Monthly: Agosto 2021

amd vs intel
Formazione, Hardware

Intel o AMD: quale processore scegliere?

Intel e AMD sono i due principali produttori di processori per computer, ovvero il cuore della macchina che lo fa funzionare dalla CPU, ma quale scegliere? Ecco perché questa scelta è così importante. Sebbene siano due rivali in competizione, hanno alcune caratteristiche divergenti che possono aiutarti a scegliere l’una o l’altra a seconda dell’uso che si fa del proprio computer.

Principali differenze tra Intel e AMD

Numero dei core

Mentre AMD è concentrato per integrare ogni volta un numero maggiore di core che gli consente di dissipare meno calore e, quindi, evitare il sovrariscaldamento della macchina, Intel cammina nella direzione opposta e presenza processori con meno core ma con maggiori velocità clock.

Tuttavia, alla fine il numero di core dipende dal tipo di processore di ciascun produttore. Tra quelli di fascia alta, con Intel si troveranno processori tra 4 e 18 core e su AMD fino a 16 core.

Performance

Per evitare che determinati core diventino improduttivi nei momenti di bassa richiesta, Intel integra un sistema Hyper Threading che li mantiene in esecuzione per accelerare le prestazioni complessive della macchina. Da parte sua, AMD ha integrato una tecnologia simile che è MultiThreading, ma che è disponibile solo nei suoi processori Ryzen di fascia alta.

amd ryzen

In teoria, i sistemi AMD con più core dovrebbero avere prestazioni più veloci e un minor surriscaldamento rispetto a Intel con un numero minore di core, ma quest’ultimo produttore compensa questo con sistemi di raffreddamento eccezionali. Pertanto, entrambi presentano una capacità molto simile in termini di velocità per svolgere un determinato compito, il punto chiave, però, al giorno d’oggi più della velocità è il numero di azioni che possono essere svolte contemporaneamente e questo dipende dal modello del processore più che dal produttore.

Multitasking

Come accennato, Intel ha una velocità più alta del clock, mentre AMD si distingue per offrire maggiori prestazioni per eseguire più attività contemporaneamente grazie al numero di core.

intel

Overclocking

L’overclocking è la capacità di performance di ogni processore. Generalmente le CPU sono bloccate a una certa velocità di clock e questo limite è indicato al momento dell’acquisto. Tuttavia, molti processori portano uno sblocco con un margine di riserva per aumentare prontamente questa velocità.

In questo senso, l’overlock dipende dal modello di processore ma Intel solitamente offre un margine di accelerazione maggiore rispetto ad AMD.

Grafica

Se vuoi che un computer giochi ai videogiochi, la cosa più importante che certamente richiederai a un processore è la scheda grafica discreta o GPU (unità di elaborazione grafica). Si tratta di un requisito essenziale per giocare in modo avanzato. Mentre, nel caso di giochi più semplici un processore Intel è migliore in quanto è possibile eseguirli eventualmente dalla CPU. AMD sta lavorando sodo per per sviluppare chip in grado di eseguire la grafica senza la necessità di una scheda grafica.

Anche se aggiungi un componente esterno al tuo computer per la grafica dei videogiochi, Intel è ancora l’opzione più consigliata poiché ha una velocità di clock più elevata e una base più ampia.

Consumo di energia

Intel consuma meno energia poiché tende a riscaldare meno grazie ai suoi sistemi di raffreddamento, anche se ha meno core.

Overheating

Intel solitamente presenta risultati inferiori di TDP (Thermal Design Power), un indice utilizzato per misurare il surriscaldamento.

Schede madri

Le schede madri AMD tendono ad essere più versatili e si adattano facilmente ai processori in evoluzione. Invece, le schede madri Intel diventano rapidamente obsolete e generalmente richiedono un rinnovo se si acquista un nuovo processore.

Componenti

Sul mercato vi è una grande varietà di componenti Intel, pertanto ci sono più opzioni, tra l’altro anche più economiche, tra cui scegliere. Mentre, acquistando un processore AMD si potrebbero avere problemi di compatibilità con i componenti.

Intel tende ad avere una maggiore compatibilità con tutti i tipi di componenti ed è solitamente la scelta più comune di chi vuole assemblare il proprio computer.

intel optane

Design

I pin sulla scheda madre AMD si trovano nella parte inferiore della CPU e non sul socket come la maggior parte dei processori Intel. Ciò rende i modelli AMD molto più resistenti grazie al design hardware e ai minori difetti di connessione.

Acquisto

È probabilmente più facile acquistare un processore AMD rispetto a Intel, poiché Intel vende principalmente ai produttori. Per quanto riguarda i prezzi, dipende dalla gamma del processore. Tra quelli di fascia bassa, Intel riesce ad offrire processori a un prezzo molto contenuto ma con prestazioni superiori rispetto agli AMD. Nella fascia media, AMD è leader grazie il suo ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma, il marchio AMD risulta essere la migliore scelta nella fascia alta dei processori con i suoi modelli Ryzen che sono riusciti a fornire prestazioni più elevate a un prezzo inferiore rispetto a Intel.

