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Formazione

Applicazioni che minano la nostra privacy


La necessità di valutare attentamente l’assegnazione di permessi alle applicazioni è fondamentale, poiché autorizzazioni superflue potrebbero compromettere la stabilità del dispositivo e la tutela della privacy.

Il consiglio di riflettere attentamente prima di concedere permessi alle applicazioni è assolutamente valido. Spesso, le applicazioni richiedono una serie di autorizzazioni per accedere a funzionalità specifiche del dispositivo. Oppure per raccogliere dati che potrebbero essere utilizzati per migliorare l’esperienza dell’utente o per scopi di marketing. Tuttavia, è importante essere consapevoli di quali autorizzazioni stiamo concedendo e valutare se sono effettivamente necessarie per il funzionamento dell’applicazione.

Quando installiamo un’app dal Play Store, concediamo autorizzazioni che dipendono dalla natura dell’app stessa. Sebbene sia comprensibile che un’app meteorologica richieda l’accesso alla posizione, altre richieste di permessi, come fotocamera o notifiche, possono sollevare dubbi. Una ricerca di NordVPN rivela che molte app, il 87% su Android e il 60% su iPhone, richiedono permessi non strettamente necessari, spesso con l’intento di ottenere e commercializzare dati personali degli utenti. L’abuso dei permessi rimane una preoccupazione, anche per possibili attacchi informatici.

Permessi a tempo

Fino a Android 5.0, le app richiedevano tutti i permessi in blocco durante l’installazione, obbligando gli utenti ad accettarli contemporaneamente. Con le versioni più recenti, i permessi devono essere concessi uno alla volta, dando agli utenti la possibilità di negarne alcuni e installare l’app con funzionalità limitate se necessario. Da Android 11, se un’app rimane inutilizzata per più di tre mesi, il sistema revoca automaticamente i permessi precedentemente concessi.

Alcuni permessi critici per la privacy, come l’accesso al microfono, sono essenziali per alcune app. In caso di preoccupazioni, gli utenti possono richiedere all’app di chiedere l’autorizzazione ogni volta. D’altra parte, le autorizzazioni di accessibilità e amministrazione del dispositivo sono particolarmente sensibili, permettendo modifiche e controllo completo, incluso l’accesso remoto e la modifica delle password.

Privacy

Secondo una ricerca di Statista, ogni utente Android ha in media installate 90 app sul proprio smartphone, utilizzandone solo 9 al giorno e 30 al mese. Questo comporta la presenza di numerose app inutilizzate, generando problemi di spazio e privacy poiché l’installazione richiede diverse autorizzazioni per ciascuna app. A partire da Android 11, Google ha introdotto la rimozione automatica delle autorizzazioni non utilizzate da più di tre mesi. Tuttavia, è consigliabile effettuare controlli periodici sulle app e sulle autorizzazioni concesse.

privacy

La frammentazione delle versioni di Android, dovuta alle personalizzazioni dei produttori, complica la definizione di un percorso unico nel sistema. Nelle versioni più recenti, come Android 14, la sezione Privacy è integrata in Sicurezza, consentendo di visualizzare e controllare le autorizzazioni concesse alle singole app. In alternativa, è possibile controllare i singoli permessi dalla sezione App, ma si suggerisce di iniziare dalla sezione Sicurezza per ottenere una visione d’insieme delle autorizzazioni.

Pannello di controllo

L’ultima versione di Android presenta un pannello di controllo dei permessi all’interno del menu Dashboard, nella sezione Privacy. Questo pannello consente di monitorare le app che hanno richiesto i permessi, con una dettagliata suddivisione della cronologia.

permessi

Ad esempio, nelle ultime 24 ore, nove app, tra cui Instagram, AccuWeather, IIMeteo.it, app di sistema di Google e un’app bancaria, hanno richiesto l’accesso alla posizione. La richiesta di accesso alla fotocamera è stata effettuata tre volte, principalmente da Instagram e dall’app di sistema Fotocamera. Il microfono è stato richiesto una volta, dall’app di fitness Samsung Health, senza un motivo chiaro.

Le altre autorizzazioni non hanno evidenziato richieste sospette, tranne per l’app Kiwi, di cui non ci ricordavamo e che ha richiesto l’accesso alla rubrica, autorizzazione successivamente revocata.

Gestione autorizzazioni

La suddivisione completa delle autorizzazioni ha rivelato che, oltre alle app che hanno richiesto determinati permessi, è possibile identificare anche le app a cui è stato negato l’accesso a tali autorizzazioni. Ad esempio, sia WhatsApp che Facebook hanno tentato di accedere ai registri delle chiamate. Una richiesta considerata non necessaria e che potrebbe suscitare preoccupazioni sulla privacy.

autorizzazioni

Anche se queste sono applicazioni comunemente utilizzate, il solo tentativo di accedere a tali dati potrebbe spingere gli utenti a considerare la disinstallazione. Un totale di 65 app ha cercato, senza successo, di accedere alla rubrica telefonica, portando alla decisione di disinstallarne oltre la metà. Questo tipo di azione da parte degli utenti potrebbe contribuire a risolvere il problema delle app invadenti eccessivamente in cerca di autorizzazioni.

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    Sicurezza informatica

    VPN illimitata e 1 TB in cloud a meno di 6 €/mese

    Con il piano Completo di NordVPN è possibile accedere a una VPN illimitata e a 1 TB in cloud a meno di 6 euro al mese.

    Unire più servizi in un unico abbonamento conviene: la conferma arriva dal piano Completo di NordVPN che, con l’abbonamento biennale, ora costa 5,79 euro al mese mettendo a disposizione la VPN illimitata, un Password Manager, da utilizzare su tutti i propri dispositivi, e 1 TB in cloud. 

