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Formazione

Dati a confronto con grafici radar

Dati a confronto con i grafici radar. Oggi parliamo del grafico radar, una tipologia di rappresentazione che serve per ottenere un confronto tra diverse categorie di valori in relazione a un punto centrale.

Analisi visiva

Per definizione il grafico radar è quel tipo di grafico che permette la visualizzazione di una o più serie di dati i cui valori vengono disposti lungo assi radiali; in base al numero di elementi della serie di dati si avrà un poligono risultante (se la serie di dati ha tre elementi parleremo di un triangolo, se ne ha quattro di un quadrato e così via).

Il suo utilizzo principale è l’analisi visiva di quale direzione viene assunta dai valori contenuti all’interno della serie di dati.

Utilizzando due serie di dati che puntano a diversi periodi temporali è possibile vedere con i propri occhi quali sono gli andamenti dei valori.

In questo caso i valori possono riferirsi al fatturato, ai costi sostenuti, ai canali di vendita e così via; la versatilità di un grafico radar ne permette l’utilizzo anche in contesti decisamente diversi tra loro.

Non un solo tipo di radar

Per far sì che un grafico radar risulti efficace dobbiamo tenere presente che i valori confrontati devono soddisfare due requisiti: da una parte i dati non devono essere molto distanti tra loro (perché questo renderebbe difficile mantenere visivamente le proporzioni del grafico) e dall’altra i valori devono basarsi sulla stessa scala di lettura.

Excel contiene tre diverse tipologie di grafico radar: quello classico, quello dotato di indicatori e quello riempito.

Il grafico dotato di indicatori aggiunge dei marcatori che permettono di leggere più semplicemente il valore che si desidera.

Il radar riempito, invece, ha senso quando si deve fare un confronto tra due serie di dati.

Quello che succede in questo tipo di grafico è che l’area del poligono legato alla rappresentazione dei dati viene colorata; per questo motivo è bene far sì che la prima serie di dati da analizzare sia quella con i valori più elevati, altrimenti si corre il rischio di nascondere la rappresentazione della successiva serie di valori.

Inseriamo e gestiamo un grafico radar

1. Apriamo il foglio di lavoro dove sono inseriti i dati su cui vogliamo lavorare. Assicuriamoci che le due serie di dati siano disposte su colonne diverse e facciamo clic su Inserisci nella barra multifunzione.

inserisci grafico

2. Selezioniamo con il mouse la serie di dati e tutti i riferimenti associati. All’interno della categoria Grafici facciamo clic su Inserisci grafico a cascata, a imbuto, azionario, superficie o radar. Facciamo clic sul grafico radar che preferiamo.

scegliamo il grafico radar

3. Per modificare l’aspetto visivo del grafico basta far clic su Struttura grafico nella barra multifunzione. All’interno del carosello Stili grafici è possibile selezionare l’aspetto che si preferisce.

Struttura grafico

4. Poi selezionando i vari elementi del grafico (serie di dati, tracciato, etichette di categorie) e dirigendoci su Formato possiamo modificarne l’aspetto visivo. È possibile aprire un Pannello di personalizzazione equivalente con un doppio clic.

formato

5. Ora selezioniamo entrambe le serie di dati e andiamo a inserire il grafico radar con gli indicatori seguendo le indicazioni del secondo step. Facciamo clic su Layout rapido e scegliamo un’opzione per rendere più leggibile il grafico.

layout rapido

6. Se vogliamo utilizzare un grafico radar riempito assicuriamoci di aver inserito la serie di dati con i valori più elevati sulla colonna più a sinistra; Excel, infatti, legge i dati da sinistra verso destra. In questa maniera minimizzeremo le sovrapposizioni.

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Hardware

Disco illeggibile? Ecco la soluzione!

Scopriamo cosa fare quando, dopo aver collegato un nuovo disco al computer, questo risulta illeggibile.

Con il prezzo dei prodotti informatici in continua salita rivolgersi al mercato dell’usato è diventato sempre più conveniente. Portali come eBay, la stessa Amazon con la sezione “Renewed” (ricondizionati) e le tante app per dispositivi mobile, offrono la possibilità di realizzare risparmi anche consistenti acquistando prodotti usati o ricondizionati e garantiti.

Indice

  • Occhio a cosa si acquista

  • Gestione disco di Windows

  • Occhio a cosa si acquista

    Quando si acquista l’usato, però, bisogna essere pronti a sopportare e risolvere qualche piccolo inconveniente, soprattutto sui dischi rigidi. Potremmo, ad esempio, ritrovarci con un dispositivo utilizzato su un computer con sistema operativo diverso rispetto al nostro, quindi formattato con un file system diverso. In questo caso, il disco rigido viene correttamente riconosciuto dal sistema come nuovo hardware collegato, ma il suo contenuto risulta illeggibile.

    Come fare per poterlo utilizzare? Semplice: con gli strumenti messi a disposizione da Windows dobbiamo eliminare la partizione esistente (e quindi cancellare il contenuto del disco), crearne una nuova e formattarla. In questa guida vedremo come procedere.

    Gestione disco di Windows

    Eliminiamo il volume

    windows gestione disco 1
    1. Colleghiamo il disco: Dopo aver collegato il disco rigido illeggibile alla porta USB, avviamo Gestione disco da Windows cliccando con il tasto destro del mouse sul menu Start e selezionando la relativa voce dall’elenco che si apre. Nella parte inferiore della finestra cerchiamo il disco appena collegato al computer. Solitamente è l’ultima voce dell’elenco, caratterizzata da un riquadro tratteggiato.
    windows gestione disco 2
    2. Facciamo pulizia: Facciamo clic con il tasto destro del mouse sull’area tratteggiata e dal menu contestuale che appare selezioniamo la voce Elimina volume per eliminare la partizione già presente sul disco, ma non compatibile con Windows. Potrebbe apparire un messaggio di avvertimento: confermiamo di voler eliminare la partizione cliccando sul pulsante Sì.

