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Trucchi di WhatsApp che non sapevi

In questo articolo ti sveleremo dei trucchi di WhatsApp che non sapevi.

La popolarità del WhatsApp sta crescendo incessantemente, e di conseguenza, ci sono numerosi consigli e trucchi.

Utilizzando questi utili e nonché meravigliosi consigli/trucchi, si possono stupire gli amici. In questo articolo ti faremo vedere consigli e trucchi di WhatsApp.

Ora vedremo insieme consigli e trucchi utili

1 Mantenere la tua chat segreta, usando Locker

E’ possibile anche mantenere le tue chat occulte e al sicuro da hacker o da utenti indesiderati. Poiché non sono necessarie credenziali di accesso per questa app, chiunque potrebbe aprire il tuo account sul suo PC o sullo smartphone. La soluzione migliore per questo rischio è quella di installare WhatsApp Lock, ossia il Blocco WhatsApp. Il miglior trucco per mantenere le chat di WhatsApp sempre protette. WhatsApp Lock mantiene la tua chat segreta con un PIN a 4 cifre.

PASSAGGI:

  1. Scarica ed installa WhatsApp Lock da Google play store.
  2. Dopo di che, apparirà una schermata che indica di “Inserire il tuo PIN“.
  3. Inserisci un codice PIN a 4 cifre di tua scelta, e poi nella schermata successiva, è necessario attivare utilizzando il dispositivo di scorrimento nella parte inferiore.
  4. Dopo ciò, vedrai l’opzione “Autolock Time“. Utilizzando questa opzione, sarai in grado di impostare un timer per l’auto-blocco WhatsApp utilizzando la password. È possibile impostare il tempo massimo di 15 minuti.
  5. È possibile anche modificare il PIN ogni volta che lo si desidera
whatsapp

2 Ripristinare le Chat Eliminate

Hai perso i tuoi messaggi? Non sai come fare? ecco questo trucco ti aiuterà di recuperare o di ripristinare i messaggi eliminati. E’ possibile recuperare tutti i messaggi importanti che vengono persi per una qualsiasi ragione.

PASSAGGI:

WhatsApp salva tutte le tue chat nella SD card del tuo telefono.

  1. Vai alla scheda SD > WhatsApp > Database. Qui troverai il file msgstore.db.crypt, che contiene tutti i messaggi che vengono inviati e ricevuti in un giorno. La stessa cartella msgstore-yyyy..dd..db.crypt, troverai un altro file contenente i messaggi che vengono inviati e ricevuti negli ultimi 7 giorni.
  2. Apri questi file utilizzando qualsiasi editor di testo.

Ora puoi leggere tutti i tuoi messaggi su Whatsapp.

3 Avere Più Account WhatsApp su un Unico Dispositivo

Fra i diversi WhatsApp suggerimenti e trucchi, questo è fantastico.

Con l’aiuto di questo trucco, è possibile utilizzare due account WhatsApp su un unico dispositivo. È possibile farlo con l’aiuto di un’app, che si chiama Ogwhatsapp.

Con l’aiuto di questa App, utilizzare più account di WhatsApp sul telefono Android è un gioco.

app

4 Pianificare i Messaggi sulle chat

Ora, è possibile pianificare messaggi WhatsApp sul tuo smartphone Android. Ciò significa che inoltre è possibile pianificare un messaggio impostando il tempo per farlo.

PASSAGGI:

  1. Scarica e installa l’App WhatsApp Scheduling sul tuo smartphone Android.
  2. Dopo l’installazione, apri l’app e ti verrà chiesta l’autorizzazione per l’ulteriore processo di Superutente. Concedi l’autorizzazione.
  3. Fai clic sull’icona che appare davanti ai messaggi in sospeso e quindi scegli i “Contatti” per i quali si desidera pianificare il messaggio. Può essere un singolo contatto o un gruppo.
  4. Digita il tuo messaggio e imposta il tempo di programmazione.
  5. Fai clic su Aggiungi e il tuo messaggio verrà impostato nella scheda messaggi in sospeso e verrà inviato all’ora pianificata.
Whatsapp

5 Usare WhatsApp su Tablet

Questo è grande una funzione di WhatsApp per l’utente di iPad o iPod Touch e per l’utente Android.

