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Intelligenza artificiale

Deepfake e sei il protagonista!

Con il deepfake puoi sostituire il tuo volto in un video qualsiasi usando solo il tuo pc. Vediamo come

Se sei interessato a creare deepfake, allora sei nel posto giusto. Questa guida per principianti ti darà
tutti i dettagli di cui hai bisogno per iniziare a crearli in modo semplice e divertente.

Spiegheremo passopasso come funziona questa tecnologia, quali strumenti e risorse ti servono e come mettere insieme il tuo primo deepfake. Alla fine di questa guida sarai un esperto! Quindi rilassati e preparati a imparare tutti i segreti di questa tecnologia sorprendente.

Cos’è il deepfake?

Deepfake è una tecnica che utilizza l’intelligenza artificiale per manipolare o generare immagini false o video di persone reali che sembrano autentici.

deepfake

Può essere utilizzato per creare contenuti dannosi o illegali. Mentre questa tecnologia diventa più avanzata, diventa sempre più difficile distinguere tra immagini e video reali e falsi.

Come funziona?

Il Deepfake utilizza reti neurali, un tipo di apprendimento automatico che analizza grandi set di dati, per mappare le caratteristiche facciali di una persona su un’altra.

Più dati di allenamento vengono forniti al sistema, migliore sarà il risultato. I video di alta qualità richiedono tipicamente migliaia di immagini per addestrare il modello.

Cosè Facefusion?

Facefusion è uno strumento gratuito per PC che consente agli utenti di creare deepfake. È progettato per essere facile da usare anche per i principianti. Consente di fondere due volti in un video o in immagini statiche sostituendo le caratteristiche facciali di una persona con quelle di un’altra.

Puoi usarlo per creare contenuti divertenti da condividere con gli amici o per sperimentare con la tecnologia deepfake.

Come creare deepfake con Facefusion

Per creare un deepfake con Facefusion, devi prima raccogliere molte immagini delle due persone che desideri fondere. Più immagini fornirai, più accurato sarà il risultato.

Quindi, carica le immagini nel software, allinea i volti e regola le impostazioni per ottenere il risultato desiderato. Infine, fai clic su “Genera deepfake” e il software fonderà automaticamente i due volti nelle immagini o nel video da te scelto. Con un po ‘di pratica, puoi ottenere risultati piuttosto convincenti!

Come funziona questa tecnologia?

La tecnologia deepfake utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per manipolare o generare immagini e video falsi ultrarealistici.

Come si creano?

I deepfake vengono creati utilizzando reti neurali che analizzano enormi set di dati, come foto e video, per rilevare e imitare le caratteristiche facciali di una persona.

La rete neurale può quindi applicare queste caratteristiche a un’altra persona, fondendo digitalmente i loro volti. Per creare un deepfake audio, vengono utilizzati set di dati di una persona che parla per generare una nuova registrazione vocale che imita la voce della persona.

A cosa servono?

I deepfake possono essere utilizzati sia per scopi positivi che negativi. Ad esempio, possono essere utilizzati per la post-produzione cinematografica, per migliorare gli effetti speciali o per dare vita a personaggi deceduti.

Tuttavia, possono anche essere utilizzati per diffondere disinformazione, per impersonare qualcuno online o per manipolare le elezioni.

Come si individua un deepfake?

Ci sono alcuni segni rivelatori che indicano che un video o un’immagine potrebbe essere un deepfake:

  • Movimenti innaturali: I deepfake non sempre riescono a imitare perfettamente i movimenti umani naturali.
  • Guarda se ci sono movimenti rigidi o innaturali.
  • Occhi strani: Gli occhi sono difficili da replicare e spesso appaiono innaturali o fuori fuoco in un deepfake.
  • Bordi sfocati: I deepfake spesso hanno un aspetto leggermente sfocato, soprattutto lungo i bordi del viso.
  • Asincronia labiale: Controlla se le labbra si sincronizzano perfettamente con l’audio. Spesso nei deepfake l’asincronia labiale è evidente.
  • Glitch e artefatti: A volte i deepfake presentano piccoli difetti come glitch, scintillii o artefatti nel video che rivelano che non è autentico.

Programmi e app per creare deepfake

FaceApp

FaceApp è un’applicazione gratuita disponibile per iOS e Android che permette di modificare le foto con filtri e effetti, tra cui l’invecchiamento del viso, il cambio di genere e l’aggiunta di sorrisi. Quest’app usa l’intelligenza artificiale per creare immagini realistiche.

Anche se l’app è gratuita, alcune funzioni aggiuntive sono disponibili tramite acquisti in-app.

DeepFaceLab

DeepFaceLab è un software open source gratuito per Windows, Linux e Mac che utilizza reti neurali per generare deepfake. È piuttosto complesso da usare e richiede una scheda grafica dedicata per funzionare, ma produce risultati molto realistici.

DeepFaceLab permette di combinare e sostituire i volti nelle foto e nei video, nonché di modificare l’espressione facciale e l’illuminazione.

Zao

Zao è un’app per la creazione di deepfake che sfrutta la tecnologia di riconoscimento facciale per sostituire i volti in brevi video selfie.

L’app sovrappone il tuo volto a quello di personaggi di film, show televisivi o celebrità in brevi clip video, sincronizzando le labbra con l’audio. Zao è disponibile solo per iOS, anche se una versione Android potrebbe arrivare in futuro.

DeepNude

DeepNude è un software controversa di deep learning che è in grado di generare immagini nude di donne da normali foto che indossano abiti. Funziona “spogliando” le donne nelle foto e generando immagini nude artificiali che sembrano incredibilmente realistiche. DeepNude è stato chiuso dai creatori dopo le critiche sul potenziale uso improprio, ma il codice sorgente è trapelato online.

Questi sono alcuni dei programmi e delle app più famosi per creare deepfake. Come sempre, fai attenzione a usare queste tecnologie in modo etico e responsabile. I deepfake possono essere utilizzati per scopi di intrattenimento innocuo, ma anche per la disinformazione e la manipolazione.

Aspetti positivi e negativi

I deepfake sono spesso associati a preoccupazioni legittime sulla disinformazione e sulla manipolazione dei media. Tuttavia, questa tecnologia ha anche degli usi positivi che vale la pena considerare.

