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Sicurezza informatica

Formattazione definitiva dei dati

Vi spieghiamo come effettuare una formattazione definitiva dei vostri dati dalle chiavette e dischi USB, in modo sicuro.

Secondo un’indagine condotta da un’università inglese nel 2021, più del 70% delle unità USB usate vendute sul mercato americano e inglese mantenevano ancora i dati del proprietario precedente.

Gli studiosi hanno dimostrato che era possibile recuperare facilmente foto personali e documenti appartenenti al vecchio proprietario con l’uso di semplici applicazioni di recupero dati.

Com’è possibile

Esistono due tipi di formattazione per cancellare definitivamente i dati da un’unità di archiviazione: la formattazione rapida e la formattazione completa. Tuttavia, la formattazione veloce non elimina in modo permanente le informazioni conservate nell’unità, che possono essere facilmente recuperabili. Per evitare che i dati cadano nelle mani sbagliate, è importante effettuare una serie di operazioni che rendano impossibile il recupero dei dati prima di cedere l’unità a qualcun altro.

Formattazione usb

La formattazione rapida rimuove solo la struttura logica dell’unità e ricostruisce il file system, ma i dati rimangono ancora presenti e facilmente recuperabili. Al contrario, la formattazione completa esegue una scansione dell’unità alla ricerca di eventuali aree danneggiate e applica una serie di “zero” su tutti i settori, rendendo la cancellazione dei dati definitiva. Per coloro che desiderano avere il controllo totale sulla procedura di formattazione, è possibile utilizzare lo strumento Diskpart di Windows.

FAT32 o NTFS?

Prima di procedere con la formattazione di un’unità di archiviazione, è importante capire la differenza tra i due tipi di file system supportati da Windows: FAT32 e NTFS. NTFS è considerato il migliore dei due perché è più avanzato. Ad esempio, NTFS consente di assegnare permessi a file e cartelle, supporta la crittografia e i nomi lunghi (fino a 255 caratteri). Soprattutto consente di memorizzare file di dimensioni superiori ai 4 GB.

ntfs fat32

Quest’ultimo aspetto è fondamentale per lo scambio di file di grandi dimensioni. Un esempio sono i film in alta definizione, che non potrebbero essere memorizzati su un’unità formattata in FAT32. In sintesi, NTFS è una scelta migliore rispetto a FAT32 grazie alle sue funzionalità avanzate e alla capacità di gestire file di grandi dimensioni.

Formattiamo tramite il comando DiskPart

diskpart 1
1 Per prima cosa colleghiamo l’unità USB da formattare a una porta libera sul computer e digitiamo cmd nella casella di ricerca. Ora scegliamo dalla finestra a destra Esegui come amministratore e premiamo il pulsante Ok. A questo punto, nella finestra DOS che verrà aperta digitiamo il comando diskpart.
diskpart 2
2 Digitando list disk vedremo tutte le unità collegate. Solitamente con Disco 1 viene indicato l’hard disk del PC. Con Disc 1 la penna o il disco rimovibile USB. La dimensione del disco può aiutare a distinguere le diverse unità. Dopo aver controllato quale unità formattare selezioniamola con select disk N (dove N andrà sostituito con Disco 1, Disco 2, o altra unità).
3 Siamo pronti per avviare la formattazione dell’unità selezionata digitando in sequenza i seguenti comandi: clean; create partition primary; select partition 1; active; format fs=NTFS. Attendiamo che la voce Percentuale Completata raggiunga il 100% (può richiedere diversi minuti). La formattazione è completata e soprattutto la chiavetta è pulita a fondo!

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    Creative

    Foto di Windows, novità per i video

    In caso di emergenza o anche solo per fare in fretta, grazie all’app Foto di Windows possiamo fare al volo dei tagli ai nostri video senza aprire pesanti editor video

    Creare un video è molto sempli­ce: possiamo realizzarlo con lo smartphone, con la webcam del computer o anche registrando quello che accade nello schermo del PC con un programma di cattura schermo (per esempio premendo Win + G per apri­re l’Xbox Game Bar in Windows). Una volta registrato il filmato, con un editor video facciamo eventuali montaggi, cor­reggiamo i colori e altro ancora.

    Magari questo video ci servirà per una presen­tazione, oppure per una festa da amici, quindi ci rechiamo sul posto, mandiamo in riproduzione il filmato per vedere se tutto è a posto … e ci accorgiamo di aver messo qualche clip di troppo, ma il no­stro editor video è nel computer di casa. Come fare? Beh, se tutto quello che ci serve è solo fare qualche taglio, niente paura, possiamo effettuarlo con Micro­soft Foto, presente sia in Windows 10 sia in Windows 11. E se per caso non ci fosse, la troviamo gratis nel Microsoft Store.

    Ecco come fare

    Foto di Windows apri
    1 Con Esplora file raggiungiamo la posizione del filmato da tagliare. Facciamo clic destro sul file e scegliamo la voce Apri con > Foto. In un attimo si aprirà il filmato in riprodu­zione. Fermiamolo e prepariamoci all’editing.
    Foto di Windows taglia
    2 Nella parte alta dell’interfaccia di Foto troviamo l’icona Taglio
    video
    . È la prima partendo da sinistra dopo il nome del file aperto. Clicchiamola per aprire lo strumento di taglio. In al­ternativa possiamo attivare la stessa funzione premendo Ctrl+E.
    Foto di Windows edit
    3 Si apre quindi il semplice editor di Foto. In pratica abbiamo solo due cursori su cui agire, li vediamo nella parte bassa della finestra. Se li spostiamo, tutto quello che rimane fuori dai cursori viene elimina­to dal filmato finale.
    Foto di Windows salva
    4 Racchiusa tra i cursori la parte di video da salvare, clicchiamo in alto il pulsante Salva con nome. Nella finestra che si apre rag­giungiamo la cartella di destinazione e assegniamo un nome al file. Il video originale non verrà modificato.

