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SPID a pagamento presso ufficio postale

SPID a pagamento presso ufficio postale. L’azienda applica un costo di 12 euro per il servizio di riconoscimento digitale per chi si reca allo sportello.

Poste italiane ha deciso di rendere a pagamento il servizio di riconoscimento di persona per ottenere lo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale per interagire con la pubblica amministrazione.

SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) è diventato obbligatorio (insieme a CIE e CNS) per l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Il numero di attivazioni è aumentato notevolmente negli ultimi mesi, anche a causa della crisi sanitaria. Purtroppo Poste Italiane ha deciso di introdurre un costo per la modalità di identificazione più utilizzata.

Il servizio, fino ad ora gratuito, serve per ottenere l’identità digitale per interagire con la pubblica amministrazione. Mentre prima ci si poteva recare gratuitamente in uno dei 12.700 uffici italiani, adesso per procedere al riconoscimento di persona e ottenere le credenziali bisognerà pagare 12 euro, come si può vedere dal portale web di Poste dedicato all’identità digitale.

PosteID: 12 euro per l’identificazione in ufficio

Come si può vedere nel grafico, il numero di SPID è aumentato da 16,7 milioni di gennaio ai 24,8 milioni di settembre. In base all’ultimo aggiornamento (24 ottobre) sono state attivate quasi 26 milioni di identità digitali. I cittadini possono scegliere tra sei gestori per la richiesta dello SPID, ma Poste Italiane è sicuramente quello più popolare, considerata la sua capillarità sul territorio e i vari metodi di identificazione offerti.

grafico spid

PosteID (questo è il nome dello SPID fornito da Poste Italiane) può essere attivato a distanza con CIE (Carta di Identità Elettronica, utilizzabile con apposito lettore da pochi euro), passaporto elettronico, CNS (Carta Nazionale dei Servizi), firma digitale, bonifico, lettore Bancoposta e carta Postamat, SMS su cellulare certificato associato a Bancoposta o Postepay. Il metodo più utilizzato è senza dubbio quello che prevede l’identificazione di persona presso l’ufficio postale.

SPID a pagamento presso ufficio postale
PosteID: 12 euro per l’identificazione in ufficio

Senza nessun comunicato ufficiale, Poste Italiane ha deciso di applicare un costo di 12 euro a quest’ultimo metodo. La somma viene chiaramente indicata nella pagina di scelta del tipo di identificazione. La “cattiva notizia” è inoltre riportata nelle FAQ come risposta alla domanda “Il servizio SPID è a pagamento?“. Tra l’altro, in alcuni casi è necessario anche attendere il proprio turno (se non viene sfruttato il servizio Prenota ticket), soprattutto negli uffici più affollati.

Servizio gratuito tramite app, audio o video

Continua a essere gratuito il riconoscimento da remoto tramite l’app di Poste, via audio o video con carta di identità (Cie) o passaporto elettronici. Le Poste offrono altre modalità di attivazione dello Spid da remoto per i clienti Bancoposta e Postepay.

Ad esempio, si può scegliere quella via sms su cellulare certificato associato a un prodotto Bancoposta o Postepay, tramite lettore Bancoposta e carta Postamat o attraverso un bonifico da un conto corrente intestato.

poste app spid
App Poste ID

Ma, fa notare la legale dell’associazione di consumatori AducAnna D’Antuono, a Repubblica, queste modalità “presentano difficoltà per chi non è cliente BancoPosta e per chi non possiede o ha poca dimestichezza con computer e smartphone”.

Per avere lo Spid bisogna rivolgersi ai “gestori di identità digitale (Identity Provider)“, aziende private accreditate da AgID (l’Agenzia del governo per l’Italia digitale) che forniscono le identità digitali e gestiscono l’autenticazione degli utenti. Le aziende certificate sono elencate sul portale del governo dedicato allo Spid.

Il gestore, dopo aver verificato i dati, emette l’identità digitale, rilasciando le credenziali. Lo Spid è gratuito ma la registrazione e il riconoscimento dell’utente possono essere a pagamento a seconda del gestore.

Infocert e Intesa gratis sia da remoto che in presenza

Altri gestori dell’identità digitale, come Tim o Spiditalia di Register.it, propongono anche il servizio a distanza via webcam a pagamento. Altre, come Infocert o Intesa, forniscono gratis sia il riconoscimento da remoto sia in presenza.

Come abbiamo già accennato, l’utilizzo dello Spid cresce in maniera sostenuta tra gli italiani: secondo i dati del governo, al 24 ottobre sono quasi 26 milioni le identità digitali erogate, segnando un incremento del 61,5% da inizio 2021.

utilizzo spid in crescita
L’utilizzo dello Spid cresce in maniera sostenuta tra gli italiani.

E tra i gestori di Spid, Poste sono al primo posto. In base ai dati del 30 giugno 2021, riportati da Repubblica, il gruppo si conferma il primo gestore italiano di identità digitale, con un totale di oltre 17 milioni di Spid rilasciati (di cui 5,3 attivati nel 2021.

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Scannerizzare in pdf con Samsung

Scopriamo insieme in questo nuovo articolo come sia facile scannerizzare in pdf con uno smartphone o con un tablet Samsung

Smartphone e tablet sono ormai diventati a pieno titolo dei veri e propri strumenti di lavoro. E non mi riferisco solo all’uso che se ne fa per comunicare. Sui dispositivi mobili è possibile creare documenti, fogli di calcolo o presentazioni per esempio. Forse non tutti lo sanno, ma è anche possibile scannerizzare utilizzando la telecamera del telefono. In questo articolo ti mostrerò come scannerizzare in pdf con un dispositivo Samsung.

Il bello è, che se per alcune operazioni è sicuramente meglio utilizzare il pc e lo smartphone o il tablet rappresentano un puro sfizio o uno strumento di fortuna (quando non abbiamo un pc), scannerizzare in pdf con un dispositivo Samsung è più facile e immediato che farlo con un PC.

Scannerizzare in pdf con un tablet o uno smartphone Samsung

Proprio qualche giorno fa mi è capitato di osservare un collega, che dal suo iPad fotografava dei documenti che con un’applicazione venivano trasformati in pdf (ma volendo avrebbe potuto trasformarli anche in altri formati) e quindi venivano inviati via mail a chi di dovere.

