Monthly: Settembre 2021

Creative, Digitalizzazione, Formazione, Intelligenza artificiale, Smartphone

Aprire e convertire foto e immagini in formato HEIC

Se avete deciso di aprire questo articolo è perché molto probabilmente vi siete imbattuti in uno strano formato di foto denominato HEIC. In realtà non si tratta di qualcosa di anormale. Anzi, ormai da diversi anni sta diventando sempre più popolare, grazie soprattutto all’enorme quantità di iPhone presente sul territorio mondiale. Per cercare di capire meglio di cosa si tratta però, abbiamo deciso di creare una guida un po’ più approfondita, cercando di analizzare anche i modi migliore per aprire e convertire foto e immagini in formato HEIC.

Qualora foste interessati alla cosa quindi, vi consigliamo di proseguire già con il prossimo paragrafo e vi auguriamo una buona lettura.

Cosa sono le foto HEIC

Le foto in formato HEIC, acronimo di “High Efficiency Image File Format”, hanno la peculiarità di presentarsi come una sorta di contenitore, all’interno del quale è possibile ritrovare una singola immagine, oppure una sequenza di immagini.

L’idea arriva dalla Moving Picture Experts Group, ma è stata resa famosa principalmente da Apple, che ha deciso di utilizzare il suddetto formato come standard per le foto scattate con iPhone e iPad.

iPhone formato heic

Il motivo principale di ciò, va ricercato nel fatto che i dispositivi dell’azienda di Cupertino possono scattare sia foto singole che sequenze o “Live Photos“, le quali necessitano quindi di questo formato “contenitore” per poter, appunto, contenere più immagini in un singolo file.

Ma purtroppo non bisogna soffermarsi solo su questo, visto che non mancano aspetti negativi e che potrebbero effettivamente risultare piuttosto fastidiosi per gli utenti.

Vantaggi e svantaggi delle foto HEIC

Vantaggi

Ma prima di passare agli svantaggi, concentriamoci sugli aspetti positivi e, in particolare, sull’aspetto “economico” delle foto HEIC.

Ovviamente per economico si intende la capacità degli HEIC di mantenere una qualità dell’immagine abbastanza elevata (praticamente identica a quella dei JPG), pur garantendone un peso in memoria quasi dimezzato.

Ad esempio, una foto in JPG da 4 MB convertita in HEIC può arrivare a pesare circa 2.4 MB, offrendo quindi la medesima qualità.

Inoltre, concentrando l’attenzione sulla questione intelligenza artificiale, grazie alle foto HEIC, è possibile riconoscere i vari elementi presenti all’interno dello scatto. Ed è possibile anche classificarli in base a precisi parametri.

In questo modo, il sistema operativo sarà in grado di offrire opzioni avanzate di riconoscimento e mostrare informazioni più precise su ciò che l’utente guarda ogni giorno (ad esempio la razza di un cane, oppure il nome di un palazzo).

Infine, i file HEIC, essendo di natura “contenitore”, rappresentano un vantaggio assoluto per chi ama operare di  foto editing.

Le immagini caratterizzate dal suddetto formato supportano infatti le trasparenze fino a 16 bit (il JPEG arriva a supportare solo quelle a 8 bit) e permettono anche modifiche di rotazione, ritaglio, sovrapposizione e aggiunta di testo senza dover necessariamente creare delle copie della stessa immagine.

Svantaggi

Per quanto riguarda gli svantaggi invece, ne abbiamo individuati principalmente due: la compatibilità e le poche speranze di futuro.

La seconda motivazione delle due è da attribuire al fatto che purtroppo, altre aziende importanti, come Google, non sembrano voler puntare molto su questo formato. Concentrando invece l’attenzione su altre tipologie di file.

La prima è probabilmente la più attuale e fastidiosa. Attualmente infatti, non tutte le applicazioni supportano i file HEIC. Per questo motivo, in tantissimi casi sarà quindi necessario convertire l’immagine in uno dei formati più compatibili come JPG.

Tuttavia, c’è da dire che dopo diversi anni, i servizi più popolari (soprattutto Social Network) hanno ricevuto gli aggiornamenti necessari per visualizzarli correttamente.

Come scattare foto HEIC

Attualmente il modo più semplice per scattare foto in formato HEIC è quello di utilizzare un iPhone (o un iPad) e, in particolare, l’applicazione “Fotocamera” presente di serie.

Già dalla prima configurazione infatti, tutti gli scatti eseguiti dai suddetti dispositivi saranno esportati in tale formato.

scattare foto heic

Qualora ciò non accadesse però, l’unica cosa da fare sarà: aprire l’app “Impostazioni”, continuare con “Fotocamera”, cliccare sulla voce “Formati” e selezionare “Efficienza elevata”, la quale ridurrà la dimensione dei file e catturerà foto e video in formato HEIC e HEVC (per i video).

A partire da Android Pie (nona versione del sistema operativo mobile di Google) però, anche tutti gli altri smartphone in commercio potranno scattare foto HEIC.

Tuttavia, tale formato non sarà abilitato di default e molte aziende produttrici di smartphone potrebbero anche decidere di non abilitarlo per le proprie lenti fotografiche.

Per verificare ciò bisognerà necessariamente controllare nelle impostazioni dedicate alla fotocamera.

Come evitare foto HEIC

Qualora quindi questo formato non vi convincesse fino in fondo, si potrà comunque disattivare ed evitare.

Per farlo su Android sarà sufficiente continuare ad utilizzare la fotocamera senza modificare alcun parametro riguardante i formati di scatto.

Su iPhone invece, bisognerà aprire l‘app “Impostazioni”, continuare con “Fotocamera”, cliccare sulla voce “Formati” e selezionare “Più compatibile”, la quale consentirà alle lenti di catturare immagini in JPEG.

Come aprire le foto HEIC

Ovviamente tutte le aziende esterne ad Apple si sono adeguate al formato HEIC. Hanno infatti deciso di supportare in piena regola tutte le foto esportate nel suddetto formato.