A conclusione è possibile affermare che il valore complessivo di un processore varia costantemente in base alle opzioni di mercato, quindi pensa attentamente a cosa stai cercando in un processore e quanto vuoi investire in base alle sue caratteristiche. Entrambi i produttori sapranno darti ottimi risultati.

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suoni di sistema
Formazione

Personalizziamo i suoni di sistema

I “suoni di sistema” che accompagnano Windows sono diventati ormai parte integrante dell’uso del PC, ma possiamo personalizzarli creandone di nuovi o abbinarli a segnali visivi.

Da quando il sistema operativo è stato in grado di supportare l’audio, i suoni di sistema sono sempre stati presenti in Windows. Anche se nelle ultime versioni sono meno invadenti, i suoni di sistema sono una costante irrinunciabile, ormai per qualsiasi sistema. Per quasi la totalità degli eventi di Windows è possibile avere un segnale acustico di avviso, che possiamo modificare facilmente eventualmente anche creando nuove combinazioni di suoni da assegnare ai diversi temi di Windows. Per accedere alla sezione delle Impostazioni da cui possiamo configurare i suoni di sistema, dobbiamo selezionare la voce Personalizzazione e quindi Temi.

A questo punto clicchiamo sulla voce Suoni e si aprirà una nuova finestra, intitolata Audio, che ci mostra l’elenco dei diversi eventi di sistema e l’associazione con i suoni. Alla finestra Audio possiamo accedere più velocemente facendo clic destro sull’icona con l’altoparlante nella barra inferiore di Windows e selezionando la voce Suoni dal menu contestuale.

L’ elenco dei suoni di sistema di Windows 10

Una volta arrivati alla finestra Audio possiamo intervenire sui singoli suoni di sistema. Nel riquadro centrale vediamo l’elenco di tutti gli eventi di Windows a cui possiamo associare i suoni. L’elenco è molto lungo, e contiene i suoni di Windows generici, quelli legati a Esplora file e quelli del Riconoscimento vocale. Scorriamo l’elenco fino a raggiungere l’evento a cui vogliamo associare il suono (o eventualmente cambiare quello in uso). Una volta selezionato, vedremo comparire nella parte in basso della finestra, con etichetta “Suoni”, il suono abbinato all’evento specifico, oppure (Nessuno) se l’evento non prevede il suono di sistema.

Da qui possiamo selezionare il suono dal menu a tendina che appare cliccando sulla freccia rivolta verso il basso nel riquadro Suoni, oppure selezionarne uno nuovo premendo il pulsante Sfoglia e indicando il file del suono da abbinare all’evento, che dev’essere necessariamente in formato WAV. Per essere sicuri della scelta, possiamo premere il pulsante Prova per ascoltare il suono selezionato, se soddisfatti salviamo premendo il pulsante Applica.

Creiamo una nuova combinazione di suoni di sistema

Una volta che abbiamo assegnato i vari suoni di sistema ai diversi eventi, possiamo salvare il risultato come una nuova combinazione, che potremo richiamare in qualsiasi momento. Per farlo, procediamo premendo sempre dalla finestra Audio il pulsante Salva, accanto alla voce Combinazione. Non preoccupiamoci di eventuali modifiche permanenti alla combinazione attiva: prima di effettuarne il salvataggio, il sistema ci chiederà infatti un nuovo nome da assegnarle, lasciando integra quella in uso. Una volta salvata la nuova combinazione di suoni, la vedremo comparire nell’elenco di quelle disponibili.

Ripristiniamo il suono di avvio in Windows 10

In Windows 10 il suono di avvio del sistema è ancora disponibile, anche se è preimpostato come disattivato. Per ripristinarlo, non dobbiamo far altro che selezionare la casella a fianco della voce Riproduci suono di avvio di Windows, sempre nella finestra Audio. Il suono di avvio è però “integrato” nel sistema e non modificabile. L’opzione non compare infatti nell’elenco degli eventi a cui associare i suoni.

Abbiniamo segnali visivi ai suoni di sistema di Windows

Se vogliamo rendere più evidenti i suoni che accompagnano gli eventi di sistema, possiamo abbinargli dei segnali visivi, ovvero far “lampeggiare” l’intero schermo, la finestra attiva o solo la sua barra del titolo. Questa funzione è prevista dalle opzioni presenti nella sezione Accessibilità delle Impostazioni, più precisamente nel sottomenu Udito/Audio. Anche se progettata per semplificare l’uso delle funzioni del PC alle persone non udenti, questa opzione può essere comoda anche per tutti gli altri utenti.