Il mio Samsung Android non potrà essere da meno, mi son detto! E cosi subito mi sono messo alla ricerca di un’App per scannerizzare in pdf con Samsung. Ho scoperto, senza troppo stupore, che esistono diverse applicazioni capaci di scannerizzare in pdf con Samsung.

Ne ho subito testato alcune per scoprire quali funzionassero meglio e capire quali offrissero i migliori risultati. Ecco di seguito le applicazioni da me scelte.

Scannerizzare in pdf con Samsung

La prima applicazione che ho scelto è “Scanner PDF Gratis – Scanner Documenti Cellulare“. Un’Applicazione quasi perfetta, leggera, veloce e affidabile. Svolge il suo compito di scannerizzare in pdf con Samsung, senza problemi. Si possono settare alcune cose semplici tipo la cartella di destinazione delle scansioni o il formato di foglio da utilizzare.

Dopo di che si scatta una semplice foto, si seleziona l’area effettiva del documento e si salva con nome. Nella versione gratuita un piccolo banner pubblicitario accompagna le nostre operazioni senza dare alcun tipo di fastidio. Il programma è cosi intuitivo che le parole quasi non servono.

Ecco il link per scaricare l’Applicazione in questione | Scanner PDF Gratis – Scanner Documenti Cellulare

Difficile trovare di meglio se il vostro unico obiettivo è quello di scannerizzare in pdf con Samsung. Tuttavia, durante la mia ricerca ho trovato applicazioni decisamente più complete, che trattano altri formati oltre al pdf e che possiedono funzioni più evolute.

Su tutte quella che ho deciso di segnalare è “Office Lens” eletta tra le “migliori App del 2015” negli Stati Uniti e a Portorico da Google Play. Office Lens ritaglia, migliora e rende leggibili le immagini di lavagne oltre che di documenti. Può anche convertire le immagini in file PDF, Word e PowerPoint modificabili e salvarli in OneNote o in OneDrive. Le sue caratteristiche principali sono le seguenti:

  • In modalità Lavagna, Office Lens ritaglia le immagini e corregge i riflessi e le ombre;
  • In modalità Documento, ritaglia le immagini e applica perfettamente i colori;
  • Le immagini acquisite possono essere salvate in OneNote, OneDrive o localmente nel dispositivo;
  • In modalità Biglietto da visita, Office Lens può estrarre le informazioni di contatto e salvarle nella rubrica e in OneNote. Questa caratteristica dà migliori risultati con i biglietti da visita in inglese, tedesco e spagnolo. Il supporto per altre lingue sarà disponibile tra breve;
  • Puoi convertire le immagini in file Word (*.docx), PowerPoint (*.pptx) o PDF (*.pdf), che vengono salvati automaticamente in OneDrive.

Ecco il link per scaricare l’Applicazione in questione | Microsoft Office Lens – PDF Scanner

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WhatsApp: attiva la migrazione delle chat da iOS a Android

Ne avevamo parlato qualche mese fa, adesso però è arrivato l’annuncio ufficiale: da oggi è possibile attivare la migrazione delle chat da iOS a Android (in futuro sarà possibile anche viceversa) su WhatsApp. Una funzione particolarmente comoda e utile, che consente agli utenti di avere un unico numero di telefono legato a WhatsApp su dispositivi diversi, ma anche di non doversi rivolgere ad app di terze parti col rischio magari di essere bannati dal servizio. L’utilizzo di applicazioni non ufficiali per trasferire le chat da un dispositivo all’altro, infatti, può determinare la sospensione dell’account.

WhatsApp, da iOS ad Android via cavo

La possibilità di trasferire le chat da iPhone ad Android su WhatsApp è per ora possibile solo con i nuovi smartphone della Samsung. Come ad esempio i recentissimi Samsung Galaxy Z Fold3 e Z Flip3, e altri modelli con Android 10. Nelle prossime settimane la caratteristica sarà estesa anche ad altri marchi e device, ma sempre con Android 10 e più recenti.

Per operare il trasferimento però, serve un cavetto da Lightning a USB-C, e i due telefoni devono essere fisicamente collegati l’uno all’altro.

Un’opzione molto attesa dagli utenti, che in coppia con la funzione Linked Devices (ancora in fase di test), ovverosia quella che permetterà di usare lo stesso account Whatsapp su ben 4 dispositivi contemporaneamente tra smartphone, computer e tablet, trasferendo anche in questo caso la cronologia, i dati e i contatti di un account su altri dispositivi, consentirà di fruire dell’app in maniera molto più facile e comoda.

WhatsApp: attiva la migrazione delle chat da iOS a Android

WhatsApp ha poi finalmente attivato il supporto multi-dispositivo in versione beta per Android e iOS. Così da poter usare l’app su un massimo di quattro dispositivi integrati collegati contemporaneamente, senza che il telefono dell’utente sia connesso. Attivando questa funzione, un unico account può essere utilizzato su WhatsApp Web, Desktop e Portal senza la necessità di ricorrere allo smartphone connesso ad internet. Se il device non verrà utilizzato per più di 14 giorni, i dispositivi collegati verranno disconnessi.

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Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

Se il vostro smartphone vi mostra il messaggio “Spazio insufficiente” noi vi spieghiamo come risolvere il problema una volta per tutte.

Dopo un periodo più o meno lungo di utilizzo è probabile, soprattutto se non avete preso nessuna precauzione, che vi compaia questo messaggio sul vostro smartphone: “Spazio insufficiente”. In questo articolo vi faremo vedere come risolvere il problema della memoria insufficiente su smartphone.

Quando vi compare un messaggio di questo tipo lo smartphone, nota che la memoria interna sta per terminare e vi avvisa che potrebbe essere insufficiente. Non è questo un messaggio che si può ignorare, poiché quando lo spazio diventa insufficiente tutto le operazioni che svolgete subiscono un rallentamento, mentre alcune non potranno neanche essere svolte. Stiamo parlando di scattare  foto o video oppure di scaricare un video o una foto da whatsapp.

Molto spesso il messaggio “Spazio insufficiente” compare proprio a causa di foto e video. Già, perchè tra quelle fatti dalla nostra fotocamera e quelli che ci vengono inviati su whatsapp (che ovviamente vengono salvati sul telefono) non ci vuole troppo a riempire la memoria. In seconda posizione poi, ci sono le applicazioni, alcune non le utilizziamo ormai da mesi perchè non ci servono più, altre non ci ricordiamo neanche di averle installate. Ecco quindi che per liberare spazio dal nostro smartphone agiremo sui seguenti tre punti:

  • Foto, video e altri file multimediali;
  • Rimozione applicazioni inutili;
  • Eliminzione conversazioni Whatsapp.