Su iPhone, iPad e Mac invece, c’è davvero molto poco da dire. Qualunque applicazione presente di default sui dispositivi dell’azienda di Cupertino si utilizzi infatti (Foto, Anteprima oppure anche semplicemente il Finder), non si presenterà alcun problema di compatibilità.

Anche le ultime versioni di Windows e Android riescono a supportare di default le immagini HEIC, ma qualora doveste riscontrare problemi, si potrà immediatamente rimediare.

Su Microsoft Store di Windows è infatti disponibile il plugin “Estensioni di immagine HEIF”, scaricabile gratuitamente da qui, il quale consentirà al sistema operativo di leggere qualsiasi immagine.

Su Android invece, sempre nel caso in cui la galleria non riuscirà ad aprire le foto, consigliamo di utilizzare un’applicazione di terze parti perfettamente compatibile.

La migliore e più conosciuta in questo campo è indubbiamente Dropbox, disponibile al download gratuito tramite questo link.

Come convertire le foto HEIC

Passiamo adesso ad un altro strumento utile per la modifica degli HEIC: cloudconverter.

convertire heic

Si tratta di un sito Web gratuito, accessibile da qualsiasi Browser e che permetterà a chiunque di convertire le foto da HEIC a JPG, PNG, PDF e tanti altri formati.

Non resta quindi che raggiungere la pagina dedicata cliccando su questo link e proseguire con la lettura dell’articolo.

Convertire HEIC in JPG

Una volta aperto il sito di cloudconverter, bisognerà modificare i formati alla destra di “convert” e “to”.

La prima delle due caselle dovrà quindi essere impostata con HEIC, mentre la seconda, in questo caso, in JPG.

Per farlo, sarà quindi sufficiente premere sul riguardo interessato e selezionare il formato dal menu a tendina che apparirà automaticamente.

Una volta correttamente impostati i parametri, non servirà altro che cliccare su “Select File”, importare la foto da esportare di JPG e avviare l’operazione con il tasto “Convert”.

Immediatamente partirà il download secondo le impostazioni del Browser utilizzato.

Convertire HEIC in PNG

I medesimi passaggi dovranno essere eseguiti anche per convertire le foto HEIC in PNG. In questo caso però, alla destra di “to” bisognerà ricercare il valore “PNG”, il quale si troverà nel menu a tendina “Image”.

Per semplificare la ricerca si potrà anche utilizzare il campo di testo che apparirà in alto dopo aver premuto sulla casella interessata.

Dopodiché, basterà importare il file tramite il collegamento “Select File”, avviare il tutto con “Convert”, attendere la fine del download e aprire la nuova fotografia.

Convertire HEIC in PDF

Cloudconvert ha il vantaggio di supportare perfettamente anche formati diversi da quelli prettamente incentrati sulle fotografie, come ad esempio i PDF.

Proprio per questo motivo, potrà essere utilizzato per convertire una foto HEIC in un documento PDF.

Per farlo, bisognerà sempre cliccare sulla casella alla destra di “to”, spostarsi nella sezione “Document”, selezionare “PDF”, importare la foto da convertire cliccando su “Select File”, avviare il tutto con “Convert” e attendere la fine del download.

Convertire HEIC su iPhone

Ovviamente, sia su iPhone che su iPad e tutti gli altri dispositivi con Browser integrato, si potrà avviare una rapida conversione online tramite il sito di cloudconvert.

Ma per semplificare tutte le operazioni e avere sempre uno strumento offline a portata di mano, consigliamo l’utilizzo di un’applicazione dedicata alla conversione da HEIC a qualsiasi altro formato desiderato.

Tra le più consigliate in questo campo c’è “Il Convertitore di Immagini“, scaricabile gratuitamente da App Store attraverso questo link.

Una volta aperto il servizio, basterà importare il file di input HEIC e successivamente scegliere la tipologia di conversione. Tutte le restanti operazioni verranno eseguite automaticamente dall’app.

Ovviamente sarà perfettamente compatibile sia con iPhone che con iPad.

Convertire HEIC su Android

Per quanto riguarda gli smartphone e tablet Android invece, oltre al solito sito Web di cloudconvert, proponiamo l’applicazione gratuita “Heic to JPG Converter Free”.

Quest’app consente in pochissimo tempo di importare la foto HEIC dall’archivio o dalla galleria del dispositivo in questione e di convertirla in un file di tipo “JPG”, pienamente supportato da qualsiasi servizio.

Può quindi essere scaricata direttamente dal Play Store tramite questo link.

Il suddetto software sarà però unicamente in grado di esportare i file in JPG. Qualora si preferisse un formato diverso, come PNG, PDF, GIF, WEBP o altro, non possiamo che consigliare “Heic converter – Heic to JPG-PNG-PDF Converter”, anch’esso gratuito e disponibile sul Play Store tramite questo link.

Una volta scaricata, installata e aperta l’app, basterà premere sul pulsante “Open HEIC” in alto a sinistra e selezionare la foto da modificare dall’archivio dello smartphone.

A questo punto bisognerà cliccare sull’icona della freccia in basso a destra, scegliere il formato di output preferito e avviare l’operazione con “Convert HEIC”.

A questo punto tutte le immagini convertite appariranno in una nuova schermata della stessa applicazione e potranno essere aperte, condivise, salvate o anche eliminate dopo aver premuto sull’icona con tre puntini presente nell’angolo in basso a destra di ogni immagine.

Convertire HEIC su Mac

Grazie alle opzioni avanzate presenti in “Anteprima” (applicazione presente di default su tutti i Mac), sarà possibile convertire qualsiasi HEIC in maniera semplice, rapida e senza dover necessariamente scaricare alcun programma aggiuntivo.

Ovviamente, prima di vedere come farlo, vi ricordiamo che la soluzione di cloudconvert rimarrà sempre comunque valida.

