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Lenovo legion y90
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Lo smartphone da gaming Android più potente mai realizzato

Lenovo Legion Y90 ovvero lo smartphone Android da gaming più potente mai realizzato, il rilascio sul mercato è previsto per Febbraio 2022.

Tra le console da gaming possono essere annoverati alcuni smartphone che presentano caratteristiche non indifferenti e per certi versi superiori a molti dei comuni pc che troviamo nelle nostre case. Tra gli smartphone da gaming più interessanti sul mercato non è possibile non annoverare il “Lenovo Legion Y90”. Le caratteristiche, recentemente rivelate, lo renderebbero lo smartphone Android più potente sul mercato.

Lenovo Legion Y90: prestazioni incredibili

Le informazioni, rilasciate dall’utente Pandaisbald su Weibo, noto social network cinese, mostrano uno smartphone dalle caratteristiche uniche. 22 GB di RAM totale, di cui 18 GB saranno vera RAM fisica e 4 GB virtuali. Lo spazio di archiviazione è altrettanto impressionante di 640 GB, reso possibile dalla combinazione di due stick separati da 512 GB e 128 GB. Il display del Legion Y90 sarà un pannello AMOLED Samsung E4 da 6,92 pollici con una frequenza di aggiornamento pazzesca di 144 Hz. Una frequenza di campionamento del tocco di 720 Hz, il che significa che sia le normali operazioni, sia i giochi, dovrebbero essere abbastanza fluidi. Sotto il cofano ci sarà il processore Snapdragon 8 Gen 1 top di gamma che aiuterà il telefono da gioco a gestire ogni attività senza sforzo.

smartphone gaming android lenovo

Per la fotografia, il Lenovo Legion Y90 sarà dotato di un sensore OV64A 1/1.32 da 64 MP di OmniVision abbinato a un altro sensore da 16 MP sul retro. In anticipo ci sarà il sensore GH1 da 44 MP di Samsung. La batteria del dispositivo è adeguatamente dimensionata a 5600mAh e può essere inoltre ricaricata rapidamente grazie alla presenza del supporto alla ricarica rapida da 68W. Altre caratteristiche includono doppie ventole di raffreddamento e sei pulsanti dedicati per il gioco. Il rilascio sul mercato è previsto per il 28 Febbraio 2022 (nel mercato cinese).

Frost Blade Cooling System

Non molto tempo fa, il famoso leaker Evan Blass aveva pubblicato una serie di immagini del Lenovo Legion Y90, rivelando tutte le sue varianti di colore. La sua parte posteriore ha un design piuttosto interessante e unico con un enorme modulo allineato al centro. Quest’ ultimo sembra essere costruito per le telecamere, ma racchiude anche alcune luci RGB elaborate e persino un sistema a doppia ventola di raffreddamento.

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Ventola del pc rumorosa

Hai la ventola del tuo pc molto rumorosa? Vediamo insieme perché, come fare e come evitare che questo rumore costante possa smettere. Una ventola del computer che fa molto rumore non va ignorata.

Perché la ventola del computer è così rumorosa?

Una ventola diventa rumorosa quando il computer genera molto calore facendola entrare in azione, per spingere l’aria calda fuori dal sistema e consentire all’aria più fresca di circolare. Spesso la causa è la polvere accumulata, che compromette le prestazioni del PC.

All’interno del computer si trova un gran numero di sofisticati componenti hardware, come CPU, scheda grafica, alimentatore e altro ancora. Tutte queste parti generano parecchio calore. E i componenti elettrici sensibili all’interno del PC sono vulnerabili alle alte temperature. 

ventola

Per mantenere bassi i livelli di calore, le ventole all’interno del computer iniziano a girare per spingere fuori l’aria calda e raffreddare il sistema.

Quando sottoponi il computer ad attività intense, come la riproduzione di videogiochi online, la modifica di file multimediali di grandi dimensioni o l’esecuzione di uno stress test della CPU, è normale che le ventole facciano rumore.

Purché smettano di girare quando termini questi compiti gravosi, non è un fatto di cui preoccuparsi. Ma se in circostanze normali riscontri una grande rumorosità dalle ventole del desktop o del laptop, continua a leggere per scoprire quale potrebbe essere il problema.

Perché la ventola del computer entra così spesso in azione?

