Grazie a questa utility possiamo archiviare in totale sicurezza i dati e password di accesso di tutti i nostri account e recuperarli facilmente quando ci servono, sia su un qualsiasi computer sia sullo smartphone.
La sicurezza del nostro computer e delle password di accesso ai vari servizi online è un problema che ci accomuna tutti. Ormai sono decine i siti ai quali ci siamo registrati e che richiedono un login quando dobbiamo accedervi, con altrettanti nomi utente e password da ricordare, e che magari devono essere forzatamente cambiati di tanto in tanto.
Vista la quantità di dati da memorizzare e da tenere al sicuro, faremmo bene ad affidarci a un cosiddetto password manager, ovvero a un’applicazione progettata per memorizzare le credenziali di accesso ai vari servizi online, archiviandole in modo sicuro con una crittografia efficace, magari disponibile per diverse piattaforme, non solo su PC ma anche su smartphone e addirittura in grado di compilare autonomamente i campi di nome utente e password quando richiesti. In questo caso abbiamo scelto NordPass, perfetta per lo scopo anche nella versione gratuita. Ecco come utilizzarla.
Scarica e Installa
1 NordPass è disponibile sul sito nordpass.com, per scaricarla scorriamo la pagina fino in fondo e selezioniamo, nella sezione APP, il sistema operativo del nostro computer. NordPass è compatibile con sistemi Windows, Mac e Linux.
2 Per installare NordPass ci verrà richiesto di registrarci. Possiamo creare un nuovo account a partire da un nostro indirizzo email oppure sfruttare account esistenti dei più noti siti di servizi Web quali, per esempio, quelli di Google.
Crea account e password
3 Completata la registrazione a NordPass ci verrà mostrato un avviso di conferma. A questo punto siamo pronti per iniziare a utilizzare NordPass: clicchiamo l’opzione Ritorna all’app per proseguire con la configurazione.
4 La prima cosa che ci chiederà NordPass, dopo aver terminato la prima fase della configurazione, è una Master Password, che è quella che ci verrà richiesta per accedere alle password già memorizzate. È l’unica da ricordare sempre.
5 Al primo avvio NordPass ci presenterà una serie di operazioni da effettuare per completare la configurazione. l’interfaccia del programma ci apparirà in lingua inglese, per impostare l’italiano dovremo procedere manualmente.
6 Clicchiamo l’icona a forma di ingranaggio nella parte superiore sinistra della finestra per accedere alle impostazioni di NordPass. Scorriamo la schermata che apparirà fino a trova re la sezione Language, dove potremo selezionare Italiano.
Importa password
7 NordPass ci permette di importare le password già memorizzate in altri sistemi, per esempio quelle archiviate nel browser in altri password manager. Possiamo effettuare l’importazione dalla procedura iniziale o tramite le impostazioni dell’app.
8 Selezionando l’importazione delle password da un browser, vedremo l’elenco degli elementi che potremo importare. NordPass supporta l’importazione dei dati di accesso memo rizzati nei più diffusi browser Web, come Edge, Firefox o Chrome.
9 NordPass permette di memorizzare i nostri dati personali, che potremo poi utilizzare per compilare in automatico i relativi campi per la registrazione a qualche sito Web. Non dovremo così più compilarli a mano ogni volta che ci verrà richiesto.
10 Un’altra comoda funzione di NordPass è quella che ci permette di memorizzare i dati della nostra carta di credito. Anche in questo caso potremo richiamarli per la compilazione automatica ogni volta che ci viene richiesto.
Installa l’estensione
11 Possiamo sfruttare i 30 giorni di prova della versione Premium (che poi costerebbe 1,39 € al mese) per verificare che le nostre password non siano apparse in qualche fuga di dati. In tal caso provvediamo immediatamente a sostituirle.
12 Per utilizzare NordPass da browser Web, dovremo installare la relativa estensione. Clicchiamo l’opzione per aggiungere l’estensione e selezioniamo il nostro browser preferito. Possiamo anche installarla in diversi browser.
13 Ogni volta che installiamo l’estensione NordPass nel browser ci verrà richiesto un codice di conferma, per essere certi che siamo effettivamente noi quelli autorizzati sere certi che siamo effettivamente noi quelli autorizzati.
14 Con NordPass non dovremo più digitare i nostri dati di accesso nei siti memorizzati. Nelle caselle di testo dei dati da inserire apparirà l’icona di NordPass: clicchiamo e se lezioniamo l’utenza da usare, se ne abbiano registrata più di una.
15 L’estensione NordPass per browser rileva l’inserimento dei dati di accesso a un sito e ne propone l’archiviazione, così che possano essere richiamati quando necessario. I dati vengono memorizzati nel cloud con la crittografia XChaCha20.
16 NordPass è disponibile anche per iOS e Android. Installiamo l’app, accediamo con il nostro account e inseriamo la Master Password. Attiviamo la compilazione automatica seguendo le istruzioni nella relativa voce in Menu/Impostazioni.
Da Lenovo un computer potente e tuttofare dotato di ampio display Full-HD insomma un pc a ingombro ridotto!
Design elegante e minimalista per questo all-in-one firmato Lenovo, nome in codice IdeaCentre AIO 3 27IMB05. Equipaggiato con uno schermo Full-HD delle dimensioni di 27 pollici, questo PC è indicato soprattutto per chi ricerca un computer potente e tuttofare ma preservando spazio e ingombri.
Sotto la scocca pulsa un processore Intel Core i5 di decima generazione, affiancato da 16GB di memoria RAM, 512GB di SSD e sistema grafico Intel UHD Graphics 630. A bordo, già preinstallato, il sistema operativo Microsoft Windows 10 nella versione Home. IdeaCentre AIO 3 27IMB05 è fornito con in dotazione mouse e tastiera senza fili. Adatto ad applicazioni per ufficio, non disdegna impieghi nel campo del gaming e dell’intrattenimento.
