recupero dati, soluzione professionale
Formazione

Recupero Dati: Tecniche e Soluzioni Professionali

La perdita di dati da un hard disk rappresenta un evento critico, capace di compromettere anni di lavoro, archivi fotografici di valore inestimabile e documenti aziendali vitali. In uno scenario in cui le informazioni digitali costituiscono un patrimonio fondamentale, il recupero dei dati da dispositivi di archiviazione danneggiati o inaccessibili non è un’operazione da improvvisare, ma una disciplina scientifica che richiede competenza, tecnologie avanzate e un ambiente controllato. Affrontiamo con un approccio ingegneristico e meticoloso ogni caso, garantendo le più elevate probabilità di successo nel ripristino del Vostro patrimonio digitale.

Tipologie di Danno all’Hard Disk: Una Diagnosi Precisa è il Primo Passo

Comprendere la natura del guasto è un prerequisito essenziale per definire una strategia di recupero efficace. I malfunzionamenti di un disco rigido si classificano principalmente in tre macro-categorie, ciascuna con sintomatologie e procedure di intervento specifiche.

Recupera i dati dal disco rigido

Grazie alle tecniche specialistiche sviluppate nei nostri laboratori e utilizzando attrezzature all’avanguardia, il team di Salvataggio Dati è abile nel Recupero dei dischi rigidi! Vantiamo un’elevata percentuale di successo ed in genere siamo in grado di recuperare tutti i dati al primo tentativo.

Principali cause di rottura del disco rigido

Rottura Motore

Rottura Motore

Questo succede quando il disco smette di girare. Questo è un danno fisico al disco causato principalmente da cadute accidentali durante la guida.

Guasto Elettronico

Guasto Elettronico

Questo succede quando si verifica un danno ai circuiti stampati che controllano l’alimentazione del disco. Questo problema può essere causato dal guasto di un componente, da un danno volontario o da uno sbalzo di tensione.

Rottura Testina

Rottura Testina

Le testine di lettura / scrittura in un disco rigido possono guastarsi per svariati motivi tra cui il degrado naturale delle componenti che causa la loro usura, danni causa da traumi fisici e anche dallo sporco che penetra nel

Firmware Guasto

Firmware Guasto

Il firmware è un software che invia le istruzioni al disco rigido. Quando il firmware è danneggiato, il disco inizia a comportarsi in modo irregolare o, in alcuni casi, smette completamente di funzionare. I danni a livello firmware influenzano altri problemi come testine malfunzionanti o il disco che non gira a velocità normale.

Problemi di natura logica

Problemi di natura logica

Quando si verificano problemi di natura logica, i dati risultano inaccessibili pur avendo tutte le componenti fisiche dell’unità perfettamente funzionanti. Alcuni esempi di danni di natura logica sono la cancellazione accidentale dei dati, la corruzione o la formattazione dei dati.

Come recuperiamo i dati da un hard disk?

Le tecniche che i nostri tecnici utilizzeranno differiranno a seconda della causa del guasto. In ogni caso, tuttavia, Salvataggio vanta ingegneri specializzati e attrezzature all’avanguardia necessarie per riparare il disco rigido della tua organizzazione e recuperare completamente i tuoi dati.

Qualunque sia la ragione del guasto del tuo disco rigido, Salvataggio Dati ha l’esperienza e gli strumenti necessari per recuperare i dati della tua organizzazione in modo rapido e conveniente. Richiedi un preventivo approssimativo o prenota la tua diagnostica gratuita inviando un’e-mail o chiamandoci oggi al numero

Danno di Tipo Logico

Il danno logico si manifesta quando il dispositivo è fisicamente integro e funzionante, ma i dati al suo interno risultano inaccessibili a causa di errori nella struttura logica che li organizza. Le cause più comuni includono:

  • Cancellazione accidentale di file o partizioni: L’eliminazione di dati, anche se svuotati dal cestino, non ne comporta la distruzione immediata. Il sistema operativo si limita a marcare lo spazio da essi occupato come “disponibile” per future scritture. Un intervento tempestivo può recuperare i file prima che vengano sovrascritti.
  • Formattazione rapida o completa: Una formattazione, specialmente se rapida, cancella la “mappa” di accesso ai file (File System), ma non i dati stessi. È possibile ricostruire questa mappa e recuperare l’intera struttura di cartelle e file.
  • Corruzione del File System (RAW): Virus, arresti anomali del sistema o conflitti software possono danneggiare il file system (es. NTFS, HFS+, exFAT), rendendo la partizione illeggibile e mostrata come “RAW”.
  • Attacchi malware e ransomware: Specifici software malevoli possono criptare i dati o alterarne la struttura per renderli inaccessibili.

In questi scenari, operiamo con software proprietari avanzati e analizzatori esadecimali che ci permettono di interagire con il disco a basso livello, bypassando il sistema operativo per ricostruire le strutture dati corrotte e estrarre i file integri.

Danno di Tipo Fisico (Meccanico ed Elettronico)

Questa categoria include qualsiasi guasto a una componente fisica del drive. È la tipologia di danno più critica, che richiede inderogabilmente l’intervento in Camera Bianca. I sintomi sono spesso inequivocabili:

  • Danneggiamento delle Testine (Head Crash): Le testine di lettura/scrittura, che fluttuano a pochi nanometri dalla superficie dei piatti magnetici, possono entrare in contatto con essi a causa di urti o usura. Questo evento genera rumori caratteristici come “click” ritmici, “ticchettii” o suoni stridenti (grinding). È imperativo spegnere immediatamente il disco per evitare la distruzione dei piatti e la perdita permanente dei dati.
  • Motore Bloccato (Spindle Motor Seizure): Il motore che fa ruotare i piatti a migliaia di giri al minuto può bloccarsi. Il disco non emette alcun suono o produce un debole ronzio (“humming”) senza riuscire ad avviarsi.
  • Danno alla Scheda Elettronica (PCB): Sbalzi di tensione o cortocircuiti possono bruciare la scheda logica esterna. Spesso il disco non dà alcun segno di vita o emette odore di bruciato. La semplice sostituzione della PCB con una identica non è risolutiva sui dischi moderni, poiché essa contiene parametri adattivi unici (“ROM”) che devono essere trapiantati sulla scheda donatrice.
  • Degradazione della Superficie Magnetica (Bad Sectors): Con il tempo, piccole aree dei piatti possono perdere la capacità di ritenere la carica magnetica, diventando illeggibili. Un numero elevato di settori danneggiati può rendere il disco estremamente lento o inaccessibile.

