Alcuni aggiornamenti relativi a Windows 11 possono creare problemi al nostro computer e farlo andare in crash, vediamo quali.
Alcuni possessori di computer Lenovo, si sono lamentati del fatto che da dopo l’installazione di alcuni aggiornamenti in Windows 11, il computer cominciasse a fare le bizze. Nello specifico il pc andava in crash, un problema abbastanza grave.
Di fatto il computer va in blu screen ogni pochi minuti, indipendentemente da quello che si sta facendo, rendendo di fatto impossibile svolgere il proprio lavoro. Anche aggiornando tutti i driver, rimuovendo qualsiasi periferica USB, il problema sembra non risolversi. Perché?
Una periferica che da problemi
Il problema è abbastanza frequente su alcuni notebook di Lenovo ed è dovuto a un driver particolare: l’Intel Management Firmware. L’Intel Management Engine serve in ambito aziendale a favorire le operazioni di gestione dei singoli pc da remoto; è un componente incluso in ogni chipset Intel recente, e in ambito Windows per poter utilizzare questa tecnologia occorre installare un driver apposito, fornito a corredo della scheda madre insieme agli altri driver.
Questo driver tende infatti a mandare il computer in crash molto frequentemente rendendolo inutilizzabile. Per nostra fortuna esiste però una soluzione, anche abbastanza semplice per ovviare a questa situazione di disagio. Bisogna andare su Gestione Dispositivi digitando sulla barra della ricerca e a questo punto appariranno tutte le periferiche connesse al nostro pc (vedi figura), anche quelle più “sconosciute”. Cerchiamo la voce Intel Management Engine, che dovrebbe essere evidenziata da un punto esclamativo, proprio a indicarci che presenta delle problematiche da risolvere.
Periferica malfunzionante. Basta disabilitare l’Intel Management Engine Firmware per evitare i ripetuti crash dei notebook Lenovo con i recenti aggiornamenti di Windows 11.
Selezioniamo questa periferica, clicchiamoci sopra con il tasto destro e disabilitiamola. Successivamente, disinstalliamola. Riavviamo il computer e a questo punto dovrebbe funzionare tutto come prima e i crash saranno eliminati.
Una funzione già presente da tempo in Office Mobile sbarca finalmente anche in Excel per computer: la possibilità di acquisire e raccogliere direttamente i dati a partire dalle immagini. Ecco come funziona.
Le immagini, e soprattutto le fotografie, stanno guadagnando sempre più importanza nel mondo dei computer e nelle nostre vite. Grazie anche agli smartphone, oggi spesso ci troviamo a usare le fotografie anche al posto dei promemoria o degli appunti.
Fotografare una locandina, un volantino o una tabella è abbastanza comune e per questo gli sviluppatori di Excel hanno messo a punto già da tempo nella versione mobile del programma uno strumento in grado di acquisire dati dalle immagini. Oggi questo strumento arriva anche in Excel per desktop, dove possiamo farne un uso leggermente diverso ma non per questo meno efficace.
Al momento lo strumento incluso in Excel per desktop non offre, come invece la controparte mobile, un processo per raddrizzare le immagini prima di cercare di leggere i dati, quindi l’idea di usarlo come pseudo-scanner non è proprio quella migliore. Tuttavia ci sono decine di possibili applicazioni. Immaginiamo per esempio, tutto il patrimonio di informazioni mal acquisite presenti online, ma anche nei nostri dischi fissi.
File PDF acquisiti in modo errato, per esempio, ma anche informazioni che non abbiamo avuto modo di ottenere in formati diversi. Oppure fotografie di tabelle a cui abbiamo fatto un piccolo aggiustamento attraverso un programma di fotoritocco. Insomma ci sono ottimi margini per sfruttare questa funzionalità in molti modi diversi.
Si tratta di una funzione aggiunta da poco in Excel e, come sempre succede con le novità. è probabile che venga migliorata in futuro. Ma già oggi fa un ottimo lavoro. In questa prova la redazione ha deliberatamente usato un file di scarsissima qualità, che ha richiesto numerosi aggiustamenti, ma nonostante questo il tempo richiesto per inserire i dati in una tabella è stato inferiore a quello necessario per digitarli a mano.
Abbiamo già accennato più volte in queste pagine come questa sia precisamente la filosofia dietro alle nuove funzioni dei prodotti Microsoft: farci risparmiare tempo, anche senza bisogno di raggiungere la perfezione. Nell’esempio il risparmio di tempo non è poi molto (la tabella è piuttosto piccola) ma immaginiamo cosa potrebbe succedere se, per esempio, avessimo la scansione di un vecchio foglio A4 pieno di cifre che aspetta da tempo che troviamo la voglia di riversarle in un foglio Excel.
Una nota importante: la funzionalità per raccogliere dati dalle immagini è piuttosto nuova e, come sappiamo, anche Office risponde a un sistema di aggiornamenti che non è sempre chiarissimo. Se non la troviamo ancora, proviamo a forzare un aggiornamento di Office.
1. Per raccogliere dati da immagini dobbiamo spostarci nella scheda Dati. Qui, nella zona Recupera e trasforma dati, scegliamo la voce Da immagine e poi Immagine da file.
2. Nella finestra di Esplora file che si apre possiamo scegliere l’immagine da acquisire. Come possiamo vedere il sistema supporta tutti i formati più comuni.
3. L’elaborazione richiede pochi secondi, poi si aprirà la scheda Dati da immagine: al di sopra troviamo l’immagine, al di sotto i dati che il sistema ha estratto.
