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Ecco come pulire gli AirPods

Sporco e polvere ed, inevitabilmente, del cerume si raccoglie sempre, anche senza volerlo, sugli auricolari AirPods, AirPods Pro e EarPod di Apple. E questo accade anche se ti sei attenuto scrupolosamente ai suggerimenti Apple, pulendo tutto regolarmente con un panno in tessuto. Che ne dici di fare una pulizia più approfondita dei tuoi AirPods? In questa guida ti mostreremo il modo migliore per pulire gli AirPods e la loro custodia di ricarica.

Pulizia degli AirPods: come si fa?

Come pulire gli AirPods? Per prima cosa, proprio come spiegato dalla stessa Apple nella sua guida dedicata, non bisogna pensare di pulire gli AirPods, AirPods Pro o le custodie di ricarica mettendole sotto il getto d’acqua corrente o pulendoli con i liquidi. La prima generazione di AirPods e le loro custodie, infatti, non sono né impermeabili né resistenti all’acqua, e sebbene gli AirPods Pro lo siano restano comunque non impermeabili. Inoltre, non bisognerà esporre i tuoi AirPods o AirPods Pro a nulla che potrebbe danneggiarli, come sapone, solventi, acidi, oli, ed altri prodotti simili.

Il metodo di pulizia Apple

Il metodo di pulizia Apple è il seguente:

  • Con un panno morbido e leggermente umido (simile a quello con cui puliresti lo schermo del tuo laptop o telefono, ovvero privo di pelucchi) procedi pulendo la parte principale degli AirPods, quella a contatto con le orecchie.
  • Lasciali asciugare completamente prima di riporli nella custodia di ricarica ed evita di usarli finché non sono completamente asciutti.
  • Per pulire le zone a rete (il microfono e l’altoparlante), usa un batuffolo di cotone asciutto.
  • Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle aperture perché ciò può danneggiare gli intervalli.
  • Infine, evita di usare oggetti appuntiti e metallici o prodotti abrasivi.

Airpods

Passaggi ulteriori

Mentre il metodo Apple mira a rimuovere il grosso dall’esterno degli auricolari in ear, potrebbero potrebbero esserci ancora dei residui, nella rete e nelle fessure, difficili da raggiungere. Ed ecco che entrano in gioco questi passaggi aggiuntivi che ti mostreranno come pulire il microfono e la mesh degli AirPods. Per questi passaggi successivi avrai bisogno di un po’ di Patafix (o un’altra pasta adesiva equivalente) e uno stuzzicadenti di legno.

Come pulire gli AirPods
  • Ora, per rimuovere lo sporco e il residuo ceroso che tende ad incastrarsi all’interno degli altoparlanti AirPod e della maglia del microfono, prendi un pezzetto di Patafix e scaldalo in mano.
  • Poi tamponalo delicatamente sull’altoparlante, ruotandolo leggermente e cercando di farlo entrare negli angoli, in modo da raccogliere il resto dei residui. Ma attento a non schiacciarlo nella rete interna, perché così facendo la pasta adesiva potrebbe incastrarsi negli altoparlanti creando un danno ancora maggiore.
  • Se noti ancora altri residui che vuoi rimuovere, aiutati con lo stuzzicadenti e usalo per raschiare via lo sporco rimanente. Apple consiglia di non utilizzare oggetti appuntiti, ma lo fa riferendosi a punte metallici e non in legno.

Come pulire gli AirPods Pro

La pulizia degli AirPods Pro è molto simile alla pulizia di quelli standard. L’unica cosa che fa la differenza riguarda i gommini copriauricolari in silicone che bisognerà rimuovere prima di procedere con la pulizia del corpo principale, come illustrato in precedenza.


airpods
  • Puoi mettere i copriauricolari a bagno in una piccola ciotola con acqua calda e sapone, per poter ammorbidire il cerume e aiutare a rimuovere lo sporco. Ti consigliamo di lasciarli lì a mollo per il tempo necessario che impiegherai a pulire il corpo principale degli AirPods Pro.
  • Dopo aver finito di pulire gli AirPod Pro, rimuovi i gommini dall’acqua calda e sapone e sciacquali rapidamente sotto il rubinetto (attenzione a non farle cadere!).
  • Asciugali delicatamente con un tovagliolo di carta asciutto.
  • Lasciarli asciugare all’aria per altri 30 minuti (per essere sicuri al 100% che siano asciutti), prima di rimetterli sui tuoi AirPods Pro.

Come pulire la custodia di ricarica degli AirPods

Se per ora abbiamo parlato solo di come sciogliere il cerume AirPods e pulirli, ora vediamo come occuparci della pulizia della custodia di ricarica. Vale la pena ricordare che questo metodo funziona per entrambi i modelli di auricolari.

Ancora una volta, inizieremo con il metodo Apple per pulire la custodia di ricarica. Si consiglia di utilizzare un panno morbido, asciutto e senza pelucchi, che è possibile inumidire leggermente con alcol isopropilico. Assicurati di non far entrare alcun liquido nelle porte di ricarica.

  • Rimuovi i residui di sporco dal connettore Lightning utilizzando una spazzola a setole morbide pulita, asciutta.
  • Evita di utilizzare materiali abrasivi.
  • Non inserire nulla nelle porte di ricarica e fai attenzione a non danneggiare i contatti metallici.

pulizia custodia ricarica airpods

Suggerimenti aggiuntivi

Sempre continuando a basarci sul metodo Apple, ti consigliamo di utilizzare una spazzola a setole morbide per pulire il coperchio e la cerniera di giunzione che apri e chiudi frequentemente la custodia comprimendo lo sporco.