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    Creative, Formazione

    Photodemon: rimozione di persone o cose dalle nostre foto

    Con un programma semplice e gratuito come PhotoDemon 9.0 abbiamo tutti gli strumenti necessari per compiere l’operazione in un paio di minuti

    Se non abbiamo molto tempo a disposizione per usare programmi di editing complessi o più semplicemente non vogliamo pagare alcuna licenza o abbonamento, in Rete possiamo trovare delle ottime alternative a sua maestà Photoshop di Adobe. Una delle più interessanti è rappresentata da PhotoDemon 9.0. Questo è un programma Open Source e gratuito che permette di modificare le foto in modo semplice e intuitivo.

    L’editor, infatti, mette a disposizione una serie di funzionalità utili, supporta un buon numero di formati (RAW, PSD, GIF e altro) e non necessita di alcuna installazione (può essere avviato da una chiavetta USB). Tra le molteplici funzioni proposte da PhotoDemon 9.0 la più interessante è quella che permette di rimuovere da una foto un qualsiasi elemento in pochi istanti: l’Intelligenza Artificiale cancella automaticamente l’area selezionata sostituendo i pixel eliminati. Vi spieghiamo come fare.

    Indice

    Photodemon, modificare foto

    Photodemon
    1) Per utilizzare il programma dobbiamo semplicemente andare sul sito ufficiale (https://photodemon.org) e cliccare su PhotoDemon 9.0 (zip file, 14.3 mb) per scaricare il file che non necessita di alcuna installazione su Windows.
    Photodemon
    2) Per decomprimere il file PhotoDemon-9.0.zip dobbiamo fare clic destro su di esso e scegliere la voce Estrai tutto… Poi indichiamo in quale cartella estrarre PhotoDemon. Per far partire il programma basta cliccare sul file PhotoDemon.exe.

    Scegli la lingua

    Photodemon
    3) Una volta avviato il programma troveremo una schermata che permette di selezionare la lingua (c’è l’italiano), decidere se avere un’interfaccia chiara o scura (compreso il tipo di colore) oppure icone monocromatiche o colorate.
    Photodemon
    4) Dopo aver effettuato le nostre scelte, possiamo finalmente iniziare a modificare le foto. Il programma propone un menu di avvio rapido (Nuova immagine, Apri immagine, Importa da appunti, Elaborazione in lotti).

    Selezione l’oggetto da rimuovere

    5) Per modificare una foto carichiamola con Apri immagine. Una volta caricata, per eliminare gli elementi inutili (nel nostro caso alcune persone) usiamo lo strumento Selezione ellittica (barra di sinistra, seconda icona della sezione seleziona).
    6) Per attivare lo strumento possiamo premere il tasto S oltre che fare clic sull’apposito pulsante nella barra laterale di sinistra. Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse possiamo allungare, allargare e spostare l’area selezionata a piacimento.

    Riempiamo lo sfondo

    7) Se l’immagine è piccola possiamo ingrandirla utilizzando la combinazione Ctrl + (Ctrl – per rimpicciolirla). Sulla barra in alto clicchiamo su Modifica e nel menu a tendina selezioniamo la funzione Riempimento sensibile al contenuto.
    8) Le impostazioni di base permettono di ottenere dei buoni riscontri: per un risultato ottimale possiamo indicare le aree della foto dalle quali devono o non devono essere estratti i pixel. Con la combinazione Ctrl+Z possiamo ripristinare la foto originale.

    Et voilà! Il gioco è fatto!

    Per dare gli ultimi ritocchi all’area che ci interessa, clicchiamo con Ctrl+D per ripulirla e premendo C sulla tastiera scegliamo il Timbro clone. Sulla barra in alto selezioniamo la dimensione del pennello e il grado di opacità (va bene un 70%).
    10) Premiamo Ctrl mentre clicchiamo sull’area che vogliamo clonare: con un altro clic completiamo l’operazione. Sulla barra in alto andiamo su Regolazioni e selezioniamo Migliora automaticamente: ora possiamo salvare la nostra foto.

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    Applicazioni

    Maghi del fotoritocco

    Maghi del fotoritocco con un solo clic. Con la suite grafica targata Google è possibile applicare oltre 100 effetti speciali ai tuoi scatti e renderli unici.

    Nel 2016 Google ha fatto un enorme regalo a tutti i fotografi professionisti, o aspiranti tali, rilasciando gratuitamente la Nik Collection, una rinomata suite di fotoritocco funzionante su Windows e MacOS sia in modalità stand-alone sia come plugin per Photoshop, Lightroom, Aperture ecc.

    Tale decisione fu presa per dare la possibilità a chiunque di migliorare i propri scatti grazie ai potenti tool in essa presenti, che vanno dallo sviluppo fotografico a sofisticate tecniche di invecchiamento.

    Più nel dettaglio:

    Analog Efex simula lo scatto fotografico di una vecchia reflex permettendo di scegliere il modello di macchina, la pellicola e l’obiettivo;

    Color Efex e Viveza consentono di occuparsi delle correzioni cromatiche e del controllo cromatico selettivo;

    Silver Efex Pro è dedicato agli amanti della fotografia in bianco e nero;

    HDR Efex Pro consente di creare foto artistiche sfruttando la magia dell’HDR;

    Sharpener Pro riesce a mette in evidenza i dettagli più nascosti delle foto;

    DFine riduce il rumore digitale degli scatti in base alla fotocamera utilizzata.

    Nel 2017, la svolta!

    Nel 2017, però, Google ha deciso di vendere la Nik Collection all’azienda francese DxO che ne ha continuato lo sviluppo portandola sino all’attuale versione 4, scaricabile in versione trial e acquistabile a 143 euro.

    Funzioni per professionisti

    Uno dei punti di forza della Nik Collection è la tecnologia U Point: è sufficiente un clic sulla zona da correggere per far comparire un’icona con i cursori che servono a determinare l’intensità della modifica.