Le ventole del computer potrebbero entrare costantemente in azione per vari motivi:

ventole impolverate
  • Le ventole sono sporche. La polvere si accumula all’interno del computer, soprattutto se hai un PC desktop di grandi dimensioni. Man mano che la polvere si accumula sulle ventole, queste funzionano con minore efficienza. Polvere e altri detriti sono una causa frequente della rumorosità delle ventole.
  • Il computer non è in grado di ventilare il calore. Il termine “laptop” può ingannare: se lo tieni a lungo in grembo, le tue gambe trasmettono calore al computer e impediscono all’aria fresca di circolare per raffreddarlo. Ma anche i PC desktop hanno bisogno di aria fresca.
  • Le ventole non funzionano correttamente. Nel corso del tempo, tutte le parti mobili si logorano e possono rompersi. Le ventole di desktop e laptop potrebbero allentarsi e diventare più rumorose. Potrebbe anche esserci qualcosa che non va nel firmware del componente hardware che innesta l’azione della ventola.
  • La CPU è sotto sforzo. A volte, non si tratta affatto di un problema delle ventole. Un programma che consuma molto più della giusta quota di risorse della CPU può facilmente causare un rapido riscaldamento del computer. Una ventola del computer che fa rumore senza un motivo apparente può indicare un problema di utilizzo elevato della CPU.

Se la ventola del computer fa molto rumore, significa che c’è un problema?

Le ventole rumorose in computer desktop e laptop possono segnalare la presenza di qualche problema, soprattutto se il rumore persiste a lungo. Il compito di una ventola è mantenere fresco il computer, e un rumore eccessivo significa che sta lavorando più del normale.

Se le ventole non riescono a ridurre sufficientemente i livelli di calore all’interno del computer, potresti iniziare a riscontrare una serie di problemi. La CPU autoregola le proprie prestazioni per cercare di ridurre l’emissione di calore, il che comporterà un notevole calo di velocità e prestazioni.

Se le temperature interne del PC salgono troppo, la CPU si spegnerà da sola per evitare danni permanenti. Quando succede, il computer si blocca e viene visualizzata la fatale schermata blu.

Potresti anche riscontrare problemi durante l’avvio del computer, come una schermata di avvio nera o una serie infinita di riavvii.

Come posso rendere più silenziosa la ventola del computer?

Ciascuno dei seguenti suggerimenti ti aiuterà a ripulire e migliorare notevolmente le prestazioni del computer. Provali in ordine: se uno non funziona, passa al successivo.

ventola pc

1. Assicurati che l’aria fresca raggiunga il computer

Posiziona il computer desktop (o laptop) su una superficie liscia e piatta, ad esempio una scrivania o persino il pavimento. Non metterlo su tappeti o moquette e non tenerlo all’interno di un cassetto o di un armadio: l’aria fresca deve poter circolare intorno al computer. Devi dare sfogo in qualche modo all’aria calda all’interno del PC mentre le ventole entrano in azione per espellerla.

Lo stesso principio vale per il laptop. Usa il laptop su una scrivania o un tavolo.

2. Pulisci ventole e prese d’aria

Una ventola rumorosa è spesso una ventola polverosa. Rimuovi regolarmente la polvere dalle ventole e dalle prese d’aria per consentire al computer di raffreddarsi in modo efficiente.

Prima di pulire il computer, spegnilo e scollega tutti i cavi e le connessioni, in particolare il cavo di alimentazione.

Prendi una bomboletta di aria compressa e spruzzala tenendola inclinata verso le prese d’aria del computer. Il tuo obiettivo è soffiare via la polvere senza farla ricadere dentro il computer.

3. Verifica il funzionamento delle ventole

Se le ventole del computer fanno ancora rumore o se non funzionano affatto, potrebbe essere arrivato il momento di sostituirle.

Mentre è possibile sostituire la maggior parte delle ventole singolarmente, se è la ventola di alimentazione a non funzionare, è necessario sostituire l’intera unità di alimentazione. Aprire l’alimentatore può essere pericoloso. Inoltre, un alimentatore surriscaldato potrebbe non essere in grado di alimentare a sufficienza tutti i componenti del computer. Quindi, invece di sostituirne la ventola, passa a un alimentatore più potente.

Come evitare che il computer si surriscaldi

Le ventole possono gestire i livelli di calore del computer solo fino a un certo punto. Se le ventole del tuo desktop o laptop continuano a girare rumorosamente dopo la pulizia, potrebbero semplicemente trattarsi di un sovraccarico di lavoro. A volte a rendere rumorose le ventole è un problema del software: qualcosa non funziona come dovrebbe oppure l’hardware installato non è abbastanza potente per eseguire il software che stai utilizzando.

Uno strumento di ottimizzazione delle prestazioni dedicato garantirà che le risorse del computer vengano allocate correttamente in ogni momento. AVG TuneUp identifica e disattiva i programmi non necessari in modo da non sprecare la potenza della CPU con software che non stai utilizzando. 

AVG TuneUp mantiene il disco rigido pulito e in ordine rimuovendo file spazzatura, dati temporanei, bloatware indesiderati e altri file inutili. Un computer efficiente è un computer sano e un computer sano è un computer silenzioso.

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“Mi piace” alle storie di Instagram

Arriva il “Mi piace” alle storie di Instagram lo scopo di questa novità è di portare ordine nei DM.

