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Intelligenza artificiale

Opera Developer: il browser con l’ IA in locale

La nuova versione di Opera utilizza intelligenza artificiale operante in locale, eliminando la necessità di connessioni a internet per il suo funzionamento.

Nell’era digitale contemporanea, la questione della protezione della privacy e della sicurezza su Internet è diventata sempre più cruciale. In questo contesto, l’intelligenza artificiale si è dimostrata una delle tecnologie più potenti e promettenti, anche se ha suscitato preoccupazioni riguardo alla gestione dei dati personali e alla sicurezza delle informazioni sensibili. È in questo scenario che Opera ha presentato un nuovo e innovativo passo avanti nel settore della privacy online con il suo browser Opera One.

Le novità di Opera Developer

Molto tempo fa, Opera aveva introdotto il proprio assistente virtuale, Aria, simile a Copilot di Microsoft e ChatGPT di OpenAI. La nuova sperimentazione riguarda invece un’intelligenza artificiale che funziona localmente, eliminando la necessità di connettersi a Internet eccetto per il download iniziale del modello linguistico da utilizzare. Questa innovazione è stata presentata da Opera all’interno del programma Al Feature Drops ed è basata sul framework open source Ollama.

Questa nuova funzionalità non solo rappresenta un significativo passo avanti tecnologico, ma ha anche il potenziale per influenzare il panorama dei browser Web. Attualmente, Opera permette di scegliere tra vari modelli di grandi dimensioni (LLM, Large Language Model) da scaricare, che possono avere dimensioni comprese tra 2 e 10 GB, con alcuni modelli specifici che superano i 40 GB. Tra i modelli disponibili per il download ci sono anche Lama di Meta e Gemma di Google, oltre ad altri con specifiche caratteristiche riassunte.

Per utilizzare questa nuova funzionalità di Opera, è necessario eseguire l’aggiornamento alla versione più recente di Opera Developer e seguire le istruzioni fornite nelle relative guide.

La guida per integrare l’IA in Opera

Scarica Opera Developer

Opera IA
Collegati al sito ufficiale di Opera utilizzando il link fornito: Opera Developer.
Una volta sulla pagina, trova e clicca sul pulsante “Download Opera Developer” situato al centro della pagina. Questo ti porterà alla sezione di download del sito.
Dopo aver scaricato il file di installazione operasetup.exe, trovalo nella cartella di download del tuo computer.Fai doppio clic sul file operasetup.exe per avviare il processo di installazione di Opera Developer.
Opera IA
Clicca su Accetta e Installa. Per condividere i dati con Opera procedi nel seguente modo: verrà visualizzata una nuova finestra dalla quale potrai selezionare le impostazioni di configurazione, Nella finestra delle impostazioni, dovresti trovare un’opzione per selezionare quali dati desideri condividere con Opera (Configura nelle impostazioni). Puoi deselezionare quelle opzioni che ritieni non necessarie o che preferisci non condividere.
opera IA
Nella schermata iniziale del browser, cerca e clicca sul pulsante “INIZIA” per avviare il processo di configurazione.
Puoi scegliere il tema che preferisci per personalizzare l’aspetto del browser. Se desideri, puoi selezionare uno sfondo per la tua pagina iniziale, abilitare il blocco degli annunci pubblicitari, scegliere i social network preferiti.

Configuralo

intelligenza artificiale senza internet
Nella barra laterale sinistra, dovresti trovare un pulsante dedicato per avviare la chat con Aria. Clicca su questo pulsante per aprirlo.
Opera Ia
Dopo aver aperto la chat con Aria, potrebbe essere richiesto di accedere al tuo account Opera. Se hai già un account Opera, inserisci le tue credenziali (indirizzo email e password) e accedi altrimenti clicca su Continua.

Usalo

intelligenza artificiale senza internet
Una volta aperta la chat Aria, cerca un menu a discesa posizionato nella parte superiore della schermata. Questo menu è denominato “Scegli il modello di AI locale”. Nel menu a discesa “Scegli il modello di AI locale”, dovresti trovare un’opzione o un pulsante denominato “Vai alle impostazioni”. Clicca su questo pulsante per procedere.
intelligenza artificiale senza internet
In questa lista ne abbiamo più di 150 a disposizione, inoltre possiamo anche selezionarne uno digitando il suo nome sulla barra di ricerca. Una volta selezionato scarichiamolo cliccando accanto sulla freccetta. Una volta scaricato clicchiamo in alto su Nuova Chat e selezioniamo sempre in alto (Scegli il modello di IA locale) il modello appena scaricato. Ora siamo pronti per testare il nostro modello di intelligenza artificiale.

Tanti modelli per ogni esigenza

I modelli LLM si distinguono per le loro capacità specifiche in diversi ambiti rispetto ad altri modelli. Ecco alcuni modelli da considerare insieme alle loro caratteristiche distintive:

  • Phi-2: Rilasciato da Microsoft Research, è un modello linguistico con 2,78 miliardi di parametri. Si distingue per le sue grandi capacità di ragionamento e comprensione del linguaggio. Secondo i suoi creatori, è due volte più potente e capace rispetto a sistemi più grandi come Llama 2 di Meta.
  • Mixtral: Questo modello ha ottime capacità di riassunto, classificazione, traduzione e completamento di testi. Dimostra un’elevata capacità nel rispondere in modo coerente alle interrogazioni, con un punteggio di 8,3 su MTBench, comparabile a quello ottenuto da GPT-3.5.
  • Code Llama e WizardCoder: Questi modelli sono progettati per supportare la generazione di codice. Supportano numerosi linguaggi di programmazione ampiamente utilizzati come Python, C++, Java, PHP, Typescript (JavaScript), C#, Bash e altri. Possono essere utilizzati per completare porzioni di codice preesistenti e risolvere bug.
  • Wizard-Math: Questo modello ha grandi capacità di ragionamento matematico. Migliora le capacità di ragionamento matematico di Llama-2, come confermato da esperimenti su due benchmark di ragionamento matematico (GSM8k e MATH). Rivela straordinarie capacità matematiche, superando tutti gli altri LLM open source con un margine sostanziale.

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    Deepfake e sei il protagonista!

    Con il deepfake puoi sostituire il tuo volto in un video qualsiasi usando solo il tuo pc. Vediamo come

    Se sei interessato a creare deepfake, allora sei nel posto giusto. Questa guida per principianti ti darà
    tutti i dettagli di cui hai bisogno per iniziare a crearli in modo semplice e divertente.

    Spiegheremo passopasso come funziona questa tecnologia, quali strumenti e risorse ti servono e come mettere insieme il tuo primo deepfake. Alla fine di questa guida sarai un esperto! Quindi rilassati e preparati a imparare tutti i segreti di questa tecnologia sorprendente.

    Cos’è il deepfake?

    Deepfake è una tecnica che utilizza l’intelligenza artificiale per manipolare o generare immagini false o video di persone reali che sembrano autentici.

    deepfake

    Può essere utilizzato per creare contenuti dannosi o illegali. Mentre questa tecnologia diventa più avanzata, diventa sempre più difficile distinguere tra immagini e video reali e falsi.

    Come funziona?

    Il Deepfake utilizza reti neurali, un tipo di apprendimento automatico che analizza grandi set di dati, per mappare le caratteristiche facciali di una persona su un’altra.