4. Facendo clic su Revisione, possiamo scorrere tutte le aree che richiedono attenzione, confrontarle ed eventualmente correggerle, per poi fare clic su Accetta.
5. Quando abbiamo finito con le correzioni, clicchiamo su Inserisci dati. La piccola finestra che si apre ci ricorda che è compito nostro assicurarci della loro validità. Per confermare facciamo clic sul secondo Inserisci dati.
6. I dati vengono inseriti a partire dalla cella che era selezionata prima di avviare il processo. Come possiamo vedere il processo ha margini di miglioramento, ma la tabella ottenuta è decisamente fedele.
Guida definitiva per scaricare driver mancanti o aggiornare quelli obsoleti e assicurarsi un Pc super-stabile!
In informatica i ”driver’; come suggerisce la parola, che letteralmente significa “conducente”; non sono altro che programmi appositamente realizzati per consentire l’interazione con il sistema operativo dell’hardware interno al computer (controller, schede video, schede audio…) e delle periferiche esterne (tastiere, mouse, stampanti, webcam e così via) a esso collegate.
Per disporre di un ambiente di lavoro, di studio o di gioco che operi alla perfezione è essenziale installare le versioni corrette di tali programmi, ma soprattutto aggiornarle quando il produttore ne rilascia di nuove per aggiungere funzionalità, risolvere eventuali bug o aumentare la compatibilità con applicativi/ giochi o nuove versioni dei sistemi operativi.
Capita sovente di vedere amici e parenti che corrono ad acquistare nuove stampanti perché passando da Windows 7 a Windows 11 si sono resi conto che queste non funzionavano più. Spesso l’ignoranza (intesa non in senso offensivo, ovviamente) dei proprietari mina la longevità di tali dispositivi. Non ha alcun senso provare a installare su Windows 11 il CD fornito in dotazione per aggiornare o installare i driver con una stampante acquistata anni or sono, quando a malapena esisteva Windows 8.
Ogni versione di Windows, infatti, apporta profonde modifiche al codice che coinvolgono le librerie di sistema, rendendo così impossibile per i vecchi driver riuscire a parlare la stessa lingua. L’unica soluzione, se non si vuole spendere soldi nell’acquisto di un nuovo dispositivo, è quella di cercare in Rete se esistono dei driver più aggiornati che risolvano il problema. E qui viene la parte difficile. Pochi sanno infatti che pesci prendere…
Per facilitare la vita degli utenti, questo problema è stato in parte risolto negli ultimi anni da Microsoft. Da Windows Update, vengono scaricati anche i driver dei vari dispositivi hardware; ma ciò non sempre funziona.
Con i laptop recenti non sussistono grossi problemi, ma con i laptop più datati e i PC desktop le cose diventano ben più rognose. Inoltre, non tutti i produttori (in particolar modo quelli meno blasonati) rilasciano driver firmati sulla piattaforma Microsoft; il che rende doveroso ricorrere a soluzioni alternative o manuali. In pratica, difficilmente con una passata di Windows Update si riescono a installare tutti i driver necessari. Che fare?
Tra le varie soluzioni esistenti in Rete abbiamo optato per Snappy Driver Installer Origin (SDIO), un tool che individua le versioni datate dei driver installati nel sistema operativo e provvede ad aggiornarli alle ultime versioni disponibili.
Il bello di SDIO è che permette di scaricare non pacchetto completo di driver (collezione ”driver pack”) da usare anche in modalità offline. Poiché il tool non richiede installazione può essere comodamente avviato da chiavetta USB e quindi può tornare utile per aiutare amici e/ o parenti in difficoltà. Ovviamente, se il PC è collegato a Internet possiamo fare una scansione veloce, scaricando solo gli indici (circa 20 MB) che permettono di verificare quali driver andranno installati e/ o aggiornati.
Ciò è possibile cliccando sul terzo pulsante dell’interfaccia di SDIO (Scarica solo indici). Nei casi più ostici vedremo invece come individuare manualmente il vendor (produttore) e il product ID (identificativo del prodotto) di un dispositivo hardware non riconosciuto per cercarlo manualmente su Internet e cercare così di risolvere il problema.
Cercando Gestione Computer nella barra di ricerca di Windows e avviando l’applicazione si accede a una finestra che permette di gestire driver, dischi collegati al PC e tanto altro ancora. Da questa finestra possiamo verificare se vi sono problemi di compatibilità dei driver.
UTILITÀ DI PIANIFICAZIONE: Permette di creare e gestire attività che il computer eseguirà automaticamente nei giorni e negli orari specificati. Utile, ad esempio, per programmare interventi di manutenzione, sicurezza, backup ecc.
VISUALIZZATORE EVENTI: Tiene traccia di tutti gli eventi che si sono verificati nel computer. È utile per diagnosticare l’origine di eventuali problemi verificatisi nel sistema (ad esempio BSOD: la classica schermata blu di errore).
CARTELLE CONDIVISE: Visualizza la lista di tutte le cartelle condivise. Utile quando a distanza di tempo non si ricorda più quali directory sono state esposte in Rete.
PRESTAZIONI: Consente di monitorare in tempo reale dati relativi alle prestazioni delle risorse hardware (CPU, disco, rete, RAM) e delle risorse di sistema (handle e moduli) usate dal sistema operativo.
ESTIONE DISPOSITIVI: È il cuore nevralgico per la gestione dei driver installati nel sistema operativo. Mostra l’elenco di tutti i dispositivi (interni ed esterni) installati e/o collegati al PC. In caso di periferiche non riconosciute (e quindi di driver mancanti) viene mostrata la voce Altri dispositivi. Se un driver già installato o aggiornato ha problemi di compatibilità verrà mostrato un alert giallo con un punto interrogativo.
