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Come caricare il cellulare senza caricabatterie

Quante volte ti è capitato di essere in giro e la batteria del tuo telefono è esaurita? oggi vedremo insieme come risolvere questo problema.

Power Bank

Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi a essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande. Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere.

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Power Bank

Cover con batteria

Simili ai Power Bank sono le cover con batteria. Questi prodotti hanno all’interno una batteria che permette di ricaricare il dispositivo.

Per capire se il prodotto è buono puoi capirlo dalla capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Un’altra caratteristica che puoi controllare è il materiale utilizzato per realizzare la cover in quanto alcune di esse sono state progettate per assorbire meglio gli urti.

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Cover con batteria

Caricatore wireless

Un’altra soluzione che potresti utilizzare è un caricatore wireless, al posto del classico caricabatterie.

Questo soluzione non è però per tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Molti smartphone, come Samsung e Apple, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

Esistono delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile ricaricare wireless direttamente su una batteria portatile. Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless.

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Caricatore wireless

Condivisione batteria wireless

Alcuni smartphone moderni, soprattutto quelli di fascia alta come Samsung S21 e Google Pixel 6, hanno la possibilità di condividere la carica residua della loro batteria con altri dispositivi, inclusi altri smartphone, in modalità wireless: la cosiddetta ricarica inversa.

Fai attenzione, le cover protettive, se sono presenti su entrambi gli smartphone potrebbero interferire con questa funzione, quindi, ti consiglio di toglierle.

Fai attenzione, se la batteria dello smartphone che vuole donare energia è bassa il suo sistema operativo potrebbe impedirgli di farlo.

L’ultima cosa che devi tener presente è che questo sistema è piuttosto lento, ed è maggiormente pensato per una piccola carica d’emergenza e non dovresti aspettarti di poter caricare lo smartphone al 100%.

Ma se devi fare una importante chiamata di lavoro o se devi avvertire la tua famiglia di un imprevisto può davvero salvarti .

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Realme MagDart: la nuova tecnologia

Arriva una novità di tutto rispetto per il mondo Android: la casa asiatica è pronta ad annunciare la sua nuova tecnologia, chiamata Realme MagDart. Il riferimento alla ricarica wireless MagSafe di Cupertino è palese e infatti si tratta proprio della prima versione della ricarica wireless magnetica per gli smartphone dotati dell’OS del robottino verde. Andiamo a scoprire tutti i dettagli!

Realme MagDart: che cosa sappiamo sulla nuova tecnologia di ricarica

Dopo il primo documento di certificazione dedicato a Realme MagDart è arrivata la conferma direttamente dalla compagnia: si tratta effettivamente della tecnologia di ricarica wireless magnetica per Android. Per chi si fosse perso qualche dettaglio, la tecnologia MagSafe è stata implementata da Cupertino a bordo degli ultimi modelli della serie 12: si tratta di una serie di magneti posizionati intorno alla bobina di ricarica presente all’interno degli smartphone della gamma 12. Ciò permette di ottenere una ricarica senza fili più veloce (si spinge fino ai 15W) e la possibilità di usufruire di accessori dedicati.

Realme MagDart: la nuova tecnologia

L’account Twitter ufficiale della divisione indiana di Realme ha svelato parte delle sue carte che finora erano rimaste coperte, ben aderenti al tavolo da gioco:

Questo nuovo arrivo ti lascerà a bocca aperta! Facci sapere cosa ti viene in mente quando senti “Flash“, e rimani sintonizzato per scoprirlo.

Il tweet – qualche ora più tardi rilanciato anche da Realme Italia – lascia poco margine alle interpretazioni: l’azienda controllata da Oppo si prepara al lancio di un nuovo prodotto, che sarà “flash”, “veloce”, in qualcosa.

MagDart: com’è fatto e dispositivi supportati

La stessa Realme ha confermato l’esistenza del MagDart, cioè il nuovo dispositivo di ricarica magnetica in stile MagSafe tramite il CEO Global (Europa e India) Madhav Sheth, che ha fornito le immagini render di come sarà fatto effettivamente.

La sorpresa sta nel vedere che in realtà ci saranno due modelli di Realme MagDart, uno semplice e pensato proprio come MagSafe per iPhone ed un altro molto più vicino ad un dispositivo di ricarica wireless, con ingresso Type-C e probabilmente una ventola sottostante. Non ci sono dati sulle specifiche tecniche.

