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Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Un rapporto ritenuto attendibile lancia l’allarme: Facebook è in qualche modo in grado di spiare e leggere il contenuto dei messaggi di WhatsApp. Ovviamente, questo non dovrebbe essere possibile con la crittografia end-to-end. Sappiamo infatti che questo metodo permette solo ai partecipanti della chat che contiene il messaggio di decifrare il contenuto.

Il rapporto fa riferimento all’analisi dei metadati – un metodo che Facebook usa notoriamente per cercare di rilevare messaggi problematici senza conoscerne il contenuto – ma afferma anche direttamente che i moderatori sono in grado di “esaminare i messaggi, le immagini e i video degli utenti”. Citando sia i moderatori, che gli ingegneri all’interno del colosso dei social di Mark Zuckerberg.

WhatsApp è stata una fonte di disinformazione significativa e pericolosa. Ha portato a false affermazioni di abusi sui minori in India e falsi messaggi di coronavirus in tutto il mondo. È noto che l’azienda tenti di risolvere queste problematiche limitando la capacità di inoltrare alla cieca i messaggi. Utilizzando quindi altre forme di metadati per cercare di identificare i messaggi che potrebbero essere spam o addirittura dannosi.

Facebook legge i messaggi?

Tuttavia, la società è stata irremovibile sul fatto che l’app di messaggistica utilizzi la crittografia end-to-end. Il che significa che Facebook non ha la capacità di vedere ne di spiare il contenuto privato dei messaggi di Whatsapp. Un lungo pezzo di ProPublica suggerirebbe, però, il contrario:

WhatsApp ha più di 1.000 lavoratori a contratto che riempiono piani di edifici in uffici ad Austin, Texas, Dublino e Singapore. Questi esaminano milioni di contenuti degli utenti. Seduti ai computer in pod organizzati per incarichi di lavoro, questi lavoratori utilizzano uno speciale software di Facebook per vagliare flussi di messaggi privati, immagini e video. Questi ultimi difatti vengono segnalati dagli utenti di WhatsApp come impropri e quindi vagliati dai sistemi di intelligenza artificiale dell’azienda. Questi appaltatori giudicano qualsiasi cosa lampeggi sul loro schermo – affermazioni su qualsiasi cosa, da frode o spam a pedopornografia e potenziali complotti terroristici – in genere in meno di un minuto

La denuncia, ottenuta da ProPublica, descrive in dettaglio l’ampio uso da parte di WhatsApp di appaltatori esterni, sistemi di intelligenza artificiale e informazioni sull’account per leggere messaggi, esaminare immagini e video degli utenti.

In realtà, sembra che ci sia confusione in merito. Poiché il contenuto di WhatsApp è crittografato, i sistemi di intelligenza artificiale non possono scansionare automaticamente tutte le chat, le immagini e i video, come fanno su Facebook e Instagram. Ed allora, i revisori di WhatsApp otterrebbero l’accesso a contenuti privati ​​solo quando gli utenti premono il pulsante “segnala” sull’app. Questo permetterebbe di identificare un messaggio come presunta violazione dei termini di servizio della piattaforma.

Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Le segnalazioni

Questo sistema inoltra cinque messaggi – quello presumibilmente offensivo insieme ai quattro precedenti nello scambio, comprese eventuali immagini o video – a WhatsApp in forma non codificata, secondo ex ingegneri e moderatori di WhatsApp. I sistemi automatizzati alimentano quindi questi ticket in code “reattive” che i lavoratori a contratto devono valutare. Dunque, questa parte del rapporto suggerirebbe che solo i messaggi così segnalati possono essere visualizzati. Facebook ha così commentato:

Costruiamo WhatsApp in modo da limitare i dati che raccogliamo fornendoci strumenti per prevenire lo spam, indagare sulle minacce e vietare coloro che sono coinvolti in abusi. Anche in base alle segnalazioni che riceviamo degli utenti

Ed allora, una probabile interpretazione del rapporto potrebbe essere che i moderatori siano in grado di visualizzare solo i messaggi che vengono segnalati dal loro diretto destinatario. A quel punto il messaggio inoltrato e segnalato a WhatsApp verrebbe decrittografato. L’inoltro creerebbe un nuovo messaggio cifrato in cui WhatsApp avrebbe la chiave per la lettura, essendo WhatsApp stesso il destinatario del messaggio segnalato.

