Monthly: Gennaio 2021

Formazione

Ti capita spesso di perdere oggetti? Ecco come ritrovarli!

Si tratta di un TAG, piccolo dispositivo (misura 4 x 4 centimetri) da collegare alle chiavi di casa o dell’auto, allo zainetto, al collare del cane o dovunque vogliate, con la possibilità di scoprirne in ogni momento la posizione grazie al Bluetooth 5.0 LowEnergy

Galaxy SmartTag è realizzato in plastica e gode di certificazione IP53, per resistere anche alla pioggia, una funzione molto utile soprattutto se utilizzata con gli animali domestici. Il tag utilizza una batteria CR2032 in grado di garantire 280 giorni di autonomia prima che sia necessario sostituirla.

Samsung presenta Galaxy Smart Tag per non perdere più alcun oggetto 1

Tra le peculiarità di Galaxy SmartTag c’è la possibilità di utilizzare SmartThings Find, la nuova funzione in fase di roll out, per ritrovare il tag utilizzando la rete dei prodotti Galaxy. Anche se non è collegato direttamente a uno smartphone Galaxy (o di un’altra marca) il tag emette un segnale BLE che può essere raccolto dai dispositivi Galaxy nelle vicinanze.
le informazioni raccolte, crittografate e protette, sono inviate al proprietario, l’unico che potrà conoscerne con precisione la posizione, con la possibilità di recuperare rapidamente il dispositivo “perso”.

Galaxy SmartTag dispone di un pulsante che permette di ritrovare rapidamente lo smartphone connesso. Lo stesso avviene ovviamente in senso contrario, grazie alla nuova app Galaxy Find Network disponibile sui dispositivi Samsung e, a breve, anche sugli smartphone di altri brand.

Grazie all’app sarà possibile personalizzare la funzione del pulsante presente sul tag, così potrete ad esempio utilizzarlo per accendere la luce di casa quando rientrate, sfruttando SmartThings.

Samsung Galaxy SmartTag sarà in vendita dal 29 gennaio a 34,99 euro, ma se acquistate un qualsiasi Samsung Galaxy S21 tra il 14 e il 28 gennaio, lo riceverete in regalo insieme a un paio di cuffie true wireless.

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Sicurezza informatica

Attenti alla finta email di Enel: è una truffa!

C’è una nuova campagna di phishing in atto, che sfrutta ancora una volta il nome di Enel. Il logo e il brand più grande fornitore italiano di energia elettrica, infatti, viene utilizzato nelle email truffa inviate a migliaia di cittadini. L’allarme viene dalla Polizia Postale, che ha pubblicato uno specifico avviso sul suo sito ufficiale.

Per la precisione il brand e il logo utilizzati sono quelli di Enel Energia, società del gruppo Enel che vende energia elettrica sul mercato libero. Nella finta email Enel offre un rimborso per errata fatturazione, una sorta di conguaglio, al quale l’utente può accedere cliccando su un link.

Truffa clienti Enel, attenzione alle email phishing | Libero Tecnologia

E’ la solita trappola: una volta fatto click sul link l’utente finisce in un finto sito Enel all’interno del quale dovrà inserire i suoi dati, compresi quelli del conto corrente sul quale vuole ricevere il fantomatico bonifico per il rimborso.

Cosa dice la finta email di Enel Energia

Il messaggio che stanno ricevendo in questi giorni migliaia di caselle email è scritto in un buon italiano, senza errori grammaticali, e questo lascia presupporre che la campagna di phishing sia stata architettata proprio in Italia. Da tempo, infatti, l’Italia non ha più molto da invidiare ad altre nazioni in quanto a truffatori telematici.

Nel corpo dell’email in questione si legge: “Gentile Cliente, si tratta di un ultimo sollecito, si dispone di un rimborso incompiuto. Dopo i calcoli finali della tua bolletta enel energia, abbiamo stabilito che sei idoneo a ricevere un rimborso dell’importo di 128,04 euro. Cordiali saluto, Enel Energia“.

Truffa rimborso ai danni di Enel Energia: ecco come si compie

Come proteggersi dall’email truffa di Enel Energia

La Polizia Postale consiglia a tutti, per non cadere vittime della truffa, di non aprire l’email e di “contattare telefonicamente l’Enel, attraverso il numero verde, così da richiedere un controllo e verificare realmente la veridicità dei fatti“.

In realtà quest’ultimo consiglio, per quanto provenga direttamente dalla Polizia Postale, è opinabile perché è assolutamente inutile: Enel, quella vera, non manderebbe mail un avviso di rimborso. Come tutte le aziende del settore energia, infatti, al massimo procede ad effettuare dei conguagli stornando l’importo già pagato dall’utente dalle successive bollette.

Se ricevete una email di rimborso per una bolletta della luce o del gas, quindi, potete tranquillamente cestinarla e risparmiarvi l’attesa con il call center dell’azienda.

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Formazione

La powerbank che batte 3 a 1 la presa da muro

La nuova Powerbank di Duracell riesce a ricaricare uno smartphone tre volte più rapidamente rispetto alla normale presa da muro.
Molto dipende anche da quale smartphone avete e di quale sistema di ricarica è dotato: per esempio, alcuni di ultima generazione, come i modelli di punta di Oppo, su quel fronte se la cavano molto bene. Ma insomma, alla fine, non cambia molto: collegate il dispositivo alla Duracell e in venti minuti o giù di lì è di nuovo pronto. La velocità è tale che alla fine, anche quando non si viaggia o si sta in giro, un caricabatterie simile lo si usa a casa perché si fa prima che con la normale presa.

Due le versioni di questa powerbank, da 6700 mAh (milliampereora) e da 10050 mAh, con la seconda che riesce a fornire potenza sufficiente a ridar vita a tre dispositivi. Il protocollo di carica veloce è basato sulla tecnologia di Qualcomm chiamata Quick Charge 3.0, che identifica in modo intelligente la giusta energia da erogare, migliorando l’efficienza del caricabatterie ed evitando di danneggiare i dispositivi collegati. Le porte Usb, una di tipo A e una di tipo C a due vie, permettono di caricare anche due apparecchi contemporaneamente o, volendo, si può collegare un dispositivo mentre allo stesso tempo si ricarica la Powerbank. I prezzi sono accettabili: si parte dai 29 euro e si arriva ai 39 per la versione più grande. 

