Ti sarà capitato che dopo pochi mesi dall’acquisto, il tuo smartphone non offre più le stesse performance? L’accensione è più lenta, le applicazioni impiegano una decina di secondi per aprirsi (soprattutto i videogame) e l’autonomia della batteria cala vistosamente.
Qual è la causa dei problemi del dispositivo? Le troppe applicazioni installate. Quando si acquista un nuovo smartphone, si ha la smania di installare sempre nuove app, senza rendersi conto che in questo modo si occupa la memoria ed è normale che le prestazioni calino.
Ci sono alcune applicazioni, poi, che sono più problematiche di altre: occupano maggior spazio sulla memoria, richiedono un maggior quantitativo di risorse (soprattutto RAM) per funzionare e consumano velocemente la batteria.
Le applicazioni che promettono di risparmiare RAM
Uno dei motivi per cui lo smartphone dopo un po’ di tempo diventa più lento sono le app che restano aperte in background. In molti non lo sanno, ma dopo aver aperto un’app, resta attiva in background in modo da continuare a ricevere tempestivamente le notifiche. Questo, però, non fa altro che rallentare il dispositivo e consumare la batteria. Per questo motivo alcune software house hanno sviluppato delle applicazioni “salva-RAM” che promettono di chiudere tutti i programmi aperti in background.
All’apparenza sembrerebbero delle app salvifiche, ma in realtà non fanno altro che aumentare i problemi e il consumo di RAM e di batteria. Inoltre, nelle ultime versioni di Android il consumo di RAM è stato ottimizzato e non è necessario utilizzare app di terze parti. Quindi, le prime applicazioni da eliminare dal dispositivo sono proprio quelle che promettono di liberare la RAM.
App che promettono di migliorare le prestazioni
Può sembrare un paradosso, ma non lo è: le app che promettono di migliorare le prestazioni, sono le prime che bisogna eliminare dallo smartphone. I motivi sono diversi:
- richiedono troppe autorizzazioni, anche a componenti hardware talvolta non necessarie,
- mostrano molte pubblicità,
- potrebbero nascondere adware o malware,
- sono sostanzialmente inutili,
- consumano molta batteria,
- occupano molte risorse.
App per aumentare l’autonomia
La batteria dello smartphone dura troppo poco? La colpa potrebbe essere dell’app “salva-batteria” che il tuo amico ti ha suggerito di installare. Come nei casi precedenti, alcune app che promettono di migliorare le prestazioni, non fanno altro che peggiorarle. Vale anche per i “Battery Savers“, le app che assicurano di aumentare l’autonomia dello smartphone, ma che in realtà non fa che aumentare i problemi. In molti casi nascondono virus, chiedono autorizzazioni particolari e occupano moltissima RAM, con un conseguente rallentamento dello smartphone.
Anche in questo caso esistono delle valide alternative. Da oramai diversi anni Android propone delle tecnologie presenti nel sistema operativo che permettono di risparmiare batteria senza dover installare app di terze parti.
App bloatware
Si tratta delle app installate sullo smartphone direttamente dai produttori e che non possono essere disinstallate. Un esempio? Il browser, l’app per le note, oppure una Galleria di immagini alternativa a Google Foto. Tutte queste app sono dei doppioni di applicazioni già presenti sugli smartphone e non fanno altro che occupare memoria e ridurre le prestazioni. La soluzione migliore sarebbe quella di disinstallarle, ma non è possibile farlo. L’unica soluzione è quella di disattivarle e renderle innocue.
App social
Può sembrare paradossale, ma le app social sono una delle cause del rallentamento dello smartphone. I motivi sono tanti:
- occupano molta memoria,
- sono sempre attive in background per ricevere le notifiche,
- consumano batteria.
Fare a meno delle app social (Facebook, Instagram, Twitter, WhatsApp) è complicato per la nostra via sociale e quindi è necessario trovare delle soluzioni alternative. Ad esempio si può accedere ai social utilizzando la versione desktop tramite il browser dello smartphone. Oppure installare la versione Lite delle app, come ad esempio Facebook Lite.
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