ProPublica è un’organizzazione giornalistica investigativa senza scopo di lucro con una solida reputazione. Si attende che Facebook commenti ulteriormente la questione. Negli scorsi giorni WhatsApp ha reso disponibile uno strumento per passare le chat da iPhone a Android.

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Che cosa succede in 1 minuto in Internet?

Video, foto, messaggi, email, e poi like, swipe, scroll: ecco che cosa succede in 1 minuto di tempo-internet.

(articolo originale www.focus.it)

Il mondo digitale è governato da una fisica tutta sua, molto diversa dalla fisica newtoniana che regola la nostra quotidianità. Un chip di pochi millimetri quadrati può contenere al suo interno una biblioteca grande come un palazzo. In una frazione di secondo possiamo raggiungere un amico lontano migliaia di km e un computer più piccolo di un libro può completare in pochi istanti calcoli che richiederebbero migliaia di cervelli.

Ma sulla Rete anche il tempo ha una velocità diversa rispetto al mondo analogico. Per rendersene conto è sufficiente leggere la ricerca rilanciata da AllAccess.com, firmata dall’influencer Chadd e dall’esperta di social media Lori Lewis, su ciò che accade in Internet in 60 secondi.

IN 1 MINUTO-INTERNET. 

A farla da padroni sono sempre i social. Ogni minuto vengono infatti condivise 650.000 Instagram Story, il feed di Facebook viene scrollato 1,4 milioni di volte, 200.000 persone inviano un tweet mentre Tinder totalizza ben 2 milioni di swipe. L’inestinguibile bisogno di tenersi in contatto con gli altri è ampiamente dimostrato dai numeri della messaggistica. Ogni minuto vengono inviate 197,6 milioni di email, 69 milioni di messaggi Whatsapp e 9.132 richieste di contatto su Linkedin.

Ma Internet è anche e soprattutto intrattenimento. Ogni minuto 28.000 persone accedono a Netflix per guardare un film o una serie. L’app di TikTok viene scaricata 5.000 volte. Su Youtube vengono caricate più di 500 ore di contenuti video mentre Twitch totalizza oltre 2 milioni di visualizzazioni. E sembra inarrestabile anche la voglia di shopping. In 60 secondi sulla Rete vengono spesi 1,6 milioni di dollari in beni e servizi.
 
Numeri impressionanti, e destinati a crescere sempre di più nei prossimi mesi perché spinti non solo dal crescente numero di servizi nuovi o rinnovati disponibili online, ma anche dai sempre più numerosi oggetti connessi che entreranno nella nostra vita. Oggetti con i quali ci troveremo a interagire in modi che oggi non riusciamo ancora a immaginare.

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Sicurezza informatica, Smartphone, Social media

Su Messenger arrivano le chiamate crittografate

Facebook ha annunciato di aver aggiunto su Messenger la crittografia end-to-end anche alle chiamate audio e video, già integrata da tempo nelle chat testuali. Nessun altro, incluso Facebook, proprietaria del servizio, può dunque leggere o ascoltare quanto condiviso, tranne che nel caso di segnalazioni per molestie da parte di un utente, in quel caso, possono essere prese dalla piattaforma contromisure per individuare un utilizzo improprio della piattaforma.

