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Hardware, Technology

NAS? Signor NAS!

WD arricchisce il suo catalogo di NAS con un modello compatto, pensato per ogni tipo di utenza.

Anche se il grande business di Western Digital è focalizzato sui dischi interni ed esterni, il marchio intende essere presente anche nel florido mercato dei NAS. E per oggi abbiamo provato il WD My Cloud EX2 Ultra. A prima vista sembra un disco USB, ma la vera natura di NAS emerge sbirciando nella parte posteriore. Qui difatti trovano posto due porte USBA per il collegamento di unità esterne o chiavette USB e soprattutto il connettore Ethernet.

I due dischi pensati proprio per i NAS, WD RED, si possono estrarre in modo molto semplice. Addirittura anche a dispositivo acceso (in gergo, si dice “a caldo”) aprendo il piccolo sportello superiore. Se è vero che l’offerta vede l’unità base da 4 TB (con due dischi da 2 TB) salire sino alla non indifferente capacità di 36 TB, è anche vero che cambiare dischi durante la vita del NAS è una operazione comune per questo tipo di dispositivi.

Indice

L’installazione

L’installazione avviene in modo semplice, basta collegare via cavo Ethernet il NAS al router e seguire le istruzioni. Si fa tutto da browser o tramite le app mobile. Il sistema è semplice ed è perfettamente adatto anche a chi non ha mai usato un NAS in precedenza. Rispetto al più restrittivo WD My Cloud Home, questo modello rappresenta un ibrido tra un cloud puro e un NAS classico. In pratica consente di raggiungere anche da remoto, via browser o via app, i file che sostano nel dispositivo in salotto.

NAS

Il WD My Cloud EX2 Ultra, infatti, supporta sia l’accesso da remoto, per la fruizione dei file, sia quello in locale. Infatti è possibile anche intervenire sulle impostazioni per personalizzare il funzionamento del NAS. Come NAS classico c’è anche un piccolo App Store. Da qui possiamo gestire e utilizzare alcune app di WD o di terze parti, come Plex con cui usare il WD My Cloud EX2 Ultra per la fruizione di tutti i media personali provenienti dal computer o dallo smartphone e visualizzandoli su una Smart TV.

Manca a dire il vero un File Manager appropriato, o meglio evoluto. Il sistema disponibile permette di navigare all’interno delle cartelle nei vari volumi anche da browser, ma l’esperienza è piuttosto cruda e manca dei fondamentali presenti nei NAS della concorrenza. Molto meglio come cloud personale. Infatti è possibile gestire con facilità tutti i file anche da fuori casa, senza dover configurare alcunché. Fa tutto il sistema operativo in completa autonomia, fattore non da poco per chi è a digiuno di competenze di rete e non ha voglia di procurarsi una VPN.

Doppia anima

Il WD My Cloud EX2 Ultra è un’eccellente soluzione per usare un NAS in casa. Possiamo usarlo magari per fare il backup del PC una volta al giorno (o quando serve). Possiamo usare poi tutti i file (in particolar modo foto e filmati) anche dall’esterno, da smartphone (ma il NAS deve restare acceso) senza per questo impegnare oltremodo la memoria del cellulare.

NAS dentro

Se da un lato come NAS è molto semplice, a tratti sin troppo, è anche vero che nell’uso principale, come cloud privato al posto dei più comuni Dropbox OneDrive vince sicuramente per costo per GB nel medio e lungo periodo. Difatti offre una soluzione davvero facile e comoda per l’utente privato, con capacità davvero generose anche per chi ha davvero tanti file. Non male come idea neppure per il piccolo professionista che opera in ottica di lavoro ibrido, sia come backup che come risorsa all’occorrenza quando è fuori casa.

Comodo e semplice

Piccolo, compatto e discreto nel look, il WD My Cloud EX2 Ultra è l’ibrido migliore tra un cloud privato e un NAS classico, specie per l’utente alla prima esperienza. Anche montare i dischi è piuttosto facile.

PRO: Ottimo hardware, facile da usare. Accesso rapido ai dischi in caso di sostituzione. CONTRO Sistema operativo a tratti limitato.

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Sicurezza informatica

Qlocker: il ransomware che sta attaccando i NAS

Dopo gli attacchi ai danni di aziende e istituzioni, arriva ora un problema serio che colpisce non solo piccole e medie imprese, ma anche gli utenti. Il ransomware Qlocker sta attaccando i NAS Qnap: sfrutta due vulnerabilità di Qnap e comprime tutti i file presenti sul disco in formato 7zip protetto da password, cancella i file originali e lascia solo un file di testo con le indicazioni per recuperare il tutto. Qnap sta rilasciando due patch per proteggere i suoi Nas.

A partire dal 19 di aprile, un attacco ransomware su scala mondiale sta colpendo i NAS Qnap che sono esposti sulla rete pubblica. I server infettati sarebbero già migliaia.

ransomware qlocker nas

Un bel problema, anche perché il NAS viene visto come la soluzione di backup o di storage dei dati più importanti. Nei mesi scorsi, quando abbiamo pubblicato articoli sui riscatti e sugli attacchi ransomware, molte persone hanno detto di sentirsi al sicuro perché tanto i loro dati sono al sicuro su un NAS.

Quindi, se anche il computer venisse attaccato e criptato, si potrebbe ripristinare tutto. In questo caso è il NAS a diventare la vittima del qlocker, ed essendo la cassaforte di foto, documenti e anche file di lavoro avere i dati sul NAS “ostaggio” di un criminale non è affatto piacevole.

Il ransomware Qlocker sta attaccando i NAS Qnap

Le prime segnalazioni relative all’attacco del qlocker sono arrivate quattro giorni fa. Qlocker sfrutta le vulnerabilità CVE-2020-36195 e CVE-2021-28799 per attaccare i NAS, spostare i file in un archivio 7-zip protetto da password e quindi chiedere agli utenti il pagamento di un riscatto di 0,01 Bitcoin (circa 410 euro al cambio attuale).

Le istruzioni sono indicate in un file di testo. È necessario utilizzare il Tor browser per accedere al sito in cui deve essere inserita la “client key” per il login. Dopo aver inserito l’identificatore della transazione che dimostra l’avvenuto pagamento, sulla pagina viene mostrata la password per l’archivio 7-zip.

La risposta di Qnap all’attacco del ransomware

QNAP ha rilasciato una serie di patch per proteggere i suoi NAS dal ransomware Qlocker che viene installato sfruttando due vulnerabilità presenti nel sistema operativo QTS e ora risolte dall’azienda taiwanese. È necessario quindi procedere all’aggiornamento dei vari componenti interessati dal problema. Al più presto verrà fornita una soluzione per rimuovere il malware.

patch qlocker

QNAP ha pubblicato un avviso che spiega i passi da seguire per la patch. Innanzitutto è necessario effettuare una scansione con la versione aggiornata del Malware Remover. Quindi è consigliabile cambiare la password e installare le ultime versioni di Multimedia Console, Media Streaming Add-on e Hybrid Backup Sync.

È preferibile anche cambiare la porta di rete predefinita (8080) per l’accesso all’interfaccia web. Se i dati sono stati già cifrati, il NAS non deve essere spento.

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