Per questo tipo sporco incrostato puoi utilizzare un batuffolo di cotone con una spruzzata di alcool isopropilico. Questo liquido aggiuntivo dovrebbe aiutare a rimuovere meglio tutti i residui accumulat, ma ricorda di non spruzzare mai direttamente sulla custodia o sugli AirPods. Puoi anche utilizzare il metodo visto sopra con il Patafix e lo stuzzicadenti in legno per rimuovere lo sporco più ostinato.

E voilà, ecco come pulire la custodia degli AirPods dentro e fuori.

Come disinfettare gli AirPods

L’igiene è sicuramente una priorità di tutti. Per questo Apple afferma che è consentito utilizzare una salvietta con alcol isopropilico al 70% per pulire le superfici esterne di AirPods, AirPods Pro o EarPods. Ma è bene evitare di usarlo sulla maglia degli altoparlanti e sulle aree del microfono. Inoltre, non dovresti mai usare disinfettante a base di cloro (come la candeggina), né utilizzare panni imbevuti con troppo alcol isopropilico e tanto meno del gel per le mani alcolico direttamente sui tuoi AirPods.

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Facciamo pulizia del sistema Android

Ecco una guida completa che ci permetterà di effettuare una pulizia del sistema Android attraverso l’app SD Maid.

Mantenere pulito e veloce il sistema operativo Android non è sempre facile. In nostro aiuto sotto questo punto di vista ci sono applicazioni dedicate per l’ottimizzazione e rimozione dei file che vanno a sporcare e rallentare l’intero sistema operativo.

Sicuramente avrete provato diverse applicazioni per ottimizzare e velocizzare Android ma vi sarete anche accorti che oltre a fare questo comprendono un sacco di altre funzioni che spesso non servono. Per chi cercasse qualcosa di semplice e specifico alla pulizia di memoria e dell’intero sistema vi segnalo l’applicazione SD Maid che ci permette di avere le seguenti funzioni:

  • Rimuovere file inutili dal sistema.
  • Gestione sia delle applicazioni di sistema che quelle installate
  • Scansione dei file rimasti da applicazioni già rimosse
  • Widget per controllare direttamente la scansione
  • Panoramica dettagliata della memoria del dispositivo
  • Ottimizzare i database
  • Cancella la cache
  • Cerca ed elimina i file doppi come immagini, video e audio…
  • File manager per gestire i contenuti potendo cercare file per nome, contenuto o data
  • Rapporti su crash

Il motivo per cui potresti decidere di installare questa applicazione è dovuto dal fatto che col tempo avendo installato e disinstallato applicazioni il sistema si rallenta. Inoltre è quasi certo che con l’utilizzo di smartphone e tablet nel tempo si vanno a creare conflitti, file duplicati, riempimento della memoria cache ed altri problemi che appunto ne potrebbero rallentare l’intero sistema operativo.

Se ti trovi in questa situazione, qui ti segnalo dove poter scaricare gratis SD Maid.

Come usare SD Maid

Una volta installato, al primo avvio, verrà visualizzata la schermata di “accesso rapido”. Tramite la quale potrete già scansionare e ripulire il vostro Sistema Operativo Android da tutte le tracce di applicazioni che lo rallentano.

sd maid pro

Adesso vediamo le varie funzionalità nello specifico:

sd maid pro impostazioni

Panoramica: questa scheda mostra una panoramica del dispositivo.

sd maid panoramica

Gestore file: L’explorer è un gestore di file molto simile a quelli usati sui computer. Rende disponibili varie azioni come il copia/taglia, crea, rinomina o cancella elementi. Se Sd Maid è in esecuzione con i permessi di root, è possibile fare qualunque cosa.
Prestate molta attenzione a ciò che fate qui.

sd maid gestore file

Ricerca: Inserite il nome del file che volete cercare. I caratteri speciali supportati sono * e ?.
Potete effettuare la ricerca attraverso il contenuto dei file, ma questo può richiedere del tempo.
E’ inoltre possibile velocizzare la ricerca configurando un percorso più specifico nelle impostazioni.

Controllo applicazioni: Tutte le applicazioni installate vengono elencate qui.
Per visualizzare anche le applicazioni di sistema dovete selezionare la funzione nelle impostazioni dell’applicazione.

sd maid controllo applicazioni

Toccando un elemento verranno mostrate le azioni disponibili per lo stesso.
La disponibilità di queste azioni varia in base all’applicazione e alla concessione dei permessi di root a SD Maid.

sd maid controllo applicazioni 2

Resti di applicazioni: Vi sono file o directory che SD Maid ritiene appartenenti ad applicazioni rimosse dal dispositivo. SD Maid effettuerà un controllo della vostra scheda SD e della memoria interna, confrontando il risultato con le applicazioni installate e con un database interno.
Se ritenete che SD Maid abbia selezionato qualcosa di sbagliato, premete a lungo sull’elemento interessato e segnalatelo.

Pulizia

Pulizia di sistema: La pulizia di sistema effettua una scansione alla ricerca dei tipi di file conosciuti e dei percorsi che di solito possono essere eliminati in modo sicuro.
Gli utenti esperti possono anche creare un filtro personalizzato per identificare ulteriori file.

Pulizia delle applicazioni: Le schede SD, così come la memoria interna, vengono analizzate per la cache delle applicazioni. Questo non cancellerà le impostazioni delle applicazioni.

sd maid pulizia

Duplicati: L’ elenco mostra solo i file che sono esattamente uguali. Ciò è garantito dal confronto delle loro dimensioni e dei file di controllo.
I nomi dei file e le date sono ininfluenti. Questo garantisce il mantenimento una copia del file.

sd maid duplicati

File di grandi dimensioni: Con questa funzione potrete scoprire che cosa vi sta rubando spazio.
Le voci vengono ordinate in base alla loro dimensione, che viene visualizzata in raffronto a quella degli altri oggetti presenti nella stessa posizione.

sd maid file grandi dimensioni

Database: Questa funzione ottimizzerà i database utilizzando il comando SQL “VACUUM”. In questo modo, si migliorano le prestazioni dei database liberando le pagine vuote.
Non viene perduto alcun dato.