Processore: Intel Core i5-12400 • Memoria RAM: 16GB • Disco: SSD da 512GB • Sistema operativo: Windows 10 Ho-me • Scheda video: Intel UHD Graphics 630 • Risoluzione schermo: Full-HD
Potenza ed eleganza nel PC All-in-One Lenovo IdeaCentre AIO 3
Gli amanti del computer desktop, sicuramente, saranno affascinati da un modello del genere e dal fatto di poter possedere un potente All-in-One senza che sia Mac. Un intero sistema operativo sul retro di un monitor così raffinato che fa persino arredo. Non tutti gli All-in-One sono così e non tutti hanno queste capacità. Stiamo parlando del Lenovo IdeaCentre AIO 3, con 16GB di RAM e 512GB di SSD, un vero pc a ingombro ridotto.
Partendo dal display, abbiamo un 23,8 pollici, Full HD con risoluzione 1920×1080, che fornisce immagini dettagliate e nitide. Un design davvero elegante incontra prestazioni eccellenti, grazie anche alla totale assenza di bordi.
Il Lenovo IdeaCentre è progettato inoltre per essere visto da ampie angolazioni ed è perfetto per condividere o guardare contenuti con la famiglia o gli amici.
Concede prestazioni eccezionali, fluide e rapide, anche con carichi di lavoro pesanti, grazie al processore AMD Ryzen e alla memoria DDR4. Particolarmente interattivo, grazie all’opzione touchscreen, che consente di fare clic o trascinare i file direttamente sullo schermo.
Lenovo IdeaCentre AIO 3 dispone di un otturatore TrueBlock per la privacy. Una volta terminato di usare la webcam, basta scorrere il pulsante nella parte superiore dello schermo per chiuderla ed escludere il mondo esterno.
Puoi inclinare il supporto di IdeaCentre AIO 3 nell’angolazione perfetta, sia che tu stia lavorando a un progetto o guardando il tuo programma preferito.
Cavi in ordine
Grazie ad un collettore per cavi nel suo supporto, i cavi collegati non saranno mai in disordine. Potrai connettere una tastiera da gioco e una soundbar, con le porte USB 2.0 e 3.1. Possiede anche un lettore schede 3-in-1 e uno slot HDMI per collegare uno schermo aggiuntivo. Naturalmente, nel pacchetto, sono già inclusi mouse e tastiera Lenovo.
Oggi vedremo come estrapolare il testo da una foto di un documento oppure di scaricare un’immagine da Internet per poi poterlo modificare.
C’è un metodo molto semplice e veloce, è OneNote di Microsoft che possiamo installare gratuitamente sul nostro pc.
OneNote è già preinstallato in Windows 10 ed è anche disponibile la versione web, ma quella che ci permette di estrarre il testo da un’immagine è la versione desktop che dobbiamo installare manualmente. Per scaricarla andiamo sul sito www.onenote.com/download e clicchiamo su Windows Desktop presente sotto Disponibile anche per.
Scarichiamo quindi il file eseguibile sul nostro computer e al termine del download facciamo clic due volte sopra per procedere all’installazione. L’installazione viene eseguita online, ovvero viene scaricato da Internet i file necessari all’installazione di OneNote desktop per il nostro computer.
Il download dei file necessari all’installazione potrebbe richiedere anche diversi minuti. Al termine viene quindi completata l’installazione e si utilizza OneNote 2016nella versione desktop.
Estrarre il testo da un’immagine sul pc
A questo punto per estrarre il testo presente in una foto qualsiasi, la procedura da seguire è semplicissima. Andiamo in OneNote, creiamo un nuovo blocco appunti, clicchiamo sul tasto Inserisci presente nella barra degli strumenti e selezioniamo Immagini.
Scegliamo quindi la foto in cui è contenuto il testo che vogliamo esportare e inseriamola nel blocco appunti. Andiamo col puntatore del mouse sull’immagine, clicchiamoci sopra col tasto destro e selezioniamo l’opzione Copia testo dall’immagine.
A questo punto il testo dell’immagine è copiato negli appunti e puoi incollarlo in qualsiasi editor di testo come ad esempio WordPad che è sempre presente di Windows, ma possiamo anche copiarlo in un’email o in altre applicazioni.
Continua a leggere l’articolo se vuoi sapere tanti piccoli suggerimenti per ottenere il massimo dal tuo computer.
Montare file ISO all’istante
I file ISO sono ampiamente utilizzati per la distribuzione dei programmi. Si possono masterizzare su CD/DVD, ma anche e soprattutto montandoli direttamente sul sistema operativo del pc. Possono sfruttare un’apposita funzione offerta da Microsoft per i suoi utenti a partire da Windows 8.
Per usufruire di questa funzione, ci basta fare clic destro sull’icona del file ISO di riferimento e scegliere la voce Monta dal menu contestuale che compare. Successivamente, verrà creata un’unità virtuale contenente tutti i dati del file ISO originale a cui sarà possibile accedere così come se si trattasse di un disco fisso. Quando non ci occorrerà più, potremo poi smontare il file ISO facendo clic destro sulla relativa unità in Esplora file e selezionando la voce Espelli dal menu che si apre.
Trasformiamo una pagine web in immagine
Per consultare localmente una determinata pagina Web, senza dover per forza essere connessi a Internet sul tuo pc, possiamo trasformarla in un’immagine in formato JPG o SVG mantenendone l’aspetto visivo. Utilizziamo il servizio online offerto da ILoveIMG.
Per servircene, rechiamoci sulla relativa homepage, premiamo il pulsante Aggiungi HTML, incolliamo l’URL della pagina Web nel campo apposito e premiamo il pulsante Aggiungi. Poi regoliamo le impostazioni relative alla dimensione dello schermo e al formato di output mediante i menu a tendina situati nella barra laterale di destra, decidiamo se rimuovere gli annunci pubblicitari e i pop-up di overlay e facciamo clic sul pulsante Converti HTML. A processo ultimato, partirà in automatico il download del file finale. Se ciò non accade, premiamo il pulsante Scarica il file per rimediare.
