Scopriamo una nuova funzione utilissima per chi cambia spesso smartphonerelativa alle chat di WhatsApp, presente nella versione beta dell’app
In arrivo nuova funzione di WhatsApp che consente di trasferire le chat da un dispositivo all’altro senza la necessità di fare un backup completo del telefono. Attualmente, per trasferire le chat di WhatsApp da un telefono all’altro, gli utenti devono effettuare un backup completo dei dati del telefono. Quindi ripristinarli sul nuovo dispositivo. Questo processo può richiedere molto tempo e può anche comportare la perdita di alcune informazioni se il backup non è stato effettuato correttamente.
La nuova funzione di trasferimento delle chat di WhatsApp, invece, consente di trasferire le chat direttamente da un telefono all’altro tramite una connessione Wi-Fi. Ciò significa che gli utenti possono trasferire le loro chat in modo più veloce e senza dover preoccuparsi di perdere alcune informazioni.
Tuttavia, questa funzione è disponibile solo per i dispositivi iOS e Android compatibili con la crittografia end-to-end. Inoltre, il processo di trasferimento può richiedere del tempo a seconda della quantità di dati che devono essere trasferiti.
In generale, questa nuova funzione sembra essere una comoda opzione per gli utenti di WhatsApp che desiderano trasferire le loro chat da un dispositivo all’altro in modo rapido e sicuro.
Attualmente, il modo più veloce per trasferire tutte le chat di WhatsApp da un dispositivo all’altro è eseguire un backup delle chat e archiviarlo su Google Drive, quindi ripristinarlo sul nuovo dispositivo. Questo processo può richiedere molto tempo, soprattutto a causa della lentezza delle connessioni internet italiane.
Tuttavia, la nuova funzionalità “Chat Transfer”, attualmente in fase beta, semplificherà notevolmente il processo di trasferimento delle chat da un dispositivo all’altro. Al primo avvio dell’app su un nuovo smartphone, dopo aver verificato la presenza di un backup, si potrà optare per il “Chat Transfer“. Il nuovo dispositivo attiverà la fotocamera per inquadrare un QR code generato dal vecchio smartphone, consentendo il trasferimento rapido di tutte le chat e dei relativi allegati da un dispositivo all’altro, senza la necessità di passare attraverso il cloud e con una maggiore velocità di trasferimento.
Al momento non è chiaro se questa funzionalità funzionerà anche tra sistemi operativi diversi. Tuttavia, è sempre meglio fare un backup di tutto, anche se con meno ansia e meno fretta.
Che siate riusciti a comprare il nuovo iPhone o che abbiate un modello relativamente recente, potete godervi tante nuove funzioni!
Sicuramente iOS 16 porta una serie importante di novità che vale la pena di scoprire non solo per chi ha comprato un iPhone nuovo, ma chiunque abbia un modello che lo supporti. Dalla possibilità di condividere esperienze attraverso Messaggi, alle funzioni potenziate di Full immersion, alla maggior sicurezza garantita dalle passkey, c’è qualcosa tutte le esigenze.
C’è l’importante novità di aggiungere i widget nella schermata di blocco. Questa possibilità rende possibile tenere sott’occhio, Senza nemmeno sbloccare il cellulare, una serie di informazioni utili: come vanno i titoli in borsa, che ora è nella città in cui si trova un vostro cliente straniero e molto altro. Se a questo abbiniamo la possibilità di creare più schermate di e di associarle alle Full immersion, è evidente che la personalizzazione è totale. Tuffiamoci quindi a scoprire le novità più utili e interessanti di iOS16!
1 Aggiornate iOS Apple corregge costantemente errori e falle di sicurezza, quindi non appena arriva il nuovo telefono è meglio aggiornare subito.
2 La salute prima di tutto Aprite l’app Salute, fate tap sull’icona del vostro profilo in alto a destra e toccate Dettagli salute per modificare i dati essenziali in caso di emergenze.
3 Assicurazione e cover Un iPhone costa e ha senso sottoscrivere AppleCare che protegge in caso di danni. È anche bene comprare subito una cover robusta!
4 Occhi riposati Se lo sfondo scuro vi riposa gli occhi meglio, attivatelo in Impostazioni > Schermo e luminosità > Scuro, come abbiamo fatto noi per questa foto.
5 Calendari e mail Non sempre ci si ricorda di allineare queste informazioni e invece è fondamentale farlo: importare account da Google è un attimo.
6 Modalità a una mano Da Impostazioni > Accessibilità >Tocco, attivate Accesso facilitato. La parte superiore dello schermo è ora più facile da raggiungere con una sola mano!
7 Il tap sul retro Aprite Impostazioni > Accessibilità >Tocco > Tocco posteriore. Selezionate un’azione da associarvi per richiamarla semplicemente toccando il retro.
8 Raggruppare le app Dividete le app in schermate in base al genere o raggruppatele in cartelle: è il più grosso favore che possiate farvi per usare l’iPhone al meglio!
9 Feedback aptico Per avvertire sottili vibrazioni quando scrivete, andate in Impostazioni Suoni e feedback aptico > Feedback tastiera e attivate Feedback aptico.
Il vostro telefono è anche il vostro ufficio, spesso, quindi risulta fondamentale che vi metta In condizioni ideali per comunicare. In iOS 16, la funzione di ricerca propone risultati più precisi, anche prima che iniziate a compilare il campo di ricerca.
Inoltre Mail beneficia degli stessi upgrade di Ventura: ora è possibile annullare l’invio di una email e mandarla in un momento successivo, una funzione che francamente mancava in maniera piuttosto colpevole da parte di Apple.
L’ applicazione Messaggi riceve interessanti aggiornamenti. Il primo riguarda Il testo: ora è possibile modificare un messaggio appena Inviato, oppure annullare del tutto l’Invio. Inoltre ora SharePlay è disponibile da Messaggi. È quindi possibile, per esempio, vedere un film con amici e chattare mentre lo si guarda. Se uno degli utenti mette in pausa, il video di tutti i partecipanti si ferma, in modo da tenere allineato il punto di visione per tutti quelli che guardano.
Con la nuova funzione di condivisione SharePlay via Messaggi, vedere un film con amici diventa molto divertente!
Infine, è possibile lavorare a cose come presentazioni e promemoria condividendoli in Messaggi e avviando un gruppo di lavoro, in stile Slack, la famosa chat lavorativa. Si creano quindi dei thread di discussione in cui i partecipanti possono commentare gli aggiornamenti ai progetti condivisi.
Uno dei grandi vantaggi che offre iOS è la possibilità di dettare testi mentre state facendo altro. In iOS 16, Apple ha introdotto un miglioramento a questa funzione che permette di integrare dettatura e tastiera: in pratica potete passare dalla tastiera virtuale alla voce senza soluzione di continuità.
Mentre dettate potete usare il cursore per posizionarlo dove serve fare modifiche e continuare a dettare.
1 Scorporare i soggetti Sui modelli dall’iPhone XR in poi e iPhone SE dalla 2a generazione in poi è possibile ritagliare un soggetto senza fare alcuna fatica. Aprite quindi una foto.
2 Ritagliare un gatto Tenete premuto sul soggetto e vedrete che verrà ritagliato. Per assicurarvene potete spostarlo col dito sullo schermo.
3 Condividere l’oggetto A questo punto avete un elemento che potete usare come volete, incluso come avatar o per inviarlo ad amici tramite qualsiasi chat.