    I principali parametri del filtro e la zona di influenza in base alla similitudine con il colore del punto selezionato.

    Grazie ai punti di controllo si può intervenire sulle immagini con la massima precisione, aggiungendo o rimuovendo un effetto in modo selettivo senza utilizzare maschere o livelli.

    Tutti gli strumenti per il fotoritocco integrati nella google nik collection

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    Una Lens in più per la ricerca di Chrome

    Il modulo per il riconoscimento visivo di oggetti, codici a barre e testi stampati, Lens, basato sull’IA è disponibile anche all’interno della casella di ricerca del browser Chrome, che ora ha una marcia in più.

    Google investe da anni diversi milioni di dollari sulle più avanzate tecnologie di riconoscimento audio video basate sull’intelligenza artificiale (IA). Inizialmente il riconoscimento visivo era possibile solo scaricando l’app Lens. Successivamente però, dopo un breve periodo però questo sistema è stato integrato nell’app Google Foto (all’inizio solo per chi aveva uno smartphone Pixel) e nella casella di ricerca Google. Oggi anche chi non ha uno smartphone Pixel e non vuole scaricare l’app, può usare il servizio di analisi visiva Lens. Infatti questo è integrato nella casella di ricerca del browser Chrome, identificato dal logo di una fotocamera oppure di un quadrato con un cerchio al centro.

    Lens funziona riuscendo a individuare gli elementi inquadrati attraverso la fotocamera dello smartphone o del tablet. Confrontandoli successivamente con l’enorme database di immagini presenti sui suoi server e propone risultati che il più delle volte sono corretti. In un certo senso si può paragonare Lens a Shazam, l’app che riconosce i titoli delle canzoni ascoltandone poche note. Il meccanismo in fondo è simile. Se Shazam confronta le note registrate con il suo database di brani musicali, Lens confronta le immagini riprese dalla fotocamera con il suo database.

    Automatico o manuale

    Il funzionamento del sistema di riconoscimento delle immagini di Lens non richiede particolari impostazioni, a meno di non trovarsi in situazioni ambigue. Se, per esempio, vogliamo effettuare una ricerca solamente su una parte dell’immagine inquadrata, dovremo semplicemente spostare con le dita il mirino quadrato di ricerca che come impostazione base copre tutta l’immagine. Inoltre potremo suggerire all’app il tipo di ricerca che ci interessa. Se siamo all’interno di un grande magazzino dovremo così selezionare Acquisti. Se invece siamo in un ristorante, selezionando la voce Dove mangiare potremo scattare la foto di un menu o di un alimento e vedere recensioni e ricette.

    Attenzione, però, che per ottenere i migliori risultati nel riconoscimento di un oggetto, di un testo o di un codice a barre, l’immagine deve risultare ben illuminata. Se così non fosse, è consigliabile attivare il flash presente a fianco della fotocamera. Volendo è possibile utilizzare la ricerca di Google Lens su Chrome anche per effettuare il riconoscimento di un’immagine che abbiamo già archiviato in memoria. Per farlo, però, dovremo passare attraverso l’app Google Foto. Aprire poi l’immagine che vogliamo controllare e fare tap sul simbolo di Lens che si trova in basso. Potremo anche indicare la categoria di ricerca che vogliamo eseguire, se per esempio vogliamo identificare un monumento o un quadro. Dovremo fare tap su Luoghi e aspettare qualche secondo per avere la risposta.

    Per identificare un’immagine, Lens la confronta con il suo enorme database online

    Tutti gli smartphone Android, e anche una buona parte di quelli iOS, utilizzano Chrome come browser predefinito. Quindi come motore di ricerca quello di Google. All’interno della casella di ricerca, oltre all’icona del microfono che serve per inserire i termini da ricercare direttamente con la voce, c’è anche l’icona di una fotocamera. Facendoci tap sopra si aprirà una schermata che ci invita a inquadrare con la fotocamera quello che vogliamo cercare. In alternativa è possibile caricare le immagini archiviate sul telefono e che verranno inviate a Google per essere esaminate in tempo reale.

    chrome lens ricerca immagini

    Se, per esempio, sul telefono abbiamo archiviato l’immagine di una bicicletta che ci è piaciuta e vogliamo vedere di quale modello si tratta e quanto possa costare, non dovremo fare altro che farci tap sopra. Eventualmente poi ridurre con le dita la finestra rettangolare di ricerca per evidenziarla meglio. Visualizzeremo quindi un elenco di immagini corrispondenti. Naturalmente i risultati migliori si otterranno avendo a disposizione immagini di oggetti ben illuminati e facilmente riconoscibili. Lens, in realtà, non si limita a riconoscere gli oggetti, ma può anche identificare monumenti, piante, animali. Tutti elementi, cioè, che sono già presenti tra i miliardi di immagini ospitate nei server di Google e che rappresentano perciò il suo principale patrimonio.

    Riconoscimento dei codici a barre

    La seconda possibilità è quella di inquadrare direttamente con la fotocamera ciò che abbiamo davanti. Noi, per esempio, abbiamo provato a controllare il codice a barre di un prodotto elettronico in modo da leggere le recensioni disponibili in Rete. E scoprire inoltre se online fosse presente un prezzo più basso. Per fare partire la ricerca, basta un tap sul pulsante di scatto con l’icona della lente d’ingrandimento.

    chrome lens  ricerca codici a barre

    Non scatteremo una vera e propria fotografia, ma invieremo solamente l’immagine a Google e riceveremo una risposta entro pochi secondi. Dalle impostazioni della ricerca potremo decidere se consentire a Google di archiviare l’immagine inviate in modo che risulti utile per successive ricerche, o al contrario potremo se eliminarla immediatamente. Per avere una risposta bastano in media pochi secondi anche se non abbiamo una connessione veloce e il consumo in termini di dati è paragonabile a quello della consultazione di una classica pagina Web.