Prompt dei comandi trasparenti su pc
Siamo abituati a vedere la finestra del Prompt dei comandi sempre di colore nero, ma volendo possiamo renderla completamente trasparente. Per riuscirci, ci basta intervenire sulle relative impostazioni. Per cui, avviamo il Prompt dei comandi selezionando il relativo collegamento nel menu Start. Facciamo poi clic destro sulla barra superiore e scegliamo la voce Proprietà dal menu che si apre. Nella schermata che compare, selezioniamo la scheda Colori, spostiamo tutto verso sinistra il cursore sulla barra di regolazione Opacità e clicchiamo su OK.
Esportare le mail da Gmail
Esportare un’email ricevuta o inviata tramite Gmail ci permette di aprire il messaggio con un client di posta elettronica oppure con un altro servizio email. Ma come si fa? Riuscirci è davvero molto semplice. Accediamo al nostro account Gmail da pc, apriamo il messaggio di posta da esportare, facciamo clic sul pulsante con i tre puntini in alto a destra. Dobbiamo poi selezionare l’opzione Scarica il messaggio dal menu che compare. L’email verrà quindi salvata in un file in formato EML che potrà essere successivamente importato.
Recuperiamo versioni precedenti di file e cartelle del pc
Una delle funzioni più utili disponibili sui sistemi operativi di casa Microsoft, sin da Windows XP. Permette di sfruttare le copie shadow (cioè una copia di backup) di file e cartelle per recuperare le loro versioni precedenti, in caso di modifiche effettuate in maniera accidentale. Una vera e propria ancora di salvezza!
Per usufruire della funzionalità, non dobbiamo fare altro che cliccare con il tasto destro del mouse sul file o sulla cartella di riferimento. Selezionare l’opzione Ripristina versioni precedenti dal menu contestuale che si apre. Su Windows 11 bisogna prima cliccare su Mostra altre opzioni. Nella finestra che compare, selezioniamo la versione precedente del file che desideriamo ripristinare e facciamo clic sul pulsante Ripristina per avviare la procedura di recupero, dopodiché premiamo i pulsanti Applica e OK. Se prima di recuperare una determinata versione di un file o di una cartella vogliamo visualizzarne l’anteprima, in modo tale da assicurarsi che si tratti effettivamente di ciò di cui abbiamo bisogno, possiamo riuscirci facendo clic sul tasto Apri.
Eseguire i backup del Pc spesso ci salva da scomode situazioni, ma richiede costanza e tempo, vediamo quali tipologie scegliere per farli in automatico.
La perdita di file personali dal proprio PC è un evento non così raro come si potrebbe pensare. Un guasto dell’unità di archiviazione presente sul computer, un virus o un qualsiasi errore durante le fasi di salvataggio e trasferimento possono compromettere per sempre foto, video e documenti rendendoli inutilizzabili.
Effettuare un backup periodico delle cartelle più importanti o dell’intero disco rigido rappresenta la soluzione più efficace per mettere al sicuro i propri ricordi digitali, i progetti di lavoro e i file che contengono informazioni preziose.
In questa guida vedremo come procedere per effettuare il backup del PC in modo semplice. Vedremo quali tipologie scegliere attraverso una selezione dei migliori programmi e servizi cloud attualmente disponibili.
Tipologie di backup
Prima di entrare nel vivo della questione e di andare a scoprire, in concreto, quali sono i passaggi da compiere per eseguire un backup del PC, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni utili al riguardo. Come anticipato a inizio articolo, desidero infatti illustrarti i vari tipi di backup presenti su piazza e quali sono i supporti solitamente usati per l’esecuzione di questo genere d’operazione.
Prima di eseguire il backup del PC (o Mac, la sostanza non cambia) è necessario scegliere il “luogo” in cui custodire una copia dei propri documenti. Lo faremo scegliendo tra un’unità di archiviazione esterna (in locale) oppure una delle tante piattaforme online (sul cloud).
Prima di creare una copia di sicurezza dei dati presenti sul pc occorre in primo luogo scegliere la tipologia di backup da effettuare, ce ne sono diverse: quelle che trovi indicate (ed esplicate) qui di seguito.
Backup completo – come intuibile dallo stesso nome, si tratta della tipologia di backup che prevede una copia completa dei file e delle cartelle presenti sul computer, senza esclusione alcuna.
Backup incrementale – prevede la memorizzazione de soli file creati e modificati dall’ultimo backup eseguito, tutti gli altri vengono lasciati inalterati. Come deducibile, prima di effettuare un backup incrementale occorre però eseguirne uno completo.
Backup completo sintetico – è bene o male identico al backup incrementale, con l’unica differenza che i suoi file vengono integrati all’interno del backup completo da cui ha origine.
Backup differenziale – si tratta di una tipologia di backup che prevede la memorizzazione di file e cartelle create a partire dall’ultimo backup completo, tutto il resto viene lasciato inalterato. Anche in tal caso, prima di creare un backup differenziale è tuttavia necessario generare almeno un backup completo.
Metodo In locale
Se si opta per un hard disk esterno è possibile utilizzare, come vedremo più avanti, uno degli strumenti già integrati nel sistema operativo oppure installare un programma di terze parti. Tale soluzione consente di selezionare in fase di salvataggio l’intero hard disk o alcune cartelle specifiche. Inoltre decidere la periodicità con cui effettuare il backup e impostare eventuali password di protezione. Questa tipologia di backup del nostro pc offre alte prestazioni grazie alla velocità lettura/scrittura del nostro disco.
Metodo In cloud
Se invece si preferisce il salvataggio su cloud è indispensabile per prima cosa individuare il servizio più adatto alle esigenze personali, selezionandone uno tra i tanti disponibili. Le piattaforme, dette cloud, custodiscono i file sui loro server online e li rendono raggiungibili in qualsiasi momento e da qualsiasi PC attraverso una connessione a Internet. Questi servizi offrono uno spazio gratuito di pochi GB con cui poter salvare una copia dei file più importanti. Tuttavia prevedono anche dei piani in abbonamento con una quantità di GB superiore per salvare documenti di grandi dimensioni o l’intero contenuto del disco. Se scegliamo questa tipologia di backup del nostro pc abbiamo il vantaggio di tenerla aggiornata continuamente. Inoltre possiamo raggiungere i vari cloud da qualsiasi dispositivo si voglia, basta avere una connessione a internet.