Dynamic lsland è una delle novità più significative, almeno dal punto di vista concettuale. I pixel del display dell’iPhone intorno a quella che Apple chiama “isola dinamica” si fondono in un’unica area a forma di pillola che cambia dimensione e forma per accogliere vari tipi di informazioni.
La Dynamic lsland offre parecchie funzioni e generalmente è molto utile per notare modifiche allo stato del telefono, come la modalità silenziosa
Questa funzionalità per ora è limitata all’iPhone 14 Pro e all’iPhone 14 Pro Max, mentre i modelli standard dell’iPhone 14 continuano a offrire lo stesso notch dell’iPhone 13. Dynamic lsland viene utilizzata per fornire informazioni all’utente in modo nuovo e più immediato e nel box qui a destra trovate un elenco parziale delle attività coinvolte.
Se arriva una telefonata, vedete le informazioni relative
Oltre a ricevere informazioni, potete anche interagire con alcuni tipi di contenuti visualizzati in quest’area. Per esempio, se la Dynamic lsland sta mostrando qualcosa relativo all’attività in background di un’ app, la si può toccare per passare direttamente all’app associata.
Stato di carica e durata della batteria dell’iPhone Stato di connessione degli AirPod e durata della batteria Avvisi di batteria scarica Conferma delle transazioni Apple Pay Interazioni NFC Sblocco con Face ID Indicatori di privacy quando il microfono o la fotocamera sono in uso Chiamate in arrivo e loro durata Timer attivi Cambiamento della modalità Full immersion Attivazione o disattivazione della modalità silenziosa.
1 Preparare il viaggio Ora è possibile (finalmente!) inserire più di una sosta in un viaggio. Anzitutto preparate il viaggio scegliendo la destinazione e il mezzo di trasporto.
2 Aggiungere una sosta Ora nella finestra delle Indicazioni potete vedere un’aggiunta al percorso: Aggiungi sosta. Premete su questa voce e scegliete una nuova sosta.
3 Ritoccare il percorso Se volete a questo punto potete riposizionare le soste per passare prima da un punto piuttosto che da un altro. Fate poi partire l’itinerario con Vai.
Una sicurezza in più che tutti speriamo di non dover mai usare. Speriamo sempre che non ci capiti mai nulla ma gli incidenti esistono ed essere preparati è sicuramente il miglior modo per affrontarli se dovesse essere il caso. Con iOS 16. l’iPhone 14 può rilevare un incidente stradale grave e nel caso visualizzerà un avviso prima di chiamare automaticamente i soccorsi dopo 20 secondi.
Avete questo tempo per bloccare la chiamata a schermo prima della sua esecuzione, Se non siete in grado di parlare, l’iPhone riproduce un messaggio audio per i servizi di emergenza, dando anche coordinate di latitudine e longitudine con un raggio di ricerca approssimativo.
La funzione di rilevamento degli incidenti è attivata in maniera predefinita. Perché l’iPhone possa avvisare i vostri familiari e condividere i vostri dati sanitari con i soccorritori dovete però impostare la funzione Cartella clinica e aggiungere i contatti di emergenza nell’app Salute. Potete anche condividere la vostra posizione con le persone scelte, attivando la localizzazione per SOS emergenze.
Andate in Impostazioni > Privacy e sicurezza > Localizzazione Servizi di sistema e verificate che l’opzione Emergenze e SOS sia attiva. Per disattivare invece la funzione, in Impostazioni premete SOS emergenze e disattivate l’opzione per la chiamata dopo un grave incidente.
Se avete effettivamente un incidente e siete in grado di interagire con l’iPhone, basta scorrere Chiamata di emergenza a schermo. Se invece non serve aiuto, premete su Annulla. Nel caso non possiate interagire, dopo 10 secondi l’iPhone emette suoni per attirare la vostra attenzione: se non fermate entro 10 secondi, parte la chiamata ai soccorsi.
La funzione di rilevamento degli incidenti è attiva di default, ma dovete mettere i vostri dati sanitari e i contatti di emergenza
Se non interagite, l’iPhone emette dei suoni e se non lo fermate chiama i soccorsi
Potete comunque sempre in ogni momento interrompere la riproduzione acustica e tutte le altri parti della routine che includono la lettura del messaggio di emergenza.
E ovviamente speriamo che non vi serva mai tutto questo!
1 Organizzare le pagine Potete raggruppare le pagine in gruppi gestibili e condivisibili. Aprite la schermata dei pannelli col pulsante in basso a destra
2 Partire da zero Scegliete quindi Nuovo gruppo di pannelli vuoto e dategli un nome. Ora se aprite nuovi pannelli vengono aggiunti al gruppo. Se invece volete partire da pannelli aperti, vedete il punto 3.
3 Aggiungere pagine Se avete più pannelli già aperti premete su Nuovo gruppo con questi pannelli per crearlo da essi. Oppure toccate l’anteprima di un pannello e scegliete Sposta in un gruppo di pannelli.
4 Aprire il gruppo di pannelli Una volta creato il vostro gruppo, per vedere tutte le pagine, o pannelli, assegnatigli selezionatene il nome dal menu in basso. Otterrete l’anteprima di tutti i pannelli di pertinenza.
5 Gestire il gruppo di pannelli Ora potete iniziare a disporre del vostro nuovo gruppo come volete. Dopo averlo selezionato, toccate il suo nome in basso nella pagina dei pannelli, poi Modifica e infine la sua icona di modifica.
6 Condividere in chat Potete anche condividere il vostro gruppo in chat. Premete su Condividi e poi su Messaggi: si aprirà una finestra per un Nuovo messaggio con il link già incollato.
iOS 16 cambia tutto a partire da quando non avete ancora aperto l’iPhone…
Una delle modifiche più evidenti, se non forse quella più ovvia, dell’ultimo OS Apple per iPhone è quella relativa alla schermata di blocco. In iOS 16, infatti, potete veramente creare una schermata di blocco estremamente utile e molto personalizzata in pochissimo tempo. In queste due pagine vedrete quindi come cambiare stile grafico, come legarlo persino alla modalità Full immersion ma soprattutto potrete usare i widget, che vi permettono di avere anche nella schermata di blocco informazioni pratiche.
Considerando poi che l’iPhone 14 Pro ha il display “always on”, si tratta di una novità ancora più interessante. Con i widget infatti potete mettere informazioni come lo stato della batteria, i compleanni degli amici, la prossima sveglia, le notizie più importanti e molto altro direttamente sotto l’orologio (o sopra, per alcuni widget).
La creazione e la modifica delle modalità di Full immersion è molto più semplice in iOS 16 e se ne avete già una, potete collegarla a una specifica schermata di blocco.
Per farlo, basta toccare e tenere premuto sulla schermata di blocco, scorrere lateralmente per scegliere una di quelle personalizzate e toccare Full immersion. Se scegliete una di quelle di Apple e non l’avete ancora configurata, vi apparirà un banner che vi inviterà a personalizzare le impostazioni.
Apple ha puntato evidentemente molto sulla schermata di blocco, probabilmente, come anticipato, anche perché i nuovi iPhone 14 Pro hanno la modalità per lo schermo sempre acceso. Non solo ora potete personalizzare la schermata di blocco come volete ma anche semplicemente ruotare fra le varie schermate che avete creato dal menu principale di modifica della schermata di blocco. Così potete preparare tutti gli sfondi che volete e conservarli per l’occasione giusta.