Utilizzo positivo

I deepfake possono essere utilizzati per creare contenuti di intrattenimento convincenti, come film blockbuster con attori digitali o filmati musicali con cantanti del passato. Possono anche essere utilizzati per scopi educativi, ad esempio per ricreare figure storiche e farle parlare agli studenti.

Alcune aziende stanno li sperimentando per creare assistenti virtuali digitali più realistici e coinvolgenti. I deepfake possono anche essere utilizzati per creare contenuti di realtà virtuale e realtà aumentata più immersivi.

Utilizzo negativo

Sfortunatamente, i deepfake vengono spesso utilizzati per diffondere disinformazione e manipolare l’opinione pubblica. Sono stati utilizzati, purtroppo, per creare video falsi di politici che dicono o fanno cose che non hanno mai detto o fatto nella vita reale. Questi video falsi possono essere diffusi sui social media, dove è difficile distinguere il vero dal falso.

I deepfake porno, in cui il volto di una persona viene inserito sul corpo di un attore porno senza il loro consenso, sono un altro uso negativo preoccupante della tecnologia. Questi infatti possono essere utilizzati per molestare, ricattare e intimidire le vittime.

In definitiva, la tecnologia deepfake può essere utilizzata sia per scopi positivi che negativi. È importante che i ricercatori e i politici riflettano attentamente su come regolamentare e controllare questa potente tecnologia in modo da massimizzarne i benefici e minimizzarne i danni. Una comprensione più profonda dei deepfake e delle loro implicazioni è fondamentale per creare contromisure efficaci contro i loro usi dannosi.

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    Remote desktop, controlla da remoto il tuo pc!

    Impostazioni, guida e trucchi su come utilizzare la funzione Remote Desktop su Windows 11 per controllarlo ovunque tu sia

    Accedere al tuo PC da remoto è diventato semplice con l’introduzione di Remote Desktop in Windows 11 Pro. Hai mai avuto bisogno di un file importante sul tuo computer di casa mentre eri fuori sede?

    O forse dovevi risolvere un problema tecnico per un amico o un familiare, ma non potevi andare di persona? Non preoccuparti! In questa guida, ti mostreremo passo dopo passo come utilizzare questa funzione, sia nella versione Pro che nella versione Home di Windows 11.

    Windows 11 Pro

    Se stai utilizzando un PC con Windows 11 Pro, hai la possibilità di accedere remotamente a un altro computer grazie alla funzione integrata di Remote Desktop.

    Per farlo, devi solo configurare le impostazioni tramite l’app dedicata. Inizialmente, dovrai preparare il sistema per una sessione di desktop remoto e poi potrai accedere al computer da un altro PC, ovunque tu sia nel mondo.

    Configura il Pc

    Hai bisogno di abilitare la funzionalità Remote Desktop poiché non è attiva per impostazione predefinita. Ecco i passaggi corretti da seguire:

    1. Apri l’app Impostazioni di Windows 11.
    2. Seleziona Sistema e clicca su Remote Desktop.
    3. Accanto alla voce Remote Desktop, sposta la levetta da sinistra a destra per attivare questa funzione.
    4. Una volta visualizzata la schermata successiva, conferma cliccando sul pulsante appropriato.
    windows 11 remote desktop

    Connettersi in sicurezza

    Di default, l’accesso a una sessione remota avviene tramite l’account amministratore di Windows. Tuttavia, puoi modificare questa impostazione accedendo alla sezione Remote Desktop Users.

    Qui, clicca su Aggiungi per inserire un nuovo utente e il gioco è fatto. Inoltre, ti consigliamo di attivare l’opzione per richiedere ai dispositivi di utilizzare l’autenticazione a livello di rete per connettersi, così da prevenire connessioni non autorizzate al desktop remoto.

    L’app di Microsoft

    Dopo aver completato la configurazione iniziale del computer da controllare a distanza, spostati sul PC che controllerà la prima postazione e scarica gratuitamente l’app Remote Desktop Microsoft dal Microsoft Store . Puoi anche trovare l’app per iPhone sull’App Store e per smartphone Android su Google Play Store. Una volta installata l’app, aprila e segui i passaggi descritti di seguito.

    Remote desktop

    Nella schermata iniziale dell’app Desktop remoto, seleziona ‘Aggiungi’ e poi ‘PC’. Inserisci il nome o l’indirizzo IP del computer da controllare.

    Remote desktop
    Remote desktop
    Remote desktop

    Aggiungi un account utente, se necessario, e fai clic su ‘Salva’ per memorizzare le informazioni. Infine, per connetterti al computer selezionato, fai clic su ‘Inizia’ o aggiungi il collegamento al menu Start.

    Versioni precedenti di Windows

    All’inizio abbiamo chiarito che la funzionalità Remote Desktop non è disponibile su Windows 11 Home. Per utilizzarla, hai due opzioni: effettuare l’upgrade alla versione Pro o utilizzare Chrome Remote Desktop.

    Quest’ultimo consente di accedere al PC da remoto, purché sia installato un browser Internet basato su Chromium, il progetto open source da cui è nato Google Chrome e altri.

    Chrome Remote Desktop

    Per configurare l’accesso remoto tramite il browser Chrome, segui questi passaggi:

    Remote desktop chrome
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    1. Avvia Google Chrome e visita https://remotedesktop.google.com. Se non lo hai già fatto, effettua l’accesso al tuo account Google. Successivamente, fai clic sul pulsante ‘Accedi al mio computer’ per attivare la funzione di accesso remoto (fig 1).
    2. Di default, l’opzione selezionata è “Accesso remoto“. Ora, nella sezione “Configura l’accesso remoto“, clicca sul pulsante di download per avviare la configurazione (fig 2).
    3. Sarai reindirizzato alla pagina di Chrome Remote Desktop nel Chrome Web Store: per scaricare l’estensione, è sufficiente un clic su “Aggiungi” (fig 3).
    4. Torna alla schermata principale di Chrome Remote Desktop, pigia di nuovo sul pulsante di Download per scaricare stavolta l’app, dopodiché procedi con l’installazione (fig 4).
    5. Dopo aver installato il programma, torna al sito indicato nel punto 1. Nella schermata “Scegli un nome”, inserisci un nome per il computer da controllare e poi clicca su “Avanti per continuare.”
    6. Nella successiva schermata “Scegli un PIN“, scegli un codice PIN di almeno 6 cifre che fungerà da password per la connessione al tuo computer da remoto. Una volta fatto ciò, premi il pulsante “Avvia“.
    7. Se hai seguito tutte le istruzioni, dovresti vedere comparire la schermata n 7.
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    Accedi con Chrome Remote Desktop

