La ricerca di contenuti è una delle attività più cruciali che possiamo svolgere. Ecco come evitare complicazioni e assicurarsi di non tralasciare nulla!
La ricerca dei file necessari non è sempre un processo immediato e, in alcuni casi, può addirittura risultare impossibile se la configurazione del nostro sistema è difettosa. Se la funzione di indicizzazione è lenta o incompleta, Windows potrebbe non disporre di un database aggiornato che elenca i file e la loro posizione. Ciò potrebbe portare a risultati di ricerca che non tengono conto delle ultime modifiche apportate ai file. Inoltre, se le impostazioni di indicizzazione non sono configurate correttamente, Windows potrebbe non catalogare i luoghi in cui sono conservati i file importanti.
Ciò significa che tali file non verranno inclusi nei risultati delle ricerche, facendoci credere di averli persi. Inoltre, un sistema di archiviazione ingombrante e disorganizzato con molte cartelle e file può generare confusione e rendere difficile individuare elementi specifici. Se non si adotta una struttura logica per le cartelle, può risultare complicato ricordare dove è stato salvato un particolare file. Nei prossimi passaggi, ci concentreremo su come risolvere i problemi di sistema per ottimizzare le ricerche in Windows, eliminando quelli più comuni che ostacolano il ritrovamento dei file, e vedremo anche come personalizzare il database dei file indicizzati.
L’Ucraina chiede il blocco degli account russi a Playstation e Xbox. Le due principali aziende videoludiche vengono taggate da Mykhailo Fedorov con una invito.
“Siete sicuramente consapevoli di ciò che sta accadendo in Ucraina in questo momento. Se sostenete i valori umani, dovreste lasciare il mercato russo!”.
Mykhailo Fedorov
Attraverso un documento ufficiale, Mykhailo Fedorov, ministro della Trasformazione Digitale nonché vice primo ministro ucraino, ha richiesto alle compagnie videoludiche di espellere temporaneamente dai circuiti esport team e atleti russi e bielorussi.
“Faccio appello per bloccare temporaneamente tutti gli account russi e bielorussi, interrompere temporaneamente la partecipazione di squadre e giocatori russi e bielorussi a tutti gli eventi esport internazionali e annullare tutti gli eventi che si tengono sul territorio di Russia e Bielorussia”
Ad essere taggate due delle principali aziende videoludiche, ossiaMicrosoft e Sony per Xbox e PlayStation, alle quali Fedorov rivolge il seguente invito:
“Siete sicuramente consapevoli di ciò che sta accadendo in Ucraina in questo momento. La Russia dichiara guerra non all’Ucraina ma a tutto il mondo civile. Se sostenete i valori umani, dovreste lasciare il mercato russo”.
Intanto, sotto al post di Fedorov, diversi utenti invocano anche il nome di Valve, Ubisoft, Electronic Arts e di altre grosse software house, molto attive nel panorama esport.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, molti protagonisti dell’industria videoludica hanno pubblicato dichiarazioni di sostegno all’Ucraina, tra cui una serie di iniziative di raccolta fondi per organizzazioni umanitarie.
In tal senso, un esempio importante è l’annuncio di 11bit Studios, team dietro a un gioco di rilievo come This War of Mine.
Vediamo in quest’articolo di oggi come eliminare un account da Thunderbird, uno dei client di posta più usati.
Abbiamo parlato in un nostro articolo precedente della differenza tra Thunderbird e Outlook e quale scegliere spiegandone le motivazioni. Nel caso avessimo scelto di usare Thunderbird, come fare pe eliminare un account da noi creato?
Mozilla Thunderbird, uno dei client di posta elettronica più diffusi al mondo. Senza entrare troppo nei dettagli, diciamo che Thunderbird è un programma che consente di gestire la post elettronica.
Leggere messaggi, inviare mail, archiviare o eliminare i messaggi letti, diciamo che Thunderbird fa un po’ quello che fanno i client online tipo gmail, libero, virgilio etc. Su Thunderbird (che non fornisce indirizzi) puoi aggiungere l’account che possiedi e gestirlo attraverso il programma senza utilizzare il browser.
Quali sono i vantaggi? Perché molti utenti utilizzano Thunderbird? Essenzialmente per tre motivi. Il primo è perché esso consente di gestire molti indirizzi (anche di client diversi) in un’unica finestra. Il secondo motivo per il quale moltissimi utenti utilizzano Thunderbird è perché cosi si evita l’enorme quantità di pubblicità presente su alcuni client di posta. Ma il motivo più importante è il terzo: la sicurezza.
All’interno di Thunderbird sono integrati i più moderni sistemi di protezione, tra i quali il filtro anti-spam, la gestione avanzata della privacy e la protezione anti-phishing.
Come eliminare un account da Thunderbird?