Memoria insufficiente: come fare con foto e video?

Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

Certamente non siete giunti fin qui per sentirvi dire di eliminare foto e video dallo smartphone per risolvere il problema dello spazio insufficiente! A quello avevate sicuramente già pensato voi e sicuramente avrete scartato questa opzione perchè le foto e i video vi servono e volete conservarli. Daccordo, ma allora esiste una bacchetta magica che aumenta lo spazio e lascia lì tutti i nostri media? Diciamo di si, questo è quello che vi proponiamo di fare:

  1. Per prima cosa fate una cernita, eliminando tutte le foto e i video che non servono più;
  2. Collegate lo smartphone al pc e scaricate tutte le foto e i video.
  3. Crea un account Google e utilizza Google Drive per condividere tutte le foto.

A questo punto, ti basterà accedere a Google Drive dal tuo smartphone e tutte le tue foto e i tuoi video saranno li. Be, se non è una magia questa poco ci manca, perché già solo con questa operazione avremo recuperato tantissima memoria, sicuramente abbastanza da risolvere il problema dello spazio insufficiente ed avremo ancora a disposizione sul nostro smartphone tutte le nostre foto e i nostri video.

Rimozione delle applicazioni inutili

Questa seconda fase è molto più semplice da mettere in pratica rispetto alla prima. Basta andare su “Impostazioni“, scegliere la scheda “Generale” (solitamente in alto a destra) e infine “Gestione applicazioni“. Scorrete tutte le applicazioni installate sul vostro smartphone Samsung e quando ne trovate una da eliminare, cliccateci sopra e premete il pulsante “Disinstalla” in alto a destra.

Eliminare le conversazioni Whatsapp

L’ultimo passaggio da compiere per risolvere il problema dello spazio insufficiente del vostro smartphone consiste nell’eliminare le conversazioni WhatsApp. Per fare ciò, aprite l’applicazione WhatsApp ed entrate nella chat che volete eliminare. Quindi selezionate i tre pallini disposti in verticale in alto a destra e dal menù che si apre scegliete “Altro“.  Ecco dunque che vi comparirà un nuovo menù, la cui prima voce è “Cancella chat“.

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Come usare Instagram da desktop

Usare Instagram da desktop adesso è possibile, finalmente.

Finalmente è possibile usare Instagram da desktop. Da ieri è possibile, per tutti, caricare immagini e video dal proprio computer. Una modalità a lungo attesa che fa felici, in particolare, tutti coloro che con Instagram ci lavorano.

La novità

La notizia dell’uscita di Instagram versione desktop ha fatto andare in visibilio (immaginiamo sia proprio così) tutti i professionisti e coloro, come ad esempio le varie agenzie di comunicazione, che usano lo strumento in maniera assidua.

La possibilità di usare Instagram in versione desktop è stata molto richiesta in questi anni. Richiesta che è tardata molto ad arrivare. Utilizzabile finalmente dopo una fase di test, iniziata proprio a giugno di quest’anno, adesso è disponibile per tutti gli utenti iscritti.

Ovviamente tutti coloro che usano Instagram versione mobile saranno poco interessati alla notizia, ma per tutti quelli che per motivi di lavoro ne fanno largo uso, saranno ora ben lieti di poter usare il famoso social di proprietà di Zuckerberg direttamente da pc.

E cosa si potrà fare?

Tutto, o quasi tutto. Di sicuro, quelle operazioni che di solito accompagnano la condivisione di un contenuto: quindi video e/o immagini.

Come usare Instagram da desktop

In pratica, accedendo a Instagram da desktop, dalla home, noterete in alto a destra che tra l’icona dei messaggi e quella di Esplora si trova quella con il simbolo “+”, con la dicitura “Ora puoi creare e condividere post direttamente dal tuo computer“. Una volta cliccato sull’icona compare una finestra all’interno della quale è possibile trascinare l’immagine o il video che serve per il vostro contenuto, oppure cliccare su “Seleziona da computer” e scegliere, appunto, l’immagine o video utile per la vostra condivisione.

Insomma, da oggi lavorare su Instagram sarà sicuramente più facile. E se vi state chiedendo, legittimamente, se cambia qualcosa nelle dimensioni delle immagini da condividere da desktop, la risposta è no: il formato a cui fare riferimento anche in questo caso resta sempre quello 1080 x 1080px.

Oltre a questa novità, Instagram sta per rilasciare anche altre funzionalità come “Collabs”, ossia la possibilità data a due account diversi di autorizzare un post o un Reel. E sempre a proposito di Reel, ci sono nuove opzioni come “Superbeat”, per dare più movimento musicale al contenuto e anche “Dynamic 3D Lyrics”, per dare nuovi effetti ai testi che si usano all’interno dei Reel.

Come scaricarlo sul pc

Per potere usufruire della versione desktop di Instagram, bisogna scaricarlo dallo store di Microsoft come in figura.

Come usare Instagram desktop

Digitare Instagram nella barra della ricerca dello store di Microsoft.

Instagram store microsoft

Cliccare su Installa.

installa Instagram desktop

Una volta finito il download avvialo.

attendi installazione Instagram desktop

Ed eccolo qua! Siamo pronti per poter usare Instagram da desktop!

Instagram desktop

Buon divertimento e al prossimo articolo!

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Attivare o disattivare testo su iPhone

Una lama a doppio taglio è la sostituzione del testo in automatico sui nostri cellulare, vediamo come attivare o disattivare questa funzione su iPhone.

Una funzione che si può affiancare al correttore automatico sui nostri telefoni Android e iPhone è la sostituzione del testo automatica dove in pratica al digitare di una parola ci verrà suggerito la stessa parola intera che vogliamo scrivere.

Nella pratica potrebbe capitare che mentre stiamo scrivendo anche solo due lettere, ci verrà suggerito già in automatico la parola / le parole complete, cosa diversa dal correttore ortografico conosciuto anche come T9.

Esempio pratico: stiamo per scrivere or e ci verrà già suggerito a che ora.