    Più dati di allenamento vengono forniti al sistema, migliore sarà il risultato. I video di alta qualità richiedono tipicamente migliaia di immagini per addestrare il modello.

    Cosè Facefusion?

    Facefusion è uno strumento gratuito per PC che consente agli utenti di creare deepfake. È progettato per essere facile da usare anche per i principianti. Consente di fondere due volti in un video o in immagini statiche sostituendo le caratteristiche facciali di una persona con quelle di un’altra.

    Puoi usarlo per creare contenuti divertenti da condividere con gli amici o per sperimentare con la tecnologia deepfake.

    Come creare deepfake con Facefusion

    Per creare un deepfake con Facefusion, devi prima raccogliere molte immagini delle due persone che desideri fondere. Più immagini fornirai, più accurato sarà il risultato.

    Quindi, carica le immagini nel software, allinea i volti e regola le impostazioni per ottenere il risultato desiderato. Infine, fai clic su “Genera deepfake” e il software fonderà automaticamente i due volti nelle immagini o nel video da te scelto. Con un po ‘di pratica, puoi ottenere risultati piuttosto convincenti!

    Come funziona questa tecnologia?

    La tecnologia deepfake utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per manipolare o generare immagini e video falsi ultrarealistici.

    Come si creano?

    I deepfake vengono creati utilizzando reti neurali che analizzano enormi set di dati, come foto e video, per rilevare e imitare le caratteristiche facciali di una persona.

    La rete neurale può quindi applicare queste caratteristiche a un’altra persona, fondendo digitalmente i loro volti. Per creare un deepfake audio, vengono utilizzati set di dati di una persona che parla per generare una nuova registrazione vocale che imita la voce della persona.

    A cosa servono?

    I deepfake possono essere utilizzati sia per scopi positivi che negativi. Ad esempio, possono essere utilizzati per la post-produzione cinematografica, per migliorare gli effetti speciali o per dare vita a personaggi deceduti.

    Tuttavia, possono anche essere utilizzati per diffondere disinformazione, per impersonare qualcuno online o per manipolare le elezioni.

    Come si individua un deepfake?

    Ci sono alcuni segni rivelatori che indicano che un video o un’immagine potrebbe essere un deepfake:

    • Movimenti innaturali: I deepfake non sempre riescono a imitare perfettamente i movimenti umani naturali.
    • Guarda se ci sono movimenti rigidi o innaturali.
    • Occhi strani: Gli occhi sono difficili da replicare e spesso appaiono innaturali o fuori fuoco in un deepfake.
    • Bordi sfocati: I deepfake spesso hanno un aspetto leggermente sfocato, soprattutto lungo i bordi del viso.
    • Asincronia labiale: Controlla se le labbra si sincronizzano perfettamente con l’audio. Spesso nei deepfake l’asincronia labiale è evidente.
    • Glitch e artefatti: A volte i deepfake presentano piccoli difetti come glitch, scintillii o artefatti nel video che rivelano che non è autentico.

    Programmi e app per creare deepfake

    FaceApp

    FaceApp è un’applicazione gratuita disponibile per iOS e Android che permette di modificare le foto con filtri e effetti, tra cui l’invecchiamento del viso, il cambio di genere e l’aggiunta di sorrisi. Quest’app usa l’intelligenza artificiale per creare immagini realistiche.

    Anche se l’app è gratuita, alcune funzioni aggiuntive sono disponibili tramite acquisti in-app.

    DeepFaceLab

    DeepFaceLab è un software open source gratuito per Windows, Linux e Mac che utilizza reti neurali per generare deepfake. È piuttosto complesso da usare e richiede una scheda grafica dedicata per funzionare, ma produce risultati molto realistici.

    DeepFaceLab permette di combinare e sostituire i volti nelle foto e nei video, nonché di modificare l’espressione facciale e l’illuminazione.

    Zao

    Zao è un’app per la creazione di deepfake che sfrutta la tecnologia di riconoscimento facciale per sostituire i volti in brevi video selfie.

    L’app sovrappone il tuo volto a quello di personaggi di film, show televisivi o celebrità in brevi clip video, sincronizzando le labbra con l’audio. Zao è disponibile solo per iOS, anche se una versione Android potrebbe arrivare in futuro.

    DeepNude

    DeepNude è un software controversa di deep learning che è in grado di generare immagini nude di donne da normali foto che indossano abiti. Funziona “spogliando” le donne nelle foto e generando immagini nude artificiali che sembrano incredibilmente realistiche. DeepNude è stato chiuso dai creatori dopo le critiche sul potenziale uso improprio, ma il codice sorgente è trapelato online.

    Questi sono alcuni dei programmi e delle app più famosi per creare deepfake. Come sempre, fai attenzione a usare queste tecnologie in modo etico e responsabile. I deepfake possono essere utilizzati per scopi di intrattenimento innocuo, ma anche per la disinformazione e la manipolazione.

    Aspetti positivi e negativi

    I deepfake sono spesso associati a preoccupazioni legittime sulla disinformazione e sulla manipolazione dei media. Tuttavia, questa tecnologia ha anche degli usi positivi che vale la pena considerare.

    Utilizzo positivo

    I deepfake possono essere utilizzati per creare contenuti di intrattenimento convincenti, come film blockbuster con attori digitali o filmati musicali con cantanti del passato. Possono anche essere utilizzati per scopi educativi, ad esempio per ricreare figure storiche e farle parlare agli studenti.

    Alcune aziende stanno li sperimentando per creare assistenti virtuali digitali più realistici e coinvolgenti. I deepfake possono anche essere utilizzati per creare contenuti di realtà virtuale e realtà aumentata più immersivi.

    Utilizzo negativo

    Sfortunatamente, i deepfake vengono spesso utilizzati per diffondere disinformazione e manipolare l’opinione pubblica. Sono stati utilizzati, purtroppo, per creare video falsi di politici che dicono o fanno cose che non hanno mai detto o fatto nella vita reale. Questi video falsi possono essere diffusi sui social media, dove è difficile distinguere il vero dal falso.

    I deepfake porno, in cui il volto di una persona viene inserito sul corpo di un attore porno senza il loro consenso, sono un altro uso negativo preoccupante della tecnologia. Questi infatti possono essere utilizzati per molestare, ricattare e intimidire le vittime.

    In definitiva, la tecnologia deepfake può essere utilizzata sia per scopi positivi che negativi. È importante che i ricercatori e i politici riflettano attentamente su come regolamentare e controllare questa potente tecnologia in modo da massimizzarne i benefici e minimizzarne i danni. Una comprensione più profonda dei deepfake e delle loro implicazioni è fondamentale per creare contromisure efficaci contro i loro usi dannosi.

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      Applicazioni, Formazione

      Videogiochi dell’iPhone sul tuo Pc

      In questo articolo ti forniamo l’intero strumento e le istruzioni dettagliate per goderti i classici videogiochi dell’iPhone anche sul tuo computer Windows.