    Creare nuovo volume

    windows gestione disco 3
    3. Creiamo un nuovo volume: Dopo qualche istante, nello spazio che prima era tratteggiato apparirà la scritta Non allocata. Clicchiamo con il tasto destro del mouse su di esso e dal menu che appare selezioniamo la voce Nuovo volume semplice. Verrà avviata la procedura Creazione guidata nuovo volume semplice: clicchiamo sul pulsante Avanti e scegliamo la dimensione del volume.
    windows gestione disco 4
    4. Decidiamo quanto spazio usare: Se lasciamo le cose come stanno, l’intero spazio a disposizione verrà utilizzato per ospitare una singola unità. Inserendo una dimensione inferiore, invece, potremo ripetere il passo 3 sullo spazio restante così da suddividere il disco in più volumi. Clicchiamo su Avanti per proseguire, procedendo così alla creazione di un solo nuovo volume su Windows.

    Scegli il nome dell’unità

    gestione 5
    5. Scegliamo un nome per l’unità: Selezioniamo una lettera per l’unità (solitamente va bene tenere quella proposta dal sistema) e clicchiamo ancora su Avanti. Nel la schermata successiva portiamoci nella casella Etichetta di volume e inseriamo un nome per il volume che stiamo creando, lasciamo le altre opzioni di default e clicchiamo su Avanti poi su Fine per avviare la formattazione veloce dell’unità.
    gestione6
    6. Finalizziamo il tutto: Al termine della formattazione al posto dello spazio non leggibile da Windows avremo una nuova unità (nel nostro caso E:) formattata con il File System NTFS e pronta per essere utilizzata in Windows. Volendo potremo suddividere questo spazio in più unità cliccando su di esso con il tasto destro del mouse, scegliendo Riduci e poi rieseguendo i passi dal 3 in poi sulla nuova unità.

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Hardware, Technology

Lenovo IdeaCentre AIO 3 – 27″, pc a ingombro ridotto!

Da Lenovo un computer potente e tuttofare dotato di ampio display Full-HD insomma un pc a ingombro ridotto!

Design elegante e minimalista per questo all-in-one firmato Lenovo, nome in codice IdeaCentre AIO 3 27IMB05. Equipaggiato con uno schermo Full-HD delle dimensioni di 27 pollici, questo PC è indicato soprattutto per chi ricerca un computer potente e tuttofare ma preservando spazio e ingombri.

Sotto la scocca pulsa un processore Intel Core i5 di decima generazione, affiancato da 16GB di memoria RAM, 512GB di SSD e sistema grafico Intel UHD Graphics 630. A bordo, già preinstallato, il sistema operativo Microsoft Windows 10 nella versione Home. IdeaCentre AIO 3 27IMB05 è fornito con in dotazione mouse e tastiera senza fili. Adatto ad applicazioni per ufficio, non disdegna impieghi nel campo del gaming e dell’intrattenimento.

Lenovo IdeaCentre AIO 3
Processore: Intel Core i5-12400 • Memoria RAM: 16GB • Disco: SSD da 512GB • Sistema operativo: Windows 10 Ho-me • Scheda video: Intel UHD Graphics 630 • Risoluzione schermo: Full-HD

Potenza ed eleganza nel PC All-in-One Lenovo IdeaCentre AIO 3

Gli amanti del computer desktop, sicuramente, saranno affascinati da un modello del genere e dal fatto di poter possedere un potente All-in-One senza che sia Mac. Un intero sistema operativo sul retro di un monitor così raffinato che fa persino arredo. Non tutti gli All-in-One sono così e non tutti hanno queste capacità. Stiamo parlando del Lenovo IdeaCentre AIO 3, con 16GB di RAM e 512GB di SSD, un vero pc a ingombro ridotto.

Partendo dal display, abbiamo un 23,8 pollici, Full HD con risoluzione 1920×1080, che fornisce immagini dettagliate e nitide. Un design davvero elegante incontra prestazioni eccellenti, grazie anche alla totale assenza di bordi.

Il Lenovo IdeaCentre è progettato inoltre per essere visto da ampie angolazioni ed è perfetto per condividere o guardare contenuti con la famiglia o gli amici.

Concede prestazioni eccezionali, fluide e rapide, anche con carichi di lavoro pesanti, grazie al processore AMD Ryzen e alla memoria DDR4. Particolarmente interattivo, grazie all’opzione touchscreen, che consente di fare clic o trascinare i file direttamente sullo schermo.

Lenovo IdeaCentre AIO 3 dispone di un otturatore TrueBlock per la privacy. Una volta terminato di usare la webcam, basta scorrere il pulsante nella parte superiore dello schermo per chiuderla ed escludere il mondo esterno.

Puoi inclinare il supporto di IdeaCentre AIO 3 nell’angolazione perfetta, sia che tu stia lavorando a un progetto o guardando il tuo programma preferito.

Cavi in ordine

Grazie ad un collettore per cavi nel suo supporto, i cavi collegati non saranno mai in disordine. Potrai connettere una tastiera da gioco e una soundbar, con le porte USB 2.0 e 3.1. Possiede anche un lettore schede 3-in-1 e uno slot HDMI per collegare uno schermo aggiuntivo. Naturalmente, nel pacchetto, sono già inclusi mouse e tastiera Lenovo.

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Applicazioni

Cancelliamo i dati in modo sicuro

Le chiavette USB, i CD e le SD che usiamo ogni giorno possono smettere di funzionare improvvisamente. Prima di cestinarle, cancelliamo in modo sicuro i nostri dati e proteggiamo la nostra privacy

Nella corsa al rinnovamento tecnologico ogni azienda è impegnata a sfornare a getto continuo nuovi prodotti e soluzioni “intelligenti”. Dispositivi hi-tech migliorati completamente nuovi diventano così l’oggetto del desiderio di milioni di persone che sembrano non poterne più fare a meno. Un desiderio alimentato da brillanti strategie di marketing e da campagne mediatiche capaci di far apparire “indispensabili” oggetti che non lo sono.

Indice

La corsa sfrenata ad acquistare l’ultimo iPhone o Samsung non fa altro che aumentare le problematiche in tema di sostenibilità ambientale. Creare nuovi prodotti equivale ad avere un maggiore inquinamento derivante dai processi produttivi e, soprattutto, un numero sempre più elevato di scarti. I dispositivi elettronici ed elettrici che gettiamo dopo il nostro utilizzo, che sia per un breve o lungo periodo, contengono materiali potenzialmente nocivi. Questi inquinano non solo l’ambiente ma aumentano i rischi per le persone addette al loro riciclo.