Danno al Firmware

Il firmware è il sistema operativo interno dell’hard disk, memorizzato in un’area riservata sui piatti magnetici chiamata “Area di Servizio” (Service Area). La sua integrità è vitale per il funzionamento del drive. Una corruzione del firmware, causata da usura o difetti di fabbricazione, può portare a sintomi fuorvianti:

  • Il disco viene rilevato dal sistema con una capacità errata (es. 0 GB).
  • Il modello del disco viene identificato con un nome anomalo o generico.
  • Il disco si avvia ma rimane perennemente in stato di “busy”, senza consentire l’accesso.

Interveniamo con strumenti hardware e software specializzati che ci consentono di comunicare con il disco in modalità “kernel” o “factory mode”, diagnosticare i moduli firmware corrotti (es. G-List, P-List, S.M.A.R.T.) e ripararli per ripristinare l’accesso ai dati dell’utente.

Il Nostro Processo di Recupero: Metodologia e Trasparenza Assoluta

La nostra procedura è stata affinata per massimizzare le possibilità di successo, garantendo al contempo la massima sicurezza e riservatezza. Ogni fase è gestita internamente nei nostri laboratori, senza intermediari.

graph TD
    A[Ricezione e Registrazione del Dispositivo] --> B{Diagnosi Preliminare Non Invasiva};
    B --> C{Preventivo Dettagliato};
    C --> D{Approvazione del Cliente};
    D --> E{Intervento in Laboratorio};
    E --> F[Danno Logico/Firmware];
    E --> G[Danno Fisico/Meccanico];
    F --> H{Utilizzo di Strumenti Software/Hardware Specifici};
    G --> I{Intervento in Camera Bianca ISO 5};
    H --> J[Creazione Immagine Settore per Settore];
    I --> J;
    J --> K{Estrazione dei Dati dall'Immagine};
    K --> L[Validazione Integrità File];
    L --> M[Consegna dei Dati Recuperati su Nuovo Supporto];

La Centralità della Camera Bianca Certificata ISO 5 (Classe 100)

Qualsiasi intervento che richieda l’apertura fisica di un hard disk deve essere eseguito in un ambiente specializzato: la Camera Bianca. La nostra Camera Bianca è certificata secondo lo standard internazionale ISO 14644-1 Classe 5, che garantisce un’aria con meno di 100 particelle di diametro superiore a 0,5 micron per piede cubo.

Per comprendere la criticità di questo aspetto, basti pensare che la distanza tra la testina di lettura e il piatto magnetico in un hard disk moderno è di pochi nanometri. Una singola particella di polvere, fumo o pelle è enormemente più grande e, se si depositasse su un piatto, causerebbe un “head crash” catastrofico, graffiando la superficie e distruggendo irrimediabilmente i dati sottostanti. All’interno della nostra Camera Bianca, utilizziamo banchi a flusso laminare e strumentazione di micro-meccanica per trapiantare testine, motori o piatti in totale sicurezza.

Il Rischio dei Software di Recupero Dati “Fai-da-Te”

Sebbene esistano validi software per il recupero di file cancellati, il loro uso indiscriminato su un hard disk con problemi rappresenta un rischio enorme.

  1. Sovrascrittura dei Dati: L’installazione stessa del software di recupero sul medesimo computer può sovrascrivere i file che si desidera recuperare, rendendoli persi per sempre.
  2. Stress su Dischi Danneggiati: Se il disco ha un problema fisico, anche lieve, l’esecuzione di una scansione software lo sottopone a uno stress intenso, che può aggravare il danno in modo esponenziale e trasformare un problema recuperabile in una perdita di dati permanente.
  3. Incapacità di Gestire Danni Fisici: Nessun software può riparare una testina rotta o un motore bloccato. Tentare una scansione in questi casi è non solo inutile, ma estremamente dannoso.

Massima Competenza su Qualsiasi Tipologia di Hard Disk

La nostra esperienza pluriennale e le nostre tecnologie all’avanguardia ci permettono di intervenire con successo su qualsiasi tipo e modello di dispositivo di archiviazione magnetico, indipendentemente da marca, interfaccia o utilizzo:

  • Hard Disk Interni: da 3.5″ per PC Desktop e 2.5″ per Notebook (SATA, PATA/IDE).
  • Hard Disk Esterni: USB 2.0, 3.0, 3.1, USB-C, Thunderbolt (tutte le marche: Western Digital, Seagate, Toshiba, LaCie, etc.).
  • Hard Disk Enterprise: SAS, SCSI, Fibre Channel per Server e sistemi RAID/NAS.
  • Dispositivi Ibridi (SSHD): Che combinano tecnologia magnetica e memoria a stato solido.

Azioni Immediate da Intraprendere in Caso di Guasto all’Hard Disk

In caso di malfunzionamento, le prime azioni sono decisive per le sorti del recupero. Raccomandiamo di seguire scrupolosamente questi passaggi:

  1. Scollegare l’Alimentazione: Al primo segnale di anomalia (rumori, lentezza, mancato riconoscimento), spegnere immediatamente il computer o scollegare il disco esterno. Non insistere.
  2. Non Riavviare: Evitare cicli di riavvio ripetuti nella speranza che il problema si risolva da solo. Ogni tentativo di avvio può peggiorare un danno fisico.
  3. Non Installare o Eseguire Software: Resistere alla tentazione di installare utility di controllo o software di recupero.
  4. Non Aprire il Drive: L’apertura del case di un hard disk al di fuori di una Camera Bianca ne contamina irrimediabilmente i piatti, azzerando quasi ogni possibilità di recupero.
  5. Contattare un Servizio Professionale: Fornire una descrizione dettagliata dei sintomi osservati. Queste informazioni sono preziose per una prima diagnosi e per definire la procedura più sicura ed efficace per la salvaguardia dei Vostri dati.





    Carta identità addio
    Sistemi, Tech

    Addio Carta d’Identità Cartacea: la Guida Completa alla Transizione Digitale del 2026

    Il futuro dell’identità nazionale è digitale, sicuro e integrato. Annunciamo una svolta epocale per tutti i cittadini italiani: la carta d’identità cartacea, un simbolo del passato, si prepara a cedere definitivamente il passo alla sua evoluzione moderna, la Carta d’Identità Elettronica (CIE). Il 3 agosto 2026 segna la data definitiva: da quel giorno, il vecchio documento cartaceo perderà la sua validità ai fini dell’espatrio, indipendentemente dalla data di scadenza riportata su di esso.

    Questa non è semplicemente una scadenza, ma un’opportunità strategica per abbracciare uno strumento più potente, sicuro e versatile. Comprendiamo che una transizione di questa portata possa generare domande e per questo abbiamo creato una guida esaustiva per navigare il cambiamento con serenità e consapevolezza, trasformando un obbligo normativo in un vantaggio concreto per la vita di tutti i giorni.

