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Whatsapp Business
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WhatsApp Business e numero fisso

Whatsapp Business è lo strumento integrato che permette ad aziende e professionisti di gestire al meglio l’organizzazione dei clienti

WhatsApp è diventata un’applicazione di messaggistica di grande importanza, poiché ha rivoluzionato la comunicazione tra le aziende e i clienti. Tuttavia, molte persone e aziende hanno scoperto che affidarsi esclusivamente a WhatsApp presenta alcune limitazioni, come la mancanza di strumenti dedicati per gestire richieste, vendite e organizzazione dei clienti.

Di conseguenza, sono emersi strumenti competitivi che offrono una piattaforma integrata con WhatsApp. Questa soluzione consente alle aziende di comunicare in modo efficiente e completo, sfruttando tutte le funzionalità necessarie per vendere e supportare i clienti. Pertanto, l’obiettivo di questo articolo è illustrare come creare un account con un numero fisso per WhatsApp Business e WhatsApp Business API utilizzando Gupshup.

API di WhatsApp Business

L’API di WhatsApp Business è significativamente diversa dall’app WhatsApp Business. È progettata appositamente per le aziende e le società con un numero considerevole di consulenti o collaboratori. Questa versione offre funzionalità particolari, avanzate e uniche, ed è ottimizzata per l’ambiente aziendale, una caratteristica che non si trova nell’app normale WhatsApp Business. Una delle caratteristiche principali è la possibilità di ottenere il badge di verifica, che conferma che sei un’azienda legittima e affidabile.

WhatsApp Business

Qualsiasi azienda che desideri utilizzare i servizi dell’API di WhatsApp dovrà richiedere o avvalersi dei servizi di un Business Solution Provider (BSP) e di un partner WhatsApp come Callbell. Per ottenere l’accesso all’API, WhatsApp richiede l’approvazione del tuo account, che può essere ottenuta solo tramite il tuo partner BSP.

Come per qualsiasi altro servizio, l’utilizzo dell’API comporta dei costi, ma l’investimento vale sicuramente la pena, poiché ti consente di accedere a funzionalità che non sono disponibili per gli account WhatsApp che non utilizzano l’API. Con Callbell, avrai accesso a numerosi vantaggi aggiuntivi, tra cui l’automazione dei processi e la sincronizzazione avanzata dei contatti, una casella di posta condivisa per il team, un pannello di controllo centralizzato, il routing automatico delle conversazioni, metriche specializzate per i team di vendita e supporto, etichettatura dei clienti e molto altro ancora. Callbell ti offre tutte queste funzionalità a tua disposizione.

Cos’è WhatsApp Business

WhatsApp Business App è un’applicazione di messaggistica appositamente sviluppata per le aziende, offrendo loro un canale di contatto professionale, pratico, sicuro ed efficace all’interno della piattaforma WhatsApp. Questa opzione di messaggistica fornisce diverse funzionalità aggiuntive rispetto alla versione standard di WhatsApp.

business

WhatsApp ha migliorato l’app Business ottimizzandola per le vendite e la comunicazione aziendale con i propri utenti. Oltre alla semplice invio di messaggi, l’app consente di visualizzare elementi come cataloghi di prodotti, informazioni aziendali come indirizzo, categoria di attività, logo e verifica dell’account aziendale, e molto altro. In sostanza, WhatsApp Business App non è solo uno strumento di messaggistica, ma un potente e utile strumento per le vendite. Tuttavia, va notato che presenta anche alcune limitazioni.

Differenze tra API e Business

Sappiamo che WhatsApp ha due versioni: la versione normale e WhatsApp Business, entrambe disponibili per dispositivi Android e iOS. Tuttavia, l’API di WhatsApp Business non dispone di un’interfaccia mobile completa, il che significa che, a meno che il BSP (Business Solution Provider) non fornisca un’app dedicata, non sarà possibile utilizzare un’interfaccia mobile su nessun sistema operativo. Tuttavia, Callbell offre un’app mobile che consente di comunicare con i clienti anche quando si è lontani da un computer.

WhatsApp Business impone delle limitazioni sulla dimensione dei file che è possibile inviare, ma con l’API, il BSP regola la dimensione massima consentita per ogni file, consentendo l’invio di messaggi illimitati. Le tariffe per l’utilizzo dell’API variano da BSP a BSP, e puoi trovare ulteriori informazioni a riguardo su Callbell.

Vi è un’altra differenza tra WhatsApp Business e WhatsApp Business API. La prima versione consente di effettuare chiamate vocali e video tramite l’applicazione stessa, mentre l’API di solito non supporta le chiamate direttamente. Infine, utilizzando l’API di WhatsApp Business tramite Callbell, è possibile accedere a metriche specializzate per i team di vendita e supporto, routing automatico delle conversazioni e molte altre funzionalità che aiutano a migliorare le vendite tramite WhatsApp.

Come creare un account WhatsApp Business con un numero fisso

Questo modulo è specificamente destinato alle aziende in quanto è progettato per la vendita online tramite WhatsApp. Offre funzionalità aggiuntive come un catalogo online, informazioni specifiche sull’azienda e persino gli orari di lavoro.

