Monthly: Aprile 2021

Hardware, Sistemi, Tech

In arrivo in Italia il Chromebook x360 14c targato HP.

E’ in arrivo in Italia il nuovo Chromebook x360 14c targato HP, di seguito tutti i dettagli.

Un Chromebook è un notebook che utilizza il sistema operativo Chrome OS basato sulla distribuzione Gentoo Linux. I dispositivi vengono principalmente utilizzati per eseguire una serie di attività utilizzando il browser Google Chrome, con la maggior parte delle applicazioni e dei dati che risiedono nel cloud anziché sulla memoria del computer stesso. Sono sempre di più le persone che, in questi ultimi anni, stanno decidendo di acquistare un Chromebook. Che sia per un uso aziendale, per lavorare da casa o più semplicemente per godersi qualche ora di intrattenimento tra serie TV, musica, contenuti in streaming e videogiochi, è in arrivo in Italia il nuovo Chromebook x360 14c targato HP che offre esattamente tutto ciò di cui si ha bisogno per essere produttivi e per divertirsi.

Caratteristiche di HP Chromebook x360 14c

HP ha appena presentato il suo nuovo Chromebook convertibile, ovvero l’x360 14c. Possiede uno ampio schermo touch che può essere ruotato di 360° per trasformare immediatamente il laptop in un tablet, qualora lo si volesse utilizzare per disegnare, scarabocchiare, prendere appunti (è infatti compatibile con la USI Pen), ma anche per guardare serie TV e film in comodità mentre si è sdraiati sul letto o distesi sul divano.

In arrivo in Italia il Chromebook x360 14c targato HP.

Andando più nel dettaglio, questo nuovo Chromebook firmato HP sfoggia un bellissimo display FHD Corning Gorilla Glass da 14 pollici di diagonale con bordi molto sottili su tre lati e un rapporto schermo-corpo dell’88%.
Il dispositivo ha ottenuto la certificazione EPEAT Gold e per i materiali utilizzati per la sua costruzione rientra tra i PC più sostenibili di sempre.

HP Chromebook x360 14c, infatti, presenta una cover realizzata in alluminio riciclato senza soluzione di continuità. Anche altri suoi componenti utilizzano materiali riciclati, tra cui la plastica potenzialmente destinata agli oceani. Sotto la sua scocca si nasconde un processore Intel Core i5 di undicesima generazione e SSD PCIe fino a 256 GB. Il tutto, accompagnato da due altoparlanti up-firing con Audio by Bang & Olufsen, non solo garantisce prestazioni più alte ma anche un’esperienza di intrattenimento più coinvolgente.

Tra le altre caratteristiche, HP Chromebook x360 14c è dotato di una batteria che garantisce fino a 10,5 ore di utilizzo, Wi-Fi 6, un touchpad di grandi dimensioni, tastiera retroilluminata full-size e lettore di impronte digitali.

Funzionalità di HP Chromebook x360 14c

L’aspetto ancora più interessante è l’integrazione con lo smartphone Android che permette al Chromebook di accedere rapidamente ai contenuti condivisi tra i dispositivi. E’ possibile installarvi le applicazioni preferite dal Google Play Store e accedere al servizio di Game streaming di Google.
HP Chromebook x360 14c sarà disponibile entro questa estate con prezzi a partire da 749 euro. Qui puoi leggere la scheda tecnica.

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Formazione

Il browser delle meraviglie

Trasformiamo il nostro browser nel browser delle meraviglie. Grazie agli add-on possiamo migliorare la funzionalità del nostro browser.

Le estensioni per browser, spesso indicate con il termine add-on, sono dei piccoli programmi che, una volta installati, permettono di ampliarne le funzionalità, evitando così di scaricare e installare programmi di terze parti.
Ad esempio, esiste l’estensione in grado di convertire file PDF in DOC, quella che permette di scaricare video o quella, ancora, che trasforma YouTube in un vera e propria sala cinematografica.


In questo articolo ti mostreremo le estensioni più interessanti suddivise per categorie. Per tutti i browser, l’installazione degli add-on risulta molto semplice: basta cliccare sul pulsante Installa e attendere il completamento dell’operazione, creando così il browser delle meraviglie.

Sblocchiamo il copia/incolla dalle pagine web

Se stiamo facendo una ricerca e abbiamo la necessità di copiare un contenuto da una pagina Web, può accadere di ritrovarci senza la possibilità di farlo a causa del blocco imposto dall’amministratore delle pagine Web.
Infatti alcuni siti bloccano la possibilità di poter copiare un testo: cliccando con il tasto destro del mouse in un punto qualsiasi della pagina, non verrà mostrata la relativa tendina con la funzione Copia.


Cosa fare in questi casi? Niente paura, esiste un add-on per raggirare il blocco. Una volta installata l’estensione, basta cliccare sulla piccola icona apparsa in alto a destra e selezionare successivamente Enable Right Click.
Tale procedura va effettuata sia su Chrome che Firefox, mentre per Opera una volta installato l’add-on, la funzione si attiva automaticamente. A questo punto la tendina che si apre, dopo aver cliccato col tasto destro del mouse, ci permette di mettere in pratica l’operazione del copia/incolla. Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/chromeerc
Firefox: http://bit.ly/firefoxaercc
Opera: http://bit.ly/operaarc
Edge: http://bit.ly/edgeerc

