WhatsApp: Truffa di capodanno con codice

L’attacco sull’app di messaggistica di proprietà di Facebook da parte degli hacker, da cui guardarsi bene, continua a mietere “vittime digitali”. La truffa su WhatsApp questa è volta è di capodanno, fate attenzione alla richiesta di un codice a sei cifre. Prima cosa, la più importante, spiegare come funziona così da starne alla larga. 

Codice via Sms

Arriva un messaggio da uno dei vostri contatti, uno “ciao” seguito da “Ti ho inviato un codice per sbaglio, me lo rimandi?”. E in effetti, contemporaneamente, arriva un codice a 6 cifre via sms. Ebbene, non dovete fare niente. Perché non appena scrivete il codice a sei cifre sulla chat di WhatsApp, questa si blocca per sette giorni.

Non solo: gli hacker ne acquistano il “possesso” e possono così continuare la truffa non prima di aver fatto inserire due numeri di telefono, attivando nuovi profili WhatsApp. Ora, come detto la richiesta del codice arriva da contatti presenti sulla rubrica.
È quindi fondamentale non “cascare nel tranello”: quante possibilità ci sono che un nostro amico o conoscente chieda una cosa del genere? E a cosa dovrebbe servire un codice che lui stesso ha mandato? Ovviamente poi il testo del messaggio è standard: qualcuno che conosciamo si rivolgerebbe mai così a noi? Altro suggerimento: attivare le notifiche quando i codici di sicurezza cambiano.

WhatsApp: Truffa di capodanno, dagli auguri al virus

Crittografia end-to-end

Le chat crittografate end-to-end hanno un proprio codice di sicurezza che serve a verificare che le chiamate e i messaggi che invii in una determinata chat siano crittografati end-to-end. Il codice si trova nella schermata “Info contatto”, sotto forma di codice QR e come codice di 60 cifre. Questi codici sono unici per ogni chat e possono essere confrontati tra le persone che partecipano alla chat per verificare che i messaggi inviati in quella chat siano crittografati end-to-end. I codici di sicurezza sono solo versioni visibili della chiave unica condivisa tra di voi. Le chiavi vere e proprie sono sempre tenute segrete“. Con queste accortezze possiamo essere sicuri.

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