    Da notare, inoltre, che l’offerta include anche 3 mesi gratis extra (per un totale di 27 mesi di abbonamento) e un Buono Amazon da 30 euro in regalo. Si tratta, quindi, di un abbonamento completo e in grado di garantire l’accesso a 3 servizi differenti con un costo ridotto.

    In alternativa, NordVPN è attivabile senza servizi aggiuntivi e con un prezzo d 3,79 euro al mese. Tutti i dettagli sono accessibili tramite il sito ufficiale di NordVPN.

    VPN, Password Manager e 1 TB in cloud con NordVPN

    Scegliere NordVPN consente l’accesso a una VPN illimitata che include:

    • la crittografia del traffico dati
    • una politica no log che azzera il tracciamento
    • un network di migliaia di server sparsi in tutto il mondo per aggirare le censure online grazie alla possibilità di geolocalizzare la propria posizione
    • la possibilità di utilizzo da 6 dispositivi differenti

    NordVPN, scegliendo il piano biennale, costa 3,79 euro al mese. Con l’aggiunta del Password Manager e dell’accesso a 1 TB in cloud, invece, il costo è di appena 2 euro in più al mese ovvero 5,79 euro al mese. 

    Da notare che il piano biennale di NordVPN garantisce:

    • 3 mesi extra, per un totale di 27 mesi
    • un Buono Amazon da 30 euro in regalo (scegliendo il piano Completo)
    Man using a switch to select a secure VPN connection. Virtual Protection Network and online privacy concept. Composite image between a hand photography and a 3D background.

    Per attivare NordVPN è disponibile il link qui di sotto.

    Ricordiamo che la VPN prevede la fatturazione anticipata per il piano biennale, con possibilità di pagare in 3 rate senza interessi con PayPal. C’è anche una garanzia di rimborso a 30 giorni che consente di “provare” la VPN e, eventualmente, richiedere un rimborso integrale della spesa sostenuta.

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      upnp
      Consulenza, Formazione, Internet, Sicurezza informatica

      Problemi con il protocollo UPnP

      Il protocollo UPnP può diventare molto pericoloso e creare problemi ai i tuoi dati: ecco quando può succedere e come fare per evitare questo rischio.

      Il termine UPnP, ovvero Universal Plug and Play, è un protocollo che permette a un software o a una periferica di aprire automaticamente una porta di comunicazione per una connessione diretta. Questo tipo di azione può coinvolgere una stampante o qualunque altro tipo di dispositivo collegato al network domestico.

      L’UPnP è, oggi giorno, uno standard molto diffuso. Senza questo protocollo infatti, bisognerebbe agire manualmente su ogni device per consentire una connessione alla rete della casa. Il risultato sarebbe un processo piuttosto lungo per ogni singolo dispositivo.

      Va chiarito che, di per sé, questo protocollo non costituisce un pericolo. Nell’ambito della casa infatti è un’ottima soluzione ma, quando la connessione è a rischio intromissione esterna, il protocollo UPnP può diventare molto pericoloso e dare problemi.

      UPnP e sicurezza

      Il suo accesso prioritario ai dispositivi infatti, può essere sfruttati dagli hacker. I malintenzionati così, possono bypassare qualunque tipo di protezione esterna collegandosi al network domestico.

      Il risultato? Libero accesso a tutti i dati presenti su computer e smartphone, come passworddocumenti di lavoro, numeri di carte di credito e foto personali. Per fortuna esistono soluzioni in grado di proteggere una rete locale e metterla in totale sicurezza, come una VPN.

      Attacchi informatici su UPnP: come proteggerti in maniera efficace (VPN)

      Come evitare questo tipo di pericolo? In tal senso si può agire adottando il UPnP-UP, ovvero una soluzione simile ma con maggiore sicurezza. Affiancare il tutto a un’ottima VPN, condivisa sui principali dispositivi elettronici domestici, può essere un ulteriore passo verso la sicurezza.

      vpn e sicurezza

      Tra i servizi di questo tipo, uno dei nomi più affermati è sicuramente NordVPN. Stiamo parlando di una piattaforma che permette di mascherare l’indirizzo IP e di proteggere il flusso dati di una connessione attraverso tecnologie avanzate come la crittografia in totale sicurezza.

      Le performance elevate e il supporto sempre attivo e pronto ad aiutare gli utenti, fanno di questa azienda una delle più rinomate nel settore.

      A rendere ancora più interessante NordVPN però, sono gli attuali sconti. Durante il periodo invernale infatti, l’azienda ha deciso di offrire sottoscrizioni biennali con il 68% di sconto rispetto ai prezzi di listino.

      A livello pratico, si parla di solamente 3,29 euro mensili per 24 mesi. Tenendo conto dell’elevato livello del servizio, si tratta decisamente di un’offerta imperdibile.

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      Configurare VPN su iPhone e iPad

      Oggi parleremo di come configurare una VPN su iPhone e iPad, utilizzando per lo scopo sia le app dei servizi (da installare come una qualsiasi altra app) sia il sistema di connessione VPN integrato all’interno del sistema operativo iOS o iPadOS e farlo manualmente.

      Per proteggere la navigazione su Internet e mascherare l’indirizzo IP su iPhone e iPad possiamo utilizzare un servizio VPN dedicato, così da creare un tunnel sicuro e cifrato quando siamo all’estero o siamo connessi ad un hotspot pubblico.