Per iniziare a creare un account WhatsApp Business con un numero fisso, segui questi passaggi:

  1. Scarica WhatsApp Business dall’app store appropriato (Google Play o iOS Store).
  2. Una volta installata l’app, accedi e verrà richiesto di registrare un numero di telefono.
  3. Seleziona il prefisso del paese corrispondente e inserisci il numero di telefono fisso dell’azienda.
  4. WhatsApp ti chiederà quindi di inserire un codice di verifica. Riceverai una chiamata automatizzata sul numero di telefono fisso per ottenere il codice.
  5. Una volta completato il processo di verifica, potrai aggiungere un’immagine del profilo, il nome dell’azienda e sarai pronto per iniziare.

A questo punto, sarai in grado di chattare con tutti i contatti WhatsApp registrati sul tuo dispositivo. Tieni presente che è consigliabile tenere sempre il telefono a portata di mano, poiché WhatsApp esegue frequenti controlli di verifica.

Creare un account API WhatsApp Business tramite servizio Gupshup

Per creare un account WhatsApp Business con un numero fisso utilizzando il servizio Gupshup, è necessario avviare il processo di creazione dell’account con Gupshup come Business Service Provider (BSP). Una volta avviato il processo con Gupshup, potrai utilizzare il tuo numero fisso e, come nell’app WhatsApp Business, Gupshup invierà una chiamata automatizzata al tuo numero per verificarlo una volta che il tuo account sarà approvato.

È importante notare che se il tuo numero fisso ha una segreteria telefonica, dovrai temporaneamente disabilitarla in modo da poter ricevere la chiamata di verifica da Gupshup.

Una volta creato l’account, potrai gestire i tuoi messaggi WhatsApp utilizzando lo strumento Callbell. Callbell utilizza Gupshup come BSP, quindi potrai lavorare senza problemi con lo strumento. Questo processo di creazione dell’account è generalmente più semplice in quanto il BSP o Callbell si occuperanno della creazione dell’account. Dovrai semplicemente effettuare alcune configurazioni per preparare tutto e potrai iniziare a rispondere alle richieste. Puoi consultare una guida dettagliata su come creare un account API WhatsApp con un numero fisso tramite Callbell con Gupshup per ulteriori istruzioni.

Gestire i clienti tramite Callbell

Callbell può essere un utile strumento per gestire i clienti tramite l’API di WhatsApp Business offrendo diverse funzionalità e vantaggi. Ecco alcuni modi in cui Callbell può aiutarti nella gestione dei tuoi clienti:

  1. Centralizzazione delle conversazioni: Callbell ti consente di centralizzare tutte le conversazioni provenienti da WhatsApp Business API in un’unica dashboard. Puoi visualizzare e gestire facilmente le conversazioni di tutti i tuoi clienti in un unico luogo, semplificando la comunicazione e riducendo la confusione.
  2. Automazione dei processi: Callbell offre strumenti per automatizzare i processi di gestione dei clienti. Puoi impostare messaggi di benvenuto automatici, risposte predefinite e persino chatbot per gestire le richieste più comuni. Ciò ti consente di risparmiare tempo e migliorare l’efficienza nella gestione delle conversazioni.
  3. Routing automatico delle conversazioni: Puoi assegnare automaticamente le conversazioni ai membri del tuo team in base a criteri predefiniti, come il reparto o il tipo di richiesta. In questo modo, ogni conversazione viene indirizzata alla persona più adatta a rispondere, migliorando la gestione e la tempestività delle risposte.
  4. Monitoraggio e analisi: Callbell fornisce metriche specializzate per i team di vendita e supporto, consentendoti di monitorare le prestazioni, le metriche di risposta e altre informazioni importanti. Questo ti aiuta a valutare l’efficacia delle tue interazioni con i clienti e a prendere decisioni basate sui dati per migliorare il servizio.
  5. Collaborazione in team: Puoi invitare i membri del tuo team a collaborare nella gestione delle conversazioni tramite Callbell. Condividere una casella di posta condivisa e assegnare conversazioni specifiche a team o membri del team favorisce la collaborazione e garantisce una gestione efficace dei clienti.

Call Center

Inoltre, Callbell è specificamente pensato per i team di vendita, supporto e call center, offrendo funzionalità mirate a rendere il loro lavoro più efficiente. Tra queste funzionalità vi sono il routing automatico delle conversazioni, metriche specializzate per misurare le performance dei team di vendita e supporto, la codifica dei clienti e molte altre caratteristiche che contribuiscono a migliorare la velocità e l’efficienza del lavoro quotidiano. Utilizzando Callbell, i team possono ottenere risultati migliori e svolgere le proprie attività in modo più rapido ed efficace.

In sintesi, Callbell ti offre un’interfaccia intuitiva e potenti funzionalità per gestire i tuoi clienti tramite l’API di WhatsApp Business. Dall’automazione dei processi alla centralizzazione delle conversazioni, Callbell ti aiuta a fornire un servizio di alta qualità e a migliorare l’esperienza dei tuoi clienti.

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    Chat WhatsApp: nuova funzione in arrivo

    Scopriamo una nuova funzione utilissima per chi cambia spesso smartphone relativa alle chat di WhatsApp, presente nella versione beta dell’app

    In arrivo nuova funzione di WhatsApp che consente di trasferire le chat da un dispositivo all’altro senza la necessità di fare un backup completo del telefono. Attualmente, per trasferire le chat di WhatsApp da un telefono all’altro, gli utenti devono effettuare un backup completo dei dati del telefono. Quindi ripristinarli sul nuovo dispositivo. Questo processo può richiedere molto tempo e può anche comportare la perdita di alcune informazioni se il backup non è stato effettuato correttamente.