      Il 10 luglio 2008, Apple introduce il suo negozio virtuale, noto come l’App Store, che consente agli utenti di dispositivi Apple di scaricare una vasta gamma di applicazioni, inclusi i videogiochi. Durante quel periodo, sono stati rilasciati titoli che hanno segnato la storia dei videogiochi portatili e che ancora oggi mantengono un forte seguito di appassionati. A differenza dei giochi attuali, quelli rilasciati tra il 2008 e il 2011 non includevano acquisti in-app o abbonamenti: per ottenere punteggi elevati nelle classifiche, era necessario dimostrare il proprio talento senza alcun tipo di vantaggio monetario.

      Queste caratteristiche rendevano l’esperienza di gioco particolarmente speciale, catturando milioni di utenti che rimanevano incollati allo schermo, sia per la novità tecnologica che per la qualità dei videogiochi, che spesso emulavano lo stile dei giochi per la PlayStation Portable, ma adattati per l’iPhone. Alcuni nostalgici hanno persino sviluppato emulatori in grado di far rivivere su PC i vecchi titoli per iOS, consentendo ai giocatori di rivivere quei momenti d’oro dei videogiochi portatili.

      Che emulatore!

      Lo sviluppatore hikari-no-yume ha creato TouchHLE, un emulatore che consente agli utenti di PC e Mac di rivivere titoli storici come Super Monkey Ball o Crash Bandicoot, originariamente progettati per dispositivi iOS. In questo articolo, esploreremo come ottenere l’emulatore e i passaggi necessari per avviare un gioco. Poiché l’emulatore è ancora in fase beta, il numero di titoli compatibili è limitato, ma si prevede che crescerà nel tempo poiché il software è in continua evoluzione.

      Attualmente, una delle limitazioni principali dell’emulatore è l’assenza di supporto per l’accelerometro con gamepad generici: al momento, il sistema funziona solo se si utilizza un joystick per Xbox collegato al PC. Per ulteriori informazioni e per scaricare l’emulatore, è possibile visitare la pagina ufficiale di GitHub all’indirizzo: https://github.com/hikari-no-yume/touchHLE.

      Altri giochi ancora

      In attesa che il catalogo dei titoli disponibili su TouchHLE venga ampliato, esiste un altro emulatore che consente di utilizzare giochi e applicazioni iOS sui computer desktop. Si tratta di iPadian, un’applicazione progettata per Windows, Mac e Linux, disponibile in una versione gratuita con alcune limitazioni o in una versione a pagamento che include funzionalità aggiuntive.

      iPadian offre una gamma di funzionalità simili a quelle di un dispositivo Apple, tra cui Apple Safari, iMessage e Watch OS. Inoltre, include anche un proprio App Store che offre una selezione di app, inclusi alcuni titoli di terze parti. Per scaricare iPadian, è possibile visitare il sito web ufficiale all’indirizzo https://ipadian.net/.

      Guida

      Download

      Videogiochi
      Visitiamo il sito web https://touchhle.org/ e clicchiamo immediatamente sul pulsante “Download” (Windows/Mac/APK) per essere indirizzati alla pagina da cui possiamo scaricare l’emulatore.
      Videogiochi gratis
      Poi selezioniamo il file touchHLE_v0.2.1_Windows_x86_64.zip e facciamo clic su di esso per avviare il download immediato. È importante notare che questo strumento è compatibile sia con sistemi operativi a 32 che a 64 bit.
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      Dopo aver scaricato il file compresso sul nostro desktop, procediamo ad estrarre il suo contenuto. Una volta estratto, accediamo alla cartella dell’emulatore, dove troveremo una serie di file e sottocartelle. Il file di nostro interesse è l’eseguibile touchHLE.exe, che serve per avviare l’installazione del programma. Basta fare clic su questo file per avviare il processo di installazione dell’emulatore.
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      Per ottenere un gioco compatibile con il nostro emulatore, dovremmo cercare un file .ipa. Possiamo effettuare una ricerca su Google usando parole chiave come “Download ipa crash bandicoot 1.0” o “Download ipa super monkey ball 1.0”. Spesso, i risultati ci porteranno a forum online di appassionati o a Internet Archive (https://archive.org/), dove potremo trovare archivi contenenti giochi e applicazioni iOS in formato .ipa.

      Inseriamo il nostro gioco

      Dopo aver scaricato il gioco, procediamo rinominando l’applicazione in formato .ipa inserendo come estensione .zip. Ad esempio, se abbiamo il file “Crash Bandicoot Nitro Kart 3D 1.0.ipa”, lo rinominiamo in “Crash Bandicoot Nitro Kart 3D 1.0.zip” e confermiamo la modifica dell’estensione facendo clic su “Sì” al messaggio di avviso.
      Ora estraiamo il contenuto del file .zip, che rappresenta il nostro gioco iOS, e apriamo la cartella appena creata. All’interno, troveremo un’altra cartella chiamata “Payload”. Copiamo tutto il contenuto di questa cartella: nel nostro caso, faremo clic con il tasto destro del mouse su “iFuse.app” e selezioneremo “Copia”.
      Inseriamo il contenuto copiato precedentemente dalla cartella “Payload” del gioco iOS all’interno della directory dell’emulatore, estratta nella figura 3. Successivamente, provvediamo a rimuovere spazi eventualmente presenti nei nomi, ad esempio, sostituendo “i Fuse.app” con “iFuse.app”.
      Per avviare i giochi, è necessario eseguire un comando tramite PowerShell. Per farlo, dalla cartella estratta dell’emulatore, clicchiamo sul menu “File” in alto a sinistra, selezioniamo “Apri Windows PowerShell” e quindi scegliamo “Apri Windows PowerShell”. Comparirà una schermata di colore blu.

      Gioco pronto!

      Per avviare il gioco, è necessario eseguire il comando “./touchHLE.exe” seguito dal nome della cartella del gioco. Nell’esempio fornito, è stato utilizzato il comando “./touchHLE.exe iFuse.app –scalehack=2” seguito da Invio. Questo comando consente di avviare il gioco e specificare eventuali opzioni aggiuntive, come “–scalehack=2” per ottenere una finestra di gioco più grande. Dopo qualche secondo, verrà mostrata una finestra con il gioco avviato.

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        Formazione

        PEC: a cosa serve, come attivarla

        Esaminiamo il processo di attivazione di una PEC, ovvero Posta Elettronica Certificata, uno strumento utile per inviare o ricevere email con valore legale.

        La PEC, abbreviazione di Posta Elettronica Certificata, costituisce uno strumento finalizzato alla trasmissione e ricezione di messaggi di posta elettronica con validità legale equivalente a quella di una raccomandata con ricevuta di ritorno, a condizione che la comunicazione avvenga tra indirizzi PEC.

        Questo risultato è ottenuto grazie a un sistema di controllo che attesta l’autenticità di un messaggio trasmesso e ricevuto. Inoltre, è supportato da un meccanismo di notifiche che consente di verificare se un messaggio è stato accettato e consegnato al destinatario, fornendo così un ulteriore livello di sicurezza e tracciabilità.

        Uno degli elementi distintivi della PEC è la sua versatilità nell’uso. Può essere gestita tramite l’apposito pannello di Webmail fornito dal provider, simile all’utilizzo di un normale indirizzo email. Inoltre, può essere configurata all’interno di qualsiasi client di posta elettronica, utilizzando i parametri IMAP (o POP3, sebbene quest’ultimo sia ormai sconsigliato come protocollo). In molte situazioni, è possibile utilizzare la PEC anche su dispositivi mobili, grazie all’ottimizzazione dell’interfaccia del pannello di Webmail per smartphone e tablet. Alcune aziende offrono addirittura applicazioni dedicate per Android e iOS/iPadOS per facilitare l’accesso e l’utilizzo della PEC su dispositivi mobili.