      Con un VPN su iPhone e iPad nessuno saprà quali siti stiamo visitando e nessun hacker potrà recuperare le nostre credenziali d’accesso (quando siamo connessi ad una rete vulnerabile o una rete già compromessa), aumentando sensibilmente il livello di sicurezza e privacy quando navighiamo da un dispositivo mobile.

      Una VPN dunque altro non è che una rete virtuale privata, instaurata come connessione tra soggetti che utilizzano, come tecnologia di trasporto, un protocollo di trasmissione pubblico e condiviso, come ad esempio la suite di protocolli Internet.

      VPN su iPhone e iPad

      Perché usare una VPN

      Se ci colleghiamo ad un hotspot Wi-Fi pubblico corriamo un grande pericolo: un malintenzionato potrebbe infatti captare il traffico dati tra l’iPhone/iPad e il punto d’accesso a cui siamo collegati, gettando le basi per un furto d’identità o per accedere ai conti correnti bancari. Utilizzando una VPN saremo in grado di bloccare ogni violazione della privacy utilizzando una connessione cifrata dal telefono fino al sito che abbiamo scelto di caricare.

      La VPN è attualmente uno dei migliori sistemi per tutelare la privacy degli utenti su iPhone e iPad. Molti utenti non lo sanno ma la connessione a Internet è spiata da moltissimi soggetti, spesso insospettabili: il provider Internet per esempio può tenere traccia dei siti che un utente iPhone o iPad visita, così da generare dei log utili in caso di indagini o di richieste da parte di qualche agenzia governativa.

      Molti utenti desiderano avere sempre a portata di mano una VPN per cambiare rapidamente indirizzo IP, così da poter accedere ai servizi che limitano l’accesso agli utenti di alcune nazioni o superare i sistemi di filtraggio e di censura (come per esempio il Great Firewall cinese).

      Quale VPN scegliere

      Scegliendo un buon servizio VPN per l’iPhone o l’iPad potremo beneficiare di server veloci in qualsiasi parte del mondo e di connessioni cifrate con tecnologia militare, così che nessun dato possa essere intercettato. Di servizi tra cui scegliere ce ne sono molti ,qui di seguito mostriamo quelli tra i più conosciuti e miglior efficienza per dispositivi Apple.

      cyberghost vpn

      Veloce, affidabile, super sicura con una crittografia potente. Ottima per lo streaming 4K.

      nordvpn

      Una tra le migliori VPN per privacy, sicurezza e velocità su numerosi server.

      provate internetaccess vpn

      Popolare VPN affidabile e estremamente veloce con sede negli Stati Uniti. Alto livello di sicurezza.

      vyprvpn

      VPN con una sicurezza elevata e una delle più reti più estese

      express vpn

      Veloce e sicura offre una protezione completa anche con P2P, streaming in 4K

      surfshark vpn

      VPN veloce e semplice da usare anche per i meno esperti.

      private vpn

      Uno dei migliori provider VPN in termini di rapporto qualità/prezzo

      pure vpn

      Un’ottima scelta per lo streaming e la navigazione sul web

      hide my ass vpn

      Una delle prime VPN. Veloce e con il maggior numero di server nel mondo.

      ip vanish vpn

      La migliore VPN per i principianti con alcune buone opzioni di sicurezza

      trust.zone

      Molto conveniente e veloce, facile da usare, senza registrazione

      Configurare VPN su iPhone e iPad tramite app

      Il metodo più semplice e rapido per configurare una VPN su iPhone prevede l’utilizzo dell’app fornita dal servizio, liberamente scaricabile dall’Apple App Store. Dopo aver scelto il servizio e attivato un account (in prova gratuita o in abbonamento) apriamo l’App Store sul device Apple, pigiamo sull’icona Cerca in basso a destra e cerchiamo il nome del servizio VPN scelto.

      Configurare VPN su iPhone e iPad tramite app

      Una volta identificato il servizio premiamo sul tasto Ottieni accanto al nome per avviare il download dell’app VPN; se in passato abbiamo già scaricato un’app VPN troveremo l’icona della nuvola con la freccia verso il basso (al posto del tasto Ottieni), così da poter scaricare velocemente un’app già usata in passato. Non appena il download è terminato pigiamo sull’icona dell’app e, nella schermata iniziale, premiamo su AccediSign in o Login per poter inserire le credenziali d’accesso dell’account creato per usufruire della VPN.

      Dopo aver inserito le credenziali è necessario fornire il consenso a tutte le finestre d’avviso che compariranno sullo schermo, così da poter sbloccare appieno tutte le funzionalità del servizio; per connettersi è sufficiente scegliere una nazione o un server sulla mappa dell’app e premere su Connetti o su Connect per avviare la VPN su iPhone o su iPad.

      Su alcune app è possibile anche connettersi velocemente al server più veloce premendo sul tasto Quick Connect (presente di solito nella prima schermata dell’app).

      Configurare manualmente una VPN

      Se hai tutte le informazioni di accesso a portata di mano, puoi configurare manualmente un client VPN su iPhone:

      • Clicca su Impostazioni
      • Seleziona Generali
      • Tap su VPN
      • Clicca su Aggiungi configurazione VPN…
      • Clicca su Tipo e scegli tra IKEv2, IPSec o L2TP
      • Torna indietro e inserisci tutte le altre informazioni: descrizione, Server e ID Remoto
      • Inserisci le credenziali di autenticazione (Nome Utente o Certificato)
      • Se usi un proxy, puoi attivarlo cliccando in basso su Manuale o Automatico
      • Clicca su Fine
      Configurare manualmente una VPN

      Ora non devi far altro che ritornare alla schermata VPN e attivare la configurazione appena completata. Anche in questo caso, non dimenticare di disattivarla quando non serve.