    Indice

    End-to-End

    La nuova funzione di trasferimento delle chat di WhatsApp, invece, consente di trasferire le chat direttamente da un telefono all’altro tramite una connessione Wi-Fi. Ciò significa che gli utenti possono trasferire le loro chat in modo più veloce e senza dover preoccuparsi di perdere alcune informazioni.

    Tuttavia, questa funzione è disponibile solo per i dispositivi iOS e Android compatibili con la crittografia end-to-end. Inoltre, il processo di trasferimento può richiedere del tempo a seconda della quantità di dati che devono essere trasferiti.

    Trasferire le chat di WhatsApp

    In generale, questa nuova funzione sembra essere una comoda opzione per gli utenti di WhatsApp che desiderano trasferire le loro chat da un dispositivo all’altro in modo rapido e sicuro.

    Chat WhatsApp

    Attualmente, il modo più veloce per trasferire tutte le chat di WhatsApp da un dispositivo all’altro è eseguire un backup delle chat e archiviarlo su Google Drive, quindi ripristinarlo sul nuovo dispositivo. Questo processo può richiedere molto tempo, soprattutto a causa della lentezza delle connessioni internet italiane.

    Trasferimento senza backup

    Tuttavia, la nuova funzionalità “Chat Transfer”, attualmente in fase beta, semplificherà notevolmente il processo di trasferimento delle chat da un dispositivo all’altro. Al primo avvio dell’app su un nuovo smartphone, dopo aver verificato la presenza di un backup, si potrà optare per il “Chat Transfer“. Il nuovo dispositivo attiverà la fotocamera per inquadrare un QR code generato dal vecchio smartphone, consentendo il trasferimento rapido di tutte le chat e dei relativi allegati da un dispositivo all’altro, senza la necessità di passare attraverso il cloud e con una maggiore velocità di trasferimento.

    backup chat

    Al momento non è chiaro se questa funzionalità funzionerà anche tra sistemi operativi diversi. Tuttavia, è sempre meglio fare un backup di tutto, anche se con meno ansia e meno fretta.

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      Whatsapp su un tablet Android

      Ecco una soluzione comoda per avere Whatsapp sul proprio tablet

      Sia che si tratti di lavoro o che si tratti di comunicazioni private ormai siamo un po’ tutti dipendenti da Whatsapp. Per questo c’è la possibilità di condividere lo stesso account su tutti i nostri dispositivi. Possiamo ad esempio sfruttare l’accesso Web su Windows, anche grazie all’ottimo Ferdium. Esiste una soluzione simile anche per usare Whatsapp su un tablet Android? Scopriamolo!

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      L’evoluzione di Android

      La gestione di un account Whatsapp su dispositivi multipli, come ad esempio tablet, è sempre stata problematica. Il servizio, in una prima fase è riuscito a trovare delle soluzioni ma con molti limiti. Addirittura se ben ricordiamo l’accesso era possibile soltanto da un unico device, quello in cui era inserita la scheda Sim legata al numero telefonico con cui ci si era registrati.

      Nel corso degli anni, ma sempre con un certo ritardo rispetto a tutti i concorrenti, gli sviluppatori hanno aggiunto anche uno strumento che consente l’accesso via Web. Una funzione però piuttosto limitata. Ad essere sinceri, spesso (specialmente nei primi tempi) questa funzione ha denunciato problemi di stabilità ed efficacia. Erano difatti frequenti disconnessioni e la periodica necessità di effettuare una nuova autenticazione per accedere ai propri messaggi. Solo di recente è stato lanciato anche un client per i sistemi operativi desktop di tipo “nativo” tipo Windows. Questo in realtà offre poco più di un contenitore per il servizio basato sul Web, ma fino a oggi rimangono ancora assenze significative nella dotazione di funzioni.

      Beeper

      La lentezza nell’evoluzione di Whatsapp è stata uno dei fattori che hanno contribuito al successo di alcune piattaforme alternative, in particolare Telegram. Questo concorrente, infatti, ha mostrato una carica di innovazione di gran lunga superiore, arrivando a offrire ormai da molti anni tutte le funzioni che, con estrema lentezza, Whatsapp sta iniziando a implementare soltanto adesso. le soluzioni integrate per i servizi di messaggistica istantanea in ambiente mobile sono piuttosto rare. Il progetto più interessante sembra essere Beeper, ma attualmente l’accesso al servizio è su invito e le app mobile sono ancora in corso di sviluppo.

      whatsapp beeper
      Progetto interessante che si pone l’obiettivo di unificare tutti i servizi di messaggistica in un’unica interfaccia.

      La versione iOS è in fase beta e l’unico modo per scaricarla è solamente tramite Testflight. Cioè gli utenti che sono stati invitati riceveranno una mail con un link per testare l’app, mentre quella Android è stata pubblicata ufficialmente sul Play Store ma richiede comunque un invito per l’iscrizione al servizio. Se però l’esigenza è soltanto quella di accedere a Whatsapp con il tablet, si può sfruttare una novità introdotta finalmente – dagli sviluppatori con l’aggiornamento di novembre.