        I cittadini non sono obbligati ad utilizzare la Posta Elettronica Certificata, mentre l’obbligo ricade sui liberi professionisti iscritti a ordini come, ad esempio, l’Ordine dei Giornalisti, e su coloro che sono iscritti a collegi professionali. Dall’anno 2013, le imprese, comprese quelle individuali, devono obbligatoriamente fornire un indirizzo di posta certificata al Registro delle Imprese.

        Come attivarla

        La procedura iniziale per attivare un indirizzo di posta elettronica certificata coinvolge la selezione di un gestore, ovvero un’azienda con la quale stipulare un abbonamento mensile o annuale al fine di ottenere una casella PEC. Puoi consultare l’elenco completo dei gestori autorizzati su questa pagina web: clicca sui rispettivi nomi per esplorare tutte le offerte disponibili.

        Il costo per attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) è influenzato dalla dimensione della casella stessa, che si riferisce allo spazio disponibile per messaggi e allegati, nonché dai servizi inclusi, come notifiche tramite SMS, archivio di sicurezza, accesso da dispositivi mobili, e così via.

        Dopo aver selezionato la soluzione più adatta alle tue esigenze, è necessario procedere con il pagamento del servizio, di solito mediante carta di credito, e inviare la documentazione necessaria per convalidare la tua identità. In genere, è sufficiente compilare un modulo con i tuoi dati personali e inviare una copia fronte/retro di un documento d’identità attualmente valido. Questo processo può essere completato online o tramite fax, seguendo le istruzioni fornite dal gestore.

        Postecert

        Se hai l’intenzione di attivare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), ti suggerisco di esaminare attentamente i piani di abbonamento destinati a privati o aziende forniti da Poste Italiane attraverso il suo servizio Postecert. Ulteriori dettagli su questo servizio saranno illustrati di seguito.

        postecert

        PEC Privati: il piano PEC per privati offre l’opportunità di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con la possibilità di inviare fino a un massimo di 200 email al giorno. La durata del piano varia da 1 a 3 anni, con uno spazio iniziale di 100 MB, che può essere ampliato ulteriormente a pagamento. Il costo è di 5,50€ + IVA all’anno per un periodo di un anno, 9,00 + IVA all’anno per due anni e 10,50€ + IVA all’anno per tre anni.

        Posta Elettronica Certificata: il piano di Posta Elettronica Certificata è progettato per i liberi professionisti e le imprese e offre una casella PEC con una capacità di 2 GB per una durata di 1, 2 o 3 anni. Il costo di questo piano è di 5,50€ + IVA all’anno.

        PEC Base Business: il piano PEC Base Business è concepito per le aziende e consente di attivare almeno 5 caselle di Posta Elettronica Certificata. Ogni casella ha una durata massima di 3 anni, con uno spazio di 1 GB ciascuna e la possibilità di effettuare massimo 200 invii giornalieri.

        PEC Avanzata Business: attraverso la sottoscrizione di questo abbonamento, progettato per soddisfare le esigenze aziendali, è possibile ottenere almeno 5 caselle di Posta Elettronica Certificata, ciascuna con uno spazio di 1 GB. La durata dell’abbonamento può variare da 1 a 3 anni, consentendo un massimo di 200 invii al giorno. Inoltre, è inclusa la possibilità di conservare gli avvisi e le ricevute, fornendo un ulteriore livello di tracciabilità e archiviazione.

        Prezzi

        Per quanto concerne i prezzi di PEC Base Business e PEC Avanzata Business, le aziende interessate devono collegarsi al sito Internet ufficiale di Poste Italiane. Successivamente, è possibile fare clic sul collegamento disponibile nella sezione dedicata a Professionisti o Responsabili Legali di Azienda, seguito dalla voce “Clicca qui“. Questo consentirà di contattare la direzione commerciale e mettersi in comunicazione con un referente per ottenere informazioni dettagliate sui costi e procedere all’acquisto delle caselle di Posta Elettronica Certificata desiderate.

        Aruba PEC

        Aruba è uno dei provider più noti che offre la possibilità di attivare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). L’azienda è rinomata per la sua presenza nei settori delle pratiche online, del Web hosting e del cloud. Aruba propone diversi piani per l’acquisto di una casella PEC, anche se al momento non offre la possibilità di sperimentare i servizi attraverso un periodo di prova gratuito. Di seguito, trovi i dettagli dei piani disponibili.

        aruba

        PEC Standard: Il piano PEC Standard di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 1 GB. Il costo iniziale è di 5€ + IVA all’anno, e dopo il primo rinnovo, la tariffa diventa 9,90€ + IVA all’anno.

        PEC Pro: Il piano PEC Pro di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 2 GB di spazio e un archivio di 3 GB. Il costo di questo piano è di 25€ + IVA all’anno.

        PEC Premium: Il piano PEC Premium di Aruba consente di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata con una capacità di 2 GB di spazio e un archivio di 8 GB. Il costo di questo piano è di 40€ + IVA all’anno.

        PEC su Dominio: L’abbonamento PEC su Dominio di Aruba è pensato per coloro che desiderano ottenere una casella di Posta Elettronica Certificata su un dominio preesistente. Il costo di questo servizio è di 9,90€ + IVA all’anno.

        Aruba offre una serie di funzionalità incluse in tutte le caselle PEC, come il filtro antivirus/antispam, e fornisce un’app Aruba PEC disponibile per dispositivi Android e iOS. I piani PEC Pro e PEC Premium offrono anche il servizio di notifiche tramite SMS.

        Come attivarla

        Per attivare una casella PEC con Aruba, puoi seguire questi passaggi:

        1. Collegati al sito ufficiale di Aruba.
        2. Fai clic sul pulsante “Acquista” e successivamente su “Prosegui” per completare l’ordine.
        3. Effettua l’accesso con i dati del tuo account se possiedi già un profilo su Aruba, oppure clicca su “Registrati” per creare un nuovo account.
        4. Prosegui con l’acquisto e l’attivazione del piano scelto, seguendo le istruzioni visualizzate a schermo.
        5. Fornisci i dati richiesti e invia la modulistica richiesta.

        Seguendo questi passaggi, sarai guidato attraverso il processo di attivazione della tua casella PEC con Aruba.

        Register

        Se desideri valutare il servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) prima di acquistarne una, ti consiglio di considerare l’offerta di Register.it. Il loro piano PEC Agile, del quale ti parlerò, può essere attivato gratuitamente per un periodo di 6 mesi. Questa opportunità è offerta su uno degli indirizzi forniti da Register.it.

        Tuttavia, è importante notare che questo piano non offre un periodo di prova gratuito. Si tratta di un servizio che prevede l’attivazione di una casella di Posta Elettronica Certificata su un dominio personale.

        PEC Agile

        Il piano PEC Agile di Register.it consente l’attivazione di una casella di Posta Elettronica Certificata con uno spazio di 2 GB. Dopo il periodo di prova gratuito di sei mesi, il costo diventa di 35,60€ + IVA all’anno.