Messenger, Crittografia end-to-end e più controllo sui messaggi effimeri

La novità della crittografia end-to-end interessa solo le chiamate vocali e video tra singoli utenti, mentre restano escluse le chat di gruppo, anche testuali. La crittografia end-to-end, lo ricordiamo, garantisce che solo un utente e la persona con cui sta comunicando possono leggere o ascoltare ciò che viene inviato, e nessun altro. Questo perché i messaggi sono protetti da un lucchetto, di cui soltanto l’autore e il destinatario dei messaggi possiedono la chiave.

Su Messenger arrivano le chiamate crittografate

Tutto questo avviene automaticamente, non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione per proteggere i messaggi. “Dal 2016 offriamo la possibilità di proteggere le tue chat di testo individuali con la crittografia end-to-end”. Si legge in una nota sul sito ufficiale di Messenger. “Nell’ultimo anno, abbiamo assistito a un’impennata nell’uso di chiamate audio e video con oltre 150 milioni di videochiamate al giorno su Messenger. Così abbiamo pensato al modo migliore per consentire a chiunque di proteggere le proprie chiamate audio e video con questa stessa tecnologia”.

Il colosso dei social fondato da Mark Zuckerberg ha dichiarato che la funzione arriverà gradualmente nelle prossime settimane in tutto il mondo. Intanto, oltre alla crittografia, aggiorna anche l’opzione per i messaggi effimeri. Da oggi è infatti possibile controllare per quanto tempo qualcuno può vedere i messaggi inviati in una chat, prima che questi scompaiano, scegliendo quindi la durata di visione da cinque secondi a 24 ore.

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WhatsApp e Telegram: come registrarsi senza numero

Finalmente ecco la guida definitiva per registrarsi su WhatsApp e Telegram senza dover inserire il proprio numero di telefono. Sono 3 le possibili soluzioni.

Non tutti amano fornire il proprio numero di telefono personale. Forse preoccupati di diventare un possibile bersaglio di truffe o oggetto di continue chiamate dai Call Center. Ad ogni modo principalmente è una questione di privacy. Purtroppo però per poter utilizzare alcune applicazioni è obbligatorio inserire questa informazione al momento della registrazione. Oggi non più così e anche chi non ha utilizzato WhatsApp Telegram per questo motivo ora potrà tranquillamente farlo. Ecco la guida definitiva per registrarsi senza numero a queste due app di messaggistica istantanea.

Come registrarsi su WhatsApp e Telegram senza fornire il proprio numero di telefono

Sia WhatsApp che Telegram sono app che vanno a sostituire i vecchi messaggi di 165 caratteri introducendo anche nuove funzioni. Sebbene sono arrivati anche in Italia gli SMS 2.0 che daranno del filo da torcere a queste app, non tutti possono ancora utilizzare questa tecnologia.

WhatsApp e Telegram: come registrarsi senza numero

Quindi per potersi registrare su WhatsApp e Telegram era necessario fornire il proprio numero di telefono. Ora invece sarà solo un vecchio ricordo grazie a questa guida. Ecco le 3 soluzioni possibili.

  1. La prima soluzione, facile ed economica, è quella di attivare un numero temporaneo utile solo per ricevere i codici di conferma di WhatsApp e Telegram. In qualsiasi motore di ricerca, ad esempio Google, basta digitare “numero temporaneo” e affidarsi a uno dei servizi che compaiono tra i risultati. Ci vorrà un po’ di tempo per trovarne uno disponibile che non sia già stato utilizzato per questo scopo, ma con un po’ di pazienza e perseveranza ce la si può fare.
  2. Un’altra soluzione è quella di usare il numero di una vecchia SIM che sia ancora attiva. Non è necessario che ci sia del credito. Infatti questa procedura non costerà nulla. La sua funzione sarà solo quella di ricevere il codice di attivazione inviato da WhatsApp o da Telegram per confermare la registrazione.
  3. Infine, se le prime due si rivelassero impossibili da attuare si potrebbe attivare una nuova SIM. Attenzione però a scegliere uno degli operatori che offre un piano ricaricabile. Potrebbero essere utili per questo scopo le 3 offerte di Kena Mobile che al momento non prevedono né un contributo di attivazione né il costo per la SIM. In questo modo l’utente avrebbe a disposizione un numero solo ed esclusivamente da utilizzare per registrarsi a WhatsApp, Telegram o altri servizi per cui è obbligatorio fornire una numerazione telefonica.
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Telegram: videochiamate fino a 1000 partecipanti