      La funzione che ha ottenuto la massima attenzione da parte della stampa e degli utenti è sicuramente la possibilità di inviare messaggi a sé stessi. Una modalità d’uso che molti utenti sfruttano per salvare note e appunti, inoltrare informazioni provenienti da altre chat e per scopi simili. Per sfruttare questa funzione è sufficiente creare una nuova chat e selezionare come destinatario il proprio contatto (basta cercare tu nell’elenco), oppure inoltrargli un messaggio proveniente da un’altra chat. Ma ancora più interessante (per i possessori di un tablet Android) è la seconda novità dell’update di novembre: gli sviluppatori stanno infatti lavorando anche alla versione tablet dell’app.

      Test numero chiuso

      L’app per smartphone può infatti mostrare un alert che informa della nuova funzione. Inoltre alcuni utenti della versione beta hanno potuto visualizzare anche una schermata di presentazione. Per provare l’ultima release di Whatsapp tramite i canali ufficiali bisogna iscriversi al programma beta del servizio, attraverso questo collegamento. Il numero di beta tester è però a numero chiuso e quasi sempre sarà impossibile inviare una nuova richiesta. Si può però ovviare al problema scaricando e installando l’ultima beta da un repository alternativo, come per esempio APKMirror. Basta raggiungere l’indirizzo e scaricare il pacchetto APK della versione beta più recente.

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      File di grandi dimensioni: trasferiscili con Android

      Con gli smartphone Android e gli iPhone è possibile trasferire file di qualsiasi tipo e dimensione tra loro e verso un PC senza nemmeno il bisogno di una connessione Wi-Fi

      Capita spesso di dover condividere dallo smartphone un video o un film pesante diversi Gigabyte e di non poterlo fare perché WhatsApp ha i I limite di 100 MB per file. Gmail addirittura quello di 25 MB. Pensare di usare la connessione Bluetooth non è idea particolarmente intelligente, considerando che in mediala velocità reale non arriva al Megabyte al secondo e per trasferire un GB serve circa un’ora … Chi usa il computer di solito utilizza servizi come WeTransfer, che consente di trasferire file grandi fino a 20GB. Tuttavia non è particolarmente pratico per chi usa lo smartphone.

      Fortunatamente esistono negli store di Android e iOS diverse app che permettono di trasferire file di qualsiasi dimensione sia verso altri dispositivi mobile che verso computer. Addirittura se vogliamo trasferire un file tra due smartphone Android potremo usare la tecnologia Wi-Fi Direct. Questa infatti permette di spostare file alla velocità massima di 30 MB al secondo, circa 30 volte più veloce di quella Bluetooth. In pratica per trasferire un file da un GB basteranno 40 secondi. Wi-Fi Direct è una tecnologia wireless peer-to-peer che consente agli smartphone di connettersi tra loro senza doversi appoggiare a una rete pubblica condivisa.

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      Più modalità di invio

      Tra le app presenti negli store di Android e iOS, una delle più scaricate e utilizzate per la sua semplicità e praticità è sicuramente Send Anywhere. L’app consente di condividere uno o più file di qualsiasi dimensione sia tra due smartphone, sia tra un dispositivo mobile e un computer. Per condividere il file caricato sarà possibile generare un link della durata di 48 ore che potremo condividere via email o con i programmi di messaggistica. Oppure, se vogliamo trasferire il file a un altro smartphone su cui sia già installata la stessa app, potremo generare un QR Code o anche un semplice codice di 6 cifre per fare
      partire il trasferimento. Chi poi ha un dispositivo Android potrà usare anche il trasferimento via Wi-Fi Direct ed evitare così di appoggiarsi alla rete Internet.

      Tra le altre app disponibili negli store segnaliamo Filemail. Quest’app consente di creare un link che poi potremo condividere senza problemi con chiunque e che avrà una durata personalizzabile da uno a sette giorni. Se invece vogliamo proprio utilizzare la connessione Bluetooth è possibile scarica re dagli store un’app come Easy Share. Lo smartphone con cui vogliamo condividere i file dovrà naturalmente avere installato la stessa app e dovrà inquadrare anche il QR Code che verrà generato da chi invia il file. Si tratta di un’app semplice da usare ma che va bene soprattutto se non dobbiamo trasferire file di grandi dimensioni.

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      Dopo avere scaricato l’app Send Anywhere gratuitamente dal Play Store di Google oppure dall’Apple Store di Apple, ci verrà richiesto di registrarci oppure di accedere utilizzando l’account di Google. Quindi dovremo fornire i permessi necessari all’app per accedere ai file, alle immagini e ai nostri contatti. A questo punto visualizzeremo la schermata principale che ci permetterà di selezionare il file che vogliamo condividere tra quelli presenti nel nostro smartphone. L’operazione di ricerca è semplificata dal fatto che la schermata è divisa in sezioni e che potremo perciò facilmente trovare file di foto, video, audio, app o anche di contatti. Come si può notare nella prima schermata in alto, il nostro dispositivo è compatibile con la modalità Wi -Fi Direct che abbiamo attivato spostando il cursore a destra.

      send anywhere

      Se anche il dispositivo ricevente è compatibile con la stessa modalità, verrà creata una specie di connessione Wi-Fi locale tra i due dispositivi e non sara necessario passare da Internet. Se invece non è possibile utilizzare questa tecnologia potremo comunque caricare online il nostro file e quindi generare un link che permetta il download da Internet. Oppure, ancora, potremo fare scaricare il file direttamente online attraverso un codice di 6 cifre o un QR Code. In tutti i casi è comunque indispensabile che chi vuole ricevere il file scarichi l’app Send Anywhere e quindi, dopo avere fornito i permessi necessari ed essersi registrato, selezioni la voce Ricevi che si trova nella barra in basso.