        In alternativa, c’è il piano PEC Unica, che offre uno spazio di 3 GB e ha un costo di 45,15€ all’anno + IVA. Si noti che il piano PEC Unica non include un periodo di prova gratuito.

        PEC Unica

        Nell’abbonamento menzionato è inclusa la possibilità di attivare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) su un dominio personale con uno spazio di 3 GB, al prezzo di 43€ + IVA all’anno. Inoltre, è disponibile la possibilità di optare per un piano superiore, che offre una casella PEC con uno spazio di 5 GB. Nel caso della PEC Unica da 5 GB, il prezzo è di 71,40€ all’anno + IVA.

        Le caselle PEC descritte presentano diverse caratteristiche aggiuntive. Tra queste, è inclusa la possibilità di ricevere notifiche tramite SMS, oltre all’accesso agevole da dispositivi mobili. Inoltre, è possibile configurare la PEC all’interno di un client di posta elettronica utilizzando i parametri IMAP forniti e pubblicati sul sito ufficiale dell’azienda.

        Questa flessibilità consente agli utenti di gestire la propria Posta Elettronica Certificata in modo efficiente e adattato alle proprie preferenze.

        Se desideri attivare la prova gratuita offerta da Register.it, segui questi passaggi:

        1. Collegati al sito ufficiale di Register.it.
        2. Clicca sul pulsante “Attiva PEC Gratis”.
        3. Nella schermata successiva, apponi il segno di spunta sulla dicitura “Dichiaro di accettare espressamente le seguenti clausole relative ai servizi acquistati” per accettare i termini e le condizioni del servizio.
        4. Clicca sul pulsante “Procedi” per creare un account e procedere con l’attivazione della PEC.
        5. Se possiedi già un account su Register.it, clicca sulla voce “Accedi”.

        Seguendo questi passaggi, sarai in grado di avviare il processo di attivazione della prova gratuita della PEC offerta da Register.it.

        Libero MailPEC

        libero

        E’ possibile acquistare caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) attraverso i piani PEC Family e PEC Unlimited di Libero. Di seguito, descrivo nel dettaglio le caratteristiche di ciascuno di essi e spiego quale potrebbe essere più adatto per privati e quale si rivolge alle aziende.

        libero

        PEC Family

        • Destinatari: Privati e famiglie.
        • Caratteristiche:
          • Casella PEC da 1 GB.
          • Invio e ricezione illimitati.
          • Notifiche di avvenuta consegna.
          • Nessun limite giornaliero per gli invii.
          • Accesso tramite Webmail e client di posta.
        • Costo: al costo di 14,99€ all’anno, con IVA inclusa. È importante notare che l’abbonamento si rinnova automaticamente, salvo disdetta. Ciò significa che, a meno che tu non richieda espressamente la cancellazione del servizio, l’abbonamento sarà automaticamente rinnovato alla scadenza.

        PEC Unlimited

        • Destinatari: Aziende e professionisti.
        • Caratteristiche:
          • Casella PEC con spazio personalizzato.
          • Invii e ricezioni illimitati.
          • Notifiche di avvenuta consegna.
          • Accesso tramite Webmail e client di posta.
          • Firma elettronica avanzata.
        • Costo: Il costo di questo piano è di 30€ + IVA all’anno, con rinnovo annuale automatico, salvo disdetta. Questo piano è particolarmente indicato per aziende che necessitano di spazio di archiviazione flessibile e soluzioni avanzate per la posta elettronica certificata.

        In sintesi, il piano PEC Family è più adatto a privati e famiglie, offrendo una casella con dimensioni adeguate per un uso personale. D’altra parte, il piano PEC Unlimited è progettato per aziende e professionisti, fornendo spazi più ampi e funzionalità aggiuntive, come la firma elettronica avanzata, che potrebbero essere cruciali in ambienti professionali.

        Se desideri acquistare la PEC di Libero, segui questi passaggi:

        1. Collegati al sito ufficiale di Libero.
        2. Scegli il piano PEC più adatto alle tue esigenze e clicca sul pulsante “Attiva“.
        3. Effettua il login con i dati del tuo account Libero Mail, oppure clicca sulla voce “Registrati” se devi ancora creare un account necessario per completare l’acquisto e l’attivazione.
        4. Segui le procedure guidate per il pagamento e inserisci tutti i dati necessari all’attivazione della casella di posta elettronica certificata.

        Seguendo questi passaggi, sarai in grado di procedere con l’acquisto e l’attivazione della PEC di Libero.

        LegalMail

        Se desideri provare gratuitamente una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) per un periodo limitato, potresti prendere in considerazione l’attivazione del servizio LegalMail Silver offerto da LegalMail. Di seguito, ti fornirò informazioni dettagliate sul servizio, insieme alle caratteristiche e alle differenze rispetto ai piani LegalMail Bronze e LegalMail Gold.

        Legal Mail Silver

        • Durata della Prova: Gratuito per un periodo limitato (6 mesi)
        • Caratteristiche Principali:
          • Casella PEC con 1 GB di spazio.
          • Invii illimitati.
          • Notifiche di avvenuta consegna.
          • Archiviazione automatica dei messaggi inviati e ricevuti.
        • Differenze con Bronze e Gold: La principale differenza risiede nella durata gratuita limitata della prova e nelle specifiche caratteristiche del piano.
        • Caratteristiche Principali:
          • Spazi di archiviazione più ampi (specifici per ciascun piano).
          • Funzionalità aggiuntive come la firma digitale e la gestione documentale.
          • Accesso tramite Webmail e client di posta.
          • Assistenza dedicata.

        Bronze

        Permette di attivare una casella PEC da 5 GB al costo di 30,50€ + IVA all’anno.

        Silver

        È un piano che permette di attivare una casella PEC da 8 GB al costo di 39€ + IVA all’anno. Può essere attivato gratuitamente per 6 mesi. Grazie per la correzione. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!

        In breve, il LegalMail Silver è ideato per una prova gratuita limitata, mentre i piani Bronze e Gold offrono funzionalità più avanzate e spazi di archiviazione più ampi a pagamento. La scelta tra i piani dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dalla necessità di funzionalità aggiuntive oltre alla semplice casella PEC.

        Tutti gli abbonamenti di LegalMail menzionati includono la possibilità di ottenere l’archivio di sicurezza, notifiche via SMS e l’accesso da dispositivi mobili. Se desideri attivare la PEC LegalMail e provare il piano Silver, segui questi passaggi:

        1. Collegati al sito Internet ufficiale di LegalMail.
        2. Fai clic sul pulsante “Inizia la prova” corrispondente al piano LegalMail Silver.
        3. Segui le istruzioni fornite per procedere con l’attivazione.
        4. Potrai usufruire di una prova gratuita di 6 mesi del piano LegalMail Silver.

        Seguendo questi passaggi, sarai in grado di avviare la prova gratuita del piano Silver di LegalMail e valutare il servizio.

        Gold

        Questo abbonamento permette di ottenere una casella PEC da 16 GB al prezzo di 75€ + IVA all’anno. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutarti!