PASSAGGI:

  1. Solo per tablet Android che usano il Wi-Fi, scaricare il file apk in primo luogo per WhatsApp.
  2. Ora abilitare il sideload delle app da > Impostazioni > Sicurezza e quindi attivare/disattivare l’opzione da Fonti Sconosciute mettendo su ON.
  3. Installare l’app WhatsApp sul tuo tablet e quindi avviare l’app.
  4. Inserire il tuo numero di telefono attivo per il codice di verifica.
  5. Una volta ricevuto il codice di verifica, inseriscilo sul tuo tablet e WhatsApp inizierà a lavorare come al solito
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Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

Se il vostro smartphone vi mostra il messaggio “Spazio insufficiente” noi vi spieghiamo come risolvere il problema una volta per tutte.

Dopo un periodo più o meno lungo di utilizzo è probabile, soprattutto se non avete preso nessuna precauzione, che vi compaia questo messaggio sul vostro smartphone: “Spazio insufficiente”. In questo articolo vi faremo vedere come risolvere il problema della memoria insufficiente su smartphone.

Quando vi compare un messaggio di questo tipo lo smartphone, nota che la memoria interna sta per terminare e vi avvisa che potrebbe essere insufficiente. Non è questo un messaggio che si può ignorare, poiché quando lo spazio diventa insufficiente tutto le operazioni che svolgete subiscono un rallentamento, mentre alcune non potranno neanche essere svolte. Stiamo parlando di scattare  foto o video oppure di scaricare un video o una foto da whatsapp.

Molto spesso il messaggio “Spazio insufficiente” compare proprio a causa di foto e video. Già, perchè tra quelle fatti dalla nostra fotocamera e quelli che ci vengono inviati su whatsapp (che ovviamente vengono salvati sul telefono) non ci vuole troppo a riempire la memoria. In seconda posizione poi, ci sono le applicazioni, alcune non le utilizziamo ormai da mesi perchè non ci servono più, altre non ci ricordiamo neanche di averle installate. Ecco quindi che per liberare spazio dal nostro smartphone agiremo sui seguenti tre punti:

  • Foto, video e altri file multimediali;
  • Rimozione applicazioni inutili;
  • Eliminzione conversazioni Whatsapp.

Memoria insufficiente: come fare con foto e video?

Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

Certamente non siete giunti fin qui per sentirvi dire di eliminare foto e video dallo smartphone per risolvere il problema dello spazio insufficiente! A quello avevate sicuramente già pensato voi e sicuramente avrete scartato questa opzione perchè le foto e i video vi servono e volete conservarli. Daccordo, ma allora esiste una bacchetta magica che aumenta lo spazio e lascia lì tutti i nostri media? Diciamo di si, questo è quello che vi proponiamo di fare:

  1. Per prima cosa fate una cernita, eliminando tutte le foto e i video che non servono più;
  2. Collegate lo smartphone al pc e scaricate tutte le foto e i video.
  3. Crea un account Google e utilizza Google Drive per condividere tutte le foto.

A questo punto, ti basterà accedere a Google Drive dal tuo smartphone e tutte le tue foto e i tuoi video saranno li. Be, se non è una magia questa poco ci manca, perché già solo con questa operazione avremo recuperato tantissima memoria, sicuramente abbastanza da risolvere il problema dello spazio insufficiente ed avremo ancora a disposizione sul nostro smartphone tutte le nostre foto e i nostri video.

Rimozione delle applicazioni inutili

Questa seconda fase è molto più semplice da mettere in pratica rispetto alla prima. Basta andare su “Impostazioni“, scegliere la scheda “Generale” (solitamente in alto a destra) e infine “Gestione applicazioni“. Scorrete tutte le applicazioni installate sul vostro smartphone Samsung e quando ne trovate una da eliminare, cliccateci sopra e premete il pulsante “Disinstalla” in alto a destra.

Eliminare le conversazioni Whatsapp

L’ultimo passaggio da compiere per risolvere il problema dello spazio insufficiente del vostro smartphone consiste nell’eliminare le conversazioni WhatsApp. Per fare ciò, aprite l’applicazione WhatsApp ed entrate nella chat che volete eliminare. Quindi selezionate i tre pallini disposti in verticale in alto a destra e dal menù che si apre scegliete “Altro“.  Ecco dunque che vi comparirà un nuovo menù, la cui prima voce è “Cancella chat“.

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Il metaverso di Zuckerberg

Il metaverso di Zuckerberg cambierà davvero tutto? Facebook vuole costruire un universo in realtà virtuale in cui tutti viviamo e lavoriamo. Ecco cosa sta per succedere con il metaverso di Zuckerberg.

Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha fatto notizia ultimamente parlando del metaverso. Zuckerberg afferma che è il futuro di Facebook e di Internet. È così convinto di questo progetto che intende assumere 10.000 lavoratori europei per lavorarci e persino cambiare il nome della sua azienda da Facebook a un marchio correlato al metaverso. Vivremo e lavoreremo tutti nel metaverso di Facebook?