Qual è il metodo migliore?
Spesso l’utente si chiede quale sia la scelta della tipologia migliore per eseguire un backup dei dati del nostro pc. Ciascuno dei sistemi di backup sopra illustrati presenta pro e contro. Per quanto concerne il backup in locale, tra i principali vantaggi figura la rapidità con cui è possibile salvare e soprattutto leggere i file grazie alla velocità raggiunta dai dischi a stato solido (SSD). L’utente si troverà inoltre a dover affrontare una sola volta la spesa per l’acquisto dell’unità. Questa poi può essere gestita in modo autonomo anche in assenza di un collegamento alla rete.
L’utilizzo di un disco esterno porta però con sé tutti gli svantaggi di un qualsiasi componente hardware. Essendo sottoposto a possibili malfunzionamenti e manifestando una vulnerabilità agli attacchi malware e ransomware con una conseguente perdita dei dati.
Analizzando invece i benefici dei servizi cloud spicca la semplicità d’uso con cui le piattaforme sono strutturate, particolarmente intuitive e in grado di sincronizzarsi alla perfezione con caselle mail, file e cartelle del PC. In più la protezione dei dati è sempre garantita attraverso sistemi di cifratura integrati e aggiornati periodicamente.
Gli elementi che potrebbero giocare contro questo tipo di soluzione sono rappresentati dai costi mensili o annuali. Questi possono essere più elevati se si ha necessità di salvare una grande mole di dati. Un ruolo importante è giocato dalla performance della rete domestica, da cui dipende la velocità di caricamento e successiva consultazione dei documenti.
Nulla vieta di utilizzare entrambe le procedure per avere una maggiore sicurezza che i dati importanti siano al sicuro. In tal caso avremo una copia in locale dei documenti, su un’unità esterna a nostra scelta, e una seconda copia sul cloud da raggiungere da qualsiasi PC connesso online.
Eseguire backup con Windows 10
Stai usando un PC con Windows 10? In tal caso, per effettuare un backup di dati presenti sul tuo computer non devi far altro che affidarti a Cronologia File: si tratta di una funzionalità annessa al più recente sistema operativo di casa Microsoft che permette di creare backup di tipo incrementale e, eventualmente, anche di effettuarli in maniera totalmente automatica.
Per effettuare un backup con Cronologia File, il primo passo che devi compiere è quello di fare clic sul pulsante Start (quello con la bandierinadi Windows) situato nella parte in fondo a sinistra della barra delle applicazioni e sull’icona con l’ingranaggio posta nella parte sinistra del menu che si apre. Nella finestra che successivamente vedrai comparire sul desktop, seleziona la voce Aggiornamento e sicurezza e, successivamente, quella Backup (nel menu a sinistra).
Clicca ora sul pulsante “+” collocato in corrispondenza della voce Aggiungi un’unità, seleziona dall’elenco che si apre l’unità di salvataggio ed è fatta. A partire da questo momento, Windows provvederà a creare, a intervalli di tempo regolari, un backup incrementale delle cartelle più importanti del sistema sull’unità scelta.
Se lo ritieni opportuno, puoi anche modificare le impostazioni relative al backup. Per riuscirci, clicca sulla voce Altre opzioni nella finestra su schermo. Tramite la nuova finestra che andrà ad aprirsi potrai poi visualizzare la dimensione del backup corrente. Successivamente potrai effettuare subito un nuovo backup e stabilire ogni quanto tempo salvare i dati ecc.
Per quel che concerne il ripristino, invece, facendo clic sulla dicitura Ripristina i file da un backup corrente puoi recuperare i dati salvati in precedenza, attenendoti alla procedura guidata apposita che ti viene proposta su schermo.
Eseguire un backup del Mac
E per quanto riguarda il versante Mac? Come si fa a creare un bel backup dei file, delle cartelle, delle applicazioni e via discorrendo presenti su macOS? Beh, semplice: usando Time Machine, il sistema proprietario dei computer a marchio Apple, oppure ricorrendo, anche in tal caso, all’uso di applicazioni di terze parti.
Time Machine per Mac.
Le procedure da compiere non sono poi così dissimili da quelle per Windows viste insieme in questa guida.
Time Machine provvede a copiare automaticamente su un hard disk esterno tutti i file, le applicazioni e le impostazioni presenti sul Mac. Utilizzandolo, potrai recuperare i file cancellati per sbaglio, ripristinarli ad una data precedente e ripristinare l’intero sistema in caso di problemi. Quando lo spazio sul disco di backup starà per esaurirsi, l’applicazione cancellerà in maniera intelligente i file più vecchi senza che tu debba muovere un dito.
Per effettuare un backup con Time Machine, basta collegare al Mac il disco sul quale salvare le copie di sicurezza dei file. Aspetta che macOS ti chieda se vuoi usare il dispositivo come disco di backup. Rispondi quindi in maniera affermativa, cliccando sul pulsante Utilizza come disco di backup, e il Mac comincerà a copiare automaticamente tutti i dati presenti sul computer sull’hard disk esterno.
Se vuoi impostare una password per proteggere i tuoi backup (e quindi richiedere l’immissione della stessa in caso di ripristino dei dati), apponi il segno di spunta accanto alla voce Codifica disco di backup e poi digita la parola chiave che intendi utilizzare nella finestra che si apre.
Programmi per eseguire un backup del PC
Se si utilizza un computer dotato di sistema operativo Windows o macOS si possiedono già tutti gli strumenti per effettuare il backup dei dati. In alternativa, è possibile utilizzare un software dedicato se si è alla ricerca di funzionalità specifiche. Vediamo i vari tipi di software impiegati per effettuare backup del pc attraverso questa tipologia, e quali scegliere in base alle nostre esigenze.
EaseUS
Se si desidera un software specifico per effettuare il backup del PC EaseUS rappresenta una delle opzioni attualmente più valide. Il programma ha una versione gratuita completa, disponibile per sistemi Windows, che consente di gestire dati fino a 16TB.