Prima di tutto, bisognerà quindi individuare la foto da convertire, successivamente bisognerà aprire il suo menu a tendina cliccando con due dita sul trackpad su di essa (oppure con il tasto destro del mouse), portare il puntatore su “Apri con…” e scegliere “Anteprima”.

Una volta avviata la schermata di Anteprima con la foto interessata, sarà necessario cliccare su “File” nel menu opzioni in alto a sinistra, scegliere la voce “Esporta…”. Dopodiché aprire il menu a tendina alla destra di “Formato”, scegliere quello preferito (sarà presente anche PDF), selezionare la cartella di esportazione e concludere con “Salva”. L’operazione si concluderà in pochissimi istanti.

Qualora preferiate uno strumento ancora più semplice e rapido e che non occupi neppure tanto spazio in memoria, consigliamo “HEIC Converter”, disponibile gratuitamente sul Mac App Store e accessibile tramite questo link.

Il suo funzionamento è piuttosto banale. L’unica cosa da fare per avviare la conversione sarà: trascinare la foto sulla finestra nera, attendere il raggiungimento del 100% e l’operazione sarà completa.

Il nuovo file sarà esportato in JPEG o PNG (in base alla scelta dell’utente) e potrà essere immediatamente aperto dalla cartella dei download del Mac.

Convertire HEIC su Windows

Ancora per l’ultima volta vi ricordiamo che il sito Web di cloudconvert potrà essere utilizzato anche su Windows attraverso un qualsiasi Browser web.

Anzi, sui PC dotati del sistema operativo di Microsoft risulta essere il modo migliore per completare la conversione.

L’alternativa più adeguata si chiama infatti “HEIC to JPG, JPEG & PNG Converter”, può essere scaricata dal Microsoft Store tramite questo link, ma per farlo bisognerà affrontare un costo di circa 5 euro (molto spesso in promozione a poco meno di un euro).

Una volta acquistata e aperta, basterà quindi trascinare il file HEIC all’interno della sua schermata. Qui scegliere il formato preferito di esportazione e proseguire con la conversione.

Dopo pochi istanti il file apparirà nella cartella scelta per il salvataggio. Bisogna però specificare che purtroppo l’app non è compatibile con la versione S di Windows 10.

Per tutte le versioni precedenti a Windows 10, consigliamo nuovamente di operare tramite il sito di cloudconvert.

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Formazione, Internet, Software

Chrome non apre alcuni siti web? Ecco la soluzione!

Google Chrome è lento e non vi apre alcuni siti web? Ecco la soluzione!

Google Chrome è il Browser più utilizzato e famoso al mondo, nonostante questo è afflitto da alcuni bug. Uno di questi non permette di visualizzare alcuni siti web durante la navigazione.

Ora ti spiego come risolvere questo problema!

Soluzione 1:

1. Apri Google Chrome e clicca sui 3 puntini posti in alto a destra e dal menù che si aprirà clicca su Impostazioni.

impostazioni google chrome

2. Scendi la pagina fino in fondo, quindi clicca sulla voce Avanzate.

avanzate

3. Clicca sulla voce Cancella dati di navigazione.

cancella dati navigazione

4. Dal menù che si aprirà, premi su Avanzate seleziona Tutto in intervallo di tempo, e spunta tutte le voci che trovi, tranne la voce Password e altri dati di accesso e premi su Cancella dati.

cancella dati cache

Soluzione 2

SE IL PROBLEMA PERSISTE

Aggiorna e reimposta Google Chrome

Per controllore se ci sono aggiornamenti, nella barra degli indirizzi digita chrome://settings/help. Per reimpostare invece apri Google Chrome, clicca sui tre punti nell’angolo in alto a destra e vai nelle Impostazioni.

Ora nella finestra delle impostazioni scorri verso il basso e fai clic su Avanzate per visualizzare altre impostazioni.

Scorri fino alla fine finché non vedi Reimpostazioni e Pulizia, cliccaci.

Dovrai eseguire entrambe le opzioni che vedi.

L’operazione reimposterà la pagina iniziale, la pagina Nuova scheda, il motore di ricerca e le schede bloccate. Inoltre, disattiverà tutte le estensioni e rimuoverà i dati temporanei, come i cookie. La cronologia, le password salvate e i preferiti non saranno invece cancellati.

Soluzione 3

Disinstalla e reinstalla Google Chrome

1. Scarica ed installa il programma Iorbit Unistaller CLICCANDO QUI

2. Spunta la casella al lato di Google Chrome e premi su Disinstalla in altro a destra.

iorbit unistaller

3. Spunta la voce Rimuovi automaticamente i file residui, infine premi Disinstalla.

disinstalla chrome

4. Scarica Google Chrome CLICCANDO QUI e installo di nuovo.

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Applicazioni, Formazione, Software

Bluestacks: App Android su Windows

BlueStacks: App Android su Windows, un emulatore potente e altamente funzionale per avere app Android su Windows. Tutte le istruzioni nell’articolo!

Bluestacks è un potente emulatore che permette di avere tutte le app che desideriamo comodamente sul proprio PC Windows. Il mondo Android è zeppo di applicazioni interessanti ma anche di giochi divertenti di cui alcuni di questi non sono presenti sullo store Microsoft. Perciò se volete emulare delle applicazioni Android sul vostro PC Windows questa è la soluzione adatta.

SEGUITE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ EMULATORE:

1. Create un account Google se non ne avete già uno.

2. Scaricate l’emulatore qui.

3. Installate ora l’emulatore.

bluestacks

4. Una volta installato non dovremmo far altro che andare su in alto a destra sull’icona della lente per cercare le applicazioni, in questo modo possiamo installare applicazioni come WhatsApp e molto altro ancora.

5. E’ anche possibile inserire il numero di telefono a cui lo vogliamo associare, non avremo i contatti di rubrica, ma i nostri amici ci vedranno e possono scriverci, cosi da poter salvare i contatti e contattarli di conseguenza.