Cos’è il metaverso?

L’autore Neal Stephenson ha coniato la parola metaverso per il suo romanzo di fantascienza del 1992 Snow Crash. Nel suo racconto, il metaverso è una versione di realtà virtuale di Internet, in cui esiste un universo alternativo in uno spazio VR condiviso utilizzando concetti del mondo reale come strade, edifici, stanze e oggetti di uso quotidiano. Le persone si muovono in questo universo come avatar, rappresentazioni 3D che possono interagire con altre persone e con entità simili ad avatar che sono in realtà agenti software.

Il metaverso è stato un caposaldo della narrativa cyberpunk dagli anni ’80, da Burning Chrome e Neuromancer di William Gibson a Ready Player One di Ernest Cline, che è stato trasformato in un lungometraggio da Steven SpielbergThe Matrix stesso è un metaverso.

matrix meta

Il concetto letterario del metaverso è universalmente distopico, rappresentando una sorta di capitalismo totalitario in cui le persone sono costrette a vivere gran parte della loro vita in un mondo falso di proprietà di una potentissima società. Ad esempio, nel libro di Cline, tutti sono così investiti in un metaverso chiamato OASIS (dove le persone non solo giocano, ma vanno anche a scuola, lavorano e pagano le tasse) che il mondo reale declina nello squallore dall’abbandono. Il metaverso della finzione è cattivo. Allora perché Zuckerberg pensa che il suo sia buono?

Perché Zuckerberg vuole il suo metaverso?

Innanzitutto, iniziamo con le basi: se c’è un metaverso, non sarà quello di Zuckerberg. E se Zuckerberg costruisce un universo virtuale, non sarà il metaverso. In altre parole, l’unico modo possibile (ma improbabile) per finire con un unico spazio virtuale globale e universale è se Internet o il web in qualche modo evolvono tutte le parti virtuali che consentono agli utenti di interagire con tutti i servizi web e tra di loro in spazi 3D di realtà virtuale.

In realtà, il metaverso di Facebook dovrebbe davvero essere chiamato “Zuckerverso” perché è la visione e il progetto preferito del CEO dell’azienda. È il sogno di un introverso imbranato con le persone che vuole indossare un visore VR tutto il giorno, prendere la “pillola blu” e vivere in Matrix. Ma non è quello che vorranno le persone reali. Non è il futuro di Internet.

Zuckerberg

Quello che è certo è che avremo molti spazi, mondi e piattaforme virtuali online, probabilmente migliaia. Che non serviranno solo per giocare, ma anche per lavorare e per fungere da gigantesco social network. Come con lo stesso Facebook, il metaverso di Zuckerberg sarà un giardino recintato per una minoranza di persone, non l’unico vero metaverso per tutte le persone. Anche oggi, solo per utilizzare il visore Oculus Quest di Facebook è necessario un account Facebook. Una piattaforma aperta non è nel DNA di Facebook.

Mondo Virtuale

Allora perché Zuckerberg punta così tanto sull’idea del metaverso? Penso che ci siano cinque ragioni.

  • Il concetto di un mondo virtuale condiviso è in circolazione da decenni e interessa migliaia di aziende e università. Sostenendolo pubblicamente con così tanta forza, Zuckerberg spera di diventarne una sorta di leader.
  • Zuckerberg sa che per far evolvere i social network e l’interazione nel regno virtuale, deve cambiare la sua azienda. Grandi mosse, grandi annunci e grandi investimenti riorientano un mondo di dipendenti, partner, investitori e utenti per la transizione.
  • Zuckerberg e Facebook sanno che i social network così come esistono ora verranno sostituiti. Proprio come Facebook ha sostituito MySpace, che ha sostituito AOL, che ha sostituito CompuServ, che ha sostituito i sistemi BBS, nessuna azienda che domina un tipo di piattaforma social è mai riuscita a dominare il successivo. Facebook vuole essere il primo a dominare due generazioni di social network online.
  • FUD (paura, incertezza e dubbio). Ha senso investire così pesantemente negli spazi virtuali per spaventare l’interesse degli investimenti nelle startup che cercano di fare la stessa cosa.
  • Se l’ossessione pubblica di Zuckerberg ha uno scopo, è per evidenziare per tutti noi che sta arrivando un futuro di realtà virtuale/realtà aumentata che avrà un impatto massiccio sul funzionamento del business.