L’app di messaggistica di proprietà dell’imprenditore russo Pavel Durov si aggiorna su Android e iOS con tante novità, molte delle quali relative ai video. Infatti non solo ora le videochiamate su Telegram possono spingersi fino a 1000 partecipanti, ampliandone così l’uso e il significato e rendendole strumenti per seguire assieme concerti o altri eventi, ma migliora anche la qualità dei videomessaggi, che ora potranno essere catturati con una risoluzione maggiore e visualizzati conseguentemente in uno spazio più ampio nelle chat: lo zoom, inoltre, sarà disponibile anche durante la registrazione. E non solo, perché sempre restando sui video adesso sarà possibile anche metterli in pausa o riprenderli dall’inizio.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

La nuova versione include numerosi miglioramenti per videomessaggi, fotocamera in-app, condivisione schermo e altre funzionalità. Con la precedente versione dell’app era possibile avviare videochiamate di gruppo con un massimo di 30 utenti. Ora su Telegram il numero è stato aumentato fino a 1000 partecipanti, ma solo 30 possono partecipare attivamente nelle videochiamate trasmettendo il loro video. Gli altri 970 possono solo seguire la videochiamata. L’azienda di Pavel Durov promette che questo limite verrà aumentato in futuro.

Novità più corpose per i videomessaggi. È stata incrementata la risoluzione video e gli utenti possono ingrandire il messaggio con un tocco. Quando sono in pausa è possibile andare avanti o indietro. Durante la registrazione con la fotocamera posteriore è possibile ingrandire l’immagine e aggiungere la musica che viene riprodotta in background.

Videochiamate: 1.000 spettatori e 30 partecipanti

Il lettore multimediale supporta ora le velocità di riproduzione video 0.5x, 1.5x e 2x (su Android anche per messaggi vocali e videomessaggi). Le videochiamate 1 a 1 supportano la condivisione dello schermo, mentre il suono del dispositivo è incluso in ogni videochiamata.

Altre novità sono l’autoeliminazione dei messaggi dopo un mese (oltre che dopo un giorno o una settimana), la riduzione della larghezza del pennello quando l’immagine viene ingrandita nell’editor, le animazioni nella schermata del codice di blocco, nuove animazioni per l’invio dei messaggi su Android e la nuova fotocamera in-app su iOS che sfrutta tutti i livelli di zoom del dispositivo.

Condivisione dello schermo e videomessaggi 2.0

Altri interventi sono costituiti dall’arrivo di una animazione diversa per la schermata di blocco in cui occorre inserire il pin, di nuove emoji animate, di animazioni inedite per l’invio degli sticker su Android, e di un’interfaccia modificata per la fotocamera in-app su iOS. Di seguito vi riportiamo il changelog fornito dall’applicazione stessa, una volta effettuato l’aggiornamento.

Videochiamate di gruppo 2.0: 

Le videochiamate di gruppo ora supportano fino a 1000 partecipanti per la parte video, oltre a un numero illimitato di partecipanti solo audio. 

• Per iniziare una videochiamata di gruppo, crea una chat vocale dal menu ⋮ nel profilo di qualsiasi gruppo di cui sei un amministratore, quindi attiva il video.

Velocità di riproduzione dei video: 

Tocca ⋯ nel lettore multimediale per selezionare la velocità di riproduzione 0,5, 1,5 o 2X mentre visualizzi un video.


Videomessaggi 2.0: 

Goditi la risoluzione più alta dei videomessaggi nelle tue chat. 