        Per procedere con l’attivazione della PEC, inizialmente, seleziona il pulsante “Aggiungi” e sposta gli articoli desiderati nel carrello. Dopo aver scelto il nome per la tua casella utilizzando il campo di testo dedicato, procedi premendo il pulsante “Procedi al pagamento”. A questo punto, inserisci i dati di fatturazione richiesti, effettua la registrazione di un account e compila tutti gli altri dettagli necessari per attivare la prova gratuita.

        Tutti i piani menzionati includono la possibilità di beneficiare dell’archivio di sicurezza, delle notifiche via SMS e dell’accesso da dispositivi mobili. Nel caso tu desideri attivare la Posta Elettronica Certificata (PEC) LegalMail e sperimentare il piano Silver, visita il sito ufficiale di LegalMail e seleziona il pulsante “Inizia la prova” relativo al piano Legalmail Silver. Questo ti consentirà di usufruire di una prova gratuita di 6 mesi.

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          Sicurezza informatica

          CryptSync: proteggi i tuoi files nel cloud

          Se non abbiamo completa fiducia nel cloud per conservare i nostri documenti più importanti, possiamo utilizzare CryptSync per garantirne la protezione.

          La cosiddetta “nuvola” o cloud, che consiste in un sistema di server su Internet utilizzato per l’archiviazione remota di dati, è una comodità notevole. Essa ci consente di avere una copia sicura dei nostri file accessibile ovunque ci sia una connessione Internet disponibile. Tuttavia, c’è un’altra faccia della medaglia: i file sono in qualche modo nelle “mani” di qualcun altro, o meglio, sui dischi di qualcun altro, e possono essere esposti al pubblico.

          Anche se sono protetti dal nostro account, c’è la possibilità che qualche malintenzionato possa riuscire ad accedervi e sottrarre i file. Benché questa eventualità sia remota, se vogliamo essere più tranquilli, possiamo aggiungere un ulteriore livello di protezione ai sistemi di sicurezza propri del cloud: crittografare i dati prima di salvarli in remoto. In questo modo, anche nel caso in cui qualcuno riuscisse ad accedere al nostro account, non sarebbe comunque in grado di leggere il contenuto dei file criptati.

          Usiamo CryptSync per crittografare i nostri file

          Per garantire la sicurezza dei dati memorizzati nel cloud, possiamo utilizzare l’applicazione open source CryptSync. Questa applicazione si occupa di sincronizzare il contenuto di due cartelle, crittografando quello di una di esse. Può essere impiegata per sincronizzare una cartella locale con una chiavetta USB, oppure con un server locale, o addirittura con un servizio di archiviazione cloud.

          La procedura è semplice: le applicazioni dei servizi cloud creano una cartella sul nostro computer che si sincronizza automaticamente con il servizio di archiviazione remota. Successivamente, creiamo una seconda cartella in cui inseriamo i file originali e configuriamo CryptSync in modo che sincronizzi il contenuto delle due cartelle, crittografando ciò che verrà poi sincronizzato con il cloud. I documenti saranno crittografati e compressi, permettendoci anche di risparmiare un po’ di spazio.

          Per accedere ai file, dovremo utilizzare un programma di gestione dei file compressi, come WinRar o 7-Zip, e inserire la password che abbiamo impostato in CryptSync.

          Guida all’utilizzo

          cryptsync screenshot utilizzo 1
          CryptSync è un’applicazione disponibile gratuitamente. Per ottenerla, accediamo al sito https://bit.ly/ci292_crypt e scarichiamo l’ultima versione disponibile (sia a 32 che a 64 bit), procedendo poi con l’installazione. Dopo l’installazione, avviamo l’applicazione per accedere all’interfaccia di CryptSync e attiviamo l’opzione di avvio automatico con Windows.
          cryptsync screenshot utilizzo 2
          Per avviare la sincronizzazione tra le due cartelle, dalla schermata principale, clicchiamo sul pulsante “New Pair”. Comparirà una nuova finestra dove potremo specificare la cartella originale e quella da crittografare. Per selezionarle, faremo clic sul pulsante con i tre puntini sulla destra.
          cryptsync screenshot utilizzo 3
          Come cartella di destinazione (ovvero quella in cui il contenuto sarà crittografato), selezioniamo una cartella all’interno di quella creata dal nostro servizio cloud. In questo caso, abbiamo scelto di utilizzare il servizio cloud di Microsoft, OneDrive.
          Inseriamo la password che utilizzeremo per accedere ai file crittati. L’opzione “Encrypt Filename” cripta anche i nomi dei file e delle cartelle, ma in questo caso non saremo in grado di riconoscerli se non li apriamo uno per uno. Lasciamo le altre opzioni come sono.
          cryptsync screenshot utilizzo 5
          La sincronizzazione delle cartelle avviene automaticamente ad ogni cambiamento, oppure può essere effettuata manualmente premendo il pulsante “Sync Files”. Nella cartella di destinazione di CryptSync, appariranno i file originali ma saranno crittografati. Per accedervi, sarà necessario utilizzare l’applicazione 7-Zip che puoi scaricare da https://bit.ly/ci292_7zip.
          Aprire i file crittati con 7-Zip ci permetterà di decomprimerli e decifrarli contemporaneamente, inserendo la password precedentemente impostata in CryptSync. In alternativa, possiamo utilizzare altri programmi per la gestione dei file compressi, come ad esempio WinRar che puoi scaricare da https://bit.ly/ci292_rar.

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            energia
            Consulenza

            Gas e luce: ecco come risparmiare

            L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ci mette a disposizione uno strumento utilissimo per tenere sotto controllo quanta elettricità e quanto gas usiamo

            Anche se il costo dell’energia elettrica e del gas sta calando, il problema di tenere sotto controllo le nostre spese energetiche rimane. La bolletta che riceviamo a casa (via email o per lettera) riporta tutti i dati relativi ai nostri consumi ma non sempre ci permette di capire esattamente quanto e come abbiamo consumato, soprattutto nel corso del tempo.

            Per avere un quadro della situazione possiamo sfruttare un portale Web creato da ARERA, l’ente che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere elettriche, del gas naturale e dell’acqua potabile, teleriscaldamento/ teleraffrescamento e smaltimento dei rifiuti. Il Portale consumi (https://www.consumienergia.it/portaleConsumi), oltre a riportare i dati di base dei nostri contratti di luce e gas, ci permette di visualizzare grafici ed elenchi dei consumi per l’intero periodo di fornitura così da avere una visione complessiva e visuale.

            Come funziona il sito

            Il sito è composto da un’area pubblica che fornisce le informazioni generali sulle potenzialità e sui benefici del nuovo servizio, sviluppato dall’Acquirente Unico, e da un’area privata in cui, in questa prima fase, il cliente potrà da subito visualizzare, anche mediante tabelle o grafici più intuitivi, i dati passati di consumo, le letture e le autoletture degli ultimi dodici mesi.

            Ad alimentare le informazioni accessibili con il Portale è il Sistema informativo integrato (Sii) gestito dall’Acquirente Unico.

            l Portale consente poi di recuperare tutte le informazioni sui propri contratti di luce e gas: la denominazione del venditore o dei venditori, il tipo di mercato, come pure la data di inizio del contratto di fornitura e, se nota, della conclusione.