    Riconoscimento di luoghi, traduzioni e compiti

    Abbiamo visto come Lens riesca a individuare correttamente il contenuto di un’immagine paragonandola a quelle che ospita sui suoi server. In realtà può fare molto di più: riesce, infatti, a riconoscere anche intere parole stampate, e in qualche caso scritte a mano, e si interfaccia con l’app Google Traduttore per fornire una traduzione in tempo reale di cartelli o comunque di testi scritti in oltre cento lingue. Non solo, ma inquadrando calcoli complessi, anche se scritta a mano, è in grado di fornire una soluzione nella maggior parte dei casi corretta.

    testo scritto

    Per forzare questo tipo di ricerca bisogna selezionare nella barra inferiore la voce Testo se si vogliono fare riconoscere delle parole, oppure quella Compiti se vogliamo che vengano risolte delle operazioni o anche equazioni matematiche. Selezionando la voce Traduzione verrà prima di tutto riconosciuto il testo e poi tradotto nella nostra lingua o comunque in quella che indicheremo. La voce Luoghi, infine, permetterà di individuare monumenti e attrazioni turistiche particolari.

    Applicazioni, Creative, Formazione, Internet, Smartphone, Social media, Software

    Creare foto mosaico su Instagram

    Per creare delle foto a mosaico su Instagram abbiamo a disposizione delle applicazioni e programmi da usare sul tuo smartphone o sul PC.

    Ti sei mai chiesto come creare un profilo Instagram accattivante e fare in modo che le persone che lo visitano non lo considerano noioso? Avere una bacheca noiosa e poco interessante sicuramente farà andar via molti utenti. Per tale motivo dovresti avere un account diverso dagli altri, che generi curiosità in chi lo visita con scatti coerenti ed omogenei rispetto al profilo stesso.

    Instagram puzzle

    Creare un feed che spicca per qualità e unicità sicuramente aumenterà la visibilità del tuo profilo Instagram. Ma cosa fare per avere un bel profilo Instagram? Grazie ad una tecnica moderna, definita Instagram Puzzle, puoi creare in pochi minuti un bellissimo collage di più foto. Con questa funzione le fotografie una volta scomposte in più parti vengono pubblicate nel feed in maniera sequenziale e appaiano proprio come un unico mosaico.

    Se sei curioso di sapere come creare foto mosaico su Instagram ti diciamo subito che non è possibile farlo direttamente sul social network, ma esistono delle applicazioni da scaricare sul tuo smartphone e altre da utilizzare da pc che renderanno il tuo profilo Instagram davvero bello.

    App per creare foto puzzle su Instagram

    Se non sai come fare per creare una foto mosaico su Instagram non devi assolutamente preoccuparti perché in commercio esistono applicazioni da scaricare sia nel Google Play Store che nell’App Store di iOS. Alcuni template sono gratuiti altri a pagamento, ma entrambi ti permetteranno di modificare una foto e ricreare l’effetto puzzle su Instagram.

    Instagram puzzle gratis: Photo Grid (Android/iOS)

    Creare foto mosaico su Instagram
    Collage Grid

    Per la creazione di una foto mosaico su Instagram puoi scegliere Grid Post. Si tratta di un’applicazione gratuita da scaricare sia che possedete uno smartphone Android che iOS. Questa applicazione sugli smartphone Android si chiama Grid Post mentre su iPhone è scaricabile da qui. Si tratta di un’applicazione molto semplice da usare e che riesce a ritagliare foto di qualsiasi forma e dimensione.

    Dopo averla scaricata dal tuo App Store o su Google Play e aver dato i permessi necessari per accedere alla galleria le operazioni da seguire sono le seguenti:

    1. Fare tap su Grip Post;
    2. Selezionare la foto da ritagliare;
    3. Scegliere la tipologia di griglia (3×3,3×2,3×4;3×1 ecc);
    4. Fare tap su Next;
    5. Selezionare la prima icona in basso a sinistra nel caso si voglia inserire più di un’immagine altrimenti fare di nuovo tap su Next;
    6. Ritoccare la foto scegliendo uno dei filtri disponibili oppure puoi selezionare una delle icone poste in basso per ottenere l’effetto mosaico e successivamente clicca sul pulsante (✓) situato in alto a destra;
    7. Selezionare la foto con il numero 1 e cliccare due volte su Avanti per condividerla su Instagram;
    8. Tornare su Grid Post e ripetere l’operazione fino al completamento del puzzle su Instagram.

    Questa applicazione è davvero fantastica perché ti permette di apportare numerose modifiche e creare un puzzle su Instagram davvero fantastico.

    Instagram mosaico: applicazioni per Android/iOS

    Per creare mosaici su Instagram ci sono anche altre applicazioni, ma ti diciamo subito che sono a pagamento. Tra le applicazioni per iOS troviamo Grids. Per smartphone Android vi consigliamo Griglie per Instagram, anche questa applicazione è a pagamento.
    Ovviamente le app a pagamento per costruire puzzle su Instagram hanno funzionalità diverse e consentono di creare un profilo Instagram davvero unico. Se non volete abbonarvi, comunque, Photo Grid può essere utilizzata per creare foto mosaico interessanti che faranno gola ai followers.