Non è però l’unico caricabatterie a offrire tecnologie e quindi prestazioni del genere. Online la Power Bank 23800 mAh di Charmast, dunque due volte più potente della versione più cara di Duracell, si trova attorno ai 30 euro. E ce ne sono anche altre:,basta cercare quelle di ultima generazione: come parola chiave,  a “powerbank” o “caricabatterie”, bisogna aggiungere “Quick Charge 3.0” (Qc3). 

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Formazione, Sistemi, Telefonia Mobile

Le migliori VPN per Android

Dati che in tanti avete scritto per avere maggiori informazioni su cos’è una VPN e su come utilizzarla con un dispositivo Android, abbiamo deciso di realizzare questa guida.
Ciò che cercheremo di fare con questa guida invece, è darvi il maggior numero di informazioni oggettive, basate sulla nostra esperienza, per aiutarvi al meglio nella vostra scelta. Proprio per questo motivo infatti, dopo aver testato negli anni decine e decine di VPN Android diverse, abbiamo deciso di mettere nero su bianco le nostre opinioni. Siete pronti a seguirci in questo viaggio?

Perché usare una VPN su Android

VPN Android

Ciò che accomuna gli utenti nella scelta di una VPN è la volontà di aumentare la privacyproteggere maggiormente i propri dati personali, sia quando si naviga con la propria rete mobile o domestica che quando si utilizza un hot-spot pubblico. Nel primo caso sono i provider che registrano il maggior numero di informazioni sulle vostre preferenze di navigazione, creando un vero e proprio registro dei siti e delle pagine che visitate. Quando invece utilizzate una rete pubblica, come quella di un aeroporto o di un albergo, potrebbero essere in agguato dei malintenzionati in cerca dei vostri dati sensibili. Sono sempre di più infatti le informazioni personali che vengono trasmesse da uno smartphone Android, comprese le vostre preferenze (di ogni tipo), i vostri dati sanitari o quelli di pagamento.

Altri di voi invece avranno motivi totalmente diversi per utilizzare una delle migliori VPN Android. Applicando questo tipo di servizio allo streaming infatti, esiste la possibilità di accedere a cataloghi multimediali altrimenti disponibili solo in altre aree geografiche. Questa procedura vi permette di aggirare il geoblocking, pratica altrimenti irrealizzabile con il vostro account privato. In questo caso però dovrete fare estrema attenzione alla VPN che sceglierete, perché alcune si adattano meglio di altre allo streaming su Netflix, Amazon Prime TV Disney+

Le migliori VPN per Android 2021

Ora che avete le idee un po’ più chiare è arrivato il momento di passare alla parte più concreta di questa guida, quella dove vi mostreremo le migliori VPN Android, anche quelle gratuite.Vi consigliamo di leggere attentamente ogni paragrafo e di non fermarvi alla prima che vi può sembrare interessante: ognuna di queste VPN infatti è assolutamente funzionale e perfetta per essere installata sul vostro smartphone.
Come vedrete più avanti però, le differenze principali fra i singoli servizi saranno soprattutto relative alle funzionalità integrate, come la possibilità di effettuare lo streaming dei vostri servizi preferiti o la velocità di navigazione.

NordVPN

NordVPN

NordVPN è sicuramente uno dei nomi più conosciuti quando parliamo delle VPN per Android. Si tratta infatti di un servizio che nel tempo ha saputo ritagliarsi una buona fetta di mercato, grazie soprattutto alla velocità di connessione. L’azienda ha infatti realizzato una rete di ben 5000 server situati in circa 55 paesi. Questa caratteristica rende NordVPN perfetta per lo streaming dei contenuti multimediali, con cataloghi pressoché infinita grazie alla possibilità di accedere alla maggior parte dei paesi del mondo. Nel caso in cui vogliate vedere per esempio una serie TV in esclusiva su Netflix USA vi basterà connettervi al server più adatto situato negli Stati Uniti e far partire lo streaming.

Allo stesso modo NordVPN offre grandi vantaggi anche per chi utilizza molto le reti P2P, come quelle alla base di Torrent. Oltre a una notevole velocità in download infatti, sarete protetti da possibili interferenze grazie alla crittografia AES 256-bit, senza dimenticare che il log di navigazione non viene registrato e che pubblicità e malware vengono automaticamente filtrati. I prezzi di NordVPN sono di 4,18€ al mese per il piano annuale e viene applicata la politica del rimborso nei primi 30 giorni di utilizzo se non siete soddisfatti del servizio. Per scaricare NordVPN vi basterà cercare l’app correlata all’interno del Play Store o direttamente nel sito ufficiale.

ExpressVPN

ExpressVPN

ExpressVPN è un altro dei grandi nomi del panorama delle VPN free per Android. Lanciato nel 2019, questo servizio ha saputo conquistare tantissimi utenti in ogni parte del mondo, grazie alla sua semplicità di utilizzo e alle funzionalità offerte. Una delle pietre preziose incastonate nella corona di questa VPN è sicuramente quella che riguarda la sicurezza durante la navigazione.
Anche in questo caso infatti è presente la crittografia AES 256-bit, accompagnata dalla tecnologia TrustedServer, un vero toccasana se siete preoccupati per la vostra privacy. In questo modo infatti nessuno dei vostri dati di navigazione rimarrà all’interno dei server utilizzati.