Economia circolare

I rifiuti elettronici ed elettrici rappresentano la categoria che sta crescendo più velocemente nell’Unione Europea e di cui si ricicla meno del 40%. Rame, silicio, oro e palladio sono alcuni dei componenti che recuperiamo per riottenere le materie prime.

economia circolare

Nel 2021 il Parlamento europeo ha approvato un nuovo piano che punta a raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale e completamente circolare entro il 2050. Sono state incluse anche norme più severe sul riciclo e sono stati posti obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso e sull’impronta ecologica dei materiali.

Mille chiavette USB

Le nostre case sono letteralmente invase da chiavette USB, supporti ottici di ogni tipo (CD/DVD/Blu-ray leggibili e scrivibili), memory card e altri dispositivi di archiviazione rimovibili. Può capitare che la pendrive USB che utilizziamo per spostare i nostri file dal PC dell’ufficio a quello di casa smetta improvvisamente di funzionare. Un semplice malfunzionamento della chiavetta in alcuni casi può essere facilmente superato (è possibile recuperare i file al suo interno con degli appositi programmi), in altri no.

chiavette usb

Se decidiamo di non usarla più, prima di cestinarla dobbiamo considerare che i file contenuti potrebbero rappresentare un pericolo per la nostra privacy: documenti, foto e video nelle mani di criminali e malintenzionati potrebbero rivelarsi pericolosi. Per questo motivo, prima di eliminare una chiavetta è consigliabile formattarla, così cancelliamo i dati in modo sicuro: con Windows possiamo farlo in modo semplice e veloce. Purtroppo, la formattazione standard offerta dal sistema operativo di Microsoft è piuttosto basica e si limita solo a eliminare i dati in modo apparente. I vecchi file, infatti, restano sempre nella stessa posizione: Windows semplicemente visualizza i settori di memoria che li contengono come “liberi”.

Questo significa che i file che erano presenti sulla nostra chiavetta prima della formattazione possono essere recuperati con alcuni specifici software, se non vengono sovrascritti da altri dati. Per evitare ogni possibile rischio, dobbiamo cancellare la nostra chiavetta formattandola e poi sovrascrivere tutti i settori con dei dati casuali. Fortunatamente Windows mette a disposizione degli strumenti ancor più efficaci della semplice formattazione, altri invece li possiamo recuperati gratuitamente in Rete.

I dati registrati su una chiavetta USB resistono nella maggior parte dei casi fino a dieci anni.

Il Prompt di Windows

Inseriamo la chiavetta da formattare in una delle porte USB del PC e apriamo Esplora file (la cartella gialla che si trova in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni). Successivamente selezioniamo l’icona Questo PC dalla barra laterale di sinistra e individuiamo l’unità della chiavetta da formattare. A questo punto clicchiamo sul pulsante Start e digitiamo il comando cmd nella barra che appare: premiamo Invio per aprire il Prompt dei comandi e nella finestra che si apre digitiamo il comando: format e: /P:10.

Cancelliamo i dati in modo sicuro dispositivi ottici
Dispositivi ottici. Per cancellare i dati contenuti nei vecchi CD, DVD o Blu-ray c’è solo una possibilità, se non sono riscrivibili (RW): distruggerli e cestinarli. Dove? Vanno buttati nell’indifferenziata: in Italia non esistono ancora dei punti di raccolta per il policarbonato.

E” è nel nostro caso la lettera dell’unità da formattare (voi sostituitela con la vostra lettera dell’unità USB); “/P:10” indica il numero di sovrascritture che vogliamo effettuare sul drive.
Dopo aver dato il comando, dobbiamo premere Invio per due volte consecutive. Ricordiamo che un maggior numero di scritture equivale a una maggior sicurezza nella cancellazione dei dati (e una formattazione più lunga come tempi): dopo la prima scrittura di “0”, i settori della chiavetta verranno sovrascritti con dei numeri casuali differenti a ogni passaggio. Attraverso questa operazione cancelliamo i nostri dati in modo molto sicuro.

CCleaner, l’alternativa

Se non vogliamo usare il Prompt dei comandi di Windows, possiamo usare un programma come CCleaner (che è disponibile anche in versione gratuita). Una volta scaricato da qui e installato (clicchiamo sull’eseguibile ccsetup592xe per avviare l’operazione), andiamo sulla scheda Strumenti (sulla sinistra nella finestra principale del programma) e selezioniamo la voce Pulisci drive spuntando il nome dell’unità della chiavetta da cancellare.

Prima di iniziare la procedura andiamo in Svuota e selezioniamo la voce Intero drive (verranno distrutti tutti i dati) e poi il tipo di sovrascrittura che vogliamo applicare tra le quattro disponibili (semplice, avanzata, complessa e molto complessa). È consigliabile optare tra i 3 e i 7 passaggi: una volta definiti tutti i parametri dobbiamo semplicemente cliccare il pulsante Pulisci e poi OK per avviare la formattazione sicura della chiavetta.

Le alternative a CCleaner

Cancelliamo i nostri dati in modo sicuro usando Diskwipe o Eraser, valide alternative a CCleaner.

ccleaner alternativa
Tra i programmi gratuiti disponibili, Disk Wipe (https://www.diskwipe.org) è uno dei più versatili: permette non solo di cancellare in maniera definitiva i dati presenti nelle unità USB, nelle schede di memoria o negli hard disk. Si possono cancellare anche singoli file e cartelle.
alternativa ccleaner
Uno dei migliori software in circolazione è Eraser (bit. ly/ci256_Eraser) che consente la cancellazione definitiva di file/cartelle presenti in hard disk, NAS, chiavette USB e altre periferiche. Una delle funzioni più apprezzate è Pianificazione delle pulizie.

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Formazione

Liberare spazio in modo smart!

Problemi di spazio a causa degli SSD di piccole dimensioni? Il nuovo Windows ha un comodo strumento per aiutarci a trovare i file inutili da eliminare e liberare spazio in modo smart!

Windows 11 ha portato decine di nuove funzionalità e di aggiornamenti in termini di strumenti e sistemi per la gestione delle risorse in un computer.