      Adesso hai tutte le informazioni necessarie per configurare una VPN sul tuo iPhone.

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      Formazione, Sistemi, Telefonia Mobile

      Le migliori VPN per Android

      Dati che in tanti avete scritto per avere maggiori informazioni su cos’è una VPN e su come utilizzarla con un dispositivo Android, abbiamo deciso di realizzare questa guida.
      Ciò che cercheremo di fare con questa guida invece, è darvi il maggior numero di informazioni oggettive, basate sulla nostra esperienza, per aiutarvi al meglio nella vostra scelta. Proprio per questo motivo infatti, dopo aver testato negli anni decine e decine di VPN Android diverse, abbiamo deciso di mettere nero su bianco le nostre opinioni. Siete pronti a seguirci in questo viaggio?

      Perché usare una VPN su Android

      VPN Android

      Ciò che accomuna gli utenti nella scelta di una VPN è la volontà di aumentare la privacyproteggere maggiormente i propri dati personali, sia quando si naviga con la propria rete mobile o domestica che quando si utilizza un hot-spot pubblico. Nel primo caso sono i provider che registrano il maggior numero di informazioni sulle vostre preferenze di navigazione, creando un vero e proprio registro dei siti e delle pagine che visitate. Quando invece utilizzate una rete pubblica, come quella di un aeroporto o di un albergo, potrebbero essere in agguato dei malintenzionati in cerca dei vostri dati sensibili. Sono sempre di più infatti le informazioni personali che vengono trasmesse da uno smartphone Android, comprese le vostre preferenze (di ogni tipo), i vostri dati sanitari o quelli di pagamento.

      Altri di voi invece avranno motivi totalmente diversi per utilizzare una delle migliori VPN Android. Applicando questo tipo di servizio allo streaming infatti, esiste la possibilità di accedere a cataloghi multimediali altrimenti disponibili solo in altre aree geografiche. Questa procedura vi permette di aggirare il geoblocking, pratica altrimenti irrealizzabile con il vostro account privato. In questo caso però dovrete fare estrema attenzione alla VPN che sceglierete, perché alcune si adattano meglio di altre allo streaming su Netflix, Amazon Prime TV Disney+

      Le migliori VPN per Android 2021

      Ora che avete le idee un po’ più chiare è arrivato il momento di passare alla parte più concreta di questa guida, quella dove vi mostreremo le migliori VPN Android, anche quelle gratuite.Vi consigliamo di leggere attentamente ogni paragrafo e di non fermarvi alla prima che vi può sembrare interessante: ognuna di queste VPN infatti è assolutamente funzionale e perfetta per essere installata sul vostro smartphone.
      Come vedrete più avanti però, le differenze principali fra i singoli servizi saranno soprattutto relative alle funzionalità integrate, come la possibilità di effettuare lo streaming dei vostri servizi preferiti o la velocità di navigazione.

      NordVPN

      NordVPN

      NordVPN è sicuramente uno dei nomi più conosciuti quando parliamo delle VPN per Android. Si tratta infatti di un servizio che nel tempo ha saputo ritagliarsi una buona fetta di mercato, grazie soprattutto alla velocità di connessione. L’azienda ha infatti realizzato una rete di ben 5000 server situati in circa 55 paesi. Questa caratteristica rende NordVPN perfetta per lo streaming dei contenuti multimediali, con cataloghi pressoché infinita grazie alla possibilità di accedere alla maggior parte dei paesi del mondo. Nel caso in cui vogliate vedere per esempio una serie TV in esclusiva su Netflix USA vi basterà connettervi al server più adatto situato negli Stati Uniti e far partire lo streaming.

      Allo stesso modo NordVPN offre grandi vantaggi anche per chi utilizza molto le reti P2P, come quelle alla base di Torrent. Oltre a una notevole velocità in download infatti, sarete protetti da possibili interferenze grazie alla crittografia AES 256-bit, senza dimenticare che il log di navigazione non viene registrato e che pubblicità e malware vengono automaticamente filtrati. I prezzi di NordVPN sono di 4,18€ al mese per il piano annuale e viene applicata la politica del rimborso nei primi 30 giorni di utilizzo se non siete soddisfatti del servizio. Per scaricare NordVPN vi basterà cercare l’app correlata all’interno del Play Store o direttamente nel sito ufficiale.

      ExpressVPN

      ExpressVPN

      ExpressVPN è un altro dei grandi nomi del panorama delle VPN free per Android. Lanciato nel 2019, questo servizio ha saputo conquistare tantissimi utenti in ogni parte del mondo, grazie alla sua semplicità di utilizzo e alle funzionalità offerte. Una delle pietre preziose incastonate nella corona di questa VPN è sicuramente quella che riguarda la sicurezza durante la navigazione.
      Anche in questo caso infatti è presente la crittografia AES 256-bit, accompagnata dalla tecnologia TrustedServer, un vero toccasana se siete preoccupati per la vostra privacy. In questo modo infatti nessuno dei vostri dati di navigazione rimarrà all’interno dei server utilizzati.