Come attivare e disattivare la funzione sostituzione testo

Attivare o disattivare testo su iPhone

Entriamo nel dettaglio e vediamo cosa dovremo fare per attivare e disattivare questa funzione testo sui nostri iPhone:

  1. Apriamo le Impostazioni del nostro iPhone
  2. Selezioniamo Generali -> Tastiere -> Sostituzione testo
  3. Ora da questa schermata potremo cliccare sul pulsante e aggiungere la frase completa con la rispettiva abbreviazione per attivare la sostituzione del testo
  4. Una volta finito l’inserimento clicchiamo su Salva

Da ora in poi potremo vedere che scrivendo l’abbreviazione che abbiamo aggiunto si attiverà la sostituzione del testo.

In caso avessimo un ripensamento ci basterà semplicemente cliccare sul tasto  seguendo sempre il percorso Generali -> Tastiere -> Sostituzione testo e scegliere quale abbreviazione togliere.

Tastiera predittiva

A partire da iOS 8 Apple ha introdotto la tastiera predittiva. Come suggerisce lo stesso nome, Tastiera iPhone, ma anche quella di iPad, riuscirà a comprendere il contesto in cui vengono scritte le parole, anticipando così la parola successiva. Insomma, la tastiera iOS indovina, o tenta di indovinare, quello che si vuole scrivere. Per attivare o disattivare questa funzione, è sufficiente tenere premuta l’icona delle emoji o l’icona del globo, quindi attivare il pulsante tastiera Predittiva. In alternativa, si può attivare anche andando su Impostazioni > Generali > Tastiera > Predittiva.

Tastiera predittiva

A questo punto, poco sopra la tastiera, appariranno automaticamente tra diverse parole, suggerite a seconda di quello che si sta scrivendo nel campo di testo. Sarà sufficiente toccarle per inserirle automaticamente all’interno del testo.

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Effettuare un Root su Android

Vorresti effettuare un root sul tuo dispositivo Android ma non sai da dove cominciare? Allora sei nel posto giusto! In questo articolo spiegheremo in maniera esaustiva cos’è un ROOT e ti mostreremo come effettuarlo, indipendentemente dal tuo dispositivo Android , dalla marca e dal modello.

Che cosa significa “Dare i permessi di Root” al dispositivo?

Effettuare un operazione di “root” su un dispositivo Android in generale, significa abilitare l’accesso al sottosistema Android stesso. In parole povere significa avere il controllo completo del sistema con privilegi (accesso root o permessi di root). Quindi poter eseguire operazioni particolari all’interno del sistema operativo Android, che altrimenti non saremmo in grado di poter fare.

E’simile alla esecuzione dei programmi come “amministratori” su Windows o dare autorizzazioni amministrative su Linux.

Perché effettuare un Root su Android?

I motivi che ci spingono ad eseguire un root e quindi avere permessi completi sul dispositivo Android sono molteplici.

Eccone alcuni:

1. Superare i limiti che gli operatori e le industrie hardware mettono sui dispositivi.
2. Ottenere la possibilità di modificare o sostituire le applicazioni e le impostazioni di sistema.
3. Eseguire applicazioni particolari che richiedono autorizzazioni a livello di amministratore.
4. Eseguire altre operazioni che sono altrimenti inaccessibili
5. Facilitare la completa rimozione e la sostituzione del sistema operativo del dispositivo.

Se hai bisogno di fare il root del telefono Android per il recupero di dati cancellati ti consigliamo prima di provare il programma UltData Android che è in grado di recuperare dati cancellati SENZA root.

Dopo aver sradicato (fatto il root) del tuo telefono Android o tablet, avrai pieno accesso a tutto il sistema e potrai eseguire più applicazioni, disabilitando bloatware, controllare le autorizzazioni app, abilitare il tethering, entrare in cartelle particolare del sottosistema e fare un sacco di altre cose.

Come Fare il Root del tuo smartphone o tablet Android?

Come si fanno ad abilitare i permessi Root sul tuo telefono Android? Non importa il modello e marca del tuo cellulare o tablet Android, es. Samsung Galaxy S21/S20/S10/S9/S8/S7, Samsung Galaxy Note, LG G8/G7/G6/G5/G4/G3, Samsung Galaxy J3/J5/J7, Huawei P7/P8/P9/P10/P20/P30, HTC One, LG Optimus, Motorola Droid Razr Maxx HD, Sony Xperia, Google Nexus, o altri… potrai provare i seguenti metodi per “rootare” il tuo Android!

Sbloccare “Bootloader”

Cosa è il Bootloader?

Un cellulare Android è costituito da diversi software, tra cui bootloader, radio, ripristino e sistema. Il bootloader è il primo software che viene eseguito all’accensione del dispositivo. Questo software decide se e come caricare il sistema operativo. Contiene le istruzioni per l’avvio del sistema operativo kernel e la maggior parte di esse sono progettate appositamente per eseguire l’ambiente di debug o modifica.

Per molti modelli di cellulari/tablet ANDROID, prima di effettuare il ROOT è indispensabile eseguire lo sblocco del Bootloader. Il Bootloader è un software presente nel cellulare e che consente di avviare il sistema operativo: se questo bootloader è bloccato diventa IMPOSSIBILE eseguire il root del telefono. Per sbloccare il bootloader su cellulari SAMSUNG è molto semplice:

Passo 1. Accedi alle Impostazioni del tuo Samsung e poi scrolla fino in fondo alla lista per cliccare su Informazioni sul telefono
Passo 2. Clicca su “Informazioni Software” e poi fai 7 volte clic su VERSIONE BUILD fino a quando non appare un’avviso che è stata attivata la modalità sviluppatore
Passo 3. Ritorna alle Impostazioni, vai in fondo fino a cercare e cliccare su Opzioni Sviluppatore.
Passo 4. Cerca e attiva le opzioni SBLOCCO OEM e anche DEBUG USB

Opzioni Sviluppatore

SOLUZIONE 1: ROOT TRAMITE TUNESGO

TunesGo è uno dei migliori “root software per Android” presenti attualmente perché consente di abilitare i permessi di root sul dispositivo Android in maniera molto semplice e veloce. Esso supporta quasi tutti i dispositivi e modelli Samsung, HTC, Sony, Motorola, LG, Huawei, Acer, Google, ecc….