    Ora sei pronto per accedere al tuo PC da qualsiasi altro browser connesso a Internet. Tutto ciò che devi fare è aprire il browser Chrome sul dispositivo scelto. Si nota che per realizzare l’articolo è stato utilizzato un iPhone 12 Pro Max aggiornato all’ultima versione di iOS. Ecco i passaggi da seguire per accedere al PC tramite browser:

    1. Apri Google Chrome, visita https://remotedesktop.google.com e tocca su “Accedi al mio computer”. Nella nuova schermata, seleziona il tuo computer precedentemente salvato.
    2. Ora inserisci il PIN e decidi se vuoi memorizzarlo sul dispositivo o meno. Successivamente, premi il pulsante della freccia per completare la connessione (fig 8).
    3. Dopo alcuni istanti, vedrai comparire sul tuo PC il messaggio di conferma: ‘Il tuo desktop è attualmente condiviso con [tua email].
    4. Se stai usando un dispositivo mobile, sullo schermo del dispositivo da cui sei connesso in remoto vedrai la schermata del tuo PC. Puoi spostare il cursore del mouse trascinando semplicemente il dito sul display.
    5. Puoi interrompere l’accesso remoto dal PC condiviso cliccando sul pulsante “Interrompi condivisione”.
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      Formazione

      Applicazioni che minano la nostra privacy


      La necessità di valutare attentamente l’assegnazione di permessi alle applicazioni è fondamentale, poiché autorizzazioni superflue potrebbero compromettere la stabilità del dispositivo e la tutela della privacy.

      Il consiglio di riflettere attentamente prima di concedere permessi alle applicazioni è assolutamente valido. Spesso, le applicazioni richiedono una serie di autorizzazioni per accedere a funzionalità specifiche del dispositivo. Oppure per raccogliere dati che potrebbero essere utilizzati per migliorare l’esperienza dell’utente o per scopi di marketing. Tuttavia, è importante essere consapevoli di quali autorizzazioni stiamo concedendo e valutare se sono effettivamente necessarie per il funzionamento dell’applicazione.

      Quando installiamo un’app dal Play Store, concediamo autorizzazioni che dipendono dalla natura dell’app stessa. Sebbene sia comprensibile che un’app meteorologica richieda l’accesso alla posizione, altre richieste di permessi, come fotocamera o notifiche, possono sollevare dubbi. Una ricerca di NordVPN rivela che molte app, il 87% su Android e il 60% su iPhone, richiedono permessi non strettamente necessari, spesso con l’intento di ottenere e commercializzare dati personali degli utenti. L’abuso dei permessi rimane una preoccupazione, anche per possibili attacchi informatici.

      Permessi a tempo

      Fino a Android 5.0, le app richiedevano tutti i permessi in blocco durante l’installazione, obbligando gli utenti ad accettarli contemporaneamente. Con le versioni più recenti, i permessi devono essere concessi uno alla volta, dando agli utenti la possibilità di negarne alcuni e installare l’app con funzionalità limitate se necessario. Da Android 11, se un’app rimane inutilizzata per più di tre mesi, il sistema revoca automaticamente i permessi precedentemente concessi.

      Alcuni permessi critici per la privacy, come l’accesso al microfono, sono essenziali per alcune app. In caso di preoccupazioni, gli utenti possono richiedere all’app di chiedere l’autorizzazione ogni volta. D’altra parte, le autorizzazioni di accessibilità e amministrazione del dispositivo sono particolarmente sensibili, permettendo modifiche e controllo completo, incluso l’accesso remoto e la modifica delle password.

      Privacy

      Secondo una ricerca di Statista, ogni utente Android ha in media installate 90 app sul proprio smartphone, utilizzandone solo 9 al giorno e 30 al mese. Questo comporta la presenza di numerose app inutilizzate, generando problemi di spazio e privacy poiché l’installazione richiede diverse autorizzazioni per ciascuna app. A partire da Android 11, Google ha introdotto la rimozione automatica delle autorizzazioni non utilizzate da più di tre mesi. Tuttavia, è consigliabile effettuare controlli periodici sulle app e sulle autorizzazioni concesse.

      privacy

      La frammentazione delle versioni di Android, dovuta alle personalizzazioni dei produttori, complica la definizione di un percorso unico nel sistema. Nelle versioni più recenti, come Android 14, la sezione Privacy è integrata in Sicurezza, consentendo di visualizzare e controllare le autorizzazioni concesse alle singole app. In alternativa, è possibile controllare i singoli permessi dalla sezione App, ma si suggerisce di iniziare dalla sezione Sicurezza per ottenere una visione d’insieme delle autorizzazioni.

      Pannello di controllo

      L’ultima versione di Android presenta un pannello di controllo dei permessi all’interno del menu Dashboard, nella sezione Privacy. Questo pannello consente di monitorare le app che hanno richiesto i permessi, con una dettagliata suddivisione della cronologia.

      permessi

      Ad esempio, nelle ultime 24 ore, nove app, tra cui Instagram, AccuWeather, IIMeteo.it, app di sistema di Google e un’app bancaria, hanno richiesto l’accesso alla posizione. La richiesta di accesso alla fotocamera è stata effettuata tre volte, principalmente da Instagram e dall’app di sistema Fotocamera. Il microfono è stato richiesto una volta, dall’app di fitness Samsung Health, senza un motivo chiaro.

      Le altre autorizzazioni non hanno evidenziato richieste sospette, tranne per l’app Kiwi, di cui non ci ricordavamo e che ha richiesto l’accesso alla rubrica, autorizzazione successivamente revocata.