Diverse nuove caratteristiche del sistema operativo sono sotto gli occhi di tutti, anche degli utenti meno attenti, ma alcune delle novità più succose sono nascoste dietro schermate e liste di opzioni. Uno degli strumenti più interessanti è chiamato Consigli per la pulizia e non è altro che una versione molto avanzata del vecchio Pulizia disco. Cominciamo a liberare spazio in modo smart, vediamo come!

Indice

Ordine e pulizia

Tenere in ordine lo spazio di archiviazione di un computer è una pratica di grande importanza per evitare di dover ricorrere spesso all’assistenza specializzata. Al giorno d’oggi, nonostante dischi meccanici e dischi allo stato solido siano di grandi dimensioni, non è impossibile trovarsi con troppo poco spazio per poter utilizzare una macchina nella maniera corretta.

Peggiore ancora è l’ipotetica situazione in cui l’assenza di spazio su disco impedisce l’installazione di un aggiornamento importante o il corretto utilizzo di un programma. I file presenti all’interno del disco di un computer, chiaramente, non sono tutti uguali. Molti file vengono generati temporaneamente dalle applicazioni per poter semplificare l’esecuzione di alcuni compiti e non sempre vengono cancellati a compito finito.

Questi “file temporanei” spesso e volentieri sono la motivazione per cui, con il passare del tempo, gli hard disk si riempiono inesorabilmente; imparare a gestire questo genere di file è di importanza capitale per la manutenzione di un PC. Una nota: la rimozione dei file temporanei non provoca problemi all’utilizzo del computer, eccezione fatta per i file relativi a Windows Update (che possono sempre servire per fare un roll back alla precedente versione del sistema operativo). Un’altra abitudine molto importante è quella che riguarda la sistematica pulizia dei download.

La cartella in cui i browser salvano i file scaricati andrebbe periodicamente pulita per evitare quanto più possibile gli sprechi di spazio. Se a queste due problematiche aggiungiamo la cache del browser o quella delle applicazioni legate ai servizi di streaming (Netflix e Spotify su tutte) arriviamo molto rapidamente a una conclusione: uno strumento che aiuti l’utente a gestire tutti questi file non indispensabili è particolarmente gradito così da liberare spazio in modo smart.

I consigli di Microsoft

Il programma Consigli per la pulizia analizza in maniera smart il contenuto del disco rigido (o dei dischi rigidi in configurazioni particolari) per capire cosa si può togliere e cosa no. Per attivarlo è necessario navigare un po’ all’interno delle Impostazioni del sistema: una volta aperto lo strumento, i file del disco selezionato vengono divisi in base a categorie come “file temporanei”, “file inutilizzati”, “file sincronizzati con il cloud” “applicazioni inutilizzate”. Ogni categoria contiene una lista di file a essa associati che è possibile selezionare o deselezionare singolarmente.

Altri strumenti per la pulizia

Consigli per la pulizia è senza dubbio un passo avanti considerevole rispetto al passato, tuttavia potrebbe non essere abbastanza, vista la sua natura conservativa. A differenza dello strumento di Microsoft, soluzioni come BleachBit possono vantare un sistema di pulizia più approfondito che permette di eliminare più dati e più in profondità. Questi tipi di soluzione sono interessanti per chi tiene in particolare considerazione la segretezza dei dati.

strumento pulizia
Bleachbit

Sempre BleachBit, per esempio, dispone anche di un sistema di cancellazione sicura che rende irrecuperabili i dati cancellati. Non mancano anche soluzioni per smanettoni estremi, come CleanerML, incluso in BleachBit, un linguaggio di markup per chiunque voglia programmare un sistema di pulizia personale da adattare alle esigenze dei propri sistemi.

Recuperiamo Megabyte con il tool di Microsoft

tool microsoft 1
1. Apriamo le Impostazioni di Windows 11 utilizzando la scorciatoia da tastiera Win + i o facciamo clic sul pulsante a forma di ingranaggio all’interno del menu Start del sistema operativo della casa di Redmond.
tool microsoft 2
2. Assicuriamoci di essere all’interno della schermata Sistema e cerchiamo, nella parte destra dello schermo, la voce Archiviazione per farci poi clic sopra.
tool microsoft 3
3. Lasciamo che il computer analizzi la composizione del nostro disco rigido per qualche minuto. Scorriamo verso il basso per trovare, sotto la categoria Gestione archiviazione, la voce Consigli per la pulizia.
tool microsoft 4
4. Ogni categoria avrà i file di cui il sistema consiglia l’eliminazione. Per farlo basta applicare il segno di spunta al fianco dei vari file e fare poi clic sul pulsante Pulisci.

Mappiamo lo spazio occupato

Possiamo capire al volo cosa occupa il nostro disco fisso e fare pulizia con WinDirStat, che funziona anche con le versioni precedenti di Windows.

windir
Windir per mappare lo spazio.

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Applicazioni, Formazione

Videoregistrare con il pc

Con un programma come FlashBack Express che consente di videoregistrare qualsiasi fonte video e audio trasmessa in streaming sullo schermo del nostro computer.

I servizi di streaming stanno spopolando in Rete: gratuiti o a pagamento, con una semplice connessione Internet permettono agli utenti di vedere tutto quello che desiderano. Possiamo trovare qualsiasi cosa: eventi sportivi in diretta, film usciti in contemporanea con le sale cinematografiche, imperdibili serie TV, documentari o corsi online sulle più importanti piattaforme di e-learning.

C’è un ma: non sempre viene data all’utente la possibilità di scaricare tutti i contenuti che desidera oppure vengono resi disponibili per un periodo limitato. A questo proposito, può essere interessante salvare i filmati che ci interessano: per farlo dobbiamo trasformare il nostro PC in un moderno videoregistratore, ossia in uno “screen recorder”.

Indice

Videoregistra tutto

In Rete sono disponibili diversi software gratuiti che permettono di “catturare” qualsiasi contenuto che venga riprodotto sullo schermo del nostro computer. Tra i tanti, uno dei più apprezzati è FlashBack Express (www.flashbackrecorder. com/it/express/), uno strumento disponibile in formato gratuito (ma anche nella versione Pro a pagamento) che permette di videoregistrare filmati dallo schermo, dalla webcam (come Skype) e qualsiasi suono provenga dal desktop (la nostra voce direttamente dal microfono del PC, per esempio).