            E poi ci sono i dettagli sui consumi: dallo storico della fornitura, fino a 36 mesi precedenti (il prossimo step man mano che saranno implementati i dati del Sii), alle letture per ciascun punto di prelievo, fino ai consumi calcolati tra due letture consecutive. La granularità dei dati disponibili dipenderà dalla tipologia di contatore installato e dalla frequenza di messa a disposizione delle letture al Sii.

            Guida

            luce gas consumi energia
            Visitiamo il sito del portale e premiamo il pulsante Accedi. Per
            identificarci è necessario accedere usando lo SPID o la Carta
            d’Identità Elettronica
            .
            luce gas consumi energia
            Effettuato l’accesso, il portale ci mostra quante e quali forniture
            di luce e gas sono intestate a nostro nome (una sola in
            questo caso). Clicchiamo sul menu a tendina Seleziona fornitura
            per vederle elencate e scegliamo quella che ci interessa.
            luce gas consumi energia
            Se i consumi di energia elettrica sono precisi (grazie ai contatori
            elettronici), quelli del gas ci sono solo se abbiamo comunicato
            le autoletture, visto che i contatori del gas in grado
            di inviare a distanza il consumo sono ancora poco diffusi.
            luce gas consumi energia
            Premendo Visualizza consumi osserviamo in un grafico quanto
            abbiamo consumato. Possiamo anche scaricare un report in
            PDF (pulsante Genera report) oppure l’elenco dei consumi o
            delle letture nel corso degli anni in formato CSV da usare con Excel.

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              Applicazioni

              Drowsy driving alert, evitiamo il colpo di sonno alla guida

              Ci sono app che possono aiutare a mantenere la concentrazione mentre guidiamo, a identificare un colpo di sonno improvviso e ad avvisarci con un allarme sonoro

              Secondo una stima dell’ACI, circa il 22% degli incidenti strada­li è dovuto a distrazioni o a colpi di sonno. Sono natural­mente questi ultimi a essere gli eventi più gravi e dobbiamo evitarli a tutti i costi. Dobbiamo rinun­ciare a metterci alla guida se non abbiamo dormito a sufficienza. È scientificamen­te dimostrato che restare svegli per 20 o più ore conse­cutive provoca effetti parago­nabili a chi ha livelli di alcool nel sangue uguali o superiori a 1,00 g/1. Difatti non per niente si dice essere “ubriachi di stan­chezza”.


              Ma anche solamente viag­giare su tratti autostradali lunghi e rettilinei, può avere un effetto ipnotico sul gui­datore. Per questo motivo è sempre consigliabile effet­tuare delle soste almeno ogni due ore e comunque fermarsi subito non appena si ricono­scono i primi segnali della stanchezza e della sonnolen­za. L’autoradio e, ancora me­glio, la presenza di un’altra persona con cui conversare, costituiscono un valido aiuto, ma anche alcune particolari app possono rivelarsi utili per evitare distrazioni e appisola­menti improvvisi.

              Indice

              A me gli occhi!

              Su alcune automobili di fa­scia alta, soprattutto BMW e Mercedes, sono già instal­late speciali telecamere che integrano sistemi di rileva­zione dello sguardo. Queste fan­no partire un allarme sonoro quando il guidatore inizia a sbattere le palpebre troppo velocemente e naturalmen­te quando chiude completamente gli occhi. Chi non possiede un’automobile di lusso può comunque rivol­gersi agli store di Android e iOS. Da qui installare l’app Drowsy Driving Alert, che potremmo tradurre come Allarme per il guidatore sonnolento. Ba­sta fissare lo smartphone al cruscotto in modo che man­tenga inquadrato il nostro volto per fare partire un allar­me sonoro non appena chiu­diamo le palpebre. Abbiamo provato l’app in più situazioni e possiamo confermare che ha sempre funzionato. Anche se non ci fideremmo comun­que di affidarle la nostra vita mettendoci in viaggio con molto sonno arretrato.

              Deci­samente meglio mantenere viva l’attenzione ascoltando uno dei tanti podcast dispo­nibili su Spotify o su una del­le piattaforme di musica online come Spreaker o Google Podcast. Un’ulteriore alter­nativa può essere l’ascolto di suoni a frequenza elevate. Un’app come Generatore di frequenza permette di gene­rare non solo suoni bianchi utili per addormentarsi ma anche suoni energizzanti, che favoriscono la concentrazione e la creatività. Anche in questo caso non abbiamo la controprova di un effetti­va utilità del sistema e con­tinuiamo a credere che sia meglio effettuare delle soste programmate. Ma soprattutto consigliamo vivamente di non mettersi alla guida in si­tuazioni fisiche non ottimali.

              Drowsy Driving Alert

              L’app per Android, Drowsy Driving Alert, scaricabile dal Play Store, e Drive Alert per i dispositivi iOS sono mol­to simili, ma non identiche. L’obiettivo comunque è lo stesso, mantenere cioè sotto controllo con la fotocamera anteriore dello smartphone il volto di chi sta guidando, in modo da individuare la chiu­sura delle palpebre e quindi far partire un allarme acu­stico. Perché l’app funzioni, lo smartphone deve restare sempre acceso e soprattut­to trovarsi nella posizione corretta per inquadrare chi guida. Questo pone alcune problematiche non indiffe­renti legate ai consumi e alla stabilità del dispositivo. Per utilizzare al meglio l’app, sa­rebbe necessario perciò ave­re a disposizione un acces­sorio porta smartphone da fissare al cruscotto anteriore dell’automobile. Ci servirà anche un cavo di ricarica collegato alla presa accendisigari. Occorre comunque considerare che questi stes­si requisiti sono necessari anche per chi vuole usare in maniera corretta un sistema di navigazione GPS.

              drowsy driving alert
              Drowsy driving alert app

              Volendo è anche possibile utilizzare contemporaneamente l’app di navigazione e quella di controllo della sonnolenza. Basta fare tap sull’icona ret­tangolare Picture in Picture che si trova in alto a destra dell’app. In questo modo ridimensioneremo l’app, ma il sistema di controllo da parte della fotocamera del­lo smartphone continuerà a funzionare. Così potremo sempre vedere il riquadro verde che indica che l’app è funzionante. Abbiamo pro­vato a usare contemporane­amente Google Maps come sistema di navigazione e non abbiamo avuto problemi con l’app, che ha continuato a ri­levare il nostro volto.

              Scegliamo il tipo di allarme

              Usare l’app Drowsy Driving Alert è semplicissimo, non richiede nessuna registrazio­ne. Non c’è pubblicità e noi dovremo solo fornire all’app i permessi necessari per ac­cedere alla fotocamera ed essere ripresi. L’unica altra impostazione da attivare ri­guarda la scelta del tipo di al­larme sonoro.

              Potremo così scegliere tra otto differenti allarmi e regolare anche il volume, che comunque a no­stro parere dovrebbe essere sempre tenuto al massimo. Una volta selezionato il suo­no di allarme non ci resterà che fare tap su Start e verrà così visualizzato il nostro vol­to con un riquadro di colore verde intorno agli occhi che indica che l’app sta control­lando effettivamente la posi­zione delle nostre palpebre.

              drowsy alert
              Scegliamo l’alert

              Infatti dobbia­mo solo aprire Impostazioni usando l’icona a ingranaggio presente in alto a destra. Nella colonna delle opzioni, scorria­mo fino a trovare la voce Tema e scegliamo Visualizza tutti. Nella finestra che si apre po­tremo scegliere fra i temi pre­costituiti, un colore di sfondo, oppure anche un’immagine fra le nostre, caricate su Go­ogle Drive oppure dal nostro computer.