6. Possiamo tranquillamente scaricare qualsiasi gioco, e la maggioranza di essi funzionerà senza alcun problema.

Bluestacks: App Android su Windows

7. Le applicazioni si aggiorneranno automaticamente come accade nei dispositivi Android.

Non tutto funzionerà bene, ci troviamo d’altronde difronte ad un emulatore, ma il software BlueStacks è in continua evoluzioni.

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codici segreti
Formazione, Tech, Telefonia Mobile

Codici segreti su Android!

Vuoi conoscere alcuni codici dell’enorme repertorio di codici segreti Android? Questi ti serviranno per attivare tutti i tipi di funzioni, oltre che a farti scoprire alcune impostazioni nascoste utili per i produttori, per gli operatori di telefonia mobile, gli sviluppatori e darti accesso a nuovi modi per poter ottimizzare il proprio Android.

Come usare i codici segreti di Android

I codici segreti Android sono in realtà combinazioni nascoste di questo sistema che permette di attivare funzioni e ottenere informazioni sul proprio dispositivo. In generale, per attivarli basta usare la tastiera del telefono e digitare prima l’asterisco o il cancelletto e poi il codice numerico che serve ad attivarli.

Alcuni di questi codici cambiano ad ogni nuova versione di Android poiché Google incorpora nuove funzioni ad ogni attualizzazione. Inoltre, alcune di queste combinazioni sono valide unicamente per alcuni modelli.

Accedere alle funzioni nascoste di Android

Qui di seguito una lista dei codici più popolari di Android. Per poter accedere alle funzioni aprire l’app Telefono, e come se si stesse effettuando una chiamata comporre il codice. Se cliccando non succede nulla, saltare il codice in questione, poiché alcuni di questi codici sono destinati a modelli specifici o a determinate versioni Android.

Nota Bene: Un uso scorretto di queste impostazioni nascoste e tools può provocare l’instabilità del sistema (perdita dati, crash). Si raccomanda pertanto di effettuare un backup dei propri dati prima di mettere mano al vostro smartphone.

Codici generali

I codici segreti generici servono in tutti i dispositivi Android, indipendentemente dalla marca o modello.

Codici test

Sono codici che permettono di realizzare prove nel dispositivo quando sembra che qualcosa manchi o semplicemente quando l’utente vuole attestare che tutto funzioni bene.

Codice —> Funzione

  • #*#197328640#*#* → Modo test
  • #*#232339#*#* → Wi-Fi test
  • #*#0842#*#* → Test di vibrazione e luminosità dello schermo
  • #*#2664#*#* → Touchscreen test
  • #*#232331#*#* → Test del Bluetooth
  • #*#1472365#*#* → Test rapido/Analisi rapida del GPS
  • #*#1575#*#* → Analisi completa del GPS
  • #*#0283#*#* → PacketLoopback
  • #*#0*#*#* → Test per schermi LCD
  • #*#0289#*#* → Test audio
  • #*#0588#*#* → Test del sensore di prossimità
Codici segreti su Android!

Trovare informazioni riguardo il dispositivo

I codici sotto riportati sono destinati a recuperare informazioni riguardo il sistema del proprio dispositivo (hardware e software):

  • #06# → Mostrare l’IMEI
  • #0*# → Menu di informazioni sul telefono
  • #*#4636#*#* → Menu di informazioni sul telefono
  • #*#34971539#*#* → Informazioni sulla fotocamera
  • #*#1111#*#* → Versione FTA del software
  • #*#1234#*#* → Versione PDA del software
  • #12580*369# → Informazioni del software y hardware
  • #7465625# → Stato di blocco del telefono
  • #*#232338#*#* → Direzione MAC
  • #*#2663#*#* → Touchscreen
  • #*#3264#*#* → Versione della RAM
  • #*#232337#*# → Direzione Bluetooth
  • #*#2222#*#* → Versione dell’hardware
  • #*#44336#*#* → Versione del sistema operativo e dati di aggiornamento

Risolvere i problemi dei componenti hardware

I codici seguenti possono essere avviati come test dei componenti hardware:

*#0228# visualizza lo stato della batteria.
*#0289# svolge un test radio.
*#0782# imposta data e ora.
*#0842# testa la vibrazione.
*#0673# svolge un test audio (MP3).
*#0*# = testa gli speaker e/o lo schermo.
*#*#2664 #*#* test il touch screen.
*#0283# test ail microfono.
*#0588# test al sensore di prossimità.

Impostazioni avanzate

I codici seguenti, infine, possono essere utilizzati per modificare impostazioni specifiche o per svolgere compiti specifici:

*2767*3855# è per il Reset di fabbrica (cancella I dati, le impostazioni personalizzate e le app presenti sul sistema).
*2767*2878# riavvia il sistema (salvando i dati personali)
*#2470# abilita/ disabilita il suono della cattura foto.
**04*CPA*NP*NP# resetta il codice PIN .
*#4777*8665# testa il GPS.
*#197328640# conduce al menu Root Debug.
*#78# entrare nel menu Impostazioni Admin.
*#9900# per compilare un report di sistema.
*#273283*255*663282*# per copiare I dati dalla SD alla memoria interna.

Codici di configurazione

Sono combinazioni limitate e creare per funzioni specifiche:

  • #9090# → Impostazioni di diagnosi
  • #301279# → Impostazioni d HSDPA e HSUPA
  • #872564# → Impostazioni di entrata dell’USB

Codici di backup

Ne esiste solo uno e risulta estremamente importante poiché è quello che permette di fare una copia di backup delle cartelle con contenuti multimediali:

  • #*#273282*255*663282*#*#* → Copia di sicurezza di tutti i multimedia

Codici per sviluppatori

I codici degli sviluppatori servono per attivare opzioni aggiuntive che, in alcuni casi, possono esser utili agli utenti non professionisti o ai sviluppatori stessi:

  • #9900# → System dump
  • ##778 (+green/call button) → Accedere al menu EPST

Codici segreti per modello e marca

Oltre ai codici universali utili per qualunque dispositivo Android, esistono una serie di codici specifici per diversi produttori di dispositivi mobili e smartphone. Ecco una lista dei più rilevanti per ogni marca.