Non solo: questo software offre delle funzioni specifiche che permettono di trasformare i filmati nei formati più utilizzati come MPEG4, WMV e AVI.
Oltre a videoregistrare qualsiasi attività video presente sul nostro schermo in diversi formati, FlashBack Express mette a disposizione dell’utente anche delle funzioni di editing per aggiungere del testo, immagini e suoni, utili peri creare qualsiasi tipo di guida, tutorial o presentazione.
Nel tutorial che troviamo qui a fianco spieghiamo come usare il programma e quali impostazioni selezionare.

Migliorare le performance di riproduzione con Flashback Express

Le prestazioni di FlashBack Express o di un qualsiasi programma di cattura-schermo dipendono sostanzialmente dal PC che abbiamo a disposizione. Per migliorare le performance nelle fasi di registrazione ed elaborazione possiamo però modificare alcune impostazioni.
È importante liberare la memoria del nostro PC: per farlo, dobbiamo limitare il numero dei programmi all’avvio.

Un altro trucco è quello di disattivare lo screensaver, senza dimenticare l’ottimizzazione delle impostazioni energetiche. Per nostra fortuna FlashBack Express dispone di una funzione specifica per migliorare la gestione delle risorse hardware. Nel menu Varie troviamo l’opzione Mantieni il PC attivo e disattiva gli screensaver durante la registrazione: in questo modo non siamo costretti ad attivare/disattivare manualmente questa funzione direttamente da Windows, lo farà automaticamente per noi Flashback Express.

Come videoregistrare su pc con Flashback Express

videoregistra flashback
1 Scarichiamo il programma da www.flashbackrecorder.com/it/express/ dalla voce evidenziata in figura. Clicchiamo due volte sul file bbfbex5_ita.exe, scegliamo Avanti e completiamo l’installazione. Spuntiamo Esegui per avviare il programma.
videoregistra 2 flashback recorder
2 Alla voce Area scegliamo A schermo intero e spuntiamo (se già non lo è) la casella Suoni del PC. A questo punto dobbiamo selezionare la scheda audio e regolare il volume: se disponiamo di driver ASIO (driver professionali usati da chi crea musica) vedremo l’apposita voce, da spuntare.
videoregistra 3 flashback recorder
3 Clicchiamo in alto su Impostazioni e poi, nel menu di sinistra, su Modalità di registrazione/prestazioni (o alla voce Video se il nostro PC non ha una scheda video dedicata). Attiviamo la voce evidenziata in figura, spostiamo il cursore Qualità su Max e indichiamo 25 nel campo Fotogrammi al secondo.
scelta rapida
4 Selezionando la voce Tasti di scelta rapida possiamo avviare, interrompere o sospendere una registrazione senza toccare il mouse. Nel menu Desktop spuntando tutte le opzioni disponibili possiamo avere uno schermo pulito.
flashback recorder
5 Se vogliamo catturare un video, andiamo sul servizio di streaming che ci interessa. Torniamo poi su FlashBack Express e in Impostazioni > Varie togliamo la spunta a Mostra il conto alla rovescia 3-2-1… e mettiamola a Mantieni il PC attivo… Clicchiamo OK e poi Registra.
flashback recorder
6 Per stoppare clicchiamo il pulsante rosso: nella finestra che appare, premendo Salva il file viene salvato nel formato .fbr. Per rivederlo dobbiamo invece selezionare Riproduci. Si aprirà il player integrato dal quale, andando in File > Esporta, potremo salvare il video esportandolo nei formati più comuni.

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Formazione

Excel: inseriamo i caratteri più strani

Una funzione di Excel ci permette di “scrivere” i caratteri all’interno delle celle a partire dai codici UNI, utilissimi per i caratteri che non ci sono sulla tastiera.

Se si deve scrivere un carattere ma questo non è presente sulla tastiera, come si fa?

La soluzione più semplice, ma anche la più scomoda, sarebbe quella di copiare il simbolo da qualche parte per poi incollarlo all’interno di una cella di Excel.

Questo metodo ha però due controindicazioni: prima di tutto non tutti i caratteri sono semplici da trovare su Internet, poi in Excel alcuni caratteri hanno funzioni particolari usate nella sintassi delle formule.

Per rendere questi ultimi semplici caratteri e non operatori è necessario sfruttare in maniera intelligente una particolare funzione del programma.

Parliamo di CARATT.UNI, una funzione che ha il compito di mostrare a schermo il simbolo tipografico associato a un particolare numero della codifica Unicode, andando a risolvere problemi anche molto diversi tra loro nell’utilizzo quotidiano di Excel.

Come funziona?

CARATT.UNI è una funzione che ha un compito specifico: restituire il carattere Unicode corrispondente al valore numerico che si specifica all’interno della formula.

Questa è una delle funzioni centrali di Excel e si appoggia sul sistema di codifica Unicode. Si tratta di uno schema standard che assegna a ogni carattere uno specifico simbolo tipografico.

Il bello di Unicode è il suo funzionare in maniera indipendente dalla lingua, dalla piattaforma informatica e dalla tipologia di programma utilizzato.

Inoltre comprende tutti i caratteri, inclusi quelli che non fanno parte del nostro set nazionale o quelli “impossibili” come la famigerata tilde ( ̃ ) o il poco noto backtick ( ` ).

All’interno dello standard Unicode, oltre a tutte le lettere che vengono utilizzate solitamente per l’alfabeto occidentale, troviamo anche quello arabo, il cirillico, il greco, il mondo degli ideogrammi orientali, l’alfabeto tailandese e anche diversi simboli appartenenti a lingue morte come il gotico, il runico, il cuneiforme o l’antico italico.

Attraverso CARATT.UNI, in sostanza, è anche possibile scrivere in lingue o utilizzare simboli che non si potrebbero recuperare in maniera immediata dalla tastiera o da Internet.

Al momento la codifica Unicode, arrivata alla quattordicesima versione, include 144.697 caratteri.

Quando usiamo CARATT.UNI?

La funzione CARATT.UNI in Excel, oltre a far comparire a schermo simboli provenienti dai contesti più disparati, può essere utilizzata in maniera molto intelligente per bypassare i caratteri jolly.