Una volta arrivati nella schermata Audio delle opzioni di accessibilità, scorriamo la pagina verso il basso fino alla parte intitolata Mostra avvisi audio visivi. Dal menu a tendina selezioniamo la modalità di visualizzazione degli avvisi e chiudiamo la finestra. Una volta attivata questa opzione potremo essere certi di non perderci più nemmeno un evento di sistema.

Otteniamo nuove combinazioni di suoni con i temi

Un altro modo per rinnovare i suoni di sistema di Windows 10 è quello di trovare dei temi che li includano. I temi sono combinazioni di sfondi, colori delle finestre, formato del cursore del mouse e, appunto, suoni di sistema. Non tutti i temi, però, prevedono ogni elemento, anzi: nella maggior parte dei casi i temi ci offrono solo qualche sfondo del desktop e diverse colorazioni dei vari elementi grafici di Windows.

Se vogliamo scaricare e installare nuovi temi, il posto migliore è il Microsoft Store di Windows, ma esistono anche altri siti che offrono un’ampia scelta di temi gratuiti. Per esempio, themepack.me è un ottimo “contenitore” di temi. Per installarne uno, scarichiamo il relativo file (con estensione deskthemepack) e facciamoci doppio clic sopra. Se il tema prevede dei suoni di sistema, li vedremo apparire nell’elenco delle combinazioni.

Creiamo i nostri suoni di sistema personali

Se decidiamo di aggiungere dei nostri file audio ai suoni di sistema dobbiamo accertarci che siano in formato WAV. Eventuali registrazioni devono quindi essere salvate in questo formato, mentre file già in nostro possesso devono essere eventualmente convertiti. Spesso, infatti, ci troveremo dei file nel più diffuso formato MP3, quindi dobbiamo procurarci un programma adatto allo scopo. Per esempio l’editor audio Open Source Audacity, che possiamo scaricare dal sito www.audacityteam.org. Audacity ci permette sia di effettuare registrazioni audio, sia di convertire file in altri formati. Con questo programma possiamo inoltre modificare le registrazioni o i file, tagliandoli se necessario per eliminare parti indesiderate, oppure applicando vari effetti. Terminata la registrazione o la modifica, dobbiamo salvare il file nel formato corretto selezionando File/Esporta/Esporta come WAV.

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wordpress 5.8
Formazione, Internet, Software

WordPress 5.8 tutte le novità

A giorni farà il suo debutto ufficiale la nuova versione di WordPress: la 5.8. ecco tutte le novità.

Tra meno di una settimana assisteremo al debutto di WordPress 5.8 (la RC3 è disponibile), molto più di un semplice aggiornamento per il CMS più utilizzato al mondo. L’elenco delle novità introdotte è infinito, qui ci limiteremo a elencare le principali, mentre per ogni dettaglio rimandiamo all’articolo approfondito pubblicato sul blog di Kinsta.

Le principali novità di WordPress 5.8

Con la versione 5.8 fa il suo debutto un’incarnazione d’anteprima di Full Site Editing (FSE), una sorta di beta pubblica per il pacchetto di funzionalità pensato in modo da semplificare la realizzazione di un intero sito Web assemblando quelli che vengono definiti blocchi: dal menu di navigazione alle diverse sezioni che compongono il layout.

Garantita inoltre la piena compatibilità con il formato WebP per le immagini, proposto da Google come alternativa ottimizzata a JPEG e PNG con benefici in termini dimensioni e qualità dei file.

Ci sono poi un nuovo meccanismo legato a theme.json per la definizione di impostazioni e stili, cambiamenti in vista per gli widget, senza dimenticare alcune funzionalità inedite per gli sviluppatori (Block Supports API e cambiamenti alla REST API). Termina inoltre il supporto per l’ormai obsoleto Internet Explorer 11, ormai abbandonato anche da Microsoft.

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ftth
Formazione, Internet

AGCOM: solo 2,1 milioni di accessi con FTTH

In base ai dati pubblicati da AGCOM, le connessioni con accesso a tecnologia FTTH sono solo 2,1 milioni circa, mentre quelle FTTC sono oltre 9,6 milioni. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i dati relativi alle reti fisse e mobili rilevati dall’Osservatorio sulle Comunicazioni a fine marzo 2021. Nonostante le attivazioni del Piano Banda Ultralarga e quelle di FiberCop, gli accessi con tecnologia FTTH sono ancora limitati: solo 2,1 milioni in totale con un incremento di circa 300.000 rispetto al trimestre precedente (fine dicembre 2020).

Connessioni FTTH: crescita troppo lenta

Gli accessi complessivi da rete fissa sono aumentati di 137.000 unità rispetto al trimestre precedente e di 450.000 unità rispetto a marzo 2020. Sul totale di 19,95 milioni di accessi, il 33,1% è su rete ADSL (rame), il 48,2% è su rete FTTC (fibra + rame), il 10,6% su rete FTTH (fibra) e l’8,1% su rete FWA (fibra + radio).