Caratteristiche TunesGO:

  • Compatibile con tutte le versioni Android dalla 2.1 in su.
  • 100% sicuro da usare nell’effettuare il root.
  • NON compromette la garanzia del dispositivo Android.
  • Supporta oltre 3000 modelli di cellulari e tablet Android.
  • Consente di fare backup e ripristino dei dati prima e dopo il rooting

Scarica e installa TunesGO sul tuo PC Windows dal seguente link

Installa ed avvia il programma.

Collega il tuo Android al computer via USB e segui le indicazioni che appariranno su TunesGO fino a quando viene correttamente rilevato. Una volta riconosciuto, dal programma accedi alla scheda TOOLBOX e da qui clicca sulla funzione ROOT 1 CLIC

tunesgo

In pochi minuti il tuo dispositivo Android verrà “rootato”!

SOLUZIONE 2 –  ROOT “MANUALE” (per utenti esperti)

CASO A) UTILIZZO DI SUPERONECLICK

Prima di iniziare, segui questi passi:

1. Scarica e installa Java JDK sul tuo PC (se non è già installato)
2. Scarica e installa Android SDK sul tuo PC.
3. Installa i driver USB giusti per il tuo dispositivo.
4. Collega il tuo dispositivo Android al PC con un cavo USB.
5. Abilita il debug USB sul tuo dispositivo andando in Impostazioni > Applicazioni > Sviluppo e selezionando la casella “Debug USB”.

Dopo aver fatto tutti i passaggi di cui sopra, potrai seguire il seguente tutorial su come fare root su Android.

1. Scarica SuperOneClick dal sito ufficiale: shortfuse.org e fai doppio clic su di esso per avviarlo.

superoneclick

2. Fai clic sul pulsante “Root” nella finestra di SuperOneClick. Poi SuperOneClick richiederà alcuni minuti per radicare il tuo dispositivo Android.

superoneclick 2
superoneclick root

3. Riavvia il dispositivo Android dopo aver terminato il root. SuperOneClick installerà automaticamente l’app SuperUser. Consenti o negala richiesta quando un app sul tuo dispositivo cerca di guadagnare i permessi di root.

permessi

4. Apri l’app Superuser per controllare i permessi salvati.
Dopo che tutti i passaggi sono fatti, potrai fare quello che vuoi sul tuo dispositivo Android con i permessi di root, come ad esempio recuperare i dati cancellati o persi dal dispositivo Android.

CASO B) UTILIZZO DI ODIN e TWRP RECOVERY

Un’altra soluzione “manuale” che si può usare per abilitare i permessi di root su dispositivi Android è quello di installare TWRP Recovery sul dispositivo Android. TWRP Recovery fornisce gli strumenti necessari per flashare e personalizzare il proprio dispositivo Android e aiuta anche ad abilitare i permessi di root eseguendo il flash del file SuperSu.zip

1. Per flashare il dispositivo Android occorre innanzitutto scaricare Odin e il file TWRP recovery dal sito ufficiale.

2. Adesso metti il tuo dispositivo Android in “modalità bootloader” premendo i tasti Home, Accensione e Volume Giù contemporaneamente.

3. Collega ora il tuo cellulare al PC via USB. Una volta aperto Odin esso automaticamente rileverà il dispositivo e l’indicatore ID:COM diventerà di colore blu

odin

4. Clicca sul pulsante AP e seleziona il file TWRP che hai scaricato prima

odin twrp

5. Dopo aver caricato il file clicca su “START”. Il sistema mostrerà un messaggio “Pass” per indicare che tutto funziona correttamente

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6. Ora scarica una versione stabile di SuperSU indispensabile per fare il root. Copia e incolla il file SuperSU.zip nella memoria del tuo cellulare.

7. Ora puoi anche scollegare il cellulare dal PC e mettilo in modalità “TWRP recovery” premendo contemporaneamente i tasti Home, Accensione e Volume Su.

8. Una volta entrato in modalità “TWRP recovery” e clicca su “Install”. Seleziona il file SuperSU che hai salvato sul dispositivo e installalo.

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9. Attendi fino alla fine del processo. Poi riavvia il dispositivo.

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Come ripristinare backup WhatsApp

Guida completa che ci aiuterà a capire come ripristinare WhatsApp tramite backup

Se abbiamo acquistato un nuovo smartphone, sicuramente installando WhatsApp ci siamo accorti che l’applicazione risulterà vuota, (chat, immagini, video). I messaggi che avevi sul vecchio telefono devono essere importati tramite un backup, cioè ripristinando la situazione precedente. Tale backup può essere effettuato o in cloud con Google Drive o in locale, cioè salvando direttamente il file sulla memoria del cellulare.

Se metti in pratica queste regole e, durante la procedura di configurazione iniziale di WhatsApp, rispondi in maniera affermativa alla richiesta di ripristino delle conversazioni, ritroverai tutte le tue chat al loro posto insieme a contatti, gruppi ecc. Per saperne di più e conoscere tutti i dettagli sulla procedura da seguire, prenditi cinque minuti di tempo libero e leggi le indicazioni su come ripristinare backup WhatsApp che sto per darti. Mi occuperò sia di Android che di iPhone, quindi potrai portare a termine l’operazione senza problemi indipendentemente dal tipo di telefono che usi.

Ripristino backup WhatsApp su Android

Se vuoi scoprire come ripristinare backup WhatsApp e utilizzi uno smartphone Android, ecco tutti i passaggi che devi compiere sul vecchio smartphone e su quello nuovo. La procedura è valida anche per trasferire le chat di WhatsApp sullo stesso smartphone dopo aver ripristinato il sistema (o aver semplicemente disinstallato l’applicazione).

Cosa fare sul vecchio smartphone

Il primo passo che devi compiere è attivare la funzione di backup su Google Drive e archiviare tutte le chat di WhatsApp su quest’ultimo.

Per utilizzare il backup di Google Drive devi aver associato il tuo smartphone a un account Google. Per verificare la presenza o meno di un account Google sul telefono, recati nelle impostazioni di Android (l’icona dell’ingranaggio che si trova nel menu principale del telefono) e seleziona le voci Account e Google dalla schermata che si apre.

Crea o aggiungi account Google

Se nel menu relativo agli account Google non risulta configurato alcun account, torna nella schermata Impostazioni > Account e pigia sulla voce Aggiungi account per configurare un account Google. Puoi configurare un account Google esistente o crearne uno nuovo (selezionando la voce Oppure crea un nuovo account dalla schermata che si apre).

aggiungi account google drive

A questo punto, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai dunque su Chat, seleziona l’opzione Backup delle chat e spostati su Backup su Google Drive (in fondo alla pagina).