      Gestione autorizzazioni

      La suddivisione completa delle autorizzazioni ha rivelato che, oltre alle app che hanno richiesto determinati permessi, è possibile identificare anche le app a cui è stato negato l’accesso a tali autorizzazioni. Ad esempio, sia WhatsApp che Facebook hanno tentato di accedere ai registri delle chiamate. Una richiesta considerata non necessaria e che potrebbe suscitare preoccupazioni sulla privacy.

      autorizzazioni

      Anche se queste sono applicazioni comunemente utilizzate, il solo tentativo di accedere a tali dati potrebbe spingere gli utenti a considerare la disinstallazione. Un totale di 65 app ha cercato, senza successo, di accedere alla rubrica telefonica, portando alla decisione di disinstallarne oltre la metà. Questo tipo di azione da parte degli utenti potrebbe contribuire a risolvere il problema delle app invadenti eccessivamente in cerca di autorizzazioni.

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        Applicazioni, Smartphone

        Poste: Come Saltare la Fila

        Sei stanco di stare ore ed ore in fila alle Poste? E’ possibile evitarlo, nessuna magia e nessuna furbizia, solo la comodita’ portata dai nostri Smartphone

        Prenotiamo un appuntamento

        Organizzare un appuntamento presso il consueto ufficio postale diventa un’esperienza più agevole grazie al cellulare e all’app ufficiale. La coda negli uffici postali, talvolta, può trasformarsi in una delle situazioni più frustranti nella nostra società “smart”. Viviamo in un mondo in cui il tempo è prezioso, e trascorrere ore con altre persone per compiere operazioni banali allo sportello postale non si allinea con la nostra esigenza di ottimizzazione del tempo, potenzialmente generando stress.

        Fortunatamente, Poste Italiane ha introdotto un sistema di prenotazione appuntamenti accessibile sia dal sito web che dall’app omonima. Quest’ultima è disponibile per dispositivi Android e iOS, offrendo una serie di servizi pratici. Per l’accesso, è possibile utilizzare le stesse credenziali del sito www.poste.it o una Poste ID SPID.

        l’App Poste

        L’app Ufficio Postale (PT) è essenziale per prenotare un appuntamento, trasformando lo smartphone in un ufficio postale digitale. Riconoscibile dal pittogramma giallo con la scritta PT, offre la possibilità di eseguire varie operazioni da casa, come la compilazione di bollettini, la scrittura e l’invio di lettere, la prenotazione del ritiro pacchi e le ricariche sulle Postepay.

        Tuttavia, in alcuni casi, la visita fisica all’ufficio postale potrebbe essere inevitabile. In questi casi, invece di temere lunghe code, è disponibile una soluzione: una vasta gamma di servizi digitali che permettono di gestire le Poste in modo completamente digitale, compresa la possibilità di scrivere direttamente sul sito o sull’app e inviare le comunicazioni. Poste Italiane offre anche servizi bancari attraverso app dedicate come Banco Posta, Postepay (Connect ed Evolution), Ufficio Postale e PostelD. La trasformazione digitale delle Poste Italiane rappresenta una significativa evoluzione nel settore postale, offrendo servizi innovativi e più efficienti sia per i clienti privati che per le aziende.

        Per usufruire dei servizi digitali e della prenotazione degli appuntamenti, è necessario seguire una procedura di registrazione e completare tutte le verifiche richieste dall’app. Assicurandosi di inserire correttamente numero di telefono e indirizzo email, si riceverà la conferma delle prenotazioni direttamente dalle Poste.

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          Formazione

          TicWatch Pro 5, smartwatch con autonomia super

          TicWatch Pro 5: un Android Wear con ottima autonomia e funzionalità avanzate

          La parola d’ordine del TicWatch Pro 5 è “equilibrio”. Questo smartwatch, con un diametro di 48 millimetri e una lunghezza di 50.1 millimetri, è in grado di svolgere numerose funzioni con efficienza. Monitora con precisione i dati relativi alla salute, offre supporto durante le sessioni di attività fisica e nel monitoraggio del sonno, il tutto avvolto in un corpo costruito con materiali di alta qualità.

          Con uno spessore di soli 12.2 millimetri e un peso di 44.3 grammi, il cuore di questo dispositivo indossabile è realizzato con acciaio inossidabile, alluminio e nylon ad alta resistenza con fibra di vetro. Dotato di connettività Wi-Fi a 2.4GHz, Bluetooth 5.2, GPS (GPS + Beidou + Glonass + Galileo + QZSS) e NFC, il TicWatch Pro 5 può sincronizzarsi con uno smartphone per il trasferimento dati e ricevere notifiche da diverse app, comprese le telefonate.

          Nonostante non abbia uno slot per la SIM card, è dotato di altoparlante e microfono che consentono di effettuare chiamate quando è collegato al cellulare e di ascoltare messaggi vocali. Il display a doppio strato offre una visualizzazione chiara e nitida, mentre all’interno pulsa il processore Snapdragon W5+ Gen 1 di Qualcomm, supportato da 2GB di RAM e 32GB di memoria interna.

          Ottima autonomia

          Disponibile nei colori Obsidian e Sandstone, il TicWatch Pro 5 può essere acquistato a partire da 348,97 euro. Un dispositivo che bilancia con successo design elegante, funzionalità avanzate e materiali di alta qualità. La modalità Essential aggiornata include la nuova modalità Smart Essential, che consente all’orologio di passare automaticamente in modalità riposo se non rileva alcun movimento, ad esempio durante il sonno o quando l’utente non lo indossa.

          TicWatch Pro 5

          Questa funzionalità contribuisce significativamente a estendere la durata della batteria da 628 mAh fino a 80 ore. Inoltre, grazie alla ricarica rapida, il TicWatch Pro 5 può raggiungere il 65% di autonomia con soli 30 minuti di ricarica.

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            Applicazioni, Smartphone, Social media

            Threads: il nuovo social di Meta

            Threads, il recente social network di Meta, sarà operativo in Italia entro pochi giorni. Il social network di Meta, in competizione con X, ex Twitter, sarà accessibile anche nel nostro Paese, prevedendo un aumento di utenti secondo quanto riportato dal gionale americano Wall Street Journal.

            Cos’è Threads?

            Prevalentemente noto negli Stati Uniti, Threads è un social network introdotto da Meta per competere, date anche le somiglianze, con X. Questa piattaforma, in passato nota come Twitter, è ora sotto la proprietà di Elon Musk, e sta attraversando un periodo turbolento viste le direzioni prese.