Stop a pubblicità indesiderata

Navigando su YouTube o su qualche forum online, spesso ci si imbatte in banner fastidiosi che invitano a cliccarci sopra. Accade anche che tale pubblicità occupi l’intera pagina rendendo di fatto la navigazione impossibile da continuare. Se vogliamo eliminare le scocciature di questi banner, ci viene in soccorso Adblock, una delle migliori estensioni in grado di far sparire le pubblicità dai siti per una miglior esperienza di navigazione. Una volta installato, il gioco è fatto. Se però ci imbattiamo in un sito che non permette di essere visualizzato se Adblock è attivo, bisogna disattivarlo: per far ciò clicchiamo col tasto sinistro del mouse sulla piccola icona dell’estensione, in alto a destra e selezioniamo la voce. Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/chromeab
Firefox: http://bit.ly/firefoxab
Opera: http://bit.ly/operaabp
Edge: http://bit.ly/edgeadb

Mai più fastidiosi popup

I popup sono quelle fastidiosissime finestre pubblicitarie che si aprono all’improvviso quando si visitano determinati siti Internet o si clicca su specifici collegamenti. Stanno diventando sempre più invasivi e, proprio per questo, spesso si finisce per abbandonare il sito che si sta visitando.
Con Popup blocker si riesce a risolvere il problema in maniera abbastanza rapida. La sua configurazione è semplicissima: una volta installato, su Chrome clicchiamo sul pulsante Agree per dare inizio al blocco. Per quanto riguarda Firefox, Opera ed Edge, invece, valgono le stesse regole: installiamo il componente aggiuntivo ed è tutto pronto per congelare queste finestre! Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/chromepub
Firefox: http://bit.ly/firefoxpbu
Opera: http://bit.ly/operapb
Edge: http://bit.ly/edgepopupb

Testiamo la velocità della nostra connessione tramite Add-on

Netflix, Amazon Prime, YouTube, Fortnite: oggi di servizi che forniscono lo streaming video ne abbiamo quanti ne vogliamo ed è proprio per questo motivo che nel tempo libero facciamo di tutto tranne che annoiarci.

Il browser delle meraviglie


Per controllare l’effettiva velocità della rete, ci viene in soccorso l’estensione Speed test by Ookla. Una volta installata basta cliccare su VAI per ottenere i dati in tempo reale. Dati i risultati poi, si capirà se avremo le carte in regola per intrattenerci con tali contenuti video e/o ludici. Un esempio? Se vogliamo essere sicuri di poter vedere le serie su Netflix in qualità ultra-HD, controlliamo se abbiamo una connessione da 25 megabit al secondo! Per Firefoxe Opera c’è Internet Speed Test, molto simile all’add-on per Chrome. Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/speedtestchrome
Firefox: http://bit.ly/firefoxist
Opera: http://bit.ly/operaist
Edge: http://bit.ly/edgetvi

Navigazioni anonime

Rappresenta l’estensione perfetta per dotarsi di una VPN (VirtualPrivate Network) gratuita. Essa garantisce privacy, anonimato e sicurezza ed è utilizzata principalmente per accedere a quei siti bloccati in Italia. Tra le altre caratteristiche offerte, troviamo quella di nascondere l’indirizzo IP e di falsificare la posizione geografica. L’estensione offre piani di abbonamento a pagamento, anche se la versione gratuita permette di effettuare le operazioni essenziali. Hola Free VPN Proxy Unblocker è disponibile anche per Opera, Firefox ed Edgee il suo funzionamento risulta identico per tutti e tre i browser. Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/chromehfvpu
Firefox: http://bit.ly/firefoxhfvpu
Opera: http://bit.ly/operahfvpu
Edge: http://bit.ly/edgehfvpu

Pulizia del browser a 360 gradi

Grazie a questa estensione abbiamo la possibilità di cancellare cronologia, cache ed altro nel browser, con un solo clic. Su Chrome possiamo inoltre scegliere se cancellare i files superflui degli ultimi 10 o 15 minuti. Recandoci poi nelle impostazioni, troviamo un vasto elenco di voci per cancellare la cache delle estensioni o l’elenco delle password salvate. Tale add-on è utile soprattutto se siamo maniaci della pulizia e desideriamo cancellare facilmente ogni singolo bit inutile relativo alla nostra navigazione. Ecco i links per scaricare l’add-on
Chrome: http://bit.ly/chromehcc
Firefox: http://bit.ly/firefoxbc
Opera: http://bit.ly/operascc
Edge: http://bit.ly/edgepcec

Lavorare online con i pdf tramite Add-on appositi

Niente più problemi di conversioni con questa estensione che, dopo averla installata, permette di convertire e gestire file PDF e Word in maniera semplice. Clicchiamo sulla piccola icona dell’add-on, in alto a destra del browser per raggiungere tutte le funzioni disponibili: abbiamo ad esempio PDF in Word, che permette di convertire un file PDF in uno Word, dopodiché troviamo anche PDF in PowerPoint, RuotarePDF e tantissime altre funzioni.
Ecco il link per scaricare l’add-on per Chrome.
Chrome: http://bit.ly/chromespo

Fai incetta di download di video dal web

La migliore estensione in circolazione per scaricare video da qualunque sito Web: Video Download Helper.
Una volta installata l’estensione, entriamo in un sito dove sono presenti video e clicchiamo sul relativo pulsante play per avviarlo; notiamo subito che in alto a destra, l’icona di Video Download Helper si colora, segno che il video è stato rilevato ed è pronto per il download. Clicchiamo quindi sulla piccola icona e selezioniamo il video da scaricare. Google purtroppo ha tolto la possibilità agli sviluppatori di caricare sul proprio store estensioni per Chrome che permettano di scaricare video da YouTube, ragion per cui se vogliamo effettuare il download di una clip, dobbiamo utilizzare Video Download Helper per Firefox.
Chrome: http://bit.ly/chromevdh
Firefox: http://bit.ly/firefoxvfh
Opera: http://bit.ly/operavdh
Edge: http://bit.ly/edgevdh