Lo afferma Alan Mosseri, capo di Instagram:

“L’idea qui è assicurarsi che le persone possano esprimere più sostegno reciproco, ma anche ripulire un po’ i messaggi privati”

Meta sta apportando importanti cambiamenti ai suoi social network. Da una parte Messenger di Facebook, adesso in grado di registrare fino a 30 minuti di messaggi audio, dall’altra Instagram, pronto ad accogliere la funzione “Mi piace” per le storie private.

In questo modo si può esprimere il proprio apprezzamento per una storia vista senza dover per forza mandare la reazione come risposta nei DM.

stories

A spiegare meglio la nuova funzione è Adam Mosseri, capo di Instagram.

“Ora, mentre scorri le storie, tra l’invio del messaggio e quel piccolo aeroplanino di carta ci sarà un’icona a forma di cuore” ha detto in un video.

“Se la tocchi, invierà un Mi piace all’autore di quella storia e quel Mi piace apparirà nell’elenco di chi ha visualizzato la storia, non nei messaggi privati”.

Tale cambiamento deriva dalla volontà di portare un po’ di ordine nelle caselle dei DM.

Lo afferma lo stesso Mosseri: “L’idea qui è assicurarsi che le persone possano esprimere più sostegno reciproco, ma anche ripulire un po’ i DM”.

La notizia è stata diffusa nel pieno dei festeggiamenti di San Valentino.

È bene precisare che i “Mi piace” nelle storie private non saranno conteggiati, anche se l’autore o l’autrice della storia può vedere chi ha lasciato l’icona a cuoricino nella lista di contatti che hanno visualizzato il contenuto.

Una modalità diversa rispetto a quella adottata per i “Mi piace” sui post pubblicati nel feed.

In questo caso i “Mi piace” possono essere visibili o meno, in base alle preferenze dell’utente per singolo post.

Per lasciare un like privato, basterà cliccare sul pulsante a forma di cuore che sarà presente accanto alla barra di composizione del messaggio. Questa funzionalità arriverà sull’applicazione nelle prossime settimane.

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Tablet: guida all’acquisto

Tablet: guida all’acquisto. Il miglior tablet in senso assoluto non esiste: bisogna scegliere il tablet più adatto alle proprie esigenze, e per questo bisogna tener conto di numerose caratteristiche tecniche. Vediamo insieme quali sono.

Display

display

Le dimensioni standard dei tablet sono 7″, 8″ e 10″.

La scelta fra essi va fatta in base alle proprie necessità: se si ha bisogno di un dispositivo estremamente leggero e maneggevole da usare principalmente fuori casa, sono da prediligere i tablet da 7 o 8 pollici.

Uno schermo così piccolo, però, riduce la leggibilità delle scritte, rende meno godibile la visione dei video e non offre un gran comfort per la digitazione prolungata di testi.

I tablet da 10″ sono quelli che offrono il miglior rapporto fra compattezza e comodità:

non sono eccessivamente ingombranti, permettono di lavorare abbastanza agevolmente e offrono un’eccellente esperienza multimediale.

Infine ci sono dei tablet da oltre 10 pollici (es. 12″) che si possono associare a delle basi o delle cover con tastiera e consentono di scrivere direttamente sullo schermo grazie a delle apposite penne. Sono da considerarsi a tutti gli effetti come dei sostituti dei notebook.

Per l’aspetto tecnico, nello schermo di un tablet va valutata innanzitutto la risoluzione, cioè il numero di pixel che vengono visualizzati sullo schermo del dispositivo: più ce ne sono e più nitidi risultano i contenuti visualizzati sul device.

Ad influire sul livello di nitidezza dei contenuti a schermo c’è poi la densità di pixel che si misura in pixel per pollice (ppi) e indica, per l’appunto, il numero di punti riprodotti in ogni pollice di schermo. Anche in questo caso, maggiore è il numero di pixel riprodotti per pollice e più nitidi risultano i contenuti riprodotti sul display.

A distinguere tablet di fascia alta e tablet più economici ci può essere anche la qualità stessa del display, la sua reattività e la sua capacità di non attrarre le impronte.

Supporto 3G / 4G / 5G e funzionalità telefoniche

Supporto 3G / 4G / 5G

Se si ha bisogno di utilizzare spesso il tablet all’aperto e si necessita di una connessione a Internet sempre attiva, ti consiglio i tablet con supporto 3G o LTE.

I tablet con supporto 4G/LTE, a seconda della categoria di LTE supportata, possono navigare a velocità differenti sulla rete dati. Se vuoi sfruttare al massimo le potenzialità delle reti 4G più recenti, acquista un tablet con supporto LTE di categoria 6 o superiore, in questo modo potrai navigare fino a 300Mbps in download.

Memoria interna, espansione e porte

memoria

I tablet possono essere equipaggiati con una memoria “fissa” o espandibile.

I device dotati di memoria espandibile si differenziano da quelli con memoria “fissa” per il fatto che consentono di archiviare app, foto, video e altri dati su delle schede di memoria esterne.

Se si ha intenzione di installare molte app e/o di archiviare molti video, bisogna acquistare un tablet con abbastanza memoria interna o con il supporto alle schede di memoria esterne.