Ultime modifiche: Visualizza i file che in passato sono stati modificati in uno specifico intervallo di tempo.

sd maid modifiche

Pianificazione: Con questa funzione potrete pianificare quando ripulire il vostro Sistema Operativo Android scegliendo degli intervalli di tempo a vostro piacimento: selezionate la funzione che vi serve, cliccate sulla sveglia in alto a destra e scegliete l’intervallo di tempo.

sd maid pianificazione

Esclusioni: Possono essere esclusi sia percorsi parziali che nomi dei pacchetti di applicazioni. Le esclusioni tengono conto della distinzione tra minuscole e maiuscole. Non sono supportati i metacaratteri (si tratta di caratteri che non rappresentano se stessi bensì un’insieme di altri caratteri o sequenze di caratteri). E’ importante essere molto specifici per evitare di escludere per sbaglio più di quanto non si intendesse fare.

sd maid statistiche

Impostazioni


Adesso diamo un’occhiata veloce ai vari parametri che potrete andare a modificare in base alle vostre esigenze.

Di seguito gli screenshot di tutti i pannelli modificabili

sd maid impostazioni generali

Gestore File

sd maid gestore file

Controllo applicazioni

sd maid controllo applicazioni

Resti di applicazioni

sd maid resti di applicazioni

Pulizia delle applicazioni

sd maid pulizia delle applicazioni

Duplicati

sd maid duplicati selezione

File di grandi dimensioni

sd maid selezione

Database

sd maid database

Ultime modifiche

sd maid ultime modifiche

Pianificazione

sd maid pianificazione impostazioni

Accesso rapido

sd maid accesso rapido

Statistiche

sd maid impostazioni statistiche

Contribuisci

sd maid contribuisci

Impostazioni avanzate

sd maid impostazioni avanzate
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Apple Watch 7 è disponibile!

Apple Watch 7 è ora disponibile! La nuova incarnazione dello smartwatch di Cupertino è disponibile in preordine.

Presentato il mese scorso, Apple Watch 7 (per l’esattezza Series 7) è disponibile per l’acquisto a partire da oggi: i modelli GPS e GPS+CELLULAR sono già in preordine, con consegna garantita all day one del 15 ottobre. Puoi scegliere fin da subito il modello da metterti al polso: si parte da 439 euro.

Il nuovo Apple Watch Series 7

È sufficiente dare uno sguardo allo smartwatch per capire come la mela morsicata abbia apportato novità inerenti al design: il display Retina è più grande, le cornici che lo circondano sono più sottili. Migliorano inoltre il sistema di ricarica (33% più veloce), le funzionalità dedicate a salute e benessere (battito cardiaco, saturazione, ECG, monitoraggio del sonno), quelle per la comunicazione (è possibile scrivere messaggi e email direttamente dall’orologio) e per il fitness. Ovviamente non mancano Siri e la possibilità di eseguire pagamenti con Wallet. Ora lo puoi acquistare in preordine.

I modelli

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro, Red e Mezzanotte da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) 41mm
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio Verde, Azzurro da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm verde
Apple Watch Series 7 (GPS) con cassa in alluminio da 45 mm azzurro
  • Con il modello GPS rispondi a chiamate e messaggi dall’orologio;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Sincronizza musica, podcast e audiolibri;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Verde e Azzurro da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Azzurro e Red da 45 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio da 45 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm

Apple Watch Series 7 (GPS+CELLULAR) con cassa in alluminio Grafite da 41 mm
  • Con il modello GPS + Cellular telefoni, mandi messaggi e trovi indicazioni stradali, tutto senza telefono (Operatori supportati: Vodafone. Apple Watch e iPhone devono avere lo stesso operatore di telefonia mobile).
  • Ascolta musica, podcast e audiolibri in streaming ovunque sei, e il telefono lascialo a casa;
  • Il display Retina always-on è quasi il 20% più ampio rispetto ai modelli Series 6: tutto è più semplice da vedere e da usare;
  • Il cristallo anteriore più robusto che un Apple Watch abbia mai avuto, resistenza alla polvere di grado IP6X e design a prova di nuotate;
  • Misura l’ossigeno nel sangue con un sensore e un’app all’avanguardia;
  • Fai un ECG quando vuoi, dove vuoi;
  • Notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa, o di ritmo irregolare;
  • Nuovi allenamenti Tai Chi e Pilates, e tantissimi altri fra cui Corsa, Yoga, Nuoto e Ballo;
  • Con Apple Watch misuri ogni giorno quanto ti muovi e controlli i tuoi progressi nell’app Fitness su iPhone;
  • Apple Watch Series 7 richiede iPhone 6s o successivo con iOS 15 o successivo.
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Rete Dov’è: aggiornamento disponibile per le AirPods

Disponibile l’aggiornamento delle AirPods che permette di ritrovarle attraverso la Rete Dov’è!

Apple aveva promesso questo aggiornamento durante la presentazione di iOS 15 a Giugno. La funzione poi ha richiesto più tempo del previsto ma finalmente è arrivata. Da oggi le AirPods Pro, Max, quelle di seconda generazione ed altri modelli di cuffie Beats, possono essere ritrovate tramite la Rete Dov’è, proprio come si fa con gli AirTag. Utilissimo in caso di smarrimento o furto.

Supporto Rete Dov’è

Apple ha rilasciato un nuovo firmware. E’ finalmente disponibile, tramite aggiornamento, il supporto alla Rete Dov’è per svariati AirPods e Beats. Quindi alcune cuffie da oggi possono essere ritrovate proprio come si fa con un AirTag.