Disinstallazione Add-on

Per la disinstallazione di uno degli add-on, invece, la procedura è diversa in base al browser:
Chrome: occorre recarsi in Altri strumenti/Estensioni/Rimuovi.
Firefox: bisogna accedere a Componenti aggiuntivi/Estensioni/Rimuovi.
Edge: occorre cliccare sulla relativa icona (posta in alto a destra) col tasto destro del mouse e selezionare Rimuovi da Microsoft Edge.
Opera: bisogna spostarsi sui tre puntini in basso a sinistra, selezionare Estensioni, cliccare sulla X relativa all’estensione da rimuovere ed infine selezionare Rimuovi.

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Sistemi

Le 8 app Windows da installare

Di seguito abbiamo compilato un elenco di app Windows che daranno al tuo PC maggiore sicurezza, privacy, prestazioni ed utilità. Alcune di queste app hanno anche versioni a pagamento, ma le versioni gratuite sono più che sufficienti per l’uso di base. Ecco 8 app Windows che vale la pena installare.

1. VLC Media Player

Se avessi un euro ogni volta che Windows Media Player mi delude, comprerei anche un nuovo PC. Se stai usando il tuo PC per eseguire file audio / video, ti consiglio di optare per VLC Media Player .

VLC Media Player

VLC supporta quasi tutti i tipi di formati in modo nativo e viene fornito con dozzine di plugin per personalizzarlo ulteriormente. Puoi scaricare video direttamente dal lettore e persino iniziare a guardarli mentre vengono scaricati. Puoi aumentare il volume fino al 200%, cambiare le skin del lettore multimediale, gestire le playlist, scaricare e gestire i sottotitoli e molto altro ancora.

Soprattutto, VLC Media Player è completamente gratuito da usare senza limitazioni o pubblicità. Sicuramente una delle 8 app Windows che devi installare.

2. IObit Driver Booster

I driver aggiornati sono la chiave per prestazioni stabili del tuo PC a lungo termine. Devi assicurarti che il tuo PC abbia i driver più recenti per goderti le funzionalità più recenti ed evitare problemi di prestazioni. IObit Driver Booster non solo può aggiornare i driver obsoleti del tuo PC, ma può anche installare nuovi driver quando diventano disponibili.

IObit Driver Booster

Devi solo eseguire una scansione e lo strumento rileverà ed elencherà automaticamente i driver obsoleti da aggiornare. Ha una versione gratuita e una versione Pro. La versione gratuita funziona bene per l’aggiornamento della maggior parte dei driver, ma la versione Pro è consigliata per l’accesso a driver rari e la priorità ai driver di potenziamento del gioco.

In alternativa, DriverFix è anche una buona opzione che ti consente di aggiornare tutti i driver con un solo clic.

3. Advanced SystemCare

Avrai sicuramente bisogno anche di uno strumento di ottimizzazione del PC, se vuoi evitare la diminuzione delle prestazioni nel tempo. Advanced SystemCare è il nostro strumento di pulizia preferito che mantiene il tuo PC privo di spazzatura e al massimo delle prestazioni. Non solo pulisce il tuo PC, ma personalizza anche le impostazioni per ottenere le migliori prestazioni.

Advanced SystemCare

Ha una modalità di gioco integrata che disabilita tutti i processi in background aggiuntivi per liberare tutte le risorse per i giochi. Inoltre, accelera anche la tua navigazione correggendo automaticamente le impostazioni del browser e rimuovendo i dati invasivi della privacy. Per una pulizia regolare, la versione gratuita è più che sufficiente. È possibile ottenere la versione Pro per ottenere una maggiore capacità di scansione e funzionalità relative al browser.

4. FixWin

Anche su un nuovo PC, di tanto in tanto dovrai affrontare i problemi del software. FixWin è uno degli strumenti più potenti per risolvere i problemi di Windows ed è completamente gratuito.

FixWin

FixWin ha correzioni per centinaia di problemi comuni di Windows classificati in 6 categorie, come Esplora file o Strumenti di sistema. Devi solo trovare il problema che stai affrontando e fare clic su Correggi per risolverlo automaticamente. Puoi anche saperne di più sulle cause e su come risolvere un problema specifico.

5. Greenshot

Creare immagini dello schermo, o screenshot, è una delle attività più comuni per qualsiasi utente, ma le opzioni di base di Windows sono molto limitate. Se vuoi acquisire screenshot in stili diversi e salvarli o condividerli facilmente, avrai bisogno di Greenshot . È uno strumento di screenshot gratuito e altamente personalizzabile che ti consente di acquisire screenshot in base a una finestra, regione, schermo intero e persino screenshot a scorrimento.

Greenshot

È possibile annotare gli screenshot acquisiti e salvarli automaticamente nella posizione desiderata sul PC. C’è anche un’opzione per caricare direttamente lo screenshot nell’archivio online. Ottima anche la sua interfaccia intuitiva; tutte le opzioni sono divise in 7 categorie che rendono molto facile personalizzarlo.

6. Menu di avvio X

Sebbene non sia necessario ottenere questa app, se vuoi di più dal menu Stard di Windows 10, Start Menu X è perfetto. È un menu di avvio alternativo che sostituisce il normale menu di avvio con uno ancora più potente. Ti consente di creare gruppi di cartelle e app senza modificare la loro posizione effettiva. Puoi passare il mouse su una cartella per vedere facilmente le sottocartelle.