1 Scegliere il widget Inizialmente avete una “tela vuota” su cui potete mettere quello che volete. Cunico limite è il numero di widget che potete aggiungere, che dipende in larga parte dalle dimensioni dei widget stessi: alcuni infatti occupano più di uno spazio mentre altri riempiono un solo posto.
2 Aggiungere i migliori Per aggiungere un widget non dovete fare altro che selezionarlo. Come vedete avete accesso a livello della batteria, informazioni dai social, eventi dal calendario e altro ancora. Sicuramente col passare del tempo ne vedremo molti altri.
3 Gestire l’area superiore I widget possono essere aggiunti anche all’area proprio sopra l’orologio, quella relativa alla data. Lo spazio è ridotto, quindi non si può essere troppo stravaganti, ma è sicuramente utile poter integrare informazioni come l’ora dell’alba e del tramonto.
1 Per iniziare, toccate la schermata di blocco, tenete premuto, scorrete a destra e toccate Aggiungi nuovo. Da qui è possibile selezionare uno dei nuovi stili di sfondo.
2 La cosa più semplice è usare uno sfondo predefinito: in quello astronomico potete vedere la Terra centrata sul punto in cui siete al momento.
3 Uno dei miglioramenti più significativi è il ritaglio delle immagini: scegliete Foto e selezionate una di quelle consigliate per vederla “bucare” lo schermo.
4 Se non sapete decidere che foto usare, scegliete l’opzione Foto casuali: sarà l’iPhone a preselezionare le immagini che meglio funzionano per lo scopo.
5 La schermata di blocco è ora anche molto utile. Per esempio potete scegliere lo sfondo Meteo, che visualizzerà il tempo ovunque siate.
6 Se le foto non vi piacciono, potete scegliere un colore e lasciare che l’iPhone lo sfumi per voi, con un certo grado di personalizzazione.
7 Naturalmente tutti gli sfondi sono compatibili con qualsiasi widget. Gli unici limiti sono quelli relativi a quanti potete metterne in un’area.
8 Stanchi schermata? di una Nessun problema: tenete premuto su di essa, spostatela verso l’alto e vedrete comparire il pulsante di eliminazione.
Apple ha avviato il suo percorso verso un mondo senza password implementando le passkey. Sono credenziali Che evitano problemi di phishing e fughe di dati e che utilizzano semplicemente Touch ID o Face ID per la verifica biometrica, Con il portachiavi iCloud è possibile sincronizzarle su tutti i dispositivi Apple con crittografia end-to-end. Le passkey funzionano nelle app e sul Web e potrete accedere anche su dispositivi non Apple utilizzando l’iPhone quando i siti saranno stati aggiornati per tarlo.
Se avete un nucleo familiare che usa dispositivi Apple, con iOS 16 è molto più semplice condividere tutto ma è ancora più facile gestire l’accesso per i bambini. Potete creare account autorizzando solo i contenuti adatti alla loro età e impostando un tempo massimo di utilizzo.
La configurazione iniziale dei controlli parentali è facile e la checklist che vi aiuta a tenerli aggiornati è eccellente!
Peraltro se acquistate un nuovo dispositivo, con la funzione Inizia subito potete automaticamente configurarlo con i controlli parentali attivi. Infine potete tenere sott’occhio sempre la situazione di controllo degli accessi usando la checklist predefinita: vi verrà ricordato, per esempio, di aggiornare le impostazioni man mano che i bambini crescono, di attivare la condivisione della posizione odi condividere con tutti il vostro abbonamento iCloud+.
Come abbiamo visto sul numero scorso per Ventura, Apple ha reso la modalità Full immersion più semplice da usare. Anche in iOS è ora possibile scegliere le app e le persone che possono mandare notifiche e quelle da silenziare.
Potete filtrare app come Calendario e Messaggi per evitare le distrazioni oppure di vedere le mail di lavoro mentre siete in una Full immrersion personale.
1 Cambio di filosofia Gli iPhone sono generalmente sempre stati in “modalità sviluppatore” in maniera predefinita, cioè ci si poteva caricare app compilate privatamente senza particolari permessi lato dispositivo. Con iOS 16 le cose cambiano, quindi ecco come comportarsi.
2 Attivare l’opzione Siccome questo potrebbe essere il primo vero passo di Apple verso l’apertura ad app store di terze parti, conviene sapere come prepararsi. Andate quindi nella schermata Impostazioni > Privacy e sicurezza e abilitate Modalità sviluppatore.
3 Dare conferma Vi verrà chiesto di riavviare e al termine del riavvio dovrete dare conferma. Ovviamente non installate mai app che arrivino da fonti non fidate, anche se l’ecosistema Apple lo rende difficile. E come per ogni funzione di questo tipo, usatela con cautela!
Dimentica le carte di credito che possono essere clonate da un negoziante o da un sito pirata.Abilita il pagamento nei negozi con lo smartphone e nessun dato personale verrà condiviso.
L’utilizzo delle carte di credito per i pagamenti di tutti i giorni continua ad aumentare. Questo grazie anche a iniziative come il cashback di stato che ha offerto un rimborso in euro a chi usava i metodi di pagamento elettronico. Purtroppo insieme al loro utilizzo aumentano anche i tentativi di truffa e le clonazioni delle carte di credito da parte di falsi bancomat negozianti pirati. In realtà un metodo sicuro per pagare senza comunicare i propri dati esiste ed è quello di utilizzare il proprio smartphone al posto della carta.
In Italia i servizi che si appoggiano al chip di comunicazione NFC sono principalmente Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay. Il vantaggio rispetto alla carta di credito è che quando appoggiamo lo smartphone al POS non vengono comunicati i nostri dati, che restano al sicuro sui server di Google, Apple o Samsung. Ma viene generato uno speciale token anonimo che autorizza il pagamento e allo stesso tempo ne tiene traccia sul nostro dispositivo.
Il rischio di truffe è praticamente inesistente. Anche nel caso in cui ci venisse rubato lo smartphone, il servizio non potrebbe essere usato senza il riconoscimento dell’impronta digitale o del volto.
Il solo vero limite è che per attivare il servizio dovremo avere una carta di credito gestita da una delle banche convenzionate e naturalmente uno smartphone con il chip NFC integrato e attivo. Per quanto riguarda il chip NFC questo è ormai presente anche sui dispositivi di fascia bassa. Potremo comunque controllare la sua presenza nei telefoni Android dal menu Impostazioni > Preferenze di connessione. Nel corso del 2021 la maggior parte degli istituti bancari si è accordata con Google e Apple per offrire questo servizio; per avere la certezza comunque possiamo consultare per Google Pay la pagina https://support.google.com/pay/answer/9093458 mentre per Apple Pay la pagina https://support. apple.com/it-it/HT206638 e per Samsung Pay la pagina https://www.samsung.com/it/services/samsung-pay/
Oltre che con lo smartphone è possibile pagare anche con lo smartwatch, anche in questo caso naturalmente dovremo avere un dispositivo abilitato. Al momento ci sono gli Apple Watch che consente di pagare con Apple Pay, i principali modelli di Galaxy Watch che sono abilitati ai pagamenti con Samsung Pay e più in generale la maggior parte degli smartwatch con il sistema operativo Wear OS che consentono di pagare con il sistema Google Pay. Il meccanismo per pagare con lo smartphone è lo stesso per tutti e tre i sistemi, nella pagina successiva mostreremo quello di Google Pay che rimane il più usato tra chi ha uno smartphone Android.