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      Il modo più semplice per trasferire un file, dopo avere fatto tap su Invia, è quello di comunicare il codice di sei cifre che viene fornito e che dovrà essere inserito dal ricevente dopo avere fatto tap su Ricevi. In alternativa chi riceve potrà inquadrare il QR Code che viene visualizzato. Infine resta sempre la possibilità di generare un link che potremo condividere via email o programmi di messaggistica.

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      Naturalmente dovremo considerare anche i tempi di caricamento del file online che possono essere molto lunghi se si tratta di un file pesante molti Giga. Come impostazione standard è possibile caricare online i file sia via Wi-Fi che utilizzando la connessione dati dello smartphone. Dalle Impostazioni dell’app è comunque possibile disattivare la possibilità di connettersi con la connessione dati per evitare di ritrovarsi ad avere esaurito il proprio plafond previsto dal l’abbonamento.

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      Se invece vogliamo trasferire da smartphone a PC un video piuttosto pesante (riprendere un video in 4K a 60 fps crea un file MP4 di circa 500 MB al minuto, per cui se giriamo un video da 10 minuti ci troveremo a dover trasferire un file da 5 GB), il modo migliore resta quello della creazione di un link che poi potremo, condividere con il computer via email o programmi di messaggistica. Il link potrà essere utilizzato entro un periodo massimo di 48 ore e una volta scaricato il file il link non sarà più utilizzabile.

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      Per questo motivo, se vogliamo condividere il nostro fi le con più persone, dovremo condividere più file. Attenzione poi che come impostazione standard dell’app il nostro dispositivo risulta non visibile, per cui prima di effettuare un trasferimento diretto con un altro smartphone sarà necessario che su entrambi risulti attivata la voce Rendi il dispositivo rintracciabile e Trova dispositivi nelle vicinanze.

      Trasferimento totale dei dati dello smartphone

      Tra le varie app che permettono il trasferimento di file di grandi dimensioni spicca EasyShare, realizzata dal gigante della tecnologia cinese Vivo Communication. La sua caratteristica, oltre a quella di fare condividere file attraverso una connessione locale Wi-Fi Direct oppure Bluetooth, è quella di permettere una completa clonazione del nostro smartphone. Quando si cambia dispositivo utilizzando la modalità assistita di Google, vengono infatti trasferite le impostazioni, i contatti e le app ma non tutti gli altri file. Con la funzione Clonazione Telefono sarà invece possibile mettere in contatto di retto i due dispositivi attraverso un QR Code (su entrambi deve essere installata l’app) e quindi selezionare tutti i documenti che si vogliono trasferire.

      Naturalmente se vogliamo trasferire alcune centinaia di GB saranno necessarie diverse ore, ma l’operazione avviene in locale e non richiede il trasferimento dei dati online, garantendo la privacy. Volendo è anche possibile effettuare un backup der dati su PC, ma in questo caso bisognerà prima installare il software desktop EasyShare per PC, disponibile solo per Windows, all’ indirizzo
      https://eu-es.vivo.com. Sia smartphone che PC dovranno essere connessi alla stessa rete Wi-Fi. Naturalmente è sempre possibile trasferire singoli file anche di grandi dimensioni utilizzando la connessione Wi-Fi Direct dello smartphone o in mancanza di questa con la connessione Bluetooth. Tenendo comunque sempre presente i tempi lunghi richiesti dal Bluetooth che lo rendono pratico solo per trasferire file sotto il Gigabyte.

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      Reazioni ai messaggi di WhatsApp

      Reazione ai messaggi di WhatsApp, come funziona? La svolta social della piattaforma è servita. Nel giro di qualche giorno, dopo l’atteso aggiornamento, tutti gli utenti potranno sperimentare la nuova funzione.

      Dopo aver annunciato la funzione Community, WhatsApp compie un passo ulteriore verso l’universo social con un’altra importante novità.

      La piattaforma di messaggistica istantanea ha infatti introdotto la possibilità di inserire reazioni con emoji direttamente a contenuti e messaggi scambiati in chat, secondo un meccanismo identico a quello previsto ad esempio da Facebook a partire dal 2016.

      La nuova funzionalità era stata annunciata a metà aprile, ma per arrivare al rilascio effettivo si è dovuti passare attraverso tempi tecnici tutto sommato contenuti.

      Quante e quali reazioni si potranno mettere

      reaction

      Saranno 6 le emoji disponibili inizialmente per le reaction: il pollice alzato, il cuore rosso, la faccina che ride con le lacrime agli occhi, l’espressione stupita, quella triste e, infine, le mani giunte.

      Quest’ultima emoji viene largamente utilizzato per indicare la preghiera, ma in realtà si tratta di una sorta di “batti cinque” concepito per dire “grazie”, molto utilizzato in Giappone.

      Reazioni ai messaggi di WhatsApp come funziona?

      reaction ai messaggi

      Come accennato, la reazione potrà essere inserita con le stesse modalità di Facebook.

      Sarà sufficiente selezionare un messaggio, tenendo premuto sullo stesso per almeno un secondo, e comparirà a tendina una stringa con le 6 reaction in dotazione.

      L’utente dovrà dunque sceglierne una, rilasciando poi il dito.