Samsung

La marca sudcoreana Samsung è tra i maggiori produttori del pianeta e offre ai suoi utenti una lista originale di combinazioni segrete:

  • #0808# → Accesso a Servizi USB
  • #9090# → Attivazione del modo di servizio
  • #0228# → Verifica dello stato della batteria
  • #34971539# → Verifica delle funzioni de firmware della fotocamera
  • #1234# → Verifica della versione del software nel telefono
  • #7284# → Verifica del menu del FactoryKeystring
  • #12580*369# → Accesso a informazioni sull’hardware e software
  • #0011# → Accesso al menu di servizio

Huawei

La marca cinese Huawei non è da meno del suo rivale Samsung e ha anch’essa diverse combinazioni utili.

  • ##258741 → Hard Reset (Restaurar de fábrica)
  • ##147852 → Modo Test
  • #8746846549 → Nam Setting
  • #8746846549 → Scheda RUIM (informazioni personali sull’utente)
  • ##5674165485 → Test dell’Hardware
  • ##1857448368 → Versione dello smartphone

Motorola

Questo è il codice più importante di Motorola:

  • ##7764726 → Accesso al MenúDroid nascosto

Sony

Per il produttore giapponese Sony, invece, vi sono questi codici:

  • #*#7378423#*#* → Informazioni sul sistema operativo del telefono e l’operatore
  • #*#4636#*#* → Informazioni sulla batteria
  • 2767*3855# → Ripristino alle impostazioni di fabbrica
  • #*#273283*255*663282*#*#* → Fare una copia di sicurezza rapida degli archivi multimediali
  • #*#0673#*#* o *#*#0289#*#* → Verifica dell’audio
  • #*#232337#*#* → Vedere l’indirizzo dei dispositivi Bluetooth nelle vicinanze

HTC

HTC è uno dei marchi che mette a disposizione dei propri utenti più combinazioni nascoste:

  • #*#3424#*#* → Programma dei verifica di HTC
  • ##786# → Menu per il ripristino del telefono
  • ##3282#→ Menu EPST
  • ##3424# → Diagnostica
  • #*#8255#*#* → Monitoraggio di Google Talk
  • ##33284# → Test del campo
  • #*#4636#*#* → Menu di informazioni di HTC
  • ##7738# → Revisione de protocollo

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Creative, Formazione, Social media

Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Nel 2018 Instagram ha celebrato il raggiungimento del milione di utenti attivi con il lancio di IGTV, ovvero il canale TV di Instagram. Da allora, questa piattaforma si è trasformata in una grande vetrina per le aziende di ogni tipo, che possono così promuovere i propri prodotti ad un vasto pubblico. In questo articolo verrà spiegato cos’è IGTV e cosa bisogna fare per creare un canale su questa TV Instagram.

Cos’è IGTV

IGTV (Instagram TV) è la piattaforma video di Instagram. Questa funziona come un’app indipendente, ma si può comunque accedere dall’app standard. Su IGTV chiunque può creare un proprio canale, sebbene sia preferita soprattutto da brand e influencer, che lo usano come una eccellente vetrina per la promozione dei prodotti, senza gli eccessivi costi che comporta una campagna di marketing tradizionale.

Su IGTV si potranno creare piccoli annunci o video di una durata massima di 60 minuti. I contenuti vengono pubblicati in modo casuale su Instagram, dal momento che il pubblico è potenzialmente immenso.

Come creare un canale su IGTV

Per cominciare, bisognerà scaricare l’app ufficiale IGTV, disponibile per Android e iOS. Successivamente creare un account basta collegarlo all’app principale Instagram. Per familiarizzare con IGTV, basta guardare la schermata iniziale. Si possono trovare video pubblicati da altri utenti, suddivisi per temi. Sarà anche possibile iscriversi ai canali di proprio interesse.

Instagram TV: come creare un canale su IGTV

Come impostare un canale IGTV

Per iniziare, aprire le Impostazioni, premendo l’icona a forma di ingranaggio. Fatto ciò, cliccare su Crea canale e seguire le istruzioni sullo schermo. Dopodiché si potrà associare il canale IGTV a Instagram.

Come caricare un video sul canale IGTV

Cliccare sulla propria foto del profilo. Dal simbolo a forma di + si potrà accedere alla galleria di foto e video del cellulare. Fatto ciò, carica il video di proprio interesse. Una volta che il video sarà caricato, lo si potrà visualizzare premendo l’icona della foto profilo (come tutti gli altri memorizzati).

Specificazioni dei video su IGTV

Durata: da uno a 15 minuti su mobile, fino ad 1 ora se il video viene caricato dalla versione IGTV web.

Archiviazione: formato MP4. Video verticali, con aspetto 9:16 o video orizzontali di 16:9. Minimo 30 FPS (fotogramma per secondo) e risoluzione minima di 720 pixel.

Dimensione: 650 MB per un video di dieci minuti (o meno) e fino a 3,6 GB per i video di grandi dimensioni.

Vantaggi di IGTV

Dalla sua creazione, IGTV si è trasformata in un’opportunità molto interessante per gli utenti che vogliono mostrare al mondo ciò che hanno da offrire. Come per YouTube, guardare video su IGTV è divenuta un’attività quotidiana di milioni di utenti. Essendo riprodotti automaticamente, i video hanno molta più possibilità di raggiungere un vasto pubblico e, la visualizzazione verticale rende l’esperienza molto più user friendly.