Seleziona quindi il tuo account Google (se richiesto), metti il segno di spunta accanto alla voce Quotidiano (per attivare il backup quotidiano delle chat su Google Drive, anche se in realtà a te non serve in questo frangente) e scegli se includere i video nei backup mettendo o rimuovendo la spunta dall’apposita voce. Conservando i video nei backup di WhatsApp ritroverai tutti i filmati ricevuti nelle chat, ma renderai più lunga la procedura di backup. Inoltre occuperai molto spazio su Google Drive (che offre 15GB di spazio gratis, dopodiché è a pagamento).

backup su google drive

Una volta attivata la funzione di backup su Google Drive, fai “tap” sul pulsante Esegui backup di WhatsApp e attendi pazientemente che il salvataggio delle tue chat venga portato a termine. Il backup viene completato quando sotto la voce Ultimo backup compare la scritta Google Drive: xx:xx, dove al posto delle “xx” c’è l’orario in cui è stato completato il backup.

Cosa fare sul nuovo smartphone

Adesso puoi passare al ripristino delle chat di WhatsApp. Come già detto, affinché la procedura vada a buon fine, devi utilizzare uno smartphone associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello da cui proviene il backup.

Verifica account Google

Per verificare il numero di telefono associato allo smartphone, recati nelle impostazioni di Android e seleziona le voci Info sul telefono > Stato > Stato SIM dal menu che si apre. Per verificare l’account Google (ed eventualmente configurare quello corretto), recati invece nel menu Impostazioni > Account > Google come ti ho spiegato prima.

account gmail info

Se sullo smartphone risulta configurato un account Google diverso da quello che ti serve, puoi eliminarlo e sostituirlo con quello “giusto”. Per cancellare un account Google da Android, recati nel menu Impostazioni > Account > Google, seleziona l’account da cancellare e scegli la voce Rimuovi account dal menu (…) che si trova in alto a destra. Una volta rimosso l’account, puoi configurare quello nuovo tornando nella schermata Impostazioni > Account e pigiando sulla voce Aggiungi account. Occhio però, cancellando un account Google dal tuo device cancellerai anche tutti i dati associati a quest’ultimo: email, contatti ecc.

Installazione WhatsApp

A questo punto puoi passare all’azione, cioè puoi installare WhatsApp sul tuo nuovo smartphone e ripristinare tutte le chat che avevi sull’altro telefono. Se hai già tentato di installare WhatsApp ma il backup non è stato riconosciuto, rimuovi la app dal tuo telefono e installala nuovamente. Per cancellare WhatsApp dal tuo smartphone, recati nel drawer di Android (la schermata in cui ci sono le icone di tutte le app), tieni il dito premuto sull’icona relativa all’applicazione e trascina quest’ultima nel cestino o premi disinstalla.

A disinstallazione avvenuta, apri il Play Store (l’icona del sacchetto della spesa con il simbolo ▶︎ al centro), cerca WhatsApp in quest’ultimo e procedi all’installazione della app pigiando sul pulsante Installa.

installa whatsapp

Adesso, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nel modulo che ti viene proposto. Pigia quindi sui pulsanti Avanti e OK e attendi qualche secondo affinché venga effettuata la verifica del numero. Se la verifica non viene eseguita automaticamente, digita il codice di verifica che dovresti aver ricevuto via SMS.

Successivamente, WhatsApp dovrebbe “accorgersi” del backup presente su Google Drive e dovrebbe chiederti se intendi ripristinarlo. Pigia quindi sul pulsante Ripristina, attendi qualche secondo e tutte le tue chat dovrebbero essere ripristinate in maniera corretta.

ripristino whatsapp

Al termine del ripristino, vai avanti, scegli nome e foto da usare su WhatsApp e comincia a usare l’applicazione come più preferisci. Chat, contatti, gruppi ecc. saranno tutti lì dove li avevi lasciati sul tuo vecchio smartphone.

Procedura alternativa (file in locale offline)

Se il tuo nuovo smartphone non supporta i servizi di Google o per questioni di privacy non vuoi ricorrere ai backup sul cloud, puoi ripristinare le chat di WhatsApp anche offline, ricorrendo ai file di backup che l’applicazione salva automaticamente sulla memoria del telefono (o sulla microSD, se hai un device dotato di memoria espandibile).

I backup offline di WhatsApp permettono anche di riportare lo stato delle chat a uno stato precedente rispetto a quello dell’ultimo backup effettuato dall’applicazione. Infatti sulla memoria del telefono vengono conservati più backup e non solo quello più recente come invece accade su Google Drive. I requisiti necessari al ripristino delle conversazioni sono sempre i medesimi, ossia lo smartphone vecchio deve essere associato allo stesso numero di telefono e allo stesso account Google di quello vecchio (quest’ultima regola decade se si usa uno smartphone dove non sono configurati i servizi di Google). Ecco tutti i passaggi da compiere in dettaglio.

Sul vecchio smartphone

  • Apri WhatsApp, pigia sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare. Nella schermata che si apre, vai su Chat > Backup delle chat e pigia sul bottone Esegui backup per avviare un backup delle conversazioni. Se nel backup vuoi includere anche i video, metti il segno di spunta accanto alla voce Includi video che si trova in fondo alla schermata.
backup chat
  • Tramite il file manager archivio presente sullo smartphone raggiungi la cartella \Home\WhatsApp\Databases\. Ti ritroverai al cospetto di alcuni file denominati msgstore-[data] e un singolo file denominato msgstore.db.crypt12. I file msgstore-[data] sono i backup di WhatsApp più vecchi salvati ancora sulla memoria dello smartphone; il file msgstore.db.crypt12, invece, è il file di backup più recente della app. Scegli quale backup ti interessa ripristinare e auto-inviati il relativo file usando l’email o un servizio di cloud storage (basta fare un “tap” prolungato sul file) e selezionare Altro > Condividi dal menu che compare in basso.
gestore file archivio

A questo punto, collegati alla pagina relativa ai permessi di Google Drive e rimuovi WhatsApp dalla lista delle applicazioni che hanno accesso al tuo account. In questo modo “forzerai” WhatsApp a usare i backup offline al posto di quelli online su Google Drive. Potrai ripristinare tranquillamente dopo aver installato l’applicazione sul nuovo smartphone.