Il nuovo firmware porta come build il numero 4A400 ed è disponibile per:

  • AirPods Max
  • Pro
  • Di seconda generazione
  • Beats Solo Pro
  • Powerbeats 4
  • Powerbeats Pro

Sulle Pro e Max si acquista una funzione utilissima. Fino ad oggi, in caso di smarrimento, l’unica cosa che potevate fare era quella di far suonare le cuffie e ritrovarle in giro per casa. Questo tuttavia non funzionava quasi mai perché le cuffie dovevano essere connesse al telefono, cosa improbabile se sono state smarrite e ancora più improbabile se ci vengono sottratte.

Da oggi cambia tutto. Potremo mettere le cuffie in modalità smarrito che ci permetterà di lasciare un messaggio utile in caso di ritrovamento da parte di altre persone. Sempre in modalità smarrito, le cuffie inizieranno a cercare dispositivi Apple nelle vicinanze e non appena ne troveranno uno, si accoppieranno automaticamente tramite Bluetooth e sfrutteranno la connessione di quel dispositivo per inviarci la posizione precisa su una mappa. Potremo anche ottenere le indicazioni per raggiungere le nostre cuffie con la stessa grafica degli AirTag e con l’unica differenza che non ci sarà una freccia direzionale in quanto le cuffie sono sprovviste del chip U1.

Rete Dov’è!: Disponibile l’aggiornamento delle AirPods

Insomma si tratta di un aggiornamento clamoroso ed utilissimo. Pensavamo che Apple avesse bisogno di rilasciare dei nuovi modelli di AirPods per integrare tutto questo ma invece è riuscita a farlo gratuitamente con un aggiornamento del firmware.

Le AirPods Max sono decisamente più difficili da perdere, date le dimensioni, ma considerando il costo, la funzione può tornare utile in caso di furto.

Come aggiornare il firmware delle AirPods

Non esiste un meccanismo preciso per l’aggiornamento delle cuffie. Non è semplice come aggiornare iOS in quanto non esiste una schermata che si occupa del download e dell’installazione. Sostanzialmente non esiste un modo per forzare l’aggiornamento ma in questo caso possiamo dirvi che un requisito fondamentale è quello di avere iOS 15 installato su iPhone.

C’è chi sostiene che si possa velocizzare l’operazione tenendo le AirPods collegate all’iPhone e chi invece sostiene che debbano stare entrambe in carica nella custodia. Per questo motivo, vi consigliamo di fare entrambe le cose, ovvero:

  • Aprite la custodia e collegate le cuffie ad iPhone
  • Riponete la custodia in carica (andrà bene sia la ricarica Wireless che quella tramite cavo) purchè resti aperta in maniera tale da tenere le cuffie collegate al telefono
  • Assicuratevi che le cuffie siano nel raggio bluetooth dell’iPhone
  • Attendere… (non sappiamo dirvi quanto tempo, solitamente circa un’oretta)

Ad un certo punto le cuffie verranno aggiornate automaticamente e potrete verificare la versione del firmware in uso in maniera molto semplice. La vecchia versione è la 4A362b, la nuova invece è la 4A400.

firmware airpods

Per controllare la versione del firmware attualmente installata sulle vostre cuffie:

  • Aprire l’applicazione Impostazioni sul vostro iPhone
  • Entrate in Bluetooth e cercate le AirPods o le Beats dalla lista
  • Cliccate sulla piccola “i” e scorrete la lista fino alla voce Versione Firmware. La nuova versione è la 4A400.
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Collegare gli AirPods a un PC Windows 10

In questa guida di oggi spiegheremo come collegare gli AirPods a un PC Windows 10 in maniera semplice.

Abbiamo bisogno di collegare le nostre AirPods a un Pc Windows 10? Niente di più semplice! Lo faremo attraverso il Bluetooth del nostro pc.

Primo Passo

Le istruzioni in questo articolo si applicano a tutti gli Apple AirPods e ai PC Windows con funzionalità wireless.

Prima di tutto dobbiamo accendere il Bluetooth del nostro PC.

  • Nel Centro notifiche, seleziona Tutte le impostazioni> Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi e segui le istruzioni per associare i tuoi Airpods.
  • Una volta avviato il processo di associazione, premere il pulsante cerchio sulla custodia di ricarica fino al completamento del processo.

Come collegare gli AirPods a un computer Windows 10

Il metodo per collegare gli Apple AirPods a un computer Windows è esattamente lo stesso di qualsiasi altro altoparlante o cuffia Bluetooth:

  1. Seleziona il Centro notifiche nell’angolo in basso a destra della barra delle applicazioni di Windows per aprire il Centro operativo di Windows.
centro notifiche

2. Seleziona Tutte le impostazioni nel Centro operativo di Windows.

Mentre hai il Centro operativo aperto, verifica che il Bluetooth sia abilitato. L’icona del Bluetooth dovrebbe essere evidenziata; in caso contrario, selezionala per attivarla.

impostazioni

3. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

dispositivi bluetooth

4. Seleziona la scheda Bluetooth e altri dispositivi sul lato sinistro, quindi seleziona Aggiungi Bluetooth o altri dispositivi.

aggiungi dispositivo bluetooth

5. Seleziona Bluetooth nella finestra Aggiungi un dispositivo.

6. I tuoi Apple AirPod dovrebbero apparire nell’elenco come AirPods. Seleziona AirPods per iniziare il processo di associazione.

Se i tuoi AirPod non vengono visualizzati, apri il coperchio della custodia di ricarica.

airpods

7. Premi il pulsante cerchio sul retro della custodia di ricarica degli Apple AirPods mentre il coperchio è aperto. La luce della custodia di ricarica dovrebbe cambiare da verde a bianca.