            Il gigante tecnologico guidato da Mark Zuckerberg sta cercando di trarre vantaggio da questa situazione evidente di difficoltà. Sebbene Threads sia stato lanciato in diversi mercati, non è ancora disponibile in Europa. La ragione di ciò era legata alla mancata conformità alle normative dell’Unione Europea in merito ai requisiti riguardanti la privacy.

            Threads in Italia

            A dicembre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Threads sarà disponibile anche in Italia. Nonostante abbia perso parte del suo fascino iniziale, il social network potrebbe sperimentare un’inversione di questa tendenza nei prossimi giorni, aprendo le porte agli utenti dei paesi dell’Unione Europea.

            Gli utenti avranno la possibilità di consultare la piattaforma Threads anche senza avere un account attivo e, naturalmente, potranno interagire direttamente con gli altri iscritti creando il proprio profilo.

            La recente introduzione della capacità di eliminare un account Threads senza la necessità di chiudere obbligatoriamente anche l’account Instagram associato è ben accolta dall’Unione Europea.

            Secondo l’analista Debra Aho Williamson, questa nuova fase potrebbe portare a nuovi picchi di traffico per il social di Meta, con circa 40 milioni di nuovi account previsti entro il 2024.

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              Applicazioni, Smartphone, Software, Tech

              Google Drive: Aggiornamento Importante

              Negli ultimi giorni, è stato rilasciato un’aggiornamento dell’app Google Drive.
              Questo aggiornamento ha coinvolto la funzione di scansione dei documenti, che ha portato a una rielaborazione dell’interfaccia grafica e all’introduzione di nuove funzionalità specifiche. Fino a quel momento, la possibilità di utilizzare lo scanner non era estesa a iOS/iPadOS. Tuttavia, grazie all’ultimo aggiornamento, questa lacuna è stata finalmente colmata.

              Aggiornamento Apple

              Nelle ultime ore, l’app Google Drive per Apple è stata oggetto di un aggiornamento significativo, includendo ora la tanto attesa funzione di scansione documenti. Per utilizzarla, è sufficiente premere il tasto dedicato alla fotocamera, posizionato sopra il simbolo (+) nell’angolo in basso a destra della schermata principale.

              Una volta premuto il tasto, viene attivato un mirino che può eseguire la scansione, mentre nella parte inferiore è possibile optare anche per l’acquisizione manuale. La fotocamera aiuta a posizionare il documento per ottenere una scansione di qualità ottimale. Basta toccare l’anteprima per regolare i bordi, ruotare l’immagine e applicare filtri come Colore, Scala di grigi, Bianco e nero e Foto. È possibile scannerizzare anche documenti composti da più pagine.

              Per completare il processo, è sufficiente toccare il tasto “Salva”, e l’app sfrutterà l’apprendimento automatico per suggerire un titolo pertinente. Inoltre, Google Drive potrebbe suggerire automaticamente se si tratta di una ricevuta e aggiungere l’ubicazione del negozio. Naturalmente, è possibile decidere dove salvare il PDF prima del caricamento.

              Il cambiamento

              Questo funzione essenziale finalmente non è più solamente limitata ai dispositivi Android ma è divenuta disponibile anche per i prodotti di casa Apple. Un importante aggiornamento che si è fatto attendere a lungo ma finalmente da la possibilità agli utenti Apple di scannerizzare i propri documenti e condividerli facilmente.

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                Facebook e Instagram a pagamento

                Dopo la dichiarazione ufficiale fatta da Meta, in questo momento stanno giungendo agli utenti di Facebook e Instagram istruzioni su come iscriversi all’abbonamento. Questo servizio permette di utilizzare i social senza la necessità di condividere dati personali per la profilazione e senza visualizzare pubblicità. Esamineremo il funzionamento e i costi di questo servizio.

                logo di facebook su uno smartphone

                Facebook e Instagram a pagamento: ecco come funziona l’abbonamento

                Meta ha recentemente annunciato l’introduzione di un nuovo abbonamento per Facebook e Instagram in Europa, pensato per adeguarsi alle normative europee in evoluzione. Sottoscrivendo questo abbonamento, gli utenti possono utilizzare entrambi i social network senza visualizzare annunci pubblicitari. Tuttavia, è importante sottolineare che chi desidera mantenere lo stato attuale delle cose può farlo senza alcuna limitazione. Le piattaforme continueranno ad essere gratuite e ad offrire annunci mirati e pertinenti, ma chi ricerca una maggiore privacy può optare per l’abbonamento.

                Gli utenti ricevono un messaggio di apertura che sottolinea i cambiamenti nelle leggi regionali. Possono scegliere se permettere a Meta di usare le loro informazioni utilizzando i servizi gratuitamente o pagare un abbonamento per eliminare la pubblicità. Se scelgono l’uso gratuito, Meta continuerà a usare i cookie per personalizzare gli annunci pubblicitari.

                Cos’è Meta?

                Meta è il nuovo nome dell’ex Facebook Inc., ora conosciuta come Meta Platforms, che è stato lanciato il 28 ottobre 2021 durante la conferenza annuale Connect, con Mark Zuckerberg come capo dell’azienda.

                Il cambio di nome dell’azienda non ha comportato alcuna modifica ai marchi esistenti sotto Facebook Inc. Meta comprende ancora i social network Facebook e Instagram, Messenger e WhatsApp, nonché il marchio Oculus specializzato nella creazione di visori per la realtà virtuale.

                logo di meta
                Logo di Meta

                Il termine “Meta” ha origini greche e significa “oltre”. Nella presentazione alla conferenza Connect del 2021, Zuckerberg ha enfatizzato l’importanza del concetto che sempre c’è qualcosa da costruire, in questo il “metaverso”. Il metaverso è una nuova visione di Internet che Zuckerberg intende sviluppare nei prossimi anni, offrendo esperienze virtuali e interattive. Questo nuovo progetto è più di un semplice gioco ed è destinato a diventare una parte significativa dell’azienda.

                Zuckerberg intende utilizzare i brand di Meta Platforms per contribuire alla creazione del metaverso, un’esperienza da vivere, secondo quanto annunciato dal CEO stesso.

                Quanto costa l’abbonamento per Facebook e Instagram?