      A proposito dei server va detto che ExpressVPN ne mette a disposizione degli utenti ben 3000 sparsi in oltre 90 nazioni, Italia compresa. Ogni server supporta inoltre l’utilizzo dei Torrent e non ha limiti di banda. Questo significa che la velocità di navigazione e di download sarà sempre molto alta rispetto a servizi antagonisti che non hanno queste caratteristiche. Non va infine dimenticato che sarà possibile connettere un massimo di 5 dispositivi contemporaneamente. Il piano più vantaggioso di questa VPN Android è sicuramente quello che prevede 15 mesi di utilizzo 5,64€ al mese, con la clausola “Soddisfatti o rimborsati” della durata di 30 giorni. Potete scaricare ExpressVPN sia dal sito ufficiale che dal Play Store

      Surfshark

      Surfshark VPN

      Anche SurfShark si merita senza alcun dubbio un posto in questa guida alle migliori VPN Android del 2021. Uno dei motivi principali è sicuramente dovuto all’alto rapporto fra costi e benefici. Basta pensare infatti che i piani di abbonamento partono da 2,05€ al mese per il piano biennale, per un costo totale di poco meno di 50€, un’occasione da non lasciarvi sfuggire. Oltre al costo particolarmente basso infatti, Surfshark non è da meno dei concorrenti nemmeno per quanto riguarda le funzionalità e la velocità di navigazione. I server a disposizione degli utenti sono circa 1200 situati in più di 50 nazioni, fra i quali anche alcuni nel nostro paese, con velocità di download sempre sopra la media.
      Se avete in mente di utilizzare il protocollo P2P per scaricare file e contenuti multimediali, Surfshark ha realizzato dei server dedicati facilmente raggiungibili tramite l’applicazione per AndroidNonostante il prezzo così basso nemmeno la sicurezza è stata curata in maniera meno maniacale: tutto le connessioni sono infatti crittografate con lo standard AES 256-bit e i dati di navigazione non vengono registrati. Risulta presente anche una comodissima funzione chiamata “Blocco di rete”, che permette di prevenire la perdita di dati in caso di disconnessione dal server durante il download. Per finire, se siete dei maniaci dello streaming, Surfshark funziona alla perfezione anche per aggirare il geoblocking e godervi così i vostri programmi preferiti in palinsesto in altri paesi.

      CyberGhost

      CyberGhost VPN

      Le alternative che vi abbiamo proposto fino a questo momento non vi hanno convinto fino in fondo? Allora dovete assolutamente leggere ciò che abbiamo da dirvi su CyberGhostQuesta è infatti un’ottima VPN per Android che permette di sbloccare tantissime funzionalità altrimenti non disponibili con la connessione tradizionale. Il primo punto forte di CyberGhost è senza dubbio l’anonimato che consente di mantenere durante la navigazione: oltre a mantenere una rigorosa politica di no-log infatti, questo servizio utilizza la più volte citata crittografia AES 256-bit, una vera fortezza in caso di tentativo di furto dei vostri dati.

      Seppur leggermente inferiore a NordVPN o a Surfshark la velocità di navigazione è davvero molto buona. Ciò che manca viene compensato in maniera ottima grazie a una serie di server dedicati allo streaming: questi vi consentiranno di accedere a tutti i servizi più famosi, come Netflix o Disney+, grazie anche alla presenza in più di 90 paesi, Italia compresa. Ottimo il piano triennale, che consente di acquistare il pacchetto completo a 78€, ovvero 2€ al mese. Non manca l’applicazione per Android, davvero ben realizzata e funzionale.

      Come scegliere una VPN su Android

      Il primo punto da prendere in esame per scegliere una VPN su Android è sicuramente il livello di sicurezza offerto dal servizio. Tutti i provider che vi abbiamo presentato in questa guida se la cavano egregiamente su questo fronte, grazie alla crittografia AES e al fatto che non registrano i dati di navigazione. In secondo luogo, soprattutto se scaricate molti file, soprattutto tramite Torrent, è fondamentale che il servizio da voi scelto offra dei server ottimizzati per questo scopo, in maniera tale che la velocità di download sia costante e che non perdiate i dati se la connessione dovesse cadere. Infine, per gli amanti dello streaming, è necessario scegliere una VPN per Android che sia stata appositamente realizzata per questo motivo, così da sbloccare il maggior numero possibile di piattaforme.

      VPN gratuite per Android: affidabilità e riferimenti

      Solitamente tutte le VPN offrono un periodo di prova gratuito, che vi permette di provare il servizio e decidere poi se acquistare un abbonamento. Anche quelle che vi abbiamo presentato oggi seguono questa logica. Se state cercando una vera VPN gratuita per Android però, sono altri i servizi che vanno presi in considerazione. La prima cosa da sapere è che le VPN gratuite danno la possibilità agli utenti di accedere a dei servizi free limitati in alcune caratteristiche, come per esempio la banda mensile a disposizione. Questo particolare rende le VPN Android gratis perfette per un utilizzo saltuario, ma meno adatte se avete intenzione di scaricare file di grandi dimensioni o utilizzare lo streaming. Non fraintendeteci, le VPN free sono assolutamente affidabili, ma ciò che vi mettono a disposizione è una versione light del servizio a pagamento. Se ritenete che il vostro utilizzo tipico non si discosta molto da ciò che vi abbiamo detto, allora potete prendere in considerazione la possibilità di provare questi servizi:

      Come configurare una VPN su Android

      Vi state chiedendo come configurare una VPN su Android? A primo impatto potrebbe sembrare una procedura difficile, soprattutto per chi è alle prime armi. Per vostra fortuna non è affatto così. La maggior parte dei provider offre ormai un’applicazione Android per il proprio servizio e l’integrazione all’interno del sistema operativo si è notevolmente semplificata rispetto al passato. Dopo aver scaricato l’applicazione di vostro gradimento infatti, al primo avvio, vi verrà chiesto di dare i permessi al servizio per impostare una connessione VPN. Vi basterà premere il pulsante “OK” e il gioco è fatto. Come avete visto configurare una VPN su Android è davvero un gioco da ragazzi. Se volete sapere anche come installare una VPN sugli altri dispositivi, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

      Una VPN è legale?