Prima di impostare il pagamento via smartphone assicuriamoci che la nostra banca lo accetti
1
Dopo esserci accertati che la banca a cui è appoggiata la nostra carta di credito sia abilitata al servizio Google Pay e che sul nostro smartphone sia presente e attiva la connessione NFC, potremo scaricare l’app Google Pay dallo store di Android. Nel caso il nostro dispositivo non abbia i requisiti sufficienti non riusciremo comunque a scaricarla. Per prima cosa dovremo concedere i permessi richiesti, cioè considerare l’app come Predefinita e in grado di accedere ai nostri file.
Quindi dovremo selezionare la voce Aggiungi una carta e scegliere la carta di credito o anche di debito (bancomat) che vogliamo abilitare per Google Pay. In realtà potremo usare questa app anche per archiviare le tante carte fedeltà, quelle regalo o anche gli abbonamenti ai servizi di cui disponiamo. In tutti questi casi potremo fare a meno di portare le carte fisiche con noi e selezionare volta per volta la carta che ci interessa solo facendoci un tap sopra. Nel nostro caso abbiamo caricato la carta fedeltà di un paio di supermercati, quella di una libreria e anche quella delle Ferrovie dello Stato.
L’app è compatibile con centinaia di emittenti di cui troveremo l’elenco una volta scelto il tipo di funzione che ci interessa. Potremo inserire il codice a barre della carta che vogliamo inserire semplicemente riprendendolo nel mirino della fotocamera, oppure anche inserendo i dati manualmente.
2
Dopo avere inserito i dati della carta di credito o di debito, l’app si collegherà al server della nostra banca e noi dovremo confermare l’operazione direttamente dall’app della banca stessa. Da quel momento potremo utilizzare quella carta per i pagamenti. Un’altra operazione indispensabile è quella di attivare un sistema di sicurezza, possibilmente il riconoscimento dell’impronta digitale quello del viso. In alternativa resta comunque possibile impostare un codice PIN di almeno sei cifre.
Infine il nostro telefono dovrà soddisfare tutti i requisiti di sicurezza a partire dal più importante: non dovrà cioè essere stato sbloccato con i privilegi di root. Solo in questo caso, infatti, un eventuale malware potrebbe introdursi nella zona riservata e recuperare i nostri dati. Una volta che tutti i requisiti indicati nella seconda schermata sono stati soddisfatti potremo iniziare a usare lo smartphone per i nostri pagamenti nei negozi.
3
Nella terza schermata possiamo vedere la configurazione di Google Pay pronta per il pagamento. Dovrà apparire il simbolo a onde blu di NFC sopra la carta e l’indicazione Avvicina al lettore. A differenza della carta fisica, non ci verrà chiesto di inserire il codice PIN di sicurezza nel caso di acquisti superiori ai 25 euro. Dopo avere avvicinato lo smartphone al POS (va bene anche se ha una custodia) sentiremo il bip di conferma e l’acquisto resterà nella cronologia del telefono.
Non è previsto un numero massimo di carte che potremo aggiungere all’app, basterà seguire per ciascuna la procedura di contatto all’app della banca (che deve essere installata sul nostro smartphone) al momento dell’inserimento dei dati.
Invece, per quanto riguarda la possibilità di collegare uno smartwatch compatibile, ciò potrà avvenire attraverso una sincronizzazione dall’app di Wear OS. Per pagare avvicinando l’orologio dovremo naturalmente avere nel raggio di azione anche lo smartphone, a meno che il nostro smartwatch non abbia una propria scheda SIM integrata che lo rende autonomo.
Pagare con l’iPhone (o con Apple Watch)
Lanciato nel 2014 negli Stati Uniti, Apple Pay è il primo sistema di pagamento diretto dallo smartphone ed è disponibile in Italia dal 2017, anche se solo negli ultimi due anni si sono convenzionati i principali istituti bancari del nostro Paese. Apple Pay può essere usato con tutti i modelli di iPhone a partire da iPhone 6, con iPad Air 2 e superiori e con tutti i modelli di Apple Watch.
Potremo usarlo sia per fare acquisti online, dal browser Safari, che direttamente nei negozi. In questo caso basterà avvicinare il telefono, l’orologio o il tablet al POS per concludere l’acquisto. Per poterlo attivare dovremo aggiungere al nostro wallet una carta di credito compatibile. Prima di tutto, però, dovremo avere impostato il nostro ID Apple su iCloud. A differenza dei dispositivi Android, dove occorre scaricare un’app dallo store, con gli iPhone è sufficiente aggiungere la carta di credito al proprio wallet, una specie di portafogli elettronico che permette di archiviare anche biglietti per i trasporti, biglietti per eventi e carte fedeltà.
Prima di eseguire il pagamento è necessario effettuare il riconoscimento del volto con Face ID nei modelli più recenti, oppure con l’impronta digitale o anche il codice PIN nel caso non funzionassero gli altri sistemi di riconoscimento. Per utilizzare Apple Pay sull’Apple Watch dovremo avere sincronizzato i due dispositivi e configurare Apple Pay dall’app Watch di iPhone. Per pagare dovremo avvicinare l’orologio al POS e quindi premere due volte il tasto laterale. Un bip e un segno di spunta confermeranno il successo dell’operazione.
Possiamo trasferire con relativa facilità i nostri dati da uno smartphone all’altro, ma un vero diritto alla portabilità dati ancora non c’è. Passare dati da Android a iPhone e viceversa è quindi possibile, vediamo come.
Possiamo trasferire con relativa facilità i nostri dati da uno smartphone all’altro, ma un vero diritto alla portabilità dati ancora non c’è: bisognerà aspettare gli esiti delle nuove regole europee, il Digital services act, ancora in bozza.
Google e Apple, come vari altri produttori di smartphone, hanno però negli anni migliorato i servizi di trasferimento dati, anche se gli utenti li trovano in parte imperfetti e incompleti.
Vediamo i principali metodi (tralasciando quelli a pagamento, di servizi specializzati) e le prospettive.
Per prima cosa conviene accertarsi che il backup del cellulare sia recente. Controlliamo questa opzione presente su tutti i cellulari e che si appoggia al cloud Google, iCloud di Apple o terzi (come quello di Samsung). Controlliamo se siano spuntate tutte le opzioni di backup che ci servono (come le foto, le app, i contatti) e che non sia andato storto qualcosa magari perché abbiamo esaurito lo spazio di archiviazione cloud.
Facciamo anche un backup dei dati di alcune applicazioni, che potrebbero perdersi nel passaggio, come WhatsApp, o dei videogiochi (ad esempio via servizio Google Giochi); poi ci toccherà usare le specifiche opzioni di ripristino dati di queste app o servizi. Teniamo conto che in un trasferimento diretto tra due cellulari entrambi saranno impegnati durante tutta l’operazione; facciamola quando siamo sicuri di non avere bisogno di usarli, ad esempio la sera tardi o la mattina molto presto. Entrambi i cellulari devono essere ben carichi (almeno 20 per cento).
Come fare passaggio tra smartphone della stessa marca
Se il vecchio e il nuovo smartphone sono della stessa marca, in molti casi il passaggio sarà più semplice. Samsung e Xiaomi (le più vendute marche Android) hanno app dedicate che si possono usare non appena si accende il nuovo smartphone (o uno smartphone ripristinato a livello di fabbrica). Su questi e su Google Android le opzioni più comuni, tra cui scegliere, sono due per il trasferimento: con cavo o senza cavo. Nel primo caso usiamo un cavo usb, nel secondo teniamo i cellulari vicini. Seguiamo le istruzioni su entrambi gli schermi, ad esempio attenti a indicare quale sia il cellulare ricevente (il nuovo) e quello inviante (il vecchio), dei due.