                La risposta varia: nella versione web il costo indicato è di 9,99 euro al mese, mentre da smartphone sale a 12,99 euro al mese. Questo semplicemente perché con i pagamenti dall’app per Android e iOS parte della cifra va a Google e Apple (rispettivamente), cosa che non accade ad esempio da PC. In base a quanto definito qualche giorno fa, l’abbonamento verrà eventualmente applicato a tutti gli account Facebook e Instagram collegati nel centro account utente, ma dal 1° marzo 2024 sarà applicata una tariffa aggiuntiva di 6 euro al mese (8 euro su Android e iOS) per ogni account aggiuntivo. L’abbonamento viene proposto solamente agli utenti con almeno 18 anni in UE, SEE e Svizzera.

                Se siete interessati a sottoscrivere l’abbonamento potete selezionare “Abbonati” sulla schermata che sta iniziando ad apparire in queste ore all’apertura di Facebook e Instagram. Continuerete a usare i social senza pagare o avete deciso di optare per l’abbonamento?

                immagine che mostra l'avviso di Meta relativo ai nuovi abbonamenti disponibili

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                  Lo schermo del tuo smartphone in TV

                  Con le Smart TV è semplice guardare tutti i contenuti che vogliamo come Netflix e Youtube dal nostro divano.

                  Ma come possiamo fare se non abbiamo una Smart TV?

                  Tutti i nuovi televisori sono Smart TV, hanno quasi sempre la possibilità di connettersi ad Internet e di guardare YouTube, Netflix, Disney + e altri servizi.
                  Non avendo una Smart TV possiamo ricorrere ad un semplice ed economico accessorio: Chromecast di Google

                  Google Chromecast

                  Ecco quindi come connettere il tuo Android alla TV

                  Per poter trasmettere in streaming il contenuto del nostro smartphone su una TV, è essenziale che entrambi i dispositivi siano connessi alla stessa rete Wi-Fi. Basta toccare l’opzione “Trasmissione” presente nella sezione “Dispositivi Connessi” e visualizzare i ricevitori compatibili, è possibile effettuare la connessione tramite l’applicazione Google Home. Dall’app, basta toccare la scheda “Dispositivi”, quindi selezionare “Aggiungi Nuovo Dispositivo” e specificare l’ambiente in cui aggiungerlo, come ad esempio la sala o lo studio.

                  Può capitare di visualizzare il simbolo della trasmissione wireless, raffigurato come un rettangolo con onde al suo interno, mentre si utilizza un’app compatibile come YouTube. In questo caso, è sufficiente toccare questo simbolo per avviare direttamente la trasmissione, evitando di dover passare attraverso le normali schermate di Android.

                  Esistono anche altri pratici dispositivi come il Fire TV Stick di Amazon o il clone del Chromecast chiamato Monbeq

                  Amazon FireTVStick

                  Andiamo a vedere come usare questi dispositivi

                  Il menu Impostazioni di Android può variare da uno smartphone all’altro a causa delle personalizzazioni apportate dai produttori e dalla versione di Android in uso. Il menu Trasmissione si trova generalmente all’interno della sezione “Dispositivi Connessi”, accessibili tramite uno swipe dal bordo superiore dello smartphone. Una volta individuato il comando, se hai a disposizione una Smart TV o un TV Box Android, dovresti vedere il dispositivo nella finestra di Trasmissione. È fondamentale, comunque, che sia lo smartphone e il TV o TV Box siano connessi alla stessa rete Wi-Fi.

                  Se non visualizzi automaticamente il TV Box o la Smart TV, puoi aggiungerli manualmente. In questo caso, dovrai installare l’app Google Home dal Play Store, che gestisce gli accessori domotici della casa.

                  Puoi acquistare un adattatore come il Chromecast, che si collega direttamente alla porta HDMI del televisore su https://store.google.com, a partire da circa 40 euro. Puoi anche risparmiare ulteriormente acquistando un clone del Chromecast come l’adattatore Monbeq, disponibile su Amazon a soli 19 euro (https://amzn.to/45YMAtp).

                  Infine, puoi trasmettere in streaming il contenuto dello schermo dello smartphone utilizzando il Fire TV Stick di Amazon, parte ad un costo di 35 euro su https://amzn.to/480C2fl.

                  Una guida al collegamento

                  Una volta selezionato il dispositivo che desideriamo connettere al nostro smartphone tramite la trasmissione wireless, Avverrà una richiesta per la trasmissione di tutto lo schermo.

                  Tuttavia, esiste anche la possibilità di trasmettere al televisore solo un video di YouTube o un film in streaming. Basterà toccare direttamente sull’app il simbolo del rettangolo con tre onde al suo interno e verrà visualizzata una richiesta di connessione. In questo modo, potremo condividere solo quel contenuto specifico senza esporre i dati sensibili del nostro smartphone. Questo è particolarmente utile se desideriamo condividere lo smartphone con familiari o amici senza preoccuparci che venga utilizzato in modo improprio.

                  Google Home

                  L’app Google Home è disponibile sulla maggior parte dei dispositivi Android, e nel caso non fosse preinstallata, è possibile scaricarla gratuitamente dal Google Play Store. Questa app consente di gestire tutti gli accessori della casa domotica, organizzandoli per stanze o ambienti. Puoi aggiungere dispositivi come Chromecast, altoparlanti o assistenti virtuali. Ci sono oltre un centinaio di dispositivi compatibili che possono essere configurati facilmente attraverso l’app.

                  Grazie a Google Home, puoi collegare non solo i Chromecast ma anche la maggior parte dei TV Box disponibili sul mercato. Attraverso l’app, puoi avviare la trasmissione wireless dello schermo, regolare il volume e collegare il dispositivo all’Assistente Google, l’utilizzo di comandi vocali.

                  Inoltre, puoi effettuare videochiamate direttamente dal tuo televisore, ma è importante ricordare che il microfono utilizzato rimarrà quello integrato nel tuo smartphone Android.

                  Trasmetti ovunque dal tuo smartphone

                  La maggior parte degli Smart TV e dei TV Box è compatibile con Chromecast, il che consente di trasmettere il contenuto dello schermo del tuo smartphone sul televisore. Tuttavia, esistono anche altri protocolli di connessione, come Miracast o DLNA, che richiedono app specifiche. Quello che rende XCast un’applicazione interessante è la sua capacità di gestire tutti questi protocolli di connessione senza la necessità di installare diverse app separate.