      Questo è un tema da sempre molto dibattuto fra gli utenti e che spesso non trova una risposta precisa a meno che non si conosca a fondo l’argomento. Nella maggior parte dei paesi del mondo utilizzare una VPN  non è affatto illegale e sono pochissime le nazioni che hanno dichiarato tale pratica parzialmente o totalmente fuori legge. Fra questi sono compresi Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Turchia, Bielorussia, Oman e Iran. In Italia e in Europa non ci sono limiti particolari all’utilizzo delle VPN. Ciò che potrebbe creare problemi è il tipo di usa che ne andrete a fare. Scaricare file tutelati dalla legge sui diritti d’autore per esempio, è un reato. Allo stesso modo, in alcuni casi, aggirare il geoblocking non viene visto di buon occhio dai fornitori dei servizi, che potrebbero limitare o eliminare il tuo account. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda che ha aperto questo paragrafo, una VPN è legale a meno che l’utilizzo fattone non vada a infrangere altre leggi. In questo caso potreste passare dei guai seri.

      …e per Netflix?

      Stabilire quale sia la migliore VPN per Netflix su Android non è affatto semplice. Sono tantissimi infatti i servizi che offrono server dedicati allo streaming e che permettono di accedere al catalogo estero del gigante dell’intrattenimento. Le caratteristiche che non devono assolutamente mancare alla Virtual Private Network sono la stabilità della connessione e la velocità di rete. Senza questi due capisaldi infatti, potreste incorrere in frequenti fenomeni di buffering, che andrebbero a rovinare l’esperienza di utilizzo. Dopo un’attenta riflessione siamo arrivati alla conclusione che la migliore VPN per Netflix su Android è senza ombra di dubbio ExpressVPN. Questo provider permette infatti di accedere al catalogo di ben 19 paesi, mantenendo sempre un’ottima velocità e permettendo lo streaming in full HD o in 4K.

      Riepilogo e conclusioni

      Ora che siamo arrivati al termine di questa guida dedicata alle migliori VPN per Android, siamo sicuri che sarete molto più sereni riguardo all’utilizzo delle stesse sul vostro smartphone. Come vi abbiamo spiegato, l’attivazione di una Virtual Private Network è davvero molto semplice e richiede soltanto pochi clic. Inoltre, con le informazioni che vi abbiamo dato, sarete perfettamente in grado di scegliere il servizio che più si adatta al vostro utilizzo tipico. Tutto ciò che vi rimane da fare quindi è fare clic su uno dei link che vi abbiamo lasciato e godervi la navigazione in totale libertà e sicurezza. 

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      VPN senza segreti: cos’è, come funziona, a cosa serve

      Una VPN, acronimo di Virtual Private Network, è una rete privata virtuale che garantisce privacy, anonimato e sicurezza attraverso un canale di comunicazione riservato (tunnel VPN) e creato sopra un’infrastruttura di rete pubblica. Il termine virtuale sta a significare che tutti i dispositivi appartenenti alla rete non devono essere necessariamente collegati ad una stessa rete LAN locale, ma possono essere dislocati in qualsiasi punto geografico del mondo.

      Cos’è una VPN

      Una VPN è dunque un particolare servizio di rete che può essere utilizzato per criptare il traffico Internet e, di conseguenza, proteggere la propria identità online. In ambito prettamente aziendale, una VPN può essere paragonata ad una estensione geografica della rete locale privata (LAN) e che, quindi, permette di collegare tra loro, in maniera sicura, i siti della stessa azienda dislocati sul territorio. Per farlo, viene sfruttato l’instradamento dei pacchetti di dati tramite il protocollo IP per il trasporto su scala geografica: questo permette, di fatto, di realizzare una LAN “virtuale” e “privata” ma del tutto equivalente ad un’infrastruttura fisica di rete dedicata.

      A cosa serve una VPN

      Le VPN sono utilizzate soprattutto in ambito aziendale e dalle amministrazioni pubbliche, soprattutto per la possibilità di abbattere i costi nella realizzazione di una propria rete protetta e creata, per l’appunto, sfruttando l’infrastruttura della rete pubblica. Sono comunque anche molti gli utenti privati che preferiscono navigare in rete tramite VPN per poter esplorare e scambiare dati su Internet in maniera sicura e senza restrizioni o geoblocking (blocchi geografici).

      Tra i vari servizi disponibili, alcuni provider offrono anche la possibilità di scegliere quali protocolli utilizzare per la connessione, optando per un server VPN allestito all’interno della propria rete (aziendale/privata) oppure collegandone uno gestito da terzi. È bene tenere a mente che, poiché i dati su Internet, se non adeguatamente protetti, possono essere intercettati da chiunque si trovi sul loro percorso (tramite tecniche di sniffing), i soggetti interessati a conoscere i dettagli delle attività di rete svolte dagli utenti potrebbero essere diversi e con scopi differenti: investigativi, commerciali o fraudolenti. Di seguito analizziamo in dettaglio le tipologie, i principi di funzionamento e i protocolli che caratterizzano una VPN.