  • Tocca un videomessaggio per ingrandirlo. 
  • Riavvolgili e mandali avanti mentre sono in pausa.
  • Pizzica con le dita per ingrandire mentre registri un videomessaggio con la fotocamera posteriore. 
  • Continua a riprodurre la musica durante la loro registrazione.
  • Premi una volta il pulsante “messaggio vocale” per passare alla modalità video, quindi tieni premuto per registrare e rilascia per inviare.

Animazioni per l’invio di messaggi: 

Invia messaggi con animazioni migliorate – il tuo testo inserito si trasforma dolcemente nella bolla del messaggio mentre vola nella chat.

Aggiunta di timestamp

Timestamp: 

Aggiungi dei timestamp come ‘0:45’ alle didascalie dei video e alle risposte per creare automaticamente dei collegamenti che riproducono il video da quel momento specifico. 

• Se la didascalia di un video include un timestamp, tienilo premuto per copiare un collegamento a quel momento esatto.

Condivisione dello schermo con il suono: 

Condividi il tuo schermo nelle videochiamate 1 a 1, così come nelle videochiamate di gruppo. 

• L’audio del tuo dispositivo è incluso durante la condivisione dello schermo in qualsiasi videochiamata. 

• Scorri a destra o a sinistra per selezionare una sorgente video quando accendi la tua videocamera in qualsiasi videochiamata.

e altro: 

Abilita la cancellazione automatica nelle tue chat per rimuovere i messaggi dopo 1 mese (anche 1 giorno o 1 settimana). 

• Disegna facilmente piccoli dettagli nell’editor dei media – il pennello ora diventa più piccolo quando ingrandisci l’immagine.

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WhatsApp: video e foto scompaiono dopo la visualizzazione

WhatsApp sta testando una nuova funzione: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione.

Ne avevamo già parlato, WhatsApp ha già introdotto da tempo i messaggi effimeri, ovvero quelli che si cancellano automaticamente dopo un determinato lasso di tempo. E adesso i beta tester dell’app su Android hanno iniziato a provare la modalità View Once (Visualizza una volta), che cancella foto e video subito dopo la loro visualizzazione. Stando a quanto riferito da WABetaInfo, ci sarà un pulsante dedicato alla funzione a forma di timer.

Da non confondere quindi con i messaggi che scompaiono succitati, che Whatsapp elimina entro sette giorni. Le foto e i video inviati utilizzando la modalità Visualizza una volta sono monouso – e svaniscono dopo la loro chiusura. La persona che li ha inviati riceverà una notifica una volta che i file multimediali sono stati visualizzati. Nonostante la nuova modalità in fase di test sia uno strumento interessante per tutelare ulteriormente la privacy, ci sono alcune cose che non quadrano.

Privacy

Come specificato da WABetaInfo, disabilitare le conferme di lettura non impedirà agli altri di essere avvisati se il messaggio monouso viene aperto (ma chi ha le conferme di lettura disabilitate non riceverà notifiche nel momento in cui il messaggio inviato sarà letto). Nei gruppi, gli utenti saranno in grado di vedere quando gli altri membri hanno aperto i file effimeri anche avendo disabilitato le conferme di lettura. Inoltre, non c’è nulla che impedisca alle persone di fare uno screenshot di un messaggio View Once senza l’utente che lo ha inviato lo sappia.

WhatsApp: video e foto che scompaiono dopo la visualizzazione

Conversazioni più “intime”

Secondo quanto riferito, i possessori di dispositivi iOS otterranno la nuova modalità in un secondo momento. Facebook ha annunciato la funzione a giugno, sulla scia del suo aggiornamento delle politiche sulla privacy di WhatsApp (ha fatto marcia indietro sulla sua decisione di limitare le funzionalità della chat verde a coloro che accettano le modifiche). La società ha descritto la messaggistica effimera come un modo per incoraggiare conversazioni più autentiche e intime.