La suite consente di gestire cartelle e file singolarmente, salvandoli su un’unità esterna o su cloud. Consente inoltre di avere sempre a disposizione le versioni precedenti di ogni documento. EaseUS permette inoltre di copiare l’intero disco, compreso sistema operativo e impostazioni, ed effettuare una migrazione completa su un altro PC. La versione a pagamento è compatibile anche con macOS.
A scaricamento completato, apri il file .exe ottenuto e clicca sul bottone Si nella finestra che compare. Pigia, dunque, sui bottoni Avanti (per tre volte), Declino (per evitare l’installazione di Avast o altri programmi extra), Fine e Chiudi, per ultimare il setup.
Una volta visualizzata la finestra del programma sul desktop, esprimi la tua intenzione di voler usare il software in versione gratuita. Dopodiché scegli se effettuare un backup dell’intero sistema, di un disco o di una partizione, dei singoli file o se eseguire un backup rapido. Semplicemente facendo clic sui relativi pulsanti che trovi nella barra laterale di sinistra potrai procedere con l’operazione desiderata.
AOMEI
AOMEI è un software gratuito indicato per effettuare copie di backup su sistemi Windows. L’interfaccia è intuitiva e consente di programmare il backup di singole cartelle o dell’intera memoria interna del PC, comprese applicazioni e impostazioni del sistema operativo.
È compatibile con unità esterne USB, NAS o cloud. AOMEI consente inoltre di ripristinare i documenti cancellati per sbaglio e di migrare l’intero contenuto dell’HDD, compreso il sistema operativo i software a bordo, su un secondo computer in caso di necessità.
SEGA ha realizzato il PC più più veloce del mondo ma non è come credi, continua a leggere per scoprirne di più.
SEGA: il brand
Il brand è una delle aziende produttrici di videogiochi più conosciuta, soprattutto dai giocatori di vecchia data. Tra le sue più celebri invenzioni c’è sicuramente Sonic, il riccio blu dei videogiochi.
Questa volta SEGA si è superata creando un computer dotato di ruote che può andare fino a una velocità di 100 km/h. Si tratta quindi, letteralmente, del computer più veloce del mondo (si tratta anche dell’unico computer con ruote mai realizzato).
Caratteristiche del PC
La macchina di SEGA è stata ideata insieme a Intel e ASRock, ed è eccezionale. Ha un Intel Core i9-12900K, una scheda madre ASRock Z690M-ITX/ax, 32 GB di RAM, un SSD da 2 TB e una GPU ASRock Radeon RX 6900 XT OC con 16GB di VRAM e come se non bastasse è dotato di ruote. Il PC svolge quindi ha la funzione di un normalissimo computer e anche quelle di una macchina. Si presenta come una scatola e sul lato ha una raffigurazione del riccio supersonico Sonic. Questo gioiellino è stato realizzato in occasione degli attuali saldi su Steam di SEGA ed è già stato testato nel circuito Mobara Twin, telecomandato dal campione mondiale di automobili radiocomandate Masami Hirosaka. Il campione è riuscito a portare il PC a una velocità di 100 kilometri orari.
Naturalmente, il PC non è in vendita, ma è una semplice promozione. Tuttavia SEGA ha avviato un contest in Giappone. Il computer verrà regalato a un fortunato giocatore, selezionato casualmente tra coloro che seguono la pagina Twitter dell’azienda e condividono il tweet. In attesa di ulteriori novità, il brand di Sonic è in continua espansione, ha infatti da poco rilevato il trailer di un secondo film.
In questo articolo di oggi vedremo come usare il microfono dello smartphone sul vostro Pc, qualora ne foste sprovvisti.
Stai chattando con i tuoi amici, oppure devi fare una chiamata con i tuoi colleghi ma non hai un microfono? Niente paura!
Anche se potresti non avere un microfono per il tuo computer, è probabile che tu abbia uno smartphone. C’è la soluzione al tuo problema: puoi usare il tuo smartphone come microfono per PC ed è incredibilmente facile da configurare.
Ti mostreremo diversi modi per utilizzare il telefono come microfono.
Usa il tuo smartphone come microfono usando WO Mic
Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è utilizzare WO Mic. Con questo programma, è possibile usare USB, Bluetooth o Wi-Fi per collegare il microfono dello smartphone sul Pc.
È completamente gratuito da usare, ha una bassa latenza e funziona in qualsiasi applicazione, proprio come un microfono standard.
Avvia il programma per PC. Vai su Connessione> Connetti … e scegli un tipo di trasporto.
Wow Mic per Windows.
Descriveremo in dettaglio i passaggi per tutte le diverse opzioni di seguito.
1. Wo Mic connessione tramite Bluetooth
Innanzitutto, abilita il Bluetooth sul tuo computer. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Dispositivi> Bluetooth e altri dispositivi. Fai scorrere il Bluetooth su Attivo. Il tuo computer sarà ora rilevabile su altri dispositivi.
Quindi, abilitare il Bluetooth sul telefono. La posizione esatta di questa opzione varierà su un dispositivo, ma di solito è all’interno delle tue Impostazioni, forse sotto una categoria di Connessioni.
Associare il telefono al computer. Sul computer dovrebbe apparire una notifica per confermare la connessione.
Usare Bluetooth.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Bluetooth come tipo di trasporto e selezionare il telefono dall’elenco a discesa Dispositivo Bluetooth di destinazione. Clicca OK.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Bluetooth. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per iniziare a trasmettere la tua voce.
2. Wo Mic connessione tramite USB
Questo metodo funziona solo per Android. Collega il telefono al computer tramite un cavo USB. È lo stesso che usi per caricare il telefono.
Windows potrebbe richiedere di installare un driver, quindi seguire tale processo in tal caso.
Quindi, abilita il debug USB nelle Opzioni sviluppatore del tuo telefono. Il telefono dovrebbe quindi essere riconosciuto da Windows come dispositivo.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare USB come tipo di trasporto. Clicca OK.
Wo mic Usb.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca il dente delle impostazioni, tocca Trasporto, quindi seleziona USB. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione per attivare il microfono del telefono.