Bisogna considerare che dal valore nominale della memoria del tablet (es. 32GB) vanno sottratti i GB di spazio occupati dal sistema operativo e dalle app che si trovano preinstallate sul device.

Un’altra caratteristica alla quale bisogna prestare particolare attenzione è la dotazione di porte di cui dispone il tablet.

Gli iPad di Apple, ad esempio, sono dotati della sola porta Lightning che permette di ricaricare il dispositivo, di collegarlo al computer e, tramite appositi adattatori, di collegarlo al televisore o ad accessori per il trasferimento dei dati (es. chiavette USB create ad hoc per i dispositivi iOS).

Molti tablet Android e Windows sono invece dotati di porte (Micro/Mini)USB e di porte Micro/MiniHDMI che consentono il collegamento diretto a dispositivi di memorizzazione esterni, a televisori o a monitor.

Per quanto riguarda le porte USB, bisogna tenere in considerazione il supporto alla tecnologia OTG, mediante la quale è possibile utilizzare chiavette, hard disk, tastiere, mouse e altri dispositivi USB sul tablet.

CPU, RAM e batteria

batteria

Prima di acquistare un nuovo tablet sarebbe bene informarsi sulle prestazioni di CPU e RAM.

La CPU, cioè il processore, è quella che determina la velocità con cui il device riesce ad eseguire applicazioni, processi di sistema e giochi; la RAM è quella che permette di eseguire più applicazioni e giochi contemporaneamente senza rallentamenti.

I dispositivi iOS hanno generalmente bisogno di meno RAM rispetto a quelli Windows e, soprattutto, quelli Android per una questione di struttura e ottimizzazione del sistema operativo.

Per quanto riguarda la batteria, l’autonomia media di un tablet è di 1-2 giorni, ma ci sono così tante variabili in gioco che bisogna esaminare device per device. Per orientarsi indicativamente sulla durata effettiva di un tablet bisogna esaminare la capacità della batteria con cui è equipaggiato (espressa in mAh).

Bisogna però tenere in considerazione il fatto che l’amperaggio di una batteria non è tutto: una batteria con amperaggio minore può durare quanto una batteria con amperaggio maggiore, se non di più, grazie a una migliore ottimizzazione del software.

Fotocamera

audio

Se sei interessato a questa funzionalità, in commercio puoi trovare tantissimi device equipaggiati con fotocamere che hanno davvero poco da invidiare a quelle dei migliori smartphone.

Per valutare le prestazioni fotografiche di un tablet non fermarti al numero di Megapixel delle fotocamere o alla presenza o meno del flash: cerca delle recensioni online e visualizza degli esempi di foto o video realizzati con il tablet interessato.

Solo in questo modo potrai scoprire le reali potenzialità fotografiche del device che intendi acquistare.

Audio

audio

I tablet sono perfetti per la fruizione di film, serie TV, musica e altri contenuti multimediali.

È dunque importante acquistare un tablet con un impianto audio soddisfacente.

Quindi, prima di effettuare un acquisto, informati circa il numero di speaker presenti sul tablet e alla qualità dell’audio che riescono a generare.

Un tablet con più speaker assicura un audio più avvolgente e un volume generalmente più alto rispetto a un tablet con un solo speaker.

Sistema operativo

sistemi operativi

Alcuni dei principali pregi e difetti di ciascuna piattaforma.

  • iOS – è il sistema operativo preinstallato nell’iPad di Apple.

È semplicissimo da utilizzare ma di contro ha una “chiusura” che non consente di personalizzarlo a fondo come Android.

Le app si possono scaricare solo dall’App Store ufficiale, ma sono tantissime e generalmente sono più ottimizzate per il formato tablet rispetto a quelle che si trovano su Android.

Gli aggiornamenti del sistema operativo arrivano al day one su tutte le versioni del dispositivo supportate da Apple.

  • Android – è la piattaforma che in ambito mobile offre la maggiore libertà d’azione all’utente.

Dispone di tantissime applicazioni che si possono scaricare sia dal Play Store ufficiale che da fonti esterne, ma questa libertà si paga con il rischio di imbattersi di tanto in tanto in dei malware.

Gli aggiornamenti del sistema operativo rilasciati da Google non arrivano al day one su tutti i dispositivi, bisogna aspettare che le varie aziende produttrici provvedano alla loro distribuzione.

  • Windows – è lo stesso sistema operativo che si trova installato sui PC, consente di eseguire sia le applicazioni Desktop tradizionali sia le Modern apps.

Consente la massima libertà d’azione all’utente e si trova spesso sui dispositivi ibridi basati su architettura x86, che da tablet possono diventare notebook grazie ad apposite basi con tastiera.

Riceve gli aggiornamenti al day one.