    Perché la Carta d’Identità Cartacea Va in Pensione: Sicurezza e Innovazione

    La decisione di mandare in archivio il formato cartaceo deriva direttamente dal Regolamento Europeo (UE) 2019/1157, che mira a innalzare e standardizzare i livelli di sicurezza dei documenti d’identità in tutta l’Unione. Il documento cartaceo italiano, privo di elementi di sicurezza avanzati, non soddisfa più questi requisiti.

    Il punto cruciale è l’assenza della MRZ (Machine Readable Zone), quella zona a lettura ottica, presente su passaporti e CIE, che consente un controllo rapido e automatizzato alle frontiere. Ma le carenze non si fermano qui. La CIE integra un microchip contactless che custodisce i dati anagrafici, la fotografia e le impronte digitali del titolare, proteggendoli con meccanismi crittografici all’avanguardia che rendono la contraffazione estremamente difficile. È un baluardo di sicurezza che il semplice foglio di carta non può più garantire.

    Le Date da Ricordare: Una Transizione Scaglionata

    Sebbene il regolamento europeo preveda un termine ultimo al 2031 per l’adeguamento di tutti i documenti, la mancanza di requisiti minimi di sicurezza come la MRZ ha imposto all’Italia di anticipare la scadenza per i documenti cartacei al 3 agosto 2026. È fondamentale comprendere che questa data invalida il documento per viaggiare all’estero, anche se la scadenza stampata sul retro fosse successiva. Invitiamo quindi ad agire per tempo per evitare qualsiasi inconveniente.

    Come Richiedere la Nuova Carta d’Identità Elettronica (CIE): Il Processo Passo dopo Passo

    Ottenere la propria CIE è un processo strutturato e semplice. Abbiamo delineato ogni fase per offrirvi una guida chiara e completa, eliminando ogni possibile incertezza.

    1. La Prenotazione dell’Appuntamento

    Il primo passo è prenotare un appuntamento presso l’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza o dimora. Il metodo principale è attraverso la piattaforma ministeriale “Agenda CIE”, raggiungibile online. È sufficiente accedere con le proprie credenziali SPID o, ironia della sorte, con la stessa CIE (se si possiedono già i codici PIN e PUK). Molti Comuni offrono anche modalità di prenotazione alternative (telefoniche o allo sportello) per venire incontro a tutte le esigenze. Il nostro consiglio è di non attendere l’ultimo momento: la richiesta di quasi 5 milioni di cittadini si concentrerà a ridosso della scadenza.

    2. I Documenti Necessari per la Richiesta

    Il giorno dell’appuntamento, è indispensabile presentarsi con la seguente documentazione:

    • Una Fototessera Recente: Deve essere a colori, su sfondo bianco, e rispettare i rigidi standard ICAO (gli stessi richiesti per il passaporto). Consigliamo di rivolgersi a un fotografo professionista per evitare che la foto venga respinta.
    • La Vecchia Carta d’Identità: Il documento scaduto o in scadenza deve essere consegnato.
    • In Caso di Furto o Smarrimento: È obbligatorio presentare la denuncia sporta presso le Forze dell’Ordine (Polizia o Carabinieri) e un altro documento di riconoscimento valido (es. passaporto, patente).
    • Tessera Sanitaria o Codice Fiscale: Per velocizzare e confermare i dati anagrafici.

    3. Il Costo e i Tempi di Consegna

    Il costo per il rilascio della CIE è fissato per legge ed è pari a 22,21 euro (16,79 euro per stampa e spedizione a carico del Poligrafico dello Stato, più i diritti di segreteria comunali). Il pagamento avviene solitamente tramite POS direttamente allo sportello.

    La CIE non viene consegnata immediatamente. Viene prodotta dal Poligrafico e Zecca dello Stato e spedita entro 6 giorni lavorativi all’indirizzo di residenza indicato dal cittadino o presso il Comune, per un successivo ritiro.

    graph TD
        A["Inizia Qui: Hai una Carta d'Identita Cartacea"] --> B{"Prenota l'Appuntamento"};
        B --> C["Accedi al portale Agenda CIE con SPID/CIE"];
        B --> D["Oppure: Contatta il tuo Comune"];
        C & D --> E["Prepara i Documenti"];
        E --> F["1. Fototessera a norma ICAO"];
        E --> G["2. Vecchio Documento o Denuncia"];
        E --> H["3. Tessera Sanitaria"];
        F & G & H --> I["Recati all'Anagrafe"];
        I --> J["Verifica Dati, Impronte e Firma"];
        J --> K{"Paga 22.21 euro"};
        K --> L["Scegli la Modalita di Consegna"];
        L --> M["A Casa Tua"];
        L --> N["In Comune"];
        M & N --> O["Ricevi la CIE entro 6 Giorni Lavorativi"];
        O --> P["Fine: Sei Pronto per il Futuro"];
    
        style A fill:#0047AB,color:#fff,stroke:#333,stroke-width:2px
        style P fill:#2E8B57,color:#fff,stroke:#333,stroke-width:2px
        style B fill:#ADD8E6,color:#000
        style K fill:#FFD700,color:#000

    I Superpoteri della CIE: Molto Più di un Semplice Documento

    Considerare la CIE solo un sostituto della carta cartacea è riduttivo. Questo documento è una vera e propria chiave d’accesso per il mondo digitale.

    Identità Digitale di Livello Superiore: Oltre SPID

    La CIE, attraverso i codici PIN e PUK forniti al momento della richiesta, abilita l’identità digitale “CieID”. Questa permette di accedere in modo sicuro a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione (INPS, Agenzia delle Entrate, portali sanitari regionali) e dei privati aderenti. Grazie ai suoi elevati standard di sicurezza, riconosciuti a livello europeo (eIDAS), la CieID si pone come il naturale successore di SPID, offrendo un’autenticazione più forte e integrata. Con uno smartphone dotato di tecnologia NFC, è possibile autenticarsi semplicemente avvicinando la carta al dispositivo.

    Viaggiare in Europa e Oltre

    La CIE è un documento di viaggio valido per l’espatrio in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in altri Stati con cui l’Italia ha specifici accordi. La sua conformità agli standard internazionali ne garantisce un riconoscimento rapido e universale, semplificando i controlli alle frontiere.

    Gestione dei Casi Particolari: Risposte alle Domande Frequenti

    Affrontiamo ora alcune situazioni specifiche per fornire la massima chiarezza.

    • Cittadini Italiani Residenti all’Estero (AIRE): Anche per i cittadini iscritti all’AIRE, la CIE sta diventando lo standard. È possibile richiederla presso i consolati abilitati. Invitiamo a verificare la situazione specifica con la propria sede consolare di riferimento.
    • Richieste d’Urgenza: La procedura d’emergenza che permetteva il rilascio di un documento cartaceo per motivi di viaggio imminenti non sarà più praticabile dopo il 3 agosto 2026. Questo rafforza ulteriormente il nostro invito a pianificare per tempo la sostituzione.
    • Minori: Per il rilascio della CIE valida per l’espatrio a un minore, è necessaria la presenza del minore stesso e di entrambi i genitori. Se un genitore è assente, è richiesto un atto di assenso.