A proposito dei server va detto che ExpressVPN ne mette a disposizione degli utenti ben 3000 sparsi in oltre 90 nazioni, Italia compresa. Ogni server supporta inoltre l’utilizzo dei Torrent e non ha limiti di banda. Questo significa che la velocità di navigazione e di download sarà sempre molto alta rispetto a servizi antagonisti che non hanno queste caratteristiche. Non va infine dimenticato che sarà possibile connettere un massimo di 5 dispositivi contemporaneamente. Il piano più vantaggioso di questa VPN Android è sicuramente quello che prevede 15 mesi di utilizzo 5,64€ al mese, con la clausola “Soddisfatti o rimborsati” della durata di 30 giorni. Potete scaricare ExpressVPN sia dal sito ufficiale che dal Play Store

Surfshark

Surfshark VPN

Anche SurfShark si merita senza alcun dubbio un posto in questa guida alle migliori VPN Android del 2021. Uno dei motivi principali è sicuramente dovuto all’alto rapporto fra costi e benefici. Basta pensare infatti che i piani di abbonamento partono da 2,05€ al mese per il piano biennale, per un costo totale di poco meno di 50€, un’occasione da non lasciarvi sfuggire. Oltre al costo particolarmente basso infatti, Surfshark non è da meno dei concorrenti nemmeno per quanto riguarda le funzionalità e la velocità di navigazione. I server a disposizione degli utenti sono circa 1200 situati in più di 50 nazioni, fra i quali anche alcuni nel nostro paese, con velocità di download sempre sopra la media.
Se avete in mente di utilizzare il protocollo P2P per scaricare file e contenuti multimediali, Surfshark ha realizzato dei server dedicati facilmente raggiungibili tramite l’applicazione per AndroidNonostante il prezzo così basso nemmeno la sicurezza è stata curata in maniera meno maniacale: tutto le connessioni sono infatti crittografate con lo standard AES 256-bit e i dati di navigazione non vengono registrati. Risulta presente anche una comodissima funzione chiamata “Blocco di rete”, che permette di prevenire la perdita di dati in caso di disconnessione dal server durante il download. Per finire, se siete dei maniaci dello streaming, Surfshark funziona alla perfezione anche per aggirare il geoblocking e godervi così i vostri programmi preferiti in palinsesto in altri paesi.

CyberGhost

CyberGhost VPN

Le alternative che vi abbiamo proposto fino a questo momento non vi hanno convinto fino in fondo? Allora dovete assolutamente leggere ciò che abbiamo da dirvi su CyberGhostQuesta è infatti un’ottima VPN per Android che permette di sbloccare tantissime funzionalità altrimenti non disponibili con la connessione tradizionale. Il primo punto forte di CyberGhost è senza dubbio l’anonimato che consente di mantenere durante la navigazione: oltre a mantenere una rigorosa politica di no-log infatti, questo servizio utilizza la più volte citata crittografia AES 256-bit, una vera fortezza in caso di tentativo di furto dei vostri dati.

Seppur leggermente inferiore a NordVPN o a Surfshark la velocità di navigazione è davvero molto buona. Ciò che manca viene compensato in maniera ottima grazie a una serie di server dedicati allo streaming: questi vi consentiranno di accedere a tutti i servizi più famosi, come Netflix o Disney+, grazie anche alla presenza in più di 90 paesi, Italia compresa. Ottimo il piano triennale, che consente di acquistare il pacchetto completo a 78€, ovvero 2€ al mese. Non manca l’applicazione per Android, davvero ben realizzata e funzionale.

Come scegliere una VPN su Android

Il primo punto da prendere in esame per scegliere una VPN su Android è sicuramente il livello di sicurezza offerto dal servizio. Tutti i provider che vi abbiamo presentato in questa guida se la cavano egregiamente su questo fronte, grazie alla crittografia AES e al fatto che non registrano i dati di navigazione. In secondo luogo, soprattutto se scaricate molti file, soprattutto tramite Torrent, è fondamentale che il servizio da voi scelto offra dei server ottimizzati per questo scopo, in maniera tale che la velocità di download sia costante e che non perdiate i dati se la connessione dovesse cadere. Infine, per gli amanti dello streaming, è necessario scegliere una VPN per Android che sia stata appositamente realizzata per questo motivo, così da sbloccare il maggior numero possibile di piattaforme.

VPN gratuite per Android: affidabilità e riferimenti

Solitamente tutte le VPN offrono un periodo di prova gratuito, che vi permette di provare il servizio e decidere poi se acquistare un abbonamento. Anche quelle che vi abbiamo presentato oggi seguono questa logica. Se state cercando una vera VPN gratuita per Android però, sono altri i servizi che vanno presi in considerazione. La prima cosa da sapere è che le VPN gratuite danno la possibilità agli utenti di accedere a dei servizi free limitati in alcune caratteristiche, come per esempio la banda mensile a disposizione. Questo particolare rende le VPN Android gratis perfette per un utilizzo saltuario, ma meno adatte se avete intenzione di scaricare file di grandi dimensioni o utilizzare lo streaming. Non fraintendeteci, le VPN free sono assolutamente affidabili, ma ciò che vi mettono a disposizione è una versione light del servizio a pagamento. Se ritenete che il vostro utilizzo tipico non si discosta molto da ciò che vi abbiamo detto, allora potete prendere in considerazione la possibilità di provare questi servizi:

Come configurare una VPN su Android

Vi state chiedendo come configurare una VPN su Android? A primo impatto potrebbe sembrare una procedura difficile, soprattutto per chi è alle prime armi. Per vostra fortuna non è affatto così. La maggior parte dei provider offre ormai un’applicazione Android per il proprio servizio e l’integrazione all’interno del sistema operativo si è notevolmente semplificata rispetto al passato. Dopo aver scaricato l’applicazione di vostro gradimento infatti, al primo avvio, vi verrà chiesto di dare i permessi al servizio per impostare una connessione VPN. Vi basterà premere il pulsante “OK” e il gioco è fatto. Come avete visto configurare una VPN su Android è davvero un gioco da ragazzi. Se volete sapere anche come installare una VPN sugli altri dispositivi, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata.

Una VPN è legale?