Continua a premere con decisione il pulsante di sincronizzazione fino al completamento dell’associazione. Se visualizzi un messaggio di errore, premi il pulsante sync sulla custodia di ricarica prima di selezionare di nuovo gli AirPods dall’elenco dei dispositivi Bluetooth.

setup botton

8. Se associati correttamente, dovresti visualizzare il messaggio “Il tuo dispositivo è pronto per l’uso!” Seleziona per chiudere il messaggio.

AirPods

In che modo gli AirPods possono connettersi a un PC Windows?

Apple AirPods può connettersi a qualsiasi computer, dai laptop, ai computer desktop tradizionali, ai moderni dispositivi Windows 10 come Surface Pro, a condizione che siano dotati di connettività Bluetooth.

Una volta connessi a un PC Windows 10, gli Apple AirPods possono essere utilizzati per ascoltare audio, per parlare tramite il microfono integrato, per controllare il volume dell’audio o mettere in pausa il suono tramite i controlli di tocco.

Gli AirPod sono compatibili con la maggior parte dei dispositivi che supportano il Bluetooth, inclusi tablet e smartphone Android.

Come risolvere i problemi di sincronizzazione di Windows 10 con Apple AirPod

Se i tuoi Apple AirPods smettono di funzionare sul tuo PC Windows, prova queste soluzioni:

  • Disabilita il Bluetooth su altri dispositivi. Se hai associato i tuoi AirPods con il tuo iPhone, questo potrebbe interferire con la connessione al tuo PC, quindi prova a disattivare temporaneamente il Bluetooth su altri dispositivi.
  • Apri il coperchio della custodia di ricarica. Gli Apple AirPods si connettono ai dispositivi quando il coperchio della custodia di ricarica è aperto e la luce diventa verde. Prova ad aprire il coperchio per alcuni secondi prima di rimuovere gli AirPods e metterli nelle orecchie.

Se i problemi persistono, segui questi passaggi per la risoluzione dei problemi:

  1. Apri un’app come Spotify sul tuo PC Windows 10 e inizia a riprodurre un po’ di musica.
spotify

2. Riponi i tuoi Apple AirPods nella custodia di ricarica e chiudi il coperchio, quindi attendi qualche secondo.

AirPods

3. Apri il Centro operativo e seleziona Tutte le impostazioni.

all settings

4. Seleziona dispositivi nelle Impostazioni di Windows.

dispositivi

5. Assicurati che i tuoi AirPods siano nell’elenco dei dispositivi associati.

bluetooth

6. Apri il coperchio della custodia di ricarica, rimuovi gli AirPods e posizionali in ciascun orecchio.

7. Seleziona AirPods nell’elenco dei dispositivi, quindi seleziona Connetti. Gli AirPod dovrebbero connettersi e l’audio dovrebbe essere riprodotto attraverso di essi.

Se i tuoi Apple AirPods continuano a non riprodurre suoni, apri Tutte le impostazioni > dispositivi, quindi seleziona Rimuovi dispositivo per AirPods e ripeti il processo di associazione.

connetti

Questo è tutto! Alla prossima guida!

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WhatsApp: ultimo accesso nascosto

Presto sarà possibile su WhatsApp nascondere l’orario dell’ultimo accesso a contatti specifici: una funzionalità richiesta da molti, a tutela della privacy.

Il team al lavoro su WhatsApp sembra aver focalizzato il punto sul tema della privacy. Le migliorie infatti riguardano decisamente questo aspetto, rispondendo alle richieste avanzate dagli utenti, anche per tenere testa ad una concorrenza sempre più spietata. Un’ennesima dimostrazione è quella che arriva dal sempre ben aggiornato sito WABetaInfo, che anticipa una delle prossime funzionalità inedite in arrivo.

Privacy su WhatsApp: in arrivo una feature attesa

Accedendo al menu Privacy tramite Impostazioni, Account ci troviamo davanti la schermata che recita: Chi può vedere le mie informazioni personali. Sono tre i dati in questione: Ultimo accesso per decidere se consentire ad altri di vedere la data e l’ora dell’ultimo utilizzo dell’app, Immagine del profilo e Info. Per adesso le opzioni tra cui scegliere sono TuttiI miei contatti e Nessuno, ma presto farà il suo debutto anche I miei contatti eccetto… come anticipato dall’indiscrezione.

Questo permetterà ad esempio di nascondere l’ultimo accesso a determinati contatti specifici (ma anche l’immagine del profilo e le altre info), senza per forza di cose escludere tutti selezionando l’opzione Nessuno. Utile per chi non vorrà far sapere (e quindi non rendere visibile) ad amici, partner o colleghi quando è stato trascorso del tempo in compagnia di chat, chiamate o videochiamate. Alleghiamo lo screenshot condiviso dalla redazione di WABetaInfo per maggiore chiarezza.

WhatsApp: ultimo accesso nascosto a contatti specifici

La novità è stata avvistata nella versione iOS di WhatsApp, ma farà il suo debutto anche su Android. Al momento si trova in fase di test, bisognerà dunque pazientare. Sarà introdotta come sempre prima nella release beta e poi in quella definitiva.

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Clonare una chiave col microfono dello smartphone

Clonare una chiave col microfono dello smartphone? Possibile. Dal rumore della serratura si possono ottenere molte informazioni utili.

Duplicare la chiave di una porta, con gli strumenti e le conoscenze giusti, non è troppo difficile. Si può fare anche a distanza semplicemente partendo da una fotografia, ma finora almeno un’immagine dell’originale era necessaria.

Alcuni ricercatori dell’Università di Singapore hanno dimostrato che in realtà essa non è indispensabile. Basta avere una registrazione del suono che la chiave fa quando entra nella serratura.