Su iPhone Apple suggerisce di tenere i due cellulari vicini in modalità wireless. Bluetooth attivo su entrambi. Inseriamo l’Apple ID che ci serve usare sul vecchio dispositivo. Teniamo il vecchio dispositivo sopra quello nuovo. L’opzione di trasferimento si chiama Inizia subito. Attendiamo che venga visualizzata un’animazione sul nuovo dispositivo.
Smartphone uno sopra l’altro
Tieni il tuo attuale dispositivo sospeso sopra il nuovo e inquadra l’animazione nel mirino della fotocamera. Attendiamo che venga visualizzato il messaggio Concludi sul nuovo dispositivo. Se non si riesce a utilizzare la fotocamera del vecchio dispositivo, toccare Autentica manualmente e seguiamo i passaggi sullo schermo. Quando richiesto, inseriamo nel nuovo dispositivo il codice di quello attuale. A questo punto, seguiamo le istruzioni per configurare Face ID o Touch ID sul nuovo dispositivo. Quando viene visualizzata la schermata Trasferisci i dati dal vecchio dispositivo, tocchiamo continua per iniziare a trasferire i dati dal dispositivo precedente a quello nuovo. Gli smartphone Android e iPhone consentono altre modalità di ripristino, ma sono meno usate e probabilmente meno comode per l’utente medio: il ripristino via cloud e da memoria esterna (SD o usb). Il primo è utile soprattutto quando dobbiamo ripristinare un cellulare che avevamo resettato.
Passaggio tra smartphone diversi
Se il passaggio è tra diversi cellulari Android, è consigliabile usare l’opzione proposta sul nuovo cellulare, che può essere il trasferimento della marca (Samsung) oppure quello di Google. Il passaggio tra iPhone e Android un tempo era un disastro; adesso va molto meglio anche se ci dobbiamo scaricare di nuovo le app ed eventualmente pagarle di nuovo. Gli abbonamenti invece li possiamo trasferire. Alcuni sviluppatori di app inoltre concedono il trasferimento di licenza da una piattaforma all’altro. Dovremmo contattarli direttamente.
Da iPhone a Android potremmo seguire le istruzioni specifiche che appaiono sul modello acquistato; indicare che il passaggio è da un iPhone. Da qualche settimana però è disponibile l’app specifica iPhone Switch to android che semplifica le cose. Ci dà consigli mirati, su schermo, ricordandoci ad esempio di disattivare iMessage su iPhone altrimenti si perdono i nostri sms sul nuovo dispositivo. I dati WhatsApp al momento sono supportati solo verso Samsung. Per il passaggio da Android ad iPhone scarichiamo invece l’app analoga passa a iOS (da Google Play).
Dati non trasferiti
Sul nuovo cellulare potremmo poi accorgerci che qualcosa non va. Che non tutti i dati sono stati trasferiti. Quelli delle app certo non passano tra iPhone e Android (e viceversa), con parziali eccezioni (vedi WhatsApp). Gli account di posta vanno riconfigurati a mano in molti casi, anche se alcuni trasferimenti li supportano. Idem le password. I passaggi tra due iPhone sono quelli che riescono a essere più completi. Per le password possiamo appoggiarci a password manager, che fanno poi la sincronizzazione dei dati. «Per motivi di sicurezza, non troveremo trasferiti i dati di accesso bancari e i sistemi di one time password», spiega Elio Franco, avvocato esperto di digitale.
Le one time sono probabilmente la cosa più fastidiosa da riattivare una volta che cambiamo cellulare. Personalmente lo devo fare su due app di due banche, su quella dello Spid e sugli authenticator generici. Gli authenticator almeno hanno opzioni che facilitano il compito. Su quello di Google c’è l’opzione “trasferisci account».
Quale diritto di portabilità?
“Non c’è ancora un diritto a portare dati da una piattaforma all’altra; anche se le app per trasferire da iPhone ad Android e viceversa sono certo una recente conquista dei consumatori”, dice Franco. Probabilmente una di quelle novità che le big tech lanciano proattivamente, per anticipare futuri obblighi che sono già nell’aria. “Il digital service act impone il diritto alla portabilità dati alle piattaforme con almeno 45 milioni di utenti globali.
È stato appena approvato dalla Commissione anche se non c’è ancora il testo – dice Franco – che comunque poi deve passare da Parlamento e Consiglio”. “E non sappiamo ancora se si applicherà anche ai dati smartphone Google e iPhone”, aggiunge. Insomma, il consumatore che vuole cambiare cellulare e piattaforma ora trova la strada più spianata rispetto a prima. Ma il “prima” era un sentiero pieno di cocci aguzzi e filo spinato. Adesso bene; ma non benissimo.
Per regolare il volume di sistema, vai su Impostazioni di Android, seleziona Suoni e vibrazione e successivamente Volume, quindi porta al massimo l’indicatore Multimedia.
Su alcuni smartphone, come quelli prodotti da Huawei, il pannello di configurazione dell’audio potrebbe presentare anche un’opzione per attivare l’effetto SWS (Super Wide Suond) e rendere più “avvolgente” l’audio riprodotto dagli auricolari.
Se hai uno smartphone Samsung più in basso troverai l’opzione Qualità audio ed effetti.
Al suo interno potrai attivare la funzione Dolby Atmos e Dolby Atmos per i giochi premendo sugli interruttori accanto alle due voci.
Subito sotto troverai anche l’Equalizzatore.
Altri modelli di smartphone, invece, come quelli di Xiaomi, offrono impostazioni dedicate alla riproduzione multimediale, con la possibilità di regolare in maniera precisa l’equalizzatore del suono.
Vai in Impostazioni > Impostazioni Aggiuntive > Cuffie & Effetti Audio, sposta su Attivo l’interruttore relativo all’opzione di Ottimizzazione Mi Sound, seleziona il tipo di cuffie e fai clicca Equalizzatore.
Se il tuo modello di smartphone (o di tablet) non offre un equalizzatore integrato, ti cohnsiglio alcune app.
Una delle più popolari disponibili sul Play Store è Equalizer FX.
Questa app è molto intuitiva: dopo aver installato l’app sul tuo smartphone o tablet, avviala, clicca su No, see ads that are less relevant e Agree per evitare un tracciamento pubblicitario invasivo, sposta su ON la levetta relativa all’equalizzatore e usa gli indicatori in basso per regolare il suono come più preferisci.
Nel menu Effetti sono disponibili delle funzioni, come Loudness Enhancer, Bass Boost e Virtualizzazione, che consentono, di amplificare il volume delle cuffie, enfatizzare i bassi e applicare l’effetto surround virtuale al suono riprodotto dal dispositivo.
Nel menu Profili, invece, ci sono dei preset per ottimizzare il suono in base a vari generi musicali.
Infine, ti segnalo che alcune applicazioni per lo streaming e la riproduzione musicale offrono un equalizzatore integrato, il quale permette di migliorare il suono e amplificare il volume delle cuffie.
Ad esempio, non tutti sanno che Spotify offre un equalizzatore, al quale si può accedere cliccando sull’icona dell’ingranaggio posta in alto a destra nella schermata Home dell’app e poi selezionando la voce Equalizzatore dal menu che viene visualizzato.
Se hai un iPhone o un iPad, puoi amplificare il volume delle cuffie agendo sulle impostazioni e sull’equalizzatore di sistema.