Questo è un tema da sempre molto dibattuto fra gli utenti e che spesso non trova una risposta precisa a meno che non si conosca a fondo l’argomento. Nella maggior parte dei paesi del mondo utilizzare una VPN  non è affatto illegale e sono pochissime le nazioni che hanno dichiarato tale pratica parzialmente o totalmente fuori legge. Fra questi sono compresi Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Turchia, Bielorussia, Oman e Iran. In Italia e in Europa non ci sono limiti particolari all’utilizzo delle VPN. Ciò che potrebbe creare problemi è il tipo di usa che ne andrete a fare. Scaricare file tutelati dalla legge sui diritti d’autore per esempio, è un reato. Allo stesso modo, in alcuni casi, aggirare il geoblocking non viene visto di buon occhio dai fornitori dei servizi, che potrebbero limitare o eliminare il tuo account. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda che ha aperto questo paragrafo, una VPN è legale a meno che l’utilizzo fattone non vada a infrangere altre leggi. In questo caso potreste passare dei guai seri.

…e per Netflix?

Stabilire quale sia la migliore VPN per Netflix su Android non è affatto semplice. Sono tantissimi infatti i servizi che offrono server dedicati allo streaming e che permettono di accedere al catalogo estero del gigante dell’intrattenimento. Le caratteristiche che non devono assolutamente mancare alla Virtual Private Network sono la stabilità della connessione e la velocità di rete. Senza questi due capisaldi infatti, potreste incorrere in frequenti fenomeni di buffering, che andrebbero a rovinare l’esperienza di utilizzo. Dopo un’attenta riflessione siamo arrivati alla conclusione che la migliore VPN per Netflix su Android è senza ombra di dubbio ExpressVPN. Questo provider permette infatti di accedere al catalogo di ben 19 paesi, mantenendo sempre un’ottima velocità e permettendo lo streaming in full HD o in 4K.

Riepilogo e conclusioni

Ora che siamo arrivati al termine di questa guida dedicata alle migliori VPN per Android, siamo sicuri che sarete molto più sereni riguardo all’utilizzo delle stesse sul vostro smartphone. Come vi abbiamo spiegato, l’attivazione di una Virtual Private Network è davvero molto semplice e richiede soltanto pochi clic. Inoltre, con le informazioni che vi abbiamo dato, sarete perfettamente in grado di scegliere il servizio che più si adatta al vostro utilizzo tipico. Tutto ciò che vi rimane da fare quindi è fare clic su uno dei link che vi abbiamo lasciato e godervi la navigazione in totale libertà e sicurezza. 

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Tech

Eleganza indiscutibile del nuovo accessorio Belkin

Belkin Boost Up Charge Pro 2-in-1 è una stazione di ricarica dedicata ai nuovi iPhone 12 che si adatterà ad essere posizionata sulla scrivania ma anche in qualsiasi altro luogo della casa grazie al design elegante e moderno. Non è il primo prodotto MagSafe di Belkin, l’azienda aveva già annunciato in precedenza Belkin Boost Up Charge Pro, il quale comprende una zona dedicata alla ricarica di Apple Watch.

Certificato ufficialmente per la compatibilità con lo standard MagSafe, è in grado di ricaricare iPhone 12, iPhone 12 Mini, iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max alla massima velocità di 15W, invece che i soli 7,5W disponibili con lo standard Qi.

Belkin Boost Up Charge Pro 2-in-1 MagSafe

La parte inferiore dello stand ospita una postazione per la ricarica wireless Qi ed è principalmente pensata per le Apple AirPods, tuttavia anche altre cuffie ed accessori compatibili possono essere ricaricati senza alcun problema.PUBBLICITÀ

La stazione di ricarica Belkin Boost Up Charge Pro 2-in-1 sarà disponibile a partire da marzo o aprile di quest’anno e potrà essere acquistata al prezzo di 99,95 dollari direttamente da Apple o dal sito ufficiale del produttore in due colorazioni: bianco e nero, visibili in foto.

Contrariamente a Apple MagSafe Duo dal costo di 150 dollari, Belkin Boost Up Charge Pro 2-in-1 arriverà con un alimentatore da parete incluso nella confezione di vendita.

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Tech

Tutte le novità del Consumer Electronics Show di Las Vegas

Il CES (Consumer Electronics Show) 2021 è iniziato: la fiera annuale dedicata alle novità tecnologiche di Las Vegas che coinvolge e riunisce diverse aziende del settore tech si svolge quest’anno in formato solo digitale, a distanza attraverso eventi e presentazioni online dedicate alle principali novità.

Il CES è da sempre un importante punto di partenza per il nuovo anno all’interno del mondo tech con le aziende che fanno a gara per presentare novità e innovazione, una bussola significativa per capire dove stiamo andando con il mondo delle nuove tecnologie adatte a migliorare la vita di ogni giorno.

Ecco una panoramica delle principali novità viste

Novità tecnologiche presentate

TCL

TCL è una delle aziende cinesi più in ascesa degli ultimi anni grazie ai suoi televisori che offrono una buona qualità a prezzi competitivi. Lo scorso anno TCL ha detto che si sarebbe sforzato di affermare il proprio marchio nel mercato della telefonia statunitense: quest’anno è stata annunciata la linea la linea di televisori XL Collection che propongono pannelli in 8K per tutti e tecnologia Mini LED.

Sono stati proposti anche due telefoni 5G di fascia bassa ed entry level meno costosi dei rivali principali Apple, Samsung e Huawei.

LG

LG ha presentato l’arrivo di pannelli OLED da 42 pollici che si aggiungono alla gamma attualmente disponibile sul mercato. Rivelata anche l’offerta prodotti TV per il 2021 con schermi OLED, QNED Mini Led a tecnologia NanoCell e gli LCD NanoCell. Rivelati anche nuovi portatili.

LG TV 2021: ecco gli OLED da 42 pollici e i Mini LED QNED, tutte le novità

Sony

Sony ha dedicato parte del proprio panel anche a PS5: l’azienda ha rivelato e confermato alcuni dei giochi che vedremo in uscita nel 2021, pur non rivelando sempre le date. Tra questi abbiamo Ratchet & Clank: Rift Apart, Horizon: Forbidden West, assente l’annuncio su God of War: Ragnarok (che preoccupa, possibile slittamento al 2022?).

Sony ha presentato anche un drone progettato per trasportare telecamere Sony Alpha, un dispositivo in grado di accontentare videomaker trasversali dai dilettanti ai professionisti. Rivelata anche la gamma di Google TV Oled e LED per il 2021.