I dati evidenziano un incremento costante delle linee con velocità pari o superiore a 100 Mbps (oggi sono il 55,1% del totale), ma il numero di connessioni FTTH è ancora troppo basso. La “vera fibra ottica” è disponibile solo per 2,11 milioni di utenti, mentre le connessioni FTTC sono 9,62 milioni. Sono aumentate leggermente le connessioni FWA (1,61 milioni), mentre le linee ADSL sono ancora 5,02 milioni.

AGCOM: solo 2,1 milioni di accessi con FTTH

A marzo 2021, il principale operatore è TIM con una quota di mercato del 42,2%, seguito da Vodafone (16,4%), Fastweb (15,1%), Wind Tre (13,9%), Linkem (3,7%), Eolo (3,1%) e Tiscali (2,4%). Il dato di TIM è dovuto soprattutto al maggior numero di linee ADSL e FTTC. Considerando infatti solo le linee FTTH, TIM occupa il quarto posto, dietro Fastweb, Vodafone e Wind Tre. Ciò testimonia che l’ex monopolista ha sfruttato al massimo la sua rete in rame.

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Formazione, Software

Come recuperare i file eliminati su MAC OS X

Se avete accidentalmente eliminato un file o un documento importato sul vostro Mac, non c’è bisogno di entrare nel panico, poiché esistono dei metodi per poterlo recuperare. In questa guida vedremo alcuni dei metodi che consentono di risolvere questo problema. Ecco come ripristinare un file cancellato su Mac.

Controllare il cestino Mac per recuperare file

Può sembrare alquanto sciocco e ovvio ma può risultare molto efficace, controllare il proprio cestino. Infatti, se questo non è stato ancora svuotato è molto probabile che ci si ritrovi il documento desiderato. Una volta aperto il cestino è possibile ripristinare il documento o trascinandolo sul desktop o facendo clic destro e scegliendo l’opzione Ripristina.

Come recuperare i file eliminati su MAC OS X

Recuperare file eliminati Mac con Time Machine

Time Machine è uno strumento che consente il salvataggio e il ripristino dei vecchi file, così come erano in passato. Per prima cosa aprire la cartella in cui era il documento prima che fosse eliminato. Se si salvano i backup di Time Machine su un disco rigido esterno collegarlo al Mac e poi cliccare su Time Machine. D a qui sfogliare tutti i file o digitare il nome del file desiderato nella barra di ricerca.

Una volta trovato aprire il file e scegliere la versione che si desidera, poi selezionare il file e cliccare su Modello: MacButton. Il file sarà così ripristinato nella cartella d’origine in cui era. Se anche questa è stata cancellata, provvedere a ricrearla.

Programmi per il recupero dati cancellati Mac

Gli stessi file cestinati possono essere recuperati grazie al supporto di programmi dediti a questo genere di servizio. Per prima cosa smettere di utilizzare il disco rigido per evitare che il file, se di esso ne esistono ancora delle tracce, venga completamente cancellato; quindi non aprire alcun programma, né salvare, creare o cancellare altri documenti. Se il file si trova sull’unità d’avvio, spegnere il computer. Così dopo queste dovute accortezze, scaricare un programma di recupero dati o su un altro PC o su un disco esterno. Ecco alcuni esempi di software gratuiti:

FileSalvage;

Disk Doctors Photo Recovery;

RecoveRX;

Mac Data Recovery Software.

Installare l programma su una penna USB o su un disco esterno, basterà collegare l’hardware al PC e lanciare il programma, senza toccare quello che c’è all’interno del mac stesso. A seconda del programma utilizzato, scansionare il disco duro e provvedere al ripristino del file desiderato.

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pc si surriscalda
Formazione, Hardware, Software

Se il laptop si surriscalda, cosa fare?

Il surriscaldamento di un laptop è un problema serio che non deve essere sottovalutato. Infatti, il raffreddamento del sistema del laptop deve essere preso in considerazione prima di fare un nuovo acquisto di un computer portatile. Schermo nero, crash di sistema e riavvi improvvisi sono alcuni tra i sintomi di questo problema. Per mantenere le temperature dei componenti del sistema, si possono scaricare software leggeri, installare piedini di gomma adesivi o aggiungere un dispositivo di raffreddamento per notebook ecc. Ecco come non far surriscaldare il laptop.

Nota Bene: le manipolazioni sotto proposte non devono essere attuate con leggerezza e/o approssimazione. In tal caso, CCM non è responsabile del risultato di operazioni svolte male o di eventuali danni da esse generate.

Perché il laptop si surriscalda

Un laptop ha certamente un sistema di raffreddamento meno performante di un PC fisso proprio per una questione di dimensioni e di spazio disponibili. Il sistema di raffreddamento è quindi uno dei punti fondamentali (forse il più importante) da conoscere prima di comprare un computer portatile.