Perché l’Appleverso batte lo Zuckerverso

Centinaia di startup stanno lavorando duramente per costruire gli spazi virtuali del futuro, sviluppando visori e occhiali, grafica avanzata, strumenti di modellazione, strumenti di rete e altro ancora. E anche Apple è impegnata in tutto ciò. La differenza è che Facebook vuole un universo virtuale alternativo; Apple vuole aggiungere il virtuale all’universo reale.

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato pubblicamente che l’AR è “la prossima grande novità”, “superiore alla realtà virtuale”, “una grande idea, come lo smartphone” e vede le principali applicazioni per l’AR in ambiti come “l’istruzione, il mercato consumer, l’intrattenimento, lo sport. Lo vedo in ogni attività di cui so qualcosa”.

Entrambe le società stanno scommettendo molto su visioni opposte: sarà la realtà virtuale o quella aumentata a dominare? Lo Zuckerverse o l’Appleverse? Apple ha centinaia di brevetti e sta investendo miliardi di dollari nello sviluppo delle piattaforme hardware e software per gli spazi virtuali di domani. L’azienda ha progettato e costruito più prototipi, alcuni con specifiche sorprendenti, come due display 8K, lidar e una serie di fotocamere e sensori biometrici.

Il fatto interessante e unico di Apple è che inizialmente intende utilizzare gli occhiali VR per le applicazioni AR. L’utente vedrà un video in tempo reale del mondo reale con oggetti virtuali inseriti in quel video. Secondo quanto riferito, Apple sta anche lavorando su occhiali AR che sembrano normali occhiali e possono essere indossati tutto il giorno e tutti i giorni anche con lenti graduate.

apple

Le tempistiche

La tempistica approssimativa per questi prodotti è di due anni per gli occhiali VR, cinque anni o più per gli occhiali AR. L’iniziativa più rivoluzionaria nei brevetti di Apple è un concetto chiamato Bionic Virtual Meeting Room. In poche parole, il concept integra hardware e software per avere incontri con altre persone in un contesto virtuale. Nello specifico, le persone sono rappresentate come avatar, che trasmettono le espressioni facciali, i movimenti della bocca, il linguaggio del corpo, l’inclinazione della testa e altri gesti in tempo reale. Proprio come i Memoji di Apple, ma in 3D con un’interazione spaziale razionale.

Ciò significa che gli avatar possono vedere altri avatar, con i relativi movimenti, interagire in tempo reale. Possono stabilire un contatto visivo, indicare, fare gesti, parlare e camminare. Sembra un videogioco sparatutto in prima persona. Le differenze sono il 3D, l’ID biometrico (molto importante per le riunioni di lavoro), la mappatura completa dei gesti in tempo reale della parte superiore del corpo e la mappatura del viso in tempo reale e la mappatura di stanze e oggetti. I numerosi brevetti di Apple descrivono anche una serie di sensori biometrici per rilevare le emozioni, che si rifletterebbero sottilmente nell’espressione facciale.

Avatar: una versione di noi

Nei videogiochi, appariamo come un personaggio virtuale, un burattino stupido. Nella tecnologia per riunioni di Apple, appariremo come una versione di noi stessi ottimizzata per la comunicazione verbale e non verbale e anche per la collaborazione in tempo reale. In altre parole, il nostro avatar sarà profondamente connesso al “vero noi”: ogni movimento ed emozione sarà espresso dal nostro avatar.

Un’altra grande differenza è che Apple immagina che gli utenti dei suoi occhiali AR vedano gli avatar non in uno spazio VR, ma come ologrammi che appaiono nello spazio fisico reale. La tecnologia Bionic Meeting Room di Apple è il social networking tramite avatar. Apple ha brevetti migliori, tecnologia migliore, migliori capacità di progettazione, strumenti di sviluppo migliori e più fiducia tra la sua base di utenti.

La tecnologia per riunioni virtuali di Apple è pronta a sostituire:

  • Social network
  • Videoconferenze
  • Viaggio di lavoro
  • Conferenze professionali

È probabile che gli incontri futuri si svolgeranno sostanzialmente tramite avatar. Ciò vale per incontri individuali con fornitori, chiamate di vendita, riunioni delle risorse umane con dipendenti, conferenze professionali e altri tipi di riunioni ed è probabile che il vantaggio per Apple sarà quello di un’esperienza relativamente fluida, sicura e di alta qualità.