Samsung

Samsung lancia il frigorifero personalizzabile che si integra col design di  qualsiasi cucina | DDay.it

Elettrodomestici per una casa sempre più smart, è questo il CES 2021 per Samsung che propone le novità all’insegna dello slogan “A Better Normal for All”. Abbiamo visto il nuovo frigo personalizzabile Bespoke Flex a 4 porte, un nuovo Smart TV da 110 pollici con tecnologia Mini LED e tutta la nuova gamma montante questa tecnologia, Samsung Health Smart Trainer che sarà presente su tutti i televisori del colosso sudcoreano per allenarsi in casa.

Curioso il JetBot 90 AI+, nuovo robot aspirapolvere con 30W di potenza e sistema Jet Cyclone, con sensori LiDAR e 3D per la mappatura della posizione e riconoscimento di spazio e oggetti ancora più precisa.

Dal futuro invece Bot Handy, un robot che ha un braccio estensibile utilizzabile per piccoli lavori domestici come allestire e apparecchiare una tavola o fare da cameriere per versare da bere. La sua intelligenza artificiale avanzata può identificare oggetti di varie dimensioni e peso e utilizzare la giusta forza per afferrare i diversi materiali senza rovinarli.

iRobot

L’azienda leader per i robot aspirapolveri propone un nuovo modello con sistema di svuotamento automatico, il Roomba i3+ che riassume le caratteristiche dei suoi predecessori ma a un prezzo più basso e competitivo (699 euro).

Qualcomm

L’azienda ha presentato la seconda generazione di scanner per impronte digitali a ultrasuoni (per intenderci quelli utilizzati dagli smartphone Android sotto lo schermo): il 3D Sonic Gen 2, con una velocità di riconoscimento delle impronte superiore al 50%.

Qualcomm Sense ID riconosce le impronte digitali con gli ultrasuoni |  DDay.it

Tech

TCL presenta il primo schermo pergamena da 17″

Durante la conferenza stampa del CES 2021 (Consumer_Electronics_Show), TCL ha annunciato la disponibilità di due pannelli OLED flessibili.
Quello che ha catturato maggiormente l’attenzione è un nuovo pannello arrotolatile da 17 pollici. Al di là dell’avveniristico form factor che permette di srotolare lo schermo come se fosse una pergamena, il display realizzato da CSOT, azienda del gruppo TCL che sviluppa tecnologie di schermo, è il primo prodotto tramite processo di stampa a getto di inchiostro

Il pannello è spesso appena 0,18 mm e stando a quanto dichiarato da TCL, il processo produttivo a stampa a getto di inchiostro consente di ridurre del 20% il costo di fabbricazione di schermi OLED rispetto ai metodi tradizionali. Ricordiamo che TCL aveva annunciato nel 2020 un investimento di 20 miliardi di Yen in JOLED, azienda giapponese pioniera della produzione di schermi OLED tramite stampa a getto di inchiostro.

Va detto che TCL alla conferenza stampa ha solo mostrato dei rendering in un video e non ha portato sul palco alcun prodotto concreto. Non è stata comunicata nemmeno la data di disponibilità per i produttori che ne vorranno fare uso né un eventuale dispositivo effettivo marchiato TCL.

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Formazione

Difendi la tua privacy online

Sono tante le fonti che raccolgono i dati degli utenti: smartphone, pc e assistenti da salotto; browser, email, social network, applicazioni di messaggistica. Ci sono però alcune accortezze che, se l’utente lo volesse, possono essere prese per limitare fortemente la quantità di dati che vengono inviati a terzi, appoggiandosi, per esempio, a servizi che non li raccolgono.

Usare DuckDuckGo come motore di ricerca

Il primo passo è quello di usare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito sia su desktop sia su smartphone. Sebbene il nome possa far sorridere, si tratta di una valida alternativa ai nomi più blasonati, fra cui Google e Bing. DuckDuckGo non raccoglie dati per l’utente: sebbene si sostenga anche tramite la pubblicità, gli spazi vengono venduti agli inserzionisti in base alla chiave di ricerca e non profilando i suoi utenti.

A novembre 2020 la società ha stimato che circa 80 milioni di persone nel mondo usano il suo servizio. È disponibile anche come browser su iOS e Android.

Per la navigazione superflua usare Firefox Focus

Firefox Focus è un browser molto semplice, disponibile per Android e iOS. Blocca automaticamente tutti gli elementi traccianti e una volta completata la navigazione, è sufficiente toccare la notifica per cancellare tutti i dati di navigazione. Ciò significa che vengono cancellati anche i cookie: per accedere nuovamente a un servizio o a una piattaforma, bisogna inserire nuovamente i dati d’accesso alla sessione di navigazione successiva. È possibile sbloccare i siti più visitati in modo da permettere la visualizzazione delle pubblicità.

Per accordi commerciali, il motore di ricerca predefinito di Firefox Focus è Google: si può impostare DuckDuckGo tramite le impostazioni.

Installare l’estensione Privacy Badger sul browser

L’Electronic Frontier Foundation è un’organizzazione internazionale non profit attiva nella tutela dei diritti digitali. Ha sviluppato un’estensione per Chrome, Firefox (anche su smartphone Android) e Opera: Privacy Badger. Tale estensione analizza i vari componenti di una pagina web e blocca quelli di terze parti che tracciano l’utente: non blocca tutte le pubblicità poiché, com’è spiegato sul sito ufficiale, non è il suo scopo. Privacy Badger serve a “prevenire invasioni non consensuali della privacy delle persone“.

Configurare le impostazioni per la privacy sui social network

Il modo migliore per far sì che i social network non raccolgano dati è non iscriversi. Tale constatazione, piuttosto ovvia, si scontra però con la realtà dei fatti: evitare del tutto i social network non è sempre fattibile né utile per motivo sia personali sia professionali. In tal caso, l’utente deve configurare a dovere le impostazioni della privacy di FacebookTwitterLinkedIn  ed  Instagram, per esempio, in modo che la raccolta dei dati sia perlomeno limitata a ciò che l’utente ha effettivamente scelto di condividere.