Surriscaldamento laptop: come verificarlo

Per controllare se il proprio PC portatile si sia surriscaldato, bisognerà verificare il processore, la scheda grafica e gli hard drive. Vi sono diversi programmi gratuiti, come CPUID HWMonitor che aiutano proprio nel controllo di queste temperature.

Quali sono i sintomi del surriscaldamento e come conoscere la temperatura degli elementi hardware

I principali sintomi di un surriscaldamento sono rintracciabili dallo schermo nero, da riavviare repentinamente, dal crash (o immagine statica) del computer su un’immagine, sul desktop o altro, da riavvii improvvisi del computer, sopratutto nei momenti di lavoro intenso (giochi, applicazioni/programmi pesanti) e dallo spegnimento del computer quando è sotto sforzo (giochi, software pesanti, ecc.).

laptop si surriscalda

Surriscaldamento PC portatile: come risolvere

Gommini adesivi

I gommini meno cari da incollare sui quattro lati del sistema di raffreddamento del PC, sono disponibili su Amazon a meno di 10 dollari (in euro sono circa la stessa cifra). Scegliere l’altezza di circa mezzo centimetro. Il risultato dovrà comportare una migliore circolazione del calore tra la CPU e la superficie su cui il computer è posizionato.

Per installarli sistemarli sui piedi del PC, situati sotto il processore. Per esempio, due sul retro potrebbero essere già sufficienti, se la ventola di raffreddamento non è posizionata sul davanti:

Notebook Cooler

L’acquisto di un notebook cooler è leggermente più caro ma molto più efficace. Tuttavia, la scelta di un notebook cooler deve essere effettuata in modo intelligente e la cosa migliore è quella di verificare che le ventole siano in corrispondenza delle prese di aerazione del PC. Altra cosa da non dimenticare è il livello del rumore dell’hardware.

Nota Bene: da evitare sono i mini cooler. Nonostante siano meno costosi la loro efficacia è discutibile. Inoltre, se il PC ha poche entrate USB, meglio scegliere un notebook cooler che abbia un bus USB integrato:

Migliorare la ventilazione

Questo metodo è meno efficace dei componenti aggiuntivi dell’hardware, ma è meglio di nulla. Per migliorare la ventilazione, rimuovere i componenti che non sono vitali per il sistema, come la batteria e le schede. Si può anche aprire l’unità del CD/DVD.

Pulizia del computer

Se il proprio PC diventa caldo e si spegne mentre sono attivi giochi e applicazioni più pensanti, sarà necessario pulirlo. La polvere è il peggior nemico del vostro laptop. Essa si deposita all’interno del sistema di raffreddamento riducendo la dispersione del calore e comportando lo spegnimento definitivo del PC.

Ecco un esempio di un sistema di raffreddamento della CPU pieno di polvere:

Prima di cominciare la pulizia spegnere il PC e attendere che si raffreddi. Questo passaggio è indispensabile e, se ignorato, può aumentare il rischio di danneggiare componenti dell’hardware più fragili.

Procedere con l’iniziare la pulizia. La cosa migliore è utilizzare un aspirapolvere, con una punta in gomma che possa regolare la sua velocità al minimo, per evitare che vengano danneggiati gli elementi presenti nel case. Se non si dispone di questo tipo di aspirapolvere, utilizzare una bomboletta ad aria compressa per poter eliminare la polvere annidata nelle fessure del sistema di raffreddamento del laptop.

Una volta pulite, le prese d’aria dovrebbero apparire così:

Da notare che bisogna pulire anche l’interno del sistema di raffreddamento. Poiché l’interno è più difficoltoso da raggiungere, la polvere si deposita più facilmente sul dissipatore di calore interno, riducendo gli scambi di calore tra CPU e GPU, che possono condurre all’arresto totale del PC. Ecco un esempio di una ventola impolverata:

E qui, un esempio tra un sistema di raffreddamento sporco e uno pulito:

Cambio della pasta termica per il processore

Si deve considerare di cambiare la pasta termica conduttiva che serve a riempire gli spazi tra il metallo e le parti in plastica più fragili del PC portatile. Si può acquistare una buona pasta su Amazon per meno di 7 dollari (più o meno 7 euro):

Modificare il case

Questo consiglio è riservato a chi ha esperienza inerente nello smontaggio e rimontaggio dei computer e non ha timore ad annullare la garanzia del proprio laptop. Questo aiuta anche ad ad ottenere un involucro di riserve disponibile se durante il processo viene danneggiato qualcosa.

Prima di sapere dove praticare fori o fenditure per aumentare il flusso d’aria, bisogna prima comprendere come funziona il sistema di raffreddamento del proprio portatile. Questo cambia da computer a computer. Ecco un esempio del sistema su Alienware M15x, prima e dopo aver creato le fenditure:

Undervolt del processore

L’undervolting del PC portatile (ossia l’abbassamento della tensione elettrica di una componente elettrica) comporta la limitazione delle funzionalità e della potenza dei comandi della CPU, che a sua volta riduce la quantità di calore prodotta durante l’esecuzione di questi comandi. In questo processo, si ridurrà gradualmente la quantità di tensione elettrica utilizzata durante il tentativo di mantenere le prestazioni correnti del computer. Così l’energia utilizzata sarà minore e dunque anche il calore sarà meno forte, pur continuando a funzionare allo stesso modo.

