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Cos’è e a cosa serve un processore di un computer?

Cos’è e a cosa serve un processore o CPU di un computer? Vediamolo in quest’articolo di oggi.

Introduzione

Con il termine processore viene comunemente indicata la CPU, acronimo di central processing unit, ovvero il cervello di ogni computer. Il suo scopo è quello di processare informazioni ad altissima velocità e quando diciamo altissima velocità intentiamo miliardi di operazioni al secondo.

Se volessimo paragonare un processore ad un organo del nostro corpo quello più corrispondente sarebbe sicuramente il cervello. 

Com’è fatto un processore?

In realtà i moderni processori sono costituiti da tanti piccoli processori che prendono il nome di “Core” che lavorano da soli in modo indipendente. Il motivo per cui le aziende produttrici sono tutte passate a questo sistema risiede nei limiti tecnologici attualmente insuperabili. Tali limiti impediscono di produrre un processore più grande e più performante.

Cos'è e a cosa serve un processore di un computer?
CPU

Si è cosi pensato di collegare in parallelo più processori che si dividono il lavoro aumentando di conseguenza la velocità. A questi piccoli processori interni è stato dato il nome di Core. Se potessimo aprire una CPU, che cosa ci troveremmo dunque dentro? Principalmente noteremmo tre cose:

  • il Package, ovvero il contenitore
  • Core, ovvero dei piccolo processori che eseguono calcoli a velocità elevatissime
  • PIN, con i quali il processore viene connesso alla scheda madre e grazie ai quali riceve e trasmette informazioni

Un core contiene a sua volta 3 componenti:

  • un’unità di controllo anche detta CU (control unit), che legge dalla memoria i dati, impartisce le istruzioni e memorizza i risultati
  • un’unità aritmetico-logica anche detta ALU (aritmetic logical unit) che esegue le operazioni logiche e matematiche
  • registri interni che sono delle piccole memorie interne
CPU

Come funziona un processore?

I processori dunque, grazie ai loro Core svolgono i calcoli a velocità pazzesche. Ma da dove vengono i dati di partenza e a chi vengono trasmessi?

La CPU si inserisce all’interno di un circuito che prende il nome di “Scheda madre” che permette a tutti i componenti di un computer di collegarsi tra loro. Tra i vari componenti abbiamo alcune memorie e sono proprio loro che contengono i dati da elaborare e che ricevono i risultati dei calcoli.

Come abbiamo già detto, i processori sono davvero molto veloci a elaborare i dati ma le memorie tipo la RAM o le memorie di archiviazione purtroppo e soprattutto gli spostamenti dei dati da e per i processori non lo sono altrettanto. Per questo sono state create delle piccolissime ma velocissime memorie che contengono i dati più frequentemente utilizzati.

Queste memorie prendono il nome di cache (puoi seguire il link per approfondire l’argomento), delle quali qui ci basta sapere che sono molto più veloci della RAM e che contengono informazioni utilizzate frequentemente. Il loro scopo è ovviamente quello di velocizzare le operazioni eliminando quello che sarebbe un collo di bottiglia.

In pratica, quando avviamo un programma le istruzioni dello stesso vengono prese dalla memoria di archiviazione (SSD o Hard Disk) e spostate sulla RAM. Quelle elaborate più di frequente vengono spostate sulle memorie cache e dunque elaborate dal processore.

Caratteristiche di un processore

Quando andiamo ad acquistare un PC o un processore dopo la marca del produttore (Intel o AMD) e il modello (i3, i5, i7, Ryzen) troveremo delle altre informazioni di cui ora dovremmo essere in grado di comprendere il significato.

Prima di tutto troveremo certamente la velocità della clock espressa in GHz (Giga Herz). La velocità di clock misura il numero di cicli eseguiti dalla CPU ogni secondo, misurati in GHz (gigahertz). Una CPU con una velocità di clock di 3,2 GHz esegue 3,2 miliardi di cicli al secondo. In pratica è la velocità che ha il processore nel compiere calcoli.

Troveremo poi il numero di Core. Abbiamo visto che non si riescono, al momento, a produrre processori più veloci. Dunque per rendere i computer più performanti si è pensato di dotarli di più processori o meglio di processori a più core. Più è alto il numero di core, più veloce sarà il processore.