WhatsApp: come verificare la disponibilità della funzione View Once


Se volete verificare se siete tra coloro che hanno già ricevuto la nuova funzione c’è un modo per poterlo fare. Aggiornate WhatsApp all’ultima versione disponibile, dopodiché quando condividerete una foto o un video con una chat, accanto al tasto invio potrete vedere un piccolo “1” con un timer intorno. Selezionando quel nuovo pulsante attiverete la funzione View Once.

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10 app di controllo parentale per una maggiore sicurezza

Nativi digitali per eccellenza, spesso i più piccoli sanno usare pc, smartphone e tablet meglio degli adulti e proprio per questo è necessario proteggerli dalle insidie del web. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Internet@Minori, nato nel 2014 proprio per vigilare sul rapporto tra nuovi media e minorenni, all’età di 12-13 anni, otto bambini su dieci navigano regolarmente su internet e nel 57% dei casi lo fanno senza il controllo dei genitori. I rischi di imbattersi in contenuti inappropriati, violenti, illegali e pericolosi per la salute (è il caso, ad esempio, di siti che promuovono disturbi alimentari, come come anoressia e bulimia), aumentano vertiginosamente. Mantenere i più piccoli al sicuro con app di controllo parentale per una maggiore sicurezza è quindi la soluzione migliore.

app di controllo parentale per una maggiore sicurezza

Un’opzione è impedire ai tuoi figli di accedere a uno smartphone o a qualsiasi forma di tecnologia del tutto
Se vuoi dare ai tuoi figli un accesso alla tecnologia sufficiente per usarne solo le parti buone e lasciare quelle cattive, le app per il controllo parentale sono qualcosa che verrebbe in tuo soccorso. Le app per il controllo parentale sono semplici app per smartphone che puoi installare sui tuoi dispositivi. Queste app limiterebbero contenuti specifici in modo che i tuoi figli non ne vengano esposti.

In questo articolo segnaliamo 10 app di controllo parentale per una maggiore sicurezza che potrebbero fare al tuo caso

Qustodio

Qustodio

Tiene traccia di tutto ciò che tuo figlio fa sul suo smartphone. Funziona anche su Kindle nel caso in cui stavi cercando un’app del genere. 
Questa app ha un pulsante antipanico integrato, che tuo figlio può usare se si trova in una situazione in cui ha bisogno del tuo aiuto. 
Quindi puoi chiamarla un’app a doppio scopo.

FamiSafe

Famisafe

FamiSafe è un’app di controllo parentale piuttosto popolare perché questa app ti consente di sfogliare la cronologia dello smartphone di tuo figlio. Puoi controllare cosa hanno visitato tutti i siti Web e quanto tempo hanno trascorso su ciascuno di essi. 
Un’altra caratteristica utile di questa app è che puoi impostare gli orari in cui tuo figlio non può usare il telefono.
Se non vuoi che i tuoi figli usino il suo telefono durante le ore di sonno, è sufficiente configurarlo nell’app e sei a posto.

ClevGuard

Risultato immagini per ClevGuard
Risultato immagini per ClevGuard

Disponibile per Android, iPhone, iCloud e Whatsapp, ClevGuard ti aiuta a tenere traccia delle attività online, dei file, delle chat e persino dell’archiviazione dei tuoi figli. Questo servizio non solo può aiutarti a tenere sotto controllo i tuoi figli, ma anche il tuo rapporto con la tua dolce metà per tenere lontani tutti i dubbi. Da non dimenticare, è utile anche per la privacy e la sicurezza dell’azienda. ClevGuard è disponibile in oltre 200 paesi e ha più di 400.000 utenti registrati. È stato descritto più volte in alcune delle più grandi fonti online, tra cui XDAdevelopers.

Bark

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Questa app consentirebbe di monitorare fino a 24 social network senza molto intervento da parte tua. Il più delle volte, i genitori sono preoccupati per il tipo di social network a cui stanno accedendo i loro figli. L’app ha algoritmi integrati che continuano a monitorare l’attività del bambino. L’app ti invia avvisi quando tentano di accedere a qualcosa che non dovrebbero fare.