      Il meccanismo sarà uguale sia per dispositivi Android sia per iPhone.

      Una volta scelta e inoltrata la reazione, l’autore del messaggio riceverà in automatico una notifica che lo informerà in tempo reale.

      A livello di interfaccia, la notifica sarà visibile come tutte le altre notifiche di WhatsApp.

      A cosa servono le reaction

      Come era avvenuto per Facebook, anche per WhatsApp si è tornati a chiedersi: ma a cosa servono le reazioni? Le abitudini comunicative sono state rivoluzionate dall’arrivo dei social e sono evolute con l’evolversi delle stesse piattaforme.

      Anche e soprattutto per quanto riguarda le tempistiche di pubblicazione e risposta.

      Le reaction rappresentano in questo senso un sistema più pratico e immediato per indicare gradimento o altro a un messaggio ricevuto, senza prendersi la briga di inviare a propria volta un messaggio di risposta, magari contenente soltanto un emoji.

      Soprattutto Instagram ha confermato l’ormai diffusa abitudine di “chiudere” le conversazioni in chat con una reaction “cuore” all’ultimo messaggio.

      La funzione si rivela particolarmente utile nelle chat di gruppo, per ridurre la mole di messaggi scambiati e “reagire” più agevolmente a contenuti inviati tempo prima dai partecipanti.

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      Matrix, ovvero messaggiare su più canali

      Matrix: un nuovo standard aperto che promette di rivoluzionare il mondo delle comunicazioni online, consentendo di legare insieme le piattaforme di fornitori diversi e messaggiare su più canali.

      Una piattaforma di messaggistica unica che permette di mettere tutti in contatto. Utenti fissi e utenti smartphone, utenti di Facebook, WhatsApp, Twitter, Messaggi di Apple, Telegram, SMS. Mille modalità di scambio di messaggi che oggi sono sparpagliate attraverso sistemi e canali proprietari di decine di aziende diverse.

      Una babele di messaggi

      E questo il sogno della fondazione Matrix.org. Creare un protocollo decentralizzato per la comunicazione, che permet­ta di sfruttare piattaforme e server diversi, in modo da non essere bloccabile e censurabi­le. Ma non è solo questo. I cre­atori di Matrix, il cui nome non a caso è ispirato a uno dei miti più “caldi” del ciberspazio, cioè la serie di film di fantascien­za con Keanu Reeves come protagonista, hanno sogni più ambiziosi.

      Quello che vorrebbero, infatti, è creare una rete che permetta a piattaforme diverse di dialogare senza che ci sia un unico “proprietario” del formato e dei dati. Anzi, la ”sovranità digitale”, come la chiamano, sarà quella di chi effettivamente possiede e im­mette i dati in Rete.

      Come funziona

      La differenza rispetto ai mec­canismi creati dalle piattafor­me commerciali è centrata su un aspetto fondamentale ovvero le conversazioni sono condivi­se tra i vari server. Non c’è un centro che viene controllato da una singola azienda (come accade con Telegram, per esempio). Oppure dove i server di una specifica piattaforma sono controllati da una singola azienda (come accade con lo standard di Discord). Invece, con Matrix se anche un server dovesse andare offline, o esse­re spento per qualche motivo, la conversazione proseguirebbe con gli altri server connessi.

      matrix
      Matrix nel mondo.
      I casi d’uso di Matrix nel mondo sono molti. È stato adottato dal ministero della difesa tedesco, dal governo francese, da produttori di telefonini (Librem), dalla distro Linux KDE e ci sono app gratuite per Android e iOS.

      In pratica, un utente può con­figurare Matrix per ricevere i messaggi dai propri account di altri sistemi di messaggistica (come Skype, Discord, Slack e altri), riceverli e rispondere sempre dallo stesso posto. E’ una funzionalità che fa da pon­te tra i diversi sistemi e permette, per esempio, di control­lare più account da un’unica applicazione.

      Il client perduto

      Per usare Matrix occorre sca­ricare e installare un’app. Ne esistono di varie, tutte svi­luppate dalla comunità Open Source partendo dal proto­collo condiviso di Matrix. Ele­ment (element.io) è quella consigliata dalla fondazione Matrix, ma in realtà ne esi­stono varie altre: Fractal, Ne­oChat, FluffyChat, Mirage. Oltre al software, è necessario anche un server per registrare il proprio account pubblico e questo può essere fatto su un proprio server (ma è compli­cato e richiede competenze tecniche sostanziali). Oppure su uno di quelli gratuiti messi a disposizione dalla comunità, a partire da quello all’indirizzo Web.

      Tutti i ponti di Matrix

      Matrix supporta il collegamento di servizi di chat diversi al suo interno e permette di comunicare del testo ma anche immagini e video. Il sistema usato da Matrix si chiama “bridge” (“ponte”, in in­glese) e viene offerto di serie per Gitter, Ire, Slack e lo standard Xmpp (cioè Jabber). Essendo un progetto Open Source, anche la commu­nity collabora alla realizzazione di altri “ponti” per altri servizi.

      In particolare, oggi sono supportati: WhatsApp, Messaggi di Apple, Facebook e Google, Discord, Mastodon, i feed di Twitter, Skype, Te­legram, WeChat, Signal, GroupMe e anche gli SMS. Una soluzione unica per legare tutti i sistemi di messaggistica. Il vantaggio è che i ponti consentono anche di salvare i messaggi e sfruttare per esem­pio i bot (software automatici che compiono azioni quando arriva un messaggio da un certo canale con un certo testo).