                  XCast è in grado di cercare i dispositivi disponibili e di identificare i file video, audio e foto, consentendo di trasmetterli al televisore. L’app è compatibile con una vasta gamma di Smart TV e dispositivi come Google Chromecast, Amazon Fire TV Stick, Roku e altri ricevitori DLNA. È inoltre compatibile con le console Xbox.

                  Per trasmettere il contenuto dello schermo dal tuo smartphone al TV, è necessario che entrambi i dispositivi siano collegati alla stessa rete Wi-Fi. Puoi sempre utilizzare il tuo smartphone come hotspot e trasmettere contenuti come immagini e video o anche contenuti online.

                  L’app è gratuita, ma richiede la visualizzazione di annunci pubblicitari prima dell’avvio della connessione. Se desideri eliminare la pubblicità, puoi optare per la versione Pro che costa 7,50 euro e offre funzionalità aggiuntive come individuare contenuti video già riprodotti e creare segnalibri.

                  Se già utilizzi questi dispositivi o se il nostro articolo ti è stato utile faccelo sapere nei commenti qui sotto, ci auguriamo di vederci presto con nuove notizie sul mondo dell’informatica!

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                    Applicazioni, Creative

                    Video super col tuo smartphone

                    Grazie all’utilizzo di applicazioni che consentono di modificare i video direttamente dallo smartphone, non è più necessario possedere una fotocamera di ultima generazione per creare filmati di alta qualità, arricchiti da effetti speciali e transizioni, pronti per essere condivisi sui social.

                    Molti smartphone di ultima generazione hanno fotocamere potenti, in grado di riprendere video in alta definizione di ottima qualità e spesso stabilizzati. Il montaggio, tuttavia, fa la differenza, come puoi vedere navigando su YouTube e sui principali social network come Instagram e TikTok.

                    I video che contengono maggiori quantità di effetti speciali, slow motion, transizioni, sticker e colonne sonore uniche sono quelli che sono stati più apprezzati. Anche se molte applicazioni social come Instagram consentono l’applicazione diretta di diversi effetti, le applicazioni custom sono più efficaci e sono scaricate milioni di volte dagli store di Android e iOS. Abbiamo voluto provare alcune di queste app, modificando video in memoria o selezionando fotografie specifiche.

                    Montaggio istantaneo

                    Tutte queste app sono unite dalla facilità e dalla velocità con cui sono in grado di tagliare e inserire effetti e modifiche. Certo, alcune app più professionali, come Kinemaster, richiedono un certo livello di esperienza, ma in generale chiunque può divertirsi a sperimentare. Per coloro che possiedono un iPhone, iMovie, che è incluso in iOS, rimane l’applicazione di riferimento; tuttavia, esistono anche applicazioni per Android come YouCut – Crea e Monta Video, che sono altrettanto complete e facili da usare.

                    Poi ci sono app multipiattaforma come Power Director, che può essere utilizzato su telefoni cellulari, PC e Mac, e InShot Editor, che può regolare la velocità dei video da 0,2 a 100 volte. Senza dimenticare Quik, che inizialmente era un’applicazione nativa nelle webcam Go-Pro ma che può essere scaricata da chiunque.

                    Youcut

                    Tra le app più popolari per la creazione di video destinati a Instagram o YouTube, sicuramente spicca YouCut – Crea e Monta Video, la quale ha superato i 100 milioni di download fino ad oggi. Come per molte altre app di modifica e ottimizzazione video, subito ci viene presentata l’opzione di passare alla versione a pagamento (al costo di 6 euro all’anno) o di sfruttare i 7 giorni di prova gratuita. Tuttavia, si consiglia di iniziare con la versione gratuita e poi eventualmente valutare un upgrade alla versione Pro. YouCut si distingue per la sua facilità d’uso, grazie alla sua impeccabile localizzazione in lingua italiana e alla chiarezza dei comandi.

                    youcut

                    All’avvio dell’app, è possibile scegliere tra la creazione di un nuovo progetto o il proseguimento delle modifiche già iniziate, basta fare tap sull’icona “+” o trarre ispirazione da una vasta selezione di modelli realizzati da altri utenti. Per iniziare un nuovo progetto, dovremo selezionare le foto e i video da inserire e successivamente apportare le modifiche utilizzando i comandi classici come Taglia, Musica, Filtri, Effetti, Testo, Sticker, Velocità, Sfondo, Registra, Volume, Inverti e Ritaglio. YouCut offre una vasta gamma di tracce musicali libere da diritti e numerosi effetti audio tra cui scegliere per arricchire il video.

                    In sintesi, YouCut rappresenta una scelta eccellente per creare e montare video con facilità e qualità, rendendoli pronti per la condivisione sui social media come Instagram e YouTube.

                    Kinemaster

                    KineMaster – Video Editor è un’applicazione di modifica video molto potente, ma anche piuttosto complessa rispetto ad altre opzioni. Prima di iniziare a modificare il proprio video, è possibile guardare i lavori realizzati dagli altri utenti per capire appieno le potenzialità dell’applicazione. Inoltre, ci sono 67 videotutorial disponibili che spiegano dettagliatamente come creare e modificare video e come utilizzare strumenti avanzati come la Chiave Cromatica o il Magic Remover.

                    kinemaster

                    Per iniziare a creare, si seleziona il menu “Creare” e si può decidere se avviare un nuovo progetto o continuare le modifiche già iniziate. Le proporzioni (da 16:9 a 3:4) e la durata dei fotogrammi e delle transizioni possono essere impostate prima di modificare il video o combinare diverse fotografie. Se si dispone di uno smartphone in grado di registrare video in formato 4K, KineMaster consentirà di gestirli con maggiore precisione, sebbene la loro elaborazione richiederà più tempo.

                    La versione gratuita offre tutte le funzioni di modifica, ma inserirà un watermark, ovvero il logo dell’applicazione, su ogni fotogramma. Per eliminarlo e rimuovere la pubblicità, è possibile passare alla versione Premium al prezzo di 3,75 € al mese.