Intanto il noto leaker Mukul Sharma ha pubblicato un’immagine esclusiva in cui dovrebbe aver svelato tutti i dispositivi Realme supportati dalla tecnologia MagDart. La compagnia punta a democratizzare la nuova ricarica, la quale arriverà non solo a bordo di smartphone ma anche per cuffie, smartwatch, notebook e tablet. Impossibile non pensare ai prossimi Realme Book Pad: il lancio di questi dispositivi dovrebbe avvenire tra agosto e settembre e di conseguenza non è difficile immaginare che possano avere dalla loro il supporto alla ricarica MagDart. Sarà davvero così? Dita incrociate!

Come funziona

Un video dimostrativo ci rivela come il caricatore MagDart interagisce con gli smartphone Realme, nello specifico con Realme Flash. Una volta piazzato sulla basetta, la ricarica impiega circa 3 minuti per passare dal 18% al 26%. Facendo qualche conto e supposizione, è plausibile che lo smartphone si ricarichi completamente in meno di 60 minuti.

I dati forniti parlano di una ricarica che avviene a 4,4A e 4V, mentre il caricatore fornisce una tensione a 10V. Considerato che lo smartphone dovrebbe avere una batteria a doppia cella, significa che il caricatore MagDart dovrebbe fornire una potenza di 50W.

Dopo i primi poster ufficiali Realme annuncia finalmente l’arrivo della sua nuova tecnologia di ricarica wireless magnetica MagDart: l’evento di lancio è fissato per il prossimo 3 agosto (anche in Italia, tramite i canali social del brand, dalle ore 14). L’azienda non si è ancora sbottonata al riguardo, ma siamo curiosi di scoprire tutte le novità in arrivo. Non appena sapremo di più provvederemo ad aggiornare questo articolo con tutti i dettagli.

Intanto sono già spuntate una valanga di indiscrezioni sul primo smartphone Android con ricarica magnetica, Realme Flash. L’azienda asiatica ha confermato che sarà presentato anche il modello Flash durante l’evento del 3 agosto oltre a una serie di accessori che contribuiranno a costituire un ecosistema totalmente innovativo per il settore.

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Come funziona la ricarica wireless ad induzione?

E’ sempre più frequente l’uso di alimentatori wireless, ma come funziona la ricarica wireless a induzione?

Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di ricarica wireless. Questa sofisticata tecnologia, permette di ricaricare lo smartphone o altri dispositivi grazie a campi elettromagnetici ed al contatto su una particolare superficie che ne dimezza i tempi di ricarica. In altre parole, permette di ricaricare il nostro dispositivo senza la necessità di collegare alcun cavo fisico.

Come esplicita il nome stesso che indica la tecnologia, la ricarica wireless sfrutta il fenomeno dell’induzione elettromagnetica descritta dalla legge di Faraday sull’elettromagnetismo. La forza elettromotrice applicata alla bobina di trasmissione genera un campo magnetico. Pertanto la variazione del flusso di questo campo magnetico genera un campo elettrico e una forza elettromotrice indotta nella bobina di ricezione. Semplificando, la corrente fornita dall’alimentatore del caricatore wireless è in grado di indurre una corrente nel circuito di ricarica wireless del dispositivo.

  1. La bobina di trasmissione all’interno della base di ricarica invia un segnale di ricerca.
  2. Il segnale ricerca una bobina di ricezione, ad esempio quella di uno smartphone compatibile.
  3. Una volta rilevato una dispositivo compatibile, la base attiva il circuito di alimentazione.
  4. Gli elettroni all’interno della bobina di trasmissione iniziano a muoversi all’interno della bobina.
  5. La corrente nella bobina di trasmissione genera un campo magnetico, che eccita gli elettroni nella bobina di ricezione.
  6. Gli elettroni della bobina di ricezione si muovo sotto l’effetto del campo magnetico dando vita alla corrente indotta.
  7. La corrente indotta nella bobina di ricezione alimenta il circuito di ricarica della batteria dello smartphone.

Ricarica ad induzione ed a risonanza

ricarica a induzione

In questo articolo abbiamo dato indicazioni su come funziona la ricarica wireless ad induzione; ad essere precisi, esistono due ricariche wireless:
1. Ricarica ad INDUZIONE
Richiede il contatto fisico diretto tra il telefono e il caricabatteria wireless. Le bobine di ricarica all’interno del telefono e del caricabatteria devono essere connesse e allineate.

ricarica a risonanza

2. Ricarica a RISONANZA
Richiede che il telefono, il caricabatteria wireless e le bobine di ricarica si trovino ad una specifica distanza, ma non è necessario che si tocchino.

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