    La transizione verso la Carta d’Identità Elettronica rappresenta un passo cruciale nell’evoluzione digitale del nostro Paese. È un invito a dotarsi di uno strumento che non solo ci identifica, ma ci proietta in una dimensione di servizi più efficiente, sicura e moderna. Accogliamo questo cambiamento come il progresso che è, assicurandoci di arrivare preparati alla scadenza del 2026 per continuare a viaggiare, lavorare e vivere senza interruzioni, con la sicurezza di avere il futuro nel portafoglio.

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      #EnjoySystem #Ubroker #bollettaZero #rivoluzioneenergetica #energiafutura #stopcarobollette #risparmiointelligente #ZeroAssoluto #InnovazioneEnergetica #Sostenibilità #Risparmio #CommunityDriven #LinkedInBusiness #EnergiaDelFuturo #CaroBollette #B2B #B2C #lavoraconnoi

      Spacetop G1
      Tech, Technology

      Spacetop G1: Il tuo spazio di lavoro, ovunque

      Lo Spacetop G1 non è solo un dispositivo, è un’idea che diventa realtà. Con il suo design audace e la sua capacità di trasportarti in un mondo completamente nuovo, lo Spacetop G1 rappresenta il futuro della tecnologia indossabile. Che tu sia un appassionato di innovazioni tecnologiche, un gamer, o un professionista in cerca di una nuova esperienza di lavoro, questo dispositivo ti farà cambiare idea su come viviamo la tecnologia. Da questa ricerca emerge lo Spacetop G1, un dispositivo rivoluzionario pronto a ridefinire la produttività mobile fondendo la portabilità di un laptop con l’ampia superficie visiva della realtà aumentata (AR).

      Design e Comfort

      Il primo impatto con lo Spacetop G1 è sorprendente. La struttura ergonomica e il design futuristico sono indubbiamente il suo punto di forza. Il dispositivo si presenta come un paio di occhiali da sole ultra-tecnologici, ma con una potenza da computer portatile. Grazie ai suoi materiali leggeri, è incredibilmente comodo da indossare, anche per lunghe sessioni di utilizzo.

      Display e Visualizzazione

      Il display a realtà aumentata è forse la parte più stupefacente del Spacetop G1. Con una qualità visiva che va oltre le aspettative, il G1 permette di proiettare un’interfaccia completa davanti ai tuoi occhi, creando uno schermo virtuale che si adatta al tuo campo visivo. La risoluzione è impeccabile, con colori brillanti e neri profondi. Non è solo utile per il lavoro, ma anche per i giochi o lo streaming, dove la qualità grafica è fondamentale.

      Performance e Capacità

      Dentro, lo Spacetop G1 è equipaggiato con hardware di alto livello. Dotato di un potente processore e di una memoria capiente, può gestire più applicazioni contemporaneamente senza alcun rallentamento. Ideale per chi lavora su progetti complessi o per chi ama giocare ai videogiochi più recenti, il G1 è un mostro di prestazioni.

      Esperienza Utente

      Una delle caratteristiche più affascinanti del Spacetop G1 è la possibilità di interagire con il dispositivo tramite gesture e comandi vocali. Basta un semplice movimento della mano per navigare tra le varie opzioni, rendendo l’esperienza utente unica e intuitiva. È come vivere in un film di fantascienza, ma senza l’obbligo di indossare una tuta spaziale!

      Durata della Batteria

      La batteria, purtroppo, non è infinita. Durante l’uso intenso, come sessioni di gaming o multitasking pesante, la durata è abbastanza limitata, ma comunque accettabile. Tuttavia, un ciclo di ricarica veloce fa sì che il dispositivo sia pronto per un altro round in breve tempo.

      Conclusione e Prezzo

      In un mondo dove la tecnologia sembra essere sempre più immersiva, lo Spacetop G1 si distingue per la sua capacità di combinare estetica e funzionalità in un unico prodotto. Che tu stia cercando un nuovo modo di lavorare, di giocare o semplicemente di vivere la tecnologia, questo dispositivo rappresenta una visione del futuro che finalmente è alla portata delle nostre mani.

      Se ami la tecnologia e vuoi un assaggio del futuro, lo Spacetop G1 è sicuramente un’esperienza da provare. Disponibile da ottobre 2025 al prezzo lancio di 1750 euro.

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        Google presenta Veo3: il Futuro della Generazione Video è Arrivato


        Nel mondo dell’intelligenza artificiale, Google DeepMind è un attore protagonista, costantemente impegnato nello sviluppo di tecnologie innovative con la missione di costruire l’AI in modo responsabile a beneficio dell’umanità. Tra le loro più recenti e entusiasmanti innovazioni nel campo dei modelli generativi, spicca Veo, e in particolare la sua ultima versione, Veo 3, rilasciata pochi giorni fa.

        Veo è descritto come il modello di generazione video all’avanguardia di Google DeepMind. Con l’introduzione di Veo 3 e nuove funzionalità per Veo 2, Google DeepMind mira a portare la creazione video assistita dall’AI a nuovi livelli, mai visti prima!

        Cosa Rende Speciale Veo 3?

        Veo 3 è stato riprogettato per offrire un realismo e una fedeltà maggiori. Questo include non solo immagini più realistiche ma anche la capacità di generare output in 4K e simulare la fisica del mondo reale. Un aspetto particolarmente notevole di Veo 3 è la sua capacità di gestire l’audio: permette di aggiungere effetti sonori, rumore ambientale e persino dialoghi direttamente nelle tue creazioni, generando tutto l’audio nativamente.

        Una delle sfide nella generazione AI è l’aderenza al prompt, ovvero quanto bene il modello segue le istruzioni fornite. Veo 3 mostra una migliore aderenza al prompt, il che significa risposte più accurate alle tue istruzioni, come non mai prima. Inoltre, offre un controllo creativo migliorato, con nuove funzionalità per raggiungere livelli superiori di controllo, coerenza e creatività.

        Veo 3 ha raggiunto risultati all’avanguardia nei benchmark, superando altri modelli di generazione video nelle valutazioni effettuate da valutatori umani.

        Sviluppo e Accessibilità

        Lo sviluppo di modelli come Veo 3 è il risultato del contributo chiave della ricerca e dell’ingegneria di numerosi team e individui all’interno di Google DeepMind e dei loro partner in Google.
        Sebbene Veo stia compiendo passi incredibili, la creazione di audio parlato naturale e coerente per segmenti vocali più brevi rimane un’area di sviluppo attivo.