Menu di avvio X

Puoi personalizzare l’aspetto del menu di avvio e la sua icona e gestire gli elementi trascinandoli. Ha anche una pratica funzione di opzioni di alimentazione basata su timer che ti consente di spegnere o riavviare il PC dopo un tempo specifico.

7. IrfanView

L’app Foto di Windows è utile per visualizzare le immagini, ma è tutto. Non hai altre funzionalità di modifica aggiuntive oltre a ritaglio, ridimensionamento e annotazione di base. Se desideri uno strumento di visualizzazione di immagini potente ma facile da usare, vale la pena provare IrfanView . È un piccolo strumento per visualizzare e modificare le immagini. Per scopi di editing, potrebbe non essere potente come GIMP, ma è sicuramente tra i migliori strumenti di fotoritocco.

IrfanView

Puoi convertire, comprimere, ottimizzare le immagini con filtri ed esaltatori ed eseguire altre attività di modifica. Ha anche potenti funzioni di visualizzazione come presentazione, rotazione, zoom personalizzabile, visualizzazione HEX, ecc. IrfanView è completamente gratuito e puoi ulteriormente aggiornare le sue funzionalità con i plugin .

8. Il tuo telefono

Le nostre vite dipendono fortemente sia dal nostro PC che dallo smartphone e mentre si lavora sul PC, può essere molto fastidioso raggiungere il telefono per vedere le notifiche e gestirle. L’app Il tuo telefono di Microsoft ti consente di gestire senza problemi il tuo smartphone direttamente dal tuo PC.

Il tuo telefono

Puoi facilmente visualizzare le notifiche del tuo PC Windows e rispondere ai messaggi e ricevere / rifiutare le chiamate. È anche possibile visualizzare i file multimediali sul telefono e spostarli sul PC in modalità wireless. Nel complesso, è l’app complementare perfetta per Windows, quindi potresti non dover mai estrarre il telefono mentre lavori al PC.

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Formazione

Edge avvisa se è stata rubata la tua password

Ora anche il browser Edge avvisa se qualcuno ruba la tua password. Tutte le info di seguito.

Dopo i browser Web Google Chrome e Firefox che includono funzionalità che avvisano gli utenti della presenza di password compromesse, anche Microsoft ha introdotto una funzione, chiamata “Monitoraggio password”.

Questa avvisa gli utenti se una delle password salvate è stata rubata e rilevata nel dark web, introducendola a partire dalla versione 90 del browser Edge disponibile qui.

Sul sito dedicato agli Insider, cioè agli utenti che possono provare in anteprima le funzioni di Edge che poi saranno implementate nelle versioni pubbliche, Microsoft specifica che il browser rileva password salvate compromesse.

In caso di violazione, sarà inviata una notifica da parte di Edge. Questa infatti appare come popup nella parte superiore destra dello schermo sotto alla barra dei segnalibri. Quest’ultima informa l’utente che tale credenziale di accesso non è più sicura. “Tramite la visualizzazione di una dashboard gli utenti possono ottenere un elenco di tutti gli account interessati, visitare direttamente i siti web e intervenire di conseguenza” sottolinea la società.

Edge avvisa se è stata rubata la tua password

Si tratta di uno strumento utile, già presente su molti altri browser. Molti utenti usano la stessa password per la maggior parte dei servizi online a cui si iscrivono: social network, forum, piattaforme di streaming, giornali. Scoprire tempestivamente se malintenzionati hanno individuato le nostre password e porvi rimedio in tempo è il modo migliore per evitare la compromissione di più account.

Prevenire è meglio che curare

Usare password differenti per ogni servizio è la soluzione migliore. In questo modo, la compromissione di una o più password, non trascina con sé anche tutti i servizi su cui l’utente ha impostato la stessa. In tal senso, parlando di Edge, il browser propone, all’atto dell’iscrizione a un nuovo servizio, una password univoca salvata automaticamente. Si tratta di un ottimo modo per migliorare la sicurezza delle proprie credenziali.

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Internet, Smartphone, Social media, Software

Come fare il backup di uno smartphone Android

Se il tuo vecchio cellulare ti sta dando forfait, eccome come fare il backup del tuo smartphone Android in poche mosse!

Il tuo smartphone ti sta abbandonando e vuoi sostituirlo con uno più recente, ma sei preoccupato di trasferire tutti i dati, foto, video, account sul nuovo? Oppure vuoi semplicemente mettere al sicuro tutto quello che hai per un eventuale ripristino del tuo telefonino? Niente paura basta fare un backup android e trasferirlo sul tuo nuovo smartphone.

Preparazione del backup dello smartphone

Questa guida è dedicata principalmente al backup degli smartphone Android.

Con il dispositivo che si sta utilizzando, collegato al proprio account di Gmail, è necessario cercare la parola “backup” fra le Impostazioni per arrivare a una schermata simile a quella che si vede qui sotto. Cliccando sull’interruttore in alto si autorizza un backup periodico di tutto il telefono su Google Drive, comprese ovviamente le app installate, che da quel momento in avanti avverrà automaticamente.

Chat, contatti, foto e video: come fare il backup di uno smartphone Android e vivere felici

Sempre da questa schermata si può decidere se consentire il backup solo quando si è sotto copertura wifi (scelta consigliata), o di effettuarne uno subito. Questo magari perché si è appunto pronti per passare al nuovo smartphone. La “copia” della memoria interna del telefono andrà a occupare parte del nostro spazio su Drive. Al momento, ogni account ha a disposizione 15 Gb nel cloud di Google. E’ presente poi una pagina specifica per sapere quanti se ne stanno utilizzando ed eventualmente acquistarne ulteriori.