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Il Ransomware eCh0raix colpisce ancora

NAS di QNAP sono nuovamente il bersaglio di un attacco Ransomware, come hanno confermato diversi utenti e i dati statistici del servizio ID Ransomware. Il malware in questione è una vecchia conoscenza, ovvero eCh0raix. I dispositivi di QNAP sono stati colpiti da altri due ransomware nel corso dell’anno che hanno sfruttato le vulnerabilità presenti nel sistema operativo QTS.

Il ritorno di eCh0raix

I NAS più a rischio sono quelli con password deboli e sistema operativo non aggiornato. Non è noto il vettore di attacco, ma il risultato finale è la creazione di un nuovo utente con privilegi di amministratore ed installazione del Ransomware che applica la crittografia a tutti i file.

In un file di testo con estensione sbagliata (.txtt), l’hacker indica l’indirizzo di un sito Tor, sul quale sono pubblicate le istruzioni da seguire per pagare il riscatto. Se l’utente ha creato un backup dei file può semplicemente effettuare la re inizializzazione del NAS. In caso contrario ci sono due opzioni: pagare il riscatto e sperare di ricevere il “decryptor” oppure perdere tutti i dati.

QNAP suggerisce di utilizzare password più robuste per gli account amministratori, attivare la protezione degli accessi, cambiare il numero di porta, aggiornare il sistema operativo QTS e tutte le app installate.

NAS preferiti dai cybercriminali

NAS venduti da QNAP sembrano diventare il target preferito dei cybercriminali.

Non si conosce la cifra chiesta oggi, ma un portavoce di QNAP ha confermato che sui dispositivi compromessi è installata una vecchia versione del firmware. È quindi fortemente consigliato installare le ultime versioni di QTS o QuTS Hero e aggiornare tutte le applicazioni installate.

QNAP suggerisce inoltre di non connettere il NAS direttamente ad Internet tramite port forwarding, DMZ o IP pubblico. È possibile utilizzare una VPN.

Azioni per proteggere il NAS

Il malware può entrare nel NAS connesso ad Internet se l’utente sceglie password troppo deboli.

La sua presenza si nota subito perché il consumo di RAM e CPU cresce in maniera eccessiva.

Dieci suggerimenti per ridurre il rischio di infezione:

  • Aggiornare QTS all’ultima versione
  • Installare l’ultima versione di Malware Remover
  • Installare Security Counselor ed eseguirlo con la policy di sicurezza intermedia
  • Attivare Network Access Protection (NAP) per proteggere gli account da attacchi brute force
  • Installare un firewall
  • Usare password robuste per gli amministratori
  • Usare password robuste per gli amministratori dei database
  • Disattivare i servizi SSH e Telnet, se non usati
  • Disattivare app e servizi non usati
  • Evitare l’uso delle porte predefinite (80, 443, 8080 e 8081)

QNAP ha promesso l’arrivo di un tool per la rimozione di Dovecat dai NAS già infettati.

Clicca qui sotto per acquistare un NAS di ottima qualità.

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Pc lento come fare?

Da qualche giorno hai visto che il tuo Pc è più lento del solito? Non disperarti, in questo articolo troverai qualche trucchetto per recuperare il tuo pc.

PC lento cosa fare: Windows 10

  • Cancellare i file “spazzatura”

Quando si ha a che fare con un PC lento, la prima operazione da effettuare è rimuovere tutti i file “spazzatura” che occupano inutilmente spazio di archiviazione. Puoi provare il software di “pulizia” BleachBit.

Si tratta di una soluzione gratuita, utilizzabile anche senza installazione, che ti permetterà di fare pulizia sul tuo PC in un attimo. Esso è totalmente privo di malware e ti fornisce informazioni esaustive sugli elementi da eliminare. Per scaricare BleachBit sul tuo computer, collegati alla apposita pagina di download del sito ufficiale del programma.

Fatto ciò, premi BleachBit portable; oppure, in alternativa, se vuoi scaricare la versione del programma che prevede l’installazione, clicca BleachBit installer.exe. Non appena il download del programma è ultimato, estrai il contenuto della cartella compressa e apri il file bleachbit.exe.

A questo punto, nella finestra del programma che si è appena aperta, troverai elencati a sinistra tutti gli elementi superflui che possono essere rimossi dal computer.

Cliccando su ogni voce, ti verrà indicato a destra l’elemento a cui essa è riferita; in questo modo, prima di agire, potrai essere certo di non eliminare file indispensabili al funzionamento di Windows. Evita di cancellare le password memorizzate e i dati del registro di sistema . Una volta che sei certo di quali elementi rimuovere, spunta le relative caselle cliccando su di esse, infine clicca Pulisci posto in alto.

BleachBit
  • Cancellare i file più “ingombranti” –

un PC diventa lento anche a causa della presenza di troppi file “ingombranti” (es. i film che non guardi più, raccolte di musica e foto, ecc.).

Per visualizzarli puoi usare SpaceSniffer, un software gratuito che non necessita installazione e che, analizza l’intero hard disk e i file in esso presenti permettendoti di individuare con facilità quelli più “pesanti”.