        Google DeepMind rende Veo disponibile per l’utilizzo attraverso diverse piattaforme. Puoi provare Veo in Gemini o in Flow. Flow è una piattaforma specificamente pensata per i creativi, costruita con e per loro, per creare clip, scene e storie cinematografiche fluide utilizzando i modelli AI generativi più capaci di Google DeepMind. Altri punti di accesso includono Google AI Studio e Vertex AI Studio.

        Google DeepMind sta anche esplorando come integrare Veo nei flussi di lavoro di produzione, collaborando con partner come Darren Aronofsky’s Primordial Soup per esplorare l’AI come strumento per sbloccare il prossimo capitolo della creatività umana. Altri partner come Promise (uno studio cinematografico GenAI-first), Volley (per esperienze visive nei giochi) e Fal.ai (per combinare Veo con altre tecnologie generative) stanno prototipando e utilizzando Veo.

        Controllo Creativo Avanzato

        Veo 3 offre diverse funzionalità per un maggiore controllo creativo:

        • Video basati su riferimento: Puoi fornire immagini di una scena, un personaggio o un oggetto per guidare la generazione e garantire che i video siano allineati con la tua intenzione creativa.
        • Corrispondenza di stile: Puoi fornire un’immagine di riferimento per catturare l’estetica desiderata, dallo stile pittorico a quello cinematografico.
        • Mantenimento della coerenza dei personaggi: Puoi garantire che i personaggi mantengano il loro aspetto in scene diverse fornendo immagini di riferimento.
        • Controlli della telecamera: Puoi controllare precisamente l’inquadratura e il movimento esatto delle riprese.
        • Primo e ultimo fotogramma: Crea transizioni naturali tra le immagini fornite per il primo e l’ultimo fotogramma.
        • Outpainting: Estende il tuo video oltre l’inquadratura originale con nuove parti che si abbinano in modo realistico.
        • Aggiunta e rimozione di oggetti: Puoi introdurre nuovi oggetti o eliminare oggetti indesiderati, e Veo considera scala, interazioni e ombre per un risultato naturale.
        • Controlli del personaggio: Dai vita ai personaggi usando il tuo corpo, viso e voce per animarli.
        • Motion Master: Definisci il movimento esatto degli oggetti selezionandoli e definendo il loro percorso.

        Sicurezza e Responsabilità

        Un aspetto cruciale è che Veo è stato costruito pensando alla responsabilità e alla sicurezza.
        Google DeepMind si impegna attivamente per garantire la sicurezza dell’AI attraverso una sicurezza proattiva.

        Le loro pratiche di sicurezza includono:

        • Blocco di richieste e risultati dannosi.
        • Test di sicurezza per valutare l’impatto delle nuove funzionalità.
        • Coinvolgimento di team interni ed esperti esterni per trovare e risolvere potenziali problemi prima del rilascio.
        • Marcatura dei video realizzati con Veo utilizzando SynthID, la loro tecnologia avanzata per la filigrana e il rilevamento di contenuti generati dall’AI. SynthID contribuisce alla trasparenza dell’AI.
        • Valutazioni di sicurezza e controlli per i contenuti memorizzati per ridurre potenziali problemi legati alla privacy, alla violazione del copyright e al bias.

        In conclusione, Veo 3 rappresenta un passo significativo nell’evoluzione della generazione video basata sull’AI, offrendo un realismo e un controllo senza precedenti, il tutto sviluppato con un forte impegno per la responsabilità e la sicurezza. È uno strumento potente che mira a sbloccare nuove possibilità per i creativi e non solo.

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          pec obbligatoria per amministratori di società
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          Pec obbligatoria per amministratori di società

          A seguito della pubblicazione della Legge di Bilancio 2025, tutti gli amministratori di società sono tenuti a munirsi di una PEC personale, che va comunicata al Registro Imprese entro il 30 giugno 2025.

          Questa è in aggiunta alla PEC attiva a nome della società, già obbligatoria da svariati anni. La disposizione ha l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nelle comunicazioni ufficiali da e verso i singoli individui.

          L’obbligoriguarda:

          ✔ Gli amministratori delle società, sia di persone che di capitali

          ✔ Gli amministratori delle reti di imprese

          ✔ I liquidatori delle società

          Ciascuno di essi – e non soltanto uno per azienda – dovrà dotarsi di una propria PEC personale e trasmetterla al Registro Imprese entro il 30/6/2025.

          Non disponi ancora di una PEC personale?

          Niente paura: la puoi ottenere in modo facile, veloce ed economico, scegliendo la soluzione più adatta a te tra i vari piani disponibili

          Oltretutto, attivando la tua casella PEC entro il 16 giugno avrai l’opportunità di bloccare il prezzo attuale per i prossimi 5 anni, evitando i rincari programmati per quella data.

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            rayban meta smart glasses
            Intelligenza artificiale, Internet, Social media, Technology

            Con gli occhiali Rayban Meta arriva in Italia la traduzione in tempo reale

            Oggi parliamo di una delle evoluzioni più affascinanti nel mondo della tecnologia indossabile: gli smart glasses. Se fino a poco tempo fa pensavamo solo a smartwatch e fitness tracker, la nuova frontiera punta dritta ai nostri occhi. E un prodotto che sta facendo molto parlare di sé è la nuova generazione di smart glasses nata dalla collaborazione tra un’icona della moda come Ray-Ban e un gigante della tecnologia come Meta: Ray-Ban Meta AI Glasses.

            Non Solo Occhiali da Sole: Tecnologia Nascosta in un Design Iconico

            modello Wayfarer Rayban

            La forza principale di questi occhiali è la loro capacità di integrare tecnologie avanzate in un design che conosciamo e amiamo. Prendiamo il classico modello Wayfarer: dall’esterno, sembra un normale paio di Ray-Ban, elegante e riconoscibile…. Ma al suo interno, nasconde un vero e proprio concentrato di innovazione: una videocamera, microfoni, altoparlanti e componenti smart, il tutto integrato in modo così discreto da non risultare vistoso. Questo li rende comodi da indossare anche quando le funzioni smart non sono attive, come un semplice paio di occhiali da sole o da vista

            Cosa Possono Fare i Ray-Ban Meta AI?

            Questi non sono semplici occhiali con una fotocamera. Sono AI Glasses, ovvero occhiali dotati di intelligenza artificiale, almeno per ora negli Stati Uniti… Con un semplice comando vocale, “Hey Meta”, puoi attivare l’assistente vocale per chiedere informazioni, gestire attività quotidiane e impostare promemoria
            Ma le funzionalità non finiscono qui:

            Fotocamera di Qualità: Integrano una fotocamera da 12 MP che consente di scattare foto ad alta risoluzione e registrare video a 1080p…. I video sono in formato verticale, ottimale per i social media.