Per qualsiasi motivo infatti, potrebbe capitarti di voler o dover eliminare uno degli account collegati al tuo client di posta Thunderbird.
Magari hai cambiato lavoro o più semplicemente non utilizzi più quell’indirizzo e non vuoi più averlo tra i piedi. Per eliminare un account da Thunderbird procedi allora come segue:
apri Thunderbird e dal menù si sinistra clicca sull’indirizzo che vuoi eliminare e poi su Impostazioni account uno degli account collegati al tuo client di posta.
in basso a destra clicca su Azioni account e dal menù a tendina che si apre scegli Elimina account
si aprirà una finestrella, spunta Rimuovi i dati dei messaggi e quindi clicca su Elimina
Il gioco è fatto! Abbiamo eliminato il nostro account da Thunderbird.
Ecco la guida che vi spiegherà la differenza tra Server Imap e Pop3
Parlando di posta elettronica spesso ci si imbatte nell’eterno dubbio di quale server di ricezione adottare, se POP3 oppure IMAP. Imap e Pop3 sono i due principali server di posta che è possibile utilizzare per scaricare i messaggi di posta su computer, tablet o smartphone.
Differenza tra server Imap e Pop3
Bene, adesso ti spiegherò le caratteristiche di funzionamento su cui si basano questi due server di ricezione, le differenze e le possibili problematiche in cui ci si può imbattere durante il loro utilizzo. A chi mi chiede quale di questi due server sia meglio, rispondo nel modo più semplice. Ovvero lascio giudicare loro dopo che gli ho esposto le differenze, pregi ed i difetti di entrambe le tipologie di server di ricezione della posta.
La differenza sostanziale che sta alla base tra i il POP3 e l’IMAP è il differente approccio di impostazione operativa.
Il server POP3
Post Office Protocol – Versione 3 riceve tutta la corrispondenza, e in seguito la invia all’account configurato sui vari dispositivi quali pc, tablet e smartphone. Questi messaggi di posta vengono fisicamente inviati e quindi archiviati in locale sui vari dispositivi. Per cui OGNI dispositivo, che sia un altro computer oppure uno smartphone, configurato per funzionare con il medesimo account, disporrà di una copia di tutte le e-mail in entrata della casella. Ma non di quelle inviate, che rimarranno all’interno del dispositivo di inoltro. Se per esempio elimino un messaggio sul computer, questo rimarrà ancora presente sugli altri dispositivi.
Naturalmente mi sto riferendo alle e-mail presenti nella cartella della posta in arrivo, non a quella inviata o eliminata. Poiché ogni dispositivo è indipendente da questo punto di vista, e una e-mail inviata da un dispositivo risulterà presente solo su di esso. Se invio un messaggio dal computer, questo risulterà nella cartella dei messaggi inviati del pc. Ma se verifico la cartella dei messaggi inviati sullo smartphone, tale messaggio inviato non risulterà.
I messaggi della posta in arrivo possono essere mantenuti sul server per un periodo di tempo impostabile a piacimento. Oppure si può decidere di eliminarli immediatamente dopo aver effettuato il primo download. Ma in questo caso la posta verrà scaricata o meglio trasferita, solo sul primo dispositivo disponibile, e non più su altri. Questo perché non è più disponibile sul server online.
Per ovviare a questo problema è sufficiente recarsi nel menu relativo alle impostazioni avanzate del proprio programma di posta (Outlook, Thunderbird, ecc.), spuntare, attivandola, la casella “Mantieni i messaggi di posta sul server” ed impostare il periodo di tempo, espresso in giorni per cui vogliamo che i messaggi rimangano sul server online prima di essere automaticamente eliminati:
Il server IMAP
Internet Mail Access Protocol: questo server a differenza del POP, fonda il suo principio di funzionamento sul server come unico recipiente per la posta. Tutti i messaggi ricevuti rimangono imprescindibilmente sul server che, come nel caso del POP3, provvede poi ad inoltrarli sui vari dispositivi, solo che questi non vengono archiviati in locale sui vari dispositivi, dove gli viene attribuita solo una funzione di lettura. Rifacendomi all’esempio precedente con il Pop3, se invio dal pc un’e-mail, questa la troverò ovviamente all’interno della cartella dei file inviati, come nel caso di utilizzo del server Pop3. Ma a differenza di quest’ultimo, troverò tale messaggio inviato anche sullo smartphone o su qualunque altro dispositivo su cui accedo al mio account di posta.
I messaggi di posta li potrò visualizzare su tutti i miei pc, tablet e smartphone, ma in realtà risiedono sempre e solo sul server, per cui se per esempio elimino un messaggio sul server, questo scomparirà anche da tutti i dispositivi. In definitiva la mia posta risiede solo ed esclusivamente sul server online. Intervenendo su di esso, l’operazione si ripercuoterà su tutti i dispositivi configurati con il medesimo account. Se per esempio dal server svuoto la cartella della posta eliminata, anche su tutti dispositivi il cestino risulterà vuoto. Spero di essermi spiegato in modo chiaro.