Collegati sul sito, clicca Download che sta in alto e poi sulla voce Download from official mirror FossHub. Nella pagina successiva, clicca Download SpaceSniffer Windows Portable. A download ultimato, estrai l’archivio ZIP appena ottenuto, dopodiché avvia il file eseguibile di SpaceSniffer in esso contenuto.

Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, scegli l’unità da sottoporre all’analisi e clicca sul pulsante Start. Attendi che la procedura di analisi venga avviata e portata a termine. Dopodiché clicca sui quadrati e sui rettangoli del grafico più grandi.

Fai clic destro sopra e seleziona Elimina dal menu contestuale per eliminare i file correlati.

  • Disattivare l’avvio automatico dei programmi

Per compiere quest’operazione ti basta utilizzare lo strumento Gestione attività.

Clic destro sul pulsante Start di Windows e selezionando la voce Gestione attività. Nella finestra che si apre, premi sulla scheda Avvio. Provvedi dunque a disattivare tutti i programmi che non vuoi che vengano eseguiti in automatico all’avvio del sistema facendo clic destro sopra e selezionando la voce Disabilita.

programmi
  • Usare un antivirus affidabile ma leggero

L’utilizzo di software antivirus o anti malware troppo “pesanti” può produrre lentezza al pc, soprattutto se utilizzi un computer “attempato”. Ti consiglio dunque di disinstallare il tuo antivirus attuale e sostituirlo con uno più leggero, ciò non vuol dire che è meno efficace, come quello integrato nel sistema operativo: Windows Defender.

Se nonostante tutti gli accorgimenti di cui sopra il tuo computer non raggiunge velocità accettabili, prova ad avviare un antivirus al di fuori di Windows usando un antivirus avviabile da chiavetta o CD/DVD.

antivirus
  • Disinstallare i software inutilizzati

Per disinstallare i programmi inutilizzati clicca start, cerca Pannello di controllo, Programmi e funzionalità;

Esegui un clic destro Disinstalla/Cambia sui programmi che non usi e porta a termine la procedura.

  • Eliminare le estensioni inutili

Non installare troppe estensioni in Chrome, Firefox o Edge.

Vediamo insieme come disinstallarle:

  • Chrome – clicca sul pulsante ⁝ situato in alto a destra, seleziona la voce Altri strumenti, poi quella Estensioni e fai clic sulla dicitura RIMUOVI collocata in corrispondenza del nome del componente aggiuntivo da rimuovere.
  • Firefox – clicca sul pulsante “≡” situato in alto a destra, seleziona la voce Estensioni e temi, premi sul pulsante “…” posto a destra, in corrispondenza del nome dell’estensione da rimuovere, e fai clic sul pulsante Rimuovi.
  • Edge – clicca sul pulsante0 “…” collocato in alto a destra, seleziona la voce Estensioni dal menu, clicca sul pulsante “…” situato in corrispondenza dell’estensione che intendi disinstallare e premi sulla voce Rimuovi da Microsoft Edge.

Spero che i nostri consigli siano stati utili. Se il problema persiste puoi contattarci.

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Come caricare il cellulare senza caricabatterie

Quante volte ti è capitato di essere in giro e la batteria del tuo telefono è esaurita? oggi vedremo insieme come risolvere questo problema.

Power Bank

Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi a essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande. Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere.

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Power Bank

Cover con batteria

Simili ai Power Bank sono le cover con batteria. Questi prodotti hanno all’interno una batteria che permette di ricaricare il dispositivo.

Per capire se il prodotto è buono puoi capirlo dalla capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Un’altra caratteristica che puoi controllare è il materiale utilizzato per realizzare la cover in quanto alcune di esse sono state progettate per assorbire meglio gli urti.

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Cover con batteria

Caricatore wireless

Un’altra soluzione che potresti utilizzare è un caricatore wireless, al posto del classico caricabatterie.

Questo soluzione non è però per tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Molti smartphone, come Samsung e Apple, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

Esistono delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile ricaricare wireless direttamente su una batteria portatile. Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless.

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Caricatore wireless

Condivisione batteria wireless

Alcuni smartphone moderni, soprattutto quelli di fascia alta come Samsung S21 e Google Pixel 6, hanno la possibilità di condividere la carica residua della loro batteria con altri dispositivi, inclusi altri smartphone, in modalità wireless: la cosiddetta ricarica inversa.

Fai attenzione, le cover protettive, se sono presenti su entrambi gli smartphone potrebbero interferire con questa funzione, quindi, ti consiglio di toglierle.

Fai attenzione, se la batteria dello smartphone che vuole donare energia è bassa il suo sistema operativo potrebbe impedirgli di farlo.

L’ultima cosa che devi tener presente è che questo sistema è piuttosto lento, ed è maggiormente pensato per una piccola carica d’emergenza e non dovresti aspettarti di poter caricare lo smartphone al 100%.