SpiKey

Nasce così l’attacco denominato SpiKey, in un cui un hacker può utilizzare il microfono dello smartphone per carpire i suoni e poi, grazie a un programma apposito, li può decifrare al fine di ottenere le informazioni essenziali a effettuare il duplicato della chiave.

«Quando la vittima inserisce la chiave nella serratura» – si legge nello studio – «un hacker nelle vicinanze registra i suoni con il microfono dello smartphone».

La registrazione consente di distinguere i vari click che vengono prodotti quando le creste della chiave incontrano i perni, e in base al tempo trascorso tra l’uno e l’altro è possibile ricostruire la lunghezza delle creste e delle valli.

«In media, Spikey fornisce 5,10 chiavi possibili (su un totale di 330.424 chiavi) tra le quali c’è sicuramente la chiave bersaglio; nella maggior parte dei casi vengono presentate 3 chiavi possibili».

spikey

Un ladro può quindi evitare di armeggiare con i grimaldelli ma scegliere la chiave prefabbricata corretta.

A limitare la portata dell’attacco ci sono alcuni dettagli che lo rendono difficile da condurre nella vita reale: per esempio, per poter operare la selezione della chiave è necessario conoscere il tipo di serratura. Si tratta d’altra parte di un’informazione che è facile ottenere semplicemente guardando l’esterno della serratura stessa.

Inoltre, il sistema funziona bene se si inserisce la chiave con velocità costante; i ricercatori stanno però lavorando anche alla soluzione di questo problema, sommando le informazioni ottenute da più inserimenti.

Naturalmente, non è necessario che l’hacker si trovi vicino alla serratura che intende aprire nella speranza che prima o poi la sua vittima arrivi con la chiave.

Malware

Se si riesce infatti a prendere il controllo dello smartphone o dello smartwatch della vittima stessa con un malware si può usare il suo microfono per ottenere tutti i dati che servono. Lo stesso si può fare con i sensori posti sulle smart door (come i cosiddetti campanelli intelligenti) che contengano un microfono.

«Potremmo anche sfruttare microfoni a lunga distanza per ridurre i sospetti» ipotizzano i ricercatori. «E ancora, potremmo aumentare la scalabilità di SpiKey installando un microfono nel corridoio di un ufficio e raccogliere le registrazioni di più porte».

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iOS 15 e iPhone: rintracciabili anche da spenti

iOS 15 scoraggia il furto di iPhone: si possono rintracciare anche i dispositivi spenti! Un IPhone a prova di furto.

OS 15 introduce diverse novità che migliorano l’esperienza utente sotto molti punti di vista. Particolarmente interessante è la possibilità di utilizzare il network di Dov’è per trovare un iPhone anche se il dispositivo è spento.

Con questa nuova funzione lo smartphone non risulterà mai completamente spento, ma entrerà in una sorta di modalità super low-power e si comporterà come un AirTag. Se qualche malintenzionato ci ruberà l’iPhone e come prima azione istintiva gli verrà da spegnerlo, noi potremo comunque individuarlo su una mappa e vedere dove si trova!

Low-Power Mode

La low-power mode è stata introdotta a partire da iOS 9. E’ la modalità basso consumo in grado di garantire una maggiore autonomia del dispositivo. Con il Low Power Mode attivo, il sistema disattiva alcune processi di sistema come le notifiche delle mail, l’aggiornamento delle applicazioni in background, i sensori di movimento, alcune animazioni e altre funzioni che richiedono un elevato dispendio energetico. Con questo sistema l’azienda di Cupertino promette fino a tre ore di autonomia in più. Dai recenti test effettuati su Geekbench emerge tuttavia che la nuova modalità, non solo disattiva alcuni processi, ma riduce le prestazioni del processore.

Per individuare un iPhone spento è necessario che un altro dispositivo Apple si avvicini al telefono entro il raggio di portata del Bluetooth (10m). L’iPhone rubato si collegherà a questo dispositivo ed utilizzerà la sua connessione ad internet ed il suo GPS per aggiornare la posizione sulla mappa al fine di essere ritrovato.

Allo stesso modo, grazie a Find My Network sarà possibile lanciarsi alla ricerca di un iPhone tra le quattro mura di casa che magari “si è nascosto” sotto ad un cuscino e che nel frattempo si è spento perché completamente scarico.

Inoltre, Apple dichiara che il tracciamento della posizione è supportato anche nel caso in cui un iPhone venga riportato ai dati di fabbrica, grazie al Blocco Attivazione.

iOS 15 e iPhone: rintracciabili anche da spenti

iOS 15 informerà l’utente di questa nuova funzionalità con una tradizionale notifica, starà poi allo stesso utente decidere se abilitarla o meno. Per disattivarla (ma vi consigliamo di non farlo), cliccate il tasto volume su, poi volume giù ed infine tenete premuto il tasto laterale. Proprio nella classica schermata di spegnimento, visualizzerete una scritta “iPhone rilevabile anche dopo lo spegnimento”. Cliccando sulla stessa apparirà un popup attraverso il quale potremo disattivare la funzione.

Ulteriori miglioramenti IOS 15

Apple ha presentato in anteprima la prossima iterazione del suo sistema operativo iPhone, iOS 15 al WWDC21. iOS 15, tra le novità introdotte, porta anche una nuova esperienza di notifiche che include le icone delle app e le foto dei contatti. Apple ha detto che iOS 15 utilizza l’intelligenza sul dispositivo per capire quali notifiche sono una priorità e le dispone per prime. La stessa intelligenza sul dispositivo alimenta anche nuove caratteristiche. Ad esempio il Live Text, la nuova ricerca Spotlight, e l’integrazione di Memories con Apple Music per offrire suggerimenti di canzoni per personalizzare le foto.