Il piano “base”, quello da 19,99 euro l’anno, è più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi non professionali.

Attenzione: questo backup memorizza tutte le app presenti sul telefono, ma non la loro posizione sulle varie schermate. Quando lo si utilizzerà per configurare un nuovo telefono, sarà poi necessario riposizionarle dove si vuole, secondo le proprie preferenze e abitudini.

Fatto questo, si è abbastanza sicuri di non perdere nulla di importante, anche nel caso della caduta accidentale di cui si diceva all’inizio.

Backup di Whatsapp e Telegram

Fanno eccezione le due app di messaggistica per eccellenza suddette, che anche in questo sono piuttosto diverse fra loro. Telegram non ha necessità di backup, ma vi “riconoscerà” quando sarete passati al vostro nuovo smartphone. Tendenzialmente non dovreste perdere nulla, mentre con Whatsapp bisogna fare il backup se volete essere sicuri di ripristinare i messaggi di tutti i vostri contatti.

La procedura è piuttosto semplice.

Dopo aver aperto Whatsapp, si clicca in sequenza su Impostazioni, Chat, Backup delle chat e si arriva a una schermata simile a quella sottostante. Possiamo effettuare un backup immediatamente, scegliere ogni quanto farlo in maniera automatica (settimanalmente è più che sufficiente), se farlo solo sotto copertura wifi oppure no e se includere anche i video.

Chat, contatti, foto e video: come fare il backup di uno smartphone Android e vivere felici

Una volta attivato, anche il backup periodico di Whatsapp su Google Drive avviene in automatico. Quando invece lo si fa manualmente (di nuovo, perché si è pronti a passare dal telefono vecchio a quello appena comprato) risulterà essere uno dei passaggi più lenti di tutta la procedura. Non è colpa dell’app o dello smartphone, ma degli operatori di telefonia italiani, che continuano a offrire velocità di upload drasticamente inferiori a quelle di download.

Rubrica, foto e video

Non di minore importanza sono la copia della rubrica, delle immagini e dei video. Anche qui, il nostro consiglio è di affidarsi a Google e usare le app Contatti  e Foto, al seguente link.

Al primo utilizzo, Contatti chiederà (o dovrebbe chiedere) il permesso di accedere al contenuto della Rubrica dello smartphone.

Memorizzerà tutti i nominativi e tutte le informazioni relative, compresi gli indirizzi di posta elettronica. Da quel momento in poi, la userete come app predefinita per il salvataggio dei numeri di telefono (selezionando Sempre, quando vi verrà chiesto), al posto di quella magari già installata. Sarete così certi non solo di non perdere più nulla, ma pure di ritrovare tutto su ogni dispositivo su cui farete accesso con il vostro account Google.

In questo caso non serve impostare alcun backup del tuo smartphone Android. Viene salvato un nuovo numero di telefono e ne viene effettuata una copia nel cloud praticamente in tempo reale.

Chat, contatti, foto e video: come fare il backup di uno smartphone Android e vivere felici

Google Foto funziona in maniera simile. Al primo utilizzo chiederà il permesso di accedere alla Galleria dello smartphone e ne memorizzerà tutto il contenuto. Da quel momento in poi, si sostituirà all’app predefinita e ogni volta che scatterete una foto o girerete un video ne verrà creata una copia nel cloud. La ritroverete non solo sul vostro prossimo telefono, ma anche su ogni dispositivo su cui farete accesso con il vostro account Google.

Nel caso di Foto, il backup va attivato, cliccando prima su Impostazioni e poi su Backup e sincronizzazione (schermata più sopra), anche decidendo come farlo e su quali elementi.

Come fare il backup dello smartphone Android

E’ sempre consigliabile procedere con i backup automatici e periodici (del telefono, delle chat, della rubrica e delle immagini) in modo da essere al riparo da qualsiasi imprevisto.

Quando invece dobbiamo sostituire il nostro smartphone, sono fondamentalmente due i passaggi da seguire:
– prima il backup manuale dell’intero smartphone Android su Google Drive (che include anche Contatti e Foto);
– poi il backup manuale delle chat di Whatsapp (che poi si può disinstallare, così da non perdere nemmeno un messaggio).

Al primo accesso al nuovo smartphone, sarà sufficiente scegliere Ripristina dal Cloud per vederselo configurato come il precedente.

È vero che ormai molti produttori hanno app dedicate per il passaggio da un telefono all’altro, ma non sempre funzionano da una marca all’altra.

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Scelte rapide da tastiera

Parliamo delle scelte rapide da tastiera, ossia quella serie di operazioni fatte tramite combinazioni di tasti, che ci semplificano di gran lunga il lavoro.

I tasti di scelta rapida sono tasti o combinazioni di tasti che ti permettono da tastiera di eseguire in modo diverso operazioni che normalmente faresti tramite mouse. Alcune sono combinazioni apposite per taluni programmi tipo Word o Office, oppure per Windows. In altre parole sono vere e proprie scorciatoie. Tra le più comuni ci sono ad esempio il copia e incolla (ctrl+c, ctrl+v). Ecco un elenco nutrito.