      Neomedia - Reti in VPN


      Classificazione delle VPN

      Le reti VPN si dividono in reti ad accesso remoto e reti site-to-site:

      Conessione VPN ad accesso remoto

      le connessioni ad accesso remoto consentono agli utenti (ad esempio in smart working) di accedere a un server su una rete privata per il tramite della rete Internet. Questo tipo di connessione può essere vista come un collegamento tra un PC client VPN e il server dell’azienda. Come già detto, dal punto di vista logico è come se si disponesse di un collegamento dedicato e privato;

      Connessione VPN site-to-site

      una connessione site-to-site è utilizzata per connettere in una rete privata, sempre con l’ausilio di una rete pubblica, uffici dislocati in più sedi o di altre organizzazioni, consentendo il routing ed una comunicazione sicura. In questo scenario, ogni sede avrà un router dedicato, ovvero un nodo della rete VPN che instraderà i pacchetti dati verso i destinatari omologhi secondo un modello client/server, condividendo le informazioni con le sedi remote in modo del tutto trasparente. Concettualmente si possono distinguere due sotto classi di VPN site-to-site:

      1. una classe VPN-Intranet quando si uniscono più sedi della stessa azienda;
      2. una classe VPN-Extranet quando si uniscono aziende e/o uffici esterni all’organizzazione.

      All’interno di questa distinzione, in base ai livelli di sicurezza e affidabilità del circuito virtuale le VPN possono essere ulteriormente classificate in:

      • Trusted. L’ISP (Internet Service Provider) garantisce la creazione di una serie di percorsi dotati di precise caratteristiche di sicurezza, assegnando un determinato indirizzo IP fisso e applicando una corretta politica di sicurezza delle informazioni;
      • Secure. Questo tipo di VPN, attraverso protocolli di crittografia, garantisce la creazione di un tunnel tra i nodi della rete privata. I dati che viaggiano all’interno del tunnel risultano pertanto inaccessibili a tentativi d’intercettazione;
      • Hybrid. Come specificato dal nome si tratta di una particolare tipologia di rete privata mista. Si applica nei casi in cui una azienda dotata di una Trusted VPN avesse bisogno anche di una Secure VPN. Con una VPN ibrida si garantisce così una buona sicurezza ed un certo livello di qualità del servizio dei circuiti di tunneling.

      Come funziona una VPN

      Poiché l’infrastruttura di rete utilizzata dai meccanismi VPN è Internet (rete più economicamente vantaggiosa, capillarmente diffusa ma intrinsecamente insicura) occorrono delle misure che superino i limiti caratteristici di una rete pubblica non protetta: il tunneling, l’autenticazione e la crittografia.

      Il tunneling

      VPN cos'è? Scopri il significato di VPN | ExpressVPN

      Tale meccanismo prevede di instaurare un tunnel sicuro tra due entità remote finali ed abilitate a realizzare una VPN. Non esiste nessun tunnel tecnicamente, ma piuttosto solo un collegamento logico attraverso una rete IP. Le due estremità del tunnel, anche se distanti e collegati attraverso molti nodi intermedi, durante il processo logico diventano virtualmente adiacenti. Facendo riferimento allo standard protocollare ISO/OSI ed all’architettura TCP/IP in particolare, possiamo affermare che con il tunneling si compie un incapsulamento multi-protocollare dei dati. I pacchetti di dati, anche se appartenenti a protocolli differenti una volta giunti all’ingresso del tunnel, vengono ulteriormente imbustati dal protocollo di tunneling e successivamente spediti sulla rete verso l’uscita del tunnel, dove dopo avere rimosso l’imbustamento raggiungono la destinazione.

      L’autenticazione ed il processo di comunicazione

      Il processo di autenticazione, che dipende dal tipo di protocollo adottato, è necessario alfine di autorizzare l’accesso, assicurare la trasmissione, garantire il non ripudio. Indipendentemente dalla tipologia VPN usata (accesso remoto/site-to-site) per instaurare una connessione tra un client ed il relativo server i passi che sono richiesti possono essere così riassunti:

      1. il client contatta il server;
      2. il server notifica la propria presenza;
      3. il client richiede al server di essere identificato;
      4. il server verifica che il tentativo di connessione sia autorizzato previa autenticazione riuscita;
      5. il server risponde alla richiesta di autenticazione e autorizza la comunicazione con il client;
      6. inizia la comunicazione tra le due entità.

      La crittografia

      La crittografia, tecnica che assicura la riservatezza delle informazioni, trasforma il dato leggibile mediante un algoritmo digitale in un dato codificato e incomprensibile per i non autorizzati. La funzione di decifratura effettua il processo inverso. Il tipo di cifratura adoperata, come per il tipo di autenticazione usata, dipende dal protocollo di comunicazione adottato dal fornitore del servizio. Gli algoritmi di cifratura possono essere classificati in simmetrici, asimmetrici e basati sull’hashing:

      • algoritmo simmetrico: tecnica che utilizza la medesima chiave per cifrare e per decifrare i dati. Algoritmi comunemente usati sono: DES (Data Encryption Standard) e AES (Advanced Encryption Standard);
      • algoritmo asimmetrico: tecnica che utilizza una chiave diversa per cifrare e decifrare i dati. Algoritmi comunemente usati sono: RSA (Rivest, Shamir e Adleman), ECC (Elliptic Curve Cryptography), DSA (Digital Signature Algorithm) e Diffie-Hellman;
      • hashing: tecnica che utilizza una funzione (hash) non reversibile (univoca) per proteggere oltre la riservatezza anche l’integrità dei dati. Algoritmi comunemente usati sono: MD5, SHA 2 (Secure Hash Algorithm), Argon 2.