Apple ha anche mostrato i miglioramenti in arrivo per l’app Mappe. Il nuovo aggiornamento offre una navigazione migliorata e dettagli per i quartieri, i distretti commerciali, l’elevazione e i punti di riferimento insieme a una nuova modalità notturna al chiaro di luna. In alcune città selezionate, Mappe offre anche un’esperienza di guida 3D. Inoltre gli utenti possono ora tenere il loro iPhone per fornire indicazioni in realtà aumentata.

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Raddoppia la batteria del tuo smartphone con Witty

Raddoppia la batteria del tuo smartphone con Witty: un piccolo dispositivo che è in grado di raddoppiare il ciclo di vita della batteria del tuo smartphone. Pochi euro per una grande idea.

La batteria è uno dei colli di bottiglia nella vita di uno smartphone. Le sue performance deteriorate, infatti, tendono a renderne meno appetibile l’uso dopo pochi mesi. Mettendo ansia nei cicli di ricarica e di fatto riducendo il ciclo di vita del dispositivo. La soluzione è tuttavia semplice, costa molto poco ed ha il valore aggiunto di essere un’idea intelligente tutta italiana.

Witty difende la batteria del tuo smartphone

Il suo nome è Witty. Witty è un dispositivo che può essere inserito tra il caricatore e lo smartphone, lasciandolo lavorare in silenzio affinché possa controllare che l’operazione di ricarica avvenga in modo corretto. Così facendo è come se si stesse togliendo dalla batteria un’alta dose di stress. Questo, alla lunga, porterebbe altrimenti al deterioramento delle capacità della batteria medesima.

Raddoppia la batteria del tuo smartphone con Witty

Il ragionamento è semplice: vuoi raddoppiare la vita della batteria del tuo smartphone e, di conseguenza, il ciclo di vita dello smartphone stesso? Bastano pochi euro.

Witty: quanto costa?

Partiamo dal prezzo, affinché sia chiaro che non si tratta certo di un costo, quanto di un utile investimento. Bastano infatti appena 29,99 euro per far tuo un Witty (del tuo colore preferito: nero, arancio o azzurro). Nel giro di 48 ore si potrà dare inizio alla propria nuova ricarica intelligente.

colore

Con 29,99 euro non solo si prolunga la vita della batteria, ma si ha inoltre il beneficio ulteriore di un ciclo di vita nel quale ogni singolo giorno lo smartphone potrà durare di più. Un beneficio che può durare anni, insomma, e che si ripaga ampiamente grazie al suo lavoro silente di lungo periodo.

Come funziona?

Witty è una sorta di tutore che opera a monte delle batterie al litio del tuo smartphone. Il suo compito è quello di regolare, gestire e limitare all’occorrenza la fase di ricarica, così da ridurre gli oneri a capo della batteria per ottimizzarne durata e performance. In particolare Witty si propone di gestire la ricarica notturna, pratica del tutto abituale per chiunque. Quando si mette in carica la sera uno smartphone per ritrovarlo al mattino a pieno regime, si opera nel modo più comodo per la propria organizzazione quotidiana ma al tempo stesso si appesantisce ogni singolo giorno la batteria di una qualche scoria di troppo.

Il motivo lo spiega il team Witty: “la batteria viene mantenuta alla sua tensione di fine carica di 4.35V anche dopo aver raggiunto il 100% per far sì che non si scarichi durante la notte“. E questo pesa: si stima che una cattiva gestione delle ricariche possa far perdere alla batteria anche l’1% della sua capacità ogni singolo mese che passa.

witty

Witty interviene su questo fronte, gestendo in modo più intelligente la fase di carica:

Tutti i dispositivi portatili che ricaricano la propria batteria tramite USB interrompono la fase di carica dopo aver raggiunto il 100% ma continuano a mantenere la batteria alla sua tensione di fine carica di 4.35V. Come riportato da vari studi del settore (ad esempio “Battery University”, un sito web pubblicato dal noto provider di tecnologie Cadex Electronics Inc.), non disconnettere la carica porta ad una rapida usura della batteria diminuendone i cicli di carica/scarica da quasi 500 a circa 200.

Se si riflette su quanto sia complesso cambiare una batteria (operazione talvolta addirittura impossibile) è chiaro come una semplice cattiva abitudine possa pesare fortemente sulla durata di uno smartphone e sui costi di cambio dello stesso quando le performance della batteria sono ormai eccessivamente erose. Il grande vantaggio offerto da Witty sta nella tecnologia brevettata ASO (frutto della ricerca di ricercatori dell’Università di Roma “La Sapienza”):

Evitare uno stress inutile e continuativo

L’ASO è in grado di leggere l’energia richiesta dallo smartphone al caricabatterie e scollegare, grazie ad un interruttore elettromeccanico, la batteria dalla rete elettrica nel momento in cui il fabbisogno energetico del dispositivo in carica è stato soddisfatto. Al contrario di tutti i regolatori di carica, l’ASO non legge la tensione o la capacità della batteria ma analizza il flusso di corrente tra il dispositivo in carica ed il caricabatterie.

Scollegando la batteria quando completamente carica si evita che rimanga alla sua tensione di fine carica di 4.35V anche dopo aver raggiunto il 100%, situazione estremamente dannosa per gli elettrodi della cella di litio, permettendo così alla batteria di iniziare il proprio ciclo di scarica.

Lo spegnimento della carica avviene tra i 10 ed i 30 minuti dopo aver raggiunto la soglia del 100% di carica. In linguaggio meno tecnico, “è come rilassare i muscoli dopo un allenamento intenso“: Witty consente alla batteria di evitare uno stress inutile e continuativo, ripristinando così il corretto ciclo di vita della stessa e allungando pertanto il ciclo di vita dello smartphone.