    Programmi per foto mosaico su Instagram

    È possibile realizzare un feed puzzle su Instagram utilizzando programmi come Adobe Photoshop o Adobe Illustrator. Purtroppo, questi tool non sono gratuiti bensì a pagamento.
    Vediamo comunque i passi da seguire per rendere una pagina Instagram accattivante:

    1. Preparare la griglia per il puzzle: Il primo passo da compiere è quello di creare una griglia vuota a multipli di tre;
    2. Lavorare sullo sfondo: per un lavoro ottimale scegli tonalità molto chiare come il bianco, ma anche il rosa e il grigio sono perfetti;
    3. Selezionare le immagini che andranno in primo piano: le foto principali rappresentano la parte più importante del puzzle e in gergo vengono definite “Hero Visual”. Questa fase è molto complessa devi fare molta attenzione. Per evitare una sovrapposizione di foto ti consigliamo di scegliere una Hero Visual lasciando almeno tre griglie vuote;
    4. Esportare ogni singola immagine: una volta creato il tuo puzzle dovresti esportare ogni singola immagine e salvarla. Per fare ciò basta andare in File>Export e selezionare la voce Save for Web.
    5. Accedere su Instagram e pubblicare ogni singola foto sul feed. Per evitare di perderti qualche foto o di sbagliare potresti utilizzare una delle applicazioni per smartphone viste nel paragrafo precedente, come Photo Grid o Griglie per Instagram.
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    Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

    Se il vostro smartphone vi mostra il messaggio “Spazio insufficiente” noi vi spieghiamo come risolvere il problema una volta per tutte.

    Dopo un periodo più o meno lungo di utilizzo è probabile, soprattutto se non avete preso nessuna precauzione, che vi compaia questo messaggio sul vostro smartphone: “Spazio insufficiente”. In questo articolo vi faremo vedere come risolvere il problema della memoria insufficiente su smartphone.

    Quando vi compare un messaggio di questo tipo lo smartphone, nota che la memoria interna sta per terminare e vi avvisa che potrebbe essere insufficiente. Non è questo un messaggio che si può ignorare, poiché quando lo spazio diventa insufficiente tutto le operazioni che svolgete subiscono un rallentamento, mentre alcune non potranno neanche essere svolte. Stiamo parlando di scattare  foto o video oppure di scaricare un video o una foto da whatsapp.

    Molto spesso il messaggio “Spazio insufficiente” compare proprio a causa di foto e video. Già, perchè tra quelle fatti dalla nostra fotocamera e quelli che ci vengono inviati su whatsapp (che ovviamente vengono salvati sul telefono) non ci vuole troppo a riempire la memoria. In seconda posizione poi, ci sono le applicazioni, alcune non le utilizziamo ormai da mesi perchè non ci servono più, altre non ci ricordiamo neanche di averle installate. Ecco quindi che per liberare spazio dal nostro smartphone agiremo sui seguenti tre punti:

    • Foto, video e altri file multimediali;
    • Rimozione applicazioni inutili;
    • Eliminzione conversazioni Whatsapp.

    Memoria insufficiente: come fare con foto e video?

    Spazio insufficiente smartphone: come risolvere?

    Certamente non siete giunti fin qui per sentirvi dire di eliminare foto e video dallo smartphone per risolvere il problema dello spazio insufficiente! A quello avevate sicuramente già pensato voi e sicuramente avrete scartato questa opzione perchè le foto e i video vi servono e volete conservarli. Daccordo, ma allora esiste una bacchetta magica che aumenta lo spazio e lascia lì tutti i nostri media? Diciamo di si, questo è quello che vi proponiamo di fare:

    1. Per prima cosa fate una cernita, eliminando tutte le foto e i video che non servono più;
    2. Collegate lo smartphone al pc e scaricate tutte le foto e i video.
    3. Crea un account Google e utilizza Google Drive per condividere tutte le foto.

    A questo punto, ti basterà accedere a Google Drive dal tuo smartphone e tutte le tue foto e i tuoi video saranno li. Be, se non è una magia questa poco ci manca, perché già solo con questa operazione avremo recuperato tantissima memoria, sicuramente abbastanza da risolvere il problema dello spazio insufficiente ed avremo ancora a disposizione sul nostro smartphone tutte le nostre foto e i nostri video.

    Rimozione delle applicazioni inutili

    Questa seconda fase è molto più semplice da mettere in pratica rispetto alla prima. Basta andare su “Impostazioni“, scegliere la scheda “Generale” (solitamente in alto a destra) e infine “Gestione applicazioni“. Scorrete tutte le applicazioni installate sul vostro smartphone Samsung e quando ne trovate una da eliminare, cliccateci sopra e premete il pulsante “Disinstalla” in alto a destra.

    Eliminare le conversazioni Whatsapp

    L’ultimo passaggio da compiere per risolvere il problema dello spazio insufficiente del vostro smartphone consiste nell’eliminare le conversazioni WhatsApp. Per fare ciò, aprite l’applicazione WhatsApp ed entrate nella chat che volete eliminare. Quindi selezionate i tre pallini disposti in verticale in alto a destra e dal menù che si apre scegliete “Altro“.  Ecco dunque che vi comparirà un nuovo menù, la cui prima voce è “Cancella chat“.

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    Aprire e convertire foto e immagini in formato HEIC

    Se avete deciso di aprire questo articolo è perché molto probabilmente vi siete imbattuti in uno strano formato di foto denominato HEIC. In realtà non si tratta di qualcosa di anormale. Anzi, ormai da diversi anni sta diventando sempre più popolare, grazie soprattutto all’enorme quantità di iPhone presente sul territorio mondiale. Per cercare di capire meglio di cosa si tratta però, abbiamo deciso di creare una guida un po’ più approfondita, cercando di analizzare anche i modi migliore per aprire e convertire foto e immagini in formato HEIC.

    Qualora foste interessati alla cosa quindi, vi consigliamo di proseguire già con il prossimo paragrafo e vi auguriamo una buona lettura.

    Cosa sono le foto HEIC

    Le foto in formato HEIC, acronimo di “High Efficiency Image File Format”, hanno la peculiarità di presentarsi come una sorta di contenitore, all’interno del quale è possibile ritrovare una singola immagine, oppure una sequenza di immagini.

    L’idea arriva dalla Moving Picture Experts Group, ma è stata resa famosa principalmente da Apple, che ha deciso di utilizzare il suddetto formato come standard per le foto scattate con iPhone e iPad.

    iPhone formato heic

    Il motivo principale di ciò, va ricercato nel fatto che i dispositivi dell’azienda di Cupertino possono scattare sia foto singole che sequenze o “Live Photos“, le quali necessitano quindi di questo formato “contenitore” per poter, appunto, contenere più immagini in un singolo file.