OurPact

Risultato immagini per OurPact app

OurPact filtrerebbe il contenuto a cui tuo figlio accede. Se desideri bloccare un’app o un sito Web sul telefono di tuo figlio, puoi configurarlo rapidamente. Inoltre, questa app ha una funzione di tracciamento della posizione che ti manterrà aggiornato sulla posizione di tuo figlio.
Inoltre, c’è un’opzione per impostare il tempo concesso per lo schermo.

WebWatcher

Risultato immagini per WebWatcher  app

WebWatcher guarda tutto, comprese le chiamate, effettuate e ricevute, i messaggi inviati e ricevuti, l’utilizzo dei social media, le attività GPS e molto altro. Anche se tuo figlio ha inviato un messaggio e lo ha cancellato, questa app sarebbe in grado di informarti. Puoi connetterti all’app da remoto e ricevere avvisi quando viene rilevata un’attività rischiosa.

NextDNS

Con circa 28 posizioni server in tutto il mondo e un molte recensioni entusiastiche, NextDNS potrebbe essere l’opzione che stavi cercando per la sicurezza di tuo figlio. È realizzato con la forte intenzione di proteggere tuo figlio dall’accesso accidentale a contenuti per adulti e altre fonti dannose.

Risultato immagini per NextDns  app
  • Blocca i siti Web che promuovono pornografia, violenza o imprecazioni
  • Possibilità di bloccare i siti Web scelti come Tinder o Fortnite
  • Blocca annunci inappropriati e fonti dannose e dannose
  • Ti impedisce di accedere a siti Web di phishing
  • Segnalazione dettagliata del tuo comportamento su Internet

AdGuard

Risultato immagini per AdGuard  app

Scelto da aziende come Forbes, USA Today e The Guardian, AdGuard è probabilmente il blocco degli annunci più avanzato al mondo disponibile. E non sto solo dicendo che le loro caratteristiche parlano totalmente per questo. Si prende cura delle tue abitudini di navigazione sul web e ti protegge da un sacco di brutti casi.

Alcune delle migliori caratteristiche includono:

  • Protezione da attacchi malware e trucchi di phishing
  • Blocca permanentemente annunci come popup e banner.
  • Protegge la tua privacy proteggendo i tuoi dati
  • Impedisce ai tuoi figli di accedere a fonti inappropriate
  • Limita la visita a siti Web che sembrano sospetti
  • Estensione di Google Chrome per la sicurezza del browser

Puoi scaricare il software per Android, IOS, Windows e Mac.

ScreenTime

Non solo questa app tiene traccia del tempo trascorso dal bambino su ciascuna app individualmente, ma ha anche il potere di interrompere tutte le attività dello smartphone in un colpo.

Risultato immagini per ScreenTime   app

Una caratteristica fantastica di questa app è che puoi impostare un’attività per tuo figlio e poi premiarlo con un po’ di tempo extra sullo schermo. Sarebbe un ottimo modo per fargli completare i compiti senza distrazioni e poi lasciarlo giocare un round aggiuntivo del suo gioco preferito.

Locategy

Locategy

Locategy sarebbe la soluzione migliore quando hai bisogno di un meccanismo che non blocchi completamente alcune app dal telefono di tuo figlio ma possa controllare per quanto tempo possono utilizzare quelle app. Ad esempio, non vorresti che tuo figlio trascorresse troppo tempo su Facebook. Con questa app puoi accedere alla posizione di tuo figlio in tempo reale.
Inoltre, puoi accedere alla posizione di un bambino negli ultimi quattro giorni. Questo lo rende un’ottima app per i genitori che non vogliono controllare l’attività dei propri figli quotidianamente ma vorrebbero farlo ogni 3-4 giorni.