Ma se devi fare una importante chiamata di lavoro o se devi avvertire la tua famiglia di un imprevisto può davvero salvarti .

Condivisione batteria wireless
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Robot cerca Pet

Robot cerca Pet, sei preoccupato per il tuo animale o sei curioso di sapere cosa combina? ti suggeriamo Enabot Ebo SE con una telecamera Full HD in grado di tenere sotto controllo gli animali domestici lasciati a casa, ha la visione notturna e rilevamento del movimento.

Le telecamere di controllo per neonati hanno il vantaggio che il bambino sta fermo nella sua culla. Chi invece vuole tenere sotto controllo i propri animali domestici quando non è in casa può affidarsi a una classica webcam sperando che prima o poi questa catturi il video dell’animale oppure scegliere un dispositivo come il robot semovente Enabot Ebo SE.

robot wi-fi

Controllo tramite Wi-Fi

Questo piccolo robot si muove su due ruote molto stabili e gira per l’appartamento in cerca di animali in movimento ma anche dormienti.

Non appena li trova fa partire una videoregistrazione che potremo controllare da remoto grazie alla connessione Wi-Fi.

Anche le migliori telecamere di sicurezza però non possono trovare un gatto nascosto in un angolo, ma Ebo SE, grazie alle sue dimensioni compatte, può intrufolarsi ovunque.

Ebo SE è in grado di fornire immagini luminose anche durante la notte grazie al sensore a infrarossi e volendo è possibile impostare la registrazione video h24 in modalità automatica.

Tutti i dati vengono salvati su scheda SD.

PRO

  • Struttura solida
  • Video in formato Full HD
  • Sensore a infrarossi

CONTRO

  • Non salva in cloud

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Recuperare foto cancellate definitivamente

Come recuperare le foto cancellate definitivamente? le foto sono molto importanti, sono pezzi di ricordi della nostra vita, quando guardiamo una foto ci ricordiamo quel momento, ma a volte capita che per errore le cancelliamo quindi vediamo insieme come poter recuperare i nostri ricordi con pochi e semplici passaggi per rivivere momenti della nostra vita.

Come recuperare le foto da Android

Ci sono dei sistemi di sicurezza integrati nel sistema operativo Android che ti aiutano a preservare le foto. Nei casi peggiori diventa necessario scaricare app dedicate o utilizzare dei programmi per computer dedicati al recupero dei dati cancellati.

Come recuperare foto cancellate dal cestino

La Galleria del tuo smartphone include al suo interno una funzione di sicurezza chiamata Cestino.

Per prima cosa apri la Galleria, apri la cartella cestino, al suo interno ci sono tutte le foto che hai cancellato negli ultimi 30 giorni dal tuo smartphone.

Per recuperarle non devi far altro che sfiorarle con il dito e, una volta che saranno aperte, premere sul pulsante ripristina, se invece, devi recuperare molte foto invece di aprirle una per una puoi tenere premuto per alcuni secondi su una di esse e, quando verrà selezionata dal sistema, toccare tutte quelle che desideri recuperare. Premi poi sempre sul pulsante rispristina per rimetterle in galleria.

Un altro tentativo che ti consiglio di fare è quello di aprire l’app Google Foto, se ce l’hai installata e hai attivato il backup di foto e video sul cloud: potresti piacevolmente scoprire che le foto che hai cancellato in realtà risiedono ancora sul cloud di Google e quindi puoi recuperarle facilmente da quest’ultimo.

recupero foto

App per recuperare foto eliminate definitivamente

Se hai controllato già nel Cestino e non ci sono le foto che hai cancellato e anche Google Foto non ti ha potuto aiutare devi utilizzare soluzioni dedicate al recupero dei file cancellati.

Se desideri tentare con una app da scaricare direttamente sul tuo device, ti consiglio di utilizzare Undeleter.

Undeleter app recupero foto

Prima di procedere è importante che tu capisca che le app per recuperare foto e file cancellati potrebbero non riuscire sempre nel loro scopo, inoltre per funzionare al meglio delle loro potenzialità richiedono di effettuare la procedura di root dello smartphone, la quale dà accesso a porzioni di memoria normalmente inaccessibili.

Premi sull’icona di Undeleter, ti mostrerà delle pagine in cui ti spiegherà il suo funzionamento e ti chiederà i permessi per la localizzazione e per l’accesso ai dati. Devi concedere questi accessi premendo su Mentre usi l’app e Consenti, altrimenti non potrai procedere.

Undeleter rileverà se hai effettuato o meno il root del tuo dispositivo. Se non lo hai effettuato ti avvertirà che potrà fare solo una scansione delle immagini, quindi sfiora il tasto in basso a destra che recita IMAGE SCAN. Undeleter scansionerà la memoria del tuo smartphone e ti offrirà un elenco delle fotografie che può recuperare.

Se trovi l’immagine che ti interessa, selezionala e, successivamente, premi sull’icona in alto a destra a forma di dischetto. Tocca quindi Salva il file.