Consigli per l’acquisto di una CPU

Nel caso si voglia cambiare il processore del computer con uno nuovo e nel caso si stia comprando un nuovo PC da assemblare, vediamo insieme come scegliere la CPU da comprare. In questo modo saremo pronti al momento dell’acquisto, e sapremo esattamente di cosa abbiamo bisogno.

CPU di un computer
CPU di un computer

1) Miti da sfatare

Ci sono tantissime dicerie e voci sui processori che potremmo scrivere un libro! Solo perché un processore ha una frequenza più alta o più nuclei (i core) non significa che sia meglio di un altro processore. Nello stesso tempo però le differenze tra velocità di clock e numero di core contano se si parla di processori della stessa casa produttrice, senza dimenticare le differenze generazionali tra i processori (ossia quando sono usciti sul mercato), che possono allargare in modo significativo il divario di prestazioni, anche se tecnicamente non cambiasse nulla circa il numero di core o la velocità di clock.

Il primo mito quindi è sfatato. Confrontare i processori solo per velocità di frequenza era significativo fino a 20 anni fa. Tuttavia oggi risulta anacronistico visto che i processori mostrano più o meno sempre le stesse caratteristiche a causa delle limitazioni fisiche. Una volta raggiunta una certa velocità e un certo numero di core, non si poteva più superare il limite senza evitare un consumo di energia e l’emanazione imminente di calore. Questi limiti saranno superati nel tempo con le nuove tecnologie (rimpicciolendo sempre di più i transistor). Per ora i processori dei computer e di più ancora quelli dei cellulari presentano caratteristiche comuni che non possono essere superati.

2) Caratteristiche ed informazioni utili sul processore

Un buon processore per computer moderno deve avere le seguenti caratteristiche:

– Velocità di clock e numero di core contano per misurare le prestazioni di una CPU, ma solo se si parla di processori di una stessa marca, che sono usciti a distanza di un anno o due massimo. E’ importante controllare la data di rilascio di una CPU perché, a parità di core e velocità, il processore più recente è sempre migliore. Come regola assicuriamoci che il processore abbia almeno 4 core fisici e una frequenza minima di 2 GHz.

Intel e AMD

– Se si deve comprare un processore per un PC nuovo basterà scegliere la nuova serie e, come è noto, ci sono due marche di processori per PC: AMD e Intel.

In due parole, quelli AMD costano meno e sono ottimi per PC di fascia bassa o media. Mentre quelli Intel risultano sempre migliori, soprattutto se si tratta di computer di fascia alta. I chip di fascia alta di AMD sono buoni per le applicazioni professionali che sfruttano il multi-threading e ormai sono maturi per competere ad armi pare con i processori Intel (forse solo la serie i9 è superiore per via del suo target, i PC di fascia altissima o per server).

Al momento (fine 2019), l’architettura desktop attuale di AMD è la serie Ryzen (3, 5, 7 e 9) riconoscibile dal numero di serie 2xxx e 3xxx (variabile in base alla versione).

L’architettura Intel attuale si chiama Intel Core Coffe Lake (i3, i5, i7 e i9) ed è riconoscibile dal numero di serie 9xxx (variabile in base alla versione). Anche la serie 8xxx va bene, se si vuol risparmiare.

Overclock, cache e socket della CPU

Una volta decisa la gamma e la linea di processori che si intende acquistare, prima di spendere i soldi è opportuno controllare alcune altre cose.

– Se è overclockable, ossia se si possono aumentare le prestazioni della CPU con un overclock facile in modo da ottenere più potenza (che spesso porta però instabilità e consumo di energia).

Possiamo trovare i modelli facilmente overcloccabili accompagnati dalla lettera K o X (che indica appunto la possibilità di overcloccarli sbloccando il moltiplicatore).

– Il sistema di raffreddamento (la ventola o il diffusore), spesso dimenticato, che bisogna controllare se è integrato o se è necessario comprarlo separatamente; se la CPU è troppo potente, è opportuno comprare una ventola compatibile con quel processore.