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      Aggiornamento WhatsApp: nuova funzione

      WhatsApp, nuova ‘funzione’ mai vista prima: l’aggiornamento è spettacolare

      Gli sviluppatori di WhatsApp sono sempre al lavoro per migliorare l’app di messaggistica con nuovi aggiornamenti e nuove funzioni, anche per quanto riguarda la versione desktop. A tal proposito, gli esperti di WABetaInfo hanno scoperto un nuovo aggiornamento in arrivo. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.

      Reazioni in arrivo

      L’aggiornamento di cui parleremo riguarda il client desktop e al momento la nuova funzione è esistente solo in versione WhatsApp beta, la 2.2208.1, per i dovuti test del caso. La funzione che stupisce più di tutte riguarda la possibilità di aggiungere una reazione ai messaggi.

      Al momento, non è ancora chiaro quando la nuova funzione su WhatsApp verrà effettivamente implementata, in quanto l’aggiornamento è ancora in via di sviluppo, ma inizialmente si pensava fosse destinata ad essere fruibile soltanto da smartphone, mentre adesso pare che il tutto arriverà pure su desktop.

      Dettagli

      Aggiornamento WhatsApp

      Come si può vedere dall’immagine, Whatsapp ha tutta l’intenzione di introdurre un’opzione dedicata con il nome di ‘reagisci al messaggio’ che sarà presente con il prossimo aggiornamento all’interno del menu messaggi. In pratica, accanto ai messaggi in chat viene mostrato un piccolo pulsante con l’icona di un emoji che una volta cliccato fa comparire un menu con le varie reazioni tra cui poter scegliere. Il pulsante non è sempre visibile, ma si palesa solo quando il puntatore del mouse si trova vicino a un messaggio.

      Le reazioni ai messaggi si possono selezionare tramite il menu a tendina che può essere richiamato facendo clic sul tasto con la freccia rivolta verso il basso posto in corrispondenza di ciascun messaggio e selezionando la voce apposita dal menu che si apre. Attualmente, però, la selezione della reazione a un messaggio non funziona e il pulsante non apre nessuna finestra di selezione, ma è molto probabile che l’attivazione avverrà in seguito all’introduzione su mobile.

      Al momento resta più immediato utilizzare il pulsante accanto al messaggio per aggiungere una reazione al messaggio, ma gli sviluppatori hanno deciso di inserire questa nuovissima alternativa. La possibilità stessa stessa di reagire ai messaggi è in fase di sviluppo su dispositivi AndroidiOSweb e desktop.

      Altre novità

      Novità importanti anche sul fronte Android, con il team di tecnici che sta lavorando oltre alle reazioni ai messaggi, anche alla possibilità di mettere in pausa la registrazione di un audio in chat. Nella nuova interfaccia, al centro ci sarà in play/stop, a sinistra la possibilità di eliminarlo e a destra l’invio al destinatario.

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      Arrivano anche su WhatsApp le immagini di copertina

      WhatsApp come Facebook, arrivano le immagini di copertina anche nell’app di messaggistica versione Business.

      Le novità in dirittura d’arrivo su WhatsApp sono molteplici. Reazioni ai messaggi in primis, le quali stanno rendendo particolarmente impazienti la maggior parte degli utilizzatori del servizio. Ci sarebbe però pure un’altra feature inedita che potrebbe fare la gioia dei più: le immagini di copertina.

      WhatsApp Business con immagini di copertina

      La novità in questione è stata individuata scavando nel codice della versione beta 22.4.0.75 dell’app di WhatsApp per iOS. Similmente a quanto avviene su Facebook (che come WhatsApp fa parte di Meta), alla propria immagine del profilo dovrebbe risultare possibile affiancare un’immagine di copertina.

      La feature è accessibile dalla sezione dell’app dedicata alla gestione delle impostazioni personali, all’interno di uno spazio apposito che sovrasta quello occupato dalla foto profilo. Facendo tap sul pulsante raffigurante la fotocamera è quindi possibile scegliere l’immagine di copertina da usare, selezionandola dalla galleria del dispositivo impiegato oppure scattando una foto al momento.

      WhatsApp le immagini di copertina

      Da notare, però, che la funzionalità in arrivo, riguardante le immagini di copertina, risulta essere in sviluppo solo per la variante Business di WhatsApp, evidentemente per permettere alle aziende di avere più spazio per esprimere l’identità del proprio brand e comunicare informazioni utili, ma anche per differenziarsi in maniera maggiormente immediata rispetto ad altri profili. Ad ogni modo, non è ancora chiaro se e tra quanto tempo la feature sarà effettivamente fruibile.

      Per quel che concerne una futura integrazione su WhatsApp per gli “utenti comuni”, al momento non vi sono tracce della cosa, ma ciò non esclude assolutamente che in futuro la situazione possa cambiare e che l’uso delle immagini di copertina possa allargarsi a tutti.

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      Come ascoltare vocali WhatsApp fuori dalle chat

      In arrivo presto sulla nota piattaforma una funziona che permette di ascoltare vocali WhatsApp fuori dalle chat.