GESTIONE DISCO: Da qui è possibile visualizzare i dischi collegati al PC (interni ed esterni) con le relative partizioni. È possibile formattare dischi, creare nuove partizioni, ridimensionare quelle già esistenti o cambiare le lettere di unità ad esso associate.
SERVIZI E APPLICAZIONI: Consente di gestire l’esecuzione dei programmi in background, che si avviano in automatico con Windows o a un particolare evento. Qui si può smanettare (con cognizione di causa) quando si vuole ottimizzare il tempo di caricamento del sistema operativo.
I driver della scheda video sono tra i più importanti da aggiornare, non importa se si tratti di una GPU discreta o integrata. Sono sempre più numerose, infatti, le applicazioni che sfruttano questo componente e un suo eventuale malfunzionamento potrebbe comprometterne le funzionalità. La prima cosa da fare è controllare con precisione il modello di scheda video installata nel computer andando in Gestione Dispositivi. A questo punto colleghiamoci sulla pagina del produttore per scaricare i driver più recenti.
Per NVIDIA andiamo su qui, per AMD colleghiamoci qui e per INTEL qui.
Si chiama Snappy Driver lnstaller Origin, è gratuito, non richiede installazione e permette di scaricare in un sol colpo un mega pacchetto di driver da usare anche offline con una chiavetta USB da almeno 32GB.
Installiamo
Procuriamoci il software 1 Installiamo Snappy Driver lnstaller Origin (SDIO) da https://www.glenn.delahoy.com/snappy-driver-installer-origin/). Estraiamo il contenuto del file ZIP, copiamo la cartella SD/0_ 1.12.5. 7 45 sulla pendrive e avviamo il software (SDIO_x64_R745.exe se Windows è a 64 bit, SDIO_R745.exe se a 32 bit).
Il mega driver pack! 2 Accettiamo le condizioni della licenza d’uso e concediamo l’accesso a Internet quando appare la finestra di Windows Defender Firewall. Successivamente, clicchiamo su Scarica tutti i pacchetti di driver. Partirà il download del pacchetto: trattandosi di 29,4GB occorrerà un po’ di pazienza. I driver verranno salvati nella cartella drivers (nell nostro caso in SDJ,0_ 1.12.5.745\update\SDIO_Update).
Aggiorniamo
Maggiori informazioni 3 Al termine del download dei pack necessari, nella finestra principale del programma appaiono i risultati della scansione, con indicazione dei driver mancanti e di quelli che richiedono un update. Usando il cursore del mouse e premendo Ctrl sulla tastiera viene mostrato un popup con maggiori dettagli (produttore, data di rilascio, versione del driver e tanto altro).
Una scelta sicura 4 Innanzitutto spuntiamo Crea un punto di ripristino: ci aiuterà a ripristinare Windows se qualcosa dovesse andare storto. Mettiamo poi la spunta sui driver che vogliamo installare/aggiornare. Di default S010 pone in cima alla lista le ultime release, ma se preferiamo usare driver più datati (può capitare che una nuova versione non funzioni a dovere) usiamo l’icona a doppia freccia per cambiare scelta.
Fatto!
I driver sono aggiornati! 5 Quando siamo pronti clicchiamo su Installa, a sinistra (o premiamo Ctrl+, per avviare la procedura di installazione/aggiornamento dei driver selezionati. Al termine, SDlO evidenzierà in verde quelli aggiornati con successo e in arancione gli eventuali driver che necessitano di un riavvio del sistema operativo per poter funzionare correttamente. Se necessario, riavviamo il PC e godiamoci il nostro “nuovo” hardware.
Uno sguardo in profondità 6 Se il tema di grafico di default (Metro) di SDIO dovesse renderci difficoltosa la lettura dei testi, possiamo cambiare aspetto selezionando Coax in Tema (o quello che più ci aggrada). Inoltre, spuntando Modalità esperto possiamo filtrare i risultati della scansione per mostrare i driver che preferiamo (attuali, vecchi, sconosciuti e altre opzioni).
Può capitare che Snappy Driver lnstaller Origin o CCleaner non siano in grado di rilevare i driver necessari per far funzionare alcuni dispositivi. In tal caso possiamo aiutarci con Gestione dispositivi di Windows.
lnfo su produttore e prodotto 1 Cerchiamo Gestione dispositivi nella: barra di ricerca di Windows e avviamo l’applicazione. Clicchiamo poi col tasto destro sul componente hardware di cui si vuole cercare o aggiornare i driver e selezioniamo la voce Proprietà. Andiamo in Dettagli e nel menu a tendina Proprietà selezioniamo ID Hardware. Clicchiamo col tasto destro sul Valore desiderato e scegliamo Copia per aggiungerlo agli appunti di Windows.
A caccia sul Web! 2 Avviamo il motore di ricerca e incolliamo ( Ctrl+ V quanto in precedenza copiato. Avviando la ricerca verranno mostrati siti come www.driveridentifier.com che, analizzando il codice VEN (Vendor) e PID (Product ID) utilizzato, ci restituiranno informazioni utili per aiutarci a cercare il driver sul sito ufficiale del produttore. Se ciò non fosse possibile (produttore non più esistente) possiamo usare questi siti per scaricare un driver idoneo.
