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Quello tra Apple e il governo di Singapore è ormai un rapporto di grande collaborazione. Nemmeno il tempo di allestire il futuristico store galleggiante di Marina Bay, che la Mela e il locale ministero della Salute hanno lanciato un’iniziativa congiunta denominata «LumiHealth».

futuristico store galleggiante di Marina Bay

Della durata di due anni, punta a promuovere l’adozione di stili di vita più sani da parte della popolazione attraverso l’utilizzo di un’app gratuita. In uscita a inizio ottobre, sarà utilizzabile da tutti i proprietari di iPhone che posseggano anche un Apple Watch. Chi centrerà gli obiettivi previsti potrà incassare fino a 380 dollari di Singapore (equivalenti a poco meno di 240 euro) in premi e voucher. Un autentico accordo win-win: da un lato Cupertino incentiva la vendita dei propri dispositivi in un Paese di oltre 5,5 milioni di abitanti, dall’altra il governo di Lee Hsien Loong trova un modo semplice e divertente per favorire il benessere dei propri cittadini in quella che è la seconda città asiatica per intensità del lavoro dopo Tokyo.

Come funzionerà?

Usufruibile dai maggiori di 17 anni in possesso di un SingPass (più o meno l’equivalente del nostro Spid), l’app di LumiHealth proporrà agli utenti una serie di attività motorie da affrontare in compagnia di un assistente virtuale. Tutti gli obiettivi saranno raggiungibili praticando del salutare esercizio fisico: dal nuoto alla corsa, dalla camminata allo yoga e molto altro ancora. Sarà inoltre possibile sfidare altri iscritti per accumulare più punti, ma la piattaforma aiuterà anche a migliorare le proprie scelte alimentari e a regolarizzare il ciclo del sonno. Non bastasse, fungerà da promemoria per esami ospedalieri e campagne sanitarie pubbliche. Prima tra tutte, quella che scatterà non appena sarà disponibile un vaccino contro il Covid-19. Dal monitoraggio dei dati raccolti il ministero potrà ricavare informazioni utili all’individuazione di eventuali criticità nello stile di vita della popolazione e al miglioramento del servizio sanitario pubblico, che già oggi figura comunque tra i migliori al mondo. A proposito di dati: Apple ha fatto sapere che saranno tutti anonimi e crittografati e non verranno venduti né condivisi per scopi di marketing.

Una fase nuova!

«Anche se tutti nel mondo ci stiamo misurando con la sfida Covid-19 – ha dichiarato in una nota il viceministro della Salute Heng Swee Keat –, dobbiamo investire nel nostro futuro. E non c’è miglior investimento che sulla salute personale. Questa partnership tra Singapore e Apple consentirà ai nostri connazionali di condurre una vita più sana, ma, cosa altrettanto importante, contribuirà a fornire informazioni preziose per migliorare la salute delle persone in tutto il mondo». Parole non casuali, in quanto Apple auspica che quello di Singapore possa rivelarsi un progetto esportabile anche altrove. Segno della crescente attenzione che Cupertino sta da qualche tempo riservando al settore medico, a partire dalle collaborazioni già avviate con alcune grandi assicurazioni sanitarie statunitensi. Proprio i suoi smartwatch, in questo senso, sono ormai dispositivi all’avanguardia nel monitoraggio dei parametri vitali (si prenda per esempio il nuovissimo Watch 6 nel quale è stato perfino inserito un sensore per misurare l’ossigeno nel sangue). E gli altri colossi non stanno certo a guardare: da Alphabet, che ha acquistato Fitbit, ad Amazon, che ha da poco lanciato Halo. E siamo soltanto all’inizio…