– Cache processore: una memoria integrata nella CPU che rende più veloci i calcoli del processore. La cache può essere di livello L1, L2 o L3 (i livelli base) ma ormai possono presentare anche livelli successivi (L4 o L5), disponibili ma mano che i transistor diventano sempre più piccoli.

– Scheda video integrata (APU): su alcune CPU avanza così tanto spazio all’interno che è possibile trovare anche una GPU integrata, che lavorerà in parallelo alle componenti del processore per generare le immagini ad una buona velocità. Questo tipo di processore (chiamato APU) è tipico delle CPU AMD. Mentre solo di recente Intel ha integrato una componente video adeguata all’interno dei suoi processori.

– Il Socket: Le CPU Intel e AMD non sono diverse solo per la loro costruzione, ma anche per l’attacco o socket alla scheda madre del computer. Questo significa che se si ha un PC con un certo tipo di scheda madre, si potrebbe essere costretti ad installare al suo interno un processore di una o dell’altra marca. Da notare, inoltre, che diverse generazioni di processori Intel hanno socket diversi.

3) Aggiornare una CPU già presente

Se si vuol comprare un processore per aggiornare quello già presente sul PC è importante sapere che tipo di processore abbiamo già e il socket supportato (ossia i contatti disponibili per far passare i dati sulla scheda madre). Su Windows digitiamo “Gestione dispositivi” nel menu Start e nella schermata che segue espandiamo la sezione “processori” per trovare il nome della CPU.

CPU-Z

Per avere più informazioni ed ottenere anche il socket preciso possiamo programmi come CPU-Z per sapere, con precisione, quale processore abbiamo, quale scheda madre e quale socket utilizziamo. Per scaricarlo cliccare sull’icona.

CPU-Z download

Inoltre tenere conto che una scheda madre vecchia può non supportare i processori di ultima generazione: in questi casi dovrà quindi comprare una CPU che non sia uscita troppi anni dopo rispetto la scheda madre oppure cambiare scheda madre insieme alla CPU (la scelta più saggia).

4) Modelli di CPU in base al PC da acquistare

Ora che sappiamo tutto sui processori per PC, vediamo come controllare questa componente in base al PC che intendiamo acquistare:

– se si deve comprare un computer già pronto e non si ha intenzione di fare personalizzazioni o upgrade particolari, può essere conveniente prenderne uno con CPU AMD perché costa meno. Tenere conto però che quando AMD rilascerà nuovi processori, può darsi che questi non saranno compatibili con le schede madri attuali.

– se dobbiamo assemblare un PC per uso generico, AMD conviene tantissimo ed offre ormai un numero di core e di frequenza molto elevato, adatto a qualsiasi programma che intendiamo utilizzare. Il risparmio può diventare quindi parametro fondamentale per assemblare questo tipo di PC.

– se si vuole un computer da gaming, puntiamo ad occhi chiusi su un processore Intel; anche se gli AMD di ultima generazione forniscono tutta la potenza necessaria per i giochi, consigliamo sempre di puntare sugli Intel quando assembliamo un PC destinato ai giochi.

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Facciamo pulizia del sistema Android

Ecco una guida completa che ci permetterà di effettuare una pulizia del sistema Android attraverso l’app SD Maid.

Mantenere pulito e veloce il sistema operativo Android non è sempre facile. In nostro aiuto sotto questo punto di vista ci sono applicazioni dedicate per l’ottimizzazione e rimozione dei file che vanno a sporcare e rallentare l’intero sistema operativo.

Sicuramente avrete provato diverse applicazioni per ottimizzare e velocizzare Android ma vi sarete anche accorti che oltre a fare questo comprendono un sacco di altre funzioni che spesso non servono. Per chi cercasse qualcosa di semplice e specifico alla pulizia di memoria e dell’intero sistema vi segnalo l’applicazione SD Maid che ci permette di avere le seguenti funzioni:

  • Rimuovere file inutili dal sistema.
  • Gestione sia delle applicazioni di sistema che quelle installate
  • Scansione dei file rimasti da applicazioni già rimosse
  • Widget per controllare direttamente la scansione
  • Panoramica dettagliata della memoria del dispositivo
  • Ottimizzare i database
  • Cancella la cache
  • Cerca ed elimina i file doppi come immagini, video e audio…
  • File manager per gestire i contenuti potendo cercare file per nome, contenuto o data
  • Rapporti su crash

Il motivo per cui potresti decidere di installare questa applicazione è dovuto dal fatto che col tempo avendo installato e disinstallato applicazioni il sistema si rallenta. Inoltre è quasi certo che con l’utilizzo di smartphone e tablet nel tempo si vanno a creare conflitti, file duplicati, riempimento della memoria cache ed altri problemi che appunto ne potrebbero rallentare l’intero sistema operativo.