Scorciatoie da tastiera, le combinazioni di tasti “magiche”

per risparmiare tempo

Scelte rapide da tastiera
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OnePlus Watch: GPS, autonomia e design ad un ottimo prezzo

OnePlus Watch vuole somigliare ad un orologio tradizionale. Niente cassa e display squadrati in stile Apple Watch per intenderci, ma un impianto circolare che lo tiene vicino al segmento degli orologi a lancette. La cassa da 46 millimetri – l’unica misura disponibile – è realizzata in acciaio inossidabile che l’azienda precisa essere “di alta qualità”. Così come per il resto della costruzione, per la quale si è dato fondo alla “stessa maestria e qualità costruttiva riservata agli smartphone OnePlus, dando vita ad un prodotto potente da usare e bello da indossare”. 


Design


Pensate che l’arco liscio sul lato della cassa viene lucidato a mano con più di 20 trattamenti al fine di ottenere una finitura raffinata. Il vetro utilizzato per proteggere il display AMOLED circolare da 1,39 pollici e 454 x 454 pixel di risoluzione è leggermente curvo ai bordi (2.5D) e dovrebbe essere, almeno nelle attese, duro sufficientemente per tenere lontani graffi ed abrasioni superficiali.

OnePlus Watch Cobalt

Non dovrebbe avere il minimo problema a farlo l’edizione limitata OnePlus Watch Cobalt, che promette un livello di design e di finiture superiore. La Cobalt Limited Edition certamente saprà rimanere bella a lungo grazie al vetro zaffiro che offre una durezza di livello 9 nella scala di Mohs. Questo anche grazie alla lega di cobalto utilizzata per la cassa, materiale ipoallergenico due volte più duro e resistente alla corrosione rispetto al tradizionale acciaio inox.

OnePlus Watch ufficiale: GPS, autonomia e design ad un prezzo "onesto" 1

Abbandonando le finezze della Cobalt Edition, a livello funzionale entrambe le versioni dell’orologio smart di Shenzhen consentono di visualizzare e rispondere alle notifiche. E’ possibile per giunta inoltrare e rispondere alle chiamate, scattare foto (attraverso la fotocamera dello smartphone), e riprodurre musica in virtù dei 4 GB di memoria interna (2 GB dei quali a disposizione dell’utente), il che è utile a lasciare a casa o in auto lo smartphone. Caratteristica questa che risulta molto interessante specialmente se si pratica attività fisica all’aperto, beneficiando del collegamento Bluetooth per ascoltare musica attraverso auricolari wireless.

Autonomia

OnePlus Watch si presta bene ad essere utilizzato intensamente. La batteria da 402 mAh secondo le rilevazioni della Casa può assistere per circa due settimane con un utilizzo medio o una con uno stile di vita più probante. Niente paura nel caso si arrivasse corti: grazie alla ricarica rapida in 5 minuti si ottiene energia a sufficienza per un’intera giornata di utilizzo.

OnePlus Watch, inoltre, è resistente alle immersioni fino a 5 atmosfere (quindi 50 metri). Possiede inoltre la certificazione IP68 contro acqua e polvere. Supporta oltre 110 tipi di allenamento diversi e riconosce automaticamente jogging e corsa, con il percorso che può essere tracciato utilizzando il GPS integrato. Oltre a ciò è capace di tracciare pulsazioni, distanza, calorie, monitoraggio della velocità ed efficienza SWOLF per i nuotatori. Permette in più di monitorare la saturazione di ossigeno nel sangue, il livello di stress e allenare la respirazione. Inoltre offre avvisi di frequenza cardiaca rapida e promemoria di sedentarietà, possibilità gestibili attraverso l’app OnePlus Health.

Il prezzo è di 159 euro, che è destinato a salire a seconda della versione scelta. Per quanto riguarda le colorazioni invece, quelle disponibili al lancio sono due: Silver e Black. Nulla invece è ancora noto in merito all’edizione limitata OnePlus Watch Cobalt Edition.

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NFT: cosa sono?

NFT è l’acronimo di non fungible token, certificati “di proprietà” su opere digitali. Questi strumenti stanno avendo un ampio successo, è quindi interessante approfondire nel dettaglio le loro caratteristiche per capire cosa davvero “compra” chi acquista un NFT e come utilizzare poi quel “token”.

Questo approfondimento è doveroso sia dal punto di vista giuridico che tecnico e ci permette di comprendere le fragilità del sistema. Se esaminiamo nel dettaglio che cosa è un NFT e cosa viene effettivamente registrato su blockchain ci rendiamo conto che ben poco del “contratto” di acquisto è contenuto su questo registro distribuito. Gli altri dati (l’opera stessa, le condizioni del suo acquisto e i diritti del “proprietario”) sono in realtà al di fuori del registro. Questo comporta non pochi problemi di conservazione e di accessibilità nel tempo del dato.

Dal punto di vista giuridico ci accorgiamo che il valore (l’unicità) degli NFT non poggia davvero sulla tecnologia blockchain, ma sulla fiducia intercorrente fra il venditore e l’acquirente. Il primo che confida sul fatto che il secondo non venderà o non abbia già venduto la stessa identica opera più e più volte.

Che cos’è davvero un NFT

Chi acquista un’opera legata a un non-fungible token non acquista l’opera in sé, ma semplicemente la possibilità di dimostrare un diritto sull’opera. Tale diritto viene garantito tramite particolari programmi: smart contract. Tutto comincia con una versione digitale dell’opera d’arte. Tipicamente, si usa una foto digitale o una sua documentazione filmata e salvata in formato digitale. Questa versione digitale non è altro che una lunga sequenza di numeri, 0 e 1 nel linguaggio informatico.