I simboli ?, * e ̃, infatti, vengono interpretati dalla sintassi delle formule come degli input per particolari funzioni di ricerca avanzate.

Questo significa che, se non si vogliono richiamare le funzioni associate a tali simboli, usare CARATT.UNI è il modo migliore per visualizzare a schermo i caratteri tipografici.

La funzione in questione possiede un’unica variabile e questa sua semplicità ne rende molto facile la concatenazione di più istanze; per poterlo fare sarà semplicemente necessario utilizzare la &, che sappiamo essere l’operatore di giunzione delle stringhe.

In questa maniera un utente può digitare intere parole richiamando a schermo i caratteri associati a particolari decimali dello standard Unicode.

C’è un elemento a cui bisogna fare attenzione per utilizzare correttamente questo strumento: i decimali.

Il valore a cui bisogna guardare quando si cerca una tabella Unicode è il decimale legato alla codifica UTF-8 (Unico-de Transformation Format, 8 bit) e nient’altro; inserire il valore esadecimale genererà soltanto confusione.

Come usare CARATT.UNI in un foglio excel?

  1. Il nostro obiettivo sarà scrivere la parola CIAO utilizzando soltanto CARATT.UNI. Facciamo clic sulla cella nella quale vogliamo scrivere e clicchiamo il pulsante FX a sinistra della barra della formula.
caratt.uni

2. All’interno del campo Cerca una funzione digitiamo la parola CARATT. Ora facciamo clic su CARATT.UNI all’interno del campo Selezionare una funzione e poi facciamo clic su OK.

formula

3. All’interno del campo compilabile Num sarà necessario inserire il decimale del carattere che desideriamo codificato in UTF-8. In questo caso la C corrisponde al numero 67.

numero carattere

4. Facciamo clic sulla barra della formula e posizioniamoci alla fine di ciò che abbiamo scritto. Premiamo una volta la barra spaziatrice e poi inseriamo una e commerciale (&). Ora potremo scrivere il resto della funzione.

caratt.uni


5. Facciamo copia e incolla sulla funzione CARATT.UNI e modifichiamo il valore tra parentesi con i decimali corrispondenti alle lettere I (73), A (65), e O (79). Tra una lettera e l’altra ricordiamo di inserire le & per collegare le varie parti della funzione.

caratteri

6. Una volta terminata la funzione da scrivere, premiamo Invio per vedere il risultato all’interno della cella. Ciò che avremo scritto sarà a tutti gli effetti indistinguibile dal testo, se non osservando la barra della funzione.

Scritta finale con formula

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Come trovare la password Wi-Fi su Windows 11

Come trovare la password Wi-Fi su Windows 11. Impossibile accedere alla propria rete domestica? Niente paura!


La password Wi-Fi è una delle chiavi di accesso che più ci si dimentica facilmente.

Tutta “colpa” dell’opzione che consente di memorizzare in automatico le credenziali associate alla rete Internet di casa dopo il primo collegamento, tanto sul computer quanto su smartphone e tutti gli altri dispositivi mobili.

A complicare ulteriormente le cose ci si è messo pure il tasto WPS (Wi-Fi Protected Setup) presente nella stragrande maggioranza dei router in commercio: è sufficiente premerlo per connettere in automatico il dispositivo desiderato alla rete Wi-Fi domestica, senza la necessità di digitare (e dunque ricordare) la parola chiave.

Ci sono però alcune situazioni in cui conoscere la password Wi-Fi è ancora importante. Ad esempio quando si riceve la visita di un amico o un parente a casa e una delle prime richieste è appunto la password Wi-Fi del router.

Oppure quando si acquista una nuova Smart TV e la si deve configurare per la prima volta, senza disporre dell’utile funzione offerta dal pulsante WPS.

Ma ora, scopriamo insieme come trovare la password Wi-Fi dimenticata.

Scopri la password Wi-Fi tramite Impostazioni

impostazioni Windows 11

Uno dei metodi più intuitivi per recuperare la password su Windows 11 prevede l’utilizzo delle Impostazioni e della scheda Rete e Internet.

Ecco nel dettaglio la procedura:

1.Fai clic sul menu Start (icona con il logo Microsoft) e nella finestra che si apre, seleziona Impostazioni (icona a forma di ingranaggio). Per aprire le Impostazioni di Windows 11 puoi anche usare la scorciatoia da tastiera Win + I.

2.Nella finestra Impostazioni seleziona dal menu laterale a sinistra la scheda Rete e Internet.

3.Nella nuova schermata visualizzata clicca sulla scheda Impostazioni di rete avanzate, ultima opzione in fondo.

4.Ora individua l’intestazione Impostazioni correlate e fai clic su Più opzioni per la scheda di rete.

5.Pochi istanti dopo si aprirà la nuova finestra Connessioni di rete. A questo punto sposta il cursore del mouse in corrispondenza della tua rete Wi-Fi, fai clic destro e, dal menu a tendina che si apre, seleziona la voce evidenziata in grassetto Stato.

6.Nella finestra Stato di Wi-Fi fai clic sul pulsante Proprietà wireless.

7.La nuova schermata mostra in automatico le informazioni correlate al tab Connessione. Per vedere invece la password Wi-Fi occorre selezionare il tab Sicurezza.

8.Adesso non ti resta che fare clic sul quadratino accanto a Mostra caratteri per visualizzare la password Wi-Fi del router.

Ora che hai trovato la password puoi connettere un altro dispositivo alla rete Internet o condividerla al tuo ospite.

E se per la prossima volta non vuoi ripetere l’intera procedura, dovendo accendere il computer e ricordare tutti i passaggi elencati qui sopra, la soluzione migliore è copiare la chiave di sicurezza della tua rete e conservarla in un luogo sicuro.

Volendo puoi salvarla sulla rubrica del telefono, assegnandole un nome fittizio.

Password Wi-Fi in chiaro tramite PowerShel

PowerShel

Un altro metodo per vedere la password della tua rete Wi-Fi prevede l’utilizzo di PowerShell, la shell avanzata disponibile su tutti i PC con a bordo il sistema operativo Windows, e l’inserimento di una riga di comando.