Se ti trovi in questa situazione, qui ti segnalo dove poter scaricare gratis SD Maid.

Come usare SD Maid

Una volta installato, al primo avvio, verrà visualizzata la schermata di “accesso rapido”. Tramite la quale potrete già scansionare e ripulire il vostro Sistema Operativo Android da tutte le tracce di applicazioni che lo rallentano.

sd maid pro

Adesso vediamo le varie funzionalità nello specifico:

sd maid pro impostazioni

Panoramica: questa scheda mostra una panoramica del dispositivo.

sd maid panoramica

Gestore file: L’explorer è un gestore di file molto simile a quelli usati sui computer. Rende disponibili varie azioni come il copia/taglia, crea, rinomina o cancella elementi. Se Sd Maid è in esecuzione con i permessi di root, è possibile fare qualunque cosa.
Prestate molta attenzione a ciò che fate qui.

sd maid gestore file

Ricerca: Inserite il nome del file che volete cercare. I caratteri speciali supportati sono * e ?.
Potete effettuare la ricerca attraverso il contenuto dei file, ma questo può richiedere del tempo.
E’ inoltre possibile velocizzare la ricerca configurando un percorso più specifico nelle impostazioni.

Controllo applicazioni: Tutte le applicazioni installate vengono elencate qui.
Per visualizzare anche le applicazioni di sistema dovete selezionare la funzione nelle impostazioni dell’applicazione.

sd maid controllo applicazioni

Toccando un elemento verranno mostrate le azioni disponibili per lo stesso.
La disponibilità di queste azioni varia in base all’applicazione e alla concessione dei permessi di root a SD Maid.

sd maid controllo applicazioni 2

Resti di applicazioni: Vi sono file o directory che SD Maid ritiene appartenenti ad applicazioni rimosse dal dispositivo. SD Maid effettuerà un controllo della vostra scheda SD e della memoria interna, confrontando il risultato con le applicazioni installate e con un database interno.
Se ritenete che SD Maid abbia selezionato qualcosa di sbagliato, premete a lungo sull’elemento interessato e segnalatelo.

Pulizia

Pulizia di sistema: La pulizia di sistema effettua una scansione alla ricerca dei tipi di file conosciuti e dei percorsi che di solito possono essere eliminati in modo sicuro.
Gli utenti esperti possono anche creare un filtro personalizzato per identificare ulteriori file.

Pulizia delle applicazioni: Le schede SD, così come la memoria interna, vengono analizzate per la cache delle applicazioni. Questo non cancellerà le impostazioni delle applicazioni.

sd maid pulizia

Duplicati: L’ elenco mostra solo i file che sono esattamente uguali. Ciò è garantito dal confronto delle loro dimensioni e dei file di controllo.
I nomi dei file e le date sono ininfluenti. Questo garantisce il mantenimento una copia del file.

sd maid duplicati

File di grandi dimensioni: Con questa funzione potrete scoprire che cosa vi sta rubando spazio.
Le voci vengono ordinate in base alla loro dimensione, che viene visualizzata in raffronto a quella degli altri oggetti presenti nella stessa posizione.

sd maid file grandi dimensioni

Database: Questa funzione ottimizzerà i database utilizzando il comando SQL “VACUUM”. In questo modo, si migliorano le prestazioni dei database liberando le pagine vuote.
Non viene perduto alcun dato.