                    In sintesi, KineMaster è una scelta eccellente per chi cerca un editor video avanzato, ma è utile prendersi il tempo per familiarizzare con le sue funzionalità attraverso i videotutorial disponibili. La versione gratuita è completa, ma se si desidera una maggiore personalizzazione senza watermark, la versione Premium è disponibile a un costo mensile aggiuntivo.

                    Powerdirector

                    Se sei appassionato di editing video e ti piace usare le app per migliorare le tue registrazioni, non puoi perderti PowerDirector. È una delle app più complete e potenti che ci siano. È nata come un software per computer Windows e macOS, ma ora ha portato molte delle sue funzionalità anche sui dispositivi mobili Android e iOS. Questo ti permette di modificare i tuoi video direttamente sullo smartphone o sul tablet che usi per girarli, senza dover passare da altri strumenti.

                    powerdirector

                    Quando avvii l’app, ti viene chiesto se vuoi sfruttare uno dei tanti modelli predefiniti che ti aggiungono gli effetti speciali in modo automatico. Sono modelli molto belli e professionali, che ti fanno risparmiare tempo e fatica.

                    Se invece preferisci personalizzare il tuo video, puoi inserire manualmente le transizioni, i testi e gli effetti che più ti piacciono. Puoi anche creare una traccia multimediale con foto e video brevi, per rendere il tuo montaggio più dinamico e originale. Per mostrarti quanto è fantastica, l’app ti propone alcuni Video Demo che usano le funzioni Premium.

                    Queste sono le funzioni più avanzate e creative, che però richiedono un abbonamento di 3 euro al mese. Se vuoi provarle, puoi attivare una prova gratuita di sette giorni e vedere se ti convincono. La versione gratuita ha comunque molte funzioni principali, ma ha lo svantaggio di inserire il logo PowerDirector nei file che salvi.

                    Oltre mille modelli video che puoi personalizzare e modificare, integrandoli con musica, foto ed effetti sonori vari.

                    Filmora Editor Video

                    Filmora è un magico strumento per trasformare le tue immagini in storie emozionanti. Puoi usarlo sia sul tuo computer, sia sul tuo smartphone o tablet. Ti basta scegliere tra le tante opzioni che ti offre per rendere i tuoi video unici e originali. Puoi aggiungere filtri che cambiano i colori, gli effetti che creano atmosfere, gli sticker che fanno sorridere.

                    filmora

                    Puoi anche migliorare il tuo aspetto nei video, per esempio cancellando le rughe o colorando le labbra. E poi puoi condividere le tue creazioni con il mondo intero su Instagram o YouTube. Se vuoi sbloccare tutte le potenzialità di Filmora devi pagare una piccola quota mensile o annuale. Altrimenti puoi usare la versione gratuita ma con una scritta PowerDirector che compare sui tuoi video.

                    Inshot Editor Video e Foto

                    Se cerchi un’app divertente per creare o modificare video combinando clip brevi e immagini, puoi provare InShot – Editor video e foto. Questa app ti offre gli sticker e i filtri più recenti che vengono rinnovati ogni settimana. Ce ne sono più di mille e ti consentono di personalizzare i tuoi video o i tuoi collage di foto come preferisci. Con InShot puoi anche inserire facilmente musica o testi ai video, cambiarne l’orientamento e la posizione, applicare vari tipi di filtri, effetti e transizioni mantenendo la qualità originale. Puoi anche cambiare la velocità fino a 100 volte in più o in meno rispetto a quella originale.

                    inshot

                    L’app ti permette di condividere i video sui principali social network come YouTube, Instagram, Facebook, Whatsapp e TikTok. InShot ha anche una versione Premium che costa 15 € l’anno (con 7 giorni di prova) e che oltre a rimuovere il logo che altrimenti appare sui video, elimina la pubblicità e offre altri effetti speciali, transizioni e sticker.

                    Splice Video Editor E Musica

                    Tra le nuove e popolari applicazioni per l’editing video, molto utilizzate soprattutto dai giovani per condividere i propri video sui social, spicca “Splice – Video Editor e Musica”. La sua ultima versione, la 2.0, rilasciata a giugno, offre interessanti novità, come la possibilità di aggiungere affascinanti effetti vintage, testi in dissolvenza e transizioni cromatiche.

                    A differenza di molti altri editor video che applicano un marchio o un watermark sulla versione gratuita dei video, Splice si distingue per la sua generosità: pur mantenendo intatto il video, consente di salvare gratuitamente fino a due progetti completi. Questo aspetto è molto apprezzato dagli utenti che desiderano esplorare appieno le potenzialità dell’app senza investire inizialmente denaro.

                    splice

                    Un ulteriore vantaggio di Splice è la possibilità di provare gratuitamente la versione Premium per un’intera settimana. Questa opzione permette agli utenti di sperimentare tutte le funzionalità avanzate e gli strumenti esclusivi disponibili nella versione a pagamento. Al termine della prova, gli utenti possono decidere se desiderano continuare ad utilizzare la versione Premium o restare con quella gratuita, mantenendo la libertà di scelta e adattando l’app alle proprie esigenze.

                    Possiamo poi decidere se optare per l’abbonamento settimanale (3 euro), mensile (8 euro) o annuale (60 euro). Tra le funzioni più apprezzate spicca la sincronizzazione automatica dei video con le colonne sonore, nonché la flessibilità di tagliare, ritagliare e modificare i videoclip e le foto.

                    Gli effetti speciali sono numerosi e ben realizzati, con particolare attenzione all’animazione e agli stili di transizione. Inoltre, la vasta libreria musicale di oltre 10.000 clip offre una varietà di brani che spaziano dalla marcia nuziale di Mendelssohn alle meravigliose colonne sonore cinematografiche.

                    Formati 4k

                    Un altro punto forte dell’applicazione è la possibilità di esportare i video in diversi formati, come 4K, Full HD, HD e Large, con un adattamento automatico per una facile condivisione sui social media.

                    Insomma, Splice si presenta come un’opzione interessante e accessibile per i giovani creativi che desiderano dare vita alle proprie idee attraverso video di alta qualità e coinvolgenti, offrendo sia funzionalità avanzate per chi vuole spingersi oltre i limiti dell’editing, sia un’esperienza soddisfacente anche per chi vuole solo scoprire il mondo dell’editing video in modo semplice e intuitivo.

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