Per iniziare il processo di undervolting, eseguire il backup del PC in modo da non perdere alcun dato in esso salvato, nell’eventualità che qualcosa vada storto. Poi scaricare e installare l’utility Intel Extreme Tuning.

Aprire il software. Iniziare eseguendo un test benchmark per vedere a che punto si trova il dispositivo nel momento precedente le modifiche. Potrebbero essere necessari anche alcuni test di stress per testare il comportamento del dispositivo in condizioni normali. Selezionare il CPU Stress Test e selezionare il tempo di esecuzione del test. (Si consiglia di scegliere un intervallo di almeno 30 minuti). Tutto questo risulterà utile come referenza da mettere a confronto con i risultati.

Fatto questo, iniziare con l’undervolting del sistema. Sotto la scheda Sintonizzazione avanzata, entrare in Core. Osservare i valori dell’offset di tensione elettrica del core. Se sono in blu, i valori risulteranno predefiniti. Qualunque modifica apportata renderò, invece, questi valori di colore giallo.

Fare clic sul menu a discesa sito accanto a Core Voltage Offset etichettato con 0.000 V. Qui sarà visibile un gruppo di tensione elettrica ad intervalli di 0.005 V. Scorrere verso l’alto fino a vedere le cifre negative, mentre si tenta un undervolt e non un overvolt. La cifra negativa sta ad indicare il fatto che si invieranno pochi volt al processore, mentre le cifre positive stanno a indicare che se ne stanno inviando di più. Per evitare danni al processore, scegliere solo numeri negativi.

A questo punto si dovrà selezionare cifre negative in trial ed errore. Iniziando da -0.010 V e cliccando Applica. Poi scalando gradualmente le cifre (di circa 0.005 ogni volta) in modo da non creare uno shock al sistema.

Dopo ogni modifica della tensione elettrica, entrare su Stress Test e avviarlo per 30 minuti per controllare che il comportamento sia in linea con i test di riferimento originali. Il miglior segnale del sistema fortemente unvolted sotto stress è quello di ricevere una schermata blu. Se il sistema si blocca, basterà riavviarlo e impostarlo sull’ultima tensione elettrica riuscita.

L’obiettivo è quello di mantenere le performance originali consumando meno tensione elettrica possibile, dunque appena le prestazioni diminuiscono, si sa già che si è andati altre e che bisogna fare un passo indietro.

Una volta raggiunta la situazione che la tensione non causa un crash della CPU dopo 30 minuti di stress test, bisogna eseguire un ulteriore, ultimo, test di stress. Se questo ha successo, allora la tensione può non essere più modificato. In caso contrario, bisognerà riportarla alla cifra più alta e più vicina allo zero prima di riprovare.

Altri consigli per limitare il surriscaldamento

Non utilizzare il PC su una superficie non piana, potrebbe limitare il circolo dell’aria. Questo include le ginocchia, le coperte o il materasso.

Non usare il PC direttamente sotto il sole, specialmente in estate. Se possibile evitare di portare il laptop su spiagge con sabbia o al parco, poiché l’alta quantità di pollini e agenti esterni possono entrare e ostruire il sistema di raffreddamento del computer.

Infine, evitare di usare il laptop mentre sta caricando o con impostazioni di “performance ottimali”, quando non necessario. Le attività di navigazione online, di visualizzazione immagini o di scrittura non necessitano di molta potenza e possono facilmente causare un surriscaldamento del laptop.

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Riparare la scheda micro SD

Le schede micro SD sono utilizzate per salvare le informazioni extra di vari dispositivi (fotocamere, smartphone e tablet). A differenza del backup su cloud, una scheda micro SD può danneggiarsi o perdere informazioni e questo può avvenire per cause diverse. Ecco come riparare una scheda micro SD danneggiata.

Riparazione della scheda micro SD danneggiata

Prima di procedere alla riparazione della propria scheda MicroSD, ci si raccomanda di scaricare Recuva, per poter recuperare tutte le informazioni possibili. Poi procedere inserendo la micro SD su PC, fare clic destro sull’unità della scheda di memoria e selezionare la voce Proprietà. Dalla finestra visualizzata entrare in Strumenti, poi cliccare su Verificare.

Se l’analisi indica che la scheda è bloccata, estrarre la scheda, spostare la linguetta laterale, che protegge la scheda presente sulla scheda stessa e poi reinserirla nel PC. Se risulta che la SD è vuota, entrare in Opzioni cartella, entrare nella scheda Vedi, spuntare Mostra file, cartelle e unità nascoste e poi cliccare sul tasto Accettare.