              Sistemiamo lo smartphone

              Per ottenere i migliori risultati lo smartpho­ne deve essere siste­mato a non più di un metro dal nostro viso e il riquadro intorno ai nostri occhi deve essere sempre di colore ver­de. Chi scrive indossava degli occhiali da vista durante la prova e può confermare che l’app è riuscita a tenere sot­to controllo la chiusura delle palpebre anche con i riflessi dovuti al sole. Niente da fare invece per chi indossa oc­chiali da sole, ma questi non andrebbero comunque usati mentre si guida. In definitiva drowsy driving alert si tratta di un’app che ha an­cora margini di miglioramen­to, ma che comunque funzio­na correttamente e consente di essere avvisati nel caso in cui dovessimo chiudere gli occhi.

              drowsy inquadratura
              Posizioniamolo

              In realtà si trattereb­be comunque di una situa­zione estrema in cui i tempi di risposta potrebbero rive­larsi insufficienti per evitare un incidente anche grave. Decisamente meglio perciò prevenire gli episodi di son­nolenza con altri sistemi, a partire dalla interazione con altre persone o dall’ascolto di musica o podcast interessan­ti e coinvolgenti.

              Il meccanismo da utilizzare è del tutto ana­logo a quello della maggior parte degli smartphone. Dob­biamo solo prendere l’icona di un’applicazione e trascinarla sopra un’altra per creare au­tomaticamente una cartella, a cui poi aggiungerne ancora.

              La frequenza giusta per restare concentrati

              Qualche lettore probabilmente avrà sentito parlare dei cosid­detti “rumori bianchi”: si tratta di suoni che vengono riprodotti da un dispositivo elettronico sfruttando tutte le possibili frequenze udibili dall’orecchio umano. Vengono chiamati bian­chi in quanto questo colore rappresenta, sullo spettro visi­vo, l’unione di tutte le possibili frequenze visibili. In pratica l’esatto contrario del nero, che rappresenta la totale mancan­za di colori e quindi il silenzio. Un’app come Generatore di frequen­za, disponibile gratuitamente per gli smartphone Android, racchiude dieci strumenti di generazione del segnale ed è così in grado di riprodurre suoni a singola frequenza, a multi-frequenze, note musicali, battiti binaurali, generatori di sweep di frequenza.

              Alcuni di questi suoni vengono spesso utilizzati per rilassarsi, soprattutto in combina­zione con suoni della natura come lo scorrere dell’acqua di un ruscello o la pioggia che scroscia. Altri vengono ascoltati per aumentare la concen­trazione e più in generale per non far “spegnere” il cervello. Tra le frequenza suggerite dall’app, oltre a quella che permette di mantenere la concentra­zione (123 Hz), c’è anche quella che stimola l’energia (261 Hz) e dovrebbe impedire di appisolarsi. Comunque è sempre meglio non ascoltare per trop­po tempo questi particolari rumori, in quanto potrebbero causare alla lunga dei mal di testa. Pur non essendo l’app definitiva per restare svegli in auto­mobile, Generatore di frequenza può diventare un supporto in più, soprat­tutto se ci siamo stancati di ascoltare musica o trasmissioni radiofoniche.

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              Sbloccare smartphone tramite impronta digitale

              Oltre ad usare un semplice codice per proteggere il nostro cellulare, potremo anche scegliere di impostare la nostra impronta digitale per sbloccare il nostro smartphone Android. Con questa guida vedremo quindi se il vostro smartphone Android ha il sensore delle impronte digitali ed eventualmente come impostarlo.

              La prima cosa da sapere è che ci sono due tipologie di sensori per le impronte digitali: potremo avere un sensore fisico ben visibile all’esterno del cellulare, oppure potremo avere il sensore all’interno dello schermo.

              In entrambi i casi dovremo appoggiare il dito sul sensore delle impronte digitali.

              Aggiungere impronte digitale come metodo di sblocco

              Impostare impronta digitale su Smartphone Android

              Per sbloccare il vostro smartphone Android tramite impronta digitale dovete seguire questi semplici passaggi.

              A seconda dello smartphone Android che avremo a nostra disposizione le voci di menu potrebbero cambiare leggermente dove nello specifico potremo avere questa suddivisione:

              Android Samsung

              Procedura su smartphone Android Samsung: entriamo dentro le Impostazioni-> Dati biometrici e sicurezza o Schermata di blocco e sicurezza e da qui attivare o disattivare l’impronta digitale

              Android Xiaomi

              Procedura su smartphone Android Xiaomi: entriamo dentro le Impostazioni-> Password e sicurezza e da qui attivare o disattivare l’impronta digitale

              Android Huawei

              Procedura su smartphone Android Huawei: entriamo dentro le Impostazioni-> Sicurezza e privacy -> ID impronta -> Gestione impronta e da qui attivare o disattivare l’impronta digitale

              Altri modelli: in linea di massima per tutti gli altri modelli, dovremo trovare nella schermata delle Impostazioni la voce Sicurezza dove al suo interno sarà presente la possibilità di attivare lo sblocco con l’impronta digitale.

              Per ogni modello dovremo seguire la registrazione dell’impronta digitale seguendo le istruzioni a schermo di come appoggiare il dito.

              Potremo registrare anche più di un dito. Questo in caso la posizione del sensore si presti a più di un dito o si voglia dare l’accesso a più persone.

              Oltre a poter impostare la nostra impronta digitale potremo anche impostare il nostro volto ed il codice.

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              Applicazioni, Formazione, Software

              Bluestacks: App Android su Windows

              BlueStacks: App Android su Windows, un emulatore potente e altamente funzionale per avere app Android su Windows. Tutte le istruzioni nell’articolo!

              Bluestacks è un potente emulatore che permette di avere tutte le app che desideriamo comodamente sul proprio PC Windows. Il mondo Android è zeppo di applicazioni interessanti ma anche di giochi divertenti di cui alcuni di questi non sono presenti sullo store Microsoft. Perciò se volete emulare delle applicazioni Android sul vostro PC Windows questa è la soluzione adatta.

              SEGUITE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ EMULATORE:

              1. Create un account Google se non ne avete già uno.

              2. Scaricate l’emulatore qui.

              3. Installate ora l’emulatore.

              bluestacks

              4. Una volta installato non dovremmo far altro che andare su in alto a destra sull’icona della lente per cercare le applicazioni, in questo modo possiamo installare applicazioni come WhatsApp e molto altro ancora.

              5. E’ anche possibile inserire il numero di telefono a cui lo vogliamo associare, non avremo i contatti di rubrica, ma i nostri amici ci vedranno e possono scriverci, cosi da poter salvare i contatti e contattarli di conseguenza.

              6. Possiamo tranquillamente scaricare qualsiasi gioco, e la maggioranza di essi funzionerà senza alcun problema.

              Bluestacks: App Android su Windows

              7. Le applicazioni si aggiorneranno automaticamente come accade nei dispositivi Android.

              Non tutto funzionerà bene, ci troviamo d’altronde difronte ad un emulatore, ma il software BlueStacks è in continua evoluzioni.

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