In fine potrai trovare la fotografia recuperata all’interno della Galleria del tuo smartphone o tablet.

Leggi anche “Digitalizza senza riflessi le vecchie foto stampate” qui.

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Formazione, Sistemi

Come scaricare video da Vimeo

Se vuoi scoprire come scaricare video da Vimeo gratis e stai usando un computer con su installato Windows o macOS, vediamo insieme quali sono le soluzioni.

4K Video Downloader 

scaricare

Se cerchi un software che ti consenta di scaricare video da Vimeo, ti suggerisco 4K Video Downloader.

É un programma per Windows e macOS che permette di scaricare video.

È possibile scegliere tra vari formati e qualità per l’output e di base è gratis.

Per scaricare 4K Video Downloader sul tuo computer, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sul pulsante Scarica 4K Video Downloader.

Quando il download sarà completato, se stai usando Windows, apri il pacchetto d’installazione appena ottenuto e nella finestra che vedi comparire sul desktop, clicca sul pulsante Next.

Inserisci il segno di spunta sulla casella relativa all’accettazione dei termini del servizio e porta a termine il setup premendo sui pulsanti Next, per due volte di seguito, Install e Finish.

In seguito, avvia il programma, selezionando il relativo collegamento aggiunto al menu Start.

Se stai usando macOS, invece, dopo aver scaricato il pacchetto d’installazione del programma sul computer, apri quest’ultimo, trascina l’icona di 4K Video Downloader nella cartella Applicazioni del Mac, fai clic destro sopra e seleziona la voce Apri dal menu contestuale.

a seguire, premi su Apri in risposta all’avviso sullo schermo, in modo da avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso gli sviluppatori non certificati.

Ora che, visualizzi la finestra di 4K Video Downloader, copia nella clipboard del computer l’indirizzo del filmato di Vimeo da scaricare, premi su Incolla il collegamento collocato in alto a sinistra e attendi qualche secondo affinché il link venga elaborato.

Nella finestra che compare, assicurati che risulti selezionata l’opzione Scarica video dal menu a tendina sinistra, scegli poi il formato che preferisci dal menu Formato, indica la cartella in cui vuoi salvare il file finale previo clic su Sfoglia e procedi pure con il download, facendo clic su Scarica.

Video DownloadHelper

Un altro strumento per scaricare video da Vimeo è Video DownloadHelper.

Si tratta di un’estensione compatibile con i browser Chrome e Firefox, per cui la si può usare sia su Windows che su macOS.

Permette di catturare i video presenti su qualsiasi pagina Web e di effettuarne il download.

Per scaricare e installare l’estensione, se stai usando Chrome, collegati alla relativa sezione del Chrome Web Store e fai clic prima su Aggiungi e poi su Aggiungi estensione.

Invece, se stai usando Firefox, visita la relativa sezione del sito Internet Mozilla Addons e fai clic prima su Aggiungi a Firefox e Installa.

Ad installazione completata, apri la pagina di Vimeo che contiene il filmato che desideri scaricare, clicca sull’icona di Video DownloadHelper in alto a destra e seleziona la prima voce (quella con l’anteprima del filmato) dal menu che compare.

Se è la prima volta che scarichi video da Vimeo, ti verrà proposta l’installazione di un software, per portare a termine l’operazione: accetta, cliccando su Installa app integrativa.

A download completato, avvia il file che hai ottenuto e attieniti alle indicazioni riportate sullo schermo.

Come scaricare video da Vimeo online

Qui di seguito troverai i migliori servizi Web di questo tipo.

1: Loader.to

Loader.to

Supporta diversi siti di video sharing e consente di selezionare differenti formati e risoluzioni di output. Permette anche di estrapolare la sola traccia audio dai filmati ed è gratuita.

Recarti sulla home page e inserire l’URL del video presente su Vimeo che è tua intenzione scaricare nel campo URL.

Seleziona poi il formato di output e la risoluzione che preferisci tramite il menu a tendina Format e fai clic sul pulsante Download.

Attendi, che l’elaborazione del filmato venga portata a termine e clicca su Download presente nel riquadro in basso, così da avviare lo scaricamento tuo video.

2: VIDO

vido

VIDO è un’altra soluzione disponibile online. È molto facile da usare, permette di salvare i video di proprio interesse in vari formati e risoluzioni ed è gratuita anch’essa. Consente anche di estrapolare la sola traccia audio.

Vai sulla  home page, inserisci l’URL dei video presente su Vimeo che è tua intenzione scaricare nel campo di testo apposito situato al centro e fai clic su Go collocato a destra.

Individua poi il formato e la risoluzione che preferisci degli elenchi comparsi in basso e premi su Download.

Nella pagina Web che successivamente ti verrà mostrata, fai clic sul player video e seleziona l’opzione per salvare il contenuto sul computer dal menu contestuale che vedi comparire, in modo da procedere con il download.

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