Difendi la tua privacy online

Da tali impostazioni può essere impostato chi può vedere i contenuti, per esempio, oppure la personalizzazione degli annunci che le piattaforme propongono. Tali annunci sono basati sull’attività dell’utente e tengono conto anche della navigazione web al di fuori del social network.

Bisogna poi considerare un uso accorto di queste piattaforme: limitare, per esempio, la pubblicazione di foto e video personali, specialmente se coinvolgono anche minorenni ed evitare se possibile l’uso della localizzazione.

Installare su smartphone e tablet solo le app davvero necessarie

La semplicità d’uso dei negozi digitali, come l’App Store di iOS e il Play Store di Android, hanno spinto tante persone a installare molte app solo per provarle. Tante di queste, però, richiedono la registrazione di un nuovo account e finché sono installate hanno accesso a varie sezioni del dispositivo, come la fotocamera, il microfono o la galleria di foto. L’ideale sarebbe installare le applicazioni mobile soltanto quando sono realmente necessarie.

In molti casi, inoltre, le versioni web sono più che sufficienti per avere un’esperienza completa. Il vantaggio, in questo caso, è il servizio non avrà accesso a molti dati che l’app nativa invece richiede. Basta navigare sul sito mobile per poter, per esempio, ordinare un pranzo oppure acquistare un prodotto online: l’interfaccia è spesso molto simile, se non identica, a quella dell’applicazione da scaricare.

Usare Signal per i messaggi

Signal è sicuramente l’applicazione di riferimento quando si parla di un servizio di messaggistica che rispetta la privacy. Ciò per un motivo semplice: non raccoglie dati. Ogni conversazione è crittografata end-to-end, il che significa che nessuno, nemmeno Signal stesso, può avere accesso alle chat.

I download di Signal sono drasticamente cresciuti dopo un tweet di Musk e le critiche a Facebook e WhatsApp

Nel 2016, per esempio, le autorità chiesero a Open Whisper Systems, la società dietro a Signal, le informazioni degli account associati a due numeri di telefono (sebbene solo uno dei due fosse effettivamente legato a un account Signal): la società rispose, ma non riuscì a fornire alcun dato poiché non aveva le informazioni che le autorità stavano cercando (come metodi di pagamento e indirizzo email). Tutto ciò che la società riuscì a fornire furono la data e l’ora dell’ultimo accesso e la data di creazione dell’account.

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Formazione

Cavi pc, Connettori e Porte

I cavi del computer sono davvero tanti, con standard diversi, acronimi e termini spesso simili e spesso difficili da distinguere.Possiamo aver bisogno di un cavo USB tipo A, tipo B o tipo C, un cavo SATA oppure uno di quelli più recenti, DisplayPort o Thunderbolt.

Per distinguere i tipi di cavi di cui si può avere bisogno, vediamo in questa guida quali sono i principali, quali sono le differenze tra i cavi e le numerose porte o prese che un PC può avere.

Cavi USB

cavi USB sono ormai lo standard per collegare qualsiasi periferica portatile al computer.

È possibile utilizzare cavi USB per attaccare al computer i drive esterni, le penne e le chiavette usb, i lettori multimediali portatili, i modem internet, le fotocamere digitali e i telefonini cellulari.

Alle porte USB del computer si attaccano poi anche i normali accessori come mouse, tastiere, webcam, microfoni, stampanti, scanner ed anche alcune tipologie di altoparlanti.

Il cavo USB serve, in generale, a trasferire dati dalla periferica al computer o viceversa oppure anche tra due computer.

Le differenze tra le versioni dei cavi e porte USB, dalla più vecchia alla più recente, sono legate alla velocità del trasferimento dati e sono tutti compatibili con la versione precedente.

– USB 1.0 può trasmettere dati a velocità fino a 1,5 MB/s.

– USB 2.0 può trasmettere dati a velocità fino a 60 MB/s.

– USB 3.0 può trasmettere dati a velocità fino a 625 MB/s.

– USB 3.1 può trasmettere dati a velocità fino a 1,25 GB/s, il più comune oggi.

– USB 3.2 può trasmettere dati a velocità fino a 2,5 GB/s, ma solo quando si utilizza una connessione USB-C.

– USB 4.x è una specifica futura che trasmetterà i dati a velocità fino a 5 GB/s, solo con connessione USB-C.

Uscirà nel 2019 e sarà compatibile solo con USB 3.2 e USB 2.0.

Ci sono anche diverse forme per i cavi e le porte USB:

– Il tipo A supporta USB 1.0, USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1.

– Il tipo B supporta USB 1.0, USB 2.0, USB 3.0, USB 3.1.

– Il tipo C (cioè USB-C ) supporta USB 3.1, USB 3.2, USB 4.x.

– Mini-USB supporta USB 2.0.

– Micro-USB supporta USB 2.0.

Il connettore USB-A è quello rettangolare grosso presente almeno da un lato in quasi tutti i cavi USB del computer, l’entrata delle porte USB standard.

L’altra estremità del cavo USB può essere la USB-B, il connettore quadrato comunemente utilizzato con stampanti, dischi rigidi esterni, dispositivi più grandi o connettori più piccoli che possiamo chiamare mini USB e Micro-USB, che sono comunemente usati con dispositivi portatili, come lettori multimediali, fotocamere digitali e telefoni cellulari.

USB-C è nettamente il connettore USB più comodo, visto che si può inserire in qualsiasi verso.

Importanti sono anche le prolunghe dei cavi USB, quelli che hanno il maschio da una parte e la femmina dall’altra.

Ci sono pure altri cavi USB (personalmente mai usati) che hanno la presa USB standard da un lato mentre dall’altro c’è un collegamento ad un’altra porta come la Ethernet (presa di rete) oppure il jack audio.

Se si compra un adattatore da un tipo USB a un altro, la velocità di trasferimento dei dati sarà limitata dalla connessione più lenta.

Cavi e connettori audio

Quando si parla di audio ci si può sbizzarrire perchè ci sono tantissimi tipi di cavi e soprattutto di convertitori che poi alla fine si riconducono tutti a due tipologie: 3.5 mm (1/8″) e 6.3 mm (1/4″).

jack audio

Il cavo più comune è il mini jack audio standard per le cuffie, altrimenti noto come connettore TRS o semplicemente cavo audio.