Come riparare i file danneggiati su una scheda micro SD

Per riparare tutti i file corrotti, fare clic destro sul Start poi selezionare Prompt dei comandi (amministratore), inserire il comando SFC /SCANNOW > Invio. In questo modo i file della microSD saranno scansionati e riparati. Il processo potrà richiedere qualche minuto, a seconda del proprio dispositivo.

Formattare MicroSD

Durante la riparazione della microSD può succedere che quest’ultima richieda una formattazione.

Riparare la scheda micro SD

Formattare scheda SD con Windows

Per procedere alla formattazione della scheda SD su qualunque sistema operativo Windows bisogna, in primo luogo collegare la propria scheda SD al computer (nel caso in cui il pc non integri un lettore di schede, inserire la SD in un adattatore USB, mentre per le Micro SD sarà necessario provvedere ad utilizzare il suo adattatore specifico).

Cliccare sul menu Start e poi su Risorse del computer (per la versione Win 8 ricercare “Computer” e aprirlo), clic destro sull’icona della scheda SD e selezionare Formatta: questo comando aprirà una finestra che mostrerà le opzioni di formattazione. Per far sì che la scheda sia compatibile con la maggior parte dei dispositivi, scegliere il file system FAT32. Una volta scelta la modalità di formattazione, cliccare su Avvia, così facendo la procedura sarà terminata e si avrà una scheda SD vuota, pronta ad un nuovo utilizzo.

Nota Bene: la formattazione rapida formatterà la scheda senza verificare gli errori nei settori, quindi utilizzare la modalità normale se si desidera riparare un malfunzionamento o se è la prima volta che la si formatta la scheda.

Formattazione della SD card con Mac OS X

Collegando la scheda SD al Mac, questa si visualizzerà automaticamente sul desktop. Nel Finder accedere alla cartella Applicazioni e andare su Utility. La scheda SD sarà visualizzata a sinistra. Selezionatela e fare poi clic su Inizializza (a destra), scegliere FAT32 dal menu a tendina Formato, dare un nome alla scheda e cliccare su Inizializza per avviare la formattazione.

Formattare una micro SD con Android

Inserire la scheda SD sul proprio dispositivo Android, accedere a Impostazioni (a seconda della versione e il tipo di dispositivo selezionare Memoria o Archivio dati. Cliccare su Cancella scheda SD per procedere alla formattazione:

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Windows 10 non rileva il lettore CD/DVD? Niente panico!

Se il nuovo sistema Windows 10 non rileva i drive CD e DVD, tanto da non venir visualizzata in Gestione Periferiche o Esplora risorse, niente panico! Ecco una guida utile per poter risolvere il problema.

Cosa fare se Windows 10 non rileva Drive CD e DVD

Windows 10 non rileva lettore dvd. Una volta aggiornato il sistema operativo a Windows 10, notiamo che il il lettore ottico e masterizzatore è scomparso non viene rilevato. La cosa particolare di questo problema sta nel fatto che non tutti i lettori sembrano avere questi problemi, e molto spesso sono i modelli più recenti ad non essere rilevati. Adesso andremo a vedere le soluzioni per cercare di risolvere il problema.

Aprire un prompt dei comandi elevato, digitando command prompt nella casella Cerca, da qui fare clic destro sulla voce corrispondente > Esegui come amministratore:

Windows 10 non rileva Drive

Digitare cosi il comando:

reg.exe add “HKLMSystemCurrentControlSetServicesatapiController0” /f /v EnumDevice1 /t REG_DWORD /d 0x00000001 e premere Invio.
Fatto questo, chiudere il prompt dei comandi e riavviare il sistema, in modo da poter rilevare i drive CD e DVD.

Per comodità puoi creare anche un file con estensione .bat da utilizzare all’occorrenza, ti basterà aprire un normale file di testo e incollare il comando, successivamente rinominare l’estensione del file di testo in .bat. Al bisogno ti basterà eseguire come amministratore il file .bat per risolvere il problema del lettore/masterizzatore DVD scomparso su Windows 10.

Disabilitare il risparmio energetico sul lettore dvd

Un altro metodo da provare e quello di disattivare la funzionalità di risparmio energetico. Questo è un metodo che il più delle volte ha permesso di vedere normalmente il lettore ottico sul computer. Basta andare nel Pannello di controllo cliccare su Opzioni di risparmio energia e nelle impostazioni avanzate disattivare il risparmio energetico in modo che i dischi rigidi o altre periferiche non vadano in sospensione.

Pannello di controllo->Hardware e suoni->Opzioni di risparmio energia, quindi nella colonna di destra clica sulla voce Modifica le impostazioni per il risparmio di energia per modificare le relative opzioni come segueDisattivazione schermo: Mai, Sospensione computer: Mai

Eseguito i vari passaggi il computer una volta riavviato dovrebbe tornare a rilevare il lettore cd rom/dvd.