    Ma purtroppo non bisogna soffermarsi solo su questo, visto che non mancano aspetti negativi e che potrebbero effettivamente risultare piuttosto fastidiosi per gli utenti.

    Vantaggi e svantaggi delle foto HEIC

    Vantaggi

    Ma prima di passare agli svantaggi, concentriamoci sugli aspetti positivi e, in particolare, sull’aspetto “economico” delle foto HEIC.

    Ovviamente per economico si intende la capacità degli HEIC di mantenere una qualità dell’immagine abbastanza elevata (praticamente identica a quella dei JPG), pur garantendone un peso in memoria quasi dimezzato.

    Ad esempio, una foto in JPG da 4 MB convertita in HEIC può arrivare a pesare circa 2.4 MB, offrendo quindi la medesima qualità.

    Inoltre, concentrando l’attenzione sulla questione intelligenza artificiale, grazie alle foto HEIC, è possibile riconoscere i vari elementi presenti all’interno dello scatto. Ed è possibile anche classificarli in base a precisi parametri.

    In questo modo, il sistema operativo sarà in grado di offrire opzioni avanzate di riconoscimento e mostrare informazioni più precise su ciò che l’utente guarda ogni giorno (ad esempio la razza di un cane, oppure il nome di un palazzo).

    Infine, i file HEIC, essendo di natura “contenitore”, rappresentano un vantaggio assoluto per chi ama operare di  foto editing.

    Le immagini caratterizzate dal suddetto formato supportano infatti le trasparenze fino a 16 bit (il JPEG arriva a supportare solo quelle a 8 bit) e permettono anche modifiche di rotazione, ritaglio, sovrapposizione e aggiunta di testo senza dover necessariamente creare delle copie della stessa immagine.

    Svantaggi

    Per quanto riguarda gli svantaggi invece, ne abbiamo individuati principalmente due: la compatibilità e le poche speranze di futuro.

    La seconda motivazione delle due è da attribuire al fatto che purtroppo, altre aziende importanti, come Google, non sembrano voler puntare molto su questo formato. Concentrando invece l’attenzione su altre tipologie di file.

    La prima è probabilmente la più attuale e fastidiosa. Attualmente infatti, non tutte le applicazioni supportano i file HEIC. Per questo motivo, in tantissimi casi sarà quindi necessario convertire l’immagine in uno dei formati più compatibili come JPG.

    Tuttavia, c’è da dire che dopo diversi anni, i servizi più popolari (soprattutto Social Network) hanno ricevuto gli aggiornamenti necessari per visualizzarli correttamente.

    Come scattare foto HEIC

    Attualmente il modo più semplice per scattare foto in formato HEIC è quello di utilizzare un iPhone (o un iPad) e, in particolare, l’applicazione “Fotocamera” presente di serie.

    Già dalla prima configurazione infatti, tutti gli scatti eseguiti dai suddetti dispositivi saranno esportati in tale formato.

    scattare foto heic

    Qualora ciò non accadesse però, l’unica cosa da fare sarà: aprire l’app “Impostazioni”, continuare con “Fotocamera”, cliccare sulla voce “Formati” e selezionare “Efficienza elevata”, la quale ridurrà la dimensione dei file e catturerà foto e video in formato HEIC e HEVC (per i video).

    A partire da Android Pie (nona versione del sistema operativo mobile di Google) però, anche tutti gli altri smartphone in commercio potranno scattare foto HEIC.

    Tuttavia, tale formato non sarà abilitato di default e molte aziende produttrici di smartphone potrebbero anche decidere di non abilitarlo per le proprie lenti fotografiche.

    Per verificare ciò bisognerà necessariamente controllare nelle impostazioni dedicate alla fotocamera.

    Come evitare foto HEIC

    Qualora quindi questo formato non vi convincesse fino in fondo, si potrà comunque disattivare ed evitare.

    Per farlo su Android sarà sufficiente continuare ad utilizzare la fotocamera senza modificare alcun parametro riguardante i formati di scatto.

    Su iPhone invece, bisognerà aprire l‘app “Impostazioni”, continuare con “Fotocamera”, cliccare sulla voce “Formati” e selezionare “Più compatibile”, la quale consentirà alle lenti di catturare immagini in JPEG.

    Come aprire le foto HEIC

    Ovviamente tutte le aziende esterne ad Apple si sono adeguate al formato HEIC. Hanno infatti deciso di supportare in piena regola tutte le foto esportate nel suddetto formato.

    Su iPhone, iPad e Mac invece, c’è davvero molto poco da dire. Qualunque applicazione presente di default sui dispositivi dell’azienda di Cupertino si utilizzi infatti (Foto, Anteprima oppure anche semplicemente il Finder), non si presenterà alcun problema di compatibilità.

    Anche le ultime versioni di Windows e Android riescono a supportare di default le immagini HEIC, ma qualora doveste riscontrare problemi, si potrà immediatamente rimediare.

    Su Microsoft Store di Windows è infatti disponibile il plugin “Estensioni di immagine HEIF”, scaricabile gratuitamente da qui, il quale consentirà al sistema operativo di leggere qualsiasi immagine.

    Su Android invece, sempre nel caso in cui la galleria non riuscirà ad aprire le foto, consigliamo di utilizzare un’applicazione di terze parti perfettamente compatibile.

    La migliore e più conosciuta in questo campo è indubbiamente Dropbox, disponibile al download gratuito tramite questo link.

    Come convertire le foto HEIC

    Passiamo adesso ad un altro strumento utile per la modifica degli HEIC: cloudconverter.

    convertire heic

    Si tratta di un sito Web gratuito, accessibile da qualsiasi Browser e che permetterà a chiunque di convertire le foto da HEIC a JPG, PNG, PDF e tanti altri formati.

