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Dopo Apple e Amazon, anche Facebook nel mirino dell’antitrust, infatti la Commissione Europea sarebbe pronta ad aprire un’indagine formale. Indagine che riguarderebbe il modo in cui Facebook ha fatto valere la propria posizione sul mercato, creando di fatto una posizione disequilibrata rispetto ad altri gruppi che sono in qualche modo in concorrenza con il proprio marketplace.

L’ipotesi è scaturita dal Financial Times e mancano, al momento, ancora notizie ufficiali dalla Commissione. Ciò ci impedisce di conosce nel dettaglio il tenore delle accuse. Tutto sarebbe focalizzato sulla “classified advertising” e sul modo in cui Facebook avrebbe abusato delle dimensioni della propria community. Il lancio dell’indagine, è atteso a giorni: la tempistica esatta così come l’ampiezza dell’inchiesta sono ancora in via di definizione.

Concorrenza sleale

Le indagini antitrust sarebbero finalizzate alla verifica delle azioni Facebook con il proprio marketplace. Cioè nel modo in cui potrebbe aver agito ai danni dei marketplace rivali promuovendo gratuitamente il proprio. Insomma, avrebbe portato avanti una condotta scorretta in termini di concorrenza, traendo vantaggio diretto dalla propria posizione dominante nel mondo dei social network per trasferirne gli effetti nel mercato degli annunci economici.

antitrust su facebook
L’Ue verso un’indagine antitrust su Facebook

L’Ue ha già inviato a Facebook e alle sue società rivali almeno tre round di domande per capire se il social abbia distorto il mercato della pubblicità promuovendo i suoi servizi su Marketplace gratuitamente ai suoi 2 miliardi di amici. Infatti Facebook ha lanciato Marketplace nel 2016 consentendo ai suoi utenti di vendere o acquistare prodotti senza commissioni.

Dopo Amazon e Apple, anche Facebook nel taccuino

Si attendono ora una presa di posizione ufficiale da parte delle autorità europee (che potrebbe arrivare a breve) e la conseguente reazione di Facebook prima che le indagini possano aver inizio. La Commissione UE, già attiva in ambito antitrust con pressoché tutte le big della Silicon Valley, ancora non aveva sul proprio taccuino Facebook sebbene il social network fosse probabilmente in agenda ormai da tempo. La questione del marketplace sembra poter essere una sorta di sfida diretta tra le autorità europee e il gruppo di Mark Zuckerberg. Quest’ultime infatti chiedono di non invadere campi contigui a quello dei social network o di farlo senza trarre vantaggio dalla posizione già conseguita nel proprio mercato di riferimento.

La richiesta di informazioni e la raccolta di prove ha rivelato da subito tensioni fra la Commissione Europea e Facebook. Quest’ultima si è addirittura rivolta a un tribunale per sollevare i suoi timori sull’invadenza delle domande dell’Ue in termini di privacy dei suoi dipendenti. Nelle scorse settimane la Commissione Europea ha accusato formalmente Apple di distorcere la concorrenza imponendo elevate commissioni su servizi di streaming rivali. Nel mirino c’è anche Amazon per aver danneggiato i rivali più piccoli. Il faro è stato acceso anche sul potenziale comportamento anti competitivo di Google e di Coca-Cola.