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emulatore flash
Formazione, Software

Flash: arriva l’emulatore

Nostalgia di Flash? Tranquilli, arriva l’emulatore. Come ormai tutti dovrebbero sapere, Adobe Flash ha terminato ufficialmente la sua missione il 31 dicembre 2020. Questa tecnologia che, nel bene e nel male, ha fatto la storia del web, ormai è stata sostituita da alternative più moderne e soprattutto più sicure. Resta solo un problema: come fare a continuare a godere dei contenuti in Flash dopo la sua dipartita? Qualcuno potrebbe infatti volerlo fare per questioni di necessità, come nel caso di applicazioni in Flash che per un motivo o per l’altro non sono mai state sostituite. Qualcun altro potrebbe semplicemente provare nostalgia per le vecchie versioni di certi siti, come quelle custodite nell’Internet Archive.

In ogni caso, ci sono buone ragioni per voler continuare ad accedere ai contenuti in Flash anche ora che Adobe ha ritirato per sempre la sua creatura e i plugin che la supportano sono svaniti dai browser.

Una soluzione arriva da progetti come Ruffle, ossia l’emulatore di Flash che l’Internet Archive adopera per continuare a consentire l’esecuzione dei giochi e delle app che ha salvato dall’oblio.

Ruffle, scritto in Rust, è un’opera ancora in evoluzione ma, pur non riuscendo a garantire una compatibilità al 100% con tutti i contenuti Flash esistenti, sta dando già prova di sé quanto ad affidabilità ed efficienza.

ruffle

Di Ruffle esistono due estensioni utilizzabili in tutti i browser moderni che supportano WebAssembly. L’una è per Firefox, l’altra è per Chrome e gli altri browser derivati da Chromium (Edge, Vivaldi, Opera, Brave e via di seguito), oltre che per Safari.

Download e installazione Ruffle

Le estensioni si trovano all’interno del Chrome Web Store ma purtroppo non nel Mozilla Add-Ons Store. Tuttavia possono essere scaricate manualmente.

Qualunque sia il browser adoperato, il primo passo consiste nello scaricare la versione adatta dell’estensione dal sito ufficiale o dallo store. Successivamente estrarla dall’archivio zip che la contiene. Per Firefox si otterrà un file .xpi; per Chrome e compatibili una cartella.

Poi, nel caso di Firefox bisogna scrivere nella barra degli indirizzi about:debugging per aprire la schermata delle impostazioni che permetterà di installare l’estensione.

Quindi occorre selezionare la voce Questo Firefox nella barra di sinistra e cliccare sul pulsante Carica componente aggiuntivo temporaneo… posto sul lato destro.

mozilla firefox

Si aprirà una finestra dalla quale si potrà selezionare il file .xpi dell’estensione.

Purtroppo, il sistema permette di caricare l’estensione solo temporaneamente, ossia fino alla chiusura del programma. A ogni avvio del browser sarà necessario ripetere l’operazione, se si vorrà adoperare Ruffle in Firefox.

Nel caso di Chromium, invece, nella barra degli indirizzi bisogna scrivere chrome://extensions e quindi, nella schermata che si aprirà, spostare il selettore posto vicino alla dicitura Modalità sviluppatore, posto in alto a destra.

estensioni firefox

Tramite il pulsante Carica estensione non pacchettizzata sarà quindi possibile indicare la cartella dell’estensione.

Ricordiamo ancora che Ruffle è un progetto in sviluppo e, pertanto, non è detto che tutto funzioni perfettamente. Grazie a esso, però, Flash può continuare a vivere nei browser per quanti ancora ne sentano la necessità.

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Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

Facciamo chiarezza su una scoperta di questi giorni che riguarderebbe i messaggi Whatsapp, che sembrerebbero essere letti da Facebook

WhatsApp forse non è così privato come pensiamo che sia, né come dichiara di essere, ma c’è (in parte) una spiegazione.

In queste ore una scoperta di ProPublica ha consentito di fare chiarezza relativamente ad un importante aspetto relativo alla sicurezza dei messaggi veicolati tramite WhatsApp. Sebbene Facebook abbia sempre professato massimo rispetto della privacy degli utenti, infatti, la cosa sembra in contraddizione con quanto scoperto: Menlo Park e altre sedi a livello internazionale ospiterebbero oltre 1000 lavoratori a contratto la cui funzione è quella di analizzare un grande numero di messaggi per vagliarne la potenziale pericolosità.

1000 persone al lavoro sulla moderazione, insomma, con speciale potere di accedere a messaggi privati. Tutto ok, quindi?

La spiegazione

Il dubbio è dunque lecito: se nessuno può leggere i messaggi WhatsApp inviati, tranne mittente e destinatario (così come spiegato a titolo ufficiale da Mark Zuckerberg in apposita seduta pubblica), come possono i lavoratori assunti da Facebook venire a conoscenza del loro contenuto? Come può un lavoro di crittografia end-to-end essere tale se nel mezzo si configura un elemento censorio in grado di accedere a qualsiasi messaggio per carpirne i contenuti?

Più di mille moderatori leggono i messaggi che vengono segnalati come inappropriati o violenti. Secondo Facebook questa pratica non è incompatibile con la crittografia end-to-end della piattaforma

Facebook e i messaggi WhatsApp: facciamo chiarezza

La spiegazione è quella fornita da Facebook secondo cui il meccanismo non andrebbe in contraddizione con la crittografia: semplicemente quando un utente segnala un messaggio come potenzialmente pericoloso o inopportuno, il processo si configura come un invio del messaggio stesso a Facebook. Di fatto è come un tradizionale “inoltra”, aprendo una nuova comunicazione end-to-end tra l’utente e l’azienda. A questo punto il messaggio può essere letto e vagliato, così da poter intraprendere le azioni previste per la casistica specifica.

WhatsApp, sulla stessa falsa riga, ha confermato questo tipo di disamina spiegando che il lavoro operato su spam e abusi non rappresenta certo una violazione della privacy degli utenti, ma una collaborazione offerta agli stessi per “ripulire” le bacheche ed i contatti.