    Non resta quindi che raggiungere la pagina dedicata cliccando su questo link e proseguire con la lettura dell’articolo.

    Convertire HEIC in JPG

    Una volta aperto il sito di cloudconverter, bisognerà modificare i formati alla destra di “convert” e “to”.

    La prima delle due caselle dovrà quindi essere impostata con HEIC, mentre la seconda, in questo caso, in JPG.

    Per farlo, sarà quindi sufficiente premere sul riguardo interessato e selezionare il formato dal menu a tendina che apparirà automaticamente.

    Una volta correttamente impostati i parametri, non servirà altro che cliccare su “Select File”, importare la foto da esportare di JPG e avviare l’operazione con il tasto “Convert”.

    Immediatamente partirà il download secondo le impostazioni del Browser utilizzato.

    Convertire HEIC in PNG

    I medesimi passaggi dovranno essere eseguiti anche per convertire le foto HEIC in PNG. In questo caso però, alla destra di “to” bisognerà ricercare il valore “PNG”, il quale si troverà nel menu a tendina “Image”.

    Per semplificare la ricerca si potrà anche utilizzare il campo di testo che apparirà in alto dopo aver premuto sulla casella interessata.

    Dopodiché, basterà importare il file tramite il collegamento “Select File”, avviare il tutto con “Convert”, attendere la fine del download e aprire la nuova fotografia.

    Convertire HEIC in PDF

    Cloudconvert ha il vantaggio di supportare perfettamente anche formati diversi da quelli prettamente incentrati sulle fotografie, come ad esempio i PDF.

    Proprio per questo motivo, potrà essere utilizzato per convertire una foto HEIC in un documento PDF.

    Per farlo, bisognerà sempre cliccare sulla casella alla destra di “to”, spostarsi nella sezione “Document”, selezionare “PDF”, importare la foto da convertire cliccando su “Select File”, avviare il tutto con “Convert” e attendere la fine del download.

    Convertire HEIC su iPhone

    Ovviamente, sia su iPhone che su iPad e tutti gli altri dispositivi con Browser integrato, si potrà avviare una rapida conversione online tramite il sito di cloudconvert.

    Ma per semplificare tutte le operazioni e avere sempre uno strumento offline a portata di mano, consigliamo l’utilizzo di un’applicazione dedicata alla conversione da HEIC a qualsiasi altro formato desiderato.

    Tra le più consigliate in questo campo c’è “Il Convertitore di Immagini“, scaricabile gratuitamente da App Store attraverso questo link.

    Una volta aperto il servizio, basterà importare il file di input HEIC e successivamente scegliere la tipologia di conversione. Tutte le restanti operazioni verranno eseguite automaticamente dall’app.

    Ovviamente sarà perfettamente compatibile sia con iPhone che con iPad.

    Convertire HEIC su Android

    Per quanto riguarda gli smartphone e tablet Android invece, oltre al solito sito Web di cloudconvert, proponiamo l’applicazione gratuita “Heic to JPG Converter Free”.

    Quest’app consente in pochissimo tempo di importare la foto HEIC dall’archivio o dalla galleria del dispositivo in questione e di convertirla in un file di tipo “JPG”, pienamente supportato da qualsiasi servizio.

    Può quindi essere scaricata direttamente dal Play Store tramite questo link.

    Il suddetto software sarà però unicamente in grado di esportare i file in JPG. Qualora si preferisse un formato diverso, come PNG, PDF, GIF, WEBP o altro, non possiamo che consigliare “Heic converter – Heic to JPG-PNG-PDF Converter”, anch’esso gratuito e disponibile sul Play Store tramite questo link.

    Una volta scaricata, installata e aperta l’app, basterà premere sul pulsante “Open HEIC” in alto a sinistra e selezionare la foto da modificare dall’archivio dello smartphone.

    A questo punto bisognerà cliccare sull’icona della freccia in basso a destra, scegliere il formato di output preferito e avviare l’operazione con “Convert HEIC”.

    A questo punto tutte le immagini convertite appariranno in una nuova schermata della stessa applicazione e potranno essere aperte, condivise, salvate o anche eliminate dopo aver premuto sull’icona con tre puntini presente nell’angolo in basso a destra di ogni immagine.

    Convertire HEIC su Mac

    Grazie alle opzioni avanzate presenti in “Anteprima” (applicazione presente di default su tutti i Mac), sarà possibile convertire qualsiasi HEIC in maniera semplice, rapida e senza dover necessariamente scaricare alcun programma aggiuntivo.

    Ovviamente, prima di vedere come farlo, vi ricordiamo che la soluzione di cloudconvert rimarrà sempre comunque valida.

    Prima di tutto, bisognerà quindi individuare la foto da convertire, successivamente bisognerà aprire il suo menu a tendina cliccando con due dita sul trackpad su di essa (oppure con il tasto destro del mouse), portare il puntatore su “Apri con…” e scegliere “Anteprima”.

    Una volta avviata la schermata di Anteprima con la foto interessata, sarà necessario cliccare su “File” nel menu opzioni in alto a sinistra, scegliere la voce “Esporta…”. Dopodiché aprire il menu a tendina alla destra di “Formato”, scegliere quello preferito (sarà presente anche PDF), selezionare la cartella di esportazione e concludere con “Salva”. L’operazione si concluderà in pochissimi istanti.

    Qualora preferiate uno strumento ancora più semplice e rapido e che non occupi neppure tanto spazio in memoria, consigliamo “HEIC Converter”, disponibile gratuitamente sul Mac App Store e accessibile tramite questo link.

    Il suo funzionamento è piuttosto banale. L’unica cosa da fare per avviare la conversione sarà: trascinare la foto sulla finestra nera, attendere il raggiungimento del 100% e l’operazione sarà completa.