Come si usa?

Per usare Witty durante le ricariche notturne è sufficiente eseguire due semplici operazioni:

  1. inseriscilo tra smartphone e caricatore, collegando Witty direttamente dentro quest’ultimo
  2. premi l’apposito pulsante che avvia la ricarica: un piccolo led rosso segnala l’avvenuto avvio della ricarica
  3. dormi sonni tranquilli: penserà a tutto Witty
come funziona witty

Se è necessaria una presa USB Type-C è disponibile in confezione dedicata un apposito riduttore. Unico requisito è la ricarica di un solo terminale (che tramite pad wireless) per ogni singola unità di Witty. La quale ha la necessità di monitorare le fasi di ricarica del singolo device per poter in seguito operare con un’azione di salvaguardia sulla batteria.

Il mio smartphone ha una ricarica intelligente: quindi?

Il tuo telefono ha una ricarica intelligente e quindi ritieni che Witty non ti serva? Sbagli. Sebbene gli iPhone di nuova generazione (ad esempio) abbiano fatto non poco per migliorare le abitudini di ricarica dell’utente, in verità l’intervento è stato più che altro posticcio e non sostituisce in alcun modo ciò che Witty può offrirti. Questo perché l’apprendimento si basa su abitudini. Le eccezioni però sono in realtà all’ordine del giorno. Ciò implica che la cosiddetta “intelligenza” dell’apporto del sistema operativo è in realtà una operazione di facciata. Questa difatti non può realmente gestire al meglio la ricarica sulla base di elementi propri della batteria e delle sue dinamiche di ricarica.

Witty sfrutta la notte per regalare alla batteria ore di autentico relax. La ricarica lenta e limitata ottimizza la durata e la capacità dell’accumulatore. Questo evita che possa incorrere in fasi di extra-carica nelle quali le performance vengono meno. Ecco perché il team Witty scoraggia la ricarica veloce se non per i momenti più importanti: meglio procedere con lentezza, sfruttando tutta la notte per arrivare al mattino con batterie cariche e performance ottimizzate.

Witty: conveniente per te e per l’ambiente

L’idea, firmata da Lorenzo Craia, Luca Martini e Andrea Tognoli, ha importanti ripercussioni non soltanto sulle tasche di chi cambierà così le proprie abitudini di ricarica, ma anche sull’ambiente.

idea witty

Stiamo infatti parlando anzitutto di un dispositivo che allunga il ciclo di vita delle batterie e che riduce quindi il quantitativo di Litio immesso in discarica; inoltre si tratta di un device totalmente riciclabile, sostenibile dunque per vocazione; infine per ogni Witty acquistato verrà impiantato un nuovo albero, contribuendo così in modo positivo all’impronta ambientale del progetto.

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iPhone 13: uscita, prezzo, novità del modello più venduto

Curiosità e info sul nuovo iPhone 13: uscita, prezzo, novità del modello più venduto

iPhone 13, iPhone 13 mini, iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max sono stati svelati la sera del 14 settembre 2021 durante l’evento California Streaming insieme ai nuovi iPad (2021), iPad mini 6 e Apple Watch 7.

Apple ha dato il via ai preordini di iPad mini 6 nello stesso giorno della presentazione, ed a quelli dei nuovi iPhone 13 venerdì scorso. I nuovi smartphone e il nuovo tablet saranno disponibili sul mercato a partire dal 24 settembre, ma non tutti gli utenti interessati a riceverli subito potrebbero riuscire nell’intento. Chi ha piazzato subito l’ordine tramite l’Apple Store online probabilmente lo riceverà, ma al momento per alcuni modelli i tempi di consegna previsti slittano a ottobre, e nel caso di iPad mini 6 anche sino ai primi giorni di novembre.

Il più venduto

I nuovi termini di consegna sembrano riflettere l’interesse manifestato dal pubblico nei confronti dei nuovi prodotti Apple. Così come emerso anche nel nostro sondaggio, gli iPhone 13 Pro quelli più desiderati dal pubblico, nonché quelli che stanno registrando i nuovi termini di consegna spostati ad ottobre. Stesso dicasi per iPad mini 6, che ha convinto in effetti per il grande passo avanti compiuto rispetto al precedente modello. Infatti le consegne di iPad mini 6 sono state spostate ben oltre il termine del 24 settembre. Alcuni esempi, più nel dettaglio:

iPhone 13
  • iPhone 13 Pro, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
  • iPhone 13 Pro Max, tutti i tagli di memoria, tutte le colorazioni – consegne tra il 19-26 ottobre
  • iPad mini:
    • Grigio siderale:
      • 64GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
    • Viola:
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
    • Rosa: 256GB, WiFi + Cellular – consegne 5-12 ottobre
    • Galassia:
      • 256GB, WiFi – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre
      • 256GB, WiFi + Cellular – consegne tra il 19 ottobre e il 3 novembre

A qualcuno piace Oro, Argento o Grafite, a molti piace Sierra: è infatti proprio questa la colorazione preferita da chi ha scelto Amazon per acquistare il nuovo iPhone 13 nella sua versione Pro Max. Il modello più venduto è proprio il top di gamma, nella sua incarnazione con 256 GB di memoria interna.

iphone 13 più venduto
L’ IPhone 13 Sierra (azzurro) è il modello più venduto

Disponibilità

Ricordiamo che l’intera linea iPhone 13 è disponibile in preordine, con la consegna inoltre delle unità acquistate garantita per il 24 settembre. Alcuni modelli risultano già sold out, a causa delle richieste elevate: il consiglio per gli interessati è quello di non perdere tempo e prenotare subito la propria, scegliendo tra le quattro versioni disponibili, ognuna con tagli di memoria e colorazioni differenti: mini, Standard, Pro e Pro Max.

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