Praticamente tutti i computer, fissi o portatili, utilizzano la presa audio da 3,5 mm.

La maggior parte degli altoparlanti e dei microfoni sono in grado di connettersi al computer con questi cavi audio.

La porta microfono del computer è di solito rosa mentre quella degli altoparlanti, dove si inserisce il cavo audio stereo, è di colore verde.

cavo audio

Alcuni computer hanno ulteriori prese audio TSR che sono di colore nero, grigio e oro e significano, rispettivamente, altoparlanti anteriori, posteriori e centrale / subwoofer.

Sono i pc la cui scheda audio supporta impianti 5.1.

Una varietà del connettore TSR è quello più grande 6,3mm (1/4″) che è quello più grosso, utilizzato in apparecchiature di registrazione audio professionale, per amplificatori o microfoni (anche quelli ad karaoke) il quale può essere collegato ad un computer utilizzando un convertitore da 1/4″ a 1/8″.

audio digitale

– Negli ultimi anni tutti le televisioni, i lettori dvd e gli stereo hanno anche la presa audio ottica digitale.

Per ascoltare la musica oppure se si vuole vedere un film in DVD al pc, con audio ad alta qualità, si deve collegare il computer ad un lettore DVD, uno stereo o un impianto Home Teather Doby Surround con il connettore detto TOSLINK (o S/PDIF) connettore.

Questi sono cavi in fibra ottica e possono quindi trasmettere l’audio digitale attraverso la luce.

Alcuni portatili e apparecchiature audio hanno una presa mini-jack TOSLINK che si può utilizzare tramite un convertitore per la connessione ad una porta TOSLINK (Toshiba Link) standard.

Cavi video

– Il connettore video più antico dei monitor dei computer e i televisori ad alta definizione è il cavo VGA.

cavi vga

Un connettore VGA standard è quello da 15-pin ed è quello tipico e classico con cui si collegano i monitor ai computer.

Il cavo VGA si può anche usare per collegare il portatile a un televisore (quelli nuovi hanno tutti questa porta) o a un proiettore.

I convertitori consentono di connettere il monitor VGA ai computer più recenti che hanno solo l’uscita HDMI o DVI.

Una variante più piccola del VGA è il mini-VGA, presente su alcuni computer portatili vecchi.

Anche qui serve un convertitore per collegare un qualsiasi monitor VGA standard a una porta mini-VGA del computer portatile.

Il cavo VGA è un cavo di segnale video analogico,oggi superato dai cavi video digitali.

Ancora oggi, però, la porta VGA è presente sulla maggior parte delle schede video e monitor.

porta DVI

– La porta DVI è stata la concorrente della porta VGA, con segnale digitale.

Le connessioni DVI sono disponibili in tre tipi:

DVI-A può trasmettere segnali analogici, consentendo di retrocompatibilità con VGA (utile per monitor CRT e vecchi monitor LCD).

DVI-D può trasmettere segnali digitali più recenti.

DVI-I capace di inviare segnale analogico e digitale.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario un cavo convertitore VGA-DVI o DVI-VGA.

DVI oggi in disuso, essendo stato sostituito da più moderni tipi di cavi come HDMI, DisplayPort e Thunderbolt.

La nuova generazione di laptop ultrapiatti come il MacBook Air ha dovuto fare delle varianti di questa presa con delle versioni rimpicciolite chiamate Mini-DVI e Micro-DVI.

Un cavo DVI dispone di 29 pin, anche se alcuni connettori possono avere meno pin a seconda della loro configurazione.

Il segnale video DVI è compatibile con quello HDMI, quindi, con un semplice convertitore si può fare in modo che un monitor DVI riceva input da un cavo HDMI.

Chiaramente ci sono anche adattatori da DVI a VGAin modo da collegare la nuova scheda grafica a un vecchio monitor che supporta solo la modalità VGA.

Cavi audio e video insieme

hdmi

– Cavi HDMI (High-Definition Multimedia Interface)

HDMI è lo standard per la trasmissione audio e video ad alta qualità attraverso un unico cavo.

Gli HDMI supportano una risoluzione massima di 4096 × 2160p (è solo HD 1920 × 1200) con un massimo di 8 canali di audio digitale e sono utilizzati per il collegamento di lettori Blu-Ray a un TV full HD.

Alcuni cavi HDMI possono essere lunghi fino a 5 metri e, quelli di qualità più alta, fino a 15 metri di lunghezza che può anche essere aumentata con degli amplificatori.

Le connessioni HDMI sono disponibili in cinque tipi:

– Il tipo A è il più popolare, con 19 piedini sulla testa maschio, compatibile con connessioni DVI-D a collegamento singolo.

– Il tipo B, più grande del tipo A, con 29 pin sul lato maschio, compatibile con le connessioni DVI-D dual-link, sono piuttosto rari da trovare.

– Tipo C (Mini HDMI) è un connettore a 19 pin spesso utilizzato con dispositivi portatili, come videocamere e fotocamere digitali.

– Tipo D (Micro HDMI) ha anche 19 pin e sembra simile un cavo Micro-USB, a volte incluso in smartphone e tablet.

– Il tipo E è molto più grande con un meccanismo di blocco, utilizzato principalmente per applicazioni automobilistiche.

HDMI è compatibile con la presa DVI tramite un convertitore che consente di guardare video su un dispositivo DVI usando il cavo HDMI anche se, in questo caso, ci vorrà un altro cavo per l’audio.

– DisplayPort

Display Port è un’interfaccia multimediale che trasmette segnali video e audio insieme, progettata per sostituire VGA e DVI, utilizzato principalmente per collegare computer ai monitor.

display port

Essi supportano una alta risoluzione video e fino a 8 canali di audio digitale.

Le tipologie di cavi e porte DisplaYPort sono:

RBR (bit rate ridotto): fino a 810 MB/s.

HBR (High Bit Rate): fino a 1.350 MB/s.

HBR2 (High Bit Rate 2): fino a 2.700 MB/s.