Se vogliamo essere proprio sicuri che il nostro hardware goda di ottima salute e non presenti problemi di compatibilità, allora possiamo ricorrere alla consulenza di uno dei nostri tool indispensabili: CCleaner, uno dei migliori tool in circolazione per ripulire Windows dalle chiavi di registro non valide e da file temporanei/indesiderati che occupano spazio su disco, c’è la funzionalità Driver Update, che si occupa di scansionare il sistema operativo per evidenziare la necessità di driver mancanti o che richiedono un update.
È sufficiente avviare l’applicazione, cliccare sulla voce Driver Updater e premere Visualizza i driver. In questo modo verrà analizzata la situazione attuale del sistema in uso con indicazione dei Driver aggiornati e dei Driver da aggiornare. In quest’ultima scheda sarà possibile procedere all’aggiornamento dei singoli driver o, se si ritiene che siano tutti da aggiornare, procedere in un sol colpo cliccando sul pulsante Aggiorna tutto.
Microsoft rilascia Edge Dev 103.0.1253, aggiunta la possibilità di fare ricerche nella cronologia con linguaggio naturale.
Il colosso di Redmond si appresta a rilasciare la versione 102 di Edge in variante Stable e sotto forma di Beta. Ma nel frattempo rilascia la versione 103 del browser per il canale Dev, pronta per i primi test di verifica. Quest’ultima comprende una nuova e interessante funzionalità grazie alla quale fare ricerche all’interno della cronologia diventa decisamente più semplice.
Microsoft Edge Dev 103.0.1253.0: linguaggio naturale per cercare nella cronologia
Più precisamente, Edge Dev in versione 103.0.1253.0. Questo, difatti è un aggiornamento relativamente minore del browser di casa Microsoft, introduce la possibilità di effettuare ricerche con linguaggio naturale tra la cronologia. Per fare un esempio pratico, in questo modo, è possibile accedere alla sezione relativa alla cronologia di Edge e digitare qualcosa del tipo “YouTube della scorsa settimana”. Questo farà sì che Edge recuperi i contenuti visti su YouTube la settimana precedente, appunto.
Ma le novità non finiscono certo qui. Tra quelle che Edge porta in dote non possiamo non menzionare l’introduzione della possibilità di aggiungere un pin ai siti Internet installati come app alla barra delle applicazioni. Così facendo si agisce direttamente dai loro menu e non solo. Così implementiamo un nuovo criterio di gestione per impostare la modalità che controlla se il livello di zoom del browser tiene conto della scala di visualizzazione corrente come Internet Explorer.
Non mancano poi tutta una serie di miglioramenti in fatto di affidabilità. Tutto questo ovviamente al fine di risolvere eventuali crash di avvio, arresti anomali ecc. Inoltre, correzioni di problemi noti, come quelli relativi alle difficoltà nel visualizzare i filmati su YouTube dopo aver impostato l’uso di un’estensione per il blocco degli annunci pubblicitari.
Avg Driver Updater offre strumenti e funzioni che permettono di mantenere aggiornate le periferiche di sistema.
L’aggiornamento dei driver costituisce una tappa fondamentale per avere un Pc sempre in buona salute. Di contro, la presenza di uno o più driver obsoleti può causare problemi nelle prestazioni o nell’affidabilità, rischiando di compromettere l’operatività quotidiana. Questo non solo in termini di velocità, ma anche di sicurezza, considerando che un driver non aggiornato può essere vulnerabile e quindi offrire un punto di accesso a un eventuale attacco virale. Appare allora evidente quanto sia importante disporre di un software che si preoccupi di scansionare il sistema con l’obiettivo di aggiornare automaticamente i driver. Avg Driver Updater è stato progettato proprio per questo scopo. Forte di un archivio che può contare su oltre 1.300 produttori di hardware, promette la piena affidabilità.
Avg Driver Updater analizza periodicamente lo stato dell’arte e poi fornisce all’utente un resoconto dettagliato della situazione. L’installazione dell’applicativo è semplice, ed è disponibile anche una versione di prova gratuita, utile per testarne l’interfaccia e le funzioni.
Scansiona
Completata l’installazione, l’utente inizia a familiarizzare con l’interfaccia dell’applicativo, assai intuitiva. Il primo passo da compiere consiste nel fare clic su Scansiona driver per avviare il processo di verifica.
Completata l’installazione, il primo passo consiste nel fare clic su Scansiona driver per avviare il processo di verifica. Trascorsi pochi secondi si ottiene il risultato dell’analisi, con il responso che riporta il numero dei driver obsoleti individuati nel sistema, con il relativo elenco delle anomalie riscontrate. Accanto a ogni voce sono presenti una casella di selezione, un’icona per identificare la tipologia del driver (audio, Usb, sistema e così via) e il collegamento Mostra dettagli che permette di accedere a una nuova schermata popup in cui poter approfondire la versione, l’autore e la data di rilascio del driver di riferimento tra quello più aggiornato e quello che invece è installato sul sistema, allo scopo di offrire all’utente tutte le informazioni importanti. Le azioni che l’utente può compiere sono di fatto tre: aggiornare il driver corrente, ignorare l’aggiornamento o escludere il driver da eventuali nuove ricerche.
Aggiorna
Il risultato dell’analisi mostra il responso del processo, con il numero dei driver analizzati e, tra questi, l’elenco dei driver obsoleti individuati sul sistema. Il pulsante Aggiorna selezionati comanda l’avvio dell’operazione di upgrade.