3. Wo Mic connessione tramite Wi-Fi
Per questo metodo, sia il telefono che il computer devono essere collegati alla stessa rete Wi-Fi.
Per modificare la tua rete Wi-Fi su Windows, premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni e vai su Rete e Internet> WiFi.
Sull’app WO Mic del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione. Un messaggio banner grigio dovrebbe apparire in alto con un numero alla fine. Questo è l’indirizzo IP
Wo mic Wifi.
Nel programma Windows WO Mic, selezionare Wi-Fi come tipo di trasporto. Clicca OK. Nel campo Indirizzo IP server, inserisci l’indirizzo IP dall’app. Fare clic su OK per iniziare a utilizzare il microfono.
4. Connessione tramite Wi-Fi Direct
Questo metodo richiede di trasformare il telefono in un hotspot Wi-Fi e di utilizzare i dati di rete. Usa questo come ultima risorsa; se il tuo computer non ha una propria connessione Internet e gli altri metodi sopra indicati non sono adatti.
Innanzitutto, crea un hotspot mobile dal tuo telefono. Il modo per farlo varierà su un dispositivo, ma dai un’occhiata a Impostazioni e lo troverai di solito sotto una categoria Connessioni o Tethering.
Successivamente, è necessario collegare il computer a questo hotspot. Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni, vai su Rete e Internet> WiFi e seleziona l’hotspot.
Wo Mic Wifi direct.
Sull’app per microfono WO del telefono, tocca la ruota dentata delle impostazioni, tocca Trasporto e seleziona Wi-Fi Direct. Torna indietro di una schermata e tocca l’ icona di riproduzione.
Nel programma Windows WO Mic, seleziona Wi-Fi Direct come tipo di trasporto. Lasciare il campo Indirizzo IP Soft AP sul valore predefinito 192.168.43.1. Fai clic su OK e sei a posto.
Una volta scelto il tipo di connessione con cui connettere lo smartphone, nella schermata principale di Wo Mic sul cellulare e premere sul tanto play per avviare il servizio. Cliccare poi su connect nella versione Windows.
Avvia servizio da smartphone.
A questo punto nella schermata principale della versione Windows vi dirà che il programma è connesso.
Windows non rileva la tua voce?
Non dovresti incontrare alcun problema, ma se segui le istruzioni sopra e Windows non rileva il microfono, c’è una soluzione semplice.
Premi il tasto Windows + I per aprire Impostazioni. Vai a Sistema> Audio. Sotto Input, utilizzare il menu a discesa per selezionare Microfono (dispositivo WO WO).
Parla sul tuo smartphone e dovresti vedere il volume riflesso sulla barra Test del tuo microfono.
Metodi alternativi
Esistono alternative a WO Mic, ma queste richiedono l’uso di un jack di connessione audio. Megaphone Free per iOS, Microfono per Android e Microfono reale per Windows Phone dovrebbero fare il trucco.
Scarica queste app, aggancia il tuo telefono al tuo computer Windows usando un jack per cuffie maschio-maschio e il tuo telefono funzionerà come un microfono per computer.
Puoi persino collegare un paio di cuffie alla presa del microfono del tuo computer e usarle. Potrebbe sembrare un’idea strana, ma entrambi fanno uso delle vibrazioni per diverse funzioni primarie.
In poche parole, le cuffie vibrano per creare suono, mentre i microfoni monitorano le vibrazioni. Ma puoi ancora cambiarlo e usare le cuffie come un microfono. Tuttavia, tieni presente che la qualità audio lascerà molto a desiderare, quindi rendi questa un’ultima risorsa.
In questo articolo vedremo come utilizzare l’IPad come secondo schermo.
I monitor multipli migliorano esponenzialmente la produttività al PC quando lavoriamo. In questa guida, spiegheremo come utilizzare un iPad come secondo monitor per il tuo PC o per il tuo Mac.
E’ ovvio che un iPad non può competere con un monitor vero e proprio né in termini di dimensioni né di prezzo. Ma se disponi già di un iPad, potrai utilizzarlo come secondo schermo per il tuo portatile o del tuo PC fisso ogni volta che vorrai. Si tratta dunque di un “plus” ovvero qualcosa in più da far fare al tuo iPad.
Tutto quello che occorre è una semplice custodia capace di tenere l’iPad in posizione “Stand” ovvero in posizione più o meno verticale e un software che puoi scaricare dal sito ufficiale della software house Duet Display o dall’App Store.
Ora guarderemo insieme, passo per passo come fare.
Step 1: Scarica Duet Display su Computer e iPad
Per utilizzare un iPad come secondo monitor occorre innanzitutto installare il programma di cui abbiamo parlato sopra sia sull’iPad che sul PC. Potete scaricare l’applicazione per l’iPad su “App Store” e quella per il vostro Computer da quest’altro “Duet Display“.
Avrai anche bisogno di un cavo USB lightning (quello ottenuto in dotazione con l’iPad) perchè Duet Display non funziona su Wi-Fi. L’ iPad dovrà quindi rimanere vicino al tuo computer proprio come un secondo monitor rimane sempre vicino a quello principale. Ecco una foto di un cavo USB lightning.
Step 2: Connetti il tuo iPad come fosse un monitor
Adesso apri il programma Duet Display sul tuo computer, e subito dopo avvia anche l’app Duet Display sul iPad.
Si apparirà questa schermata:
Adesso collega il tu pc all’iPad tramite cavo USB lightning. In seguito l’iPad dovrebbe accendersi e mostrare già il desktop del tuo PC Windows o Mac come un secondo monitor. Ora muovi il mouse sulla destra del tuo desktop, fino a che non apparirà sullo schermo del iPad. Potrai anche toccare lo schermo del iPad per controllare il PC Windows o OS X.
Step 3: Ottimizzare visualizzazione schermo
Duet Display vede che il tuo iPad è a destra del computer, ma se lo vuoi usare a sinistra potrai modificare le impostazioni in modo che il tuo mouse funzioni correttamente.