Tale sequenza viene quindi “compressa” in una sequenza, chiamata hash, derivata da essa ma molto più corta, con un processo non invertibile conosciuto come hashing. È importante sottolineare che chi possiede il documento digitale può facilmente calcolarne l’hash, mentre è praticamente impossibile per chiunque altro ricostruire un documento digitale a partire da un hash.

NFT

Il passo successivo è la memorizzazione di questo hash su una blockchain, con una marca temporale associata. L’uso di questi token ha aperto la strada a un mercato automatizzato di hash. Il creatore dell’hash può usare il token per aggiungere al suo interno il proprio hash e successivamente venderlo in cambio di un pagamento in criptovaluta. La moneta ETH, ad esempio, è quella usata in Ethereum.

L’NFT tiene al suo interno traccia delle vendite dell’hash, in modo che risulta possibile tracciare i passaggi di mano dell’hash, fino al suo creatore, quindi dimostrandone il possesso. Questo meccanismo fornisce quindi una prova di autenticità e, al contempo, di proprietà dell’opera.

Il possessore dell’hash, secondo quanto riportato nell’NFT, può dimostrare i suoi diritti senza necessità di rivolgersi a intermediari e senza limiti di tempo (finché la blockchain su cui è ospitato il suo token continuerà ad essere attiva).

Come acquistare un NFT

Per acquistare un NFT dobbiamo quindi servirci di una blockchain. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta della blockchain di Ethereum, anche se il mercato si sta rapidamente affollando di concorrenti. Tra questi spicca Flow Blockchain (che si è “accaparrata” la vendita tramite NFT delle migliori giocate dell’NBA) oltre ad alcuni arrivi dell’ultimo minuto come Binance Smart ChainTRON e EOS.

Memorizzare l’hash e la sua marca temporale dentro una blockchain è quindi un modo per dire “in questo momento io ero in possesso di una foto o di una ripresa filmata dell’opera d’arte”. Nessun altro può fare lo stesso e nessun altro può modificare o falsificare questa informazione, perché è salvata su una blockchain, quindi immutabile e decentralizzata. La prima applicazione della blockchain era a servizio di Bitcoin, criptovaluta che sfrutta la blockchain per garantire affidabilità alle transazioni e per evitare il problema del c.d. double spending.

Nel tempo sono però sorte diverse “versioni” della blockchain, destinate non (o non solo) ad accogliere transazioni di valuta, ma anche altri asset. L’ultimo passo è arrivato con Ethereum. A partire dal 2015 ha popolarizzato la tecnologia degli smart contract, cioè programmi informatici eseguiti da una blockchain, da cui ereditano le proprietà di affidabilità e decentralizzazione. Uno smart contract è un programma informatico che deve essere eseguito secondo quanto dichiarato dal suo codice pubblico. Un singolo computer della rete blockchain non può sostituirlo e non può modificarne il funzionamento.

Cosa “contiene” un NFT

Se andiamo quindi ad esaminare più da vicino che cosa “contiene” l’NFT ci accorgiamo però che i dati inseriti sono davvero pochi. Anche per questioni di energia impiegata e di spazio disponibile, non è infatti possibile inserire nella blockchain file di grandi dimensioni (appesantirebbero l’intera catena). Solo pochi elementi entrerebbero a far parte del processo (l’hash del file insieme ad alcune proprietà).

Quindi il proprietario dell’opera di Beeple battuta all’asta da Christie’s (pagata ben 69 milioni di dollari) ora possiede un certificato ospitato sulla blockchain di Ethereum. Quest’ultimo include un identificativo unico del “contratto” stipulato (non direttamente “scritto” nella blockchain ma ad essa collegato) che conterrà (verosimilmente) alcune proprietà del token e l’hash che rimanda ad un file che contiene l’immagine realizzata da Beeple.

Alcuni di questi NFT contengono anche le condizioni contrattuali della compravendita. Tuttavia queste si trovano solo sul sito che la intermedia (con il rischio però che la compiuta disciplina dell’acquisto finisca persa al venir meno del sito web della piattaforma). Qui iniziano i primi problemi.

Come investire sugli NFT: le piattaforme

Se qualcuno volesse negoziare un NFT le scelte sono le più variegate. La piattaforma più accessibile, basata su Ethereum, è Open Sea, che afferma di essere il più grande marketplace di NFT. Sul sito si possono creare e acquistare NFT, ma per farlo è necessario avere un portafogli Ethereum. Il sito propone il download di un popolare crypto wallet, MetaMask, che può essere installato come estensione per Chrome. Una volta settato si possono acquistare i primi ether (di fatto si tratta di un’operazione di cambiovaluta da euro a ether) da spendere in NFT.

nft blockchain

Se invece voglio “creare” un NFT posso farlo direttamente da Open Sea o da siti alternativi come Rarible. Qui lo smart-contract che contiene la nostra opera viene sigillato ad un prezzo sensibile alla variazione dei costi di transazione su Ethereum (attualmente circa 50 €).

Un’alternativa che si preoccupa invece di “selezionare” gli artisti che possono esporre sul proprio sito è Nifty Gateway (nifty è una storpiatura colloquiale della sigla NFT).

Ci sono poi numerosi marketplace specializzati. Ad esempio se si vuole acquistare un NFT di un momento storico della storia degli NBA, il sito da consultare è NBA Top Shot. Per l’acquisto di tweet invece il sito di riferimento è Valuables. O ancora chi volesse accaparrarsi uno dei “gattini” crittografici che hanno dato il via alla NFT-mania ancora nel 2017, il sito giusto è CryptoKitties.