L’attivazione della procedura di aggiornamento, singolarmente per un singolo driver o in maniera massiva, ha luogo attraverso il pulsante Aggiorna selezionati. Parte così un processo la cui durata dipende ovviamente dalla complessità dell’operazione, legata a variabili tra cui il numero e la tipologia dei driver da aggiornare. Ciò che viene raccomandato all’utente è di seguire ogni eventuale indicazione del programma e riavviare il Pc nel corso dell’operazione solo se espressamente indicato a video. In alcuni rari casi, potrebbe capitare che il programma non riesca ad aggiornare un driver in modo corretto, e perciò mostri il messaggio Impossibile aggiornare il dispositivo. Se ciò accade, è buona norma proseguire per completare l’aggiornamento dei driver obsoleti restanti o chiudere l’operazione nel caso in cui non dovessero essercene.
Aggiorna singolarmente
L’opzione Mostra dettagli permette di approfondire le ragioni dell’obsolescenza di un determinato driver. L’applicazione informa puntualmente l’utente in merito alla versione, all’autore e alla data di rilascio di ciascuna release.
Avg lascia l’utente libero di operare, consentendo di gestire i driver singolarmente. Tra le altre azioni permesse, si segnala quella grazie alla quale si può salvare una copia di backup delle versioni precedenti del driver, da prendere in considerazione qualora fosse necessario sbloccare una eventuale situazione di stallo. Interessante anche il fatto che l’app avvisi l’utente nel caso in cui tra i driver installati ve ne fossero di vulnerabili, così definiti perché introducono potenziali porte d’ingresso per eventuali attacchi al sistema. Come appare evidente, l’aggiornamento di driver ritenuti vulnerabili ha la massima priorità per garantire la sicurezza.
Nel caso in cui dovessero invece subentrare particolari problematiche a seguito di un aggiornamento, attraverso l’opzione Risolvi subito l’applicazione attiverà un sistema di intervento che, in base al problema riscontrato, indirizzerà l’utente verso la relativa risoluzione, suggerendo di procedere al ripristino dei driver il cui aggiornamento potrebbe aver causato la criticità riscontrata.
Gestire le impostazioni
L’interfaccia del programma è dotata di una sezione Impostazioni, interna alla voce Menu, che ospita le sottosezioni Informazioni generali e Driver Updater. Nella prima trovano posto le opzioni Lingue, che consente di scegliere tra diverse alternative (compreso anche l’italiano) e Notifiche, la cui attivazione abilita l’invio di alert quando il programma rileva driver obsoleti.
Nel caso in cui si dovessero notare problemi dopo un aggiornamento, l’opzione Risolvi subito attiverà un immediato sistema di intervento. Occorrerà indicare anzitutto la tipologia di problema riscontrata dopo l’upgrade.
Ci sono anche le voci Privacy personale, dove si sceglie se condividere i dati sull’utilizzo dell’app con Avg per contribuire a migliorare la ricerca software o a fini di marketing. Risoluzione dei problemi, attraverso cui si possono salvare log degli errori, creare punti di ripristino del sistema e inviare report su eventuali arresti anomali. Ci sono poi le voci Impostazioni sviluppatore e Aggiorna Driver Updater.
In base alla tipologia di problema, AVG Driver Updater indirizzerà l’utente in modo opportuno, suggerendogli di procedere al ripristino dei driver il cui aggiornamento potrebbe aver causato la criticità riscontrata.
La prima permette di mantenere attivo il programma alla chiusura. Azione che consente alle scansioni in background e agli elementi grafici di continuare con l’operatività anche quando si chiude l’app. La seconda consente invece di scegliere tra aggiornamenti in background, controllo delle nuove versioni all’apertura con possibilità di aggiornare il programma in automatico alla chiusura o aggiornamenti manuali. Driver Updater, invece, offre un collegamento alla cartella in cui Avg Driver Updater salva le versioni precedenti dei driver.
Conclusioni
Avg Driver Updater offre all’utente un efficace strumento software di gestione dei driver. Se da un lato l’applicazione copre un vasto ventaglio di produttori e quindi di dispositivi hardware (l’azienda parla di oltre 8 milioni di driver), dall’altro la sua interfaccia semplice e intuitiva permette a chiunque di entrare subito in azione con l’esecuzione automatica delle scansioni. Inoltre, i dettagli offerti sul singolo driver garantiscono un elevato livello di informazione. La funzione di ripristino che permette di ritornare alla versione precedente di un driver, a seguito di criticità successive all’installazione di un aggiornamento, offre la concreta possibilità di sbloccare fastidiose situazioni di stallo.
Nella sezione Impostazioni sviluppatore si trova l’opzione per mantenere attiva l’app alla chiusura: l’azione consente di garantire operatività alle scansioni in background anche quando si chiude il programma.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia, che per dovere di cronaca è giusto evidenziare. Manca per esempio uno strumento di pianificazione, che renda possibile schedulare scansioni automatiche periodiche allo scopo di monitorare lo stato dei driver. Certo, esiste l’opzione che mantiene attive le scansioni in background, ma l’esecuzione permanente non è certo la strada migliore per ottimizzare l’uso delle risorse. Rispetto alla concorrenza, manca anche una funzione di ottimizzazione delle prestazioni del Pc. Alcuni software di gestione dei driver la includono già al loro interno (pensiamo per esempio a Driver Genius o Smart Driver Updater).
L’opzione Aggiorna Driver Updater, interna al menu Impostazioni, definisce la modalità di aggiornamento del programma: si può scegliere tra aggiornamento automatico in background, controllo della disponibilità di aggiornamenti all’apertura del programma o controllo e aggiornamento manuale.