In alternativa, puoi scaricare un player di terze parti con equalizzatore integrato e usare quello per ascoltare la musica.
Purtroppo non ci sono equalizzatore “universali” come su Android, in quanto iOS non consente alle app di terze parti di modificare l’equalizzazione dei suoni al livello del sistema.
Per regolare il volume delle cuffie in iOS, premi i tasti Volume + e Volume – e sullo schermo ti mostrerà il livello del volume.
In alternativa, richiama il control center di iOS effettuando uno swipe dalla parte bassa dello schermo verso l’alto e regola la barra con l’icona dell’altoparlante all’interno.
Per attivare e utilizzare l’equalizzatore di sistema, invece, apri le Impostazioni e vai prima su Musica e poi su EQ.
Metti la spunta sul profilo di suono che intendi utilizzare (es. Amplificazione alti o Amplificazione bassi) e il gioco è fatto.
Nel menu delle impostazioni relativo alla Musica è disponibile Limite volume che, se attiva, non permette di spingere al massimo il volume delle cuffie.
Selezionala e assicurati che la funzione Limite volume UE sia disattivata e, se necessario, porta al massimo l’indicatore del volume collocato in alto.
Un’ultima opzione che potrebbe interessarti attivare è Verifica volume.
Renderà il volume delle varie canzoni che ascolti più simile tra di loro, evitando canzoni dal volume alto al più basso.
Di fatto “normalizza” il volume evitando gli estremi.
Walkie Talkie Apple Watch permette di comunicare con altre persone che, proprio come te, hanno uno smartwatch di Apple. Con questo tutorial, ti spiegherò fornendoti tutte le indicazioni necessarie per configurare, attivare e usare questa applicazione.
Questa opzione di Apple Watch consente di parlare con un’altra persona in stile walkie-talkie:
premendo un apposito pulsante, permette di stabilire la comunicazione tra due interlocutori e inviare un nuovo messaggio, che verrà immediatamente recapitato al destinatario.
Quest’ultimo, a sua volta, potrà rispondere e proseguire la conversazione che avviene in modo bidirezionale, cioè senza possibilità di parlare sopra l’altro interlocutore.
Per usare Walkie Talkie di Apple Watch è necessaria una connessione Internet e, a differenza dei classici walkie-talkie che funzionano tramite onde radio, non ha limiti al raggio di comunicazione.
È possibile parlare con qualsiasi altra persona che disponga di un Apple Watch Series 1 o modelli successivi con watchOS 5.3 o versioni successive.
Per comunicare con un’altra persona è necessario che entrambi gli interlocutori abbiamo attivato Walkie Talkie sul proprio Apple Watch e che questa funzionalità sia correttamente configurata.
È necessario che l’orologio sia collegato a un iPhone equipaggiato con iOS 12.4 o successive e che questo sia abilitato a FaceTime.
Infine, per comunicare con Apple Watch è necessario che la persona da contattare sia stata aggiunta alla lista degli amici di Walkie Talkie.
Come configurare Walkie Talkie Apple Watch
Per prima cosa, prendi il tuo iPhone, accedi alle Impostazioni di iOS premendo sull’icona della rotella d’ingranaggio e fai tap sulla voce FaceTime.
Nella nuova schermata visualizzata, assicurati che FaceTime sia attivo: in caso contrario, sposta la levetta relativa all’opzione FaceTime da OFF a ON.
Prendi il tuo Apple Watch, clicca Digital Crown, per accedere al menu di watchOS, e avvia l’app Walkie Talkie selezionando la relativa icona.
Se non trovi l’app nell’elenco sul tuo smartwatch, significa che l’hai disinstallata.
In tal caso, puoi scaricarla nuovamente accedendo all’App Store direttamente su Apple Watch o usando l’app Watch su iPhone.
Dopo aver avviato l’app, sposta la levetta relativa all’opzione Walkie Talkie da OFF a ON, in modo da attivare questa funzione ed essere in grado sia di avviare nuove conversazioni che di ricevere messaggi.
In alternativa, puoi attivare e disattivare Walkie Talkie anche richiamando il Centro di Controllo di watchOS, facendo uno swipe dal basso verso l’alto sullo schermo di Apple Watch, e premendo sull’icona della radiotrasmittente.
Questa opzione è necessaria per far funzionare l’app.
Per prima cosa, accedere alla schermata relativa a questa applicazione di Apple Watch e scegliere i contatti di proprio interesse tra quelli disponibili su iPhone.
Per procedere, accedi dunque al menu di watchOS premendo sulla Digital Crown e avvia l’app Walkie Talkie.
Nella nuova schermata, clicca sul contatto che intendi aggiungere, in questo modo invierai la tua richiesta.
Nella sezione Amici che hai invitato trovi le richieste inviate.
Se, invece, dopo aver inviato la tua richiesta di amicizia visualizzi il messaggio “[nome] non è disponibile su Walkie-Talkie“, significa che la persona alla quale hai inviato la tua richiesta non ha un Apple Watch o non utilizza l’app Walkie Talkie.
Se hai configurato In Famiglia sul tuo iPhone, l’opzione di Apple che consente di condividere app, foto e molto altro ancora, tutti i contatti che fanno parte del gruppo e che dispongono di un Apple Watch compariranno automaticamente nell’elenco degli amici.
Per visualizzare le persone che puoi già contattare con Walkie Talkie, accedi alla schermata principale dell’app in questione e individua la sezione Amici.
Nella stessa schermata, vicino a Inviti, puoi visualizzare anche tutte le eventuali richieste di amicizia che hai ricevuto: per accettare una richiesta, premi sul pulsante Accetta oppure puoi rifiutarla cliccando su rifiuta.
Per eliminare un contatto fai uno swipe verso destra sul contatto che intendi rimuovere tra quelli disponibili nella sezione Amici e premi sul pulsante X.
Puoi eliminare un contatto ma anche gestire le opzioni utilizzando l’app Watch su iPhone, accedendo alla sezione Apple Watch e selezionando l’opzione Walkie Talkie.
Come usare Walkie Talkie Apple Watch
Dopo aver attivato l’app e aver aggiunto i contatti di tuo interesse tra le tue amicizie, sei pronto per avviare nuove conversazioni e ricevere messaggi.
Nel primo caso, premi sulla Digital Crown, avvia Walkie Talkie premendo sulla sua icona e, nella sezione Amici, clicca sulla persona che intendi contattare.
A questo punto, se la persona in questione ha attivo Walkie Talkie sul suo Apple Watch, verrà stabilita la comunicazione.
Se, invece, visualizzi a schermo il messaggio “[nome] non è disponibile“, significa che la persona contattata non ha attivato Walkie Talkie e non ha risposto per tempo alla tua richiesta di comunicare.
Le richieste di comunicazione tramite Walkie Talkie, funzionano allo stesso modo: con l’app attiva vieni contattato da un’altra persona, la comunicazione viene stabilita automaticamente.
Se, invece, non hai attivato Walkie Talkie, il tuo Apple Watch emetterà un breve segnale acustico e visualizzerai a schermo il messaggio “[nome] ha provato a contattarti, ma non eri disponibile“.
Premendo sul pulsante “Parla con [nome]” puoi attivare Walkie Talkie e stabilire la comunicazione con la persona che ti ha contattato.
Se, invece, ignori la richiesta, Walkie Talkie rimane disattivato e la persona che ha tentato di contattarti non potrà inviarti messaggi.
