Se il laptop si surriscalda, cosa fare?

Il surriscaldamento di un laptop è un problema serio che non deve essere sottovalutato. Infatti, il raffreddamento del sistema del laptop deve essere preso in considerazione prima di fare un nuovo acquisto di un computer portatile. Schermo nero, crash di sistema e riavvi improvvisi sono alcuni tra i sintomi di questo problema. Per mantenere le temperature dei componenti del sistema, si possono scaricare software leggeri, installare piedini di gomma adesivi o aggiungere un dispositivo di raffreddamento per notebook ecc. Ecco come non far surriscaldare il laptop.

Nota Bene: le manipolazioni sotto proposte non devono essere attuate con leggerezza e/o approssimazione. In tal caso, CCM non è responsabile del risultato di operazioni svolte male o di eventuali danni da esse generate.

Perché il laptop si surriscalda

Un laptop ha certamente un sistema di raffreddamento meno performante di un PC fisso proprio per una questione di dimensioni e di spazio disponibili. Il sistema di raffreddamento è quindi uno dei punti fondamentali (forse il più importante) da conoscere prima di comprare un computer portatile.

Surriscaldamento laptop: come verificarlo

Per controllare se il proprio PC portatile si sia surriscaldato, bisognerà verificare il processore, la scheda grafica e gli hard drive. Vi sono diversi programmi gratuiti, come CPUID HWMonitor che aiutano proprio nel controllo di queste temperature.

Quali sono i sintomi del surriscaldamento e come conoscere la temperatura degli elementi hardware

I principali sintomi di un surriscaldamento sono rintracciabili dallo schermo nero, da riavviare repentinamente, dal crash (o immagine statica) del computer su un’immagine, sul desktop o altro, da riavvii improvvisi del computer, sopratutto nei momenti di lavoro intenso (giochi, applicazioni/programmi pesanti) e dallo spegnimento del computer quando è sotto sforzo (giochi, software pesanti, ecc.).

laptop si surriscalda

Surriscaldamento PC portatile: come risolvere

Gommini adesivi

I gommini meno cari da incollare sui quattro lati del sistema di raffreddamento del PC, sono disponibili su Amazon a meno di 10 dollari (in euro sono circa la stessa cifra). Scegliere l’altezza di circa mezzo centimetro. Il risultato dovrà comportare una migliore circolazione del calore tra la CPU e la superficie su cui il computer è posizionato.

Per installarli sistemarli sui piedi del PC, situati sotto il processore. Per esempio, due sul retro potrebbero essere già sufficienti, se la ventola di raffreddamento non è posizionata sul davanti:

Notebook Cooler

L’acquisto di un notebook cooler è leggermente più caro ma molto più efficace. Tuttavia, la scelta di un notebook cooler deve essere effettuata in modo intelligente e la cosa migliore è quella di verificare che le ventole siano in corrispondenza delle prese di aerazione del PC. Altra cosa da non dimenticare è il livello del rumore dell’hardware.

Nota Bene: da evitare sono i mini cooler. Nonostante siano meno costosi la loro efficacia è discutibile. Inoltre, se il PC ha poche entrate USB, meglio scegliere un notebook cooler che abbia un bus USB integrato:

Migliorare la ventilazione

Questo metodo è meno efficace dei componenti aggiuntivi dell’hardware, ma è meglio di nulla. Per migliorare la ventilazione, rimuovere i componenti che non sono vitali per il sistema, come la batteria e le schede. Si può anche aprire l’unità del CD/DVD.

Pulizia del computer

Se il proprio PC diventa caldo e si spegne mentre sono attivi giochi e applicazioni più pensanti, sarà necessario pulirlo. La polvere è il peggior nemico del vostro laptop. Essa si deposita all’interno del sistema di raffreddamento riducendo la dispersione del calore e comportando lo spegnimento definitivo del PC.

Ecco un esempio di un sistema di raffreddamento della CPU pieno di polvere:

Prima di cominciare la pulizia spegnere il PC e attendere che si raffreddi. Questo passaggio è indispensabile e, se ignorato, può aumentare il rischio di danneggiare componenti dell’hardware più fragili.

Procedere con l’iniziare la pulizia. La cosa migliore è utilizzare un aspirapolvere, con una punta in gomma che possa regolare la sua velocità al minimo, per evitare che vengano danneggiati gli elementi presenti nel case. Se non si dispone di questo tipo di aspirapolvere, utilizzare una bomboletta ad aria compressa per poter eliminare la polvere annidata nelle fessure del sistema di raffreddamento del laptop.