Sul nuovo smartphone

  • Installa WhatsApp scaricandolo dal Google Play Store. Se il tuo smartphone non include il Play Store, puoi installare la app “manualmente” scaricando il suo pacchetto apk dal sito whatsapp.com/android. Al termine dell’installazione, NON avviare la app.
  • Collega il telefono al computer oppure utilizza ES Gestore File o il gestore file Archivio integrato in Android per copiare il file msgstore-[data] o il file msgstore.db.crypt12 dal vecchio smartphone alla cartella \Home\WhatsApp\Databases\ del dispositivo. Se la cartella non esiste, creala tu.
  • Nel caso in cui tu abbia scelto di ripristinare un backup precedente di WhatsApp e non quello più recente, rinomina il file msgstore-[data] in msgstore.db.crypt12 (puoi farlo tramite “tap” prolungato in ES Gestore File oppure tramite PC o Archivio).
  • Avvia WhatsApp, segui la procedura di configurazione iniziale della app e, quando richiesto, pigia sul pulsante Ripristina per ripristinare le chat dal backup in locale.

Ripristinare backup WhatsApp su iPhone

Se hai un iPhone, puoi ripristinare i backup di WhatsApp ricorrendo esclusivamente ad iCloud. Questo significa che devi rivolgerti per forza ai servizi cloud di Apple e che puoi ripristinare soltanto il backup più recente effettuato da WhatsApp. Tutto chiaro? Bene, allora vediamo in dettaglio come procedere.

Cosa fare sul vecchio smartphone

Come già accennato in apertura del post, per sfruttare i backup di WhatsApp è necessario che il vecchio smartphone e il nuovo smartphone siano associati al medesimo numero di telefono e al medesimo ID Apple. Il primo passo che devi compiere , dunque, è accedere alle impostazioni del tuo iPhone e vedere a quale ID Apple è associato il dispositivo.

Per verificare a quale ID Apple è associato l’iPhone, apri la app Impostazioni (quella con l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce iCloud dalla schermata che si apre. A questo punto, se un ID Apple è già associato al tuo iPhone, dovresti vedere quest’ultimo direttamente sotto il tuo nome. In caso contrario, dovrai pigiare sul pulsante per effettuare il login e associare il tuo iPhone a un ID Apple (creandone uno nuovo, se necessario).

id apple

Adesso puoi passare all’azione e creare il backup con le chat di WhatsApp. Apri dunque WhatsApp, seleziona la scheda Impostazioni che si trova in basso a destra e seleziona le voci Chat > Backup delle chat dalla schermata che si apre.

Ora, attiva la levetta relativa all’opzione Includi video se nel tuo backup vuoi includere anche i video e pigia sulla voce Esegui backup adesso per avviare la creazione del tuo su iCloud. Il salvataggio dei video allunga i tempi del backup e può occupare molto spazio su iCloud, il quale offre solo 5GB di storage gratuito. Al termine del backup, visualizzerai il messaggio Ultimo backup: [data e ora] accanto all’icona della nuvola.

backup chat iphone

Cosa fare sul nuovo smartphone

Una volta creato il backup su iCloud, puoi prendere il tuo nuovo “melafonino” e procedere con il ripristino dei messaggi in WhatsApp.

Per prima cosa, assicurati che il dispositivo sia associato allo stesso numero di telefono e allo stesso ID Apple del tuo vecchio iPhone. Recati dunque nel menu delle impostazioni (l’icona dell’ingranaggio), seleziona le voci Generali > Telefono da quest’ultimo e visualizzerai il tuo numero di telefono. Per visualizzare l’ID Apple, invece, recati nel menu Impostazioni > iCloud.

Se il telefono risulta associato a un ID Apple diverso da quello che ti serve, pigia sulla voce Esci che si trova in fondo alla schermata ed effettua il login con l’account Apple che avevi sul vecchio iPhone. Facendo in questo modo, tutti i dati associati all’ID Apple attuale verranno cancellati dal telefono.

backup chat icloud

Adesso non ti resta che aprire l’App Store (l’icona azzurra con la lettera “A” stampata al centro), selezionare la scheda Cerca collocata in basso a destra e cercare WhatsApp. Ad operazione completata, individua l’icona di WhatsApp Messenger fra i risultati della ricerca e pigia sul pulsante Ottieni/Installa per installarlo sul tuo iPhone. Potrebbe esserti chiesto di confermare la tua identità immettendo la password dell’ID Apple o poggiando il dito sul sensore Touch ID.

Se avevi già installato WhatsApp ma il backup non era stato riconosciuto, disinstalla l’applicazione e installala nuovamente. Per disinstallare l’applicazione, tieni il dito premuto sulla sua icona e pigia sul pulsante (x) che compare in alto a sinistra dopo qualche secondo.

installa whatsapp iphone

Ad installazione completata, avvia WhatsApp, pigia sul pulsante Accetta e continua e digita il tuo numero di cellulare nell’apposito campo di testo. Esegui quindi la verifica del numero digitando il codice di conferma che ti viene recapitato via SMS e, quando ti viene chiesto, accetta di ripristinare il backup delle chat da iCloud facendo “tap” sul pulsante Ripristina cronologia chat.

Successivamente, scegli nome e foto da utilizzare in WhatsApp e potrai cominciare a usare l’applicazione ritrovando messaggi, gruppi, contatti ecc. così come li avevi lasciati sul vecchio iPhone.

Ripristinare backup WhatsApp su PC

mobile trans

Vorresti creare un backup di WhatsApp anche sul tuo PC, in modo da avere una copia di sicurezza aggiuntiva dei tuoi dati da poter ripristinare in caso di necessità? Hai la necessità di copiare i dati di WhatsApp da uno smartphone all’altro? Allora credo proprio che dovresti dare un’occhiata a Wondershare MobileTrans.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Wondershare MobileTrans è un’applicazione per Windows e macOS che permette di trasferire facilmente i dati tra smartphone. Supporta sia Android che iPhone e consente di copiare dati di ogni tipo: dalle applicazioni di messaggistica alle foto, passando per i video, i contatti, ecc. Nello specifico, oggi vorrei parlarti della sua funzione che permette di eseguire un backup completo di WhatsApp sul PC da ripristinare poi all’occorrenza, anche su dispositivi e sistemi operativi diversi da quelli di origine.