Rispetto alla soluzione precedente richiede meno passaggi, ma per chi ha poca dimestichezza con i comandi avanzati di Windows è preferibile sfruttare la procedura di sopra, essendo più intuitiva per la maggior parte degli utenti comuni.

Ecco quali sono i passaggi da seguire:

1.Fai clic destro sul menu Start (icona del logo Microsoft) e, dal menu a tendina che si apre, seleziona la voce Terminale Windows (Admin).

2.Nella finestra Controllo dell’account utente, alla domanda “Vuoi consentire a questa app di apportare modifiche al dispositivo?” seleziona il pulsante Sì.

3.Ora che hai aperto la finestra PowerShell, digita la seguente riga di comando e premi Invio sulla tastiera del computer:

netsh wlan show profiles

4.Fatto questo, digita la seguente riga di comando (in sostituzione di Wi-Fi Profile dovrai inserire il nome della rete Wi-FI per cui intendi trovare la password) e premi di nuovo Invio della tastiera:

netsh wlan show profile name=”WiFi-Profile” key=clear

5.Individua adesso l’intestazione Impostazioni sicurezza: la password Wi-Fi del router di casa è mostrata accanto alla voce Contenuto chiave.

Una volta che hai individuato la password vale lo stesso discorso fatto in precedenza.

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Photofiltre: Il clone di Photoshop

Photofiltre lo usi per creare progetti grafici professionali sfruttando le potenzialità dei livelli.

PSD è l’acronimo di Photoshop Document e indica i file realizzati solitamente con Photoshop. La caratteristica di questo programma di casa Adobe è la possibilità di lavorare un progetto grafico su più piani, detti appunto livelli, destinando ognuno di essi a un aspetto dell’elaborazione grafica digitale (saturazione, maschere di livello, effetti, luminosità, ecc.).

Una volta terminato un progetto grafico è facile andare a rielaborare solo un aspetto, selezionando il livello corrispondente e operando solo sudi esso. Photoshop è il programma top che ogni professionista utilizza, ma in Rete si trovano anche programmi compatibili, sia a pagamento che gratuiti, che offrono funzionalità simili, anche se in minor numero.

Indice

Alla ricerca dei PSD

La digital art ci ha abituati a lavori di grande bellezza e se non siamo illustratori o grafici provetti, creare un file artistico o anche professionale di qualità può essere molto complicato. Per farlo bisogna avere un programma di grafica che permetta di lavorare con i livelli.

Il programma per eccellenza è ovviamente Photoshop, ma come sappiamo è un software professionale e costoso, non adatto a chi si cimenti per diletto con la grafica. Ma esistono delle alternative, e quella di cui parleremo in questa guida è Photofiltre, un software snello che ci permette di realizzare progetti di grande effetto.

Editing grafico freeware

Photofiltre è un programma che soddisfa le aspettative di chi voglia giocare con le immagini e realizzare progetti di qualità, lavorando con i livelli. Il programma è in inglese, ma è possibile scaricare la traduzione in italiano, ed è gratuito, cosa non da poco conto. Dopo averlo installato, è possibile creare progetti grafici creando diversi livelli, gestibili grazie agli strumenti che il programma offre.

In questa guida prenderemo una nostra foto e la scontorneremo; quindi, cercheremo una bella immagine per lo sfondo e la uniremo alla nostra fotografia su un nuovo livello usando Photofiltre. Sarà un gioco da ragazzi applicare effetti particolari ai livelli e creare un progetto originale.

Photofiltre non parla italiano

Dopo aver installato Photofiltre dobbiamo aggiungere il pacchetto per la lingua italiana. Ecco come fare.

photofiltre download
1. Procuriamoci il programma: Il software è presente sul nostro supporto o si può scaricare da qui. La pagina di download del software propone sia la versione freeware che quella commerciale. Dalla sezione Freeware Version (32-bit), scarichiamo Photofiltre7, che gestisce anche i livelli. Clicchiamo sul link e poi su Photofiltre 7.2.1 portable version.
photofiltre zip
2. Apriamo gli archivi software e traduzione: Scompattiamo il file compresso sul desktop per creare una cartella dove andremo a copiare successivamente il pacchetto contenente i file che permettono di tradurre il software in lingua italiana. Preleviamo dal nostro supporto l’archivio StudioIT.zip (o scarichiamolo sempre da qui) e scompattiamolo sul desktop.
photofiltre ita
3. Concludiamo la procedura di attivazione della lingua: All’interno della cartella troveremo il file StudioIT.plg. Non ci resta che copiare tale file (Ctrl + C) e incollarlo (Ctrl + V) all’interno della cartella oppure trascinarlo se si usa Winrar ad esempio, dove si trova il file eseguibile del software Photofiltre7. Al termine di questa procedura, cancelliamo il file StudioEN.plg (si riferisce alla lingua inglese) per attivare la sola lingua italiana.

Sembra quasi Photoshop

L’interfaccia di PhotoFiltre è molto simile a quella messa a disposizione dal programma di casa Adobe. Andiamo a curiosare tra le sue opzioni per scoprire tutti gli strumenti che il software ci mette a disposizione.

editing example
editing indice

Partiamo con il progetto!

Cerchiamo un’immagine da usare come sfondo a una nostra creazione. Apriamo anche la fotografia che vogliamo aggiungere allo sfondo e mettiamoci a lavorare sui due livelli per ottimizzare il risultato.

editing freepik
1. Alla ricerca della giusta immagine: Sfruttiamo le risorse gratuite che si trovano in Rete e cerchiamo su un sito di immagini. Nell’esempio abbiamo usato il sito Freepick, una risorsa preziosa per cercare e scaricare materiale grafico anche gratuito. Con i filtri decidiamo il formato, il tipo e il soggetto. Una volta trovata l’immagine, scarichiamola.
licenza freepik
2. Occhio alla licenza d’uso: Su Freepick, così come negli altri siti, troviamo immagini commerciali o libere ma con obbligo di attribuzione. Quando scarichiamo l’immagine, leggiamo il tipo di licenza di cui è fornita. Non è solo una questione di legalità, ma anche di rispetto per il lavoro altrui. In questo caso, scriviamo image: Freepick.com.
apri file photofiltre
3. Apriamo il materiale scaricato: Apriamo l’immagine con Photofiltre. Possiamo notare che a sinistra dell’immagine abbiamo una miniatura con scritto Sfondo. Questo è il nostro primo livello. Apriamo adesso anche la fotografia che vogliamo aggiungere. Per farlo è necessario scontornarla e poi la inseriremo sullo sfondo scelto.
scontorna immagine
4. Scontornare un’immagine: Per scontornare con Photofiltre, andiamo sul pannello degli strumenti e clicchiamo sulla freccia di selezione. In basso si apre una sezione che ci fa scegliere che tipo di selezione. Clicchiamo sul poligono e iniziamo a scontornare la figura. Più punti inseriremo (clic), migliore sarà la selezione.