Il metaverso di Zuckerberg

Tra un decennio la nostra vita e il nostro lavoro saranno enormemente trasformati sia dalla realtà virtuale che dall’AR. Faremo un salto negli spazi VR per fare cose specifiche di volta in volta. Ma vivremo in AR tutto il giorno o almeno avremo oggetti virtuali, dati, contenuti e interazioni sociali basate su avatar che possono essere evocati istantaneamente attraverso gli occhiali che indossiamo comunque.

In altre parole, la visione di Zuckerberg di vivere in realtà virtuale è (come ci hanno avvertito gli scrittori di fantascienza) un incubo distopico. Tuttavia, la realtà virtuale giocherà un ruolo enorme. In effetti, sta già accadendo.

In che modo le numerose piattaforme virtuali avranno un impatto sul business

Gli spazi virtuali andranno ben oltre le sale riunioni. Comprenderanno showroom, centri commerciali, stadi e fabbriche virtuali. Nvidia Omniverse è uno dei primi sforzi mirato a simulare ambienti del mondo reale per la collaborazione e l’ottimizzazione. Un cliente, BMW, ha utilizzato Omniverse per creare repliche esatte di tutte le sue fabbriche, dove può testare le modifiche a tutti gli aspetti dell’operazione in una simulazione interattiva. I video di questo progetto sono incredibili.

Nvida mostra la strada per il futuro della realtà virtuale aziendale. Ma di fatto sono un’applicazione e una piattaforma di sviluppo potenti ma isolate, non un universo o un metaverso. Migliaia di aziende stanno costruendo tutte le parti costitutive per questo tipo di potente applicazione aziendale per la realtà virtuale. La VR sarà utilizzata per la pubblicità e il marketing sperimentale. I negozi venderanno oggetti e abbigliamento sia reali che virtuali.

Il futuro della realtà virtuale è sorprendente. Ma la realtà virtuale sarà sempre disponibile come migliaia di applicazioni che scegliamo al volo e utilizziamo temporaneamente. Nonostante la visione di Zuckerberg, nessuno rimarrà in VR tutto il giorno tranne una minoranza di giocatori dipendenti e ossessionati. La realtà aumentata sarà il posto in cui vivremo e sostituirà gli smartphone come piattaforma quotidiana. Scommettiamo?

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Come usare Instagram da desktop

Usare Instagram da desktop adesso è possibile, finalmente.

Finalmente è possibile usare Instagram da desktop. Da ieri è possibile, per tutti, caricare immagini e video dal proprio computer. Una modalità a lungo attesa che fa felici, in particolare, tutti coloro che con Instagram ci lavorano.

La novità

La notizia dell’uscita di Instagram versione desktop ha fatto andare in visibilio (immaginiamo sia proprio così) tutti i professionisti e coloro, come ad esempio le varie agenzie di comunicazione, che usano lo strumento in maniera assidua.

La possibilità di usare Instagram in versione desktop è stata molto richiesta in questi anni. Richiesta che è tardata molto ad arrivare. Utilizzabile finalmente dopo una fase di test, iniziata proprio a giugno di quest’anno, adesso è disponibile per tutti gli utenti iscritti.

Ovviamente tutti coloro che usano Instagram versione mobile saranno poco interessati alla notizia, ma per tutti quelli che per motivi di lavoro ne fanno largo uso, saranno ora ben lieti di poter usare il famoso social di proprietà di Zuckerberg direttamente da pc.

E cosa si potrà fare?

Tutto, o quasi tutto. Di sicuro, quelle operazioni che di solito accompagnano la condivisione di un contenuto: quindi video e/o immagini.

Come usare Instagram da desktop

In pratica, accedendo a Instagram da desktop, dalla home, noterete in alto a destra che tra l’icona dei messaggi e quella di Esplora si trova quella con il simbolo “+”, con la dicitura “Ora puoi creare e condividere post direttamente dal tuo computer“. Una volta cliccato sull’icona compare una finestra all’interno della quale è possibile trascinare l’immagine o il video che serve per il vostro contenuto, oppure cliccare su “Seleziona da computer” e scegliere, appunto, l’immagine o video utile per la vostra condivisione.

Insomma, da oggi lavorare su Instagram sarà sicuramente più facile. E se vi state chiedendo, legittimamente, se cambia qualcosa nelle dimensioni delle immagini da condividere da desktop, la risposta è no: il formato a cui fare riferimento anche in questo caso resta sempre quello 1080 x 1080px.

Oltre a questa novità, Instagram sta per rilasciare anche altre funzionalità come “Collabs”, ossia la possibilità data a due account diversi di autorizzare un post o un Reel. E sempre a proposito di Reel, ci sono nuove opzioni come “Superbeat”, per dare più movimento musicale al contenuto e anche “Dynamic 3D Lyrics”, per dare nuovi effetti ai testi che si usano all’interno dei Reel.