            Audio e Comunicazione: Dispongono di un sistema a 5 microfoni e altoparlanti direzionali. Questo li rende ottimi per gestire chiamate e videochiamate a mani libere, e anche per ascoltare messaggi vocali o musica. Va detto che l’audio non isola completamente e chi è vicino potrebbe sentire.

            Social e Condivisione: Puoi scattare foto o registrare clip video (da 15, 30 o 60 secondi) semplicemente toccando l’asta o usando comandi vocali; è possibile postare i contenuti direttamente su Facebook e Instagram

            Controllo e App: L’app Meta View (per iOS e Android) permette di scaricare video, personalizzare impostazioni e gestire le notifiche

            Ricarica Pratica: Vengono forniti con una custodia che serve anche da caricabatteria portatile, aggiungendo autonomia quando sei fuori casa.

            Wearable del Futuro: Rimanere Connessi Guardando il Mondo Reale

            Il vero potenziale degli smart glass come i Ray-Ban Meta risiede nel loro posizionamento nel panorama dei wearable. In un’epoca in cui siamo sempre più incollati agli schermi dei nostri smartphone, questi occhiali promettono di “rialzare lo sguardo”.
            Permettono di interagire con il mondo digitale (ricevere informazioni, scattare foto, comunicare) mantenendo però gli occhi puntati sulla realtà che ci circonda…. Sono visti come la “vera rivoluzione” dei wearable per questa capacità immersiva e di integrazione con la realtà visiva.

            Tuttavia, è fondamentale sottolineare che i Ray-Ban Meta AI non sono ancora occhiali per la Realtà Aumentata (AR) o Realtà Mista (MR) nel senso pieno del termine; mancano di display integrati che sovrappongono contenuti virtuali al mondo reale e sensori avanzati per l’interazione spaziale.
            Sono, piuttosto, un “precursore” importante e ben riuscito sulla strada verso gli occhiali AR del futuro.

            La traduzione in tempo reale rende le lingue straniere accessibili a tutti

            La novità più grande per noi italiani, che arriva non solo con il nuovo firmware ma anche con la nuova app è la funzione “traduzione dal vivo” che era disponibile in Accesso Anticipato (Early Access) solo in alcuni paesi selezionati.

            Meta ha reso ora disponibile la traduzione dal vivo in tutti i mercati, e dopo averla provata dobbiamo dire che funziona alla perfezione.

            Al momento le lingue supportate sono inglese, spagnolo e francese e non serve avere una connessione attiva, perché il pacchetto con la lingua viene scaricato in locale e caricato sia sugli occhiali sia all’interno dell’app.

            Privacy e Considerazioni Importanti

            Come ogni tecnologia che interagisce con la realtà, i Ray-Ban Meta sollevano questioni di privacy.
            Data la loro somiglianza con normali occhiali, esiste la preoccupazione che possano essere utilizzati per registrare persone senza il loro esplicito consenso. Sebbene abbiano un piccolo LED che si accende durante la registrazione, la sua efficacia è stata messa in discussione.
            Le autorità europee, ad esempio, hanno richiesto maggiore chiarezza sulla conformità al GDPR. Ci sono anche dibattiti sulla gestione dei dati raccolti e sul rischio di usi impropri, come il riconoscimento facciale in tempo reale.

            Il Giudizio Finale: Utili o Gadget?

            I Ray-Ban Meta AI Glasses non sono essenziali per la vita di tutti i giorni, tuttavia, per specifiche categorie di utenti, come i content creator, i viaggiatori o semplicemente chi desidera un modo discreto per catturare momenti o interagire con l’assistente vocale a mani libere, possono essere estremamente utili. Molti utenti si dicono soddisfatti della loro comodità e delle funzionalità.

            Il prezzo di listino parte da circa 329 euro in Europa, variando in base a finiture e lenti. Decidere se ne vale la pena dipende molto da quanto pensi di sfruttarne le funzionalità nella tua routine.
            Sono un gadget ben realizzato, un passo concreto nel futuro dei wearable che bilancia stile e tecnologia, offrendo un assaggio di come potremmo interagire con l’AI e il mondo digitale senza dover costantemente guardare uno schermo nel palmo della mano..

            E tu, cosa ne pensi degli smart glasses? Li useresti? Faccelo sapere nei commenti o contattaci per avere ulteriori informazioni

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              Applicazioni, Intelligenza artificiale

              Adobe Firefly. La soluzione di IA creativa all’avanguardia.

              È arrivata la nuova evoluzione dell’IA creativa. Ora puoi creare immagini, video, audio e grafiche vettoriali nell’app Firefly. Inventa, crea e collabora ai tuoi concept con la funzionalità Lavagne Firefly. Puoi anche sfruttare i modelli di IA generativa di Firefly più recenti e sicuri dal punto di vista commerciale.

              Il nuovo modello AI di Adobe, pensato per i professionisti dei video, consentirà di girare scene e post-produrle partendo da semplici comandi di testo o immagini, amplierà la famiglia di modelli Gen AI di Adobe per l’elaborazione di immagini, il design e la creazione vettoriale. Nel corso dell’anno, le nuove funzionalità Text to Video e Image to Video di Firefly saranno disponibili su Firefly.Adobe.com, mentre Generative Extend sarà integrato direttamente in Premiere Pro. Le funzionalità Text to Video includono la generazione di video a partire da prompt testuali, l’accesso a un’ampia gamma di controlli della telecamera, come l’angolazione, il movimento e lo zoom, per mettere a punto i video, e il riferimento alle immagini per generare B-Roll che riempiono senza soluzione di continuità eventuali vuoti nella timeline. Le funzionalità di Image to Video includono la possibilità di dare vita a foto o illustrazioni trasformandole in clip live action.

              GENERAZIONE DI VIDEO

              La rivoluzione dei flussi di lavoro video

              Scegli due immagini statiche e usale come fotogrammi chiave per generare un video oppure dai vita alla tua idea con un prompt di testo. Genera b-roll, crea effetti visivi e perfeziona i filmati scegliendo le angolazioni, il movimento e lo stile di ripresa.

              TRADUZIONE AUDIO E VIDEO

              Raggiungi più persone nel mondo parlando come loro.

              Fai parlare chiunque come un madrelingua mantenendo inalterati la voce, il tono e la cadenza in lingue diverse.

              SVILUPPO DI IDEE E MOODBOARD

              Fai decollare le tue idee creative con Firefly.

              Visualizza rapidamente le idee con la funzionalità Lavagne Firefly, il nuovo approccio basato sull’IA generativa per la creazione di moodboard. Definisci, orienta e perfeziona la tua visione in un unico luogo in totale sicurezza sfruttando modelli Adobe o non Adobe.