    Il nuovo file sarà esportato in JPEG o PNG (in base alla scelta dell’utente) e potrà essere immediatamente aperto dalla cartella dei download del Mac.

    Convertire HEIC su Windows

    Ancora per l’ultima volta vi ricordiamo che il sito Web di cloudconvert potrà essere utilizzato anche su Windows attraverso un qualsiasi Browser web.

    Anzi, sui PC dotati del sistema operativo di Microsoft risulta essere il modo migliore per completare la conversione.

    L’alternativa più adeguata si chiama infatti “HEIC to JPG, JPEG & PNG Converter”, può essere scaricata dal Microsoft Store tramite questo link, ma per farlo bisognerà affrontare un costo di circa 5 euro (molto spesso in promozione a poco meno di un euro).

    Una volta acquistata e aperta, basterà quindi trascinare il file HEIC all’interno della sua schermata. Qui scegliere il formato preferito di esportazione e proseguire con la conversione.

    Dopo pochi istanti il file apparirà nella cartella scelta per il salvataggio. Bisogna però specificare che purtroppo l’app non è compatibile con la versione S di Windows 10.

    Per tutte le versioni precedenti a Windows 10, consigliamo nuovamente di operare tramite il sito di cloudconvert.

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    Applicazioni, Intelligenza artificiale, Software, Tech

    Vecchie foto riprendono vita con Deep Nostalgia

    Lo sai, le tue vecchie foto possono riprendere vita con Deep Nostalgia! Scopri il servizio!

    C’è un servizio web piuttosto conosciuto in internet e viene utilizzato principalmente per ricostruire il proprio albero genealogico o le proprie origini tramite l’analisi del DNA: MyHeritage (www.myheritage.it).
    Con la tecnologia Deep Nostalgia (sviluppata dalla società israeliana D-ID) MyHeritage ha fatto un ulteriore passo avanti arrivando ad animare i volti di fotografie, che riprendono letteralmente vita. L’intelligenza artificiale sviluppata, infatti, riesce a “dare vita” ai volti delle persone protagoniste delle nostre vecchie foto e lo fa in un modo realistico e al tempo stesso allarmante. Per rendersi conto delle potenzialità del servizio basta dare un’occhiata al video sottostante:

    Diamo vita alla nostre vecchie foto con Deep Nostalgia

    Deep Nostalgia vecchie foto

    Per provare anche noi la tecnologia Deep Nostalgia non dobbiamo far altro che andare sul suo sito Internet www.myheritage.it/deep-nostalgia. Una volta qui basta completare la registrazione, che offre la possibilità di provare per cinque volte il programma gratuitamente.

    Possiamo completare la registrazione sulla piattaforma MyHeritage usando il nostro account Facebook o quello Google, oppure completare il modulo inserendo i nostri dati anagrafici con tanto di email e password.

    Con Deep Nostalgia le vecchie foto riprendono vita. Animiamo i volti delle nostre vecchie foto di famiglia con una tecnologia straordinaria. I risultati sono davvero incredibili, ancor più usando le foto in bianco e nero dei nostri nonni…
    Completata la registrazione possiamo inserire la foto che vogliamo animare: per farlo clicchiamo su Carica foto oppure trasciniamola sulla pagina Web. In pochissimo tempo (solitamente bastano 20 secondi!) vedremo il soggetto della foto animarsi.


    Il video creato dura circa 15 secondi: possiamo scaricare e condividere la nostra creazione tramite Facebook, Twitter o il link da copiare per mandare una email o messaggio. Nella sezione Vai alle mie foto possiamo trovare le nostre foto e i video realizzati.


    Oltre a creare video, il servizio permette anche di risistemare delle vecchie foto. Per farlo clicchiamo nella sezione Albero e selezioniamo Colorizza foto. Possiamo “trasformare” una vecchia foto in bianco e nero a colori o risistemarne una sbiadita.


    Uno dei punti di forza di MyHeritage è la possibilità di ricostruire il proprio albero genealogico e trovare nuovi parenti sparsi nel mondo. Clicchiamo su Crea ora l’albero genealogico e compiliamo il breve questionario proposto per iniziare la nostra ricerca. Nelle foto storiche i volti sono spesso piccoli e sfocati: con la funzione Migliora foto possiamo vedere ogni viso a risoluzione aumentata con risultati sorprendenti, soprattutto nelle foto di gruppo. Funziona ugualmente bene anche sulle nuove foto a colori.

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    Cloud Computing

    Google Foto, addio all’archiviazione illimitata nel 2021

    Google ha comunicato che lo spazio di storage su Foto non sarà più “illimitato”, ennesima conferma del fatto che il cloud è tutto fuorché il futuro di qualsiasi cosa.
    Capacità di calcolo, spazio di archiviazione, banda di rete: nulla, nel cloud, è o può essere infinito, ma le aziende come Google sono estremamente abili nel “vendere” i nuovi prodotti con la promessa di servizi illimitati. Salvo poi rimangiarsi la promessa, con sistematica e malevola puntualità, dopo alcuni anni passati a collezionare utenti.

    Google foto

    Lo spazio cloud infinito (che non è mai stato infinito) di Google Foto terminerà il primo giugno 2021. Tutte le foto e i video in “alta qualità” caricati sul servizio fino a quella data continueranno a essere esenti, ma da allora in poi ulteriori upload consumeranno una parte dei 15GB di spazio inclusi con ogni account Google gratuito. O anche lo storage aggiuntivo per gli account a pagamento.

    Il passaggio di regime sarà automatico, mentre la corporation sottolinea la popolarità del servizio Foto parlando di 28 miliardi di foto e video aggiunti ogni settimana. La limitazione allo spazio sarebbe insomma necessaria per continua a offrire un servizio adatto alle aspettative dell’utenza. Un’utenza che non ha diritto di lamentarsi, visto che ha scelto di propria spontanea volontà di legarsi mani e piedi ai capricci del cloud – ovvero i computer gestiti da qualcun altro.

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