobre 2020” che rimuove automaticamente Adobe Flash Player nel caso in cui questo sia stato installato da Windows stessa. Se un utente ha però installato Flash manualmente da un’altra origine, ad esempio il sito Adobe, l’azienda ha messo a disposizione uno strumento per la rimozione manuale di Flash che si può scaricare da questo link

MacOS

Rimuovere Flash Player da MacOS è altrettanto semplice: Adobe fornisce un piccolo script che rimuove il componente. Lo script dev’essere scaricato dal sito dell’azienda stando attenti alla versione di MacOS installata.

Come verificare se Flash è stato rimosso

Al termine della rimozione basta visitare questa pagina con i diversi browser per verificare che il plugin sia stato effettivamente rimosso.

Software

Zoom lavora ad un servizio mail e al calendario per sfidare Google e Microsoft

La videochat Zoom, cresciuta in modo esponenziale grazie alla pandemia che ha reso necessari smart working e didattica a distanza, ora punta a sfidare il colossi Google e Microsoft.
La società, che quest’anno ha visto il valore delle proprie azioni crescere di oltre il 500%, sarebbe pronta a espandere le proprie attività: oltre alle videoconferenze sarebbero in arrivo un servizio di posta elettronica e una app calendario, tipo Google Calendar o Microsoft Calendario.

L’azienda sarebbe già al lavoro sulla posta elettronica, che potrebbe partire in via sperimentale già l’anno prossimo. L’app del calendario appare più lontana e non è chiaro se lo sviluppo sia già iniziato. Ma entrambe le strade serviranno a Zoom quando le aziende cominceranno a riportare i dipendenti in ufficio e l’uso delle videoconferenze calerà con la distribuzione del vaccino contro il coronavirus.

Molti dei principali concorrenti di Zoom sono piattaforme di videoconferenza offerte in suite di applicazioni aziendali; le più usate Office 365 di Microsoft e Workspace di Google. Entrambe offrono prodotti per calendario, e-mail e videoconferenze, quindi ha senso che Zoom cerchi di completare la propria offerta con e-mail e calendario.

Tra gli indizi che Zoom si sta muovendo in questa direzione, The Information cita annunci di lavoro per “entusiasmanti funzionalità di chat” e la progressiva integrazione con altre app come Asana e Dropbox.

contattaci