              DA SCENA A IMMAGINE

              Metti le immagini in prospettiva.

              Progetta grafiche dimensionali per brand, packaging, illustrazioni e altro in uno spazio di lavoro 3D intuitivo. Crea relazioni spaziali accurate, cambia angolazioni e regola l’illuminazione in modo rapido senza disegnare nuovamente.

              Confronta i piani che includono l’IA generativa.

              Sfrutta tutte le potenzialità dell’IA creativa per video, audio, immagini e grafiche vettoriali con un piano Firefly. In alternativa, genera immagini e vettori e prova le funzionalità video e audio con il piano Tutte le app Creative Cloud.

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                DJI Mavic 4 Pro
                Hardware

                DJI Mavic 4 Pro: un nuovo standard per i droni consumer

                L’atteso drone Mavic 4 Pro di DJI è stato presentato, ma ci sono brutte notizie. A causa dei dazi di Trump e di altre incertezze di mercato, non è ancora in vendita e non si sa quando lo sarà, né a quale prezzo. Questo deluderà gli acquirenti impazienti, perché il Mavic 4 Pro è il drone consumer tecnologicamente più avanzato di sempre.

                Con un sistema a tripla fotocamera alloggiato in un gimbal rotondo dall’aspetto accattivante, può registrare video fino a 6K a 60 fps con 16 stop di gamma dinamica, superando qualsiasi drone e persino la maggior parte delle fotocamere. DJI ha anche aumentato la velocità massima, la durata della batteria e la portata, migliorando al contempo la capacità di aggirare gli ostacoli in condizioni di scarsa illuminazione grazie a un nuovo sistema LiDAR. Inoltre, l’azienda ha introdotto un nuovissimo controller RC Pro 2 con un pratico design pieghevole.

                DJI MAVIC 4 PRO

                La caratteristica distintiva, come abbiamo visto dalle indiscrezioni, è il grande modulo “Infinity Gimbal” a tripla fotocamera circolare nella parte anteriore. L’idea è di consentire al gimbal di ruotare liberamente per una migliore stabilizzazione e angolazioni di ripresa interessanti. Aumenta l’angolo di inclinazione da 60 a 70 gradi e consente al gimbal di ruotare a qualsiasi angolazione, consentendo angolazioni di ripresa “olandesi” fuori asse per scatti più interessanti. E, naturalmente, può ruotare di 90 gradi per fornire video verticali a piena risoluzione per i social media.

                Con il nuovo alloggiamento e le batterie leggermente più grandi, il Mavic 4 Pro, che pesa 1,1 kg, pesa 0,9 kg in più del Mavic 3 Pro. I bracci delle eliche sono stati aggiornati, consentendo di ripiegarli e aprirli in qualsiasi ordine, a differenza del modello precedente. Anche il corpo è più aerodinamico per aumentare efficienza e velocità.

                Nel braccio sinistro dell’elica è presente un sensore LiDAR rivolto in avanti che facilita notevolmente il rilevamento degli ostacoli notturni. Il drone è inoltre dotato di sei sensori fisheye omnidirezionali che operano fino a 0,1 lux, equivalenti a un cielo notturno illuminato dalla luna piena.

                Mentre il Mavic 3 Pro aveva solo 8 GB di memoria interna, il Mavic 4 Pro standard è dotato di 64 GB di spazio di archiviazione (42 GB utilizzabili), mentre la versione Creator Combo offre ben 512 GB di spazio di archiviazione ad alta velocità (460 GB utilizzabili). Entrambi i modelli dispongono anche di uno slot per schede microSD.

                Il nuovo controller dello schermo RC2 Pro di DJI si ripiega e si capovolge lateralmente.
                Il nuovo controller RC2 Pro di DJI si ripiega e si gira lateralmente.

                Il Mavic 4 Pro viene fornito con il controller RC2, introdotto per la prima volta con l’ Air 3 nei kit base e Fly More. Tuttavia, DJI ha anche introdotto l’RC2 Pro, un controller diverso da qualsiasi altro abbia mai visto prima. Il luminoso display HDR da 7 pollici si ripiega per offrire una visione multi-angolo e si inclina di 90 gradi (ruotando automaticamente la fotocamera del Mavic 4 Pro di 90 gradi) per i video verticali.

                Non è più necessario riporre i joystick (anche se è possibile), poiché si ripiegano automaticamente all’interno del corpo quando lo schermo viene ripiegato. Offre una gamma completa di controlli per il volo e le operazioni della telecamera, incluso un pulsante che ruota la telecamera di 90 gradi. L’RC2 Pro ha anche una porta HDMI e una USB-C, oltre al supporto Wi-Fi 6 per trasferimenti dati ad alta velocità.

                Le nuove batterie da 95 Wh offrono fino a 51 minuti di volo, ovvero circa 40-45 minuti in condizioni di utilizzo tipiche. Si tratta di un significativo miglioramento rispetto ai 30-35 minuti di autonomia reale del Mavic 3 Pro. Ancora meglio, si ricaricano più velocemente che mai: 51 minuti per una batteria (tramite USB-C) o 90 minuti per tre con il caricabatterie del kit Fly More.

                Prestazioni e caratteristiche

                Il Mavic 4 Pro può ora raggiungere i 90 km/h in modalità sport senza rilevamento ostacoli, rispetto ai 75 km/h precedenti, il che sarà di grande aiuto per le riprese di veicoli a motore. Anche la velocità massima in modalità normale con tracciamento e rilevamento ostacoli è maggiore, raggiungendo i 65 km/h. È comunque un drone dalle dimensioni di un SUV, quindi non ha l’agilità del Mini 4 Pro di DJI.
                E senza protezioni per le eliche, non è consigliabile manovrare intorno alle persone o in spazi ristretti come l’ Avata 2.

                Il rumore del Mavic 4 Pro è invariato rispetto al Mavic 3 Pro, a 83 dB. Tuttavia, la frequenza è più bassa e meno fastidiosa, soprattutto quando vola vicino alle persone – quindi, ehm, complimenti a DJI per questo miglioramento.

                Con il nuovo sistema di trasmissione O4+, il Mavic 4 Pro offre ora fino a 30 km di portata di trasmissione video, il doppio di quella del Mavic 3 Pro. Sebbene la maggior parte dei piloti non si spinga così lontano, ho trovato il Mavic 4 Pro meno suscettibile a interferenze e interruzioni rispetto a prima. Supporta anche la trasmissione video live HDR 1080p a 10 bit, per riprese di backup di qualità superiore e una migliore visibilità alla luce del sole.

                ActiveTrack 360 consente di muovere la telecamera mentre si segue il soggetto.