      Oggigiorno i messaggi audio stanno assumendo un ruolo fondamentale per quanto riguarda la messaggistica e in generale le comunicazioni tra gli utenti. WhatsApp sembra essere ben consapevole della cosa. Infatti ha scelto di introdurre un’interessante miglioria al riguardo a cui gli sviluppatori stanno lavorando e grazie alla quale presto sarà possibile ascoltare i vocali ricevuti anche in una chat diversa da quella attualmente aperta.

      In arrivo il mini player

      Chi utilizza i messaggi vocali frequentemente è ben consapevole che, tanto su WhatsApp quanto altrove, questi possono essere riprodotti solo ed esclusivamente all’interno della chat. Il che può rivelarsi parecchio scomodo ogni volta che il contenuto di riferimento è piuttosto lungo e si ha bisogno di operare su più conversazioni.

      vocali WhatsApp

      Il team di WhatsApp ha tuttavia pensato di porre rimedio alla cosa con un player per i messaggi vocali, dotato di funzioni semplici quali la possibilità di stop o di messa in pausa, e non legato alla chat d’appartenenza.

      Per gli amanti del multitasking, la cosa può risultare piuttosto fastidiosa, visto che rende impossibile fare qualsiasi altra cosa mentre si ascolta il messaggio, ma un’importante novità dovrebbe risolvere il problema: secondo quanto riportato dal solito WABetaInfo, che finora ha fornito sempre informazioni affidabili sulle novità in arrivo per la popolare app di messaggistica, sembra che sia presto possibile ascoltare i messaggi anche al di fuori della chat.

      La versione beta dell’app introduce infatti la summenzionata funzione grazie alla quale sarà finalmente possibile ascoltare i messaggi vocali praticamente da qualsiasi sezione dell’applicazione. Le modifiche sono attese su Android e su iOS.

      Non sappiamo ancora quanto questo update verrà messo a disposizione, ma non dovrebbe volerci molto.

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      Metaverse cos’è?

      La realtà virtuale, si sa, esiste da tempo. Tuttavia, è in corso una grande evoluzione, definita Metaverse. Ma vediamo insieme Metaverse cos’è?

      Il Metaverse è il concetto di un universo 3D persistente, online, che combina vari spazi virtuali differenti. Puoi vederlo come una futura evoluzione di Internet. Questo ambiente permetterà agli utenti di lavorare, incontrarsi, giocare e socializzare insieme in questi spazi 3D.

      Metaverse

      Definizione di Metaverse, realtà virtuale

      Il Metaverse è un concetto di spazio online, 3D e virtuale che collega tra loro gli utenti, in tutti gli aspetti della loro vita. Questa concetto porterebbe al collegamento di più piattaforme tra loro, proprio come al giorno d’oggi Internet, tramite un unico browser, permette l’accesso a diversi siti web. 

      Sebbene in passato l’idea di un Metaverse fosse solo finzione, ora sembra che potrebbe diventare realtà in futuro.

      Il Metaverse sfrutterà la realtà aumentata, dove ogni utente sarà in grado di controllare un personaggio o un avatar. Ad esempio, potresti partecipare a una riunione in mixed reality usando un visore Oculus VR nel tuo ufficio virtuale, finire il lavoro e rilassarti, gestire le tue finanze, tutto all’interno del Metaverse.

      Puoi già vedere alcuni aspetti del Metaverse nei mondi di videogiochi virtuali già esistenti, che riuniscono molteplici elementi delle nostre vite in dei mondi online. Sebbene queste applicazioni non siano il Metaverse, si avvicinano molto.

      Oltre a supportare il gaming o i social media, il Metaverse combinerà economie, identità digitale, governance decentralizzata e altre applicazioni.

      Anche oggi, la creazione di utenti, unita alla proprietà di oggetti di valore e di denaro stanno aiutando a sviluppare un unico Metaverse.

      Piattaforme per il Metaverse

      1: Second Life

      Second life è stata la prima piattaforma a basarsi sul concetto di Metaverse, nata nel 2003.

      É un ambiente virtuale 3D, dove gli utenti controllano degli avatar per socializzare, apprendere e fare business.

      Second Llife

      2: Axie Infinity

      É un gioco che offre ai giocatori dei paesi in via di sviluppo l’opportunità di ottenere un reddito costante. Acquistando o ricevendo in dono tre creature note come Axies, un giocatore può iniziare il farming del token SLP.

      Vendendo questo token sull’open market, qualcuno potrebbe guadagnare a seconda del tempo di gioco e del prezzo di mercato.

      Sebbene Axie Infinity non fornisca un personaggio o un avatar in 3D personalizzato, offre agli utenti l’opportunità di un lavoro simile a quelli che potrebbero esserci in un Metaverse.

      Axie Infinity

      3: Decentraland

      É un mondo digitale online che combina elementi social con criptovalute, NFT e immobili virtuali. Inoltre, i giocatori assumono un ruolo attivo nella governance della piattaforma. Gli NFT vengono utilizzati per rappresentare degli oggetti da collezione.

      Gli utenti possono acquistare nel gioco utilizzando la criptovaluta che prende il nome di MANA. La combinazione di tutti questi elementi crea una crypto-economia complessa.

      Decentraland

      4: Facebook

      Facebook è molto avvantaggiato per il Metaverse, visto che ha 3 App: Facebook, WhatsApp e Instagram che racchiude più aspetti utili alla realizzazione del Metaverse.

      Il cambio di nome, in Meta, lascia trasparire questa intenzione.

      metaverse

      Guarda il video sottostante.

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