Il caso ha consentito di far luce sul meccanismo. Offrendo ulteriore chiarezza sui modi in cui il gruppo agisce nella verifica dei contenuti, nella gestione delle segnalazioni e nel rispetto della privacy.

Problema di metodo

C’è però qualche piccolo problema anche con questo metodo. I moderatori di WhatsApp hanno detto a ProPublica che il programma di intelligenza artificiale dell’app invia loro un numero eccessivo di post innocui.

Oltre a questo, una volta flaggato un contenuto, come detto, anche i quattro messaggi precedenti nella chat raggiungono i moderatori e le informazioni sulle “recenti interazioni con l’utente segnalato”, che potrebbero però includere anche dati sensibili come numeri di telefono, email e foto del profilo, tra le altre cose. WhatsApp inoltre raccoglie i metadati delle nostre conversazioni e non fa mistero di condividerli con le forze dell’ordine. A differenza di app come Signal che salvano solo le informazioni di contatto.

In un’audizione al Senato del 2018, Mark Zuckerberg aveva assicurato che “non vediamo nessuno dei contenuti in WhatsApp, è completamente crittografato”. Alla luce delle nuove informazioni e da quello che ammette la stessa Facebook lo scenario è ben diverso. WhatsApp può effettivamente leggere i nostri messaggi senza il nostro consenso.

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Firefox 92: blocco dei download da link HTTP

Mozilla ha deciso di fare “guerra” al protocollo HTTP. Dopo aver impostato come predefinito il protocollo HTTPS per la navigazione anonima in Firefox 91, gli utenti troveranno una novità simile nella prossima versione del browser. Firefox 92 bloccherà i download da link HTTP inseriti in pagine HTTPS.

Firefox 92 migliora la sicurezza

La maggioranza dei siti web utilizza il protocollo HTTPS per proteggere il traffico mediante crittografia (i certificati digitali sono disponibili anche gratis). All’interno del sito possono esserci però risorse che provengono da fonti esterne (ad esempio, immagini, fogli di stile e link). In questo caso di parla di “contenuti misti”. Se i link inseriti nelle pagine puntano a file ospitati su siti che usano il protocollo HTTP, Firefox 92 mostrerà un avviso di sicurezza.

Firefox 92 blocca download http

Dato che il file potrebbe essere diverso da quello cercato, il browser non effettuerà il download. L’utente può tuttavia scaricare il file a suo rischio e pericolo. Mozilla non vuole bloccare tutti i download HTTP. Infatti basta copiare la URL nella barra degli indirizzi per avviare il download. Inoltre Firefox 92 non bloccherà i download HTTP da pagine HTTP.

Come detto, la funzionalità verrà introdotta nella prossima versione del browser che, in base alla roadmap attuale, sarà disponibile dal 7 settembre. Al momento è presente solo nelle versioni Nightly, ma gli utenti possono attivarla anche in Firefox 91, impostando a true la voce dom.block_download_insecure in about:config.

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Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Un rapporto ritenuto attendibile lancia l’allarme: Facebook è in qualche modo in grado di spiare e leggere il contenuto dei messaggi di WhatsApp. Ovviamente, questo non dovrebbe essere possibile con la crittografia end-to-end. Sappiamo infatti che questo metodo permette solo ai partecipanti della chat che contiene il messaggio di decifrare il contenuto.

Il rapporto fa riferimento all’analisi dei metadati – un metodo che Facebook usa notoriamente per cercare di rilevare messaggi problematici senza conoscerne il contenuto – ma afferma anche direttamente che i moderatori sono in grado di “esaminare i messaggi, le immagini e i video degli utenti”. Citando sia i moderatori, che gli ingegneri all’interno del colosso dei social di Mark Zuckerberg.

WhatsApp è stata una fonte di disinformazione significativa e pericolosa. Ha portato a false affermazioni di abusi sui minori in India e falsi messaggi di coronavirus in tutto il mondo. È noto che l’azienda tenti di risolvere queste problematiche limitando la capacità di inoltrare alla cieca i messaggi. Utilizzando quindi altre forme di metadati per cercare di identificare i messaggi che potrebbero essere spam o addirittura dannosi.

Facebook legge i messaggi?

Tuttavia, la società è stata irremovibile sul fatto che l’app di messaggistica utilizzi la crittografia end-to-end. Il che significa che Facebook non ha la capacità di vedere ne di spiare il contenuto privato dei messaggi di Whatsapp. Un lungo pezzo di ProPublica suggerirebbe, però, il contrario:

WhatsApp ha più di 1.000 lavoratori a contratto che riempiono piani di edifici in uffici ad Austin, Texas, Dublino e Singapore. Questi esaminano milioni di contenuti degli utenti. Seduti ai computer in pod organizzati per incarichi di lavoro, questi lavoratori utilizzano uno speciale software di Facebook per vagliare flussi di messaggi privati, immagini e video. Questi ultimi difatti vengono segnalati dagli utenti di WhatsApp come impropri e quindi vagliati dai sistemi di intelligenza artificiale dell’azienda. Questi appaltatori giudicano qualsiasi cosa lampeggi sul loro schermo – affermazioni su qualsiasi cosa, da frode o spam a pedopornografia e potenziali complotti terroristici – in genere in meno di un minuto

La denuncia, ottenuta da ProPublica, descrive in dettaglio l’ampio uso da parte di WhatsApp di appaltatori esterni, sistemi di intelligenza artificiale e informazioni sull’account per leggere messaggi, esaminare immagini e video degli utenti.

In realtà, sembra che ci sia confusione in merito. Poiché il contenuto di WhatsApp è crittografato, i sistemi di intelligenza artificiale non possono scansionare automaticamente tutte le chat, le immagini e i video, come fanno su Facebook e Instagram. Ed allora, i revisori di WhatsApp otterrebbero l’accesso a contenuti privati ​​solo quando gli utenti premono il pulsante “segnala” sull’app. Questo permetterebbe di identificare un messaggio come presunta violazione dei termini di servizio della piattaforma.