Ultime modifiche: Visualizza i file che in passato sono stati modificati in uno specifico intervallo di tempo.

sd maid modifiche

Pianificazione: Con questa funzione potrete pianificare quando ripulire il vostro Sistema Operativo Android scegliendo degli intervalli di tempo a vostro piacimento: selezionate la funzione che vi serve, cliccate sulla sveglia in alto a destra e scegliete l’intervallo di tempo.

sd maid pianificazione

Esclusioni: Possono essere esclusi sia percorsi parziali che nomi dei pacchetti di applicazioni. Le esclusioni tengono conto della distinzione tra minuscole e maiuscole. Non sono supportati i metacaratteri (si tratta di caratteri che non rappresentano se stessi bensì un’insieme di altri caratteri o sequenze di caratteri). E’ importante essere molto specifici per evitare di escludere per sbaglio più di quanto non si intendesse fare.

sd maid statistiche

Impostazioni


Adesso diamo un’occhiata veloce ai vari parametri che potrete andare a modificare in base alle vostre esigenze.

Di seguito gli screenshot di tutti i pannelli modificabili

sd maid impostazioni generali

Gestore File

sd maid gestore file

Controllo applicazioni

sd maid controllo applicazioni

Resti di applicazioni

sd maid resti di applicazioni

Pulizia delle applicazioni

sd maid pulizia delle applicazioni

Duplicati

sd maid duplicati selezione

File di grandi dimensioni

sd maid selezione

Database

sd maid database

Ultime modifiche

sd maid ultime modifiche

Pianificazione

sd maid pianificazione impostazioni

Accesso rapido

sd maid accesso rapido

Statistiche

sd maid impostazioni statistiche

Contribuisci

sd maid contribuisci

Impostazioni avanzate

sd maid impostazioni avanzate
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Aumentare la Velocità di Google Chrome

Google Chrome è un browser molto utilizzato dagli utenti, spesso preferito anche a Mozilla FirefoxApple Safari e altri browser alternativi. Nella sua efficacia, Chrome pecca però di alcune problematiche, legate soprattutto al consumo eccessivo di memoria. Il browser di Google utilizza molta memoria per funzionare alla perfezione. Con l’andare del tempo questo può rappresentare un problema, rallentando notevolmente le prestazioni del programma e della navigazione. Questa guida vi illustra le soluzioni principali per aumentare la velocità di Google Chrome.

Fortunatamente esistono svariati metodi per migliorare le prestazioni di Google Chrome. È difatti possibile settare la quantità di memoria che Google Chrome dovrà utilizzare, oppure disattivare alcune funzioni impiegate dal programma.

Google Chrome

Aumentare la Cache di Chrome

La prima soluzione per ottimizzare questo Browser è quella di aumentare la dimensione della cache. La cache di Google Chrome memorizza sul computer le informazioni dei siti web (immagini, testi e altro) che devono essere recuperate più volte, per migliorare la velocità di navigazione. Lo scopo della cache è quindi quello di evitare di prelevare informazioni ripetute dal server, recuperandole velocemente dalla copia locale sul client. Se aumentiamo la dimensione della cache del programma – senza esagerare – aumenteremo di conseguenza la velocità di Google Chrome.

Prima di aumentare la dimensione della cache di Google Chrome, è necessario controllare la dimensione attuale e il limite massimo di dimensione della cache. Seguire questa procedura per controllare la dimensione della cache e altre informazioni di Google Chrome.

  1. Aprire Chrome Google
  2. Nella barra dell’indirizzo digitare ”chrome://net-internals/#HttpCache e premere Invio
  3. Cliccare su Cache nella barra verticale di sinistra
cache Chrome

Tra le molteplici informazioni, sarà possibile visualizzare la dimensione (in byte) attuale e la dimensione massima della cache utilizzati da Google Chrome. Annotare i valori evidenziati.

A questo punto, è possibile aumentare la dimensione della cache con questa procedura: 

  1. Chiudere Google Chrome
  2. Cliccare con il tasto destro sull’icona di Google Chrome sul desktop, utilizzata per lanciare il browser. Se il collegamento di Google Chrome non è disponibile crearne uno.
  3. Selezionare Proprietà
  4. Selezionare il tab Collegamento
  5. Alla fine del percorso di destinazione aggiungere questa riga “–disk-cache-size=10000000” dove 10000000 è il valore che si desidera assegnare in byte. È possibile assegnare qualsiasi dimensione. Come riferimento ricordate che 1073741824 byte equivalgono a 1 GB
  6. Cliccare su Applica e poi OK.
cache size

Al termine dell’operazione potete riaprire Google Chrome e ripetere l’operazione di verifica per controllare la nuova allocazione di Cache.

