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Chiamate di telemarketing: metti un freno

Da oggi chiunque può inserire il proprio numero di telefono nelle liste che tolgono le autorizzazioni alle chiamate pubblicitarie per telemarketing.

Dal 27 luglio si può iscrivere il proprio numero di telefono al Registro pubblico delle opposizioni, il servizio gratuito che permette di non ricevere più chiamate pubblicitarie. Le società di telemarketing, quelle da cui si riceve questo genere di chiamate, dovranno smettere di contattare i potenziali clienti che avranno inserito il numero in queste liste. Fino a oggi poteva essere fatto solo con i numeri fissi, ma un decreto del presidente della Repubblica entrato in vigore lo scorso 13 aprile ha incluso anche i telefoni mobili.

Ci sono tre modi per iscrivere il proprio numero di telefono al Registro delle opposizioni: compilando un modulo online direttamente sul sito del servizio; chiamando un numero verde (800 957 766 da fisso, 06 42986411 da mobile); oppure inviando l’apposito modulo di iscrizione all’indirizzo mail “[email protected]”. Ogni persona può iscrivere fino a 5 numeri di telefono.

Indice

Le chiamate non desiderate diventeranno illegali

L’iscrizione al Registro delle opposizioni annulla tutti i consensi alla pubblicità e alla cessione a terzi dei propri dati personali (tra cui il numero di telefono) che si sono dati nel corso degli anni. Le chiamate non desiderate diventeranno illegali entro 15 giorni dall’iscrizione.

Chiamate di telemarketing illegali

Normalmente i call center possono contattare qualsiasi numero telefonico, ma solo se hanno ricevuto il consenso a utilizzarlo per fini promozionali da parte dell’utente che ne è il proprietario. Il problema è che ottenere quel consenso è semplicissimo: la richiesta è contenuta in molti dei moduli che bisogna compilare per l’accesso a vari servizi, e spesso viene approvata distrattamente o senza troppa consapevolezza. Per questo sarà anche possibile iscrivere il proprio numero al Registro delle opposizioni più volte, per eliminare autorizzazioni date inavvertitamente dopo la prima iscrizione.

Come ci si iscrive al registro

Ciascun utente può chiedere al gestore del Registro che la numerazione della quale è intestatario o il corrispondente indirizzo postale siano iscritti nel registro per opporsi al trattamento dei propri dati per fini di telemarketing o per il compimento di ricerche di mercato.

L’iscrizione avviene gratuitamente secondo le seguenti modalità: web, compilando il modulo elettronico alla pagina www.registrodelleopposizioni.it; telefono, chiamando il numero verde 800 265 265; email, inviando l’apposito Modulo all’indirizzo [email protected] e, infine, tramite raccomandata.

La prova «sul campo»

Il portale è suddiviso in sezioni: “Per il cittadino” e “Per l’operatore” sono quelle principali, sostenute dalle indicazioni su “Che cos’è?”, “Come aderire?” e “Cittadino e operatore”. Se si entra nella sezione “Per il cittadino”, appaiono due finestre: “Iscriviti” e “Gestisci l’iscrizione”. Entrando in “Iscriviti”, sono previste sue modalità di accesso: “Senza autenticazione” e tramite Spid. È dunque possibile proseguire senza autenticazione, inserendo tutti i dati richiesti nel modulo elettronico di iscrizione al RPO. Altrimenti si può utilizzare uno degli altri metodi di accesso disponibili per effettuare l’autenticazione, in modo che i numeri da iscrivere siano associati alla identità digitale di chi accede al Registro.

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La situazione che dobbiamo contrastare è quella, comune a molti utenti, di ricevere un incessante numero di messaggi (perlopiù) dal proprio operatore o ex operatore. Nei confronti del proprio ci sono più strumenti di difesa, ad esempio è possibile telefonargli per revocare il consenso oppure – metodo più comodo e anche più efficace dato che è certo e non è verba volant – andare nella propria pagina riservata sul sito dell’operatore.

Tutti hanno quindi una sezione privacy o consensi marketing dove gli utenti possono (o forse, devono, sarebbe da dire) disabilitare l’autorizzazione a ricevere queste comunicazioni. Potremmo scoprire più voci a riguardo e tutte attive (anche se non ricordiamo – strano caso – quando abbiamo autorizzato l’operatore in tal senso; forse erano voci che il negoziante della sim ha spuntato senza chiedercelo, sul contratto).

Comunicazione all’operatore telefonico

Ad esempio su Tim troviamo quattro voci. Invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, ricerche di mercato di Tim. Profilazione individuale (delle nostre abitudini). Invio di materiale pubblicitario di partner di Tim. “Comunicazione dei dati personali alle Società del Gruppo TIM ed alle Società Partecipate, che li tratteranno per proprie finalità di marketing, con modalità automatizzate di contatto”. Consensi diversi per attività solo apparentemente simili tra loro.

telemarketing e pubblicità indesiderata

Più arduo per gli ex clienti. Devono mandare una mail. Per Vodafone è [email protected]. Wind3 chiede di scrivere a [email protected] oppure [email protected] e che poi ci metterà 20 giorni per ottemperare. Per Tim: [email protected]. Tim è il solo operatore che per la richiesta bisogna indicare non solo il numero telefonico, ma anche “il Codice Fiscale, allegando una copia del documento di identità valido del titolare della linea telefonica interessata”. Per sicurezza facciamolo anche con gli altri. Con Poste Mobile invece non c’è una mail ad hoc, ma viene detto di revocare i consensi scrivendo ad [email protected].

Diversa ancora, e più articolata, la procedura Fastweb. Cambia tra gli ex clienti e chi non ha mai avuto rapporti con Fastweb. Se non sei mai stato cliente Fastweb e hai ricevuto contatti commerciali da parte di Fastweb puoi esercitare il diritto di opposizione (non ricevere più chiamate) compilando un modulo online, oppure inviando una mail all’indirizzo [email protected] indicando nome, cognome, codice fiscale e numero di telefono sul quale sei stato contattato. “Sarai eliminato dalle liste di contatto utilizzate dalle strutture di vendita di Fastweb”. Se sei stato un cliente Fastweb e vuoi esercitare i diritti di cancellazione o di portabilità dei tuoi dati personali potrai farlo compilando un altro modulo online. 
Al contempo, Fastweb aggiunge nel paragrafo dopo (https://www.fastweb.it/adsl-fibra-ottica/privacy/) che si può usare la mail [email protected] (non è chiaro se vale anche per gli ex clienti).

Revoca del consenso

Certo sarebbe bello poter avere un unico punto di contatto a cui mandare, per qualsiasi azienda, la richiesta di revoca di consenso. Questa guida sarebbe molto più snella e non dovremmo cercare mail e modalità, tutte diverse, sui siti degli operatori. Il punto unico ci sarebbe già, si chiama Registro delle opposizioni, peccato però che ancora non funziona con i numeri di cellulare. La sua revisione è prevista (e in ritardo) da anni e arriverà forse finalmente nei prossimi mesi. A quel punto basterà contattare il registro per revocare tutti i consensi attivi, di qualsiasi azienda, su un proprio numero.

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