Prezzo
A questa considerazione se ne accompagna un’altra legata al prezzo del prodotto. Avg Driver Updater offre un periodo di prova gratuita pari a 30 giorni, terminati i quali l’utilizzo sarà soggetto alla sottoscrizione di un abbonamento. Il costo di licenza parte da 39,99 euro all’anno, un prezzo piuttosto elevato rispetto agli altri concorrenti. Per esempio, la licenza annuale del già citato Driver Genius costa 29,95 dollari Usa, mentre per la versione Pro di Smart Driver Updater è previsto un costo di 39,90 euro una tantum.
WhatsApp, nuova ‘funzione’ mai vista prima: l’aggiornamento è spettacolare
Gli sviluppatori di WhatsApp sono sempre al lavoro per migliorare l’app di messaggistica con nuovi aggiornamenti e nuove funzioni, anche per quanto riguarda la versione desktop. A tal proposito, gli esperti di WABetaInfo hanno scoperto un nuovo aggiornamento in arrivo. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.
Reazioni in arrivo
L’aggiornamento di cui parleremo riguarda il client desktop e al momento la nuova funzione è esistente solo in versione WhatsApp beta, la 2.2208.1, per i dovuti test del caso. La funzione che stupisce più di tutte riguarda la possibilità di aggiungere una reazione ai messaggi.
Al momento, non è ancora chiaro quando la nuova funzione su WhatsApp verrà effettivamente implementata, in quanto l’aggiornamento è ancora in via di sviluppo, ma inizialmente si pensava fosse destinata ad essere fruibile soltanto da smartphone, mentre adesso pare che il tutto arriverà pure su desktop.
Dettagli
Come si può vedere dall’immagine, Whatsapp ha tutta l’intenzione di introdurre un’opzione dedicata con il nome di ‘reagisci al messaggio’ che sarà presente con il prossimo aggiornamento all’interno del menu messaggi. In pratica, accanto ai messaggi in chat viene mostrato un piccolo pulsante con l’icona di un emoji che una volta cliccato fa comparire un menu con le varie reazioni tra cui poter scegliere. Il pulsante non è sempre visibile, ma si palesa solo quando il puntatore del mouse si trova vicino a un messaggio.
Le reazioni ai messaggi si possono selezionare tramite il menu a tendina che può essere richiamato facendo clic sul tasto con la freccia rivolta verso il basso posto in corrispondenza di ciascun messaggio e selezionando la voce apposita dal menu che si apre. Attualmente, però, la selezione della reazione a un messaggio non funziona e il pulsante non apre nessuna finestra di selezione, ma è molto probabile che l’attivazione avverrà in seguito all’introduzione su mobile.
Al momento resta più immediato utilizzare il pulsante accanto al messaggio per aggiungere una reazione al messaggio, ma gli sviluppatori hanno deciso di inserire questa nuovissima alternativa. La possibilità stessa stessa di reagire ai messaggi è in fase di sviluppo su dispositivi Android, iOS, web e desktop.
Altre novità
Novità importanti anche sul fronte Android, con il team di tecnici che sta lavorando oltre alle reazioni ai messaggi, anche alla possibilità di mettere in pausa la registrazione di un audio in chat. Nella nuova interfaccia, al centro ci sarà in play/stop, a sinistra la possibilità di eliminarlo e a destra l’invio al destinatario.
In arrivo nuove funzioni per quanto riguarda l’erede di Explorer, Microsoft Edge, browser di casa Microsoft.
Il team del colosso di Redmond è al lavoro per introdurre sempre nuove funzionalità utili a facilitare la realizzazione delle attività lavorative (e non solo) degli utenti sul browser di Microsoft Edge.
Secondo il colosso di Redmond, l’obiettivo principale è quello di aiutare gli utenti a utilizzare sempre più il browser Edge utilizzando nuovi tool smart e intelligenti.
Una volta che hanno effettuato l’iscrizione al cloud di Microsoft 365, in maniera da rendere meno complicato passare da un’app all’altra.
Dopo aver visto l’implementazione di alcune feature e ritocchi grafici, gli sviluppatori stanno introducendo e testando nuove funzionalità nel canale Beta di Microsoft Edge.
1) Novità: gestione automatica dei profili
La prima novità riguarda maggiormente la gestione automatica dei profili di alcune applicazioni per renderle più lineari e semplici una volta che si avvia l’app.
Aperto il link da Outlook che indirizzava una riunione di Teams, Edge aprirà in maniera automatica il profilo senza che l’utente debba inserire la password.
In arrivo nuove funzioni per Edge.
2) Novità: link condivisi
Invece, per quanto riguarda la seconda novità, la funzione chiamata “Link Condivisi” permette di accedere a qualsiasi link condivisi attraverso il proprio account di Microsoft 365, ordinandoli in base per data, mittente e app.
Edge aprirà una finestra posizionata a destra dove comparirà il nome del mittente e dell’app con l’anteprima del messaggio testuale.
3) Novità: pagina iniziale
La terza e ultima novità riguarda la pagina iniziale del browser dove mostrerà tutti i siti e i documenti più importanti del nostro lavoro. Inoltre, non mancherà uno strumento di scrittura che permetterà di correggere automaticamente qualsiasi tipo di errore.
Come aggiornare Microsoft Edge
Per aggiornare in maniera manuale il browser all’ultima versione, bisognerà:
cliccare sul menù (…) posizionato in alto a destra
scegliere la voce Impostazioni
cliccare sulla voce Informazioni su Microsoft Edge
controllare se è disponibile l’aggiornamento
Inoltre, potete seguire la roadmap ufficiale di tutte le novità che verranno implementate dal team degli sviluppatori di Microsoft.
Disponibile l’aggiornamento delle AirPods che permette di ritrovarle attraverso la Rete Dov’è!