Utilizzando il server IMAP, non si ha la possibilità di eliminare messaggi in modo automatico, ma occorre operare manualmente sul server di posta online. Occorrerà cioè recarsi sull’ indirizzo corrispondente al proprio Webmail (dove leggiamo la posta online) e provvedere a eliminare tutti i messaggi superflui. In alternativa, avendone l’accesso, possiamo recarci sul portale del nostro servizio di hosting e adeguare il volume di messaggi in base alla capienza della casella di posta.
Quale scegliere?
In base alla mia esperienza posso affermare senza dubbio che optando per una casella con server Pop3, lo spazio di archiviazione sul server può essere gestito automaticamente. Impostando cioè l’eliminazione dei messaggi meno recenti. Cosa che invece non puoi fare scegliendo di servirsi di un server Imap. Proprio perché tale server ha la caratteristica di non poter essere svuotato automaticamente, ed eliminando magari accidentalmente uno o più messaggi di posta, questi spariranno anche dal server, rendendoli irrecuperabili.
Infatti il grosso inconveniente dell’IMAP consiste proprio nel fatto che presto o tardi lo spazio di archiviazione messoci a disposizione dal nostro provider di posta, si esaurirà, costringendoci ad intervenire eliminando manualmente i messaggi presenti. Oppure se possibile aumentando lo spazio della casella di posta, ma questo spesso ha un costo.
Detto questo, non posso che consigliarti di optare per una configurazione basata su Pop3. Questa difatti concede decisamente più garanzie di sicurezza, a scapito della gestione centralizzata dei messaggi. Specifico che se si riscontrasse la problematica situazione di possedere un server Imap e trovarsi con lo spazio di archiviazione esaurito, è comunque possibile passare al server Pop3. Possiamo trasferire semplicemente i messaggi del server Imap, mantenendo tutti i messaggi senza registrare alcuna perdita.
Uno dei problemi più comuni nel modificare il file Hosts di Windows è quello di non avere i permessi come amministratore.
I motivi per cui potreste voler modificare il file hosts di Windows possono essere diversi e in questa guida vediamo come modificarli non avendo gli accessi da amministratore oppure anche avendoli visto che a volte si potrebbe avere comunque difficoltà.
Come fare se avete già un account amministratore
Se siete già sicuri di avere un account amministratore potete passare già avanti al percorso in cui trovare il file hosts, altrimenti per verificare che siate amministratore ecco cosa dovrete fare:
Aprite da Start di Windows le Impostazioni tramite l’icona con l’ingranaggio;
Selezioniamo la voce Account;
Ora nella schermata che visualizziamo potremo già vedere se siamo Amministratore o meno, sotto il nostro nome;
In caso non ci sia la voce Amministratore potremo creare un account Amministratore andando in Famiglia e altri utenti ->Aggiungi un altro utente a questo PC
Al nuovo utente potremo dargli gli accessi come Amministratore;
Riavviamo il computer e colleghiamoci con il nuovo utente creato.
Modificare File Hosts Windows
Vediamo ora come e dove trovare il file hosts di Windows:
Colleghiamoci al seguente percorso C:\Windows\ System32\drivers\etc\hosts
Sul file hosts clicchiamo con il tasto destro del mouse e selezioniamo Apri Con…
Selezioniamo il programma Blocco Note di Windows e modifichiamo il File come vogliamo
Una volta concluso salviamo il file in modo da sovrascrivere il precedente. Potremo cliccare su X oppure dal menu File-> Salva.
Se avete fatto tutto correttamente ora dovremo riuscire a fare quello che ci serve con la modifica del file hosts.
Come fare se non avete un account Amministratore
In caso di problemi potremo ovviare l’account amministratore procedendo in questo modo:
Torniamo sempre nel percorso C:\Windows\ System32\drivers\etc\hosts
Copiamo e incolliamo il file per sicurezza in una cartella qualsiasi o sul Desktop in modo da poterlo recuperare in caso di problemi
Ora Apriamo con il Blocco Note il file Hosts e copiamo il suo contenuto in un altro nuovo File Blocco Note aggiungendo quello che ci serve
Salviamo il nuovo File con il nome Hosts dove successivamente potremo vedere il file salvato come Hosts.txt
Ora andiamo sulle impostazioni della cartella andando in Visualizza -> Opzioni
Modifica file host
Nella schermata Visualizzazione andiamo a togliere la spunta su Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti e clicchiamo su Applica
Ora il nostro file Hosts.txt si chiamerà semplicemente Hosts che potremo trascinare nel percorso C:\Windows\ System32\drivers\etc\hosts
Ci siamo dovreste essere riusciti a modificare il file hosts di Windows senza avere i permessi di amministratore.
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