Come scaricarlo sul pc

Per potere usufruire della versione desktop di Instagram, bisogna scaricarlo dallo store di Microsoft come in figura.

Come usare Instagram desktop

Digitare Instagram nella barra della ricerca dello store di Microsoft.

Instagram store microsoft

Cliccare su Installa.

installa Instagram desktop

Una volta finito il download avvialo.

attendi installazione Instagram desktop

Ed eccolo qua! Siamo pronti per poter usare Instagram da desktop!

Instagram desktop

Buon divertimento e al prossimo articolo!

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WhatsApp: ultimo accesso nascosto

Presto sarà possibile su WhatsApp nascondere l’orario dell’ultimo accesso a contatti specifici: una funzionalità richiesta da molti, a tutela della privacy.

Il team al lavoro su WhatsApp sembra aver focalizzato il punto sul tema della privacy. Le migliorie infatti riguardano decisamente questo aspetto, rispondendo alle richieste avanzate dagli utenti, anche per tenere testa ad una concorrenza sempre più spietata. Un’ennesima dimostrazione è quella che arriva dal sempre ben aggiornato sito WABetaInfo, che anticipa una delle prossime funzionalità inedite in arrivo.

Privacy su WhatsApp: in arrivo una feature attesa

Accedendo al menu Privacy tramite Impostazioni, Account ci troviamo davanti la schermata che recita: Chi può vedere le mie informazioni personali. Sono tre i dati in questione: Ultimo accesso per decidere se consentire ad altri di vedere la data e l’ora dell’ultimo utilizzo dell’app, Immagine del profilo e Info. Per adesso le opzioni tra cui scegliere sono TuttiI miei contatti e Nessuno, ma presto farà il suo debutto anche I miei contatti eccetto… come anticipato dall’indiscrezione.

Questo permetterà ad esempio di nascondere l’ultimo accesso a determinati contatti specifici (ma anche l’immagine del profilo e le altre info), senza per forza di cose escludere tutti selezionando l’opzione Nessuno. Utile per chi non vorrà far sapere (e quindi non rendere visibile) ad amici, partner o colleghi quando è stato trascorso del tempo in compagnia di chat, chiamate o videochiamate. Alleghiamo lo screenshot condiviso dalla redazione di WABetaInfo per maggiore chiarezza.

WhatsApp: ultimo accesso nascosto a contatti specifici

La novità è stata avvistata nella versione iOS di WhatsApp, ma farà il suo debutto anche su Android. Al momento si trova in fase di test, bisognerà dunque pazientare. Sarà introdotta come sempre prima nella release beta e poi in quella definitiva.

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Banca dati: la cassaforte più importante di un’impresa

Banca dati: la cassaforte più importante di un’impresa. Vediamo attraverso questo articolo l’importanza di questa risorsa.

Non a caso la corretta traduzione in italiano del database è banca dati: in banca si tengono le cose preziose, i valori, forse anche i ricordi importanti. Oggi per un’azienda i dati personali sono un valore fondamentale non certo perché il GDPR impone di trattarli e conservarli come tali. Ma piuttosto perché sono un asset fondamentale per l’organizzazione e la gestione di ogni azienda: piccola o grande che sia.

Numeri di telefono, mail, indirizzi di clienti e fornitori sono niente se pensiamo a che cosa consideriamo oggi “dato personale”, sia dalla legge che dagli analisti. Questi infatti li usano per migliorare le performance aziendali sia per programmare strategie e futuro. Per dati, in questo contesto, non parliamo quindi solo di mere schede anagrafiche. Ma piuttosto di tutto quell’insieme di elementi che sono sempre più indispensabili in una economia di mercato sempre più globale e digitale.

I dati, una risorsa vitale

Già per qualcuno, forse, un like su un post della pagina aziendale dice molto di più del nome di chi lo ha messo. La provenienza geografica dei follower di un personaggio politico o dello spettacolo è essenziale per decidere dove promuovere di più, o di meno la sua presenza. Per un’azienda che produce qualsiasi prodotto lo scoprire che in una data città c’è un calo di vendite e un contestuale aumento di commenti social negativi su un dato prodotto diventa essenziale scoprire il perché. E di conseguenza poter inviare un sondaggio agli interessati è di assoluta vitale importanza.

Il problema è che per poterlo fare oggi il consumatore deve avere preventivamente autorizzato l’utilizzo della sua mail per ricevere le domande. Inoltre deve essere anche consapevole di averlo fatto.