Gli utenti Windows possono accedere a questi display facendo clic con il pulsante destro del mouse sul desktop e scegliendo “Visualizza”. Gli utenti Mac devono, invece, andare in Preferenze di Sistema > Visualizza.
Visualizzerai due quadrati, uno che rappresenta il monitor principale del computer e l’altro che rappresenta lo schermo del iPad.
Fai clic e trascina lo schermo del iPad per posizionarlo nella posizione desiderata. Nella foto sottostante possiamo vedere che l’iPad è stato impostato a sinistra del pc.
In questo nuovo articolo parleremo di come forzare lo spegnimento del computer, in particolari circostanze.
Il sistema non vuole più permettere lo spegnimento completo del computer? Il questo caso è sconsigliato scollegare violentemente la presa del computer ma, esistono altri modi per forzare lo spegnimento del computer. Ecco come fare.
Se hai esigenza di spegnere il computer e questo proprio non ne vuole sapere, perché magari il mouse è bloccato e la tastiera non risponde, puoi procedere in un modo più consono che estrarre di forza il cavo di alimentazione. Così facendo rischierai di fulminare l’alimentatore del pc.
Tenere premuto il tasto di alimentazione
Per forzare lo spegnimento di qualsiasi computer, esiste un sistema che scollega l’alimentazione direttamente convogliata sulla scheda madre all’interno del computer. Per eseguire questa operazione occorre premere e mantenere premuto per diversi secondi (circa 6 o 7) il tasto di accensione del pc stesso:
Forzare lo spegnimento del Pc
Mantenendo premuto il tasto di accensione per un certo numero di secondi, invieremo al pc le istruzioni che porteranno allo scollegamento energetico da tutto ciò che è in attività. Questo interromperà di fatto il flusso di alimentazione attraverso la scheda madre del computer.
Tale forzatura risulta indispensabile in quei frangenti in cui il computer è bloccato sotto ogni punto di vista. Aquando ad esempio non risponde a nessun comando tramite mouse e tastiera, essendo il sistema operativo in crash. Dopo aver eseguito una manovra inconsueta come quella dello spegnimento forzato del sistema, il BIOS della macchina riconoscerà l’intervento come un’anomalia. Al riavvio successivo sicuramente comparirà a video il messaggio in cui si chiede all’utente se intende avviare Windows normalmente, oppure in modalità provvisoria.
Selezionando “Avvia Windows normalmente” e premendo il tasto invio, oppure lasciamo terminare il countdown di avvio automaticamente, dovrebbe caricarsi il sistema operativo ed eseguire un regolare avvio. Tale procedura può essere applicata indifferentemente sia su pc desktop che notebook.
Quando si finisce di lavorare con il portatile basta chiuderlo per fare in modo che il sistema entri in standby. Questo è davvero il modo migliore per mettere a riposo il proprio computer? Andiamo a scoprire insieme se è meglio spegnere o sospendere il computer oppure ricorrere ad altre opzioni, come ad esempio l’ibernazione.
Meglio spegnere o sospendere il computer?
Quando si compra un PC con Windows è bene sapere come spegnerlo in modo corretto e quali sono le differenze fra il tasto Sospendi, Iberna o Spegni. Una delle prime cose che si impara quando si compra il primo computer è quello di spegnerlo in modo corretto in modo da non rovinarlo con il passare del tempo
Quando si deve spegnere il computer quasi tutti danno per scontato l’utilizzo della funzione “arresta” che porta il pc a spegnersi del tutto. Esistono tuttavia delle valide alternative tra cui troviamo certamente la “sospensione”, tenendo in considerazione anche l’alternativa “ibernazione”. Queste tre modalità differiscono l’una dall’altra per numerosi aspetti e sono state studiate per soddisfare le esigenze di ogni tipo di utente. Andiamo ad analizzarle una per una per poi capire quando sia preferibile spegnere, sospendere o ibernare il proprio computer.
Tutto sulla modalità “Sospensione”
Piccola premessa: per trovare la funzione di sospensione, ibernazione e spegnimento sarà sufficiente cliccare sul pulsante Start in Windows XP, 7, Vista e altre versione precedenti a Windows 8. Da Windows 8 in poi invece potrete trovare queste voci andando con il puntatore del mouse in alto a destra in modo da far apparire il menu apposito.
La sospensione è certamente una modalità molto efficiente dal punto di vista del risparmio energetico. Poiché consente di mettere a riposo il proprio dispositivo senza però arrestarlo completamente. Per attivarla basterà cliccare su “Start” e poi su “Sospendi”, oppure alternativamente, nel caso in cui si stia utilizzando un laptop, chiudendo semplicemente il coperchio.
ll tasto sospendi serve per poter risparmiare la batteria del computer pur sapendo che dovremo riprendere quello che stavamo facendo in un lasso di tempo breve. Selezionando il tasto Sospendi tutto quello aperto rimarrà aperto e sarà pronto per poter essere ripreso il più velocemente possibile.
Utilizzando questa modalità tutto il lavoro in corso fino a quel momento e tutti i processi in esecuzione saranno conservati nella memoria RAM del computer. Quando si andrà a riattivare il computer sarà quindi possibile ricominciare ad utilizzalo dal punto in cui lo si era lasciato. Nel frangente in cui è stato in stato di sospensione il pc avrà consumato soltanto l’energia necessaria a far funzionare la RAM. Mentre tutti gli altri componenti integrati saranno spenti per evitare sprechi di energia.
La modalità sospensione presenta ovviamente anche degli svantaggi, poiché consuma in ogni caso un po’ di carica della batteria. Ovviamente questo consumo è estremamente lento, ci vorrebbero molti giorni infatti per far scaricare completamente un portatile in stato di sospensione. Tuttavia se la batteria non si trova in uno stato di carica sufficiente al momento in cui si sospende il notebook, potrebbe capitare di notare che l’autonomia della stessa sia ridotta al lumicino quando si decide di riattivarlo.
Tutto sulla modalità “Arresto”
Parliamo adesso dell’arresto, questa modalità termina tutti i programmi in esecuzione e spegne del tutto il pc o il laptop. In seguito all’arresto, avverrà la cancellazione della memoria, quindi al riavvio la vostra macchina (soprattutto se Windows o Mac) sarà più veloce e reattiva.