Eliminiamo lo sfondo!

cancella sfondo
5. Selezioniamo e cancelliamo lo sfondo: Per eliminare lo sfondo della nostra foto, ora che abbiamo selezionato l’immagine che ci interessa mantenere, clicchiamo in alto su Selezione e poi su Inverti Selezione. In questo modo la selezione si sposta sugli elementi che sono da eliminare. Clicchiamo su Canc e il gioco è fatto.
unire immagini
6. Uniamo le due immagini: Per unire la nostra foto e l’immagine, clicchiamo sull’immagine colorata e poi in alto su Selezione e Seleziona tutto. Ctrl + C per copiare. Andiamo ad attivare la nostra fotografia e incolliamo con Ctrl + V. A sinistra vediamo i due livelli, con la nostra foto come Sfondo e l’altra come Livello1.

Aggiungiamo testi ed effetti!

È tempo di dedicarci all’applicazione di qualche effetto e magari, perché no, anche all’aggiunta di un testo alla nostra immagine con Photofiltre.

trasparenza
1. Applichiamo una trasparenza: Visto così può sembrare fallimentare, ma con un po’ di pazienza vedremo il risultato finale. Assicuriamoci che il Livello1 sia attivo, clicchiamo su Gestione livelli e applichiamo una trasparenza per far uscire il livello sottostante. A destra abbiamo la sezione Livello con il menu a tendina. Selezioniamo 60.
miscela livelli
2. Misceliamo i livelli: Adesso apriamo il menu a tendina Miscelazione livelli e selezioniamo la modalità che preferiamo, nell’esempio in foto la modalità è Diminuzione. L’effetto è proprio simpatico, ma possiamo fare anche qualche altra cosa, come per esempio aggiungere un testo.
aggiungi testo
3. Il testo va su nuovo livello: Per aggiungere un testo, clicchiamo sulla T in alto, sulla barra degli strumenti, si apre una finestra. Il testo va scritto in tale finestra, scegliendo il carattere e la formattazione. Una volta fatto questo, clicchiamo Effetti per definire meglio lo stile e la “forma” del blocco di testo.
effetti testo
4. Gli effetti di testo: Nella scheda degli effetti possiamo dare un’ombreggiatura, decidendone anche il colore e, soprattutto, definire la spaziatura tra le lettere e le righe. Nel primo caso modifichiamo Spaziatura X, mentre per lo spazio tra una riga e l’altra, modifichiamo Spaziatura Y.

Applichiamo effetti luce!

effetti ritocco
5. Luminosità, contrasto, saturazione: L’ultimo ritocco lo diamo sistemando saturazione, contrasto e luminosità del Livello1 per renderlo più vivace. Per farlo, clicchiamo una volta sul livello per attivarlo e poi agiamo sui comandi veloci che si trovano sulla barra dei filtri. Quando siamo soddisfatti, salviamo il lavoro.
formato photofiltre
6. I formati di Photofiltre: Photofiltre ci permette di salvare il lavoro in diversi formati. Conviene sempre fare una copia nel formato originale .pfi, che mantiene i livelli e la possibilità di apportare modifiche in futuro. I formati supportati sono quelli più comuni. Il comando Salva in permette di scegliere la cartella di salvataggio.

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Sistemi

Creare un sistema dual boot

Creare un sistema dual boot, cioè installare due sistemi operativi sullo stesso Pc, e scegliere quale avviare.

Creare e configurare un sistema dual boot, che ospita cioè due diversi sistemi operativi capaci di convivere fianco a fianco sullo stesso disco (sia pure in partizioni separate) è oggi molto più semplice rispetto a qualche anno fa; basta procedere con un po’ di attenzione: vediamo, per esempio, come aggiungere a una macchina Windows un’installazione di Ubuntu Linux.

Ubuntu

In primo luogo, dopo aver effettuato un provvidenziale backup di sistema per mettere al sicuro i propri dati, occorre scaricare l’ultima versione di Ubuntu sotto forma di file Iso, seguendo il link (figura A) e facendo clic sul pulsante Download.

ubuntu
Figura A

Una volta scaricata l’immagine binaria, si può decidere di installarla su una chiavetta Usb Flash per poi avviarla direttamente. Per farlo si consiglia installare Balena Etcher (www.balena.io/etcher) (figura B), quindi fare clic su Flash from file, scegliere il file Iso di Ubuntu scaricato, indicare la chiavetta Usb all’opzione Select target e avviare il processo facendo clic sul pulsante Flash!

Figura B

Al termine dell’operazione riavviate il sistema, entrate nel Bios e selezionate l’opzione che consente di avviare Ubuntu da Usb. Nella nuova schermata, selezionate Install Ubuntu (figura C) e seguite le istruzioni.

ubuntu installazione
Figura C

Per prima cosa, scegliete le impostazioni di lingua e tastiera e, nella finestra Updates and other software, selezionate il tipo di installazione Normal e l’opzione Install third-party software graphics and Wi-Fi hardware and additional media formats (figura D), quindi attivate l’opzione Configure Secure Boot, impostate la password e proseguite.

Figura D

Nella pagina di installazione Ubuntu selezionate Install Ubuntu alongside Windows Boot Manager (figura E) per impostare il doppio avvio, decidete quanto spazio riservare ai due sistemi e fate clic su Install Now per proseguire. I passi successivi permettono di impostare l’ora in base alla propria area geografica, quindi nome utente, l’host e la password. Al termine, riavviate il Pc e scollegate la chiavetta Usb.

Figura E

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