Questo è soltanto uno degli aspetti disciplinati dal GDPR. Il Regolamento Europeo in vigore dal 2016 e che dal 25 maggio 2018 dovrebbe trovare piena applicazione da parte di ogni azienda e professionista. Se non si adempie a ciò, anche il semplice detenere numeri di telefono e anagrafiche configura trattamento illecito di dati personali. Per giunta sanzionabile a livello economico da parte del Garante con cifre anche a sei zeri, oltre che con misure interdittive quali, ad esempio, la chiusura di un sito internet che ha una privacy e una cookie policy non conformi alla disciplina. Magari che l’hanno copiata da internet ritenendo che siano tutte uguali come quando era possibile acquistare contratti prestampati in cartoleria.

Banca dati: la cassaforte più importante di un'impresa.

Il rischio di data breach

Per ogni singolo dato e per ogni forma di trattamento il GDPR impone che venga raccolto uno specifico consenso informato. Inoltre che anche la forma di manifestazione del consenso venga conservata insieme ai dati.

Ma che cosa accade quando una cassaforte viene scassinata dai soliti ignoti o dalla Banda Bassotti di turno che, oggi, invece di essere dei simpatici imbranati sono degli hacker di primissimo livello?

Quello che la norma definisce data breach, inoltre, non è solo la perdita di dati a causa dell’attacco di un hacker che cripta i database aziendali e chiede un più o meno pingue riscatto per restituirli. Data breach è anche la perdita accidentale di un computer o di una memory portatile. In queste ipotesi, che sappiamo non essere un semplice rischio, bisogna prendere le misure necessarie non solo a recuperare i dati prima di perdere definitivamente una parte dell’efficienza aziendale, ma anche avere previsto una procedura per avvisare la propria clientela e i fornitori dei rischi che corrono.

Riusciamo ad immaginare, ad esempio, le conseguenze di una mail inviata a tutti i vostri clienti con la quale, in prossimità di un pagamento, ricevono da un indirizzo mail assolutamente riferibile alla vostra azienda, con cui si comunica un diverso iban? Ecco perché il GDPR deve essere applicato: non solo per proteggere quel valore aziendale che sono i dati, ma anche per proteggere voi stessi.


Avvocato Gianni Dell’Aiuto

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Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Nel 2018 Instagram ha celebrato il raggiungimento del milione di utenti attivi con il lancio di IGTV, ovvero il canale TV di Instagram. Da allora, questa piattaforma si è trasformata in una grande vetrina per le aziende di ogni tipo, che possono così promuovere i propri prodotti ad un vasto pubblico. In questo articolo verrà spiegato cos’è IGTV e cosa bisogna fare per creare un canale su questa TV Instagram.

Cos’è IGTV

IGTV (Instagram TV) è la piattaforma video di Instagram. Questa funziona come un’app indipendente, ma si può comunque accedere dall’app standard. Su IGTV chiunque può creare un proprio canale, sebbene sia preferita soprattutto da brand e influencer, che lo usano come una eccellente vetrina per la promozione dei prodotti, senza gli eccessivi costi che comporta una campagna di marketing tradizionale.

Su IGTV si potranno creare piccoli annunci o video di una durata massima di 60 minuti. I contenuti vengono pubblicati in modo casuale su Instagram, dal momento che il pubblico è potenzialmente immenso.

Come creare un canale su IGTV

Per cominciare, bisognerà scaricare l’app ufficiale IGTV, disponibile per Android e iOS. Successivamente creare un account basta collegarlo all’app principale Instagram. Per familiarizzare con IGTV, basta guardare la schermata iniziale. Si possono trovare video pubblicati da altri utenti, suddivisi per temi. Sarà anche possibile iscriversi ai canali di proprio interesse.

Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Come impostare un canale IGTV

Per iniziare, aprire le Impostazioni, premendo l’icona a forma di ingranaggio. Fatto ciò, cliccare su Crea canale e seguire le istruzioni sullo schermo. Dopodiché si potrà associare il canale IGTV a Instagram.

Come caricare un video sul canale IGTV

Cliccare sulla propria foto del profilo. Dal simbolo a forma di + si potrà accedere alla galleria di foto e video del cellulare. Fatto ciò, carica il video di proprio interesse. Una volta che il video sarà caricato, lo si potrà visualizzare premendo l’icona della foto profilo (come tutti gli altri memorizzati).

Specificazioni dei video su IGTV

Durata: da uno a 15 minuti su mobile, fino ad 1 ora se il video viene caricato dalla versione IGTV web.