HBR3 (High Bit Rate 3): fino a 4.050 MB/s.

DisplayPort è compatibile con HDMI e USB tramite adattatori.

C’è anche la Mini DisplayPort, che è stato utilizzato principalmente nei dispositivi Apple precedenti rilasciati prima del 2011.

– Thunderbolt

I cavi Thunderbolt sono utilizzati principalmente dalla Apple per collegare i suoi dispositivi al computer.

I cavi Thunderbolt 1 e Thunderbolt 2 utilizzano lo stesso connettore del Mini DisplayPort e sono compatibili con le connessioni Mini DisplayPort.

I cavi Thunderbolt 3 utilizzano lo stesso connettore dell’USB-C e tutte le connessioni Thunderbolt 3 sono compatibili con le connessioni USB-C.

Cavi per collegare le unità disco (Hard disk o SSD)

esata

Mentre i cavi SATA sono usati internamente per collegare il disco rigido alla scheda madre del computer e quindi non si vedono, i  cavi eSATA sono progettati per gli hard disk esterni o dischi rigidi portatili, e può trasferire dati più velocemente rispetto al collegamento USB o FireWire.

Tuttavia, il cavo eSATA non trasmette energia come invece fa l’USB e quindi non riesce ad alimentare un disco rigido esterno portatile che non ha alimentatore autonomo.

Un cavo SATA standard può essere riconosciuto da due connettori, ciascuno con 7 pin e una tacca vuota.

– Il cavo IDE era usato prima dei cavi SATA per collegare i dischi alla scheda madre del computer.

Si presenta come un cavo largo che sembra un nastro, da 40 pin.

Cavi di rete

telefono

Tra i cavi di rete nominiamo il vecchio cavo del telefono RJ11, ancora usato in tutto il mondo per la connessione a Internet tramite modem, composto da 4 fili, con un connettore da quattro pin.

ethernet

Il cavo di rete universale invece si chiama cavo Ethernet che è lo standard per il networking cablato di tutto il mondo.

Il cavo Ethernet, altrimenti noto come RJ45, si basa su un doppino Cat5 ed è composto da 8 fili singoli.

Il connettore Ethernet ha 8 pin ed è molto simile ad una spina del telefono, più spessa e più ampia.

Altri Cavi

– Firewire o IEEE 1394 o anche noto con i nomi i.LINK e Lynx, è una alternativa alla presa USB e viene comunemente utilizzato per il collegamento di videocamere digitali e hard disk esterni ad un computer.

firewire

I cavi Firewire si possono anche usare per connettere pc in rete, senza un router ma personalmente non ci sono mai riuscito quando ho provato.

Il cavo FireWire è tipicamente da 6 pin nel relativo connettore, anche se c’è pure quello a 4 pin.

S-Video

– Cavi S-Video o Super Video sono quelli usati per il trasporto di dati analogici e sono usati per collegare lettori DVD, videocamere e vecchie console video al televisore.

I cavi S-Video sono molto utili a collegare i portatili ai televisori più vecchi, quelli senza presa VGA.

C’è la possibilità che il televisore supporti S-Video pur non avendo la presa per attaccarci il cavo.

In questi casi, ci vuole un convertitore Scart che abbia questa porta.

Gli standard dei connettori S-Video sono di forma rotonda e possono avere un numero variabile di pin, tra i 4 e i 9.

– RCA

RCA

I cavi connettori RCA sono rappresentati da un gruppo di 2 o 3 fili, che comprendono quasi sempre il video composito (colore giallo) e, sempre, i cavi audio stereo (rosso per il canale destro e bianco o nero per il canale audio sinistro).

A volte in questo fascio di cavi possono essercene altri per ulteriori canali audio e / o video.

Tra quelli video ci può essere il Video Component (video a componenti) che offre una migliore immagine rispetto al composito perché il segnale video viene suddiviso in diversi segnali, mentre, nel caso dei compositi, tutto viene trasferito mediante l’unica spina gialla.

I cavi RCA sono di solito utilizzati per collegare il lettore DVD, gli altoparlanti stereo, la fotocamera digitale e altri apparecchi audio / video al televisore.

È possibile attaccare un cavo RCA al computer tramite una scheda di acquisizione video cosi da poter trasferire video registrato da una videocamera analogica, nel vecchio hard disk del computer.

– Cavo Molex

Il Cavo Molex ha una presa di plastica con 4 buchi e sembra una spina.

Si tratta di un cavo interno al computer che dà energia a componenti interni come le luci LED interne o le ventole.

Salto il cavo Seriale che ormai non si usa più tranne in rari casi di hacking.

I cavi collegabili a un computer sono strettamente collegati ai cavi che si utilizzano per una televisione e infatti abbiamo visto in un altro articolo tutte le possibilità per collegare un pc portatile al televisore

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Fattura Elettronica: le novità dal 1 gennaio 2021

Il tutto ha inizio il 1 gennaio 2021 a seguito di un provvedimento diramato inizialmente nel febbraio 2020 e quindi modificato nel successivo mese di aprile. Le novità sono essenzialmente di tipo contabile, ma incidono sul tracciato XML finale e pertanto influiscono sulla natura digitale della fattura elettronica emessa: solo le fatture con la corretta codifica potranno essere accettate e gestite nel sistema di interscambio, dunque occorre immediatamente adeguarsi – in modo particolare per le fatture che ricadono nelle casistiche previste dall’Agenzia delle Entrate.

FATTURA ELETTRONICA: La consultazione per i privati

In particolare“, recita il documento ufficiale diramato dall’Agenzia delle Entrate, “recependo anche le istanze degli operatori e delle associazioni di categoria, sono stati modificati gli schemi e sono stati inseriti nuovi controlli per rendere più puntuali le codifiche “TipoDocumento” e “Natura” rispetto alla normativa fiscale“. Sebbene il nuovo tracciato sia obbligatorio a partire dal nuovo anno, il tutto era già utilizzabile fin dal mese di ottobre e pertanto ci sono stati tre mesi per adeguare il sistema all’interno di un trimestre di allineamento nel quale il Sistema di Interscambio già era predisposto all’accettazione del nuovo formato.

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