Se hai attivato le notifiche di Walkie Talkie dall’app Watch di iPhone, puoi visualizzare tutte le eventuali richieste perse o ignorate facendo uno swipe dall’alto verso il basso sullo schermo di Apple Watch.
Premendo su una singola notifica e facendo tap sul pulsante “Parla con [nome],” puoi stabilire la comunicazione con la persona che ti ha precedentemente contattato, a patto che questa abbia lasciato attivo Walkie Talkie.
Una volta stabilita la comunicazione, per inviare un nuovo messaggio devi premere su Tieni premuto per parlare viene recapitato in tempo reale al destinatario che, a sua volta, potrà risponderti non appena termini la comunicazione.
Se Walkie Talkie è attivo, puoi ricevere nuovi messaggi in qualsiasi momento e riprodotti automaticamente da Apple Watch.
Apple presenta il Tap to Pay: tutti gli iPhone diventano un POS per accettare pagamenti da Apple Pay o carte di credito.
Grandissima novità da Apple che la stessa renderà ufficiale nel corso dell’anno. L’iPhone potrà accettare pagamenti proprio come se fosse un POS attraverso l’NFC ed apposite applicazioni su iPhone XS o successivi.
Nel 2020, il gruppo di Cupertino ha acquisito la startup Mobeewave proprio con l’obiettivo di arrivare un giorno a introdurre una tecnologia di questi tipo. L’API necessaria al funzionamento è stata introdotta con la beta 2 del sistema operativo iOS 15.4, appena rilasciata
Tap to Pay
Entro la fine dell’anno, Apple introdurrà il Tap to Pay su iPhone. Si tratta di una nuova funzione che permetterà a milioni di negozianti sparsi per tutto il territorio americano, di accettare pagamenti dai clienti direttamente da iPhone.
Sostanzialmente l’iPhone diventerà un vero e proprio POS. Utilizzando un’applicazione specifica ed il sensore NFC dello smartphone, i clienti potranno pagare con Apple Pay o con le carte di credito contactless semplicemente avvicinandosi all’iPhone del negoziante.
Privacy
Nel comunicato di annuncio, la mela morsicata sottolinea come il sistema sviluppato terrà in considerazione l’esigenza di tutelare la privacy: ogni transazione è criptata e non sono raccolti dettagli in merito ai prodotti acquistati. Chiudiamo riportando in forma tradotta le parole di Jennifer Bailey, Vice President di Apple Pay e Apple Wallet.
Con sempre più clienti effettuano pagamenti con wallet digitali e carte di credito, Tap to Pay su iPhone fornirà ai business un metodo sicuro, privato e semplice per accettare pagamenti contactless e offrire una nuova esperienza di acquisto, basandosi sulla potenza, l’affidabilità e la convenienza di iPhone.
Inserendo l’importo da pagare in un’apposita applicazione ed avvicinando una carta o un iPhone si potrà pagare senza nessun hardware aggiuntivo.
Stripe sarà il primo fornitore con una piattaforma in grado di offrire il Tap to Pay e questo porterà benefici anche per chi utilizza Shopify.
Tap to Pay richiede un iPhone XS o successivo per funzionare. La privacy resta uno dei valori fondamentali di Apple per cui anche attraverso questo sistema di pagamento ci sarà la massima sicurezza possibile.
Le tempistiche
Inizialmente la funzione Tap to Pay inizierà il suo percorso negli Stati Uniti ma Apple continuerà a lavorare con altri partner per allargare il servizio sia nel territorio nazionale che negli altri Paesi. Tap to Pay sarà già disponibile in versione beta con il prossimo aggiornamento del firmware (beta).
Dobbiamo tenere il nostro iPhone lontano dal cuore. Se lo smartphone è a meno di un centimetro dal cuore, il magnete presente nell’iPhone 12/13 può attivare l’interruttore magnetico di pacemaker e defibrillatori impiantabili.
Queste sono indicazioni fornite dai produttori di dispositivi medici e della Apple stessa secondo cui deve essere mantenuta una distanza di almeno 15 cm tra un telefono cellulare e il dispositivo.
Uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)appena pubblicato dalla rivista Pacing and Clinical Electrophysiology, ha dimostrato che il magnete utilizzato nello smartphone può attivare l’interruttore magnetico presente nel defibrillatore, disattivandolo.
La prova è stata fatta su i dispositivi migliori del mondo.
Leggiamo insieme la ricerca dell’ISS più nel dettaglio:
Questo studio dell’ISS è il primo a valutare in laboratorio l’interferenza magnetica dell’iPhone 12 e dei suoi accessori MagSafe su un campione rappresentativo dell’attuale mercato italiano di pacemaker e defibrillatori impiantabili, incluso il defibrillatore sottocutaneo. Inoltre, per la prima volta, i fenomeni di interferenza magnetica sono stati accuratamente correlati ai livelli di campo magnetico misurati attorno all’iPhone 12. I ricercatori hanno valutato i pacemaker e i defibrillatori impiantabili dei principali produttori mondiali (Abbott, Biotronik, Boston Scientific, Medico, Medtronic, Microport), utilizzando un simulatore di battito cardiaco. I risultati hanno mostrato che, in alcuni casi, il magnete presente nell’ iPhone 12 può attivare involontariamente l’interruttore magnetico nel campione di pacemaker e defibrillatori impiantabili che è stato valutato. Il fenomeno è stato osservato fino ad una distanza massima di 1 cm.
Perchè l’iPhone deve rimanere a 15 centimetri dal cuore?
L’iPhone va tenuto a 15 centimetri dal cuore
I risultati mostrano che, in alcuni casi, il magnete presente nell’ iPhone 12/13 può attivare involontariamente l’interruttore magnetico nel campione di pacemaker e defibrillatori impiantabili. I ricercatori hanno studiato il fenomeno fino a una distanza massima di 1 cm.
L’attivazione della modalità magnetica è stata provata solo in alcune specifiche posizioni dell’iPhone rispetto al dispositivo e che nella maggior parte delle posizioni il fenomeno non si innesca.
Il campo magnetico generato dal magnete interno all’iPhone 12/13, misurato dai ricercatori ISS, è risultato essere maggiore del valore a cui i pacemaker e i defibrillatori impiantabili devono essere immuni.
Apple era ben cosciente di queste problematiche ecco perché ha dato precise indicazioni da seguire. La cosa migliore è quella di non mettere mai lo smartphone nel taschino della giacca o della camicia.
Le novità del 2022 riguardanti Smartphone, Tablet Smartwatch e desktop. In questo articolo vedremo insieme cosa ci riserverà questo 2022.
Smartphone
Le novità del 2022 partendo da Apple, scopriremo la nuova generazione degli iPhone 14 nel mese di settembre, tuttavia qualche rinnovamento potrebbe giungere già in primavera. Diverse fonti statunitensi parlano di un possibile rinnovo della linea iPhone SE, forse finalmente aggiornata con uno schermo edge-to-edge, la scomparsa del pulsante Touch ID e l’introduzione invece di Face ID.
Naturalmente, non mancheranno gli aggiornamenti per Samsung. La famiglia degli smartphoneGalaxy S22 potrebbe allargarsi con tre nuovi modelli – S22, S22 Plus e S22 Ultra – e già si vocifera dell’introduzione di una fotocamera da 108 megapixel con zoom ottico da 12x per la versione più costosa dei flagship della casa sudcoreana
Novità anche per Xiomi con il nuovo Xiaomi 12 in pole position. Annunciato pochi giorni fa, lo smartphone perde la sigla “MI” e acquisisce nuove funzionalità, tra cui nuovissime fotocamere posteriori con ottiche dalle dimensioni decisamente generose e ampi sensori, per catturare quanta più luce possibile.