Archiviazione: formato MP4. Video verticali, con aspetto 9:16 o video orizzontali di 16:9. Minimo 30 FPS (fotogramma per secondo) e risoluzione minima di 720 pixel.

Dimensione: 650 MB per un video di dieci minuti (o meno) e fino a 3,6 GB per i video di grandi dimensioni.

Vantaggi di IGTV

Dalla sua creazione, IGTV si è trasformata in un’opportunità molto interessante per gli utenti che vogliono mostrare al mondo ciò che hanno da offrire. Come per YouTube, guardare video su IGTV è divenuta un’attività quotidiana di milioni di utenti. Essendo riprodotti automaticamente, i video hanno molta più possibilità di raggiungere un vasto pubblico e, la visualizzazione verticale rende l’esperienza molto più user friendly.

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Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

Facciamo chiarezza su una scoperta di questi giorni che riguarderebbe i messaggi Whatsapp, che sembrerebbero essere letti da Facebook

WhatsApp forse non è così privato come pensiamo che sia, né come dichiara di essere, ma c’è (in parte) una spiegazione.

In queste ore una scoperta di ProPublica ha consentito di fare chiarezza relativamente ad un importante aspetto relativo alla sicurezza dei messaggi veicolati tramite WhatsApp. Sebbene Facebook abbia sempre professato massimo rispetto della privacy degli utenti, infatti, la cosa sembra in contraddizione con quanto scoperto: Menlo Park e altre sedi a livello internazionale ospiterebbero oltre 1000 lavoratori a contratto la cui funzione è quella di analizzare un grande numero di messaggi per vagliarne la potenziale pericolosità.

1000 persone al lavoro sulla moderazione, insomma, con speciale potere di accedere a messaggi privati. Tutto ok, quindi?

La spiegazione

Il dubbio è dunque lecito: se nessuno può leggere i messaggi WhatsApp inviati, tranne mittente e destinatario (così come spiegato a titolo ufficiale da Mark Zuckerberg in apposita seduta pubblica), come possono i lavoratori assunti da Facebook venire a conoscenza del loro contenuto? Come può un lavoro di crittografia end-to-end essere tale se nel mezzo si configura un elemento censorio in grado di accedere a qualsiasi messaggio per carpirne i contenuti?

Più di mille moderatori leggono i messaggi che vengono segnalati come inappropriati o violenti. Secondo Facebook questa pratica non è incompatibile con la crittografia end-to-end della piattaforma

Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

La spiegazione è quella fornita da Facebook secondo cui il meccanismo non andrebbe in contraddizione con la crittografia: semplicemente quando un utente segnala un messaggio come potenzialmente pericoloso o inopportuno, il processo si configura come un invio del messaggio stesso a Facebook. Di fatto è come un tradizionale “inoltra”, aprendo una nuova comunicazione end-to-end tra l’utente e l’azienda. A questo punto il messaggio può essere letto e vagliato, così da poter intraprendere le azioni previste per la casistica specifica.

WhatsApp, sulla stessa falsa riga, ha confermato questo tipo di disamina spiegando che il lavoro operato su spam e abusi non rappresenta certo una violazione della privacy degli utenti, ma una collaborazione offerta agli stessi per “ripulire” le bacheche ed i contatti.

Il caso ha consentito di far luce sul meccanismo. Offrendo ulteriore chiarezza sui modi in cui il gruppo agisce nella verifica dei contenuti, nella gestione delle segnalazioni e nel rispetto della privacy.

Problema di metodo

C’è però qualche piccolo problema anche con questo metodo. I moderatori di WhatsApp hanno detto a ProPublica che il programma di intelligenza artificiale dell’app invia loro un numero eccessivo di post innocui.

Oltre a questo, una volta flaggato un contenuto, come detto, anche i quattro messaggi precedenti nella chat raggiungono i moderatori e le informazioni sulle “recenti interazioni con l’utente segnalato”, che potrebbero però includere anche dati sensibili come numeri di telefono, email e foto del profilo, tra le altre cose. WhatsApp inoltre raccoglie i metadati delle nostre conversazioni e non fa mistero di condividerli con le forze dell’ordine. A differenza di app come Signal che salvano solo le informazioni di contatto.

In un’audizione al Senato del 2018, Mark Zuckerberg aveva assicurato che “non vediamo nessuno dei contenuti in WhatsApp, è completamente crittografato”. Alla luce delle nuove informazioni e da quello che ammette la stessa Facebook lo scenario è ben diverso. WhatsApp può effettivamente leggere i nostri messaggi senza il nostro consenso.

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