                Il tracciamento del soggetto è disponibile tramite la funzione ActiveTrack 360 (introdotta per la prima volta sulla Mini 4 Pro), che consente di controllare manualmente la posizione della fotocamera mantenendo il soggetto nell’inquadratura. È inoltre progettata per mantenere i soggetti a fuoco anche se parzialmente oscurati.

                E’ stato testato con un’auto, una mountain bike e durante una camminata per strada per vedere come funzionava a diverse velocità. Il Mavic 4 Pro è rimasto agganciato a un’auto che viaggiava fino a 48 km/h con evitamento completo degli ostacoli. Durante le riprese del ciclista, il Mavic 4 Pro ha scelto percorsi interessanti e casuali intorno agli alberi, che spesso hanno prodotto risultati cinematografici di grande impatto. Questo comportamento ha anche causato una collisione con un piccolo ramo di un albero, ma fortunatamente non ha causato danni visibili o funzionali. Il drone si è anche rivelato un ottimo strumento per il vlogging, seguendomi su un percorso ActiveTrack 360 preimpostato.

                In seguito, ho portato il Mavic 4 Pro fuori di notte per testare il LiDAR e i sensori di scarsa illuminazione, facendolo volare intorno agli alberi e accanto agli edifici. Sarebbe stato rischioso con i modelli precedenti, ma nei miei test ha rilevato ed evitato con successo tutti gli ostacoli. La funzionalità di bassa illuminazione vi aiuterà anche a riportare il drone a casa in sicurezza di notte, a patto che ricordiate che il LiDAR funziona solo in avanti. Il ritorno al punto di partenza ora funziona anche senza GPS in condizioni di luce sufficiente, poiché il Mavic 4 Pro è in grado di memorizzare le traiettorie di volo.

                Qualità video

                Il nuovo sistema a tripla fotocamera di DJI offre una fotocamera principale da 28 mm, un teleobiettivo da 70 mm e un teleobiettivo da 168 mm.

                Con il suo nuovo sistema di telecamere, il Mavic 4 Pro offre la migliore qualità video che abbia mai visto su un drone consumer. La fotocamera principale Hasselblad da 28 mm con grandangolo ha un sensore da 100 megapixel, doppio ISO 4/3, che supporta l’acquisizione in 6K a 60 fps o 4K a 120 fps, insieme alle modalità professionali D-Log e D-LogM di DJI per massimizzare la gamma dinamica. Scatta anche foto fino a 100 MP. Il Mavic 4 Pro è uno dei pochi droni con un’apertura variabile (da f/2.0 a f/11) per un migliore controllo della profondità di campo e una maggiore usabilità alla luce del sole.

                L’Infinity Gimbal integra anche un teleobiettivo medio da 70 mm con un sensore da 1/1,3 pollici, come quello del Mini 4 Pro. Inoltre, è presente una fotocamera più lunga da 168 mm con un sensore da 1/1,5 pollici, ideale per attività come il tracciamento della fauna selvatica. Entrambe le fotocamere presentano un’apertura f/2.8, video 4K a 60p e D-Log/D-LogM e HDR, oltre all’AF con tracciamento del soggetto e al doppio ISO nativo.

                La qualità video 6K e 4K della fotocamera Hasselblad è incredibilmente nitida e fedele nei colori, offrendo al contempo una buona gamma dinamica, in particolare con i dettagli del cielo e delle nuvole. Passando alla modalità D-Log, la gamma dinamica aumenta ulteriormente, ma la correzione del colore diventa un po’ più complessa. Ho apprezzato l’utilizzo di D-LogM per ottenere un buon equilibrio tra facilità di regolazione e gamma dinamica.

                Il Mavic 4 Pro base cattura video H.265 fino a 180 Mbps, ma la versione Creator Combo, con la sua memoria interna più veloce, supporta anche H.264 All-I a 1.200 Mbps per un editing più semplice. Tuttavia, DJI ha eliminato l’opzione ProRes 4:2:2 HQ disponibile sulla versione Cine del Mavic 3 Pro.

                La qualità delle immagini e dei video è nitida e i colori sono fedeli grazie alla nuova fotocamera principale da 100 MP a marchio Hasselblad.

                Dove il Mavic 4 Pro supera davvero gli altri droni è in condizioni di scarsa illuminazione, grazie alla funzionalità nativa a doppio ISO. Durante le riprese di un paesaggio urbano al crepuscolo con ISO 6400 e superiori, la grana è stata facilmente attenuata con un po’ di riduzione del rumore. E se si scatta all’alba o al tramonto, la modalità D-Log offre una gamma dinamica sufficiente per bilanciare le aree chiare del cielo e quelle scure del terreno.

                La qualità delle foto è eccezionale anche in modalità 100 MP, con così tanti dettagli che ho potuto ingrandire e vedere chiaramente gli oggetti più piccoli. Per scatti in condizioni di scarsa illuminazione, tuttavia, è meglio utilizzare 25 MP per ridurre il rumore. L’acquisizione RAW DNG di DJI semplifica la messa a punto delle foto scattate in condizioni di luce contrastata.

                Il teleobiettivo da 70 mm (3x) da 1/1,3 pollici è ottimo per i ritratti o per avvicinarsi di più durante le riprese paesaggistiche. Grazie al supporto per 4K fino a 120 fps e D-Log o D-LogM, può essere facilmente abbinato ai filmati della fotocamera principale, sebbene il dettaglio e la capacità di ripresa in condizioni di scarsa illuminazione non siano altrettanto buoni. Il teleobiettivo da 168 mm da 1/1,5 pollici produce una qualità video mediocre, ma è ottimo per catturare la fauna selvatica.

                Vantaggio notevole sulla concorrenza

                Recensione del DJI Mavic 4 Pro

                Il Mavic 4 Pro è un ottimo esempio di come DJI mantenga un vantaggio notevole sulla concorrenza grazie al continuo aggiornamento e perfezionamento dei suoi prodotti. Rappresenta un miglioramento rispetto al Mavic 3 Pro in quasi tutti gli aspetti e, come accennato, non ha concorrenti nel mercato consumer. L’alternativa più simile in termini di prezzo e capacità è l’Evo II Pro 6K di Autel, ma questo drone ha un sistema a telecamera singola con un sensore più piccolo, minore autonomia e una portata inferiore.

                La mancanza di disponibilità negli Stati Uniti è un problema importante che non mancherà di suscitare scalpore tra gli appassionati di droni negli Stati Uniti. E c’è ancora un rischio elevato che la vendita di droni DJI venga completamente vietata in America entro la fine dell’anno. L’azienda insiste sul fatto che i suoi droni non rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale e si dichiara favorevole a qualsiasi controllo. Per i prezzi, si parte da circa 2000€

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