Apple aveva promesso questo aggiornamento durante la presentazione di iOS 15 a Giugno. La funzione poi ha richiesto più tempo del previsto ma finalmente è arrivata. Da oggi le AirPods Pro, Max, quelle di seconda generazione ed altri modelli di cuffie Beats, possono essere ritrovate tramite la Rete Dov’è, proprio come si fa con gli AirTag. Utilissimo in caso di smarrimento o furto.
Supporto Rete Dov’è
Apple ha rilasciato un nuovo firmware. E’ finalmente disponibile, tramite aggiornamento, il supporto alla Rete Dov’è per svariati AirPods e Beats. Quindi alcune cuffie da oggi possono essere ritrovate proprio come si fa con un AirTag.
Il nuovo firmware porta come build il numero 4A400 ed è disponibile per:
AirPods Max
Pro
Di seconda generazione
Beats Solo Pro
Powerbeats 4
Powerbeats Pro
Sulle Pro e Max si acquista una funzione utilissima. Fino ad oggi, in caso di smarrimento, l’unica cosa che potevate fare era quella di far suonare le cuffie e ritrovarle in giro per casa. Questo tuttavia non funzionava quasi mai perché le cuffie dovevano essere connesse al telefono, cosa improbabile se sono state smarrite e ancora più improbabile se ci vengono sottratte.
Da oggi cambia tutto. Potremo mettere le cuffie in modalità smarrito che ci permetterà di lasciare un messaggio utile in caso di ritrovamento da parte di altre persone. Sempre in modalità smarrito, le cuffie inizieranno a cercare dispositivi Apple nelle vicinanze e non appena ne troveranno uno, si accoppieranno automaticamente tramite Bluetooth e sfrutteranno la connessione di quel dispositivo per inviarci la posizione precisa su una mappa. Potremo anche ottenere le indicazioni per raggiungere le nostre cuffie con la stessa grafica degli AirTag e con l’unica differenza che non ci sarà una freccia direzionale in quanto le cuffie sono sprovviste del chip U1.
Insomma si tratta di un aggiornamento clamoroso ed utilissimo. Pensavamo che Apple avesse bisogno di rilasciare dei nuovi modelli di AirPods per integrare tutto questo ma invece è riuscita a farlo gratuitamente con un aggiornamento del firmware.
Le AirPods Max sono decisamente più difficili da perdere, date le dimensioni, ma considerando il costo, la funzione può tornare utile in caso di furto.
Come aggiornare il firmware delle AirPods
Non esiste un meccanismo preciso per l’aggiornamento delle cuffie. Non è semplice come aggiornare iOS in quanto non esiste una schermata che si occupa del download e dell’installazione. Sostanzialmente non esiste un modo per forzare l’aggiornamento ma in questo caso possiamo dirvi che un requisito fondamentale è quello di avere iOS 15 installato su iPhone.
C’è chi sostiene che si possa velocizzare l’operazione tenendo le AirPods collegate all’iPhone e chi invece sostiene che debbano stare entrambe in carica nella custodia. Per questo motivo, vi consigliamo di fare entrambe le cose, ovvero:
Aprite la custodia e collegate le cuffie ad iPhone
Riponete la custodia in carica (andrà bene sia la ricarica Wireless che quella tramite cavo) purchè resti aperta in maniera tale da tenere le cuffie collegate al telefono
Assicuratevi che le cuffie siano nel raggio bluetooth dell’iPhone
Attendere… (non sappiamo dirvi quanto tempo, solitamente circa un’oretta)
Ad un certo punto le cuffie verranno aggiornate automaticamente e potrete verificare la versione del firmware in uso in maniera molto semplice. La vecchia versione è la 4A362b, la nuova invece è la 4A400.
Per controllare la versione del firmware attualmente installata sulle vostre cuffie:
Aprire l’applicazione Impostazioni sul vostro iPhone
Entrate in Bluetooth e cercate le AirPods o le Beats dalla lista
Cliccate sulla piccola “i” e scorrete la lista fino alla voce Versione Firmware. La nuova versione è la 4A400.
Con la nuova funzionalità introdotta da Apple ad aprile con IOS 14.5, App “Tracking Transparency”, ovvero la richiesta del consenso per il tracciamento da parte delle app, sia Facebook, che aveva criticato la novità fin dal principio, sia Instagram, stanno ipotizzando l’eventualità di chiedere una somma di denaro per l’accesso ai servizi tramite un avviso. Entrambe le app mostrano una schermata “minacciosa” che ipotizza la possibilità di versioni a pagamento dei due servizi.
In realtà si tratterebbe soltanto di un tentativo per spaventare gli utenti qualora non si conceda il permesso al tracciamento su iOS. L’azienda di Menlo Park, che inizialmente aveva criticato la decisione di Apple, ha poi fatto marcia indietro affermando che Facebook si troverà in una buona posizione quando Apple inizierà ad applicare la trasparenza del tracciamento delle app e che potrebbe persino trarre vantaggio da questi cambiamenti.
A pagamento su IOS?
Facebook e Instagram quindi a pagamento su IOS? Per ora no.
Si tratta quindi di un chiaro avviso attraverso cui la società americana vuole scoraggiare il tanto discusso e criticato sistema di tracciamento di iOS 14.5, che è stato al centro di un aspro confronto a suon di pagine dei giornali tra Facebook ed Apple. Questa è la prima posizione di apertura di Facebook verso le nuove regole della privacy integrate in iOS 14.5, che obbligheranno gli sviluppatori a chiedere il consenso esplicito degli utenti prima di attivare il tracciamento tramite IDFA. Prima ancora dell’arrivo di ATT, Facebook aveva evidenziato le possibili conseguenze per le PMI che ricavano profitti dalle inserzioni pubblicitarie. Sembra che comunque Facebook sia intenzionata ad introdurre una versione a pagamento. Da circa due anni, sulla home page del social network è stata eliminata la frase “È gratis e lo sarà sempre“. Zuckerberg aveva dichiarato nel 2018 che ci sarà sempre una versione gratuita di Facebook. Ciò non esclude che possa essere introdotta una versione a pagamento dell’app in futuro.