Si tratta insomma di una vera e propria funzione interruttore. Chiude in un solo colpo tutti i programmi aperti, il sistema operativo e stoppa sia la scrittura che la lettura dei file. La potenza della vostra macchina si riduce gradualmente fino a che non viene scollegata l’alimentazione.
Quando si arresta un computer è sempre bene attendere che l’operazione vada a buon fine, senza forzare tenendo premuto il tasto di spegnimento o scollegando l’alimentazione. Questo perché altrimenti è possibile che i file presenti sul disco siano corrotti e quindi poi inutilizzabili.
La modalità arresto non comporta dei veri e propri svantaggi, quando vi si ricorre bisogna tuttavia ricordarsi di salvare tutto il lavoro fino a quel momento in esecuzione e attendere che l’arresto sia completo.
Questo stato va utilizzato quando sappiamo che non dovremo più utilizzare il computer e quindi dovrà stare completamente spento fino al giorno successivo. O comunque un lasso di tempo in cui è opportuno spegnere completamente il PC.
Riavvio: un piccolo arresto
Ovviamente non possiamo non dedicare qualche parola anche alla modalità Riavvio. Riavviando il proprio computer, proprio come avviene con l’arresto, tutte le applicazioni, i programmi, saranno chiusi, tuttavia la vostra macchina si riaccenderà immediatamente. Quando il vostro computer vi sembra troppo lento, potete utilizzare il riavvio per farlo tornare in carreggiata.
Tutto sulla modalità “ibernazione”
Per finire vogliamo parlarvi anche della modalità “Ibernazione” che consente di riprendere tutto il lavoro dal punto esatto in cui lo si è lasciato. Proprio come suggerisce il nome infatti, con l’ibernazione viene congelato tutto quello che è in esecuzione ed archiviato sul disco rigido all’interno dei file di ibernazione.
Il computer viene poi spento, azzerando il consumo di energia. Per riprendere dall’esatto punto in cui si era lasciato il lavoro basterà premere il pulsante di accensione, il sistema in questo modo si sbloccherà e sarà possibile ricominciare a lavorare.
Lo svantaggio di mettere il proprio computer in modalità di ibernazione è dovuto al tempo. Questa modalità infatti richiede una certa quantità di tempo sia per attivarsi, sia per far ripartire il pc, a seconda delle app che saranno in esecuzione al momento dell’ibernazione (tutti i dati saranno salvati sul disco rigido) potrebbe volerci più o meno tempo.
Quando spegnere o sospendere il computer?
Ora che abbiamo chiarito le differenze che ci sono tra sospensione, spegnimento e anche ibernazione del computer, andiamo a vedere insieme quando è il caso di utilizzare una modalità piuttosto che l’altra.
Per quanto riguarda la modalità sospensione vediamo che questa è certamente la più efficace quando si decide di prendersi una breve pausa dal lavoro che si sta svolgendo, in particolare se la batteria è abbastanza carica o se il vostro laptop è collegato alla presa elettrica. Utilizzando questa modalità sarà possibile riutilizzare immediatamente il proprio pc, riprendendo il lavoro dall’esatto punto in cui lo si era lasciato, ritrovando tutte le applicazioni ancora in esecuzione.
Quando invece è opportuno arrestare il computer? Sicuramente è l’opzione migliore nel caso in cui si sia completato un lavoro e non sia necessario iniziarne subito uno diverso. Bisogna poi considerare di arrestare il proprio computer quando questa operazione non è stata compiuta da un po’ di tempo, massimo tre giorni, per consentire al sistema di correggere gli errori che si verificano in fase di funzionamento. Se si avverte qualche rallentamento o peggioramento nelle condizioni del proprio computer è sempre il caso di considerare un arresto o un riavvio.
Per finire, vediamo quando mettere il pc in ibernazione. Questa modalità vi permette di interrompere l’utilizzo della macchina per un periodo temporaneo azzerando il consumo di energia o di batteria. Quando non si ha a disposizione una presa elettrica a cui attaccare il proprio notebook ma si deve completare un lavoro nell’arco di qualche ora o giorno, allora è il caso di preferire l’ibernazione alla sospensione.
Questo sito consente l'invio di Cookie di terze parti al fine di migliorare la navigazione offrendo servizi correlati. Premendo il tasto "Accetta" Cookie accetti l'utilizzo dei cookie. Per ulteriori informazioni su come questo portale utilizza i Cookie puoi selezionare il tasto Leggi di più. Puoi modificare il consenso premendo il tasto Impostazioni.
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Cookie
Durata
Descrizione
__hssrc
sessione
This cookie is set by Hubspot whenever it changes the session cookie. The __hssrc cookie set to 1 indicates that the user has restarted the browser, and if the cookie does not exist, it is assumed to be a new session.
_GRECAPTCHA
6 mesi
This cookie is set by the Google recaptcha service to identify bots to protect the website against malicious spam attacks.
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 anno
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-non-necessary
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Non-necessary" category .
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to store the user consent for cookies in the category "Others".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito Web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità, altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di eseguire questi cookie sul tuo sito web.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Cookie
Durata
Descrizione
__cf_bm
30 minuti
This cookie, set by Cloudflare, is used to support Cloudflare Bot Management.
__hssc
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of sessions and to determine if HubSpot should increment the session number and timestamps in the __hstc cookie.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Durata
Descrizione
__hstc
sessione
This is the main cookie set by Hubspot, for tracking visitors. It contains the domain, initial timestamp (first visit), last timestamp (last visit), current timestamp (this visit), and session number (increments for each subsequent session).
_ga
2 anni
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_78N9WP2E3X
2 anni
This cookie is installed by Google Analytics
CONSENT
2 anni
YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
hubspotutk
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of the visitors to the website. This cookie is passed to HubSpot on form submission and used when deduplicating contacts.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Durata
Descrizione
VISITOR_INFO1_LIVE
6 mesi
A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC
sessione
YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt.innertube::requests
Mai
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.