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Come funziona la ricarica wireless ad induzione?

E’ sempre più frequente l’uso di alimentatori wireless, ma come funziona la ricarica wireless a induzione?

Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di ricarica wireless. Questa sofisticata tecnologia, permette di ricaricare lo smartphone o altri dispositivi grazie a campi elettromagnetici ed al contatto su una particolare superficie che ne dimezza i tempi di ricarica. In altre parole, permette di ricaricare il nostro dispositivo senza la necessità di collegare alcun cavo fisico.

Come esplicita il nome stesso che indica la tecnologia, la ricarica wireless sfrutta il fenomeno dell’induzione elettromagnetica descritta dalla legge di Faraday sull’elettromagnetismo. La forza elettromotrice applicata alla bobina di trasmissione genera un campo magnetico. Pertanto la variazione del flusso di questo campo magnetico genera un campo elettrico e una forza elettromotrice indotta nella bobina di ricezione. Semplificando, la corrente fornita dall’alimentatore del caricatore wireless è in grado di indurre una corrente nel circuito di ricarica wireless del dispositivo.

  1. La bobina di trasmissione all’interno della base di ricarica invia un segnale di ricerca.
  2. Il segnale ricerca una bobina di ricezione, ad esempio quella di uno smartphone compatibile.
  3. Una volta rilevato una dispositivo compatibile, la base attiva il circuito di alimentazione.
  4. Gli elettroni all’interno della bobina di trasmissione iniziano a muoversi all’interno della bobina.
  5. La corrente nella bobina di trasmissione genera un campo magnetico, che eccita gli elettroni nella bobina di ricezione.
  6. Gli elettroni della bobina di ricezione si muovo sotto l’effetto del campo magnetico dando vita alla corrente indotta.
  7. La corrente indotta nella bobina di ricezione alimenta il circuito di ricarica della batteria dello smartphone.

Ricarica ad induzione ed a risonanza

ricarica a induzione

In questo articolo abbiamo dato indicazioni su come funziona la ricarica wireless ad induzione; ad essere precisi, esistono due ricariche wireless:
1. Ricarica ad INDUZIONE
Richiede il contatto fisico diretto tra il telefono e il caricabatteria wireless. Le bobine di ricarica all’interno del telefono e del caricabatteria devono essere connesse e allineate.

ricarica a risonanza

2. Ricarica a RISONANZA
Richiede che il telefono, il caricabatteria wireless e le bobine di ricarica si trovino ad una specifica distanza, ma non è necessario che si tocchino.

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Vecchie foto riprendono vita con Deep Nostalgia

Lo sai, le tue vecchie foto possono riprendere vita con Deep Nostalgia! Scopri il servizio!

C’è un servizio web piuttosto conosciuto in internet e viene utilizzato principalmente per ricostruire il proprio albero genealogico o le proprie origini tramite l’analisi del DNA: MyHeritage (www.myheritage.it).
Con la tecnologia Deep Nostalgia (sviluppata dalla società israeliana D-ID) MyHeritage ha fatto un ulteriore passo avanti arrivando ad animare i volti di fotografie, che riprendono letteralmente vita. L’intelligenza artificiale sviluppata, infatti, riesce a “dare vita” ai volti delle persone protagoniste delle nostre vecchie foto e lo fa in un modo realistico e al tempo stesso allarmante. Per rendersi conto delle potenzialità del servizio basta dare un’occhiata al video sottostante:

Diamo vita alla nostre vecchie foto con Deep Nostalgia

Deep Nostalgia vecchie foto

Per provare anche noi la tecnologia Deep Nostalgia non dobbiamo far altro che andare sul suo sito Internet www.myheritage.it/deep-nostalgia. Una volta qui basta completare la registrazione, che offre la possibilità di provare per cinque volte il programma gratuitamente.

Possiamo completare la registrazione sulla piattaforma MyHeritage usando il nostro account Facebook o quello Google, oppure completare il modulo inserendo i nostri dati anagrafici con tanto di email e password.

Con Deep Nostalgia le vecchie foto riprendono vita. Animiamo i volti delle nostre vecchie foto di famiglia con una tecnologia straordinaria. I risultati sono davvero incredibili, ancor più usando le foto in bianco e nero dei nostri nonni…
Completata la registrazione possiamo inserire la foto che vogliamo animare: per farlo clicchiamo su Carica foto oppure trasciniamola sulla pagina Web. In pochissimo tempo (solitamente bastano 20 secondi!) vedremo il soggetto della foto animarsi.


Il video creato dura circa 15 secondi: possiamo scaricare e condividere la nostra creazione tramite Facebook, Twitter o il link da copiare per mandare una email o messaggio. Nella sezione Vai alle mie foto possiamo trovare le nostre foto e i video realizzati.


Oltre a creare video, il servizio permette anche di risistemare delle vecchie foto. Per farlo clicchiamo nella sezione Albero e selezioniamo Colorizza foto. Possiamo “trasformare” una vecchia foto in bianco e nero a colori o risistemarne una sbiadita.


Uno dei punti di forza di MyHeritage è la possibilità di ricostruire il proprio albero genealogico e trovare nuovi parenti sparsi nel mondo. Clicchiamo su Crea ora l’albero genealogico e compiliamo il breve questionario proposto per iniziare la nostra ricerca. Nelle foto storiche i volti sono spesso piccoli e sfocati: con la funzione Migliora foto possiamo vedere ogni viso a risoluzione aumentata con risultati sorprendenti, soprattutto nelle foto di gruppo. Funziona ugualmente bene anche sulle nuove foto a colori.

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