Rimuovere le estensioni di Chrome

Le estensioni del browser aggiungono funzionalità a Google Chrome e possono essere installate dal Chrome Store. Anche le estensioni consumano risorse di sistema e quando sono indesiderate possono anche provocare danni. Disattivare le estensioni indesiderate o inutilizzate è un ottimo metodo per velocizzare Chrome. Seguire questa procedura per disattivare le estensioni:

  1. Aprire Chrome Google
  2. digitare “chrome://extensions” nella barra degli indirizzi e premere invio
extensions

Saranno visualizzate tutte le estensioni caricate nel Browser. Per disattivare quelle che non ci servono tuttavia è sufficiente deselezionare l’opzione Attiva. In questo modo l’estensione non sarà cancellata ma semplicemente disattivata e disponibile per una futura riattivazione. Se riteniamo che l’estensione non potrà mai servirci è possibile cancellarla definitivamente cliccando sull’icona a forma di cestino, accanto ad ogni singolo elemento da eliminare.

Rimuovere le applicazioni indesiderate

Oltre alle estensioni, Google Chrome prevede inoltre l’integrazione di alcune app all’interno del Browser. Come le estensioni, anche le app possono rallentare e rendere inefficace la navigazione internet con questo browser. Per cancellare o comunque controllare le app installate seguire questa procedura:

  1. Aprire Chrome Google
  2. Digitare “chrome://apps” nella barra degli indirizzi e premere Invio
  3. Saranno visualizzare tutte le app installate nel browser
  4. Cliccare con il tasto destro sull’app da rimuovere e selezionare Rimuovi da Chrome…
  5. Cliccare nuovamente  Rimuovi per confermare
privacy

Sfruttare le funzioni sperimentali

Le funzioni sperimentali di Google Chrome sono caratteristiche innovative non ancora testate o rilasciate agli utenti. Pur essendo acerbe e rischiose al fine della stabilità del browser, alcune di esse possono essere sfruttate per aumentare le prestazioni di Google Chrome. Per accedere alle funzioni sperimentali di Chrome seguire questa procedura:

  1. Aprire Chrome Google
  2. Nella barra degli indirizzi digitare “chrome://flags” e premere Invio
  3. A questo punto visualizzeremo l’elenco di tutti gli “esperimenti” disponibili per Chrome
  4. Cercare e attivare queste funzioni utilizzando la combinazione di tasti CTRL+F per ottenere il box di ricerca in alto a destra del programma
  5. Cercare “Funzioni canvas sperimentali” e cliccare su Abilita nel pulsante sotto alla scheda
  6. Chiusura veloce di schede/finestre” e cliccare su Abilita nel pulsante sotto alla scheda
  7. Numero di thread raster”, cliccare sulla tendina sotto alla scheda e selezionare il valore “4”
  8. Eliminazione automatica scheda”, cliccare sulla tendina sotto alla scheda e selezionare “Enable”
  9. Larghezza predefinita della sezione”, cliccare sulla tendina sotto alla scheda e selezionare “512”
  10. Altezza predefinita della sezione”, cliccare sulla tendina sotto alla scheda e selezionare “512”
experiments

Ripristinare le Impostazioni Predefinite

Tentiamo per ultimo il metodo più semplice per provare a migliorare le prestazioni di Google Chrome. Tramite una semplice opzione è possibile ripristinare le impostazioni predefinite di Google Chrome allo stato originale, rimuovendo eventuali problemi o danneggiamenti. Per ripristinare Google Chrome seguire questa procedura:

  1. Aprire Google Chrome
  2. Accedere al menu impostazioni cliccando sui tre pallini verticali in alto a destra
  3. Cliccare su “Mostra impostazioni avanzate” in fondo alla pagina
  4. Cliccare su “Ripristino delle impostazioni” in fondo alla pagina
  5. Confermare premendo “Ripristina”
ripristino impostazioni
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