Se il lettore dvd continua a non essere riconosciuto proviamo il fix microsoft che corregge automaticamente le chiavi di registro.

Link Microsoft Easy Fix.

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Stampare la carta con i tratteggi

Se abbiamo bisogno di tipologie di carta specifiche per esempio con i tratteggi, e non vogliamo correre in cartoleria possiamo sfruttare a nostro vantaggio alcune delle funzioni di Microsoft Word e stamparla direttamente dal software. Vediamo insieme come fare.

Al mondo esistono una miriade di tipologie di carte diverse ma siamo soliti associare il termine carta a un foglio bianco. La carta stampata può essere quadrettata, millimetrata, colorata e così via, ognuna realizzata per uno scopo diverso. La carta millimetrata è molto utile per disegnare diagrammi precisi, quella a quadretti viene utilizzata dai bambini in età scolare per disegnare o eseguire esercizi, la carta a righe è invece perfetta per aiutare la stesura di un testo ordinato e visivamente gradevole. Che fare però se non possiamo andare in cartoleria, oppure se ci servono pochissimi fogli, magari di un tipo di carta particolare come quella con la griglia a punti? Possiamo arrangiarci con il computer e la stampante di casa? La risposta è sì, basta soltanto conoscere alcune funzioni e caratteristiche di Microsoft Word.

Riempimento pagina

Come è risaputo, Microsoft Word ha una moltitudine di funzioni al suo interno che vanno ampiamente oltre la semplice videoscrittura. Senza andare a chiamare in causa funzioni complesse come la dettatura vocale o i supporti per la lettura immersiva, ci basterà giocare un po’ con le potenzialità del Riempimento pagina per trasformare un foglio di carta bianco in una carta quadrettata, millimetrata o di altra tipologia. Questo è possibile perché Microsoft Word, senza alcun tipo di componente aggiuntivo, include una serie di motivi che sono applicabili su fogli di carta.

Stampare la carta con i tratteggi

Esistono oltre 40 motivi diversi utilizzabili direttamente sul foglio: mentre alcuni hanno un uso prettamente estetico ce ne sono almeno due o tre che possono fare al caso nostro se vogliamo trasformare il foglio in un foglio quadrettato o millimetrato. Possiamo colorare a piacimento questi motivi e anche lo sfondo. In questo modo possiamo decidere, per esempio, di stampare quadretti o punti molto chiari, oppure molto marcati. Una volta realizzata la tipologia di carta che desideriamo non dobbiamo far altro che mandarla in stampa.

Fare meno lavoro

Una volta che abbiamo creato la tipologia di carta che desideravamo possiamo trasformare il documento in un modello riutilizzabile. Questo ci permetterà di risparmiare tempo le prossime volte di cui avremo bisogno di quel particolare tipo di carta. Avere un modello ci permetterà anche di condividere il file con chiunque voglia stampare il nostro stesso tipo di carta nel giro di un email, evitando viaggi inutili.

Microsoft Word permette di esportare i documenti che si creano in una miriade di formati diversi: quello che a noi interessa, in questo caso, è il formato .dotx. Questo formato specifico è quello utilizzato da Microsoft per la definizione dei modelli per le versioni di Word arrivate dopo il 2003. Il formato è compatibile anche con la maggioranza dei programmi di videoscrittura in commercio.

CREIAMO CARTE PER ESPORTARLE E STAMPARLE

1. Apriamo il documento Word con cui vogliamo creare la car-ta speciale di nostra preferenza. Dalla barra multifunzione , in cima all’interfaccia del programma di elaborazione testi, facciamo clic sulla voce Progettazione.
2. Ora dalla barra degli strumenti facciamo clic sul pulsante Colore pagina nella parte destra dello schermo. Dal menu a tendina che si aprirà facciamo clic su Effetti di riempimento per aprire una nuova finestra.
3. Facciamo clic sulla scheda Motivo. Vedremo davanti a noi i motivi disponibili. Per realizzare una carta simil millimetrata facciamo clic su Griglia tratteggiata, se invece vogliamo una carta quadrettata facciamo clic su Griglia larga.
4. Ora dalla barra degli strumenti facciamo clic sul pulsante Colore pagina nella parte destra dello schermo. Dal menu a tendina che si aprirà facciamo clic su Effetti di riempimento per aprire una nuova finestra.
5. Per salvare il file come modello facciamo clic su file dalla barra multifunzione e poi su Salva con nome. Scegliamone il nome e poi, nella lista dei formati, selezioniamo il formato Modello di word (*.dotx).
6. Adesso proviamo a stampare il nostro foglio millimetra-to. Dalla barra multifunzione facciamo clic su File e poi su Stampa; controlliamo dall’anteprima che sia tutto ok e infine facciamo clic sull’icona Stampa.
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