Gli utenti iOS hanno iniziato a vedere una schermata informativa che elenca tre motivi per cui è necessario attivare il tracciamento nell’app Facebook e Instagram:
Mostrare inserzioni pubblicitarie più personalizzate
Supportare le aziende che usano le inserzioni per raggiungere i clienti
Apple ha rilasciato un nuovo aggiornamento per il sistema operativo MacOS: tra le novità ci sono miglioramenti per il chip M1 e il supporto ad AirTag. Sesto update di MacOS Big Sur, sistema operativo presentato a novembre. Molte le novità e le fix introdotte col nuovo aggiornamento della Apple, update che porta il sistema operativo MacOS Big Sur alla versione 11.3. Possibilità di utilizzare la tastiera con i giochi per iPhone e iPad progettati per utilizzare l’inclinazione del dispositivo. Possibile usare il mouse e il trackpad con i giochi per iPhone e iPad che supportano i controller.
La procedura per scaricare e installare la versione 11.3 di MacOS Big Sur è la solita: fare click su sezione “Aggiornamento Software” delle Preferenze di Sistema.
Nelle note di rilascio Apple spiega che l’update integra importanti aggiornamenti di sicurezza, pertanto ne consiglia l’installazione a tutti gli utenti. Questi sono una serie di problemi risolti, che il colosso di Cupertino ha pubblicato stando al changelog ufficiale:
promemoria creati da Siri erroneamente impostati per le prime ore del mattino;
mancata disattivazione di iCloud Keychain;
indirizzamento dell’audio da AirPods al dispositivo sbagliato con Automatic Switching;
notifiche AirPods Automatic Switching mancanti o duplicate;
schermate non mostrate a piena risoluzione sui monitor 4K esterni, connessi tramite USB-C;
schermata di autenticazione non mostrata correttamente dopo aver riavviato Mac mini con M1;
mancato funzionamento di Dwell in Accessibility Keyboard.
MacOS Big Sure 11.3
Fix e novità
Queste le più importanti fix introdotte da Apple per la nuova versione MacOS Big Sur 11.3 nel nuovo aggiornamento:
AirTag: Supporto per AirTag per monitorare e trovare in modo privato e sicuro oggetti importanti come le chiavi, il portafoglio, uno zaino e molto altro ancora sull’App “Dov’è”.
Dov’è: La rete di Dov’è, con centinaia di milioni di dispositivi, può aiutarti a trovare l’AirTag, persino quando questo non si trova nelle vicinanze.
Modalità smarrito: ti avvisa quando il tuo AirTag viene trovato e puoi anche specificare un numero telefonico a cui è possibile contattarti.
Emoji: Possibilità di scegliere carnagioni diverse per ciascun soggetto in tutte le variazioni delle emoji della coppia che si manda un bacio e della coppia con l’emoji del cuore.
App per iPhone e iPad sui Mac con chip M1: Possibilità di visualizzare la versione a risoluzione massima delle App per iPhone o iPad a tutto schermo. Inoltre è stata aggiunta l’opzione che permette di modificare le dimensioni della finestra delle App per iPhone e iPad. Nuove opzioni con ulteriori espressioni del viso, cuori ed emoji della donna con barba.
Apple Music: L’opzione “Classifiche città” consente di vedere la musica più popolare in oltre 100 città di tutto il mondo. Aggiunta inoltre una funzione per la riproduzione automatica che continua a farti ascoltare brani simili una volta che hai terminato un brano o una playlist.
Podcast: Nuova opzione per salvare e scaricare le puntate, aggiungendole direttamente alla libreria per un accesso rapido. In più design delle pagine dei podcast è stato riprogettato per rendere più facile iniziare ad ascoltare un contenuto. Anche per le impostazioni di download e delle notifiche possono essere personalizzate per ciascun podcast. Possibilità di scoprire nuovi podcast tramite le classifiche e le categorie nell’opzione ricerca.
Safari: L’API Web Speech consente agli sviluppatori di incorporare il riconoscimento vocale nelle proprie pagine web per sottotitoli in tempo reale, dettatura e navigazione vocale. Inoltre con l’API WebExtensions aggiuntiva si consente agli sviluppatori la possibilità di offrire estensioni che sostituiscono la pagina per i nuovi pannelli. Personalizzato l’ordine delle sezioni della pagina di apertura. Oltre a ciò, introdotto il supporto per i formati audio e video WebM e Vorbis.
Promemoria: Possibilità di sincronizzare l’ordine dei promemoria negli elenchi su tutti i tuoi dispositivi. Possibilità di ordinare l’elenco “Smart Oggi”.
Giochi: Supporto per i controller Xbox Series X|S Wireless o Sony PS5 DualSense Wireless.
Mac con chip M1: Supporto per la modalità di ibernazione.
Informazioni su questo Mac: Mostra lo stato della garanzia Apple e della copertura AppleCare+ nel pannello “Assistenza” quando hai effettuato l’accesso con un ID Apple. Inoltre hai la possibilità di acquistare e registrarsi in AppleCare+ per i Mac idonei da “Informazioni su questo Mac”.
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