Una volta pulite, le prese d’aria dovrebbero apparire così:

Da notare che bisogna pulire anche l’interno del sistema di raffreddamento. Poiché l’interno è più difficoltoso da raggiungere, la polvere si deposita più facilmente sul dissipatore di calore interno, riducendo gli scambi di calore tra CPU e GPU, che possono condurre all’arresto totale del PC. Ecco un esempio di una ventola impolverata:

E qui, un esempio tra un sistema di raffreddamento sporco e uno pulito:

Cambio della pasta termica per il processore

Si deve considerare di cambiare la pasta termica conduttiva che serve a riempire gli spazi tra il metallo e le parti in plastica più fragili del PC portatile. Si può acquistare una buona pasta su Amazon per meno di 7 dollari (più o meno 7 euro):

Modificare il case

Questo consiglio è riservato a chi ha esperienza inerente nello smontaggio e rimontaggio dei computer e non ha timore ad annullare la garanzia del proprio laptop. Questo aiuta anche ad ad ottenere un involucro di riserve disponibile se durante il processo viene danneggiato qualcosa.

Prima di sapere dove praticare fori o fenditure per aumentare il flusso d’aria, bisogna prima comprendere come funziona il sistema di raffreddamento del proprio portatile. Questo cambia da computer a computer. Ecco un esempio del sistema su Alienware M15x, prima e dopo aver creato le fenditure:

Undervolt del processore

L’undervolting del PC portatile (ossia l’abbassamento della tensione elettrica di una componente elettrica) comporta la limitazione delle funzionalità e della potenza dei comandi della CPU, che a sua volta riduce la quantità di calore prodotta durante l’esecuzione di questi comandi. In questo processo, si ridurrà gradualmente la quantità di tensione elettrica utilizzata durante il tentativo di mantenere le prestazioni correnti del computer. Così l’energia utilizzata sarà minore e dunque anche il calore sarà meno forte, pur continuando a funzionare allo stesso modo.

Per iniziare il processo di undervolting, eseguire il backup del PC in modo da non perdere alcun dato in esso salvato, nell’eventualità che qualcosa vada storto. Poi scaricare e installare l’utility Intel Extreme Tuning.

Aprire il software. Iniziare eseguendo un test benchmark per vedere a che punto si trova il dispositivo nel momento precedente le modifiche. Potrebbero essere necessari anche alcuni test di stress per testare il comportamento del dispositivo in condizioni normali. Selezionare il CPU Stress Test e selezionare il tempo di esecuzione del test. (Si consiglia di scegliere un intervallo di almeno 30 minuti). Tutto questo risulterà utile come referenza da mettere a confronto con i risultati.

Fatto questo, iniziare con l’undervolting del sistema. Sotto la scheda Sintonizzazione avanzata, entrare in Core. Osservare i valori dell’offset di tensione elettrica del core. Se sono in blu, i valori risulteranno predefiniti. Qualunque modifica apportata renderò, invece, questi valori di colore giallo.

Fare clic sul menu a discesa sito accanto a Core Voltage Offset etichettato con 0.000 V. Qui sarà visibile un gruppo di tensione elettrica ad intervalli di 0.005 V. Scorrere verso l’alto fino a vedere le cifre negative, mentre si tenta un undervolt e non un overvolt. La cifra negativa sta ad indicare il fatto che si invieranno pochi volt al processore, mentre le cifre positive stanno a indicare che se ne stanno inviando di più. Per evitare danni al processore, scegliere solo numeri negativi.

A questo punto si dovrà selezionare cifre negative in trial ed errore. Iniziando da -0.010 V e cliccando Applica. Poi scalando gradualmente le cifre (di circa 0.005 ogni volta) in modo da non creare uno shock al sistema.

Dopo ogni modifica della tensione elettrica, entrare su Stress Test e avviarlo per 30 minuti per controllare che il comportamento sia in linea con i test di riferimento originali. Il miglior segnale del sistema fortemente unvolted sotto stress è quello di ricevere una schermata blu. Se il sistema si blocca, basterà riavviarlo e impostarlo sull’ultima tensione elettrica riuscita.

L’obiettivo è quello di mantenere le performance originali consumando meno tensione elettrica possibile, dunque appena le prestazioni diminuiscono, si sa già che si è andati altre e che bisogna fare un passo indietro.

Una volta raggiunta la situazione che la tensione non causa un crash della CPU dopo 30 minuti di stress test, bisogna eseguire un ulteriore, ultimo, test di stress. Se questo ha successo, allora la tensione può non essere più modificato. In caso contrario, bisognerà riportarla alla cifra più alta e più vicina allo zero prima di riprovare.

Altri consigli per limitare il surriscaldamento

Non utilizzare il PC su una superficie non piana, potrebbe limitare il circolo dell’aria. Questo include le ginocchia, le coperte o il materasso.

Non usare il PC direttamente sotto il sole, specialmente in estate. Se possibile evitare di portare il laptop su spiagge con sabbia o al parco, poiché l’alta quantità di pollini e agenti esterni possono entrare e ostruire il sistema di raffreddamento del computer.

Infine, evitare di usare il laptop mentre sta caricando o con impostazioni di “performance ottimali”, quando non necessario. Le attività di navigazione online, di visualizzazione immagini o di scrittura non necessitano di molta potenza e possono facilmente causare un surriscaldamento del laptop.

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