Facebook spia i messaggi di WhatsApp?

Le segnalazioni

Questo sistema inoltra cinque messaggi – quello presumibilmente offensivo insieme ai quattro precedenti nello scambio, comprese eventuali immagini o video – a WhatsApp in forma non codificata, secondo ex ingegneri e moderatori di WhatsApp. I sistemi automatizzati alimentano quindi questi ticket in code “reattive” che i lavoratori a contratto devono valutare. Dunque, questa parte del rapporto suggerirebbe che solo i messaggi così segnalati possono essere visualizzati. Facebook ha così commentato:

Costruiamo WhatsApp in modo da limitare i dati che raccogliamo fornendoci strumenti per prevenire lo spam, indagare sulle minacce e vietare coloro che sono coinvolti in abusi. Anche in base alle segnalazioni che riceviamo degli utenti

Ed allora, una probabile interpretazione del rapporto potrebbe essere che i moderatori siano in grado di visualizzare solo i messaggi che vengono segnalati dal loro diretto destinatario. A quel punto il messaggio inoltrato e segnalato a WhatsApp verrebbe decrittografato. L’inoltro creerebbe un nuovo messaggio cifrato in cui WhatsApp avrebbe la chiave per la lettura, essendo WhatsApp stesso il destinatario del messaggio segnalato.

ProPublica è un’organizzazione giornalistica investigativa senza scopo di lucro con una solida reputazione. Si attende che Facebook commenti ulteriormente la questione. Negli scorsi giorni WhatsApp ha reso disponibile uno strumento per passare le chat da iPhone a Android.

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Piano Scuole Connesse e banda ultralarga: a che punto siamo?

Piano Scuole Connesse e banda ultralarga: a che punto siamo? In base ai dati pubblicati da Infratel sembra evidente che i lavori relativi al Piano BUL e al Piano Scuole Connesse proseguano piuttosto a rilento.

L’obiettivo del Piano Scuole Connesse è quello di fornire a circa 35.000 edifici scolastici un accesso a Internet basato su connettività a banda ultralarga di 1 Gbit/s in accesso per ogni scuola. E inoltre almeno 100 Mbit/s simmetrici garantiti fino ai punti di scambio Internet.

Fare il punto sullo stato di avanzamento dei cantieri della banda ultralarga nelle aree bianche – e dell’attivazione dei voucher nell’ambito del Piano Bul – nonché di quelli relativi al Piano Scuole Connesse e del progetto Piazza Wi-fi Italia che mira a dotare di connettività wireless gratuita i Comuni italiani. Questi gli obiettivi della riunione del Comitato Infratel – la in house del Mise guidata da Marco Bellezza – sotto la presidenza della Sottosegretaria Anna Ascani. “C’è la massima attenzione da parte del Governo all’attuazione dei progetti che mirano allo sviluppo digitale del Paese. Progetti questi quanto mai strategici nella fase di ripartenza del Paese. Anche in previsione dei nuovi progetti da attivare del Pnrr che sosterranno la crescita delle infrastrutture digitali”, sottolinea Ascani.

Piano Bul, ecco a che punto è

Dall’avvio operativo del Piano Bul sono in totale 2.462 i comuni in commercializzazione (731 in più rispetto a dicembre 2020), 1.371 i comuni collaudati positivamente (742 in più rispetto a dicembre 2020), 4.768 i cantieri aperti (1.053 in più rispetto a dicembre 2020). Ad agosto 2021 l’importo cumulato dei lavori ordinati al Concessionario da inizio Piano è pari a 1.555.313.409,57 di euro, di cui 15.586.261,54 impegnati nel mese di agosto. Nello stesso periodo Infratel ha verificato 89 progetti di cui 46 approvati e 43 rifiutati. I comuni completati con Cuir sono stati 59. Al 31 agosto 2021 Infratel ha collaudato positivamente 1.371 comuni FTTH e altri 106 con prescrizioni. Sono stati inoltre collaudati positivamente 352 siti Fwa ed altri 7 con prescrizioni.

Tutti i lavori sono eseguiti da Open Fiber. L’importo totale da inizio piano ammonta a 1.555.313.409,57 di euro. La relazione pubblicata da Infratel illustra in dettaglio lo stato delle cinque fasi operative principali: progettazione definitiva, progettazione esecutiva, esecuzione dei lavori, collaudo e avvio dei servizi.

Piano Scuole Connesse: previsione sbagliata

I tre operatori (Fastweb, TIM e Intred), impegnati nella realizzazione di connessioni FTTH a 1 Gbps secondo il Piano Scuole, avevano previsto l’attivazione dei servizi per oltre 5.000 istituti entro settembre. In base ai dati comunicati da Infratel, la fibra ottica è stata portata in 2.072 scuole (1.676 con intervento Infratel e 396 con intervento delle società regionali).

banda larga

Il numero, rilevato a fine agosto, è inferiore a quello fornito dalla sola Fastweb (2.195). Sembra quindi chiaro che l’obiettivo delle 5.000 scuole entro il 30 settembre sarà difficile da raggiungere. A meno che le attivazioni non subiscano una brusca accelerazione nei prossimi giorni.

Piazza Wi-Fi Italia: 8.738 gli hotspot attivati

Sono 8.738 gli hotspot attivati, 3.812 i Comuni e ospedali registrati e 451.231 gli utenti dell’app WiFi Italia. Il Progetto WiFi Italia ha come obiettivo principale quello di permettere a cittadini e turisti, italiani e stranieri, di connettersi gratuitamente e in modo semplice tramite app ad una rete Wi-Fi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale. Realizzando hotspot gratuiti in tutti i 7.900 Comuni italiani e federando reti Wi-Fi già esistenti sul territorio.

Qui la mappa dei territori connessi.

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