Nel frattempo Huawei ci riprova con il suo P50 Pocket, uno smartphone pieghevole presentato qualche settimana fa, un device che probabilmente entrerà in diretta competizione con il Galaxy Z Flip 3 di Samsung.
Smartwatch
Il 2022 potrebbe essere l’anno giusto per il lancio del primo Pixel Watch di Google.
Al momento non vi sono particolari conferme ma, se dovesse mai arrivare, entrerà in competizione con Apple Watch.
Apple ci regalerà il prossimo settembre la Series 8: gli amanti di questi Smartwatch sperano in un design diverso ma non traspare ancora nulla.
Anche Xiaomi e Amazfitdovrebbero presentare vari aggiornamenti dei loro dispositivi, magari con i successori della serie GTR 3 e GTR 3 Pro. Nel frattempo, in molti si domandano se anche Amazon non sia ormai pronta a entrare in questo settore.
Tablet
Apple rinnoverà la linea degli iPad Pro – forse con l’introduzione del chipset M2 che si vedranno sui MacBook Air.
La versione “economica” del tablet dovrebbe finalmente vedere un re design, per renderlo più simile all’ iPad Air, e anche un processore più generoso. Forse un A14 o un A15 Bionic.
Desktop
Apple nella prossima primavera presenterà i suoi nuovi MacBook Air. Si parla di una rinnovata e colorata, seguendo le tinte degli iMac M1 e di un rinnovato processore M2. Quest’ultimo sarà orientato all’utenza consumer e come prestazioni, dovrebbe essere inferiore rispetto ai già disponibili M1 Max e M1 Pro.
Si vocifera anche di un possibile nuovo esemplare di MacBook Pro da 13 pollici con chip M2, per offrire agli utenti una versione più economica rispetto ai MacBook Pro da 14 e 16 pollici, così come di un rinnovato iMac da 27 pollici.
A tutti è capitato, almeno una volta, di far cadere in acqua il proprio iPhone, ad esempio in lavandino o in piscina, finendo per essere assaliti dal panico. Non sempre è facile sapere cosa fare per salvare il dispositivo ma esistono numerosi consigli per scoprire come asciugare iPhone caduto in acqua, andiamo a scoprirli insieme.
Asciugare iPhone caduto in acqua: cosa fare?
La prima cosa da fare per salvare un iPhone caduto in acqua è cercare di agire il più velocemente possibile, evitando quindi di farsi prendere dal panico.
iPhone caduto in acqua: cosa fare nell’immediato
Nel caso in cui l’iPhone sia collegato alla spina nel momento in cui si bagna, la cosa più importante è provvedere nel più breve tempo possibile a staccarla per evitare di essere folgorato. Per evitare spiacevoli imprevisti è sempre bene non avvicinare le dita nel punto in cui il telefono viene collegato al caricabatterie ma è meglio afferrare il cavo alcuni centimetri più in basso.
Un altro passaggio molto importante è quello di spegnere l’iPhone nel caso in cui questo sia acceso al momento della caduta in acqua. Successivamente è consigliabile rimuovere la sim card dall’apposito alloggio evitando che si danneggi e diventi illeggibile.
Gel di silice o riso
Dopo aver provveduto a mettere in sicurezza il telefono sarà possibile provvedere ad asciugarlo, utilizzando un asciugamano da passare sulla parte esterna del dispositivo. Facendo scorrere l’asciugamano sulle aperture è possibile inoltre favorire la fuoriuscita dell’acqua. Un’altra cosa molto importante è rimuovere l’acqua dai fori presenti sull’iPhone. Facciamolo agitando il telefonino o aiutandosi con una bomboletta spray ad aria compressa, evitando di rimandarla verso l’interno del dispositivo.
A questo punto è consigliabile utilizzare un elemento che aiuti l’asciugatura. Gran parte delle persone utilizza il classico metodo del riso, immergendo l’iPhone all’interno di una ciotola piena di riso per favorirne l’asciugatura. Tuttavia è importante anche in questo caso prestare la massima attenzione per evitare che i chicchi di riso si infilino nei fori. L’alternativa migliore e più professionale al riso è rappresentata dal gel di silice, sostanza che assorbe l’acqua in modo molto efficace. In commercio esistono sacchetti essiccanti pensati appositamente con questo scopo che è facile reperire nei negozi di informatica.
La cosa più importante, in ogni caso, è assicurarsi che l’iPhone sia completamente asciutto prima di riaccenderlo, per essere certi che l’asciugatura sia avvenuta consigliamo di attendere almeno 2 giorni, evitando in questo modo che al momento dell’accensione si verifichi un cortocircuito.
A questo punto sarà possibile riposizionare la SIM nel suo alloggio nel modo corretto per utilizzare il proprio iPhone nel modo migliore. Provando ad accenderlo, se tutto sarà andato per il verso giusto, sarà possibile tornare ad utilizzarlo senza problemi. In commercio esistono numerosi kit che servono proprio ad asciugare gli smartphone nel caso in cui si verifichi una caduta accidentale in acqua. Acquistarne uno da avere a portata di mano è un’ottima soluzione per avere pronto il rimedio in caso di bisogno. Anche utilizzare una custodia impermeabile rende il nostro iPhone più sicuro.
Questo sito consente l'invio di Cookie di terze parti al fine di migliorare la navigazione offrendo servizi correlati. Premendo il tasto "Accetta" Cookie accetti l'utilizzo dei cookie. Per ulteriori informazioni su come questo portale utilizza i Cookie puoi selezionare il tasto Leggi di più. Puoi modificare il consenso premendo il tasto Impostazioni.
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Cookie
Duration
Description
__hssrc
sessione
This cookie is set by Hubspot whenever it changes the session cookie. The __hssrc cookie set to 1 indicates that the user has restarted the browser, and if the cookie does not exist, it is assumed to be a new session.
_GRECAPTCHA
6 mesi
This cookie is set by the Google recaptcha service to identify bots to protect the website against malicious spam attacks.
cookielawinfo-checkbox-advertisement
1 anno
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 mesi
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-non-necessary
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Non-necessary" category .
cookielawinfo-checkbox-others
11 mesi
Set by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to store the user consent for cookies in the category "Others".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 mesi
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito Web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità, altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. È obbligatorio ottenere il consenso dell'utente prima di eseguire questi cookie sul tuo sito web.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Cookie
Duration
Description
__cf_bm
30 minuti
This cookie, set by Cloudflare, is used to support Cloudflare Bot Management.
__hssc
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of sessions and to determine if HubSpot should increment the session number and timestamps in the __hstc cookie.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Duration
Description
__hstc
sessione
This is the main cookie set by Hubspot, for tracking visitors. It contains the domain, initial timestamp (first visit), last timestamp (last visit), current timestamp (this visit), and session number (increments for each subsequent session).
_ga
2 anni
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_78N9WP2E3X
2 anni
This cookie is installed by Google Analytics
CONSENT
2 anni
YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
hubspotutk
sessione
HubSpot sets this cookie to keep track of the visitors to the website. This cookie is passed to HubSpot on form submission and used when deduplicating contacts.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Duration
Description
VISITOR_INFO1_LIVE
6 mesi
A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC
sessione
YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt.innertube::requests
Mai
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.