      Protocolli per reti VPN

      Tecnologia: cosa sono le VPN. Come scegliere le migliori? • Gardanotizie

      Per la trasmissione VPN esistono opportuni protocolli la cui scelta d’utilizzo dovrebbe dipendere dalle necessità e dai requisiti desiderati. Ognuno di questi protocolli con la loro specificità, contribuisce alla protezione dei pacchetti dati in trasmissione. Tra i protocolli più comuni si possono citare PPTP, L2PT, IPSEC, L2TP/IPSEC, SSL/TLS e HTTPS:

      • PPTP. Il Point to Point Tunneling Protocol è un protocollo di livello 2 che si basa sul protocollo PPP (Point to Point Protocol) e viene solitamente utilizzato in combinazione con il protocollo di livello 3 GRE (Generic Routing Encapsulation);
      • L2TP. Il Layer 2 Tunneling Protocol è un protocollo di livello 2 che non prevede alcuna forma di autenticazione e cifratura ma solamente permette di realizzare un tunnel virtuale;
      • IPSEC. L’Internet Protocol Security è un protocollo di livello 3 che permette una comunicazione sicura sulle reti IP. La riservatezza, l’integrità e l‘autenticità del traffico dati vengono assicurate attraverso meccanismi di cifratura e autenticazione;
      • L2TP / IPsec. L’implementazione dei protocolli L2TP su IPsec è un modo per ottenere le migliori caratteristiche di entrambi gli standard. Il risultato è un protocollo con un certo livello di sicurezza, che consente la trasmissione crittografata dei pacchetti dati (IPSEC) su un tunnel virtuale (L2TP);
      • SSL/TLS. Il Secure Sockets Layer (TLS – Transport Layer Security è una versione aggiornata e più sicura di SSL) è un protocollo di livello 4 la cui tecnologia può essere usata anche per garantire la sicurezza di una connessione VPN. Una delle soluzioni software per la configurazione di una VPN per mezzo di SSL è OpenVPN;
      • HTTPS. L’Hyper Text Transfer Protocol Secure è un protocollo di livello applicazione per il trasferimento ipertestuale sicuro che si appoggia sul protocollo di trasporto SSL/TLS. Può essere utilizzato attraverso l’installazione di applicativi ad hoc e/o di estensioni browser.

      Alcuni servizi premium VPN

      Esistono innumerevoli servizi VPN offerti in rete. La ricerca e la scelta deve essere fatta secondo le proprie reali esigenze e valutando opportunamente le varie funzioni opzionali proposte, tenendo bene in mente che per usufruire di tutte le peculiarità di una buona VPN, ovvero riservatezza, sicurezza e protezione delle informazioni conviene optare sempre verso soluzioni premium (a pagamento) ed affidabili. Tra le varie funzioni di un certo livello qualitativo, alle quali prestare attenzione, se la privacy e l’anonimato sono le principali prerogative desiderate si possono indicare le seguenti:

      • split tunneling: questo servizio di rete consente di accedere contemporaneamente e in modo trasparente a domini di sicurezza diversi (Internet/LAN) per il tramite delle stesse o diverse connessioni di rete, senza predite di connessioni o zone d’ombra che possano inficiare anonimato e privacy;
      • gestione delle perdite DNS. I servizi VPN più affidabili devono garantire oltre che la riservatezza anche la privacy, ad esempio mascherando l’indirizzo IP di navigazione. L’uso di un server proprietario per le richieste DNS diverso da quello fornito dal provider dei servizi Internet ISP, può consentire di evitare la rintracciabilità dei movimenti sul web. Una corretta gestione deve sapere risolvere gli errori DNS salvaguardando la riservatezza di navigazione;
      • kill switch. Questo servizio consente di mantenere sempre aperta una connessione VPN anche nel caso di un’interruzione del servizio Internet. Il tunnel virtuale rimane aperto e la connessione VPN verrà ripristinata solo in seguito al ripristino del servizio Internet.

      Considerazioni finali

      I principali fattori che devono fare propendere verso l’uso di una VPN sono quindi:

      1. per il privato: a) la privacy e l’anonimato; b) la possibilità di poter accedere senza restrizioni a servizi e siti web; c) una migliore protezione dalle minacce informatiche, se impiegata con cognizione di causa, una certa prudenza ed un buon antivirus.
      2. per le aziende, oltre a quelli validi per i privati: a) l’abbattimento dei costi. Grazie all’ uso di Internet come infrastruttura di collegamento remoto delle VPN i costi di mantenimento di una rete si riducono significativamente; b) migliore fruibilità delle comunicazioni. Gli utenti remoti si possono connettere in sicurezza alle risorse della rete aziendale o tra loro da qualunque posto e h24; c) adattabilità. Un’infrastruttura basata su VPN è facilmente adattabile alle necessità di cambiamento delle reti ed è molto flessibile in quanto può realizzare una rete privata sia tra sedi fisse e remote che tra terminali remoti; d) sicurezza. La sicurezza e l’affidabilità di una VPN derivano dall’utilizzo di protocolli di tunneling per l’implementazione di una topologia punto-punto.

      Valgono comunque le solite regole di buona pratica. Nell’avere consapevolezza che nessun strumento hardware e software è sicuro al 100%, per evitare spiacevoli inconvenienti, occorre che amministratori e utenti recepiscano ogni security advisory ed applichino le patch rese disponibili dai fornitori (prima che sia troppo tardi!) per porre rimedio allo sfruttamento di ogni possibile vulnerabilità. È sempre consigliabile consultare la documentazione del servizio VPN che si ha intenzione di adoperare per conoscere anzitempo gli algoritmi ed i protocolli adottati, facendo attenzione ai provider che offrono VPN gratis, perché solitamente il conto si paga alla fine in termini di prestazioni e per i rischi e le vulnerabilità che si possono celare o trascurare.

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