Wondershare MobileTrans ha un’interfaccia utente molto intuitiva, completamente in italiano, e si può scaricare e usare gratis. Tuttavia per accedere alle sue funzioni più avanzate (es. quello per passare WhatsApp da un sistema all’altro) occorre sottoscrivere un abbonamento a partire da 29,99 euro/anno o acquistare una licenza a vita da 39,99 euro.

MobileTrans

Per scaricare Wondershare MobileTrans gratis, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante di download relativo al sistema operativo in uso sul tuo computer. A scaricamento completato, se usi un PC Windows, apri quindi il file .exe ottenuto, clicca sul pulsante Installa, aspetta che vengano scaricati da Internet tutti i file necessari al funzionamento del software e premi su Inizia ora, per concludere il setup.

Se, invece, utilizzi un Mac, apri il file .dmg ottenuto, clicca sul pulsante Accetto e trascina l’icona di Wondershare MobileTrans nella cartella Applicazioni di macOS.

Adesso, collega il tuo smartphone al PC tramite cavo e, se usi un iPhone, assicurati che sul computer ci sia installato iTunes (su Mac è preinstallato; da macOS 10.15 Catalina non serve più in quanto sostituito dal Finder); se invece usi un telefono Android, vai nelle opzioni sviluppatore e attiva il debug USB.

A questo punto, per avviare un backup di WhatsApp, clicca prima sul pulsante Backup di Wondershare MobileTrans, poi sul riquadro Backup dei messaggi WhatsApp (nella schermata successiva) e segui le indicazioni che ti vengono mostrate. Ad esempio, potrebbe esserti chiesto di aprire WhatsApp sul telefono e creare un backup dalle impostazioni dell’app.

Configurazione

In seguito, potrebbe partire l’installazione di una nuova copia di WhatsApp sullo smartphone: se necessario, accetta l’installazione dell’app, attiva i permessi di accesso alla memoria per quest’ultima e procedi con la sua configurazione iniziale. Wondershare MobileTrans ti guiderà passo-passo.

Ultimata la creazione del backup, per ripristinarlo sul medesimo smartphone, torna nella schermata Backup di Wondershare MobileTrans, clicca sul riquadro Ripristina WhatsApp su Dispositivo, seleziona il dispositivo di destinazione (cioè il tuo smartphone) dall’apposito menu a tendina, clicca sul pulsante Inizia e dai conferma.

Partirà così la copia dei dati sul device, tramite una procedura guidata molto simile a quella vista poc’anzi per la generazione del backup. Assicurati di fare tutto quello che ti viene chiesto da Wondershare MobileTrans sul PC.

Nel caso in cui volessi, invece, trasferire i dati di WhatsApp da uno smartphone e/o un sistema operativo all’altro, vai nella sezione Trasferimento di WhatsApp di Wondershare MobileTrans, seleziona la voce Trasferisci i messaggi WhatsApp, collega entrambi i telefoni al PC e seleziona il dispositivo di origine e quello di destinazione tramite gli appositi menu a tendina.

Infine, clicca sul pulsante Inizia, dai conferma e segui attentamente le indicazioni che ti vengono date a schermo.

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Recuperare password salvate

Non vi ricordate una password e non sapete come fare? Ecco una soluzione che vi potrebbe salvare per recuperare la password di Netflix, Amazon, Facebook o qualsiasi altro servizio utile.

Il presupposto per poter vedere la vostra password è che le abbiate salvate almeno una volta all’interno del vostro computer, smartphone o tablet. In caso affermativo vi spieghiamo dove poter trovare le nostre password salvate.

Dal computer (Windows e MAC)

Se state utilizzando il servizio da recuperare sul computer ecco come potremo procedere! In questo modo se avevate salvato la password di Netflix, Facebook, Instagram, Amazon e molte altre ancora potremo recuperarla.

Da Google Chrome

Recuperare password salvate chrome
  1. Apriamo il Browser internet e clicchiamo sui 3 pallini in alto e selezioniamo la voce Impostazioni
  2. Una volta dentro le Impostazioni dal campo cerca in alto cerchiamo Password
  3. Clicchiamo sulla voce Password potremo avere la lista completa di tutti i siti di cui abbiamo salvato la password
  4. Cerchiamo il sito di cui ci interessa sapere la password e una volta trovato clicchiamo sull’icona con l’occhio
  5. Ci verrà richiesta la password del nostro account e poi potremo finalmente visualizzare la nostra password.

Da Mozilla Firefox

Recuperare password salvate firefox
  1. Apriamo il browser internet
  2. In alto a destra clicchiamo sulle 3 barrette e nel menu che ci appare selezioniamo Credenziali e password
  3. Ora potremo già cercare il servizio che ci interessa e cliccare sempre sul’icona dell’occhio

Da Microsoft Edge

Recuperare password salvate edge
  1. Apriamo il browser internet
  2. In alto a destra clicchiamo sui 3 pallini e selezioniamo la voce Impostazioni
  3. Nella prima schermata potremo già vedere la voce Password
  4. Cerchiamo il servizio desiderato e clicchiamo sull’icona con l’occhio

Da Safari

Recuperare password salvate safari
  1. Apriamo Safari
  2. Clicchiamo su preferenze e selezioniamo la voce Password
  3. Cerchiamo il servizio e una volta trovate doppio click per visualizzare la password.

Da iPhone e iPad

Recuperare password salvate iphone

Se invece avete un dispositivo iOS ecco i passaggi che dovremo fare:

  1. Apriamo le Impostazioni
  2. Selezioniamo la voce Password
  3. Cerchiamo il servizio che ci interessa e clicchiamoci sopra.

Da Smartphone e tablet Android

Recuperare password salvate android
  1. Apriamo le Impostazioni del nostro dispositivo Android
  2. Selezioniamo la voce Google
  3. Ora selezioniamo la voce Gestisci il tuo account Google -> Sicurezza -> Password
  4. Ora potremo cercare e selezionare il servizio che ci interessa e trovare la password.

Questi i principali metodi per vedere le password salvate sui nostri dispositivi che oltre a permetterci di ritrovare la password ci permette anche di conoscere ed eventualmente cancellarne qualcuna.

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