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Green Pass: attenzione a condividere il QR online

Molti utenti pubblicano sui social network le foto dell’avvenuta vaccinazione. Da qualche ora è iniziata anche la condivisione del codice QR associato al Certificato Verde (Green Pass), senza porre attenzione sul rischio di tale scelta.

Codice QR sui social: rischio elevato

Molte persone hanno l’irrefrenabile desiderio di condividere online la loro vita privata, ignorando le conseguenze. L’avv. Guido Scorsa ha notato che diversi utenti hanno già esibito “trionfalmente” sui social il codice QR del Certificato Verde. Oltre al nome e alla data di nascita (informazioni già disponibili online), ci sono altri dati sensibili, come tipo di vaccino, numero dosi e data di vaccinazione, ma soprattutto viene svelato se e quando è stato fatto un tampone o se e quando l’utente ha avuto il virus.

Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, ha spiegato senza mezzi i termini che si tratta di una pessima idea. “Quel QR-code è una miniera di dati personali invisibili a occhio nudo ma leggibili da chiunque avesse voglia di farsi i fatti nostri. Chi siamo, se e quando ci siamo vaccinati, quante dosi abbiamo fatto, il tipo di vaccino, se abbiamo avuto il Covid e quando, se abbiamo fatto un tampone, quando e il suo esito e tanto di più”.

Insomma, si rischia di lasciare “in giro per il web una scia di propri dati personali per di più sanitari che chiunque potrebbe utilizzare per finalità malevole”. Non solo: “Questa prassi – ha detto Scorza – potrebbe facilitare la circolazione di QR-Code falsi che frustrerebbero l’obiettivo circolazione sicura perseguito con i green pass”.

Falsi “Green Pass” a 150 dollari

Il codice QR viene letto attraverso l’app VerificaC19 dagli operatori autorizzati, come forze dell’ordine e i titolari di hotel, ristoranti o altre strutture in cui è possibile accedere solo esibendo il green pass. Ma l’app verifica solo se il certificato verde è valido. Tutte le altre informazioni non vengono lette né conservate.

Scorza avverte che i dati sanitari potrebbero essere utilizzati per varie forme di discriminazione oppure per truffe mirate e attività di profilazione commerciale. Inoltre la pubblicazione del codice QR potrebbe facilitare la circolazione di green pass falsi. Se proprio non si resiste alla tentazione è meglio comunicare a tutti la notizia, senza condividere immagini.

Nei canali riservati di Telegram e sul mercato nero della Rete si moltiplicano le offerte di documenti fasulli per aggirare le normative anti Covid. E i pirati si vantano: “Abbiamo bucato l’anagrafe europea”. Con 150 dollari pagabili in criptovaluta, e dai 3 ai 5 giorni di attesa, ti forniscono un Green Pass con lo stemma dell’Unione Europea, il nominativo e pure il Qr Code. Che poi funzioni davvero al momento del vaglio con l’app di verifica è tutto da vedere.

Qr code Green Pass
Qr code

Le truffe sul “Green pass”

Sul ‘Green pass’ è intervenuta anche l’associazione dei consumatori Consumerismo No Profit, che ha denunciato come in questi giorni numerosi cittadini abbiano ricevuto messaggi WhatsApp ed email che invitano a scaricare il documento attraverso un apposito link.

“Si tratta tuttavia di una truffa che rientra nel cosiddetto Phishing” spiegano da Consumerismo. Chi accede al link potrebbe ritrovarsi abbonato a servizi non richiesti che prosciugano il credito telefonico, o cedere a cyber-criminali informazioni personali, come numero di carta di credito, dati bancari. Insomma è meglio fare attenzione e ricordarsi che il ‘Green pass’ può essere scaricato solo attraverso questi canali:

Canali digitali

  • Tramite il sito dedicato
  • Tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico
  • Tramite App IO e IMMUNI

Canali ordinari

  • Con l’aiuto di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie.
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